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Alle 14.17 del 1° maggio del 1994 finiva la corsa di Ayrton Senna, con uno schianto al Tamburello che avrebbe sconvolto la Formula 1 e l’opinione pubblica, costituendo uno spartiacque nella storia di uno sport che ancora una volta mostrò il suo lato subdolo, crudele. A 30 anni dal tragico weekend di gara di Imola, però, non vogliamo ricordare l’epilogo dell’esistenza di Senna, ma celebrare la sua vita e la sua carriera, ripercorrendole attraverso alcune delle vetture con cui ha costruito la sua leggenda.
Sono i kart, le vetture delle formule minori e le monoposto di Formula 1 ospitate nella mostra Ayrton Senna Forever, visitabile al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dal 24 aprile al 13 ottobre. Carlo Cavicchi, direttore di Autosprint ai tempi dei successi di Ayrton Senna, è riuscito a portare in Italia una serie di auto iconiche, dalla Toleman TG184 con cui Senna debuttò in Formula 1 fino alla Williams FW16 con cui andò incontro a un destino tragico.
Ripercorrendo le imprese colte da Senna con le vetture che costituiscono i pezzi forti della mostra di Torino, si capisce bene perché Ayrton sia capace ancora oggi di valicare lo spazio e il tempo per affascinare nuove generazioni di appassionati che non erano ancora venuti al mondo quando Senna scomparve. A 30 anni dalla sua scomparsa, Ayrton Senna vive. Perché in fondo quelli come lui non muoiono mai.
Riprese: Camilla Pellegatta
Montaggio: Giovanna Tralli
In questo video:
0:00 Introduzione
0:32 I kart
2:04 Formula Ford 1600
3:53 Formula Ford 2000
4:37 Formula 3
5:24 Toleman TG184
8:32 Race of Champions
9:32 Lotus 97T
12:12 Lotus 99T
13:21 McLaren MP4/4
16:42 McLaren MP4/6
18:35 McLaren MP4/7
20:40 Williams FW16
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