"Crescono le patologie allergiche e del sistema immunitario, come le MICI" ma perché?

Nell'intervista con il Dr. Gianmarco Mocci (Dirigente Medico Arnas Brotzu, Cagliari ) attuale incidenza e diffusione delle MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI”.
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“Parliamo anzitutto di patologie che negli ultimi 40-50 anni sono diventate globali, quindi diffuse in tutto il mondo, con un’incidenza, cioè un numero di nuovi casi e una prevalenza, quindi un numero globale di casi che sono in aumento in aree estremamente popolose del pianeta, come per esempio l'Asia, quindi la Cina, l'India, alcuni paesi africani, in Sud America per esempio il Brasile. Parliamo anche di patologie giovani, il primo caso di colite ulcerosa è stato descritto nella seconda metà del 1800, i primi casi di malattia di Crohn meno di un secolo fa, oggi nel mondo ci sono 7 milioni di pazienti affetti da rettocolite ulcerosa e malattia di Crohn e se la crescita nei paesi diciamo così ‘nuovi’, paesi industrializzati, dovesse seguire ciò che è avvenuto nel Nord America e nei paesi scandinavi negli ultimi 50 anni, probabilmente tra 20 anni avremo decine di milioni di pazienti affetti da questa condizione."
D "Quindi c'è un problema di stile di vita?"
"Ci sono due aspetti che spiegano questa crescita esponenziale. Da una parte, il fatto che migliorando le capacità tecnologiche siamo riusciti sicuramente a riconoscere più casi, soprattutto di malattia di Crohn. L'altro aspetto, probabilmente quello preponderante, è legato proprio allo stile di vita, quindi il passaggio a uno stile di vita più occidentale, quindi da un'economia rurale e agricola a un'economia più urbana e manufatturiera. Cosa vuol dire questo? Vuol dire un cambio nell'alimentazione, un cambio anche nello stile di vita, meno attività fisica, più sedentarietà, maggiore utilizzo di antibiotici già nelle prime fasi della vita, miglioramento delle condizioni igienicosanitarie, quindi da una parte riduzione delle malattie infettive e dall'altra invece crescita, sviluppo di patologie allergiche e di patologie del sistema immunitario, quali appunto sono le malattie infiammatorie croniche intestinali."
D "Vediamo adesso la situazione italiana, cosa sta cambiando in quegli ultimi anni?"
"In Italia abbiamo un grosso problema: manca un registro nazionale di patologia, quindi non abbiamo dei numeri esatti, abbiamo delle stime che ci vengono per esempio dall'esenzione per patologia, secondo la quale ci sono quasi 200 mila pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, ma sappiamo anche che il dato è sottostimato; quindi, probabilmente in questo momento nel nostro paese ci sono 250 mila pazienti. Il rapporto, sempre per dare dei numeri, su tre pazienti due hanno la colite ulcerosa, uno la malattia di Crohn, non ci sono particolari differenze di incidenza, soprattutto per la rettocolite tra sesso maschile e sesso femminile, nella malattia di Crohn probabilmente durante l'età fertile la malattia colpisce più il sesso femminile che non quello maschile."
D "C'è una specificità territoriale, per esempio la Sardegna, che per molti aspetti rappresenta una realtà un po' a sé stante, ha delle caratteristiche particolari dal punto di vista della distribuzione e anche proprio della tipologia delle patologie che riscontrate?"
"In realtà no, fatta la doverosa premessa che non c'è un registro nazionale, non ci sono neppure dei registri regionali di patologia, sembra che l'incidenza e la prevalenza siano simili su tutto il territorio nazionale. Ci sono delle regioni nelle quali c'è maggiore attenzione a intercettare il dato dell'esenzione per patologia, in queste regioni sembra esserci un falso aumento di prevalenza rispetto ad altre, ma è legato soprattutto alla registrazione del dato di esenzione, più che a una reale e differente incidenza o prevalenza.”