Buongiorno Paolo, le faccio questa domanda : nella realtà quotidiana si può pensare "severinianamente"? Cioè, come si può essere cristiani, atei, agnostici o altro, secomdo lei è possibile approcciare la vita e il mondo attraverso Severino? Chiedo questo per stabilire se si può "vedere" e "vivere" la realtà come eterno....
@fenomenologicamente4 ай бұрын
Certo caro Paolo, possiamo vivere tutto come se fosse eterno. Tuttavia, noi siamo involati a vivere attualmente nella fede, nel tempo...
@vickymax40272 ай бұрын
Per quanto noi possiamo ammettere l'esistenza di una totalità in atto che abbraccia tutto, un movimento eterno, non abbiamo e non possiamo mai avere la visione di questa totalità, non possiamo vedere nella parte il tutto concretamente, il che non vuole dire che il tutto non esista, ma soltanto che non esiste per noi, ovvero noi avremo di fronte sempre una totalità parziale concretamente. Il divenire comunque venga concepito, come divenire di cose, forze o eventi reali o di fenomeni o, benanco, di parvenze implica sempre il nulla e il non essere per noi. Per la nostra esperienza, anche se fosse illusoria. Si ammetta pure che tutto nasca dall'essere, ok, ma se c'è nascita di nuove cose, qualità o stati, se qualcosa accade allora c'è qualcosa che per noi cessa di essere o qualcosa che prima non c'era, si tratti pure di un semplice mutamento di luogo o benanco, di un mutamento apparente. Questo macinarsi reciproco iper logico dei severiniani e degli antiseveriniani mi risulta pesantissimo 😁 Proprio perché noi non possiamo vedere la totalità concreta in atto, possiamo desumere che il tutto che riusciamo a pensare sia parte di questa totalità, possiamo logicamente mostrare che tutto è eterno ma per noi c'è sempre il divenire come apparire e scomparire di qualcosa. E credo che questo Severino lo ammetta. Tutto è eterno per l' eterno e tutto divene per noi😁Il divenire è l' apparire e lo scomparire di qualcosa nell' eterno e dall' eterno. Ok. Bellissimo. Mi piace. Ma a noi appare come divenire l' eterno. Per noi non è un' illusione la variazione degli eventi, anche se per chi si sente radicato nell' eterno il divenire possa essere illusorio
@FantasyandScienceFiction4 ай бұрын
Ciao, ho scoperto il tuo canale da pochissimo. Vedo che sono due mesi che non posti video: è un'interruzione momentanea?
@fenomenologicamente4 ай бұрын
Ciao! Ho avuto molto da fare in questo periodo ma conto di riprendere a pubblicare delle cose al più presto.
@FantasyandScienceFiction4 ай бұрын
@@fenomenologicamente Ottimo! Sono abilitato all'insegnamento nelle scuole superiori in storia e filosofia, il tuo canale è proprio quello che cercavo!
@vickymax40272 ай бұрын
Viva la contraddizione per Dio.😁 Che la verità debba coincidere con ciò che il nostro pensiero pensa sia la verità ovvero che non debba esistere nessuna contraddizione è problematico. Severino dimostra in modo ineccepibile sicuramente che attraverso il pensiero portato al massimo della sua potenza speculativa la verità non deve entrare in contraddizione con ciò che il pensiero pensa. Ma non è detto sia così. Che debba essere così è la fede che il pensiero ha nella sua potenza di risolvere ogni contraddizione in una struttura originaria omnicomprensiva. Riesce magari a creare un castello meraviglioso. Ma la verità è sempre oltre, anche oltre il castello di Severino, e eccede sempre qualsiasi tentativo di risolverla dentro un sistema una struttura una super equazione.
@LucaMalini7 ай бұрын
quali libri di Severino e in che ordine consigleresti di leggerli per avere un quadro completo del suo pensiero puramente teoretico?
@fenomenologicamente7 ай бұрын
Buongiorno, direi che non ha importanza da quale iniziare. Severino insegna che non c'è un incominciamento e che non c'è un risultato.
@giacomolivolsi68807 ай бұрын
Eccellente esposizione, come sempre del resto, dove anche emerge la comune fobia dei contendenti, relativa alla identificazione tra A e non A.
@bandarock7 ай бұрын
Premetto che non sono un grande esperto di filosofia (neanche studiata scuola) ma la trovo interessante e la studio per diletto. Severino afferma che il divenire non esiste e che ciò che noi vediamo esperienzalmente mutare in realtà sono tutti momenti da sempre eterni. Quindi se io vado dal punto A al punto B non è un mutare o un divenire ma un insieme infinito di momenti eterni. Quindi quando io mi trovo, per esempio, nel punto A1 o A8 (che sono all' interno del percorso tra A e B ) non è che mi sono spostato o è variata la mia posizione: quei punti ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Ma se io DECIDO di NON andare dal punto A al punto B quel momento A1 non ci sarà mai. Come fa ad essere eterno se potrebbe non verificarsi mai? Quindi (secondo questa logica) esiste da sempre anche quello che non accade ma che solo potenzialmente potrebbe verificarsi? Se io non scelgo di andare in un posto come fa ad esistere da sempre quella scelta se non la compirò mai? Magari non sono riuscito a spiegarmi sufficientemente e chiedo scusa se non ho le basi necessarie per discutere filosoficamnte. Cerco solo di ragionare con i (pochi) strumenti di conoscenza che ho. Grazie
@fenomenologicamente7 ай бұрын
Grazie per l'intervento! Il discorso di Severino stimola alla riflessione anche chi guarda la filosofia da fuori o la pratica in modo solo tangenziale. Questo è un suo grande merito.
@bandarock7 ай бұрын
@@fenomenologicamente Certamente anche le cose sbagliate o addirittura pericolose possono suscitare reazioni positive ma questo non le fa diventare vere o giuste. Resta il mio dubbio: le libere decisioni umane possono determinare il verificarsi o meno di un determinato evento. Nel caso l'evento si verifichi come possiamo affermare che sia eterno? Nel caso non si fosse verificato, l'evento non ci sarebbe stato. Ma magari non ci capisco. Anzi probabile. Ma sarei comunque curioso di una spiegazione. Cordialmente
@fenomenologicamente7 ай бұрын
@@bandarock In Severino le libere decisioni e l'umano sono ammessi solo in quanto espressioni della follia che occulta il destino.
@SimoneBattaglia947 ай бұрын
@@bandarock Non credo di poter rispondere in modo esaustivo alla tua domanda ma... siamo sicuri che le decisioni umane siano veramente libere? è una cosa dimostrabile. Credo sia più facile dimostrare che non lo sono. Da profano a profano.
@bandarock7 ай бұрын
@@SimoneBattaglia94Su questo potrebbe aver anche ragione ma, secondo me, non è il punto decisivo. Io la posso costringere anche a percorrere un tratto di strada (e in questo senso il suo movimento non è certamente libero) ma resta il fatto che quel nostro andare in due poteva anche non verificarsi (se io non l'avessi costretta) e dunque resta il problema. Cordialmente
@mala192977 ай бұрын
E quindi? Come allevia ciò la mia condizione di mortale e che percepisce il dolore? Che i miei atomi sono eterni? Me ne faccio ben poco.
@fenomenologicamente7 ай бұрын
La filosofia autentica si sobbarca il peso della Cosa; non parla di uomini e solo accidentalmente parla agli uomini.
@mala192977 ай бұрын
@@fenomenologicamenteok gli atomi (o "la Cosa") sono eterni, grande scoperta, ora sì che abbiamo raggiunto la verità, peccato che Severino stesso dica che la filosofia è nata occupandosi dell'uomo e della sua paura verso la morte, non vedo quindi come la sua teoria serva a granché
@fenomenologicamente7 ай бұрын
La fede nel e del mortale è la "contraddizione estrema" da oltrepassare attraverso ciò che entro la filosofia viene testimoniato. Veritas norma sui et falsi est.
@pierpier78067 ай бұрын
@@mala19297noi non siamo il nostro corpo... e gli atomi nessuno li ha mai visti nè mai li vedrà..
@hand1r9075 ай бұрын
@@mala19297 Io non sono d'accordo con la definizione che della filosofia ha dato Paolo, la sua riduzione a una speculazione sulla "Cosa", che solo accidentalmente si interessa dell'uomo. Credo invece che la filosofia, altrettanto autenticamente, si è da sempre occupata dell'uomo - anche nel suo vissuto concreto - e del suo destino. Tuttavia, non sono d'accordo neanche con te laddove liquidi la filosofia di Severino per la ragione che non "servirebbe" a niente. A parte il fatto che è tutto da dimostrare che non serva a niente; forse non fa presa su di te, ma nessuno è in grado di provare che la tua esperienza sia estendibile a tutta l'umanità. In fondo, la convinzione che tutto sia eterno non è certo un'invenzione di Severino, sebbene egli l'abbia proposta e articolata in modo nuovo e diverso. Eppure è da sempre una delle concezioni (comunque sia stata formulata) che ha influenzato maggiormente gli individui, di qualsiasi epoca e luogo, dall'estremo Oriente all'estremo Occidente. Comunque sia, l'obiezione fondamentale che mi sentirei di fare al tuo commento è che la filosofia non ha necessariamente lo scopo di servire alla vita pratica e immediata, di consolarti, aiutarti a sopportare l'esistenza. Anzi, talvolta è vero il contrario, la filosofia può essere piuttosto come l'ascia kafkiana, oppure come la dinamite nietzschiana. In ogni caso, qualcosa che ti spacca in due e ti rende la vita più difficile, non più semplice, che diventa un tormento, non una consolazione. Dipende dagli approcci, la filosofia non è un ristretto sapere specialistico basato su un preciso metodo di lavoro uguale per tutti.
@capitanfindus747 ай бұрын
Se il discorso filosofico è il ragionamento che muove dal conosciuto per giustificarlo, che si pone sulla soglia del mondo e ne esplora i limiti, allora non può pretendere di ignorare il mondo quale oggi sappiamo sia - con i guadagni ad esempio delle scienze matematizzate e degli studi sui limiti della logica umana -. Il brano che riporti mi sembra che sia un ottimo esempio su cosa la filosofia oggi non debba essere se vuole ancora dire qualcosa, se non voglia ridursi a un insieme irrilevante di faticose parole prive di senso compiuto perché semplicemente fondato su basi false.
@fenomenologicamente7 ай бұрын
Severino cerca di dire ciò che il linguaggio, in quanto Ur-teil (divisione originaria), non può cogliere. La scienza sta entro quella divisione originaria. Credo che Severino da un certo momento in poi abbia iniziato a fare metafisica "speciale", e questa è una cosa da evitare. Quello che qui sta dicendo credo sia invece una buona dimostrazione di come la filosofia debba lavorare, rivendicando la sua totale autonomia da ogni procedere scientifico. In una direzione non dissimile va la mia Prefazione ai Sette esercizi. Un caro saluto
@capitanfindus747 ай бұрын
@@fenomenologicamentela filosofia lavora sui concetti e sul senso, mentre alle scienze è demandato il compito di trovare le leggi che regolano il campo d'indagine delimitato dal proprio statuto. Se non siamo d'accordo su questo, c'è allora una divergenza prospettica originaria. Se invece siamo d'accordo, allora io ho letto nella tua opera una ricerca filosofica sul concetto di tutto mentre qui non trovo nessuna ricerca di senso e dunque nessun lavoro filosofico ma un tentativo di spiegare la materia assumendo come base di partenza dati e strumenti non scientifici.
@fenomenologicamente7 ай бұрын
Credo che quello che tu hai (giustamente) ravvisato sia per lo più ascrivibile ad un certo "severinismo" da tastiera. Severino non ha mai voluto dire come qualcosa funziona, anche perché lo stesso concetto di "funzionare" è estraneo al suo discorso
@pierpier78067 ай бұрын
@@fenomenologicamenteesatto... funzionare = causa->effetti... ma questi nesso è solo una Illusione Necessaria x la Scienza e la Matematica / Logica Formale e la Quotidianità..