COS'E' LA PRIMAVERA ARABA?

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Күн бұрын

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@riccardozanon7546 2 жыл бұрын

Mi era venuta in mente la questione 'Primavera Araba' così dal nulla... e ho voluto capirla una volta per tutte, cercando su youtube ho trovato questo video consigliato, e sono felice non solo per poter dire che finalmente ho ben chiara tutta la questione, ma anche perchè esistono persone come lei, Professoressa, che si impegnano ad insegnare e trasmettere nozioni così importanti. Grazie per questa preziosa lezione e per il bellissimo power ponit! Grazie ancora c:

@claudiafumagalli 2 жыл бұрын

Grazie a te per queste parole

@BooksFriends 2 ай бұрын

Grazie mille per questa lezione. È stata chiarissima, ma si è concentrata solo su tre paesi. Vorrei parlarvi del Marocco. Ero tra coloro che hanno partecipato alle manifestazioni del 20 febbraio 2011 a Rabat, in Marocco. Avevo 20 anni e studiavo all'università, lingua italiana. Abbiamo chiesto una vera monarchia parlamentare, cioè un re che governa, ma che non interferisca in tutti i poteri, e non un imprenditore dittatore tra i più ricchi al mondo. Vi consiglio il libro di reportage francese intitolato Il re predatore. Inoltre, abbiamo chiesto una costituzione popolare, scritta dai rappresentanti del popolo e non da un gruppo ristretto di giuristi del re, un parlamento privo di analfabeti e corrotti, e il rispetto delle libertà individuali, poiché nel nostro paese l'omosessualità e i rapporti sessuali fuori dal matrimonio sono ancora reati. Abbiamo anche richiesto l'ufficializzazione della lingua amazigh e il riconoscimento della multietnicità del Marocco, composto da arabi, amazigh, ebrei e andalusi, oltre alla liberazione dei prigionieri di opinione, incarcerati per motivi politici. Il re è stato abbastanza intelligente da rispondere. Ha pronunciato un discorso e ha avviato riforme costituzionali che sono state celebrate. Il problema, però, è che la maggior parte dei marocchini vive in una sorta di negazione della realtà, sono ancora spaventati dai tempi di re Hassan II, il papa del re attuale, che era peggio e faceva sparire le persone sottoterra. Hanno paura di ribellarsi. Quando il re ha dato spazio, per la prima volta, alla democrazia, un partito dell'Islam politico ha approfittato della situazione. Si sono alleati con la monarchia invece di unirsi ai manifestanti in piazza, usando il ricatto della situazione in Libia, Yemen e Siria per accusare i manifestanti di voler portare a un disastro simile. Ma noi non rischiamo una guerra civile in Marocco.. l'unico vero rischio è la situazione del sud Marocco con i separatisti sostenuti dall'Algeria. Ancora oggi, prevale il ricatto del tipo: "o me, o il caos." In tutto il mondo arabo. Cioè o accettate la dittatura o la guerra civile. Ho poi tre osservazioni: 1. Sulla terminologia: in Marocco abbiamo usato il termine "primavera democratica" e non "primavera araba", per rispetto verso le comunità etniche non arabe, erroneamente chiamate "minoranze". 2. Non va dimenticato che il dittatore tunisino Ben Ali è fuggito dopo aver cercato protezione in Francia, per poi trovare rifugio in Arabia Saudita. Questo dimostra chi protegge i dittatori. Ugualmente alla situazione con le banche svizzeri che proteggono i soldi dei dittatori. 3. Chi ha maltrattato il venditore tunisino che si è suicidato per protesta era una poliziotta. Infine, all'età di 28 anni, sono arrivato in Italia perché non potevo più vivere in un ambiente repressivo e aggressivo. Ancora oggi vivo con la nostalgia della primavera araba, quel sogno rivoluzionario distrutto dalle dittature locali, dai loro protettori globali e dai partiti dell'Islam politico. Grazie ancora per la lezione.