Io avrei una domanda su Severino: in quale modo potrei porla?
@FilosofiaeDestino2 ай бұрын
Se sintetica qui. Oppure provare nella pagina fb " Filosofia e destino".
@Otium4972 ай бұрын
Mi ero occupato delle conferenze di Severino. Breve presentazione: Sto ancora lottando con il ritorno alla lettura, sono vicino, ma nel frattempo ho cambiato ramo, ora capisco che il discorso metafisico dell'Essere (che è quello che da sempre mi interessa) oggi come oggi debba cedere il passo al recupero della morale degli antichi. In questo Severino non aiuta, in quanto la sua ricerca è radicale, rispetto al destino, si ma assoluto. Mentre il mortale deve confrontarsi col tempo. D'altronde un destino assoluto che non ha nulla a che fare con quello degli infiniti essenti, non avrebbe bisogno nemmeno della sua contradizione.
@paolorossi53982 ай бұрын
Perché dopo la legna che brucia compare sempre la cenere?
@FilosofiaeDestino2 ай бұрын
Brevemente direi perche l'evento ha un significato logico semantico. L'essere è significato. Di esso appare il significare (ps: tale sintesi la ho "rubata" ad un video su yt di Marco Canziani)!
@paolorossi53982 ай бұрын
Cornelio Fabro chiede a Severino: chi decide l'apparire dell'ente (che mi pare di capire non è solo un significato)?
@paolorossi53982 ай бұрын
Grazie comunque per la risposta.
@Otium4972 ай бұрын
@@paolorossi5398 Ma infatti la risposta di FIlosofiaeDestino non l'ho capita. In Severino non esiste un ente in quanto Dio, perciò la domanda cristiana di Fabro dovrebbe essere ripensata dal fondamento. Al massimo potremmo riformularla così: cosa decide dell'apparire degli enti? La risposta di Severino radicale è che noi non possiamo saperlo. Non sappiamo cosa decide, ma sappiamo dell'apparire. Come forse sai dalla filosofia contemporanea noi siamo ancora in un epoca che ragiona ancora in maniera fenomenologica. La fenomenologia è a mio parere una conseguenza della morte di Dio poichè la domanda di salvezza non è morta con Esso. Per capire che noi siamo da sempre già salvati (che è poi la proposta teoretica di Severino), è necessario un ragionamento logico-fenomenologico, e giammai logico-formale come stranamente sembra alludere Filosofiaedestino. Il ragionamento logico formale è una filosofia che non sa nulla, non sa nemmeno cioè del sottosuolo del Mondo (ossia la tradizione occidentale). Sottosuolo del Mondo che però nel suo errare ha reso la Terra isolata. Isolata da cosa? dalla struttura originaria, e così e solo così che Severino va letto come filosofo oltre i nostri tempi, e perciò interessante che quaòlcuno ne parli. Spero che il canale continui a dare spunti. Ieri ho ascoltato velocemente. Stasera provo a ragionare per fare qualche domanda, per vedere se rispondono.
@Otium4972 ай бұрын
@paolorossi5398 Per rispondere alla tua domanda la filosofia del sottosuolo ha già risposto con Hume, ci APPARE che legna sia tramutata in cenere, ma in realtà tra i due enti, vi è una SOSTANZIALE differenza, il nesso causa effetto ha una validità predittiva di tipo statistico. Naturalmente bisogna andare ai fondamenti della materia, per capire che questa statistica con l'aumento della complessità ha un margine di errore sempre più ridotto. Ma COSA sia la legna e COSA sia la cenere noi non ne abbiamo la minima idea. La scienza infatti parla di EMERSIONE. Diciamo che questa domanda che fai ha carattere fenomenologico, mentre la filosofia di Severino ragiona in termini di Destino.
@robertofiaschi-q6e11 күн бұрын
Buongiorno a tutti. Comincerei dalla fine del vostro testo, con il concetto di . La presunta SEPARAZIONE, infatti, non è mai attuabile, né volendolo né inconsapevolmente. Il che vuol dire che, laddove Hegel, Severino o chiunque altro parli di SEPARAZIONE, stia in realtà affermando qualcosa di impossibile ma non già in senso ontologico, bensì in senso puramente noetico-procedurale. Notare bene ove avete scritto: > è un non-senso, per cui, in forza dell’inesistenza della SEPARAZIONE, non vi è neppure alcuna RIDUZIONE del mondo a Dio, visto che questa RIDUZIONE è stata da voi interpretata come conseguenza della SEPARAZIONE…
@FilosofiaeDestino11 күн бұрын
La parola separazione, che forse potrebbe essere sostituita con pensiero isolante, è infatti solo un tentativo che fallisce. Il volere isolare il pensiero dall'essere è impossibile. Il riduzionismo è il tentativo di giustificare questa suddivisione ontologica tra un passato ormai nulla (fotografato dal cervello) e il mondo in carne ed ossa. Un articolare la lettura della realtà in inutili pezzetti diversi. Anche se qualcuno lo avrebbe voluto, la teologia cristiana, ben più matura, saggia ed accorta di qualunque scienza, non ha infatti commesso lo stesso errore con Dio ed il Mondo. A presto Alessandro
@FilosofiaeDestino11 күн бұрын
Ps: Robwrto con tutto il rispetto ( ma questa è la mia sensibilità), se con "nuovi mostri", così come da tempo può sembrare, si intende denunciare la mostruosità in particolare del pensiero che hai conosciuto anche tu alla fine rinnegandolo, ovvero quello di Severino, ti vorrei fare riflettere che crea un certo disagio; non agevola la parte più bella di un rispettoso confronto. Sembra volere già dire che l'interlocutore, in questo particolare contesto ammiratore di Severino, è già stato giudicato tale: mostro. Ma questa è solo la mia emozione. Grazie e scusa se ho frainteso Con la solita stima ancora Alessandro
@robertofiaschi-q6e10 күн бұрын
@@FilosofiaeDestino 1)- Mi spiace ma NON vi considero affatto dei mostri nel senso spregevole del termine. Preciso meglio, però. Certamente per me la parola , che dà il titolo al mio blog e come in esso ho precisato, indica LE CONCEZIONI che avversano il cristianesimo espresse da chicchessia, fosse anche da un cristiano e/o dal papa. Quindi sicuramente la concezione severiniana _ sempre per me _ è mostruosa, per dirlo avendo dinanzi agli occhi il simpatico mostriciattolo di Striscia la Notizia. Dunque, il termine MOSTRI _ sempre nella mia accezione _ vuole indicare tutte quelle numerosissime visioni del mondo la cui tendenza esplicita consiste nell’avversare il Cristianesimo attraverso i numerosi argomenti (spesso veri/reali) di cui esse dispongono e che io, pur ben conscio di essi, mi premuro di analizzare criticamente, giacché, ripeto, sono perfettamente consapevole delle gravi storture del Cristianesimo; quanti altri possono dire di esser altrettanto consapevoli delle storture (teoretiche o meno) di casa propria? Ad esempio, trovo mostruosa la pressoché totale assenza di spirito critico da parte degli estimatori severiniani nei confronti della filosofia a cui aderiscono... Quindi, giudico mostruosa la filosofia di Severino proprio perché l’ho studiata per 24 anni, cosicché il mio interlocutore (severiniano o meno) NON sia , nemmeno A POSTERIORI, appunto perché l'oggetto delle mie critiche è LA CONCEZIONE, non già la persona (anche se non mi voglio proibire il ricorso all'ironia, anche severa, con fotomontaggi e simli).
@robertofiaschi-q6e10 күн бұрын
@@FilosofiaeDestino 2)- Per quanto riguarda il tuo commento, ove scrivi che , ebbene, io ho scritto un’altra cosa, cioè non che esso fallisca, bensì che non esiste proprio, nel senso che non accade mai che qualcuno ISOLI/SEPARI (ovviamente a livello ontologico) un qualsivoglia ente dal proprio altro, lo rende impossibile lo stesso concetto di ISOLAMENTO/SEPARAZIONE. Al contrario di Severino, invece, secondo cui, come avete scritto voi sotto il video condividendone il pensiero:
@alessandrotuzzato662010 күн бұрын
@robertofiaschi-q6e Ciao Roberto. Ognuno è giustamente libero di esprimere le proprie idee e le proprie emozioni. Sono sicuro che mostro non è rivolto a persone in particolare. Ma, pur evitando analiticamente di rispondere ad ogni frase per motivi pratici e di tempo, non condivido la tua analisi che giustifica come innocente tale accezione. Problema mio. Non so perché ritieni acritico chi si interessa di Severino. La frase finale è proprio del filosofo bresciano; ma personalmente credo invece che la teologia, nella sua espressione maggioritaria, non faccia coincidere il mondo con Dio. È stata riportata tale frase in quanto sua perché sintetizza bene il concetto riduzionista. Ma ripeto, a mio parere questo luogo di scrittura non è idoneo per favorire discussioni così profonde e si rischia di fraintendersi. Per concludere: anche io sono stato tanti anni credente (da neo-convertito), ma non mi sento di chiamare mostruoso il cristianesimo solo per averne trovato ( anche violente) contraddizioni. Rimane per me un punto di riferimento e di confronto, anche se attualmente non fideistico. Un caro saluto Con stima Alessandro