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ANGELO BONELLI PROVOCA E VIENE TRAVOLTO DALLA DURA REPLICA DI GIORGIA MELONI IN SENATO
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Durante un acceso dibattito, il confronto tra la premier GIORGIA MELONI e l'esponente ambientalista ANGIOLO BONELLI si è concentrato sulle politiche migratorie del governo italiano. MELONI ha replicato con decisione alle accuse di inefficacia, difendendo le misure adottate dall'esecutivo e sottolineando i risultati ottenuti. In particolare, la premier ha rivendicato il calo del 60% degli sbarchi illegali nel 2024 rispetto all'anno precedente, evidenziando come questo successo sia frutto di una strategia pragmatica basata sulla cooperazione con l'UNIONE EUROPEA e su accordi bilaterali con i Paesi di origine dei migranti.
MELONI ha inoltre attaccato duramente le ONG, tra cui Sea-Watch, accusandole di delegittimare il lavoro della GUARDIA COSTIERA italiana, contribuendo indirettamente a favorire l’attività dei trafficanti di esseri umani. La leader di FRATELLI D’ITALIA ha definito "irresponsabile" il comportamento di chi continua a sostenere un'accoglienza indiscriminata, ribadendo che le politiche attuali mirano a proteggere i confini nazionali e a garantire sicurezza.
ANGIOLO BONELLI, da parte sua, ha criticato queste affermazioni, sostenendo che i numeri citati dalla premier non raccontano tutta la verità e che l'approccio del governo ignora le radici del problema, ovvero le crisi umanitarie e climatiche nei Paesi di provenienza. Ha inoltre accusato il governo di fomentare una retorica anti-migranti che rischia di polarizzare ulteriormente la società italiana.
Il dibattito si inserisce in un contesto di profonde divisioni ideologiche tra i principali schieramenti politici. Da un lato, il CENTRODESTRA con FRATELLI D’ITALIA, LEGA e FORZA ITALIA continua a sostenere politiche di chiusura e controllo rigoroso dei flussi migratori, difendendo le scelte del governo MELONI. Dall’altro, il CENTROSINISTRA con il PARTITO DEMOCRATICO e il MOVIMENTO 5 STELLE propone una gestione diversa, orientata all’inclusione e al rispetto dei diritti umani, chiedendo maggiori investimenti in politiche sociali che possano affrontare alla radice le cause delle migrazioni.
In questo scontro politico, la società italiana si trova a dover riflettere su quale strada seguire: quella di un approccio più severo e securitario o quella di una maggiore apertura e solidarietà.