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E' una delle citta' piu' antiche d'Europa e in quasi 3.000 anni ha passato momenti di autentico splendore ad altri di profondo declino. Siamo a Napoli e iniziamo la nostra visita dal centro storico. Un reticolo di vie dove ogni possibile stile architettonico si accavalla su quelli precedenti: costruzioni greche, teatri romani, chiese gotiche e barocche, mura medievali, palazzi rinascimentali e via dicendo.
Certo, Il centro e’ bello ma un po trasandato. Bidoni delle immondizie e graffiti imbrattano gli angoli della citta’ e goffi vigili urbani fanno quello che possono per dirigere il traffico. Da questo vandalismo pero' emergono anche forme d’arte moderna: come piccoli capolavori di street art de’’artista romana Alice Pasquini e perfino due simil-Banksy in piazza dei Gerolamini.
Napoli si respira come una citta vissuta fino in fondo dai suoi abitanti, trabocca di vita e umanità’, ed in strada va in scena la vita di tutti i giorni. Incontriamo Andrea con sua moglie e suo figlio. Andrea e’ uno dei rari casi di emigrazione all’incontrario. Originario della provincia di Pordenone, si e’ trasferito a Napoli per lavoro 10 anni fa e ha ormai assimilato non solo la cultura, ma anche l’accento della citta'
La citta’ ha un particolare rapporto con la religiosità’ e le credenze. Il culto dei morti resta vivo. Ai morti i fedeli attribuiscono il potere di esaudire le loro preghiere e di visitare, sporadicamente e a loro piacimento, il mondo dei vivi (ad esempio tramite i sogni). I Santi sono venerati più’ di Gesu e Maria. Osserviamo un devoto trovare ispirazione mentre bacia il sangue di San Gennaro. Tra i santi patroni di Napoli, un posto particolare lo trova poi San Maradona. Tra le credenze napoletane, una menzione va alla “smorfia”, i numeri da giocare al lotto dati dalla lettura dei sogni. Decidiamo di provare.
Lasciamo per qualche ora la luce del sole per scendere nel sottosuolo. Scendere a 40mt di profondità significa compiere un viaggio nel tempo di quasi 3.000 anni. Le gallerie, furono originariamente scavate dai greci come cave di tufo, poi utilozzatete come acquedotto dai Romani e diventarono rifugi antiaerei durante seconda guerra mondiale. Oggi sono esplorabili a piedi
Il cibo a Napoli e’ sublime: pasta, pesce, piatti “di terra" fino all’immancabile pizza, la citta’ ha una varietà’ culinaria incredibile che cerchiamo di sperimentare quanto più’ possibile nei ristoranti o grazie alle mani della zia di Cristina, Rosaria
Non possiamo non spendere una giornata visitando gli scavi di Pompei. Un’esperienze unica per fare un salto in epoca romana. A guidarci e’ O Professore Giuseppe Galano, un abile guida che apprezziamo soprattutto per l’incredibile passione con cui ci spiega non solo la storia, ma anche gli usi e costumi dell'epoca. Dopo Pompei, visitiamo anche la Villa Oplontis, o Villa di Poppea, la moglie di Nerone.
Napoli e’ una delle citta' più misteriose d'Europa, e' una Pompei che e' sopravvissuta al Vesuvio. E' un microcosmo a se stante.