Cacciari 一 La fenomenologia dello spirito di Hegel

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Andrea Cirla

Andrea Cirla

Күн бұрын

Пікірлер: 81
@salvatorecaroniti8197
@salvatorecaroniti8197 7 ай бұрын
Il web è pieno di professori di filosofia che dal 2020 in poi hanno preso a registrare videolezioni per postarle su un qualche canale youtube. Questi (encomiabili)prof fanno quasi impressione per la speditezza con cui parlano. Sembrano treni, di quelli superveloci, nemmeno una fermata, nessuna esitazione. Pronunciano ogni parola in base a quella precedente. La fatica, la ricerca della parola giusta, il tornare indietro, il perfezionarsi, direi il contrinuo aufhebung di questa lezione di Cacciari, mi ha fatto appassionare a Hegel (non l''avrei mai detto!) e ovviamente al suo grande interprete.
@outofideology
@outofideology 3 жыл бұрын
"È finita la storia. Come dicono i giapponesi che studiano in America" Ahaha grande Cacciari!
@giovannimannelli2158
@giovannimannelli2158 3 жыл бұрын
Francis Fukujama.
@GiannioBotte
@GiannioBotte 2 жыл бұрын
Non l'ho capita
@hand1r907
@hand1r907 2 жыл бұрын
@@GiannioBotte Si riferisce la celebre libro di Fukuyama "La fine della storia"
@danieleboganini7669
@danieleboganini7669 Жыл бұрын
Fantastica lezione
@mannucciao2.0
@mannucciao2.0 3 жыл бұрын
Fenomenologia dello spirito è un titolo formidabile svela suggerisce già il progetto grandioso e rivoluzionario di Hegel fare della metafisica la base di una scienza assoluta
@veneracuppone-frammentidif7324
@veneracuppone-frammentidif7324 3 жыл бұрын
Mi è piaciuta questa lezione poiché la testimonianza critica di Cacciari, ha sollevato in me il bisogno di leggere direttamente Hegel! Grazie
@mannucciao2.0
@mannucciao2.0 3 жыл бұрын
La separazione tra filosofia e scienza ha aperto le porte alla catastrofe post-moderna
@henriettehayon6893
@henriettehayon6893 Жыл бұрын
Splendido
@robertocapaldi9641
@robertocapaldi9641 2 жыл бұрын
Lo spirito è l'espressione della libertà dell'essere umano , è la libertà di essere ma anche di non essere ,o di "sembrare" ; lo spirito secondo me va lasciato dov'è, anche perché corruttibile e quindi falsificabile. Sono d'accordo con Cacciari ,che ha fatto una esposizione chiara della fenomenologia e del pensiero di Hegel, con tutti i limiti della parzialità necessaria ad un solo seminario ,grazie professor Cacciari
@mannucciao2.0
@mannucciao2.0 3 жыл бұрын
Volontà di sapere è volontà di potenza
@sandatoacsen9858
@sandatoacsen9858 Жыл бұрын
Min 9.32 L, essere umano persegue il sapere fino alla disperazione,.. importante e fermarsi prima della disperazione !... e questo si chiama BUON SENSO .... che fa parte ugualmente del nostro essere !!!..... E NON e instinto di conservazione, ma capire che il seme della vita ci e stato datto, non siamo noi "IL SEMINATORE". Possiamo metterci affianco e curare, molteplicare ed abbellire, (o distrugere), ma non farremo mai un fillo d, erba senza avere gia il seme !
@antonioesposito8480
@antonioesposito8480 3 жыл бұрын
Grazie!
@robertosemenzato5167
@robertosemenzato5167 2 жыл бұрын
Ho sempre avuto grande ammirazione e rispetto per Hegel.Sono un insegnante di Lettere mami piaceva presentarlo ai miei allievi Trovavo interessante non saprei dire quanto corretta ,l' equazione ragione - realtà. Mi è capitato , parecchi anni or sono tuttavia,in una Storia della filosofia, nella pagina biografica ,che ad Hegel fosse attribuita questa espressione : il gioco delle carte è passione e ragione .A ben guardare e riflettere su taluni ritratti di Hegel viene il dubbio che potesse essere anche un ottimo consumatore di birra. Del resto era figlio di commercianti ,non di birra tuttavia.Sarei grato a qualcuno che mi facesse sapere se sono nel giusto o se invece non stia dando di testa.Chiedo scusa al grande Hegel se ho sbagliato.
@lowenbraubl
@lowenbraubl Жыл бұрын
Chiedi scusa un po' a tutti va. Soprattutto ai consumatori di birra.
@TobyHonest420
@TobyHonest420 Жыл бұрын
Non so per la birra, ma é accertato che fosse un estimatore del vino
@StudioCentrale-Italia
@StudioCentrale-Italia 3 жыл бұрын
l’evidenza del darsi fenomenico della ragione è sotto gli occhi di tutti, il sapere assoluto
@claudioonesti4730
@claudioonesti4730 5 ай бұрын
grande Cacciari
@corneliusdurckheimvonitali9137
@corneliusdurckheimvonitali9137 3 жыл бұрын
Filosofia dell'etimo
@andyrevolto3880
@andyrevolto3880 Жыл бұрын
Dopo quasi cinquant'anni dall'esame di maturità ancora ci provo, orgni tanto, a riprendere in mano un po' di filosofia. Qualche volta l'argomento sembra tornare a scaldare il cuore, e la curiosità tende ad assumere quasi il carattere di una ritrovata passione. Ma poi mi imbatto in lezioni come questa, imbottite di tortuosa ampollosità parolaia il cui unico scopo sembra quello di infarcire di oscurità dei concetti altrimenti relativamente accessibili, e convincerti che se non capisci è perché non sei all'altezza. Io ci provo, e continuo a cascarci, ma alla fine, dopo tanti sforzi per seguire il filo di questo funambolico argomentare, torna ad emergere il dubbio che il grande prof stia facendo la solita vecchia supercazzola di monicelliana memoria. La spiegazione, quella vera, quella del grande maestro che si rivolge ai discepoli, dovrebbe essere volta a semplificare, a portare in primo piano i concetti essenziali, accompagnando chi ascolta in una progressiva maggiore consapevolezza dell'argomento trattato. Qui, è assolutamente evidente, si fa esattamente il contrario. E la faccenda assume una connotazione vagamente ambigua. Questo sbrodolarsi addosso ettolitri di erudizione in gran parte fine a se stessa, e condita con massicce dosi di greco, latino, tedesco o quanto altro, questo pavoneggiarsi nella propria abilità dialettica, mettono in primo piano il narcisismo di chi parla, e lasciano sullo sfondo il punto vero della questione, che dovrebbe interamente volgersi a rendere chiaro l'argomento a favore del quale è organizzata la comunicazione. E' il vecchio giochino del "non mi faccio capire, giocando a rimpiattino con le parole, così le cose che dico sembrano più profonde"?, ahimè, temo di sì. Alla fine quello che soprattutto rimane, più che la sensazione di avere compreso qualcosa in più dell'argomento in questione, è l'impressione, condita con un bel po' di timore reverenziale, di quanto sfavillante sia la parlantina di chi siede in cattedra. Il problema è che la cultura umanistica gioca spesso, e non da ieri, con queste tecniche retoriche, scommettendo sulla docilità di chi ascolta e cerca (o finge?) di capire. Dai, vediamo se c'è qualcun altro che ha il coraggio di ammettere che il re, se non completamente nudo, e per lo meno in abiti alquanto succinti. O davvero il principio di autorità è così forte da tenere tutti allineati e coperti come tanti soldatini?
@targhinimontanari2204
@targhinimontanari2204 Жыл бұрын
D'accordo con te. Ti consiglio, sullo stesso argomento, la conferenza di Remo Bodei. Altro stile, altro approccio.
@man_ale86
@man_ale86 Жыл бұрын
Completamente d'accordo, d'altronde un filosofo che fa politica e televisione regolarmente, solitamente oer dire al globo terracqueo che non capisce niente, quanto può essere effettivamente considerato tale?
@gianlucadefazio6450
@gianlucadefazio6450 8 ай бұрын
è una interpretazione di Hegel sulla quale si può discutere (e personalmente, per quel che vale, mi sentirei di dissentire), ma non mi sembra affatto così oscura: usare i termini tedeschi e greci è necessario, perché la lingua tedesca non è immediatamente traducibile in italiano, perché ha sfumature semantiche decisive dal punto di vista esegetico. Semmai, è troppo semplificante in molti passaggi, e certamente potrebbe esporsi un po' di più nel condurre l'ascoltatore. Ma insomma, niente di così difficile se si hanno buone basi scolastiche. A meno che non ci si aspetti un Plasmon, per pigrizia di farsi un po' i denti con qualche scorza di pane secco....
@Diego-gn9tr
@Diego-gn9tr Жыл бұрын
Molto più comprensibile Remo Bodei
@zigzag2510
@zigzag2510 11 ай бұрын
Peccato che è sbagliato😂. Grande Cacciari, tuttavia❤
@gaddovarzi6980
@gaddovarzi6980 11 ай бұрын
La Fenomenologia di Hegel è un'opera complessa e spesso oscura. Poi arriva la spiegazione di Cacciari e il buio diventa totale.
@AndreaCirla
@AndreaCirla 11 ай бұрын
😂😂
@arabaphenix
@arabaphenix 2 жыл бұрын
Cerco di immaginare cosa commenterebbe il vecchio Schopenhauer.
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
O ni storie crea storie crea energia nove dove energji positivi arriva ne oni pensatori umano
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Lo sai la vita no ne obbligo e Liber se e vede une obbligo ce seza e vede a ragione cuel oblic
@mannucciao2.0
@mannucciao2.0 3 жыл бұрын
Lo Spirito così come concepito da Hegel ricorda il Tao dell'antica filosofia cinese che pure Hegel aveva studiato
@gianlucabidin9271
@gianlucabidin9271 3 жыл бұрын
Così come il Sapere Assoluto sembra echeggiare nel Tempo Ritrovato di Proust. Non a caso Cacciari (ma non è l'unico) invita a leggere la Fenomenologia come un romanzo
@StudioCentrale-Italia
@StudioCentrale-Italia 3 жыл бұрын
dialettica SS - in questa figura Hegel deve tenere agganciata la coscienza nella storia (Cristo) e confonde creando intenzionalmente un ambiguità di significato, ma la descrizione del cammino dell'autocoscienza che forma il soggetto, tutto interno alla dialettica SIGNORE-SERVO e anche l'autocoscienza dell'uomo di fronte a Dio, si può dire che Hegel riprende Cartesio con l'idea senza causa immanente di Dio; insomma sembra che nel lavoro del SERVO (uomo) ci sia il proprio superamento; non dimentichiamo che Hegel ha studiato teologia; questo meccanismo dialettico a descritto a livello atomico in questo passo è interno a tutta la FdS, muove l'intera FdS verso il sapere assoluto che come dice Bodei e il punto di arrivo alla razionalizzazione completa della realtà, l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità e inizio di un altra storia, non la stessa di prima perché il "tutto" razionale è rappresentato vero, comincia la verità della scienza dove il mondo fenomenico cessa di esistere perché tutto concettualizzato
@taf44tt8io
@taf44tt8io Жыл бұрын
8:22 "Cos'è la meta del nostro essere cosciente ? (...) questa meta è il sapere, che noi vogliamo sapere, noi siamo affamati di sapere". NON SONO affatto d'accordo. Io mi guardo bene dal NON confondere il SAPERE con la CONOSCENZA tanto da rifuggire il primo e coltivare con passione, ardore, vigore e rinnovato rigore la seconda. Sono universi del tutto incompatibili. A buon intenditor, poche parole.
@mannucciao2.0
@mannucciao2.0 3 жыл бұрын
L'essere cosciente non può escludere la dimensione dell'inconscio
@luigilavia1233
@luigilavia1233 2 жыл бұрын
Quando parliamo al microfono il detto è il reale ma non è altro che parola. Il reale era il dato, il contro, nei termini di Sgalambro. Rivediamo e ricordiamo il contro, il dato è il vissuto, che però scompare nel detto per ricomparirvi rappresentato anzi tradotto, grazie al suo essere tedesco, ad esempio, o italiano. Il fatto fu che nascendo si è ricevuto il mondo grazie al darsi tedesco - o italiano che sia - del mondo stesso. Che si è dato pertanto ovviamente come pratiche locali, etniche. È tale il modo molteplice di darsi del mondo. D'altro lato il mondo è dato come il mio, l'unico mondo; e ciò esige alterità di soggetti quali i parenti, le bestie, i soldatini di piombo che io conosco nell'unico modo: che è l'immedesimarmi. Non ha senso immedesimarmi in me stesso. In altri sì. Il mondo fin da subito si è fatto parola. Ora nel puro parlare al microfono lo do, lo ritrovo, e quindi lo ritrovo perso, perdendolo. Ed è il vero modo possibile di averlo. Ma altri modi sono tanti: i suoni musicali, i versi, le rime, i colori dipinti, le foto dei volti. Se il bersaglio è l'atto totale, allora (Marx è già tutto fortemente contenuto in Hegel) mio compito e senso di vita è affermare il successo totale sociale, coi mezzi tecnici, i microfoni, la parola. Anche la linea di della Volpe o di Spirito non sarà poi tanto contrastante o diversa da questo progetto e programma di incremento affermativo di successo positivo plurale e sociale. Epicuro e tanti altri sono invece a tu per tu contemplativo col mondo, con la bellezza dei teoremi, dell'esametro, dei ritratti o paesaggi dipinti, o di Kundera, o del sognare, ricordare. Altre logiche. Differenza di cammino, viaggio, esperienza, prassi.
@luigilavia1233
@luigilavia1233 2 жыл бұрын
Dopo averlo detto, non si può chiedere e dire cos'è, a sua volta, che è stato detto. Questo si mostra, come detto, ma dirlo non si può, se non solo ancora mostrandolo, cioè di nuovo come altre parole che non fanno che dire lo stesso, magari cercando di dirlo diverso. (Un po' come quando il tedesco è stato tentato dirlo in italiano. O perfino dipinto. O musicato. O farne riassunto. Spiegarlo agli studenti. Non si va oltre, insomma, parole che lo dicono.) E ciò che è detto in fin dei conti non è se non ciò stesso che è così mostrato. Quasi, nel dirlo, ciò fosse ancora - insieme, anche - oltre il dirlo. (Il mostrato è oltre benché ovviamente già non altro che il detto stesso.) Questa strana sdoppiatura però non dà luogo a due che siano veramente due; due cose. (Eppure sono anche proprio due.) È una distanza interna, ma strana perché non tra due. In effetti, la cosa con cui qui si ha a che fare, è quella sola che si mostra, benché si mostri solo detta. Ed è comunque una, sebbene così fuori, assente, lontana e esclusa da se stessa. È esattamente come vedere ciò che nel dipinto è dipinto: che è dipinto soltanto e quindi anche fuori, lontano, tutto assente, mancante dove però lo vediamo, e non è che vediamo due cose: è soltanto questo reale, però non altro che dipinto come tale. Come se lo vedessimo davvero, però sapendo anche d'altro lato che non è visto: cioè è visto sì ma soltanto rappresentato. Non si vede se non solo come mancante. Ora, tutto ciò che è detto in Hegel (come fosse un pittore) è il mondo? Sì, certo, però come la pretesa di un compendio di dire (ossia verbalmente!) in sostanza le mille cose che il mondo è, nel suo atto, realmente. (Insomma è il mondo, però - ecco - pensato. È il pensiero.) E questo - nel caso presente - non è che parole. (Nel libro. Al microfono.) Nelle forme (artistiche e religiose) infatti Hegel metterà - nell'ordine, in cammino dialettico - le raffigurazioni (pitture, opere di vario genere d'arte, mi pare difficile dove stava la musica, non ricordo bene) e così naturalmente solo al culmine - ma unico culmine infine necessario, ai tempi di occaso, in Europa - la parola. Per quanto, infatti, mi riguarda, sono esperimenti che ho passati in periodi, prima del duemila, non verbali, cioè musiche e danze, e non di carattere spettacolare, affatto, nel senso che non c'era non solo parola ma soprattutto nessun pubblico - né tantomeno film o registrazioni - tranne il gruppo stesso di noi - altri e me - in atto. Invece poi sono tornato in facebook e youtube alla parola soltanto: che non riesce - ma deve, e non deve se non soltanto - impossibilmente tradurre lo stesso ineffabile linguaggio delle reali esperienze passate. Questo linguaggio ora - italiano o altro che sia - di parole dice l'ineffabile: che a sua volta in sostanza si presenta nella forma di ricordi; in questo periodo molto dopo il duemila. (Non si può dire, d'altronde, se non l'ineffabile. A scanso di equivoci ricordiamo che l'unico oggetto reale è il solo mondo. Un altrove potrebbe avere le sue importanze, sì ma di tipo certamente secondario.)
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Anci cueli ce dicon no sono ne Cesario per il umano
@mannucciao2.0
@mannucciao2.0 3 жыл бұрын
Il concetto di intelletto generale o anche coscienza collettiva viene da Hegel ma poi c'è anche l'inconscio collettivo
@marchesefulvio3046
@marchesefulvio3046 Жыл бұрын
Mi pare che nella lettura di Hegel del prof. Cacciari vi siano elementi presi da Marx
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
No ijo no volo guerra voljo ce vani a trovare pace e no se ti e dire une altro al contrario a meter ne croce a ne suno
@mirkocavallini9737
@mirkocavallini9737 Жыл бұрын
Per fortuna che aveva detto in premessa di voler divulgare anche ai non addetti ai lavori. Tra citazioni in tedesco e ragionamenti dotti è riuscito ad essere più oscuro di altri.
@mariaelisatolve1907
@mariaelisatolve1907 10 ай бұрын
47:11 ¹😊geniale questa lezione
@marcociocci6719
@marcociocci6719 5 ай бұрын
a me è piaciuto molto ma sono d' accordo che la premessa é stata abbastanza disattesa
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
O e stato per eser i loro manipolisare per eser dove cuele cose speziale per il progetto di lite forme del fallso
@paolodiremigio2142
@paolodiremigio2142 3 жыл бұрын
Sfugge la centralità della negazione per Hegel. Tutta l'enfasi cade sull'"Aufheben", come se fosse una categoria a parte e, quel che è peggio, come se la sua ambiguità non fosse espressione di un principio logico, ma una semplice casualità etimologica. Ma una filosofia che si reggesse sull'equivoco etimologico non meriterebbe di essere studiata. "Aufheben" non è un negare speciale, è invece un semplice sinonimo di "negieren", usato volentieri, e certamente non solo da Hegel, soprattutto perché ha un suono più tedesco e meno latino. "Negation" è infatti sempre "bestimmte Negation", sempre cioè annulla e conserva. Cito due passi in cui questo principio logico è enunciato senza che compaia l'"Aufheben": "Das Nichts ist aber nur, genommen als das Nichts dessen, woraus es herkommt, in der Tat das wahrhafte Resultat; es ist hiermit selbst ein bestimmtes und hat einen Inhalt". Oppure: "Das Einzige, um den wissenschaftlichen Fortgang zu gewinnen - und um dessen ganz einfache Einsicht sich wesentlich zu bemühen ist -, ist die Erkenntnis des logischen Satz, daß das Negative ebensosehr positiv ist oder daß das sich Widersprechende sich nicht in Null, in das abstrakte Nichts auflöst, sondern wesentlich nur in die Negation seines besonderen Inhalts, oder daß eine solche Negation nicht alle Negation, sondern die Negation der bestimmten Sache, die sich auflöst, somit bestimmte Negation ist; daß also im Resultate wesentlich das enthalten ist, woraus es resultiert, - was eigentlich eine Tautologie ist, denn sonst wäre es ein Unmittelbares, nicht ein Resultat".
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Proteso filosofia poso dare esame
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Se i filosofi volentieri a trovare la parola perce no vjeno spiegato da ce cosa volentieri andare
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Tuto cielo ce si è godanjato e il mio adire a cueli di loro se cuel testo e vero o ci a fato falsa fatemi a capire
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Spero ce il pesero del omo si svilupa il orisontin di eser omo di capacità e no omo di Anastasia a tagliare libertà del penser e di portare la vita difficile cuto no nea
@felicecorini5523
@felicecorini5523 2 жыл бұрын
Cacciari, per altro mai banale nel suo vedere le cose mai solo alla superficie, ha due aspetti che ne penalizzano il fluire del suo ragionare: ripetere e ripetere i concetti già acquisiti dal suo ragionamento come fa un professore con una classe distratta o presunta tale o inadeguata. ricorrere frequentemente a supporto del ragionare alla etimologia delle parole, cosa indubbiamente utile ed a volte indispensabile per introdurre all'inizio del ragionare, ma certamente eccede e par farlo, ma forse no ma sembra, per dar sfoggio al proprio conoscere le lingue della storia dell'uomo e dei tempi presenti (vedasi il tedesco).Insomma direi che, poiché l'etimo di etimo è NIDO, il Prof. esagera nel nidificare.
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Per iniziare la storia deve eser Liber si è vero sono Liber por no mi la Shen le luce a scrivere cuel inizi por steso sono aiuto de orfani
@davidechersini9965
@davidechersini9965 Жыл бұрын
Pessimo.
@zigzag2510
@zigzag2510 11 ай бұрын
"Se non mi capite la colpa è mia" I. Montanelli
@sandatoacsen9858
@sandatoacsen9858 Жыл бұрын
Dante : Tutti i filosofi appena fuori dall, INFERNO !😂..... non gli mette all, Inferno, giusto perche ci rendono coscienti di poter esercitare il nostro LIBERO ARBITRIO ! Grazie prof. !!! ❤ Per Hegel: 👎
@micheledeidda2565
@micheledeidda2565 3 жыл бұрын
palloso molto
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Gesù Cristo a voluto tuti semi di ci di Dio se uno taglio una dita po vede il ori di 10 dite
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Cosa volete ce u porto il motivo ne tavol
@maurizioulpiani9695
@maurizioulpiani9695 3 жыл бұрын
Il professore di liceo lo ha spiegato molto meglio.
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
O guanti non cuelo ce voi fare
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Fare altro une altro
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Caro professor se ti Liber a sprimereni come volete por no infamare i altri o a provocare
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Si dice une detto meglio no avere une oci ce deve avere il peso di infame da injoraza ce e pieno anci dove pezzo ce sono moderno harbudo
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 Жыл бұрын
Basta a toccare nel midollo del osé ce na bastare
@sergiobuschi4201
@sergiobuschi4201 3 жыл бұрын
La frase o la formula "volontà di sapere" è caratteristica di Foucaoult e non di Nietzsche. Inoltre Nietzsche, si esprime in modo esattamente opposto a quello inteso da Cacciari a proposito di Hegel (che cacciari riallaccia a Nietzsche, come se si ritrovasse anche in Nietzsche). «In un angolo remoto dell’universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari, c’era una volta un astro su cui animali intelligenti inventarono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e menzognero della storia universale». l’Uomo esiste per conoscere? Tutto questo è falso.
@lucafrancescodelucca738
@lucafrancescodelucca738 3 жыл бұрын
Se l'uomo non è per il conoscere io sono per gnoscere.
@bluemonkeys8708
@bluemonkeys8708 2 жыл бұрын
Allora poteva tranquillamente evitare di commentare :)
@mischabarattolo7598
@mischabarattolo7598 Жыл бұрын
Volontà di conoscenza si trova eccome in Nietzsche
@fedro410
@fedro410 2 жыл бұрын
Abbiamo capito...conosci (forse ) il tedesco...
@archetto1000
@archetto1000 2 жыл бұрын
sapere e comunicazione non sono purtroppo sinonimi. Galimberti ha meglio saputo compiere questo avvicinamento
@lessnessZZ
@lessnessZZ 2 жыл бұрын
Cacciari e Galimberti si rivolgono a pubblici differenti, tutto qui.
@sergiogiudici6976
@sergiogiudici6976 Жыл бұрын
Nel senso che Galimberti si rivolge ai consumatori di fuffa mentre Cacciari ha un altro pubblico
@francescoc.6592
@francescoc.6592 2 жыл бұрын
la filosofia è stata quindi inutile
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