Gentile Professore,grazie per la sua capacità di coinvolgimento e guida intorno ad argomenti oggettivamente difficili...sono un "semplice" appassionato di Filosofia e vorrei porle una riflessione(temo ahimè ingenua) in merito alla necessità del percorso nelle istituzioni etiche per ottenere la "vera libertà".Mi pare di rilevare ,naturalmente fatte le debite distinzioni,lo stesso problema che c'era in Platone a proposito della Kallipolis: vale a dire il risalire ai "primi" che costuitiranno istituzioni "valide" ,"giuste" ,tali da poter nelle stesse consentire il percorso agli altri...ma i pionieri non hanno potuto essi stessi percorrerle( prof.siate benevolo...)
@luciocortella61316 күн бұрын
La domanda è legittima, ma non è un problema preso in considerazione da Hegel. La questione "chi educherà gli educatori?" non è per lui un problema, dal momento che il processo di formazione delle coscienze e delle individualità non è demandato ad altri individui ma alle istituzioni (leggi, costituzioni, pratiche sociali, abitudini). Se poi ci chiediamo "chi forma le istituzioni?" la risposta di Hegel è "la storia". Vi è una razionalità oggettiva che guida la totalità (dalle cose naturali e cosmiche a quelle individuali, sociali, culturali, politiche) e tale razionalità non è governata da nessuno in particolare. Certo, vi contribuiscono gli individui (chi più e chi meno) ma nessuno la controlla, anzi spesso le vicende storiche nascono e finiscono senza una precisa volontà e coscienza da parte dei soggetti umani. Tale logica sotterranea non garantisce la razionalità delle singole vicende, delle singole istituzioni, delle singole leggi, anzi consente cadute e ricadute, ma nel complesso il processo della modernità è per Hegel un processo di sviluppo della libertà. Come si può vedere, il punto di vista di Hegel non è per nulla "soggettivistico" né egli ritiene (come pensava Platone) che debbano essere i filosofi a governare, proprio perché la filosofia è solo "comprensione" del presente e mai prospettazione del futuro . Essa giunge sempre "troppo tardi", quando le cose sono già avvenute, proprio come la "nottola di Minerva" che sorge "sul far del crepuscolo".
@giovanniaddati-y4m4 күн бұрын
@@luciocortella6131 Chiaro! avrei dovuto prestare maggiore attenzione(ho rivisto il video) ad alcuni concetti fondamentali quali "razionalità" , "intero sviluppo" "IDEA"...grazie prof.!
@gcrdnc3 ай бұрын
Chiarissimo
@mattiafabbri89443 ай бұрын
sarebbe interessante se lei trattasse nel dettaglio qualche argomento specifico dell'opera di Hegel. Il punto di forza dell'opera è dopotutto l'altissima conoscenza tecnica delle scienze giuridiche.
@luciocortella61313 ай бұрын
In effetti Hegel aveva una grande competenza proprio nello specifico giuridico.
@mattiafabbri89443 ай бұрын
@@luciocortella6131 le faccio i complimenti per i video. Sempre una densità di informazioni d'oro. Non sapevo che lo Stato prussiano al tempo non fosse costituzionale, ad esempio.
@ma-zi1ji3 ай бұрын
Buongiorno professore, ringraziandola dell’interessante spiegazione, vorrei chiederle se ha in programma di realizzare altri video (oltre a quello inerente al rapporto eticità-moralità che accennava poc’anzi) a tema “filosofia del diritto” hegeliana: ha già qualche idea in merito?
@luciocortella61313 ай бұрын
Sì, ho un programma più di un video in futuro sulla filosofia del diritto, in particolare sia sulla società civile sia sullo Stato.
@francescodenadai20373 ай бұрын
Buongiorno professore, ho apprezzato molto il suo video. Volevo porle una domanda in vista del prossimo, dato che mi pare essere sul tema da lei accennato sul finire della lezione. Come muta, in Hegel, la libertà di una persona e la salvaguardia della stessa di fronte al preponderare di un'istituzione etica rispetto alle altre due? La situazione a cui mi riferisco, preciso, è quella in cui il processo di formazione della libertà dell'individuo è appiattito dall'influenza "eccessiva" di un'istituzione etica rispetto alle altre, di modo che "l'equilibrio" tra stato, famiglia e società (è corretto peraltro dare per assunto un "equilibrio" fra le tre?) venga ad essere alterato. Viene facile pensare alla tendenza contemporanea del diritto di normare ogni aspetto della vita quotidiana, tuttavia non vorrei cadere nell'errore di attribuire problemi di fine novecento alla concezione hegeliana ottocentesca di stato, etica e libertà. Un saluto cordiale
@luciocortella61312 ай бұрын
Hegel, come lei stesso intuisce, non fornisce una risposta a una tale questione, ma contempla tuttavia la possibilità che l'eticità conosca nella storia fasi di degradazione, in cui essa non riesce più a svolgere la sua funzione di "educazione alla libertà". In quei casi (e potrebbe essere anche il caso nostro, in cui la "salute" delle istituzioni sociali e politiche viene minacciata da una logica sistemico-amministrativo-burocratica) egli ritiene che l'unica risorsa sia la soggettività individuale e il ricorso all'interiorità - cfr. Filosofia del diritto § 138, nota).
@enricodivalerio61463 ай бұрын
Ma possibile che ho sempre capito il contrario di Hegel e del concetto di "stato etico"? È solo colpa mia?
@luciocortella61313 ай бұрын
No, non credo proprio che sia colpa sua. Hegel è comunque difficile da capire (e questo è un luogo comune, ma è vero) e spesso chi scrive i manuali di storia della filosofia ha problemi a capirlo. Dunque semplifica, si affida ai luoghi comuni. Poi, devo aggiungere, un po' è anche "colpa" di Hegel ...
@andreamillefiorini98682 ай бұрын
Non dimentichiamo che ogni anno, il 14 luglio, Hegel festeggiava quella data come liberazione dai vecchi regimi. Dunque definire Hegel un reazionario o un teorico della restaurazione mi sembra quanto meno riduttivo.
@marcocappuccini3702 ай бұрын
Nella manualistica scolastica Hegel è il filosofo giustificazionista e reazionario. Molti insegnanti di liceo lo spiegano così...
@luciocortella61312 ай бұрын
Lo so bene. Per questo ho fatto il video.
@LuigiSimoncini3 ай бұрын
Mi sfugge il criterio secondo cui si stabilisce che un'idea sia compiutamente realizzata...
@luciocortella61312 ай бұрын
Lei ha giustamente individuato uno dei problemi della teoria hegeliana dell'eticità. Hegel ovviamente non fornisce criteri empirici in grado di stabilire come e quando razionale e reale vengano a coincidere nella storia. Ricorre perciò alla filosofia della storia come allo sguardo complessivo in grado di vedere lo sviluppo e la realizzazione della libertà. Ovviamente qui il problema è solo spostato: come disporre di un tale sguardo complessivo? Ciò presuppone non solo di essere "nel punto di vista" del sapere assoluto, ma, oltre a questo, di saper collocare quello sguardo nella specificità delle situazioni storico-sociali. In ogni caso rimane sullo sfondo la tesi hegeliana della intrinseca dinamicità del reale (che spinge sempre al di là ogni singola concretizzazione-realizzazione dell'idea).
@LuigiSimoncini2 ай бұрын
@@luciocortella6131 grazie professore! Immagino che se fossi vissuto allora mi sarei trovato (solo o quasi) in aula con Schopenauer
@lucabasso943 ай бұрын
Tutto sta nella percezione della volontà che parte dall'anima e non dal corpo... La percezione di cosa? La percezione della volontà di conoscenza e della vita: in sintesi vita e conoscenza sono lo stesso concetto. Mi chiedo come i Kantiani professore possano percepire con i sensi la vita e conoscere questo concetto, allora forse non è più una questione di sentire ma di essere.
@luciocortella61312 ай бұрын
Va da sé, caro Luca, che "i kantiani" - come li chiama lei - non hanno mai sostenuto di percepire solo "con i sensi" la vita. Consiglio una rilettura delle tre "Critiche" kantiane (Ragion pura, ragion pratica, facoltà di giudizio). Mi stia bene.