Quanto tempo! Quanti anni sono già passati! Mi sa che mi riprendo le playlist di questo Saudino che adoro, è sempre fantastico ascoltare un professore che sa fare ottimamente il suo mestiere!! Aspettando le live a settembre! ♥
@irenesanna82817 жыл бұрын
Prof. Saudino la ringrazio di cuore, le sue lezioni mi sono state di estremo aiuto per superare l'esame di storia.
@MatteoSaudino7 жыл бұрын
Irene Sanna molto bene Irene!! Che studi stai facendo?
@irenesanna82817 жыл бұрын
Buonasera professore, sono a Scienze della Comunicazione
@marinuta02034 жыл бұрын
Professore, la ringrazio che mette a disposizione di cosi tante persone contenuti preziosissimi e vorrei chiederle se vorrebbe parlarci in un nuovo video dei nazionalismi di oggi.
@fenomenologicamente4 жыл бұрын
Davvero una bellissima lezione. Grazie professore!
@monellapeperina6 жыл бұрын
Grazie, ho preso 9+ al compito di storia grazie ai tuoi video🎉
@MatteoSaudino6 жыл бұрын
Complimenti
@annaalbero34286 жыл бұрын
Mi ha letteralmente salvato per un esame su Kant preparato in 48 ore spero si verifichi lo stesso miracolo per quello di storia ahahah
@MatteoSaudino6 жыл бұрын
A quel punto divento santo
@annaalbero34286 жыл бұрын
Già lo è per metà della mia università! Ahaha
@alepippi Жыл бұрын
alla fine come è andata?
@federicoferrari47502 жыл бұрын
Che silenzio nelle sue classi si vede che piace il prof e il prof sa coinvolgere i studenti
@giancarlopacelli59715 жыл бұрын
Lezioni complete ed esaustive, grandissimo
@MatteoSaudino5 жыл бұрын
Grazie Giancarlo
@matteocalatroni87597 жыл бұрын
Sempre bella lezione grazie Matteo Saudino
@AlgernonMoncrieff774 жыл бұрын
Per quanto riguarda il pangermanesimo e le mire espansionistiche della Germania durante la prima guerra mondiale, è consigliabile il libro dello storico tedesco Fritz Fischer "Griff nach der Weltmacht" ("Obiettivo: potenza mondiale). Circoli industriali e militari tedeschi miravano ad uno Stato tedesco egemone in Europa centrale, con diversi nuovi piccoli stati satelliti (Polonia, Paesi Baltici uniti in un regno affidato ad un qualsivoglia regnante tedesco, Romania, Bulgaria, Austria-Ungheria totalmente asservita alla Germania, una grande Albania e un occhio di riguardo ai musulmani dei Balcani) e un Impero Ottomano sotto influenza tedesca per espandersi in Medio Oriente, creando un blocco territoriale ed economico sotto diretto controllo tedesco dal Mare del Nord e dal Mar Baltico fino al Golfo Persico e al Mar Rosso. Interessante notare che tra i sostenitori di tale progetto vi fossero molti tedeschi di religione ebraica, come ad esempio il futuro ministro degli esteri Walter Rathenau, poi assassinato nei primi anni '20 a Berlino da terroristi di estrema destra.
@MatteoSaudino4 жыл бұрын
Grazie per i consigli
@marcob46307 жыл бұрын
Ottima analisi, molto interessante, tanto più che i nazionalismi oggi stanno risorgendo un po' ovunque come giustamente premesso. Non saranno i forti nazionalismi ideologici d'un tempo, ma in qualche modo c'è somiglianza. Ma c'è di più, e anche di peggio: oggi stanno risorgendo persino i regionalismi all'interno delle nazioni con velleità indipendentiste. Capita ormai in tutta Europa: Spagna in primis, Italia, Germania, Jugoslavia, Russia europea, Cechia e Slovacchia (già divise da tempo), Inghilterra e Scozia, ecc. e persino nella tranquilla Svizzera c'è stata la recente separazione di una parte del Canton Giura francofono dal canton Berna (Délémont). C'è nuova voglia d'identità in un mondo sempre più globalizzato, anonimo, omologato, disorientato e persino in crisi; e quando c'è crisi si sognano "i bei tempi che furono" - quelli rassicuranti come la mamma o la nonna (che in verità belli non furono mai). Premesso ciò, già il visionario Nietzsche (!) predisse che il secolo a venire sarebbe stato funestato da terribili guerre mai viste prima: per sua fortuna morì nel 1900 senza dover assistere allo sciaguratissimo "Secolo Breve" (Hobsbawm) che va soprattutto dal 1912 al 1945 - seguito dalla parte meno sciagurata, estesa fino al crollo del muro di Berlino (1989). Pesanti responsabilità nello scoppio, a parer mio, ebbe soprattutto la Germania diventata ipernazionalista e pangermanica sulla scia di filosofi romantici patriottardi come Fichte e Hegel (anche sulla musica roboante pangermanica di Wagner!) Germania e Italia erano due nazioni recentissime e perciò alquanto "complessate" rispetto alle gloriose Francia, Inghilterra, Spagna e persino Portogallo, che avevano conquistato mezzo mondo con le loro colonie. E tedeschi e italiani quasi nulla: quindi bisognava recuperare potenza e importanza rispetto alle altre potenze mondiali dominanti (!) Che il Kaiser all'inizio fosse titubante d'entrare in guerra accanto all'Austria è vero: comunque non seppe resistere alle enormi pressioni nazionalistiche di spirito prussiano-militarista dei suoi potentissimi consiglieri politico-militari. La Francia ne sarebbe rimasta volentieri fuori, ma non ebbe altra scelta perché attaccata; così pure l'Inghilterra forzata a soccorrere la Francia. NB: L' Austria ormai decadente, fu solo la scintilla scatenante (dopo Serajevo) che però accese soprattutto la potente Germania revanchista-rampante-scalpitante: il resto purtroppo lo conosciamo tutti fino alla seconda di lì a breve, pure ferocissima guerra mondiale, terminata con le prime due atomiche su civili inermi (!)
@MatteoSaudino7 жыл бұрын
la prossima settimana tratterò il nazionalismo slavo, russo e giapponese
@marcob46307 жыл бұрын
Ottimo !!
@lellalella825 жыл бұрын
GRazie! Grazie e ancora grazie!!! Ho un quaderno pieno zeppo dei suoi appunti :)
@MatteoSaudino5 жыл бұрын
Grazie a te e buona interrogazione
@lellalella825 жыл бұрын
@@MatteoSaudino io la seguo per diletto :-) magari avessi potuto sostenere i miei esami universitari dopo queste spiegazioni!!! Adoro il suo modo di spiegare, amo la storia e appunto le cose che possono tornarmi utili in qualche modo. Grazie!
@StefanoIlari4 жыл бұрын
Caro Professore, il nazionalismo non ci ha mai lasciato. È cambiato, si è modificato, mutato e agisce con diverse metodologie ma è sempre qui.
@pol9kj7 жыл бұрын
Nessuna sbavatura,lucido e sempre sul pezzo,ma la tua" passionalità" filosofica è sempre intrigante...
@MatteoSaudino7 жыл бұрын
+pol9kj grazie, la filosofia politica mi ha sempre guidato nello studio della storia
@manugiuglia67504 жыл бұрын
buonasera, grazie!
@lucianobonadei362 Жыл бұрын
Grazie
@silviadipierro47744 жыл бұрын
hai un modo di spiegare che incanta
@alessandrogatti62403 жыл бұрын
Magari avere un prof così
@jaquelinearaujo93444 жыл бұрын
Love you ❤️
@davidenessi877 жыл бұрын
Le piace di più la storia o la filosofia?
@MatteoSaudino7 жыл бұрын
Davide Nessi la filosofia politica
@MachineGunMan7 жыл бұрын
Matteo Saudino Risposta molto Tolcquevilliana
@lorenzo00085 жыл бұрын
Ciao Matteo, sapresti indicarmi dei documentari o film sulla prima guerra mondiale?
@MatteoSaudino5 жыл бұрын
Film Uomini contro Orizzonti di gloria Niente di nuovo sul fronte occidentale La gara guerra
@melvinj.johnson86375 жыл бұрын
Scusi! 😕 Ho due domande (riguardo ai germi della Grande Guerra) a cui non so rispondere! Che cosa provocò nel 1875 la crisi dei Balcani? Quale fu il ruolo della Russia nella controversia?
@MatteoSaudino5 жыл бұрын
La Russia aveva ambizione di espansione nei Balcani
@flaviosantilli35726 жыл бұрын
A 13:59 vengono nominate tutte le Regioni che sono bagnate dall'Adriatico...tranne ovviamente il Molise che il prof. Saudino sa bene non esistere! :-)
@MatteoSaudino6 жыл бұрын
Ahahah
@MachineGunMan7 жыл бұрын
Un bel video sul trattato di Versaille lo farà? Grazie per le sue condivisioni
@MatteoSaudino7 жыл бұрын
Marco Layne Crapanzano grazie, se vai sulla playlist dedicata al secolo breve trovi già qualcosa
@mariocaturano6772 жыл бұрын
Salve professore ma non tratta argomenti sul fascismo?
Grande prof ho coadiuvato lo studio con i video da lei fatti ed ho preso 9 all'orale di storia !!! peccato che non fa' matematica anche .....la bestia nera sono sicuro che saprebbe farla amare
@MatteoSaudino4 жыл бұрын
Complimenti!!!
@ultracritical29974 жыл бұрын
C'è ancora una cosa che non ho capito. La Germania cosa voleva esattamente? L'Austria ha dichiarato guerra per i motivi che sappiamo, ma la Germania perché si è accodata? Dubito che l'abbia fatto perché si sentisse vincolata dall'alleanza con l'Austria.
@makc97342 ай бұрын
Perchè tutti credevano di essere più forti grazie alle nuove armi e tutti credevano di poter vincere in poche settimane. La Germania tra l'altro era veramente più forte, ma nessuno aveva immaginato la guerra di trincea e la guerra di resistenza di risorse. La Germania e Austria hanno perso anche perchè il popolo e i soldati erano alla fame
@ultracritical29972 ай бұрын
@@makc9734 Questo non risponde alla mia domanda: cosa voleva ottenere?
@makc97342 ай бұрын
@@ultracritical2997 Territori. Si chiama imperialismo. Oltre al forte nazionalismo dove ognuno crede di essere molto più forte degli avversari e che in poco tempo si possa ottenere tutto. Contestualizziamo con i secoli scorsi, dove fare le guerre era una cosa normalissima, dove le spese di bilancio in tempo di pace arrivavano al 30% del PIL, dove attaccare il vicino di casa era una cosa periodica e i tempi di pace molto rari. Chiunque non morisse prematuro, almeno una guerra del proprio paese l'aveva vista.
@ultracritical29972 ай бұрын
@@makc9734 Quali territori?
@makc97342 ай бұрын
@@ultracritical2997 Principalmente quelli francesi a ovest, se uno va a vedere le guerre napoleoniche e prima, sono territori che sono passati più volte da un paese all'altro, Francia e Germania (Prussia). Anche a est con la Russia, lo scopo è sempre stato quello di espandere il proprio territorio, come valeva anche per l'Italia sull'adriatico. Stesso discorso per le colonie africane, ma qui la guerra era principalmente europea. Lo scopo è sempre quello di ingrandire il proprio paese per avere maggiori materie prime, popoli da tassare, popoli da mandare in guerra nelle guerre successive, far pagare le spese di guerra come poi fece la Francia (ecc.) nei confronti della Germania. E' il concetto di imperialismo, quello che facevano tutti fino al 1918.
@gino32863 жыл бұрын
Buon giorno mai come in questi tempi il problema del nazionalismo si o no ha preso la scena. Non ho capito bene chi come e perchè abbia coniato questo nuovo termine sovranismo. Ma nella epoca in cui gli inceneritori vengono chiamati termovalorizzatori e il riciclo economia circolare mi pare che solo per il nazionalismo si sia trovato un termine spesso accompagnato da un connotato negativo. Secondo me bisognerebbe possibilmente distinguere tra un nazionalismo sano ed uno meno sano. Tanto per fare un esempio un nazionalismo egemonico e aggressivo come quello della Germania e della Italia nella seconda guerra mondiale sono stati senza dubbio fenomeni negativi. Ma un nazionalismo introiettato ... per esempio quello che fa preferire prodotti nazionali tanto per dire a prodotti stranieri ... è veramente un male ? la mia sensazione è che del nazionalismo sano si voglia dare a tutti i costi da parte dei media e di una certa classe politica un connotato negativo. Le motivazioni sono chiaramente e come sempre esclusivamente economiche. Cerchiamo di non prenderci in giro con discorsi un po ecumenici tipo .... siamo tutti fratelli .. tutti figli di dio ecc. ecc. Finisco dicendo che tutte le grandi nazioni sono fondamentalmente nazionaliste o come si dice adesso sovraniste. In tutte le produzioni nazionali sono favorite rispetto a quelle straniere. Faccio un esempio che mi è rimasto in mente. Anni nel 1980 fa la nostra azienda di armi Beretta aveva partecipato ad una gara per una fornitura enorme di pistole all'esercito USA. Gara che ha vinto. Ebbene sapete quante pistole andate all'esercito USA sono state prodotte in Italia ? neanche una. Hanno aperto stabilimenti negli USA dove le hanno prodotte. DI sicuro farle in Italia o addirittura in Cina avrebbe fatto risparmiare. Ma per dare ossigeno alla economia locale si fanno anche cose contro il profitto ... da sovranisti appunto. Invece il sovranismo che provoca drammi come il Vietnam beh di quello credo se ne possa fare a meno senz'altro. Ma non ci preoccupiamo .. tra poco siamo rovinati. Rovinati ma fieramente globalisti.