Fiat 130 2.8 V6. Stiamo ultimando il restauro

IN ALLESTIMENTO /
stiamo preparando la Fiat 130 2.8 V6, capolavoro indiscusso del Lingotto, rivalutato dalla critica e dal pubblico dopo decenni di oblìo immeritato.
È stata un’ammiraglia incompresa, troppo al di fuori dal target della Casa torinese, capace di competere con le Mercedes Benz di allora, con le Jaguar di allora e con tutto ciò che era all’apice dei listini.
Purtroppo, l’apice del successo non lo ha potuto raggiungere, proprio perché marziana e, a detta di alcuni, troppo démodé già nel momento della nascita.
Eppure, di fuori moda, non aveva nulla, perché le Jaguar vantavano più cromature di un lampadario barocco, e quello era comunque il loro lato più affascinante, così come le Mercedes Benz della stessa fascia di prezzo, di sicuro, non erano poco luccicanti o poco leziose, addirittura.
Insomma, alla 130 non è stato perdonato il fatto che fosse una Fiat, ma a noi è sempre piaciuta, e sempre piacerà.
Impossibile stancarsi di una linea così bella e ben proporzionata, elegante e comunque molto sobria.
Era un modo per distinguersi da chi già si distingueva con una DS, unica ammiraglia fuori dagli schemi tradizionali, ma ancora diversa e ancora collocabile su un pubblico lontano da quello della 130 e delle sue dirette competitor.
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