Definizione del Terzo Settore #4 Fuori dagli Schemi verso il Quarto Settore e le Benefit Corporation

  Рет қаралды 289

Giovanni Tessitore

Giovanni Tessitore

Күн бұрын

Avete notato anche voi che ogni volta che cerchiamo di definire una realtà complessa, specialmente se opera in ambiti socioeconomico, partiamo sempre da un tentativo di semplificazione attraverso la strutturazione di schemi definitori di riferimento ma ci troviamo subito nella necessità di dover sempre aggiungere categorie intermedie?
Bene, anche la definizione del Terzo Settore o Non Profit non sfugge a questa “legge universale”.
Abbiamo già visto come il Non Profit porti proprio nel suo nome la definizione al negativo del suo opposto che è, appunto, il Profit. Come il Terzo Settore, espressione del Privato Sociale, si contrappone direttamente al Secondo Settore, espressione del Privato capitalistico. Ma ormai, da molti anni, sia nelle qualifiche giuridiche che nei modelli economici, assistiamo sempre più all’introduzione di categorie formalizzate che teorizzano e regolamentano le società Low Profit e le Benefit Corporation, ad indicare le società che per statuto non perseguono esclusivamente finalità di lucro, piuttosto che, è ormai di uso comune, parlare di Quarto Settore ad indicare quelle società produttive che non solo operano prevalentemente (ma non esclusivamente) con uno o più scopi sociali ma che contestualmente posso generare utili e soprattutto li posso distribuire, seppur entro certe condizioni e limiti.
Nascerebbe spontanea la domanda. Come mai si stanno mescolando le carte? Le ragioni sono da ricercare nei macro-trend planetari: ricchezze concentrate nelle mani di pochi e nuove forme di povertà; crisi climatiche, crisi migratorie, crisi sanitarie, nuove emarginazioni operate dalle tecnologie, nascita di movimenti di protesta
A fronte di questi scenari che, a tratti, assumono sembianze apocalittiche, serve un cambio di paradigma totale se non si vuole andare verso a problematiche irreversibili. Per dare risposta a queste sfide globali servirebbero ingenti risorse globali ma sappiamo che le risorse pubbliche a disposizione sono sempre meno.
Ecco allora la centralità dell’azione del Privato che deve tornare in campo assumendosi l’onere di ridurre le esternalità negative del proprio intraprendere e contestualmente potenziare molto di più i sistemi di sussidiarietà sociale a carico delle istituzioni private che dovranno ottimizzare tutte le risorse economiche a loro disposizione.
Insomma, imprese lucrative e Terzo Settore necessariamente legate da un unico destino.
Ora capiamo le ragioni della convergenza di questi due settori. Un tempo avremmo rappresentato plasticamente questi due mondi in conflitto, dove il Secondo Settore aveva come unico interesse statutario il perseguimento del massimo profitto, mentre il Terzo Settore avrebbe massimizzato l’impatto sociale, anche a scapito di diseconomicità del proprio agire.
In pochi anni, le sfide globali hanno messo in moto l’evoluzione di nuovi modelli economico sociali; la giurisprudenza dei paesi più sviluppati ha coniato nuove qualifiche che introducono la possibilità alle imprese lucrative di svolgere attività sociali un tempo riservate alle forme associative o di fondazione non profit. La giurisprudenza ha, inoltre, introdotto minor vincoli per il perseguimento esclusivo del profitto o del Non profitto, sia nella sua determinazione ma ancor più nella sua distribuzione.
Oggi, si osserva una quasi “continuità” tra i modelli produttivi e sociali laddove una volta vi era una esclusività del campo d’azione.
Accanto alle imprese lucrative tradizionali oggi osserviamo la nascita di imprese che adottano il modello Corporate Social Responsability, di aziende che adottano il modello dello Shared Value fino ad arrivare all’introduzione di forme societarie delle cosiddette Società Benefit (che affronteremo in prossimi incontri) che nello statuto vincolano gli amministratori a perseguire una pluralità di scopi sociali ed ambientali unitamente a quelli di profitto.
Accanto agli Enti del Terzo Settore più tradizionali, quali le Organizzazioni di Volontariato, le Associazione di Promozione Sociale, le fondazioni, da qualche decennio operano le Cooperative Sociali (vere e proprie imprese che pongono come fine ultimo lo sviluppo sociale) ma vediamo anche il sorgere di nuove imprese che gli americani chiamano Low Profit e noi italiani Imprese Sociali (ma che facilmente si rintracciano in tutte le giurisprudenze europee e di altri continenti), che via via, affiancano al perseguimento dell’impatto sociale anche obiettivi di economicità finanche alla produzione del profitto ed alla sua distribuzione seppur con limiti e forme vincolate
Non possiamo che essere affascinati da queste evoluzioni e sentirci testimoni e parte attiva di questo periodo storico così importante.

Пікірлер: 1
@claudionidasio
@claudionidasio 3 жыл бұрын
Complimenti Giovanni; attendo con interesse i prossimi incontri di approfondimento sulla CSR
Definizione del Terzo Settore #1 Cos'è il Terzo Settore
12:36
Giovanni Tessitore
Рет қаралды 2,8 М.
Definizione del Terzo Settore #2 Si chiama Terzo Settore o Non Profit?
8:05
Ozoda - Lada ( Official Music Video 2024 )
06:07
Ozoda
Рет қаралды 30 МЛН
Smart Sigma Kid #funny #sigma
00:14
CRAZY GREAPA
Рет қаралды 6 МЛН
小路飞嫁祸姐姐搞破坏 #路飞#海贼王
00:45
路飞与唐舞桐
Рет қаралды 29 МЛН
Mom had to stand up for the whole family!❤️😍😁
00:39
Le radici nazi-fasciste di Netanyahu e Israele (secondo Einstein e Hannah Arendt)
19:15
Mohammad bin Salman: Prince With Two Faces
54:00
Show Me the World
Рет қаралды 7 МЛН
Mohammed bin Salman, Prince of The Saudis
54:00
Best Documentary
Рет қаралды 444 М.
One of the Greatest Speeches Ever | Steve Jobs
10:31
Motivation Ark
Рет қаралды 35 МЛН
UK Property Just Changed FOREVER
11:28
Property Hub
Рет қаралды 702 М.
Come STEVE JOBS è diventato MILIARDARIO grazie a PIXAR (e non ad Apple)
23:15
Ozoda - Lada ( Official Music Video 2024 )
06:07
Ozoda
Рет қаралды 30 МЛН