Buongiorno carissima Chiara. Ti ringrazio per questo video, di cuore. Io scrivo altro, scrivo poesie, e devo dire che condivido pienamente tutto quel che dici. Nella poesia più che mai bisogna "esercitarsi", provare, cancellare, spostare, modificare, ecc, trovare l'idea giusta e le parole azzeccate per dar vita a immagini, situazioni, ad un messaggio. Spesso mi capita di avere per giorni nella mente un'idea, una metafora, ma è quando la metto su carta che iniziano i dubbi e i problemi. Molto spesso è difficilissimo, forse anche frustrante ed è vero che in un primo momento, tutte queste procedure sembra ti tolgano ogni energia, ma alla fine quando capisci che è tutto nel posto giusto, ti senti soddisfatto 🙂 Grazie infinite per questo video.
@francescomazzardo89322 жыл бұрын
Cara Chiara, grazie mille per i tuoi utilissimi video. Ho testato la mia idea stressandola da diversi punti di vista, ampliandola fino a trasformarla in una robusta scalettatura. Credi valga la pena sottoporre questa scalettatura all'attenzione di una comunità di beta lettori? Grazie mille della tua opinione.
@ChiaraBerettaMazzotta2 жыл бұрын
Francesco, se hai dei beta competenti sì (editor, sceneggiatori...). Altrimenti non è detto che "vedano" i problemi e i pregi della scaletta e, alla fine, rischi di avere più confusione in testa.
@Psychoh902 жыл бұрын
Ciao Chiara. Video interessante, come sempre. Fatta eccezione di Brandon Sanderson sul suo famosissimo corso, esistono video corsi su KZbin che secondo te vale la pena di seguire per chi si trova all’inizio?
@ChiaraBerettaMazzotta2 жыл бұрын
Leonida, sono in conflitto di interessi visto che ho una piattaforma di corsi (www.edday.it) e ne tengo diversi anche per Francesco Trento e Langue&Parole (luoghi e persone speciali ma potrei essere di parte!). Per bilanciare direi Belleville e www.bonifacci.it. 😉
@Psychoh902 жыл бұрын
@@ChiaraBerettaMazzotta grazie mille :)
@lestoriediadele40192 жыл бұрын
Tralasciando il consiglio essenziale sullo scrivere e scrivere (e leggere, leggere) per migliorare e affinare la propria tecnica, vorrei soffermarmi su un altro aspetto. Mi sembra di aver capito che per avere una minima possibilità di risultare appetibile alle case editrici, sarebbe opportuno comprendere gli argomenti più attuali, le tematiche più calde e interessanti e i filoni più in voga, studiando i titoli in uscita, gli autori più seguiti e i numeri dell'editoria in generale. A quel punto nascono per me due grossi dilemmi: è poi così corretto decidere di affrontare un argomento, e quindi pilotare le ispirazioni, per produrre semplicemente qualcosa di appetibile, e non lasciarsi invece sempre spingere dell'ispirazione pura (e quindi mettere su carta la famosa idea ponderata di cui si parla nel video)? E come si fa a stare al passo con i tempi, considerando che per scrivere una storia in modo accettabile, possono volerci (almeno per quanto mi riguarda) molti mesi, anche un anno? Non si rischia di arrivare tardi? Che gli argomenti in voga l'anno prima non lo siano più l'anno successivo?
@ChiaraBerettaMazzotta2 жыл бұрын
Ciao! In realtà mi riferivo al processo creativo personale, non alla fase di valutazione delle potenzialità editoriali. Alla difficoltà che l'autore ha nel capire se una strada ha senso o no. Se un progetto vale la fatica o no. Ma parto dal presupposto che chi scrive setacci cose che contano per lei/lui. Temi che le/gli stanno a cuore. Che senso ha dedicarti a una cosa che per te non conta? Cosa potrai mai dirmi di interessante su qualcosa che non ti interessa? Non penso affatto che si debba scegliere argomenti appetibili. Che senso ha? I libri che sono fuori oggi sono stati lavorati anche un anno e mezzo fa! Ciò che va di "moda" lo si conosce se si lavora nelle agenzie e nelle case editrici, ciò che si vende oggi e uscirà domani, non certo dai cataloghi. Dai cataloghi si conosce l’identità di un editore, i generi che pubblica, lo sguardo che ha. Io lavorerei sul tuo vantaggio competitivo (cosa sai tu che io non so?). E sulle tue domande (cosa vuoi capire tu?). In bocca al lupo!