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@AndreaSguinzi2 ай бұрын
Molto molto interessante questa tua lezione. Grazie come sempre
@alexgregorj3 ай бұрын
Questa serie è davvero molto bella e formativa grazie 🙏
@vickymax40273 ай бұрын
Chiarissimo. Bravissimo. La contraddizione non appare più per Hegel come un ostacolo o un difetto del pensiero ma come l' intima legge di esso e della realtà sicché la ragione antinomica si svela come un momento necessario dello sviluppo della ragione concreta, dialettica, che conciliando le antinomie supera le sue intime scissioni. Criticando la sua stessa critica la ragione con Hegel riafferma la pienezza e l'assolutezza dei suoi diritti sovrani e vince le antinomie in cui si era creduta imprigionata e irretita. Hegel costituisce indubbiamente l'' orgasmo della ragione della filosofia moderna il suo culmine, il punto più alto che, però, non può essere fermato e viene travolto dal divenire della storia il cui movimento procede in avanti e mostra di non essere teofania né un divenire regolato e illuminato da valori assoluti incombenti dall'alto. La storia, purtroppo, non è il farsi dello spirito o dei valori ma vita e dramma di uomini concreti. La storia è sviluppo si ma sviluppo di un dramma insofferente ad un eccessivo teoreticismo. L'uomo storico esiste ed è un uomo finito e temporale ancorché possa esistere una dimensione a spaziale e atemporale nella vita dell'uomo che lo conduce alla beatitudine. Mi pare che inuno dei tuoi video su Dante tu metti luce molto bene la compresenza della eternità e della temporalità, della storicità dell'uomo. L'uomo resta incatenato alla dura legge del lavoro e condannato ad essere libero attraverso "il travaglio del negativo.". Il movimento della ragione e del reale non si arresta dentro un sistema o dentro una visione conclusiva di un mondo giusto compiuto. Hegel ha ragione oltre se stesso, anche se commette anche degli errori che già i suoi contemporanei avevano posto in luce. Ma tutti i più grandi filosofi errano e non sono la Verità. Tuttavia l'implosione della ragione hegeliana non significa che hanno ragione gli storicisti anti dialettici, gli esistenzialisti, i relativisti e gli irrazionalisti di ogni tendenza. 😊
@triplavvvu2 ай бұрын
Ciao Paolo, ogni quanto verranno aggiornate le lezioni di questo corso?
@giuseppedeluca60412 ай бұрын
Paolo, pace e bene anche a te e grazie per il tuo impegno. Provo a ragionare: l’ente è se stesso ed insieme è l’altro da se : il tuo gatto è il tuo gatto ed è il tuo gatto in quanto non è Paolo, non è un cane, non è un mobile … Questa è la contraddittorietà della realtà concreta. Ma in cosa consiste la conciliazione? O meglio: non vedo contraddizioni che si superano per creare nuovo conflitto. Semplicemente, l’esistenza del tuo gatto è anche già conciliata con la tua esistenza e con quella di ogni altro ente ( compreso quella del cane ): l’esistenza è questa condizione di contraddittorietà che è il fondamento di tutti gli esistenti. Cos’è che non ho capito della posizione di Hegel?
@paolorossi53983 ай бұрын
Se possibile pongo una seconda osservazione: parli di " Assoluto come libertà". Ti seguo da tempo ma ne' su you tube né sul tuo libro ho trovato un aggancio a Pareyson e alla sua opera principale "ontologia della libertà". Anche per Pareyson l'Assoluto è concepito come libertà piuttosto che come Essere e/o Soggetto.
@fenomenologicamente2 ай бұрын
In realtà nei Sette esercizi accenno a Pareyson. Ti giro il passo: Dice Adorno ai suoi studenti che la metafisica, imprigionata nella «serra della nostra costituzione e del nostro linguaggio», è volta sempre «oltre se stessa, oltre questa limitazione e attraverso i vetri. E precisamente questo pensare oltre se stessa, verso l'aperto, proprio questo è metafisica». La metafisica, dirà Pareyson in modo particolarmente efficace, è azione e pensiero che «non suppone il misticismo dell’ineffabile, ma l’ontologia dell’inesauribile».
@paolorossi53982 ай бұрын
Molto interessante è questo "aperto" e metafisica concepita come azione. Il libro a cui facevo riferimento è "Metafisica". Ho letto poco fa la spiegazione di"Sette Esercizi". Interessante anche se per me un po' difficile. Non mancherò di metterlo tra i libri che mi farò arrivare per natale.
@fenomenologicamente2 ай бұрын
@@paolorossi5398 Solo per dire che hai colto bene il mio debito verso Pareyson
@paolorossi53982 ай бұрын
Sono un ragioniere (fallito), quindi testa dura. Di tanto in tanto però azzecco qualcosa.
@paolorossi53983 ай бұрын
Lezione veramente interessante. Ben spiegata perché vissuta. Avanzo però una perplessità che non nasce da me ma da altri interpreti di Hegel: per costoro mi pare di capire, l'assoluto non è movimento senza fine ma un ritorno in sé. La fine è come l'inizio. Chi ha ragione?
@fenomenologicamente3 ай бұрын
Hai ragione, tendenzialmente i manuali scambiano la (indubbia) sistematicità di Hegel con una pretesa di esaustività. Di solito lo fanno tirando in ballo la tiritera di tesi-antitesi-sintesi, che hegeliana non è, per dire: "ecco vedi, Hegel arriva alla sintesi definitiva, alla fine della storia!". Per Hegel però non è mai possibile andare al di là del proprio tempo, non afferma mai il punto di chiusura definitivo. Afferma invece - in ciò la sua positività - che ogni contraddizione deve essere superata.
@paolorossi53983 ай бұрын
Grazie per la risposta e grazie alle tue lezioni comincio a capire qualcosa di filosofia.
@pierpier78062 ай бұрын
@@fenomenologicamentequesta è la risposta di Remo Bodei se ben ricordo
@lucazenaro63003 ай бұрын
In che senso Hegel è idealista ?
@fenomenologicamente2 ай бұрын
Nel senso che la Cosa è Idea, Concetto, mediazione.
@lucazenaro63002 ай бұрын
il pensare è l’oggettivo
@lucazenaro63002 ай бұрын
Il pensiero è la condizione dell’essere
@fenomenologicamente2 ай бұрын
@@lucazenaro6300 Dipende cosa si intende per "pensiero". Bisogna sempre tener fermo che Hegel è un grande nemico del cosiddetto idealismo "soggettivo".
@vickymax40273 ай бұрын
Il percorso il divenire, in Hegel è intanto e soprattutto un percorso logico, nel pensiero, che Hegel immagina genialmente essere coincidente con il percorso reale, storico. Ma il percorso reale e storico va al di là del percorso logico, e della genialita di Hegel, è ancora più geniale e non accontenta Hegel. 😁La dialettica vera è dialettica nella storia che si fa attraverso la realtà umana e non segue la logica di Hegel. Comunque non entra dentro la sua logica. Il divenire non è una categoria logica. O meglio il divenire reale non coincida con lo sviluppo della logica di Hegel. È un divenire dialettico ma fatto dagli uomini concreti con il loro lavoro e il loro sudore, movimento che va oltre la logica schematica, per quanto genialmente esposta e escogitata, di Hegel