nel vangelo di Luca cap.15 , "c'è gioia in cielo per un peccatore convertito" , quindi chi sta nell'aldilà gioisce e conosce il mondo nostro
@ivanatranquilli79492 жыл бұрын
Grazie, una immagine significativa quella che usa Lutero.
@nicoladebernardis1934 Жыл бұрын
Secondo lei quale è il proposito di Dio per il genere umano?
@JESUScommunityFranciscan Жыл бұрын
la chiesa cattolica fa alcune speculazioni partendo dalla Sacra Scrittura ma la speculazione di Lutero invece, qual è la fonte?
@antoninogiaconia2163 Жыл бұрын
Ma nell'attesa della resurrezione i morti dormono o sono coscienti ?
@JESUScommunityFranciscan Жыл бұрын
non dormono , prendiamo il vangelo di Matteo cap.17 "...apparvero Mosè ed Elia e conversavano con Lui" NON DORMONO ma conversano con il Signore
@JESUScommunityFranciscan Жыл бұрын
al minuto 1:03 ... quindi pregate per i defunti? se li affidate alla misericordia di Dio, questa è una preghiera per loro. Ma a cosa serve affidarli se sono già in paradiso (o in attesa) o all'inferno?
@chicercatrova83032 жыл бұрын
Lutero a fatto molto di bene per risollevare la Bibbia calpestata per secoli dal papato, ma lui da solo non è bastato per risollevarla tutta e ci sono voluti tutti i riformatori messi insieme per farlo completamente, infatti Lutero in alcune cose erra. La Bibbia dice che siamo salvati per grazia, ma giudicati dalle opere; non opere meritorie, perché non hanno valore, però opere di fede sì, opere che dimostrano a tutti se siamo coerenti o no nella vita col Vangelo. Gesù parla sempre di fare, ubbidire, imitarlo, mettere in pratica... teoria e pratica vanno assieme. Le opere si fanno per amore e gratitudine per essere già stati salvati dalla generosità di Cristo. Certo che si deve anche operare, o in cielo ci andrebbero anche tutti i pigri e indolenti. L'Epistola di Giacomo è esemplare, benché non solo quella. La Bibbia si segue coerentemente, non a comparti stagni. Lutero erra anche sullo stato dei morti, perché la Bibbia non dice che sono già in presenza di Dio. Essa parla di poche eccezioni: Mosè, Elia, Enoch e alcuni risorti anonimi alla morte di Gesù, ma non è per mezzo loro che Dio ci parla, ma solo con angeli e con lo Spirito Santo; mai coi defunti, perché la Bibbia precisa che i demoni appaiono come esseri seducenti di falsa luce e possono fare miracoli di inganno e sanno assumere le sembianze dei defunti. Perché dite che la Bibbia non è troppo chiara sul sonno dei morti? E' Chiarissima! Cristo nella sacra Bibbia insegna che i morti dormono fino al suo ritorno in gloria al giudizio e che intanto sulla Terra sono i demoni ad assumere le loro sembianze e fare miracoli vari per stupire e ingannare gli umani che la Bibbia non la controllano e si fidano imprudentemente di ciò che dicono i preti e ciò che vedono coi sensi ingannabili dai demoni. Dio nella Bibbia ci ha avvisati e San Paolo predisse in essa l’arrivo in chiesa di dottrine bugiarde per deviare i fedeli. Il diavolo è astuto e potente con gli umani che credono a tutto invece di ubbidire alla Bibbia in cui Dio ha lasciato i suoi comandamenti. La gran parte delle chiese omette testi biblici chiarificatori che tutti possiamo controllare. I demoni ci studiano e spiano da millenni. Conoscono i nostri punti deboli e i nostri segreti. Sanno come intuirci e prevenirci, essendo più esperti di qualunque altro psicologo e psichiatra umano. Giocanno coi nostri sentimenti e fanno leva su ogni nostro tipo di speranza. Ecco dei versi biblici come prova del sonno dei morti, sia nel vecchio che nel nuovo testamento: Ecclesiaste capitolo 6, versi 5, 6 e 10: “Infatti i viventi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla e per essi non c’è più salario, poiché la loro memoria è dimenticata; il loro amore, come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti ed essi non hanno più, né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole. Tutto quello che la tua mano trova da fare fallo con tutte le tue forze, poiché nel soggiorno dei morti (il cimitero) dove vai non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza”. Levitico capitolo 20, versi 6 e 27: “Se uno consulta in un modo o nell’altro gli spiriti dei morti, io interverrò contro di lui e lo escluderò dal popolo d’Israele. Se un uomo o una donna hanno l’abitudine diconsultare gli spiriti dei defunti, devono essere messi a morte; saranno uccisi a colpi di pietra; essi solo saranno responsabili della loro morte”. Deuteronomio 18, da 10 a 12: “Nessuno tra di voi bruci in sacrificio un figlio o una figlia, nessuno pratichi la divinazione, o cerchi di indovinare il futuro; nessuno eserciti la magia, né faccia incantesimi, o consulti spiriti e indovini. Nessuno cerchi di interrogare i morti. Chiunque fa queste cose è considerato dal Signore una vergogna”. Isaia 8, verso 19: “Non date ascolto a chi vi dice di consultare gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. La gente dice: dopotutto un popolo deve interrogare le sue divinità e consultare i suoi morti in favore dei vivi”; verso 20: “Voi, invece, dovete ascoltare quello che il Signore vi insegna. Se non ascoltate la sua parola, non c’è speranza per voi”. Salmo 115, verso 17: “Non sono i morti che lodano il Signore, né alcuni di quelli che scendono nella tomba”. Isaia capitolo 38, verso 18: “Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti; non è la morte che ti possa celebrare. Quelli che scendono nella tomba non possono più sperare nella tua fedeltà”. Salmo 6, verso 5: “Poiché nella morte non c’è memoria di te. Chi ti celebrerà nel soggiorno dei morti?”. Giobbe 14, verso 21: “Se i suoi figli salgono in onore, egli lo ignora; se cadono in disprezzo, egli non lo vede”; verso 12: “Così l’uomo giace e non risorge più, finché non vi siano più cieli. Egli non si risveglierà, né sarà più destato dal suo sonno”. Daniele capitolo 12, verso 2.: “Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno”. Giobbe 3, verso 17: Là cessano gli empi di tormentare gli altri”. Nella vicenda della resurrezione di Lazzaro, nel capitolo 11 del Vangelo secondo Giovanni, Gesù ripete del sonno dei morti: “Lazzaro il nostro amico si è addormentato, ma io vado a svegliarlo”. Dissero allora i discepoli: “Signore, se si è addormentato si salverà”. Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi, invece, pensarono che parlava del riposo del sonno, allora Gesù disse loro apertamente: “Lazzaro è morto”. Prima tessalonicesi capitolo 4, versi da 13 a 18: “Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e resuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati, poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati, perché il Signore stesso con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio scenderà dal cielo e prima resusciteranno i morti in Cristo, poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro sulle nuvole a incontrare il Signore nell’aria e e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi, dunque, gli uni gli altri con queste parole”. Apocalisse 20, versi da 4 a 6: “Poi vidi dei troni e quelli che vi si misero seduti, a loro fu dato di giudicare; e vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla fronte e sulla mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima resurrezione. Beato e santo è colui che partecipa alla prima resurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni”. Ci sono anche altri testi ovviamente, ma non posso trascrivere tutto qui. Cercate su KZbin le conferenze degli studiosi Luigi Caratelli e Domenico Visigalli che con la Bibbia dimostrano ancora meglio il sonno dei morti. Idem sul mio canale.
@nicoladebernardis1934 Жыл бұрын
Secondo lei possiamo affermare con certezza che le nostre sofferenze non sono una punizione di Dio?
@JESUScommunityFranciscan Жыл бұрын
“Siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore” (2 Cor 5) san paolo dice che abita con il Signore? forse era meglio dire vado a DORMIRE con il Signore
@mirkobaglione58153 жыл бұрын
La più grande carità: la preghiera per i defunti kzbin.info/www/bejne/pZLXhKB4pNaSpqs
@chicercatrova83032 жыл бұрын
Sai qualè la più grande cosa invece? Ubbidire con coerenza alla Bibbia parola di Dio. Ecco perché sei in errore: Benché sia vero che i peccatori impenitenti saranno puniti e Luca nel Vangelo precisa che la punizione avrà tempi e intensità differenti in base alle colpe accumulate, è altresì vero che nella Bibbia il soggiorno dei morti non è quanto dite. Oltretutto, l'inferno non sarà letteralmente terno, o Dio sarebbe un sadico e un ingiusto nel far scontare pene infinite per peccati limitati in una vita terrena di pochi decenni. Nemmeno noi mettiamo all'ergastolo uno che ruba un motorino, per esempio. Dato che sia Hitler che un pettegolo hanno fatto peccato, dovrebbero soffrire la stessa durata? Non ha senso e contraddice la misericordia divina che invece è equa. Luca lo precisa nel suo Vangelo. La Bibbi afferma che il male finirà con satana una volta per sempre e non esisterà mai più, quindi niente diavoli che vivono in eterno per torturare i peccatori. Per altro, la Bibbia dice che con satana finiranno anche pianto e sofferenze, quindi non ci sono pene infinite, ma solo punizioni proporzionate che poi finiranno nella morte eterna, cioè la non esistenza. Se al male fosse permesso perdurare per sempre, Dio si dimostrerebbe incapace di risolvere il problema, dovendo permettere al male di proseguire. Ciò è antibiblico. Non esistono stadi di coscienza intermedi fra vita mortale e resurrezione, non nella Bibbia. E' solo un residuo di filosofia greca e ancor prima caldea. Gesù parla sì di inferno eterno, ma solo perché lì usa una superstizione popolare che era il poco che sapevano quelle folle incolte e analfabete e che erano discendenti degli ebrei tornati dall'esilio dalle terre pagane, dove avevano imparato idee idolatriche e filosofiche come l'inferno eterno dei caldei e degli altri popoli pagani. Tanto più che nel resto della Bibbia l'insegnamento smentisce le pene eterne. Perfino i grandi maestri ebrei avevano assimilato certe tradizioni pagane, come i sadducei che non credevano negli angeli né nella resurrezione, però erano ubbiditi dal popolo e Gesù mise ordine. Per "eterno" lì nella Bibbia si intende "che nessuno estingue finché ha finito di incenerire un oggetto", altrimenti Dio si contraddirebbe da sé insegnando poi il contrario nelle altre parti della Bibbia. Si tratta solo di modi di dire, come quando è scritto che è meglio tagliarsi mano e piede con cui si è peccato piuttosto che bruciare interi, ma mica significa che dobbiamo mutilarci nel corpo. Gesù, come nella parabola del ricco e Lazzaro, usa le figure retoriche della povera massa ignorante a cui predicava, ma è una parabola, appunto, un'immagine presa in prestito per poi insegnare la vera lezione: l'ubbidienza ai profeti e alle scritture. Le parabole sono similitudini, non dottrine; c'è differenza. L'Insegnamento in esse sta solo nella morale finale. Mica dice che Lazzaro fosse buono, ma solo che era povero; mica dice che il ricco fosse malvagio, ma solo che viveva molto bene. Non si parla davvero di punizione eterna e premio arbitrario, anche perché non tutti i ricchi sono malvagi e non tutti i poveri sono salvati, bensì è una parabola che ha la lezione nella conclusione del discorso: ubbidire alla Bibbia. Anche di Sodoma e Gomorra è scritto "fuoco eterno, inestinguibile", eppure quelle città hanno smesso di bruciare da un pezzo. Idem quando parla di Gerusalemme che sarebbe stata distrutta dai pagani; ha smesso di bruciare da secoli e secoli. Studiate meglio, fratelli! Non è con le fiamme e il terrore che Gesù conquista anime, ma con l'amore tipico suo. L'ubbidienza data dalla paura è roba di lucifero, non di Cristo. Dio vuole figli amorevoli, non terrorizzati a ogni suo passo. E' la cattiveria umana che vi fa credere alle pene infinite, in contrasto con tutto nella Bibbia. Non estrapolate solo dei singoli testi, ma studiate tutto insieme! Cristo nella sacra Bibbia insegna che i morti dormono fino al suo ritorno in gloria al giudizio e che intanto sulla Terra sono i demoni ad assumere le loro sembianze e fare miracoli vari per stupire e ingannare gli umani che la Bibbia non la controllano e si fidano imprudentemente di ciò che dicono i preti e ciò che vedono coi sensi ingannabili dai demoni. Dio nella Bibbia ci ha avvisati e San Paolo predisse in essa l’arrivo in chiesa di dottrine bugiarde per deviare i fedeli. Idem il purgatorio: nella Bibbia non esiste e cozzerebbe col sacrificio di Gesù in croce che permette la salvezza solo se ci si pente durante questa vita terrena; dopo è troppo tardi. Il purgatorio fu inventato secoli dopo il Vangelo e solo dai teologi cattolici. Purtroppo vi abituano a non studiare Bibbia e storia. Il diavolo è astuto e potente con gli umani che credono a tutto invece di ubbidire alla Bibbia in cui Dio ha lasciato i suoi comandamenti. La gran parte delle chiese omette testi bibblici chiarificatori che tutti possiamo controllare. I demoni ci studiano e spiano da millenni. Conoscono i nostri punti deboli e i nostri segreti. Sanno come intuirci e prevenirci, essendo più esperti di qualunque altro psicologo e psichiatra umano. Giocanno coi nostri sentimenti e fanno leva su ogni nostro tipo di speranza.
@chicercatrova83032 жыл бұрын
Ecco dei versi bibblici come prova del sonno dei morti, sia nel vecchio che nel nuovo testamento: Ecclesiaste capitolo 6, versi 5, 6 e 10: “Infatti i viventi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla e per essi non c’è più salario, poiché la loro memoria è dimenticata; il loro amore, come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti ed essi non hanno più, né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole. Tutto quello che la tua mano trova da fare fallo con tutte le tue forze, poiché nel soggiorno dei morti (il cimitero) dove vai non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza”. Levitico capitolo 20, versi 6 e 27: “Se uno consulta in un modo o nell’altro gli spiriti dei morti, io interverrò contro di lui e lo escluderò dal popolo d’Israele. Se un uomo o una donna hanno l’abitudine diconsultare gli spiriti dei defunti, devono essere messi a morte; saranno uccisi a colpi di pietra; essi solo saranno responsabili della loro morte”. Deuteronomio 18, da 10 a 12: “Nessuno tra di voi bruci in sacrificio un figlio o una figlia, nessuno pratichi la divinazione, o cerchi di indovinare il futuro; nessuno eserciti la magia, né faccia incantesimi, o consulti spiriti e indovini. Nessuno cerchi di interrogare i morti. Chiunque fa queste cose è considerato dal Signore una vergogna”. Isaia 8, verso 19: “Non date ascolto a chi vi dice di consultare gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. La gente dice: dopotutto un popolo deve interrogare le sue divinità e consultare i suoi morti in favore dei vivi”; verso 20: “Voi, invece, dovete ascoltare quello che il Signore vi insegna. Se non ascoltate la sua parola, non c’è speranza per voi”. Salmo 115, verso 17: “Non sono i morti che lodano il Signore, né alcuni di quelli che scendono nella tomba”. Isaia capitolo 38, verso 18: “Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti; non è la morte che ti possa celebrare. Quelli che scendono nella tomba non possono più sperare nella tua fedeltà”. Salmo 6, verso 5: “Poiché nella morte non c’è memoria di te. Chi ti celebrerà nel soggiorno dei morti?”. Giobbe 14, verso 21: “Se i suoi figli salgono in onore, egli lo ignora; se cadono in disprezzo, egli non lo vede”; verso 12: “Così l’uomo giace e non risorge più, finché non vi siano più cieli. Egli non si risveglierà, né sarà più destato dal suo sonno”. Daniele capitolo 12, verso 2.: “Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno”. Giobbe 3, verso 17: Là cessano gli empi di tormentare gli altri”. Nella vicenda della resurrezione di Lazzaro, nel capitolo 11 del Vangelo secondo Giovanni, Gesù ripete del sonno dei morti: “Lazzaro il nostro amico si è addormentato, ma io vado a svegliarlo”. Dissero allora i discepoli: “Signore, se si è addormentato si salverà”. Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi, invece, pensarono che parlava del riposo del sonno, allora Gesù disse loro apertamente: “Lazzaro è morto”. Prima tessalonicesi capitolo 4, versi da 13 a 18: “Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e resuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati, poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati, perché il Signore stesso con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio scenderà dal cielo e prima resusciteranno i morti in Cristo, poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro sulle nuvole a incontrare il Signore nell’aria e e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi, dunque, gli uni gli altri con queste parole”. Apocalisse 20, versi da 4 a 6: “Poi vidi dei troni e quelli che vi si misero seduti, a loro fu dato di giudicare; e vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla fronte e sulla mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima resurrezione. Beato e santo è colui che partecipa alla prima resurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cricrivere tutto qui. Cercate su KZbin le conferenze degli studiosi Luigi Caratelli e Domenico Visigalli che con la Bibbia dimostrano ancora meglio il sonno dei morti. Idem sul mio canale.
@nicoladebernardis1934 Жыл бұрын
Secondo lei la Bibbia è ancora una guida valida per i tempi moderni?
@mirkobaglione5815 Жыл бұрын
@@nicoladebernardis1934 naturalmente si perché in essa vi è la parola del Cristo che è eterna, diversamente non sarebbe la parola di Dio. I dieci comandamenti sono tutt'ora principi fondanti di una morale che è valida non solo per i credenti ma che migliorerebbe la vita e la società in generale, anche i non credenti. Sono norme dettate da rispetto e amore per l'altro. Vi sono certo nella Bibbia, specie nel levitico, norme non di diritto divino che valevano per l'epoca e retaggio della cultura dell'epoca, ma Cristo ha riassunto tutto nel comandamento dell'amore, che migliorerebbe certamente la nostra società
@mirkobaglione58153 жыл бұрын
Ma voi Lutero lo avete acquisito ma non c'entra nulla con voi. Poi mi chiedevo, mi sembra di intendere da tal video che l'inferno, di cui parla Cristo, non esista o non ci sia nessuno. Io leggo però nelle Scritture: Ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi avrà detto al proprio fratello "stupido", sarà giudicato dal tribunale; e chi gli avrà detto "pazzo", sarà condannato al fuoco dell'inferno
@chicercatrova83032 жыл бұрын
Benché sia vero che i peccatori impenitenti saranno puniti e Luca nel Vangelo precisa che la punizione avrà tempi e intensità differenti in base alle colpe accumulate, è altresì vero che nella Bibbia il soggiorno dei morti non è quanto dite. Oltretutto, l'inferno non sarà letteralmente terno, o Dio sarebbe un sadico e un ingiusto nel far scontare pene infinite per peccati limitati in una vita terrena di pochi decenni. Nemmeno noi mettiamo all'ergastolo uno che ruba un motorino, per esempio. Dato che sia Hitler che un pettegolo hanno fatto peccato, dovrebbero soffrire la stessa durata? Non ha senso e contraddice la misericordia divina che invece è equa. Luca lo precisa nel suo Vangelo. La Bibbi afferma che il male finirà con satana una volta per sempre e non esisterà mai più, quindi niente diavoli che vivono in eterno per torturare i peccatori. Per altro, la Bibbia dice che con satana finiranno anche pianto e sofferenze, quindi non ci sono pene infinite, ma solo punizioni proporzionate che poi finiranno nella morte eterna, cioè la non esistenza. Se al male fosse permesso perdurare per sempre, Dio si dimostrerebbe incapace di risolvere il problema, dovendo permettere al male di proseguire. Ciò è antibiblico. Non esistono stadi di coscienza intermedi fra vita mortale e resurrezione, non nella Bibbia. E' solo un residuo di filosofia greca e ancor prima caldea. Gesù parla sì di inferno eterno, ma solo perché lì usa una superstizione popolare che era il poco che sapevano quelle folle incolte e analfabete e che erano discendenti degli ebrei tornati dall'esilio dalle terre pagane, dove avevano imparato idee idolatriche e filosofiche come l'inferno eterno dei caldei e degli altri popoli pagani. Tanto più che nel resto della Bibbia l'insegnamento smentisce le pene eterne. Perfino i grandi maestri ebrei avevano assimilato certe tradizioni pagane, come i sadducei che non credevano negli angeli né nella resurrezione, però erano ubbiditi dal popolo e Gesù mise ordine. Per "eterno" lì nella Bibbia si intende "che nessuno estingue finché ha finito di incenerire un oggetto", altrimenti Dio si contraddirebbe da sé insegnando poi il contrario nelle altre parti della Bibbia. Si tratta solo di modi di dire, come quando è scritto che è meglio tagliarsi mano e piede con cui si è peccato piuttosto che bruciare interi, ma mica significa che dobbiamo mutilarci nel corpo. Gesù, come nella parabola del ricco e Lazzaro, usa le figure retoriche della povera massa ignorante a cui predicava, ma è una parabola, appunto, un'immagine presa in prestito per poi insegnare la vera lezione: l'ubbidienza ai profeti e alle scritture. Le parabole sono similitudini, non dottrine; c'è differenza. L'Insegnamento in esse sta solo nella morale finale. Mica dice che Lazzaro fosse buono, ma solo che era povero; mica dice che il ricco fosse malvagio, ma solo che viveva molto bene. Non si parla davvero di punizione eterna e premio arbitrario, anche perché non tutti i ricchi sono malvagi e non tutti i poveri sono salvati, bensì è una parabola che ha la lezione nella conclusione del discorso: ubbidire alla Bibbia. Anche di Sodoma e Gomorra è scritto "fuoco eterno, inestinguibile", eppure quelle città hanno smesso di bruciare da un pezzo. Idem quando parla di Gerusalemme che sarebbe stata distrutta dai pagani; ha smesso di bruciare da secoli e secoli. Studiamo meglio, fratelli! Non è con le fiamme e il terrore che Gesù conquista anime, ma con l'amore tipico suo. L'ubbidienza data dalla paura è roba di lucifero, non di Cristo. Dio vuole figli amorevoli, non terrorizzati a ogni suo passo. E' la cattiveria umana che vi fa credere alle pene infinite, in contrasto con tutto nella Bibbia. Non estrapoliamo solo dei singoli testi che poi cozzano col resto del testo sacro, ma studiamo in coerenza con tutta la Bibbia! Consiglio un giro sulle serie di conferenze spirituali nel mio canale.
@mirkobaglione58152 жыл бұрын
@@chicercatrova8303 circa l'eternità dell'inferno ti rispondo in maniera molto più concisa, con il vangelo di Matteo che probabilmente non hai letto: 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli (MT 25,31-46), nel Genesi 19, invece, non si parla di fuoco eterno per Sodoma e Gomorra, d'altra parte non sarebbe stato naturalmente possibile. Fatti un ripasso sulla Scrittura prima di concionare a caso