ARCHITETTI ITALIANI in EUROPA (lavorare da MVRDV)

[@vincenzomassa5269]

Davvero una bellissima chiacchierata. L'entusiasmo di Cosimo nel parlare della sua esperienza e dei suoi progetti e la voglia e la passione di Luca fungono davvero da benzina per tutti I giovani architetti che talvolta si sentono sfiduciati da certe dinamiche. Grazie per questo altro prezioso contributo!

[@archisax]

Grazie tante Vincenzo!

[@francesco.caselli]

bellissima questa chiacchierata, in cui @archisax viene contro-intervistato Cosimo interlocutore brillante, spigliato ed estremamente interessante e competente!

[@archisax]

Cosimo super contro-intervistatore! Lo propongo come nuovo host di Architetti italiani nel mondo ;)

[@CURAMI]

Sempre un piacere ascoltare le tue chiacchierate con ragazzi in gamba e con un gran bello spirito come Cosimo! Finalmente risuciamo ad ascoltare anche un po' te Luca, hai sempre un punto di vista sensibile e ragionato. Grande!

[@archisax]

Grazie Carlo Alberto! Spero che la tua avventura a Shanghai proceda al meglio!! :)

[@CURAMI]

@@archisax a gonfie vele! Stai bene!

[@archisax]

@@CURAMI fantastico!

[@Ryowazza99]

Fantastico, uno dei video migliori. Avete trattato i temi che contano davvero! Grandi

[@archisax]

Grazie mille! Uno dei video a cui sono più affezionato!

[@ferraginafe]

grazie ragazzi, video bellissimo!

[@StoriesAboutDesign]

È stata una bellissima partita a ping pong 🏓 👏🏻

[@archisax]

Non l'avevo mai intesa come una partita a ping pong ma in effetti ci può stare! Grazie del commento 😄

[@francesco7444]

Ciao Luca, complimenti e grazie per queste tue fantastiche interviste. Potresti informarci sulle prospettive di guadagno anche nei paesi bassi? Un saluto

[@archisax]

Grazie Francesco! I guadagni in Olanda sono buoni, possono variare a seconda dello studio e più che altro sono inquadrati in base al ruolo (junior, medium, senior, ecc..) e hanno scatti fissi. In molti studi c'è un periodo iniziale di prova, comunque retribuito, che dura sei mesi o un anno. Dai due anni nello stesso posto solitamente il contratto diventa indeterminato con progressivi aumenti salariali. Senza scendere troppo nel dettaglio posso dire che il guadagno offerto dalla maggior parte degli studi è sufficiente per vivere piuttosto bene, anche in un paese relativamente caro come l'Olanda!

[@antoniodejua6600]

BRAVI

[@archisax]

Grazie!

[@FedericaCerocchi]

Complimenti, veramente un video interessante! Sarei curiosa di sapere di più sul tuo lavoro all'atelier di Lisbona, io stessa mi sto avvicinando al termine della triennale e mi ritrovo un buco temporale da voler riempire con un esperienza lavorativa all' estero, se possibile proprio a Lisbona. La tua esperienza era per caso una internship? Dove hai cercato le offerte di lavoro avendo solo la triennale? Un saluto

[@archisax]

Ciao! Sì, la mia esperienza è stata un internship, finanziato da una borsa di studio europea. Al tempo si chiamava progetto "Mech Your Move" e metteva a disposizione borse di studio anche per brevi periodi. Lo studio in cui andare lo abbiamo scelto insieme tramite ricerca online lo (studio era Pedro Novo Arquitectos).

[@archisax]

Esperienza super consigliata per altro, soprattutto tra una triennale e una specialistica!

[@francesco.caselli]

Interessante la differenza di approccio lavorativo che in Italia mantiene una visione maggiormente poliedrica e variegata che però impedisce la specializzazione su ogni singolo ambito.... penalizzando di conseguenza quella componente progettuale

[@archisax]

La visione italiana è forse più ampia rispetto ad altri contesti anche se sempre di più penso che la specializzazione sia inevitabile. Tutte le realtà che hanno avuto la possibilità di farlo hanno, direi giustamente, investito sulle conoscenze verticali in un ambito ristretto. Così sono riuscite ad alzare il livello. Purtroppo credo che la maggior parte degli studi di architettura (e degli architetti) in Italia non abbia nemmeno la possibilità di scegliere se e come specializzarsi.

[@bigolinrodolfo]

dove sta il limite tra lavorare come progettista e diventare parte della catena di montaggio di uno studio/fabbrica straniero? Non si rischia di perdere le proprie capacità progettuali e diventare solo degli esecutori stanrdadizzati del proprio compito in catena?

[@nonsocheusermettere]

Assolutamente d'accordo. Ci sono passato in un grande studio belga. Per me fare l'architetto non è saper usare rhino

[@archisax]

Il limite è sottile e il rischio di diventare unicamente esecutore è concreto, in Italia come all'estero. Va detto però che quando guardo al percorso di chi è arrivato ad essere progettista (non dico archistar, ci mancherebbe) in studi di ogni dimensione e importanza in giro per il mondo spesso è partito proprio dall'essere esecutore. Questo è anche un buon modo per imparare, soprattutto per chi è agli inizi. Sei d'accordo se diciamo che essere esecutori non è un problema se è parte di un processo di crescita? :) Grazie per il commento, la domanda che hai posto merita più di una riflessione.

[@archisax]

@nonsocheusermettere anche secondo me fare l'architetto non è saper usare rhino, c'è molto di più. Essere architetto è avere delle idee, saperle comunicare, organizzare, progettare e infine costruire. Rhino è uno strumento, utilissimo per altro, da cui difficilmente un giovane professionista può prescindere oggi come oggi. Non credo però che una cosa escluda l'altra. Essere padroni di un software è fondamentale all'interno del processo e non esclude il fatto che si possa comunque "fare" bene l'architetto. Che ne pensi?

[@b.2003fat.]

@@nonsocheusermettere sante parole