Fabbri si conferma (qualora ce ne fosse bisogno) tra i migliori oratori oggi in attività. L'esposizione chiara e puntuale, che non lascia mai niente indietro, rende la presentazione di questa disciplina stimolante ed invoglia a voler conoscere di più dell'argomento. Grazie
@visic19512 жыл бұрын
Certo che gli ingenui sono la parte vivente del chiacchiericcio di questo propagandista da quattro soldi.... LA CONFLITTUALITÀ degli individui identificata con la GUERRA fra stati e decisa da governi..... Questo è un ignorante, quale altro appellativo dare ad un parlatore di alchimie intellettuali distillate dal piscio..? TRADUCIAMO: PERCHÉ NON FARE LA GUERRA?.... I SUOI PADRONI LO VOGLIONO.!. È gli ammiratori di queste amenità diventano il precipitato esistente, vivente, di queste geochiacchiere... Che miseria...
@fiorellovalsesia51842 жыл бұрын
Ebbene, io ho appunto approfondito l'argomento. E quando dice che migliaia di persone muoiono, ma è dal 2014 che i Neo Nazisti bombardano il Donbass, che hanno incendiato la casa popolare di Odessa, trucidando più di 50 persone. Porochenko, portato al potere da Biden, Obama e la NATO con la CIA, aveva detto che farebbe vivere il Donbass in cantina e che impedirebbe i bambini di andare a scuola. Parola tenuta, e dal 2019 Zelenski ha peggiorato di molto le cose. Io sono pacifista, ma a un certo punto, mi domando come si possa essere d'accordo con questo oratore, che mente per omissione, per lui la guerra è cominciata in febbraio 2022, e la Russia è l'invasore... E no caro signore, quando si parla di Storia, è un dovere di raccontare tutta la storia. Dal crollo del muro di Berlino nel 1989, è da allora che la NATO ha, uno per uno, inglobato tutti i paesi che facevano tampone tra la Russia e l'ovest. Ma l'Ucraina no, quella no.
@fiorellovalsesia66042 жыл бұрын
Ma caro Thulsadoom, anche Hitler era un eccellente oratore... Perchè non si puo' parlare per un'ora della guerra in Ukraina, ed omettere gli accordi di Minsk. I bombardamenti nel Donbass cominciati nel 2014. Les incursioni in Donbass dei reparti Neo Nazisti Azov ed altri... Fabbri è pagato per fare propaganda, PUNTO.
@thulsadoom782 жыл бұрын
@@fiorellovalsesia6604 nel commento ho detto appositamente "si conferma". Ora non pretendo che lei abbia seguito altre conferenze di Fabbri, ne conosca le sue pubblicazioni, pertanto prima di fare commenti infantili ed avventurarsi in paragoni e giudizi lunari, avrebbe potuto intuire che nel mio commento già fosse suggerita una certa cautela, che evidentemente ha ignorato. Conosciamo tutti, Fabbri in primis, le questioni del 2014, che sono trattate ampiamente in altre conferenze che ho avuto voglia di seguire, per togliermi i dubbi che lei non ha, visto che ha solo certezze. Questa logica benaltrista da tifoseria ha ridotto l'Italia a quello che è oggi. Quando Fabbri spesso cita Kissinger, ricordando come ritenesse indispensabile una Russia forte e autorevole, esprime un punto di vista globale e disinteressato, per quanto personale, sulla faccenda. Доброй вечер товарищ.
@thulsadoom782 жыл бұрын
@@fiorellovalsesia5184 concordo su quasi tutto, e mi creda, se gli stati uniti cessassero di esistere domani farei festa. Nonostante questo nella lotta geopolitica per la sopravvivenza non sono sicuro che questo sarebbe un bene o perlomeno non del tutto. La Nato ha le sue responsabilità, e noi con essa. Resta il fatto che Fabbri non ha mai risparmiato agli USA le più pesanti bordate, criticando aspramente il sistema in moltissimi contesti. A me piace per quello...
@wuwv-m8h2 жыл бұрын
due note veramente straordinarie su Fabbri: 1) per tutto il monologo, non ride mai nemmeno una volta 2) parla a braccio senza interruzione. Entrambi i dati sono straordinari. Fabbri come invasato dalla conoscenza.
@gethnoble43162 жыл бұрын
Non ride, non sorride, non pare, non esita, non perde mai le parole. Il Fabbri è sovrumano! Non mi interessa se ha ragione o no, il modo in cui parla è incredibile.
@wuwv-m8h2 жыл бұрын
@@gethnoble4316 forse è un alieno o un uomo virtuale gestito da un algoritmo
@gethnoble43162 жыл бұрын
@@wuwv-m8h senza dubbia😃😃
@ceccodascoli56632 жыл бұрын
Alla fine io però non ho capito se chi si occupa di geopolitica si chiama geopolitico o geopolitilogo.. Bravino il Fabbri ma si guarda spesso nello specchio ,compiacendosi assai...
@gladiatore72892 жыл бұрын
@@ceccodascoli5663 quando si compiacerebbe?
@davidecolpo760 Жыл бұрын
Che lezione magistrale!
@giancarlomurru575910 ай бұрын
Grazie davvero Dario, bella lezione.
@paolasaggese33398 ай бұрын
Sono una sua estimatrice, ti fa appassionare agli argomenti trattati e ti fa venire voglia di approfondire sempre più, continuerò a seguirlo. Bravo!!!
@robertocestari4460 Жыл бұрын
Grande Fabbri non sono competente in materia ma parlare ore come fa lui di argomenti così vasti che richiedono una buona competenza in campi come la storia la geografia la filosofia la linguistica con la padronanza e sicurezza di quello che sta dicendo è impressionante e affascinante
@sancarlo4009 Жыл бұрын
Senza parole… Fabbri è veramente un personaggio immenso!
@gladium69934 ай бұрын
Grande Fabbri solo di recente diciamo da 1 anno a questa parte.... Ti seguo... Sei come una droga potentissima, la cultura, la geopolitica, la psicologia, la filosofia la storia una capacità spiccata di esporre tutto questo senza mai cadere in una sola interferenza capace di distrarti... Ce ne fossero di persone come te...
@nunziantealbano10792 жыл бұрын
Premesso che sono un fan assoluto di Fabbri, non ho difficoltà a riconoscere che molte delle critiche rivolte al suo argomentare sono valide. Ci sono indubbiamente diverse aporie nei suoi ragionamenti ed è altrettanto vero che tratta con molta (apparente) sufficienza figure come Hegel o altre discipline di pensiero. Sono però "mediamente sicuro" (per usare il suo linguaggio) che ne sia perfettamente consapevole anche lui. Seguo e "studio" Fabbri con attenzione da tempo e credo di aver penetrato in profondità il suo modo di pensare. Lui pensa più o meno gran parte di quello che dice (o scrive) ma non dice (o non scrive) gran parte di ciò che pensa e che tuttavia pesa ed è presente implicitamente in quello che afferma esplicitamente, ma va "scavato"... Il suo scopo primario nell'attività pubblicistica e di conferenziere non è quello di discettare sull'universo mondo o confrontarsi con i grandi del pensiero a colpi di citazioni e dotte note a piè di pagina ma è in tutta evidenza quello di contribuire nel modo più efficace e profondo possibile a una rinnovata "pedagogia nazionale" degli italiani (secondo uno dei concetti a lui cari) in senso geopolitico. A tale fine piega tutte le circostanze ed occasioni, semplifica, si concentra su pochi concetti ripetuti in varie salse, attacca quelli che ritiene (a ragione) gli "idoli" attuali (in senso baconiano) con colpi sopra e sotto la cintura. Soprattutto cerca di "scuotere" il più possibile certe spesse incrostazioni mentali e ideologiche molto diffuse e nel farlo non esita a ricorrere a strumenti retorici di ogni tipo (la nonna, lo zio di De Sica, De Gregori) e alla sua altissima capacità affabulatoria, di cui è palesemente ben conscio. L'intento "pedagogico" di Fabbri spiega bene il suo allontanamento da LIMES. Per quanto mi riguarda sono convinto che si tratti non solo di un "divorzio" amichevole ma addirittura di una scelta concordata con Caracciolo, sempre in vista dello scopo "pedagogico" di cui sopra a cui entrambi sono devoti. L'intento è quello di realizzare una "manovra ad ampio raggio" con l'utilizzo e la creazione di strumenti divulgativi diversi e capaci di raggiungere una platea più ampia di quella cui si rivolge LIMES. Da qui la creazione di DOMINO (che costa la metà di LIMES ed è meno "massiccia" e con articoli più brevi e meno complessi), l'inserto SCENARI del quotidiano DOMANI, i podcast, le conferenze qui e là, i corsi, le comparsate TV, eccetera. In quest'ottica "sfruttare" il supporto di Mentana o di altri è assolutamente logico e utile, fare gli schizzinosi in nome di non si sa bene quale "indipendenza intellettuale" è critica tipica da intellettuali "vorrei ma non posso"...
@tairo10922 жыл бұрын
Madre che peana... Fabbri ha lasciato Limes per interessi carrieristici, non perché è un eroe della patria, la sua nuova rivista mi pare buona ma non è allo stesso livello. Si critica la sciatteria e superficialità della conferenza, su un tema così importante, non la mancanza di 'citazioni', di cui a nessuno importa. Anzi, cita anche troppo, e per ridicolizzare. Prova a leggere il vecchio geopolitico e pensatore Spengler, per dirne uno, e poi compara. Non ha espresso connessioni sensate tra geopolitica e filosofia, come avrebbe dovuto, ma ha confuso politologia, storicismo, filosofia ecc. con supponenza ingiustificata. Spazzare via i luoghi comuni progressisti è sacrosanto, ma poi qui cancella sciattamente pure il piano delle idee, in modo riduzionista: riduce ad es. il bolscevismo a un nazionalismo russo... Chiedere a Heidegger o Solzhenytsin... Per il resto, è un influsso positivo su questo decadentissimo Paese, ma come stratega pratico, non come tuttologo showman o filosofo nazionale, non è Giovanni Gentile, né audace come Mattei.
@alessandrocomin26592 жыл бұрын
@@tairo1092 non penso voglia essere un Gentile, fa il suo, pragmatismo alla Friedman e ne abbiamo d'avanzo per il livello italiano
@sry8473 Жыл бұрын
E menomale che non è Gentile, di cui poco serve ricordare se non la sciagurata carriera a sostegno del Fascismo!
@tropicano63 Жыл бұрын
Te prego non tiriamo ancora in ballo Solženicyn @@tairo1092
@angelodesimone5421Ай бұрын
Quindi è un paraculo senza contraddittorio, in buona sostanza.
@MrCaligola66611 ай бұрын
50:17 piegato in due dalle risate. Ogni tanto dai suoi seri discorsi arrivano delle stilettate di grande sarcasmo. Molto piacevole da ascoltare, ottimo Fabbri!
@marcomorana2 жыл бұрын
Dario e’ cosi brillante che non ci sono parole per descriverlo.. materia da Premio Nobel..speriamo venga ascoltato in Italia ma anche all’estero Dario Rules!!
@monne532 жыл бұрын
in Italia di sicuro, più o meno è dappertutto
@black-jy2gs2 жыл бұрын
Premio Nobel per dire il nulla del nulla?.
@monne532 жыл бұрын
@Drum's Corner ti riferisci all'intrattenimento informativo ? Penso sia una scelta soprattutto personale la sua, e menomale a mio avviso. Qualcuno ha un po' di consapevolezza di cosa siano i talk show, intrattenimento, non informazione.
@cosimopastia83892 жыл бұрын
Fabbri è davvero competente, chiaro. Ma da lì a essere candidato al Nobel, ne passa di acqua sotto i ponti.
@gregorioprestia2 жыл бұрын
Il premio Nobel per la filosofia non esiste. E non è certo un caso.
@landser86162 жыл бұрын
Il commento "da non confondere con altri Friedman" è stupendo haha
@antoniodigasparro-eldorado38302 жыл бұрын
Grazie Fabbri, è sempre un piacere ascoltarti.
@gladiatore72892 жыл бұрын
Un minuto di silenzio per chi non è in grado di capire Fabbri
@visic19512 жыл бұрын
Dovresti dissolverti nel silenzio, quel fabbro ti ammalia..? È un ammaliatore di fessi!
@segretodellagioconda Жыл бұрын
citare Hegel in un discorso per poi dirti che non si capisce niente di Hegel è il massimo della supercazzola , neanche Teo Mammucari arriva a tanto.
@davidececcarini43628 ай бұрын
@@segretodellagiocondama no ha detto che del filosofo in sè non si capisce , ma che si esaminano le interpretazioni
@angelodesimone5421Ай бұрын
Il signor Fabbri critica l'idealismo hegeliano ed il materialismo storico e poi ha una concezione di essere umano fra le più idealistiche degli ultimi 150 anni. Dovrebbe leggere meglio Marx e Lenin.
@Antiprotone Жыл бұрын
sei un grande giornalista tattico e strategicamente contemporaneo complimenti tratti sempre argomenti di grande interesse per il pubblico
@valeriac.8973Ай бұрын
Grazie, professore. Sempre illuminante.
@appuntidistoriaefilosofia2 жыл бұрын
Premessa: sono un ascoltatore abituale di Fabbri e lo apprezzo in modo sincero quando si occupa di questioni geopolitiche, anche perchè la mia preparazione in materia è piuttosto vacillante e mi fa sempre piacere avere modo di ascoltare una persona con una capacità divulgativa come la sua. Vorrei tuttavia provare a sollevare una serie di punti critici nel ragionamento proposto da Fabbri. Per punti: -Dal discorso iniziale di Fabbri emerge chiaramente una certa assunzione da parte sua del concetto di “natura umana”, formula che in un certo momento utilizza anche esplicitamente. Mi sembra chiaro che di questo sta parlando quando dice che nel corso di tutto la storia la guerra è una costante e che ci sarà sempre. Qui i primi due punti critici: 1) utilizza una categoria appartenente al campo della filosofia per delegittimare l’approccio filosofico. 2) Disprezza l’ideologia del progresso in quanto intende “prevedere” uno sviluppo positivo della storia (attribuendo tra l’altro questa visione a Marx e Hegel,ma sbagliando, e ci tornerò poi) però al tempo stesso fa la stessa operazione ribaltando semplicemente la valutazione sul futuro in senso negativo (dicendo che la guerra ci sarà PER FORZA sempre). In questo senso Fabbri sembra quasi collocarsi nell’area più nichilistica dei post-moderni (che dice di disprezzare) che pensano che la storia sia finita (o peggio ancora, mai iniziata), tanto siamo stati, siamo e saremo solo guerra e sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Quello che penso io in merito conta molto poco, ma lo dico lo stesso perchè può far capire meglio il succo dei problemi che secondo me emergono nel suo ragionamento. Io penso che si possa fare la scienza di tantissime cose, dai veicoli a motore alla raccolta dei rifiuti. Ma la storia non è un oggetto di scienza. Si possono fare dei bilanci storici, si possono individuare delle meccaniche ricorrenti, farlo è utile per comprendere meglio il presente. Ma Fabbri ci sta dicendo che anche le dinamiche del futuro sono inscatolabili in una prospettiva di sola violenza e guerra perchè la natura umana inscalfibile è unicamente conflitto e potere. -Io non lo so se Fabbri non conosce la storia dei marxismi. Francamente penso che non sia cosi’. Le alternative però, stando a come si sviluppa il suo ragionamento, non possono che essere due: o non la conosce o è in malafede. Per Fabbri il marxismo è solamente Kautsky che intendeva il comunismo come lo sviluppo storico inevitabile dopo il capitalismo. Fabbri dovrebbe dire però nelle sue sofisticate analisi che quella deterministica e ortodossa è soltanto una delle correnti interne alla filosofia marxista e che questo tipo di problema, che chiaramente la filosofia non coerentizzata di Marx ha dovuto lasciare aperto, è parte integrante del dibattito interno al marxismo già, pensi lei, a partire dallo stesso Marx, che così si esprimeva nell’Ideologia Tedesca:
@fiorellovalsesia66042 жыл бұрын
Io preferirei che se ne stesse zitto, invece di seminare parole di confusione e anche mortificanti e prive di verità. Mente direttamente su tante cose con una spudoratezza inaudita, oppure mente per omissione...ma la storiella che ci vuole raccontare, non corrisponde alla verità. 15.000 morti, non sono morti senza soffrire...ed in quei 15000 morti, ci sono BAMBINI, donne, persone anziane, e anche combattenti della resistenza del Donbass e Lougansk. Si, se stava zitto era meglio.
@appuntidistoriaefilosofia2 жыл бұрын
@@fiorellovalsesia6604 Salve Fiorello, temo tu abbia sbagliato. Non penso tu ti riferisca al mio commento.
@fiorellovalsesia66042 жыл бұрын
@@appuntidistoriaefilosofia Assolutamente, mi riferivo sempre a Fabbri.
@matteocataldi45292 жыл бұрын
Allora cerco di rispondere ai punti che hai trattato in questo lunghissimo commento. Sembrerà una difesa di Fabbri ma non lo è perché non gli sono affezionato, semplicemente l'ho interpretato in maniera diversa dalla tua. Fabbri non usa affatto una categoria filosofica per smentire la filosofia. La "natura umana" non è un oggetto filosofico, o meglio lo è in quanto tema di dibattito, ma esiste anche una natura umana empirica, che è oggetto di studi di alcune scienze come la sociologia e la psicologia. Quindi non si riferisce a un dibattito filosofico ma a qualcosa di tangibile e concreto: al fatto che l'uomo prova sentimenti ed è irrazionale. E questa è una realtà innegabile. In secondo luogo non sbaglia affatto quando dice che Marx e Hegel erano deterministi e progressisti - nel senso che pensano a un futuro sempre migliore. Di fatto si inseriscono in un ambiente culturale profondamente ottimista. Hegel basa la sua speculazione esattamente su un progresso, da un'idea razionale ma non reale, che si fa natura reale ma irrazionale fino a farsi spirito che è reale e relazionale insieme. La sua è una visione progressista della storia, perché si basa sulla dialettica. Lo spirito si va migliorando. Non bisognerebbe vergognarsi nel dire queste cose di Hegel perché non c'è nulla di male. Ancor di più Marx, che pensava che l'uomo si migliorasse attraverso le rivoluzioni. E Marx ERA deterministico perché POSTULAVA la rivoluzione proletaria inglese. Anche qui non c'è nulla di male ad ammetterlo, perché è ovvio che non avrebbe potuto prevedere alcune cose come la seconda rivoluzione industriale. Non c'è nulla di politico in quello che dice Fabbri, potrebbe essere di destra o di sinistra e non si evince dal suo discorso. Si potrà dire piuttosto che parla come un geopolitico, quindi elevando la sua disciplina e sminuendo le altre (pur riconoscendo l'utilità della filosofia) E attenzione, dal suo discorso non si evince nemmeno il suo pessimismo. Non ha mai detto che la storia peggiorerà. Solo ad una domanda che chiedeva la sua personale opinione si è sbilanciato, perché altrimenti si è astenuto dal parlare di previsioni. Quando dice che "per forza" ci saranno le guerre, non lo intende in modo deterministico. Intende dire che le guerre ci saranno sempre se l'uomo rimarrà così. Non può sapere se l'uomo cambierà mai biologicamente o psicologicamente, ma di certo - e fa bene a dirlo - questo essere umano che conosciamo non può fare a meno di fare la guerra, perché è nella sua natura. Ha una visione molto lucida della storia, che è priva dei moralismi tipici degli europei. Per quanto riguarda il cosiddetto "comunitarismo", non lo ha affatto negato, anzi ha riconosciuto la sua imprescindibilità nell'uomo, in quanto è fondamentale in ogni guerra o rivoluzione. L'uomo ha bisogno di sentire un'idea più alta di se, e sicuramente anche lui ne ha bisogno. Ma da studioso fa bene a riconoscerne la presenza senza avere la pretesa di pensare che sia tutto ciò che conta nel mondo. Poiché lui si occupa di nazioni e di conflitti fa bene a non dare importanza alle ideologie, perché esse non hanno rilevanza tangibile come ha mostrato. Ma se tu ti occupi di morale, allora puoi discutere di idee quanto vuoi. Quello che voglio dire è che in migliaia di anni di storia la biologia e la mente dell'uomo non sono cambiati. Il progresso umano come lo intendiamo non esiste. Forse esiste ma è talmente lento che è impercettibile. Non riconoscerlo significa credere all'illusione secondo cui l'uomo di oggi sta meglio in termini assoluti dell'uomo di ieri. E questo non è vero, perché noi giudichiamo il bello è il brutto - così come il giusto e lo sbagliato - secondo i nostri strumenti, che gli uomini del passato, quelli del futuro, e quelli di altre società non hanno. Con questa chiudo e mi scuso se sono stato prolisso
@visic1951 Жыл бұрын
.... E nemmeno per confini e carri armati.... Io non credo sia stato pertinente spendersi così tanto in risposta ai contenuti di questo video, come se fosse credibile l'impianto del dibattito: È evidente che non si trattava né di filosofia, né di geopolitica! Certamente apprezzabili le puntualizzazioni in chiave filosofica come ha fatto lei.... Ma perché spendersi tanto per un giullare del potere? Parla di AGGREGAZIONI DI INDIVIDUI..., conducendo su questo concetto conclusioni di propaganda alla guerra oggi necessaria ai suoi padroni... lei annota più volte nella sua disamina,l'idea del coinvolgimento politico del nostro eroe, ma, come dice lui stesso, NON C'È ALTRO. Non serve confrontarlo con Marx... con Hegel o altra brava gente. Le AGGREGAZIONI si sviluppano in COMUNITÀ, in SOCIETÀ, in STATI, concetti che non vengono usati nella costruzione del fabbro ... e "usandoli" molto si potrebbe dire verso altre conclusioni che non siano quelle del servile propagandaio in questione... Ma a che servirebbe quando le finalità del video le ha comunque raggiunte?... Basta vedere la maggior parte dei commenti, di gente che parla per parlare, e se c'è molto da" leggere", non legge nemmeno, perché non è abituata alla riflessione. Di questi lui fa il suo obiettivo. È utile invece farle osservare, visto che a differenza di costoro, lei ha conoscenza delle teorie di filosofia politica, e ogni tanto intercala col pudore di chi "non sa"... CHE NON DI GEOPOLITICA TRATTA IL FABBRO, MA DI GEOIMPERIALISMO... e che non con la chiave dell'impianto marxiano potremmo svelare i nessi di ciò che sta avvenendo oggi nella STORIA ma molto semplicemente, come ho già suggerito in altri miei commenti, aprendo libri come LA GRANDE SCACCHIERA, di un tale BRZEZINSKI e magari sviluppando così la conoscenza di tutto un filone di pensiero pisicopatogeno che sta portando al disastro odierno. È questo tutto un mondo, magari si da confrontare con Marx... ma il fabbro è solo il chiacchiericcio della volgarità, si va bene raccogliere le provocazioni che ne nascono, ma ciò che dice è intellettualmente nauseabondo liquame.
@xsuper00 Жыл бұрын
Mi rapisce di Fabbri la sua straordinaria capacità oratoria e le sue conoscenze geopolitiche, tuttavia il ritratto che ho di lui viene leso da questa conferenza, e più nello specifico dalle parole su Hegel, filosofo del quale dimostra di aver capito poco. Fatta eccezione per questa caduta di stile, più che evitabile, la conferenza è stata godibile nel resto della sua interezza
@laralsofiaАй бұрын
Che lezione fantastica di Geopolitica!
@cesareji2 жыл бұрын
Fabbri, lezione magistrale, come sempre.
@mauri34272 жыл бұрын
È
@mauri34272 жыл бұрын
È
@mauri34272 жыл бұрын
Non Non
@mauri34272 жыл бұрын
Non
@mauri34272 жыл бұрын
È
@antonellarusso17892 жыл бұрын
Salve dott. Fabbri, grazie per le sue splendide spiegazioni, e complimenti per il suo coraggio. Sugli argomenti che ha toccato, concordo in tutto e per tutto; la guerra è nella natura umana, e la natura umana, non si può cambiare . Le guerre, hanno tutte un filo che le unisce, e sia per onore, o per soldi, determinano, un" mondo senza fine ." Tuttavia, la mia visione romantica, mi spinge a credere che noi possiamo fare la differenza. L'importante è, non smettere mai di cercare di scoprire qualcosa in più, fosse solo, ad esempio, perché una piazza prende il nome di una battaglia, e perché proprio quella.(esempio banale, ma...) Noi siamo di passaggio su questa terra, e di passaggio in passaggio, dovremmo sforzarci di migliorare. Ciclicità, corsi e ricorsi, sintesi, congiure, specchio dei tempi, qualunque ruolo sia quello che abbiamo (capo di stato, gatto oppure cane..vedi C cremonini)se non miglioreremo, saremo sempre, ...come un piatto di aghi sotto il cielo ,a lottare senza fine. Grazie
@visic19512 жыл бұрын
Non so perché scelgo te per rispondere alle provocazioni che questo video mi produce... ma questa approvazione di tanti commenti alle chiacchierate monologanti senza pudore ne rigore intellettuale di questo individuo la trovo certamente irritante quanto avvilente. Che c'è da imparare da un elemento che insiste riconducendo tutte quelle mezze verità teoriche all'assioma della propaganda... - STATO SOVRANO INVASO - ...?..?..? Che stupidità credere di passare inosservato coperto dalla sua Cortina di geoinfellettuali geochiacchiere. Sappiamo bene a chi risponde limes... ma costui si fa notare per lo zelo con cui diluisce e cela la propaganda nella dovizia di effusioni intellettuali........ Costui spinge alla guerra!... La guerra che vogliono i suoi padroni. Lo fa in modo subdolo, ammantando di sapienza il chiacchiericcio intellettuale che bisogna riconoscere, conduce abilmente...... Eppoi..... Che la natura umana sia incline alla guerra questa è una verità parziale, che viene gestita dal nostro acclamato millantatore………ma quando gli individui si organizzano in stato e all'interno di questo soggiacciono alle leggi che superano e controllano il livello dell'istinto, e nel quale stato viene prodotta quella ricchezza che garantisce i bisogni di questo individuo, perché il conflitto dovrebbe essere un motore inevitabile.? ....... È la paranoia delle oligarchie - nell'attuale quelle americane- che diventa questo motore superando il livello dello stato, oggi ciò sta accadendo. Ed è solo questa paranoia che invece ci trascina in guerra con l'avvallo del turpe signor fabbri che vuol mettersi in vista ai suoi padroni per far fama e carriera e soddisfare i suoi istinti al compiacimento attraverso il plauso dei fessi....
@SergioCama2 жыл бұрын
La tecnica potrebbe essere un elemento autonomo che oggi si è unito nel formare ciò che concettualizziamo come "struttura". Forse questo ha portato a cambiamenti che ancora non riusciamo a percepire per via dell'estrema contemporaneità del fenomeno in questione (utopia di Cartesio e di Bacone). La mia in ogni caso è solo un'osservazione, un pensiero randomico, potrei sbagliarmi.
@donsanto552 жыл бұрын
Direttore Dario Fabbri, complimenti e bene seguire i vostri programmi per renderci quello che avviene in questo Pianeta.
@KingDX2222 жыл бұрын
Nonostante trovi gradevole ascoltarlo, più ascolto Fabbri e più noto dei limiti dovuti alla sua formazione in scienze politiche. Molte volte, già ai tempi di quello scimmiottamento della rivista Geopolitica dal nome di limes, è come se ignorasse sia lo storicismo sia che la storia è un eterno dialogo tra storico e fatto storici, tra presente e passato. Qui inoltre non solo riduce banalmente la filosofia politica alla politologia ma sorvola pure sull’importanza della teoria politica. Se non si hanno certe competenze è meglio fare un passo indietro ma si sa che fare il tuttologo è sempre allettante
@giuliom35642 жыл бұрын
Limiti dovuti alla sua formazione di scienze politiche??? E quale formazione non ha limiti?? Perlomeno scienze politiche permette di capire meglio la politica e avere una visione completa della società. Che poi Fabbri non ama la politologia. Tuttavia la sua critica alla filosofia è comunque esagerata.
@romanokhan52762 жыл бұрын
Sicuramente una persona brillante Fabbri, dotato di una affabulazione che mette insieme diverse discipline. Tuttavia non avendo egli, come modestamete ammette, una formazione filosofica seria alle spalle, eccolo erigere la filosofia politica ad unico interlocutore della geopolitica ( e l'epistemologia? la filsosofia della storia? dove sono finiti?). Di qui la sua tendenza a semplificare gli argomenti e a proporre conclusioni affrettate. Chi è consapevole della complessità di certe tematiche si guarda bene di assumere toni così perentori: la storia non è un romanzetto per anime in cerca della verità, poiché siamo tutti invischiati nella sua oscura e precaria dialettica: Fabbri non deve parlare come se la nottola avesse già preso il volo....; insomma dovrebbe essere più cauto perché il delirio da eccessiva sicurezza è sempre in agguato. Ad ogni modo: grazie Fabbri per il contributo che dai all'evoluzione (interminabile, finché c'è l'umanita) delle idee.
@stefanoeddarampoldi4691 Жыл бұрын
Affascinante come la.lettura del testamento di un parente ricco. Ti tiene attaccato fino alla fine 🎉🎉🎉🎉
@19melograno2 жыл бұрын
A me sembra che Fabbri usi una chiave ironica in questa disquisizione, le cui tesi mi sembrano in alcuni punti semplicistiche e un po' troppo sommarie nello spazzare via un sacco di principi importanti nella elaborazione storico filosofica
@spanellaful2 жыл бұрын
Ad esempio?
@istilius2 жыл бұрын
Da un excursus sull'intera geopolitica non si può pretendere una presentazione dettagliata dei particolari. La chiave ironica mi sembra molto efficacie nei confronti di tanti luoghi comuni. Luogo comune per eccellenza, la convinzione che tutte le guerre di oggi si facciano per il petrolio. Al minuto 57:11
@carlapeschiera5062 жыл бұрын
aia Melograno....in che ginepraio ti sei messa....aspettati risposte circonstanziate.....io volevo risponderti "ferocemente" ma il tuo giovane faccino sorridente mi ha suggerito "lascia perdere"...qui siamo all'inizio della serata....meglio sorridere prima di andar a dormire.....Buona notte!
@danilo46312 жыл бұрын
concordo, e cercando di spaziare su temi di cui non sa moltissimo fa anche degli errori. un esempio eclatante è quello relativo alla DUDU. è la dichiarazione che è definita universale, non i diritti. nessuna di quelle grandi menti era così ingenua da pensare di aver stabilito una volta per tutte i diritti "universali ed oggettivi" dell'essere umano. erano anzi ben consci di aver tentato un minestrone con alcuni valori liberali, altri socialisti, altri semplicemente definiti in evidente opposizione ai valori portati avanti dagli ultimi sconfitti. in ogni caso il suo carisma personale e la sua abilità nel gestire la parola ha un effetto simile a quello di una favola ben raccontata: te la bevi tutta fino ad addormentarti e la vuoi risentire ancora mille volte, anche se sai che è una favola.
@spanellaful2 жыл бұрын
@@danilo4631 Aspetta; sei sicuro? A me sembra che I diritti umani inclusi nella DUDU (e pure nella CEDU europea) siano universali. Ok, la parola usata é “Fondamentali”, ma il concetto é lo stesso. Anche perche se non fosse cosi tali diritti varierebbero da zona a zona, no? Non capisco dove volevi arrivare...
@MrValcar2 жыл бұрын
Lectio Magistralis Dr. Fabbri Ascoltarla è un piacere.
@larsporsenna44722 жыл бұрын
Libero dalle pastoie degli sponsor di Limes, Fabbri tenta una lectio magistralis di alto livello, probabilmente ritiene di avere un uditorio all'altezza. Complimenti a Fabbri e l'augurio di avere un buon seguito ma soprattutto di non finire strumentalizzato...
@magpiesnobsob2 жыл бұрын
Quali sponsor?
@larsporsenna44722 жыл бұрын
@@magpiesnobsob ...dicesi sponsor quel soggetto che patrocina eventi e manifestazioni culturali (etc. etc.) anche Limes ha i suoi sponsor da ringraziare....Comunque grazie a Limes la geopolitica italiana è divulgata in modo più serio ed organico rispetto al passato.
@Iterlogos2 жыл бұрын
In che modo Fabbri o i suoi ex colleghi sarebbero stati impastoiati? Cosa hanno detto lui, o i suoi ex colleghi di Limes, che è stato modificato per compiacere gli sponsor?
@larsporsenna44722 жыл бұрын
@@Iterlogos A mio giudizio se Fabbri ha ritenuto di lasciare Limes avrà avuto i suoi motivi. Ma sono miei supposizioni. Certo è che qualsiasi linea editoriale è soggetta ai propri sponsor.
@Iterlogos2 жыл бұрын
@@larsporsenna4472 Mi trovi d'accordo, questo è verissimo. Le eccezioni tuttavia esistono sempre e credo che tanto Limes quanto Fabbri che ora collabora con Mentana lo siano. In effetti spiace abbiano preso strade diverse, ma tutti grandi professionisti come questa lezione testimonia
@nicolabertoli59042 жыл бұрын
Grazie. Molto interessante.
@mariafontana5265 Жыл бұрын
Brillante, Grazie!😍🌟☀️✨🙏
@Pilusoylosenfermeros Жыл бұрын
Sublime... impecable... humilde... FANTASTICO
@fernandagalli8347 Жыл бұрын
Eccellente e sempre attuale.
@DAN171112 жыл бұрын
Ottimi spunti per riflettere.
@davidemitra31262 жыл бұрын
Darione nazionale è un monumento
@giovannimontagnini2 жыл бұрын
Seguo Fabbri sempre con interesse da tempo, tuttavia questo intervento è la fiera delle banalità e dei luoghi comuni. Ed è un peccato perché ho conosciuto Fabbri come demolitore di certe astratte rappresentazioni stereotipate. Aldilà della sovrapposizione fra analisi politologica e filosofia politica (per chi conosce Fabbri sa che certe attribuzioni che qui fa alla filosofia politica altrove le fa alla politologia), è essenzialmente errato affermare che la filosofia politica occupandosi della tipologia di istituzione politica che si da una collettività, questa, assieme all'ideologia politica di riferimento, ne risulti l'elemento determinante della sua postura storica. Ho studiato molto filosofia politica all'università e non ho mai trovato nulla di simile fra gli autori classici e non del canone; questo perché i grandi pensatori e studiosi non scivolano mai in queste trivialità. Personalmente mi aspettavo un intervento molto diverso. Mi sarei aspettato, ad esempio, una critica geopolitica dell'universalismo in filosofia politica. Questa si, sarebbe stata pregnante. La filosofia politica si è sempre interrogata sulle aggregazioni umane, ma avendo come punto chiave della trattazione un'idea universale-continuativa di essere umano, tale per cui le sue domande sono ad esempio: "cosa unisce politicamente gli esseri umani? Cosa distingue una normale associazione da un'associazione politica? Perché le istituzioni crollano? Come nascono? Perché si trasformano? Data la natura dell'uomo quale regime è preferibile? Il regime preferibile lo è in assoluto o ci sono eccezioni? Che scopo si pongono le istituzioni politiche?" E tante altre che non sto qui ad elencare. Tuttavia tutte queste domande, spesso e volentieri, sono state formulate dentro uno schema antropologico pressoché generale e, fatte salve alcune eccezioni, non sempre la riflessione storica entra direttamente nell'analisi per porre differenze di struttura. Al contrario la storiografia si poneva al servizio dei concetti universali per mostrarne l'esemplificazione concreta nei vari "casi". La geopolitica allora potrebbe svolgere un ruolo critico nei confronti della filosofia politica attraverso un uso polemico del concetto di spazio volto a far emergere le caratteristiche "antropogeografiche" delle aggregazioni politiche. La filosofia politica, soprattutto in età moderna, ha adottato una concezione dello spazio essenzialmente geometrico-cartesiana (si pensi alle filosofie politiche di Hobbes e Spinoza); quindi astratto e de-storicizzato. Gli uomini sono atomi, la volontà è una linea, il luogo in cui ciò accade è un piano vuoto di scorrimento, lo Stato è il coordinamento delle linee, nonché punto di convergenza. La geopolitica dovrebbe avere quindi il ruolo di porre a critica questa idea di spazio; mostrare che il luogo in cui le cose accadono non è neutro e vuoto; ma "pieno", di cosa? Di Storia, cioè di pratiche comunitarie che s'innestano sullo spazio concreto-territoriale, che provengono -non deterministicamente- da esso, che si sedimentano in lingue, rituali e tradizioni che distinguono e connotano i popoli.
@landser86162 жыл бұрын
Invece è uno dei suoi migliori interventi
@user-wb7vr9gw3c2 жыл бұрын
Stupendo commento. Argomentato, stuzzicante. Capace di aprire diverse tematiche. E' evidente che dovrò leggerlo altre volte per coglierne meglio gli spunti. Cosa intendi per caratteristiche antropogeografiche delle aggregazioni politiche? Qual è la variabile che introduci in questo caso? Se colgo davvero a fondo, per fare un esempio, è innegabile che il Nilo e le sue cicliche inondazioni stagionali hanno forgiato la civiltà egiziana non soltanto economicamente (sviluppo dell'agricoltura e derivazione societaria ad essa connaturata) ma anche un sistema di credenze, rituali e creazione di un linguaggio. In questo caso l'uomo non è atomo lineare e universale ma interazione con un ambiente circostante e trasformazione di pratiche quotidiane, manualità, modo di intender se e gli altri, necessità emergenti di pensare che si abbia qualcosa da difendere rispetto ad un ambiente circostante che non solo si percepisce diverso ma lo si concettualizza come tale. E di qui nasce la voglia e l'inclinazione ad immaginare un'identità per il proprio gruppo non più istintiva ma simbolica e intellettuale.
@weeezyrdk52422 жыл бұрын
Dario splendido come sempre 🫡🫡🫡🫡
@lWargasml2 жыл бұрын
Intervento immenso. Puro oro.
@74p012 жыл бұрын
Interessante, ricco di spunti e diverso dai soliti esperti improvvisati. Come dice all'inizio, parlando del legame geopolitica-filosofia, in realtà la disciplina più utile alla prima è la storia e Fabbri conosce la storia, diversamente da altri. Tuttavia, a parte qualche punto sul quale si potrebbe discutere, ma solo a livello di interpretazioni soggettive, colgo un'inesattezza evidente, quando definisce quella americana una "rivoluzione" al pari di quella francese. Non lo fu. Fu una guerra di liberazione, in questo molto più simile, con i dovuti distinguo, alla nostra guerra d'indipendenza. Sono gli americani stessi a definirla rivoluzione erroneamente, perché dal loro punto di vista cambiò il sistema politico (da colonia sotto una monarchia a repubblica federale autonoma). Le rivoluzioni, però, per definizione, cambiano le società, le loro strutture e il loro funzionamento. Cosa che fece la rivoluzione francese e non certo quella cosiddetta americana.
@Barbagianni_spelacchiato2 жыл бұрын
Insomma, la dichiarazione di indipendenza contiene principi fondamentali per la successiva francese e in generale per tutto "l'Occidente".
@74p012 жыл бұрын
@@Barbagianni_spelacchiato innegabile. Basti pensare a Tocqueville, solo per fare l'esempio più noto, che era francese. Quindi possiamo anche dire che è vero il contrario, ossia che i principi alla base dell'indiprndenza americana provenivano dal mondo delle idee francese (e dell'eyropa occidentale in generale). Tuttavia, l'indipendenza non produsse gli effetti dirompenti della rivoluzione francese. I motivi sono risaputi: il mondo nord americano era a sè stante nello scacchiere politico sociale del tempo e non ci ebbe un Napoleone, nel bene e nel male.
@domenico28322 жыл бұрын
Fabbri ha una capacità di spiegazione magistrale
@raoulamitrano84592 жыл бұрын
Quando ha citato lo zio di De Sica e l'incomprensibilità di Hegel ho iniziato ad applaudire in pilota automatico
@digge2210 Жыл бұрын
Pure meme master
@andreaasberto9665 ай бұрын
Da un punto di vista retorico e divulgativo impeccabile. Ha però fatto asserzioni che dovrebbero essere dimostrate. Se gli impulsi personali sono la chiave per studiare meccanismi geopolitici, cosa serve creare istituzioni e leggi, se rispondiamo sempre all’homo homini lupus, come cavernicoli?
Ahah.... Bisogna proprio essere stipidi per declamare il piacere di ascoltare le balle, ma da dove venite? e siete in tanti....
@gamenek Жыл бұрын
Quest'uomo è fantastico!
@tm84732 жыл бұрын
È vero che le comunità sono composte da esseri umani e quindi ereditano la fallibilità decisionale propria dell'essere umano. Ma è anche vero che le comunità organizzate in modo non autocratico tendono a fornire performance nettamente migliori, in quanto ogni scelta è frutto del confronto fra soggetti informati. Ciò è senz'altro capace di ridurre la componente istintiva degli errori decisionali. Naturalmente questa "protezione" offerta tipicamente dalle democrazie parlamentari, viene meno nel caso in cui, per una ragione o per l'altra, una sola persona si trovi a dover prendere decisioni in modo autonomo. Ad esempio Stalin aveva consiglieri e collaboratori. Ma costoro ne erano talmente intimoriti da fornire al segretario sempre opinioni compatibili con la sua visione, senza mai contraddirlo, negandogli talvolta la saggezza derivante dall'analisi collettiva.
@tairo10922 жыл бұрын
Un genio non si fa sommando cento studiosi mediocri, e una decisione intelligente non si fa sommando 60milioni di mediocri (la media è sempre mediocre). L'informazione non è neutra, è solo un insieme di interpretazioni della realtà fatte da uomini stipendiati da altri uomini non disinteressati. Quindi l'informazione è prodotta dal potere dell'epoca (economico, militare ecc.), non scende dal cielo come la manna. Al contrario dai filosofi premoderni eran considerate più razionali la monarchia e l'aristocrazia rispetto alla democrazia (Platone, Aristotele ecc.), in quanto l'uomo qualunque lavoratore e gaudente non vive per la giustizia o la conoscenza, a cui dovevano appartenere le due caste superiori per Platone. 'Uno non vale uno' insomma, il 'soggetto informato' medio abbasserà la forza del soggetto più intelligente e disinteressato, che magari verrà isolato dalla maggioranza dei 'soggetti' come accade spesso ai geni in società (Galileo, Van Gogh, o, nell'integrità morale, Giovanni Falcone ad es.).
@tairo10922 жыл бұрын
Insomma la decisione di uno solo può essere molto giusta o molto sbagliata, mentre quella della massa sarà sempre tendenzialmente mediocre. Ammesso poi che la sovrastruttura formale giuridico-istituzionale non sia dominata dalla struttura di potere effettiva di una società (es.: la Mafia fa votare dei politici, gruppi miliardari usano i soldi per influenzare l'informazione e corrompere ecc.)
@odranoel4783 Жыл бұрын
Nonostante Fabbri riesca a far pisciare sotto dalle risate 😂… insegna la (vera) psicologia delle comunità , ribaltando ciò che abbiamo sempre creduto nella nostra cultura inzuppata di credenze e scemenze
@LutherCaleb4 ай бұрын
Dario Fabbri è fantastico perché riesce a non dire nulla facendoti però sembrare che ti abbia svelato il segreto della vita. Anche quando si contraddice trasmette comunque un'idea di coerenza e preparazione. È geniale perché va bene con la carne e col pesce; è sia da bosco che da riviera; si adatta al mare ma anche alla montagna. È il segreto della sua popolarità e lui lo sa. Infatti è questo il motivo per cui lo chiamano i vari Mentana e tutta la combriccola di giornalai venduti: perché è un contenitore vuoto in cui ognuno può riconoscersi, ma che alla fine non smuove nulla e lascia sempre tutto così com'è. Insomma, un riuscitissimo prodotto di mercato sfizioso e allettante ma assolutamente inutile
@Endimione176 ай бұрын
Hegel vs Guicciardini: la storia è incomprensibile; c'è appena una discrezione che ce ne staglia una breve increspatura. Grande Fabbri comunque
@nandocielo3232 Жыл бұрын
Bellissimo La Logica del dottor Fabbri è pura Filosofia. La divisione delle filosofie è esperienza dell’essere umano come per esempio anche per le scienze.
@emilianoanselmi32856 ай бұрын
Peccato solo l editore
@ulpiotraiano33742 жыл бұрын
Continuo a seguire Limes , pero Dario Fabbri mi incanta tutte le volte, spero che continui liberamente a pensare e divulgare, e vero e dappertutto, ma chi altri ? Dove va e sempre un isola di conoscenza obbiettiva e realistica , libero pensiero in mezzo a un mare di ideologie , chiacchere piu o.meno interessate e prezzolate . Ovviamente qualcuno dovra pagarlo, pero riesce sempre a far penetrare una possibile verita , una spiegazione plausibile, e sempre affascinante.
@monne532 жыл бұрын
Non paragonare la cioccolata alla merda per dirla alla francese, tutta la ciurma di Limes non fa una gamba di Fabbri. Ci sarà un motivo per cui la separazione non è stata tanto pacifica ?
@ulpiotraiano33742 жыл бұрын
@@monne53 un commento un.po forte, magari che dire la ciccolata fondente da quella al latte .
@monne532 жыл бұрын
@@ulpiotraiano3374 si forse ho esagerato, perdono, mi è tornato in mente un intervista da Ivan Grieco di Caracciolo dove con estrema sicurezza asseriva verità che verità non sono e mi sono proprio innervosito. Se ha un po' di tempo la cerchi, può dare fastidio
@ulpiotraiano33742 жыл бұрын
@@monne53 io ho un grande ripetto e ammirazione per Dario Fabbri, non solo per la competenza e le intuizioni che ha ,ma anche per il suo stile nel divulgarle . Allo stesso modo apprezzo Lucio Caracciolo, anche se ha uno stile un po diverso , non so cosa sia successo a Limes , sicuramente Dario Fabbri e una gran perdita . I ragazzi di Limes non sono una ciurma , magari non hanno lo stesso carisma di Dario , ma sono competenti e val la pena di seguirli . Riguardo alla puntata di Ivan Grieco con Caracciolo , ne ho seguito una parte . La geopolitica non e una scienza, e una materia umanistca come dice Dario , per cui e aperta anche a interpretazioni oltre che intuizioni, quindi ci si puo anche sbagliare , e Lucio Caracciolo lo ha anche ammesso ultimamente . Per cui cosa dire ogniuno apprezza e segue chi vuole , io seguo ambedue , perche posso imparare da tutti e due . Grazie per la risposta , e buona fortuna.
@monne532 жыл бұрын
@@ulpiotraiano3374 ma è proprio sulla competenza che non sono paragonabili a mio avviso, e soprattutto sul modo di comunicare. Quanto riguarda la prima ha detto un paio di castronate enormi da Ivan, prima sull'esercito poi sull'economia, controfattuali ( se le interessa le dico anche quali ), quando gli è stato fatto notare ha cominciato ad arroccare giustificazioni un po' a caso sminuendo l'interlocutore ( in quel caso era Umberto ). Come dice Fabbri la geopolitica abbraccia tante discipline, ci sta che magari su una sei meno ferrato rispetto a chi si occupa solo di quello, mi sembra normale, abbi un minimo di dubbio almeno e invece no, arroganza a profusione.
@stefanobutelli35882 жыл бұрын
@Tutti i passanti: Vista l'alta "qualità" dei commenti vorrei provare a chiedere un parere a chiunque voglia rispondere: - Secondo una certa visione la globalizzazione prosegue indisturbata dai tempi dell'impero romano, passando da una "pax" all'altra, cioè dal dominio di una potenza indiscussa all'altro. In quest'ottica siamo tutt'ora in una "pax americana", che per quanto in crisi mantiene ancora la supremazia, ad esempio tramite il controllo dei mari e soprattutto degli stretti anche in zona cinese. (Spesso Fabbri descrive questa situazione) - Secondo un'altra visione dal dopoguerra ad oggi è sorta una struttura sovranazionale, fatta di organi "apolidi" come il WTO o l'ONU, e di braccia economico finanziarie nelle forme delle corporation multinazionali e dei fondi di investimento. Questa struttura senza centro è qualitativamente diversa dal passato anche perchè gestisce il potere quasi fino alla scala biologica degli individui che la popolano, trasforma il globo in periferie e centri con caratteristiche simili, ed è denominata dai suoi detrattori "Impero", o "capitalismo della sorveglianza" (es. Negri/Hardt) In sintesi in un caso non è cambiato nulla in millenni (semplifico), nell'altro stiamo assistendo ad un fenomeno completamente nuovo. Trovo qualcosa di vero in entrambe le visioni, che ne pensate? Come sono compatibili?
@francescobigi58472 жыл бұрын
È un’ottima domanda è una questione che mi pongo anch’io, e no, non ho una risposta. Quello che posso dirti è che le due visioni rispecchiano due diversi paradigmi, il primo ha come riferimenti Hobbes, Hegel, Schmit, sebbene con le loro dovute differenze, il secondo... beh... è ovvio: Marx.
@haridemiranda2 жыл бұрын
sono veri entrambi gli scenari, il secondo è la configurazione attuale e particolare del primo, generale e ciclico
@princessxena23832 жыл бұрын
Dario direbbe che scambi la sovrastruttura con la struttura. La globalizzazione è economicismo, e non egemonia culturale. La diplomazia è la ratificazione dei rapporti di potenza. Se hai presente la mappa di caoslandia, non chiameresti questa epoca "pax" Cos'è cambiato in millenni nell'umanità? Ti do alcuni spunti: Demografia: - Siamo 8 miliardi, Asia in testa, Africa in forte crescita - La pillola contraccettiva e l'aborto Potenza: - bomba atomica, ricatto di cancellazione di un popolo da parte di potenze minori Ideologia "occidentale": - Morto Dio, morta la legge morale, l'ordine sociale si mantiene diluito fra etica del lavoro (weber), lntrattenimento (adorno), consumismo (baudrillard), libertà individuale (rand)
@stefanobutelli35882 жыл бұрын
@@princessxena2383 Grazie! Spunti molto interessanti. Per la cronaca è proprio Dario Fabbri a dire che siamo in "pax americana", e non so dove trovare una mappa aggiornata di caoslandia :)
@Signman-l8m2 жыл бұрын
La dominazione di queste corporazioni è comunque espressione della dominanza americana. Sono TUTTE corporazioni PROFONDAMENTE americane. La Cina sta provando a fare una cosa simile (anche se per molti la Cina è """"comunista"""" ma lasciamo perdere) spingendo le sue aziende che hanno già un monopolio totale in Cina, ad estenderlo in altre parti del mondo. Ma senza uno stato queste corporazioni non hanno come espandersi. Non hanno banalmente la forza delle armi da fuoco. Non hanno milizie. Alcuni potrebbero dire che ad esempio Bezos ha un controllo molto grande sul mondo digitale in generale, ma è un mondo fittizio, se ne può uscire, a costo di una moderata perdita in "tenore di vita" qualsiasi cosa esso voglia dire.
@sedgecaddis20982 жыл бұрын
Intervento dirompente che evidenzia un elemento naturalisticamente apprezzabile: la diversità umana. Veniamo da secoli nei quali,in Occidente, il paradigma ossessivamente ripetuto è che gli uomini sono tutti uguali, una sortita diversa è stata ed è pesantemente ostracizzata. Il dato di realtà è che larga parte dell’umanità è ben consapevole dei particolarismi e li utilizza nel proprio interesse, a prescindere dalle idee, rectius ideologie, che al contrario si atteggiano come mero omogeneizzatore.
@fitfuritalienmitmario5892 Жыл бұрын
Quest'uomo è geniale
@cybernetico992 жыл бұрын
Una bellissima lezione magistrale, tuttavia non credo di essere d'accordo sulla questione della filosofia politica in quanto moltissimi grandi cambiamenti storici, rivoluzioni e dittature son partite prima da scritti filosofici o teorizzazioni, vedi Libretto Verde di Gheddafi, Mein Kampf, Libro rosso di Mao Tse Tung che spiegavano al popolo una nuova idea di nazione. Cioè senza gli scritti di Karl Marx o Nietsche dubito che il popolo di propria spontaneità e iniziativa si sarebbe "aggregato" per cambiare le traiettorie della storia.
@slice33tv2 ай бұрын
immenso Dario fabbri
@guidomolinaroli83872 жыл бұрын
Perche vai a la7?
@gripcarstories2082 Жыл бұрын
Ho pure applaudito.
@Pilusoylosenfermeros Жыл бұрын
Grazie mlille carissimo
@DiamondEagle732 жыл бұрын
Il Dottor Fabbri vola sempre altissimo. Eccezionale!
@visic19512 жыл бұрын
... Come il falco, solo che le sue prede sono esclusivamente gli stronzi...
@francescogiudici7931 Жыл бұрын
Al minuto 57:40 fabbri dice che un uomo ha vinto il premio Nobel dicendo che se alcune Nazioni hanno gli stessi interessi economici non si fanno la guerra e poi scoppiò la guerra mondiale. Qualcuno conosce il personaggio a cui si riferisce?
@giuseppemeliota398511 ай бұрын
credo che sia Ernesto Teodoro Moneta
@francescoorlacchio43936 ай бұрын
Norman Angell - la grande illusione
@JhonWilmot4 ай бұрын
Fabbri è come quel critico d'arte che ti spiega l'opera al primo livello di lettura: ce l'avevi davanti agli occhi ma non lo vedevi. Sembra che ti stia spiegando l'ovvio eppure non ne avevi coscienza
@leopoldoroviello94852 жыл бұрын
Sempre interessanti gli interventi di Fabbri sotto alcuni punti di vista. Un elemento è però discutibile. Una domanda rivolta a Fabbri tra circa il minuto 1.21 e il minuto 1.22, riguarda la"coincidenza", o meglio la "convergenza", tra il fattore umano misurato individualmente e il comportamento della comunità in cui l' individuo è immerso. La domanda nasce dalla constatazione che i sistemi dinamici non conservativi mostrano comportamenti emergenti e quindi divergenti fra il sistema e i singoli componenti. Il tema non sembra essere stato adeguatamente esaminato ma risulta centrale se si opera il complemento a cento della domanda. In altri termini, la conseguenza implicita della domanda dovrebbe riguardare le condizioni di esistenza dell' ipotesi di Fabbri che, espressa senza complessità formali, dovrebbe implicare le condizioni necessarie affinché le funzioni medie degli individui convergano con le funzioni medie della comunità. In un sistema ergodico, la media dei componenti converge con la media del sistema, la media temporale converge con la media spaziale e i componenti attraversano tutti i punti dello spazio delle fasi in un tempo infinito. Perché il sistema si possa definire ergodico sono necessarie però alcune condizioni. In primo luogo il sistema dev'essere isolato e risulta difficile immaginare un' argomentazione geopolitica che non consideri i rapporti di forza fra la comunità e l' universo delle comunità che si influenzano reciprocamente. Inoltre, un sistema ergodico necessita di stazionarietà, quindi gli elementi del sistema devono essere decorrelati e, ancora una volta, risulta irreale immaginare una comunità di individui non correlati. Il linguaggio, la cultura, le norme giuridiche, le religioni, sono forme derivate da correlazione e anche piuttosto intensa. Infine, se lo stato del sistema è stazionario, ne deriva che gli elementi del sistema sono non autocorrelati e ciò implica che il comportamento dell' individuo al tempo t non dipenda dal comportamento dello stesso individuo al tempo t-1, t-2, ..., t-n. Ciò significa che gli individui non possono avere memoria. Difficile integrare l'assenza di memoria con le considerazioni storiche che usualmente dimorano nelle argomentazioni geopolitiche. Probabilmente si potrebbe ipotizzare, indebolendo le ipotesi, un sistema più complesso in cui una comunità possa attribuirsi alcune sovranità, ad esempio giuridiche, normative, militari, di sicurezza, monetarie che vengano sottratte agli individui rendendo così il sistema meno irrealistico.
@stefanobutelli35882 жыл бұрын
Sono felice che ci sia un collega fisico a vedere questo video, ed un altro (o forse lo stesso) a porre la domanda! Ti do la mia opinione in proposito: è un fatto che molti sistemi complessi (dove ci siano unità correlate e sufficiente numero delle stesse) abbiano delle proprietà emergenti, cioè non visibili nell'analisi del singolo. Applicato brutalmente alla società vorrebbe dire che "il popolo italiano" ha proprietà che "il cittadino italiano" non ha, e che anche sommando le proprietà di tutti i cittadini ci sarebbe sempre qualcosa "in più" nel confronto con la collettività. La risposta di Fabbri mi suona come: "è possibile, ma più che il tutto che supera la somma delle parti, io vedo che il tutto è minore della somma delle parti", perchè ad esempio "la responsabilità" sembra venire meno passando dal micro al macro. Aggiunge poi che gli paicerebbe essere smentito. La nostra capacità di influenzare l'intero pianeta, ad esempio, è visibile solo a livello collettivo. Costruire un razzo per lo spazio è una capacità collettiva, non singola. Probabilmente c'è dell'altro, ma l'idea "ergodica" di Fabbri in cui la comunità è identica al singolo è molto più efficace di quasi tutte le filosofie politiche che conosco, per quanto la scienza attuale mostra che sia una semplificazione.
@tairo10922 жыл бұрын
@@stefanobutelli3588 Si potrebbe semplicemente dire con Platone che l'Idea reale della giapponesità è il presupposto del singolo giapponese, e non viceversa. Ciò NON varrebbe per lo Stato inteso nel suo aspetto transeunte e non 'ideale': come realtà bruta può essere inferiore alla somma della parti, mentre quando si riconnette all'IDEA, agisce in un modo ordinatore superiore (il concetto di 'Imperium'). Giapponesità, tizio giapponese e Stato giapponese quindi sarebbero tre elementi distinti, con uno naturale e uno 'artificiale'. Infatti credo abbiate dimenticato la distinzione tra Nazione e Stato.
@aa20012 Жыл бұрын
@@stefanobutelli3588 dice che la collettività è meno responsabile, più anarchica, più caotica del singolo come è a cominciare dal doppio pendolo
@fedefede. Жыл бұрын
Cari Dario, dissenzo dal fatto ke le guerre sono fatte dai proletari...da quando è mondo sempre i contadini han chiamato a combattere le guerre, solo ultimamente le cose sono cambiate con il professionismo.
@KyooGozen2 жыл бұрын
Straordinario. Grazie!
@Alessandro619 Жыл бұрын
Bravo !
@rosarusso-uu8vi8 ай бұрын
Grande Fabbri
@marcolarosacanina49627 ай бұрын
bravissimo!
@andreapaologiannini99682 жыл бұрын
Dario Fabbri è molto bravo. Dovrebbe, e non solo lui, sviluppare di più il rapporto fra natura e cultura che è l'ambivalenza caratteristica dell'essere umano, in quanto la filosofia morale che è propria della filosofia politica è contrapposta alla natura umana "malvagia", intesa come sete di volontà di potenza., tipica delle comunità.
@tairo10922 жыл бұрын
Non capisce niente di filosofia è un povero dilettante a esser generosi, davvero ridicolo. È un bravo tecnico, molto capace, ma finisce qui.
@davide77082 жыл бұрын
@@tairo1092 Potresti approfondire?
@tairo10922 жыл бұрын
@@davide7708 Che non è ferrato in filosofia, banalizza Hegel e altri con supponenza ridicola, e mi pare si rifaccia solo all'antropologia di Hobbes, dicendo pure che gli ideali politici non hanno alcun effetto sulla Storia, in modo riduzionista. Poi confonde politologia e filosofia politica ecc. Se vuoi leggere gente forte sia in filosofia che in geopolitica leggiti Carl Schmitt o Spengler ad es.. Fabbri è un sagace analista, da cui imparare molto, ma non è capace a fare il teorico, e in più ha un'arroganza ingiustificata spesso, oltre che ammorbidirsi molto in tv.
@tairo10922 жыл бұрын
@@davide7708 Quindi: va bene la critica riguardo il vedere come a volte le ideologie degli Stati sono una maschera per la potenza, ma NON va bene il trattare i grandi filosofi con boria, quando non li si capisce neanche. È bravo come intellettuale pratico, non come intellettuale puro o teorico.
@davide77082 жыл бұрын
@@tairo1092 Interessante, molto "americano" nel suo pragmatismo dunque
@jacopof10452 жыл бұрын
stimo moltissimo Fabbri e lo seguo da anni, ma qui è andato fuori dal seminato. Ha ridotto la filosofia politica alla politologia, le ha attribuito oggetti e dogmi abbastanza a caso. Quando mai la filosofia politica studia i partiti? Può toccarli in maniera accidentale, ma non sono il suo oggetto di studio. Chi ha detto che la filosofia politica vede i conflitti semplicemente come conflitti di idee? che le guerre scoppiano per le idee o per la lotta di classe? Al massimo lo crederà qualche marxista (i figli scemi della filosofia), ma non si può dire che siano dogmi della disciplina. Basti vedere Hegel (di cui dà un'interpretazione "curiosa"), per il quale la guerra è un fatto naturale, come lo era per Platone e la stragrande maggioranza dei filosofi. Poi sul fatto che le idee non contino nulla calma, nella rivoluzione francese le idee sono contate e direi che ha abbastanza cambiato la storia. Tra l'altro le idee della classe dirigente decidono eccome la traiettoria di uno stato: se vai in Europa pensando che sia un tavolo dove fare valere gli interessi nazionali è un conto, se vai lì pensando che bisogna abolire i confini e l'Europa è il paradiso promesso è un altro. Tra l'altro lui cha ama e ha studiato l'America dovrebbe sapere che lì le idee hanno contato eccome (nonostante la narrazione differente), basti vedere i neoconservatori. La guerra in Iraq è stata fatta sulla scia di una convinzione filosofica, maturata partendo e modificando il pensiero di Irving Kristol e prima ancora di Leo Strauss. Per non parlare delle guerre di religione, che stando alle sue convinzioni non avrebbero spiegazione. Mi sembra poi incorra in una bella contraddizione quando prima afferma come gli Stati non siano che aggregati di persone, quindi siamo imperfetti e possano sbagliare, e poi gli conferisce piena razionalità, addirittura gli Stati si sceglierebbero le ideologie apposta per i propri scopi. Ma quando mai i soggetti conoscono i propri scopi e i mezzi per raggiungerli? Le persone sanno a mala pena cosa vogliono, oggi vogliono una cosa e domani un'altra. Gli esempi sarebbero infiniti, tutto ciò per dire che questa lezione mi sembra un po' superficiale. In ogni caso lui rimane un grande
@marcofavali2 жыл бұрын
Riascoltati la lezione, ha detto delle grandi verità che ci fanno paura .. pensaci senza pregiudizi ..
@Crix3332 жыл бұрын
Ti rispondo solo in merito alle guerre di religione. La religione fu per lo più un pretesto. Per la maggior parte dei partecipanti si trattava di disfarsi dell'autorità del papa o di mantenerla. poi in mezzo ci saranno stati credenti ferventi, ma non decisivi
@marcoiltubo2 жыл бұрын
in ogni caso lui rimane un grande ... ?
@jacopof10452 жыл бұрын
@@marcoiltubo certo, perché di solito è illuminante, lui e Limes mi hanno aperto un mondo anni fa. Semplicemente non concordo con lui su questa tema ( e nemmeno Caracciolo lo sarebbe, credo)
@marcoiltubo2 жыл бұрын
@@jacopof1045 forse perchè tu come lui, ma più lui he tu ovviamente pensando di conoscere la filosofia invece più probabilmente ne sapete o ne avete una superficiale visione, ne ignorate le fondamenta, ad esempio ignorate che non si deve confondere l'informazione, il dato con la verità. Illuminare la scena, lo scenario significa vedere grazie a una particolare luce da un particolare punto di vista. L'illuminazione di cui parli è soggettiva perchè dipende dal tipo di luce e dal punto di vista. Dove sta il problema ? Il problema non si crea se i dario fabbri parlano da un 'certo' punto di vista e ne sono consapevoli. Il problema si crea quando parlano 'urbi et orbi' come se loro avessero capito la verità. Prendiamo come presenta la rivoluzione russa il fabbri. Ora tu dimmi se il suo è un legittimo punto di vista o è il solo punto di vista con cui interpretare cosa è successo? Tu dimmi se nella testa di uno come Lenin ci stanno le centinaia di milioni di teste del popolo russo o c'è la testa di Lenin ? Per carità, Lenin o Napoleone o Giulio Cesare saranno pure stati dei grandi interpreti dei sentimenti popolari ma il loro 'genio' si ridurrebbe quindi a un mero tecnicismo (politico, militare che dir si voglia) ? citifonare Totò per la risposta. Poi io sono il primo ad ammirare chi, come te, si innamora di un personaggio, delle sue idee ma attenzione, dopo l'innamoramento c'è la fase di elaborazione personale. Sennò ti informo che il fabbri considera quelli come te che pendono dalle labbra del tecnocrate di turno, un mero 'tonto' incapace di pensare autonomamente, uno da intortare o che non può che sentire come gli altri, come la metti la metti, alla fine il fabbri ti considera un robot, un normalizzato, mai una persona, un individuo come tutti gli altri che non può che pendere dalle sue labbra come si pende dalla labbra di un papa qualsiasi, tranne poi scoprire che anche i papi chiudono le chiese se i tecnocrati lo vogliono. auguri
@TobyHonest420 Жыл бұрын
Bell'intervento, ma ha proprio ragione quando dice di non aver capito nulla di Hegel (quasi tutto quello che ha detto su di lui é l'opposto di quello che disse Hegel)
@oldrea12 жыл бұрын
Dall'Uomo senza Qualità di Musil (inizio 900): "Si potrebbe dire che noi ci preoccupiamo troppo poco degli avvenimenti in sé e troppo del soggetto, del dove e del come di tali avvenimenti, cosicché l'importante per noi non è lo spirito degli eventi, bensì la loro trama". La sonnolenta Kakania del "tirare a campare" prossima al disastro descritta nel romanzo ricorda molto l'Europa dei nostri tempi, che per settanta anni si è nutrita di economia e capitalismo soltanto illudendosi di essere entrata in una dimensione post-storica, come sottolinea Fabbri. Sempre Musil: "Perchè l'uomo non fa la storia? Perchè è attivo nei suoi confronti solo come è attivo l'animale, quando è ferito, quando il fuoco lo incalza, perchè insomma fa la storia solo nei casi di emergenza?". Niente di più attuale.. negli ultimi settanta anni abbiamo accettato in maniera inerme la storia del mondo, anzi peggio, ci siamo tirati fuori dalle forze che la muovono, convinti della superiorità delle nostre forme istituzionali e dei nostri sistemi culturali, che fungevano da tranquillante. Ora, messi alle strette da questa guerra che ci brucia alla porta di casa, improvvisamente diventiamo attivi nei confronti della storia.. e addirittura professiamo la guerra come soluzione delle controversie, personalizziamo e banalizziamo eventi complessi ("la guerra di Putin") per sentirci ancora una volta estranei, post-storici, non responsabili, moralmente superiori.. Lo spirito degli eventi, ancora una volta, ci sfugge del tutto, e va in scena il "teatro del mondo", cioè una commedia scadente: sempre gli stessi ruoli, gli stessi intrecci, le stesse storie (il dittatore cattivo contro l'armata dei buoni).
@visic19512 жыл бұрын
Beh... Ma l'hai capito che questo fabbro fa parte dell'officina della propaganda pro guerra....? Che squallore..!
@ninuzzu772 жыл бұрын
Illuminante, grazie!
@sarasiena32412 жыл бұрын
La lucidità di pensiero di Fabbri è strabiliante
@visic19512 жыл бұрын
... Certo, gli è chiarissimo che al mondo ci sono tanti fessi, e lucidamente si è elaborato una " ARTE per allucinarli... È un allucinato allucinatore...! Su questo puoi mettere la tua ingenuità sul fuoco....ma attenzione, bruceresti tutto, Non hai altro......
@cellin6524 Жыл бұрын
è facile avere un pensiero lucido quando non hai vincoli scientifici ma ti limiti a sparare minchiate
@domenicodestefano2397 Жыл бұрын
Affascinante proprietà di linguaggio. ....come un maestro che , pazientemente, insegna ai suoi alunni.
@salvatoreesposito35022 жыл бұрын
Illuminante
@domenicomarinelli6826 Жыл бұрын
Fa impressione vedere, con le domande del pubblico, ancora valido l'utilizzo della mascherina quando ancora l'esito preventivo dei vaccini nella proliferazione della sars cov 2 era ancora incerto e la stagione estiva era ancora lontana. Esiste anche una correlazione tra ambiente, clima e associazioni umane oggetto di studio della disciplina? Nella storia questo tipo di contaminazioni tra discipline vengono oggi proficuamente praticate. Sarebbe interessante sviluppare il discorso della geopolitica anche in questa direzione e inserirlo in un ottica di filosofia evolutiva anche. L'escatologia aveva in Hegel questa funzione, di individuare un orientamento e un paradigma dei comportamenti e degli indirizzi delle azioni umane.
@laprimularossa46262 жыл бұрын
„Quando lo sfruttamento dell'operaio da parte del padrone di fabbrica è terminato in quanto all'operaio viene pagato il suo salario in contanti, si gettano su di lui le altre parti della borghesia, il padron di casa, il bottegaio, il prestatore su pegno e così via. Quelli che fino a questo momento erano i piccoli ordini medi, cioè i piccoli industriali, i piccoli commercianti e coloro che vivevano di piccole rendite, gli artigiani e i contadini, tutte queste classi precipitano nel proletariato, in parte per il fatto che il loro piccolo capitale non è sufficiente per l'esercizio della grande industria e soccombe nella concorrenza con i capitalisti più forti, in parte per il fatto che la loro abilità viene svalutata da nuovi sistemi di produzione. Così il proletariato si recluta in tutte le classi della popolazione.“ Karl Marx
@lorenzonisini80972 жыл бұрын
Ma per esempio, in tema di guerre, visto che si fanno per tutto tranne che il capitale, vogliamo buttare sul fuoco il business delle armi e gli innumerevoli colossi industriali che ne fanno parte?
@silusiano2 жыл бұрын
che vale più o meno per qualunque business in qualunque ambito.
@diegobeccaris4270 Жыл бұрын
L ottavo giorno dio si occupò di geopolitica e per prima cosa creò Dario Fabbri
@filicia702 жыл бұрын
bravura eccelsa ed esposizione brillante
@robertobidoli23902 жыл бұрын
Già lo immagino da anziano: lunga barba, sedia a rotelle, un cubo olografico zeppo di equazioni psicostoriche, in udienza presso l'imperatore galattico a raccontare dei prossimi mille anni di interregno a patto dell'istituzione di due fondazioni, ai due opposti della galassia
@black-jy2gs2 жыл бұрын
Fabbri?, patetico.
@nunziantealbano10792 жыл бұрын
Da asimoviano dico che questa è bellissima...! 😁
@VideoBelladonna3 ай бұрын
Appena conosciuto Fabbri ho subito pensato anche io al ciclo della Fobfazioni di Asimov
@gianlucalucchetti6012 Жыл бұрын
Fantastico
@toffonardi70372 жыл бұрын
Qua siamo a livelli sublimi
@visic19512 жыл бұрын
Ahah... Basta poco.... Ma ti pagano per sublimarti....?
@m1rc232 жыл бұрын
Però @dario fabbri, io vorrei capire come si applica il suo approccio dell'autodeterminazione dei popoli alla loro struttura di governo alla korea divisa tra nord e sud, come fa un'unica nazione arrivare nella separazione a così grande differenza?
@lamontagna90362 жыл бұрын
Perché è stata imposta da americani e sovietici
@m1rc232 жыл бұрын
@@lamontagna9036 non è sufficiente anche l'italia era divisa tra diverse potenze eppure...
@Signman-l8m2 жыл бұрын
@@m1rc23 ha la Corea una storia suggestiva come l'Italia? È comunque non è che l'Italia si è liberata proprio sola, senza l'intervento Inglese il regno delle due sicilie sarebbe ancora qui.
@vframecutter5 ай бұрын
Ho un dubbio. C'è o ce fa? È stato reclutato dalla Cia? O lo fa a gratis? Comenque aveva ragione la nonna.
@muziomicalizzi6351 Жыл бұрын
Ma per quando è prevista la festa di laurea di questo venditore di fumo?
@giacomorosellini42402 жыл бұрын
troppo bravo questo uomo , complimenti
@giuseppebiscardi5542 жыл бұрын
Un Fabbri mostruoso. Tuttavia sottolineo che le durissime critiche che ha fatto alla stampa, allo speciale Mentana non le fa mantenendo una posizione fin troppo molle. Mi piacerebbe che avesse più coraggio, anche a costo di avere un duro contrasto col conduttore.
@lattepiu36692 жыл бұрын
Non può. Per un duplice motivo, Mentana non lo permetterebbe, il taglio da dare allo speciale è deciso da lui e Fabbri ha accettato per convenienza. A Fabbri conviene per un conflitto d'interessi, non scrive più per Limes ma ha fondato la propria rivista di geopolitica "Domino" e Mentana è l'editore di questa rivista. Saluti.
@Nome_utente_generico2 жыл бұрын
Per me il fatto che sia lì è già una gran cosa. Il messaggio passa anche se non lo urla. Infatti siamo qui in tanti a vedere questo video. Pochi anni fa una conferenza come questa era roba "esoterica".
@lattepiu36692 жыл бұрын
@@Nome_utente_generico Anche questo è vero.
@visic19512 жыл бұрын
Ma di che mostruosità parli.? Ah si.... Della propaganda...
@marcocasu2 жыл бұрын
mah se debbo pensare a una possibile relazione tra filosofia e geopolitica, non posso che coglierla attraverso la lettura di Carl Schmitt e mi spiace , non con Fabbri
@francescobigi58472 жыл бұрын
Dottor Fabbri, se l’unico aggregato che conta è l’ethnos, e lei porta in qualità di prova di questo (e a più riprese) il fatto che soldati appartenenti alla stessa classe ma a diversi popoli combattessero tra di loro (bisogna però capire davvero quanto volontariamente), allora dovrebbe cercare di spiegarmi un episodio (uno dei tanti a dir la verità) che vale come controesempio. 1870, Parigi. Lo stato maggiore prussiano fa liberare i soldati francesi che aveva preso prigionieri a Sedan affinché espugnino la capitale francese occupata dai comunardi (francesi anch’essi) che avevano messo in pericolo l’intera classe dirigente francese. Lei questa cosa come se la spiega se non con una solidarietà di classe tra la classe dirigente prussiana e quella francese? Personalmente credo che tra gli esseri umani esistano connessioni di tipo interetnico di forza pari e a volte superiore a quelle di tipo etnico. Lei sostiene inoltre che Lenin e Trotsky avessero scelto di usare strumentalmente il marxismo. A partire da quali evidenze documentarie può sostenere tale tesi? Infine: se il marxismo può essere usato quale mero strumento da Lenin e Trotsky (cosa che le ripeto è da provare) ne consegue che Lenin e Trotsky avessero una motivazione altra. Quale? Il nazionalismo russo? Consistente a questo punto in cosa dato che, per esempio Trotsky era ebreo? La sua tesi presuppone che per quanto uno possa studiare sarà sempre mosso da un’attaccamento uterino alla propria terra. Questa sì che è una posizione facilmente strumentalizzabile.
@diegomonaci70882 жыл бұрын
L’aiuto di Bismarck alla controrivoluzione a Parigi si può spiegare perché i comunardi erano decisi a proseguire la guerra (al contrario della classe dirigente francese) e, memore dei fatti del 1792-1815, preferí stroncare sul nascere un movimento rivoluzionario radicalmente sciovinista, che avrebbe causato non pochi problemi al nascente impero tedesco (non a caso, nel ventennio bismarckiano, il cancelliere ruoterá le alleanze in modo che la Francia venisse di fatto neutralizzata). Per quanto riguarda lenin e trotzki, essi hanno preso come strumento il marxismo (ben inteso, perché ci credevano, non per arrivare al potere) ed hanno vinto perché era il sistema più affine al popolo russo, in quanto fin dalla fine del medioevo russo (1861) si formarono comunità di villaggio ed in questi il popolo nel 1917 si riconobbe nei soviet, sapientemente sfruttati da Lenin salvo poi disfarsene de facto
@carlapeschiera5062 жыл бұрын
Ho letto qualche commento qui di seguito, quanti negativi.....ma come si permettono questi che commentano in tal modo...e citano Hegel e via di seguito, senza magari sapere chi era costui.... signore e signori , io tiro tanto di cappello a Dario Fabbri, non sempre riesco a capire tutto quel che dice, ma cerco di imparare e. poi faccio le mie piccole ricerche su internet per documentarmi meglio. Scusate il disturbo
@g.f.67692 жыл бұрын
Tra l'altro citano hegel senza averlo capito... Impossibile capirlo 😂
@magpiesnobsob2 жыл бұрын
Suggestiva l'interpretazione dei bolscevichi che rileggono Marx, ma sembra più uscita da un libro di Dan Brown che da un libro di uno storico
@paolodinatale62432 жыл бұрын
Le basi ci sono, anche se Fabbri per forza di cose semplifica. Fino al 1905 i movimenti rivoluzionari non sono tanto legati a Marx, quanto a Fourier e altri pensatori russi. Sono i demoni del romanzo dostoevskiano. Ma nelle concessioni di autonomia che Lenin fa alle regioni satelliti (Ucraina su tutte) e nella prima opera scritta da Stalin sul ruolo delle comunità non russe si può rintracciare l'abbandono del panslavismo in funzione antizarista. Rimane però la componente della proiezione di potere che vogliono esercitare sui satelliti. I bolscevichi dimostrano successivamente di fregarsene del proletariato non russo, altrimenti non si spiegano i drammi che vivono i contadini ucraini fino agli anni 40, come non si spiega l'oppressione sui georgiani storicamente più moderati (ma comunque anticapitalisti). Ecco quindi la strumentalizzazione di Marx per cambiare il discorso del potere da imporre alle regioni satelliti dell'impero.
@giomarino75662 жыл бұрын
Non sono d'accordo che la classe dirigente sia comunque fatta da cittadini russi, purtroppo c'é una differenza sostanziale tra la classe dirigente e il popolo, e non hanno gli stessi diritti o le stesse possibilitá
@federiccobene11 ай бұрын
Occhio a dire siamo "etichetta". L'unica cosa che siamo è possibilità infinita. Potremmo essere conflittuali per condizionamenti non per indole innata.
@il_Med2 жыл бұрын
qualcuno ha mai visto Fabbri sorridere? ho cercato anche su internet ma non ho trovato nulla...
@SteBonora2 жыл бұрын
"... È miserabile? Sì! Ma lo siamo..."
@visic19512 жыл бұрын
Lo sarà lui, io non credo
@SteBonora2 жыл бұрын
@@visic1951 Victor Hugo definisce i miserabili "uomini degni di compassione". Ognuno creda ciò che vuole.