Perché sulla tua immagine qui c'è un simbolo dell'illuminazione e ti piace invece (come piace anche a me) questo discorso che parla della falsità dell'illuminazione?
@giuseppemartini64604 жыл бұрын
In realta' quello lo intendo come il simbolo del cuore aperto,certo e' un'immagine che non esiste nell'Uno nel vuoto, ma e' di stimolo adesso nel cammino per arrivarci(almeno per me)
@Renegadi Жыл бұрын
Credo che questo audio sia stato trascritto in un libriccino di U.G. dal titolo " l'inganno dell'illuminazione ". Un altro libro in italiano è " la mente è un minuto". Li comprai circa dieci anni fa e non sono sicuro che si trovino ancora in commercio. Purtroppo la gente è sempre più interessato a guardare verso l'esterno e sempre meno verso l'interno...
@MsIntheclouds4 жыл бұрын
Quando si è molto giovani si cerca quel "quid" in più, diciamo quella marcia in più, quel qualcosa che ci renderà speciale rispetto a tutti gli altri, che mi proietterà verso un "futuro da star", insomma le cosiddette illusioni della gioventù (il problema è che molti non abbandonano mai questa attitudine anche in età avanzata). In realtà questo "quid" in più che molti cercano nella maggiorparte dei casi oggigiorno sarebbe la fama, il successo, il danaro, il sesso, l'apparire in un modo stravagante, il fare cose inconsuete, l'attirare l'attenzione degli altri insomma (perchè fondamentalmente vogliamo essere amati, è tutto lì anche se lo neghiamo)..ma come dice il signore nel video, quel "quid" che cerchiamo può anche essere la cosiddetta "illuminazione" cioè in un caso od in un altro il voler "separarsi" da chi veramente siamo per attingere a quel "quid" in più, ma facendo ciò noi ci stiamo estraniando da noi stessi e stiamo in qualche modo tradendo noi stessi invece di cercare non solo di rimanere come siamo, ma di stare profondamente con noi stessi e osservare ciò che avviene nel "sè autentico", osservare senza giudizio però.. Forse questa, del voler attirare l'attenzione a tutti i costi (anche isolarsi da tutti può significare voler attirare l'attenzione anche se sembrerebbe il contrario) è un' attitudine che abbiamo appreso inconsciamente un po' per fame d'amore (carenza di amore autentico magari) e un po' forse in quanto tramandataci per tradizione. Un altro Krishnamurti diceva che la parola "tradizione" significa anche tradimento. In effetti...
@pincopallino61464 жыл бұрын
Non credo ci sia niente di male ad immaginarsi migliori di come ci sente giornalmente. Il fatto è la routine quotidiana che ci massacra, ci inganna, ci mette KO. È quindi un appiglio comune è quello di pensare, di trovare un modo per essere migliori. Attenzione, non è una cosa sbagliata, perché ciò che comunichiamo all'universo, al creato, diverrà realtà. L'universo, non conosce le emozioni che noi diamo al pensiero, non conosce il si, non conosce il no, l'universo lavora in astratto. Se penserai dunque a cose brutte, anche se ci aggiungi il no, le cose brutte verranno. Idem per i pensieri positivi, se pensati sempre, in modo gioioso, usciti dallo stomaco per poi dirigersi verso l'universo, stai pur sicuro che accadranno. E non lamentatevi soltanto, chiedete è avrete! Cit. Gesù.
@MsIntheclouds4 жыл бұрын
@@pincopallino6146 son d'accordo che non ci sia nulla di male ad immaginarsi migliori di come ci si sente giornalmente. Ma c'è un aspetto paradossale che vale la pena indagare: spesso per raggiungere lo scopo di sentirsi migliori, si finisce per fare cose che ci rendono peggiori e comunque in ogni caso bisogna verificare che definizione diamo al sentirsi migliori; ad esempio definiamo sentirci migliori qualcosa che mi renderà un potenziale in più rispetto al mio prossimo? Ebbene in questo caso specifico dietro quel "volersi sentire migliori" si cela qualcos'altro che tutto è tranne che il voler migliorare nel senso autentico della parola. La verità è che possiamo diventare migliori solo quando perseguiamo le cose che servono a rendere il mondo più umano, per noi e per tutti gli altri e la prima cosa da fare è certamente quella di rendersi consapevoli dei nostri mostri interiori: i pensieri gioiosi e positivi che dici tu seguiranno a ruota spontaneamente quando avremo fatto un lavoro su noi stessi e non devono essere un'imposizione altrimenti vuol dire che stiamo mentendo a noi e all'universo e mentre stiamo mentendo, al contempo, stiamo alimentando una zona d'ombra compensativa che con la gioia in realtà non ha nulla a che fare. Semplice? Non proprio; ognuno può trovare piccoli ma significativi traguardi osservandosi interiormente nelle piccole cose che ci capitano ogni giorno e già solo questo fatto di osservarsi senza giudizio porta dei cambiamenti inaspettati con il fine ultimo di umanizzarci un pochino per volta nelle varie vite che attraverseremo.
@pincopallino61464 жыл бұрын
@@MsIntheclouds la scelta di operare nella luce servendo gli altri, non comporta alimentazione d'ombra, poiché la luce e il buio sono due facce della stessa medaglia... Possiamo scegliere però, scegliere cosa vogliamo essere. Il rimanere in osservazione, di fatto, non comporta nessuna scelta, quindi nessun sacrificio da parte dell'individuo è stato compiuto, e questo significa solo una cosa, che nessuna crescita/scelta è stata fatta, nessuna evoluzione spirituale è stata compiuta.
@MsIntheclouds4 жыл бұрын
@@pincopallino6146 rimanere in osservazione di se stessi richiede un lavoro immane perchè dobbiamo abituarci ad agire nel momento stesso in cui i veleni si presentano. Dal retto sforzo consegue il retto pensiero e la retta azione che sono possibili sono quando lei è diventato consapevole di se stesso ma per essere consapevole di se stesso lei deve essere libero dai condizionamenti. Si ricordi che lei è libero solo quando non ha scelta. Se lei ha scelta vuol dire che è in conflitto dentro di se. Paradossale? Forse si, ma vero come il sole.
@pincopallino61464 жыл бұрын
@@MsIntheclouds Gesù ha (scelto) di seguire la volontà del padre. La scelta conta. Cmq è sempre un piacere scambiare conoscenza. Non vuole essere un attacco a nessun tipo di pensiero o stile di vita.