Molto profonda e sfuggevole questa visione dei Sapienti, così espansa e intima, tanto da percepire una colpa nella separazione delle "cose" nel mondo. Grazie!
@stellaceleste36974 ай бұрын
Grazie.
@gianlucamondini5 ай бұрын
Trovo bellissima e davvero suggestiva questa questa "sete" dell'aspetto più profondo e intimo delle cose.. Queste immagini finali, questo "soffio" di cui si parla, mi arriva come qualcosa che riguarda tutto e tutti, e che è stato dimenticato. Grazie per il video, Ermete!
@MrOri625 ай бұрын
Il "mio" Mito è la mia fonte di Esistenza quindi, consapevolmente illusoria; meno male sia onnicomprensivo il "mio" mito, altrimenti sarebbe durissima da attraversare questa Vita. Non mi sento in contraddizione. Grazie ancora M⁰ Della Pieve
@paolofranceschini54135 ай бұрын
Apeiron: mi è venuto subito da collegarlo con il Vuoto, il Nulla di cui ci parlano sia i mistici (quelli veri, quelli che hanno sperimentato l'Assoluto, il Sè o come piaccia chiamarLo, non i visionari spesso elevati agli onori degli altari soltanto per il "fatto" di vedere santi, madonne, angeli, ecc...... ma nel proprio ambito la Chiesa è libera di fare ciò che vuole), sia la fisica quantistica. Leggo da un libro (uno delle decine che ha scritto un mio amico oggi scomparso, il quale, come Ermete, riusciva ad armonizzare ed utilizzare discipline diverse, perchè tutto è connesso):" Afferma il mistico Sathya Sai Baba':'L'universo non è reale, è solo apparenza regolata dalla Coscienza'...... il Supremo (in sanscrito Brahman), essendo unico senza secondi, non crea, ma proietta la sua immagine in mille sfaccettature diverse......in Oriente i mistici chiamano queste sovrapposizioni con il termine sanscrito "upadhi"....... tutto ciò che percepiamo con i sensi è upadhi, senza consistenza, reali ma irreali nello stesso tempo, come il miraggio, che ci appare reale anche se è incostintente e illusorio....... ". Questo quanto si legge nel testo sopracitato: ciò ricalca il famoso esempio della corda che viene scambiata per un serpente: la realtà vera è la corda, il serpente è una sovrapposizione, una non-realtà e la cosiddetta metafisica realizzativa potrebbe essere uno strumento di Consapevolezza, di discriminazione (ad uso dell'individuo)) tra Reale e non-reale. Personalmente credo di capire che l'illusorietà, la fondamentale inconsistenza, l'irrealtà di quello che chiamiamo" mondo reale" è anche affermato dalla fisica quantistica, che sempre più trova punti di contatto con la Mistica. Con quest'ultima la fisica concorda anche sulla esistenza (ma il termine "esistenza" ha motivazioni esclusivamente discorsive, perchè siamo alla Fonte stessa della dualità essere-non essere) del già citato Nulla, Vuoto, Zero Metafisico; il termine usato dalla fisica è Campo Quantistico Unificato. Ci sono esperimenti che la scienza delle particelle ha effettuato a conferma di tutto ciò, come quello chiamato "entanglement", che ha spiazzato perfino Einstein (rendendo "superflua" la sua Relatività Speciale), in quanto da tale esperimento si dimostrava che "esiste" una Realtà Fondamentale le cui leggi fanno sì che le particelle fondamentali della materia nelle loro interazioni non tengano affatto conto dello spazio-tempo, dimostrando (lo afferma anche David Bohm, uno dei padri della quantistica) che, ad un livello profondo e sconosciuto, qualsivoglia individualità (una galassia, una stella, un albero, un essere umano, una cellula, un atomo, ecc.ecc.ecc.) scompaiono, entrando a far parte di un tutto inscindibile, non frazionabile: come non pensare al sistema di pensiero Advaita (Non- Dualità)? Mistici e fisici, quindi metafisica e fisica, ad oggi sono, tra altre, come due rotaie parallele su cui scorre il treno della ricerca della conoscenza, che apparentemente appare soltanto come un fatto quantitativo (e per certi aspetti lo è), ma nel suo significato di Conoscenza (qualitativo) è sinonimo di Consapevolezza (il cui significato meriterebbe un'ampia trattazione non tanto da parte mia, ma da parte di chi fosse in grado di esporla). (Enrico - Livorno).
@stellaceleste36974 ай бұрын
Grazie
@paolofranceschini54134 ай бұрын
Grazie a te di avermi letto. Relativamente a certe profonde tematiche, non dobbiamo dimenticare che tutti siamo compagni di Cammino: il Maestro è Uno solo, che è in te, in me, in tutti, così come è in tutte le cose. Dovunque tu sia, accetta il mio abbraccio. Tuo Compagno di Cammino, Enrico (Livorno).