Clinica del Sorriso - La Parodontologia

Parliamo della parodontologia. Una delle malattie più devastanti che ci siano è la parodontite, quella malattia che determina nell’anziano la perdita progressiva di tutti denti e il ricorso alla dentiera. È una malattia evoluzione cronica ed è una malattia, molto probabilmente, di origine metabolica e immunitaria, determinata da tutta una serie di motivazioni che variano da persona a persona ma che hanno comunque una base predisponente familiare, su cui si innestano almeno tre elementi che sono: una alimentazione di un certo tipo, un’igiene orale di un certo tipo e una predisposizione particolare della bocca a subire questo tipo di patologia. Questa predisposizione particolare dipende da aspetti che possono essere gravati da vizi e abitudini scorrette, per esempio il fumo di sigaretta. La malattia per poter essere curata in maniera efficace, andrebbe intercettata nelle sue fasi inizialissime. Fasi inizialissime che possono già cominciare quando una persona ha vent’anni. La malattia infatti per manifestarsi e dare, diciamo così, le sue manifestazioni distruttive e di amputazione della masticazione della bocca, necessita di periodi molto lunghi, che possono essere di 20 30 o quarant’anni o anche più. Quindi c’è tantissimo tempo per poterla intercettare e per poterla curare. Il medico quando fa la diagnosi, quando imposta e vede il paziente per la prima volta, dovrebbe dedicare del tempo a questo genere di valutazioni. Bisogna dire che le varie classificazioni delle malattie parodontali, sono soggette a piuttosto rapide integrazioni e aggiornamenti di anno in anno. In questo momento abbiamo a disposizione una classificazione piuttosto semplificata della malattia che ci permette di dividerla in quattro stadi e in almeno 3 gradi di evoluzione. Cosa Vuol dire quattro stadi della malattia? Uno stadio inizialissimo dove sarebbe perfetto intercettarla e bloccarla, altri tre stadi secondo terzo il quarto dove progressivamente la malattia si manifesta con danni sempre più importanti. Il grado della malattia invece, ci dice qual è la velocità di evoluzione della malattia, perché anche questo è importante. Uno stadio iniziale, ma con evoluzione rapida, è distruttivo quanto uno stadio avanzato con una evoluzione lenta. Quindi anche il grado di evoluzione della malattia è importante e può essere lento, moderato o rapido. Incidono moltissimo nel grado di evoluzione della malattia i comportamenti abitudinari soprattutto il fumo di sigaretta, che, a zero sigarette ha un grado di evoluzione lenta, fino a 10 sigarette grado di evoluzione moderato, oltre le 10 sigarette ha un grado di evoluzione rapido e poi alcune malattie metaboliche tra cui il diabete, che in assenza di diabete l’evoluzione è lenta, con il diabete moderato l’evoluzione è moderata, con diabete importante l’evoluzione è rapida. Con la combinazione di: cattiva igiene, stadio avanzato, sigaretta e diabete porta quasi matematicamente alla perdita di tutti denti in tempi relativamente brevi. Una volta inquadrato lo stadio e il grado della malattia è facile costruire dei protocolli di terapia che siano idonei a bloccare inizialmente la malattia e possibilmente a guarirla. Bisogna dire che essendoci una base, una struttura predisponente familiare, la malattia va gestita per tutto l’arco della vita. Chi pertanto decide di gestire questa malattia, dovrà investire molto la dentista per riuscire a mantenersi in ottime condizioni di salute per tutta la vita con i propri denti. Ma anche il dentista naturalmente deve essere a conoscenza specifica di come si trattano tutti i vari stadi e i vari gradi della malattia.
Nel caso nostro specifico io devo per forza controllare il fumo di sigaretta e le malattie metaboliche, per cui suggerisco sempre ai miei pazienti l’astensione dal fumo e di controllarsi in maniera continua, il proprio sistema metabolico per verificare che non ci siano disequilibri. Dopodiché invito il paziente a essere da noi, a seconda dei protocolli, per tutto il tempo necessario per poi mantenere e seguire la malattia. Ogni 2, 3, 4, 5 anni è necessario, a seconda del grado della malattia dello stadio della malattia, rivalutarla e quindi rivedere cosa è necessario fare. È una malattia talmente strana questa, che si manifesta in ogni persona in maniera a volte anche diverse, per esempio ci sono alcuni soggetti in cui la malattia si concentra tutta in un unico dente, in altri emigrante da un punto all’altro, in altre è omogenea e diffusa in tutti gli elementi. Magari ci sono ancora altri casi in cui è magari solo nell’arcata superiore e l’inferiore è indenne. Quindi non possiamo dare una classificazione generale di tutte le forme...
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Dottor Daniele Beretta
Studio dentistico polispecialistico in provincia di Padova
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