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La secca del fiume Oglio ha fatto emergere dalle acque due preziose piroghe, a poche centinaia di metri di distanza tra loro a Isola Dovarese (Cremona).
QUI L'ARTICOLO DI ARCHEOREPORTER. www.archaeorep...
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova si è così trovata nella necessità di intervenre in emergenza, prima che il legno degradasse una volta asciutto o che le imbarcazioni fossero fatte oggetto di vandalismi o di furti di materiale. L'intervento è stato progettato, sotto la direzione scientifica della funzionaria Nicoletta Cecchini e di Studio Ricerca Archeologica, mentre gli archeologi hanno raccolto tutti i dati possobili attraverso puntuali rilievi e il prelievo di campioni. In primo luogo, infatti c'è la questione cronologica dei due manufatti monossili (ricavati da un unico tronco), e la datazione con il metodo C14 potrà rivelare se si tratti di imbarcazioni tardo-antiche o medievali (sembra improbabile una datazione protostorica). Le piroghe solo state salvate immergendole in buche appositamente create nel greto del fiume, geolocalizzate e protette, per farle conservare dal migliore alleato, ossia l'acqua e i sedimenti che le hanno fatte arrivare, una in ottimo stato, fino al XXI secolo.