Hi-End contro Pro Audio: CHI VINCE???

Marco Lincetto propone oggi una estemporanea - ovvero non programmata - prova d'ascolto fra due sistemi di riferimento di conversione DA e preamplificazione, uno di area squisitamente Hi-Fi Home, o meglio Hi-End, come si usa dire, DAC NORTH STAR SUPREMO + Pre NORMA SC-2 multich e uno strettamente di area Pro Audio, il GRACE M905 Reference Monitor Controller.
Una prova tutta da ascoltare, con un esito interessante.
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[@user-up3eo5tl3z]

Devo assolutamente farti i piu' sinceri complimenti per come riesci a presentare degli argomenti cosi complessi, come la prova comparativa di questo video, con una chiarezza e semplicita' senza eguali. Inoltre, i tuoi dischi riescono a far suonare in modo piacevole anche uno smartphone!!!!! Assolutamente ancora complimenti!! (Mi sono permesso di darti del tu perche' ti seguo spesso.....)

[@marcotava9326]

Sempre un piacere vedere i suoi video , confronto interessantissimo con riflessioni altrettanto meritevoli di considerazione. Brano finale suadente con una bellissima voce ed un sax ammaliante...😉

[@costantinopapageorgiou830]

Straordinario ! Mi complimento per la chiarezza e la precisione della presentazione 👍

[@antimodidomenico2291]

Grazie ancora per le sue "pillole di saggezza" É sempre un piacere ascoltarla!

[@ilbisu]

Grazie ancora e ancora.

[@marcoocera9248]

Uno dei migliori video sul tema hifi. Grazie.

[@Cosimo19641]

Marco Lincetto conosciuto per caso sul web, seguito successivamente assiduamente per pura passione. Come sempre grazie ed a presto.

[@danilomonini8069]

Io sono amante della musica studio e poco della live forse xchè esageratamente fissato x i dettagli e la qualità ma e una mia fissa, purtroppo mia grazie x questi chiarimenti il signor Lincetto sempre molto chiaro e dettagliato nello spiegare i suoi studi e i suoi approfondimenti da farne tesoro.

[@AntonyRosano]

Ci ritroviamo 'schiavi' per amore della musica di infiniti strumenti a disposizione per ascoltarla al meglio possibile, come hai sempre detto non esiste il meglio e il peggio a certi livelli ma solamente la nostra personale cultura e gusto di ascolto, grazie a questi tuoi video dove dispensi conoscenza e cultura si possono trovare nuove soluzioni e rivoluzionare alcune idee (a volte mal radicate) per quanto riguarda questo affascinante mondo . Grazie, un saluto.

[@reasilviacostruzioni5883]

Bellissimo video.

[@claudiotavazzani9347]

Pro Audio e Hi-End due mondi diversi per clienti diversi: professionisti ed appassionati. Ai primi non puoi proporre e raccontare molte delle follie che imperversano nell'altro universo.

[@fabioalberti2120]

Grazie per questi spunti interessanti che solo Tu riesci a dare con tanta competenza e professionalità. L'hifi home strizza l'occhio al myfi; il pro risulta essere più fedele all'originale (come recita "l'alta fedeltà" del suono) In definitiva accontenta entrambi i potenziali acquirenti: i frequentatori di concerti e gli appassionati della riproduzione domestica. Su i prezzi che, francamente bocciano il nostro settore rispetto il professionale, voglio spezzare una lancia a parziale discolpa: va considerato il materiale di pregio e le finiture che elevano il costo cosa superflua per una macchina da "lavoro".

[@ALBERTO-mg1sq]

Prova comparativa estremamente interessante e ammetto questa è una prova che manca alle mie numerose fatte in oltre 35 anni di passione.Grazie come sempre a Marco per le utili indicazioni e pensieri personali.

[@bobrob2415]

Condivido tutto, è ciò che ho sempre sostenuto. La differenza è sempre stato il timbro che nel professionale lo definisco “crudo” e una dinamica difficilmente riscontrabile nel consumer.

[@paolodibello5654]

Non voglio commentare i contenuti tecnici oppure l’autorevolezza e la competenza con cui vengono espressi, in questo come in altri video. Ma io sono affascinato, ammaliato direi, dal modo in cui questi vengono espressi. Tutto il mondo classico riaffiora, nella modulazione della voce e nella raffinata e “calligrafica” ricerca delle parole più consone. Perdonatemi se questo non è un commento afferente alla musica ed alla sua riproduzione, ma è solo il doveroso tributo che sento il bisogno di riconoscere a tanta sontuosa Cultura, che va ben oltre l’argomento trattato. Grazie davvero, Marco. I suoi video mi riportano ai tempi universitari ed alle lezioni dei grandi maestri che ho avuto la fortuna di incontrare.

[@alessandrograldi4334]

Ottima questa recensione, grazie Marco. Vorrei commentare evidenziando un paio di cose avevo intuito da tempo e ; 1) Probabilmente la timbrica tra il suono registrato con prodotti professionali e quello riprodotto con gli stessi é più riconoscibile, praticamente se ascolto gli U2 in concerto come anche un gruppetto con piccola amplificazione professionale in live, quando ricerco quel suono lo trovo in un prodotto che gli somiglia. 2) Il mercato ha esigenze di ammantare i suoi prodotti di un'aura speciale altrimenti certi prezzi diventano difficili da argomentare. Questo non significa che l'HiFi ci prenda in giro, il costo di certi componenti alla fabbrica é altissimo e il risultato che ne esce, strabiliante! e siccome la maggior parte di noi mette il proprio impianto in salotto e non nel garage, siamo e saremo sempre attratti NON stupidamente ma a ragion veduta, dalla scelta di prodotti che soddisfino anhe (cit Dalla) "la passione per le cose". Dato che a certi livelli sono piccolissime nuances che fanno la differenza... chi se ne frega se ho speso il doppio per ottenere il livello di qualità da me richiesto, sarò ricompensato da un esperienza che non é solo ascolto ma visione, tocco, possesso e confortato dal mercato che valuterà il mio usato in quanto conosciuto... Se invece cercherò una qualità alta, potenza ad un prezzo più accessibile infischiandomene del resto potrò trovare le mie soluzioni sul mercato del professionale.

[@raulrimoldi5021]

Buongiorno grazie mille per le utili considerazioni ed info date. Mi piacerebbe per curiosità capire se queste differenze descritte emergerebbero allo stesso modo ascoltando una traccia più povera di contenuti,senza per forza arrivate ad un mp3,ma un confronto fatto su tracce meno curate dal punto di vista tecnico. Grazie mille Un saluto al Sig Lincetto ed a tutto il suo pubblico

[@pietromantovani3215]

Bella presentazione, come sempre, che mi trova concorde in tutto. Anche la mia esperienza la conferma: da giovane ho frequentato tantissimi concerti di musica classica che mi hanno spinto ad adottare come casse acustiche monitor inglesi (Rogers, Kef, Harbeth), quelle che al tempo (quasi quaranta anni fa), erano forse le più lineari e fedeli, diciamo le meno colorate. Oggi le cose sono un poco cambiate e devo dire che tutta la vera alta fedeltà inclusa l'hi-end si è spostata verso un approccio se non completamente professionale, comunque in quella direzione. Infine un commento: per un amatore come me, cioè un non professionista della musica, forse un ascolto con apparecchiature professionali risulterebbe troppo pesante e stancante per la gran quantità di registrazioni di scarsa qualità; un impianto hi-fi è più tollerante e indulgente favorendo lunghi ascolti senza pericolo di emicranie. Buona giornata

[@EdoardoCatemarioMusic]

Notevole!

[@alfredobusiello5227]

Buon giorno Marco gran bel video como sempre . ci farà un giorno un video sulle elettroniche a valvole ?

[@VelutLunaMusic]

No, non voglio farmi più nemici dei quelli che ho già... le valvole non appartengono al mio dna...

[@alfredobusiello5227]

@@VelutLunaMusic Capisco . e sulle elettroniche in classe A invece ?

[@mauriziociaccio]

Veramente molto interessante.

[@nicomodesto5282]

Le armoniche pari delle valvole vanno aspettate, elettroniche accese e suonanti da qualche ora, tubi nos e progettazione impeccabile, una rarità, i sistemi audionote base in rame li proverà ?

[@valteremicheletti3322]

Grande lincetto come sempre

[@Domenico_Do]

Caro Marco, altro che minimamente utile, efficace e fondamentale se si aggiunge che la prova è stata effettuata da una persona competente come te. Per mia modesta esperienza, chi acquista apparecchi hifi o hi end spesso si indirizza su certi prodotti solo perché ha sentito i giudizi di amici, di alcuni pseudo guru, letto recensioni o opinioni su forum. È quasi impossibile avere giudizi onesti su prove di ascolto come hai fatto tu. Senza contare poi che molte persone non ascoltano materiale di prima qualità come i dischi prodotti da te. Purtroppo questo mondo è pieno di così tante variabili e poca conoscenza che molti sono ancora convinti che spendendo decine di k euro in amplificatori e casse riescono a far suonare bene anche una pessima registrazione. Io ho iniziato a conoscere e capire questo mondo Pro solo grazie a te, e devo dire che mi convince sempre di più. Complimenti per il video, utilissimo, 👍👍👍

[@robertodellacqua4368]

Buongiorno Marco, potrebbe dare qualche dritta per capire quale è il volume giusto per ascoltare in cuffia? In modo da raggiungere un volume corretto senza danneggiare i timpani. Grazie

[@VelutLunaMusic]

troppo soggettivo. Comunque, state bassi, mai esagerare.

[@emmepiemme]

E' probabile che questo tipo prova, se condotto con diffusori di impostazione non professionale, non avrebbe evidenziato queste sottili differenze. A mio avviso la caratterizzazione eufonica dei diffusori hi-fi o pro è infatti molto più marcata delle corrispondenti differenze tra elettroniche. In ambiente domestico il principale elemento caratterizzante il suono sono i diffusori e la loro interazione con l'ambiente. Il materiale professionale gode in genere di un rapporto q/p molto più elevato dell' "arredamento sonante" che popola il mercato hi-fi.

[@davidlever3107]

Buongiorno Marco, dovessi scegliere un DAC, del mondo PRO, nuovo o usato se reperibile, della stessa qualità e caratteristiche del DAC interno al Grace design M905, per quale opteresti? Senza necessità quindi di monitor controller o preampli, solo DAC. Grazie

[@VelutLunaMusic]

RME ADI - 2 DAC FS

[@maxpirella8086]

Per accorgersi della differenza tra le due tipologie, per noi comuni utenti del prodotto finale, bisognerebbe poter sentire come suonano i prodotti professionali. Cosa oggettivamente quasi impossibile se non si conosce un professionista del settore

[@pazzicuriosi6660]

È verissimo quello che dice! Concordo pienamente.

[@soundegis]

Grande Lincetto, comparazione notevole tra pro e hi-end, peccato che tanti amici "audiofili" non se ne vogliono fare una ragione... Grace Design m905 letteralmente "stellare" nei miei ascolti verso finali Bryston 7B e diffusori Jbl 4343 monitor. Dinamica, raffinatezza, contrasti, particelle subatomiche (per non farci mancare nulla) ci sono tutte, che goduriaaa!!!

[@carloscarlos5170]

Quindi il Grace potrei tranquillamente collegarlo alla mia meccanica cd per poi andare all ampli integrato? Senza problemi di compatibilità?

[@davidebettin7699]

Signor Lincetto, buon giorno. Seguo con molta attenzione tutti i suoi suggerimenti, sono oro colato, per ci come me si sta adentrando nel mondo della registrazione digitale. Premetto che mi considero un collezionista di vinile e CD, più che un Audiofilo. Amo la bella musica, amo ascoltarla al meglio, con i limiti "purtroppo " di una persona che non può spendere decine di migliaia di euro, per avere un prodotto che se non gestito al meglio, non riesce a sfruttare tutto il reale potenziale, in ogni caso possiedo ottimi sistemi di riproduzione musicale. Mi permetto di chiederle un consiglio, se possibile. Ho acquistato un Sistema della Digidesingn 888/24+ Sync e PC Apple Power Mac G4, con ProTools 5.1.2. lo usavano il gruppo delle Orme fino al 2006. L' acquisto è stato motivato sostanzialmente per Digitalizzare i moltissimi vinili, molte prime edizioni e rarità. Volevo aggiornarlo per renderlo più performante, l' uso che devo fare è strettamente personale e non nego sia affascinante ed interessante. La ringrazio fin d' ora, sia per le ottime spiegazioni, consigli, la pacatezza nello spiegare a noi profani, quanto meraviglioso è il mondo del HI-Fi. Davide Bettin.

[@VelutLunaMusic]

Il sistema che lei ha acquisto è eccellente ed è stato un punto di riferimento. Il limite è nelle 888 che NON registrano in HD ma solo fino a 48/24. Temo però che il problema sia di non facile soluzione, nel senso che tutto il sistema da lei acquistato è calibrato sulle 888 e non so se sia upgradabile all'alta risoluzione con le nuove interfacce Pro Tools, che in ogni caso sono MOLTO costose. Se non ha la pretsea di andare a 24/96, questo suo sistema va benissimo così com'è.

[@davidebettin7699]

Signor Linciotto, la ringrazio. Non sono stato precisissimo, nello spiegare tutto, ma visto la sua provata esperienza ha compreso e mi ha dato una risposta esaustiva. In realtà di 888/24 bit ne possiedo ben 3, con schede audio, ed è verissimo i limiti dovuti alla velocità. sui nuovi PC, lo terrò così, anche per fare esperienza e non usare come molti fanno Audacity, per Masterizzare in MP3 vinili. Rinnovo i miei più sinceri ringraziamenti continuerò a seguirla, con interesse, ci fossero professionisti ed amanti della bella musica come lei, che ci regala consigli, ne sono grato, fin d' ora. Le auguro un felice 2023, ci sarà modo di comunicare e farmi consigliare da lei. buona giornata. Davide Bettin.

[@discolo1981]

Chiedo gentilmente aiuto nel trovare il secondo album citato. Grazie in anticipo

[@VelutLunaMusic]

SHCHEDRIN - CARMEN SUITE / RUSSIAN NATIONAL ORCHESTRA, MIKHAIL PLETNEV, conductor - DEUTSCHE GRAMMOPHON, 471 136-2

[@discolo1981]

@@VelutLunaMusic grazie mille

[@paolosorder2419]

Bellissima la voce di Chiara Pastò e quel sassofono ...

[@luigiserafini8793]

Di fronte a questo dispiegamento di competenze mi trovo alquanto spiazzato per ragioni che ora espongo. Appassionato da sempre di musica e, nei limiti di disponibilità di tempo e spazio, di hifi. Quest’ultima passione, purtroppo è limitata da un mio handicap. Per ragioni genetiche, anagrafiche e forse anche per decenni di ascolto di musica a volume “allegro” da speaker e cuffie (dagli auricolari delle radioline AM a transistor degli anni ‘60 fino alle Sennheiser “serie”) ho subito una notevole perdita di capacità uditiva. La curva è piatta sui 30 dB fino ai 250 Hz per poi precipitare linearmente (sempre sul grafico logaritmico) a circa 90 dB a 8 kHz. Per la normale vita sociale utilizzo proficuamente gli apparecchi acustici, ma per la musica sono sempre incerto su come procedere. Ha senso costruire una catena hifi di alta qualità, quando poi l’elemento finale è un apparecchio acustico, per quanto top di gamma (anche come costo)? O forse sarebbe meglio utilizzare un buon equalizzatore e tararlo in modo da compensare la curva della perdita e ascoltare a “orecchio nudo” ? In questo secondo caso però si porrebbe il problema che dovrei ascoltare da solo e a volume alto, perché per un ascoltatore con udito normale il guadagno sulle frequenze medio alte renderebbe inascoltabile qualunque tipo di musica. C’è qualcuno che ha il mio stesso problema? Ed eventualmente, che strategia ha adottato?

[@luigiserafini8793]

@@carminedambrosio7 Infatti escludevo questa soluzione. Anche l'ascolto con una buona cuffia (ho una Sennheiser HD 600) non mi soddisfa: suoni che sentivo da ragazzo non li sento e neanche posso indossarla sopra gli apparecchi acustici perché si manifestano inneschi fastidiosi. Mi rassegno ad ascoltare con gli apparecchi, giocando con l'app che mi permette una serie di regolazioni su volume ed equalizzazioni.

[@kyko3131]

Luigi, ha pensato di provare quelle cuffie che si equalizzano analizzando le capacitá uditive tramite app sul cellulare? Le Nura per esempio ma ci sono altri brand che propongono qualcosa di simile. Potrebbe essere interessante come esperienza dascolto da portare poi nel nel proprio impianto hifi come nelle sue cuffie preferite, equalizzerebbe avendo un riferimento ad hoc che tiene conto della sue capacitá uditive appunto.

[@luigiserafini8793]

@@kyko3131 Grazie per il consiglio: Mi informerò. In realtà in modo artigianale qualcosa di simile lo avevo già provato usando un equalizzatore digitale e, come sorgente sonora, una tastiera Yamaha. Empiricamente ho individuato la curva di equalizzazione con un test audiometrico "fai da te": ho individuato la soglia uditiva partendo dalla nota più bassa fino alla più alta usando svariati preset di strumenti musicali per coprire il più ampio range di frequenze. Il risultato non mi ha soddisfatto, forse anche per la scarsa qualità dell'equalizzatore digitale, non essendo riuscito a reperire per la prova un buon equalizzatore analogico.

[@alessandrogasperoni8444]

Nella maggior parte delle discussioni audiofile ancora questi concetti nn sono chiari!!! Le mie impressioni: In studio uso accoppiata Atc-Grace per mixing e mastering…in ascolto 3 impianti diversi tra loro, con caratteristiche diverse! (Per ‘adattare’ all’orecchio le innumerevoli imperfezioni insite nelle svariate registrazioni in commercio )

[@maxclerici]

Mi sorge spontanea una domanda/riflessione....ma è possibile che a questo punto i "migliori" prodotti hi-fi siano in realtà quelli magari un po' snobbati perchè ritenuti troppo freddi, affaticanti ecc? "Migliori" intendo in senso oggettivo ossia più corretti come timbrica, immagine, precisione. Se il ragionamento fosse sensato allora cadrebbe anche un po' il discorso dei costi, dato che tutto il surplus economico sarebbe volto più a mascherare al meglio una volontaria colorazione del suono (introdotta per ottenere certe caratteristiche più ammiccanti e piacione) invece di essere impiegato per rendere a tutti gli effetti il suono il più fedele possibile, e di conseguenza, il linea teorica, un componente che suona già corretto avrebbe dei costi inferiori.

[@progressive7682]

Trovo la tua domanda/riflessione a parer mio interessante che andrebbe approfondita

[@angeloemma6628]

io mi chiedo: anche ammesso siano migliori, ma se poi non te li godi perchè "fastidiosi" ha senso? io dai concerti esco "frastornato" e ci sei andato 2/3 volte l'anno. l'Ascolto da casa lo faccio tutti i giorni e me lo devo godere. Parere mio. saluti

[@maxclerici]

​@@angeloemma6628 no, aspetta, io ne faccio solo un discorso prettamente logico ossia: hi-fi = riproduzione più fedele possibile all'originale (e già qui ci sarebbe da specificare che io fruitore mi posso avvicinare il più possibile a ciò che il produttore del disco ha fatto, non all'evento sonoro reale, per avvicinarsi all'evento originale bisogna sperare che la ripresa, il missaggio e il mastering siano stati fatti con la stessa logica di alta fedeltà), se io voglio l'alta fedeltà il mio scopo deve essere quello, se no passiamo a quello che viene definito MY-FI. Detto ciò è ovvio che poi tutti vadano alla ricerca di qualcosa che piaccia soggettivamente e qui ci rifacciamo al discorso dello spendere soldi alla ricerca di qualcosa che coniughi al meglio la fedeltà reale e quello che ci piace, il che è stupido se ci pensi...è come dire che voglio una macchina con le stesse performance di una formula 1 ma che abbia le fattezze di un hummer...esiste l'hummer e diciamo che costa 100, abbiamo la F1 e diciamo che costa 10.000, fare l'hummer con prestazioni il più simile possibile alla F1 costa 1.000.000, il ragionamento logico sarebbe compro una F1 e un hummer a 10.100 invece che un mix discutibile delle 2 a 1.000.000 e le uso in base alle esigenze. Ripeto sto cercando di fare un discorso oggettivo, io poi sono il primo che tra una coppia di monitor Neumann e una di Sonus Faber non prenderebbe le Neumann nemmeno sotto tortura, e pensa, il mio criterio è ancora più stupido, le Sonus Faber sono più belle esteticamente! Ma posso permettermi la scelta perchè non le devo usare per lavorare ma per puro diletto/piacere personale quindi se qualcosa non è corretto/fedele al 100% chi se ne frega... Soltanto che devo essere conscio della mia scelta e non pretendere (e soprattutto voler far credere agli altri) che le mie bellissime Sonus Faber da 50K fatte di legno dell'Eden e pelle umana con intarsi d'oro siano più corrette e quindi migliori in campo HI-FI di una coppia di bruttissime Neumann da 5K. Ma frastornato dai concerti cosa intendi? Se vado a sentire gli Iron Maiden sicuramente si ma se ascolto un quartetto d'archi anche no (a meno che non siano interpreti stile Who che a fine esibizioni spaccano gli strumenti e li spaccano in testa a me...allora direi che forse sarebbe peggio degli Iron). Però per l'alta fedeltà non puoi basarti su musica amplificata, direi che per "tarare" l'impianto usi musica non amplificata e poi una volta che sai che è corretto passi ai Pantera se ti va, però conscio del fatto che ascolterai quello che il produttore ha messo insieme e non l'evento reale.

[@gladio979]

Per anni ho letto ed assistito a guerre e polemiche infinite su quale elettronica/diffusore/software ecc ecc fosse migliore rispetto ad un altro. Discussioni sterili che non hanno mai portato a nulla, in quanto alla fine, ognuno si porta a casa lo specchio delle sue brame, ovvero l'impianto che gli "racconta" la musica come lui desidera. Questa, a mio avviso, non è mai stata alta fedeltà. Lungi da me l'esser talebano in tal senso, perché ognuno ha il diritto di ascoltare la musica come più gli aggrada ed è per questo che nessuno può stabilire cosa è meglio di cosa. Al contrario, nel mondo pro, quando si usano sistemi di riferimento come quelli del Sig. Lincetto, il discorso cambia notevolmente. Cambia la filosofia con la quale vengono ideate e costruite queste macchine, e di sicuro nessuna ha lo scopo di compiacere l'ascoltatore.

[@danieleaccardo2217]

Dei buoni diffusori non sono mai stancanti, anzi, che siano de monitor attivi da studio o delle casse passive da Hifi. Io ho una coppia di Neumann kh310 e non sono per nulla stancanti. Il problema é che la produzione degli ultimi anni molto spesso suona male o é poco curata. Basta fare il confronto anche con roba supercommciale degli anni 90 fino ai duemila, che comunque suona molto molto bene

[@peruzzialessandro7057]

Buonasera, vedeo stupendo che scopro oggi. Lei che ne pensa di powersoft mezzo come finale in un impianto domestico? faccio molta fatica a trovare finali hi fi che possano gestire diffusori ostici fra i vari che ho e che terrò ancora un bel pp, fra cui AR3a e AR10p, consideri non sono propriamente un amante dell'approccio eufonico. Al momento sono fermo su bryston, soddisfatto, ma qualcosa manca perchè ho gia testato le AR con due crown cinetecnica c1201 in mono e il tarlo è ancora li che rode: accettata e tollerata la ruviditá di apparecchi di oltre 30 anni fa mai revisionati ed economici, con 80 cm di transistor in fila di cui qualcuno magari in deriva, mi sono innamorato dell'impostazione pro.. cordialmente, alessandro

[@leduino6682]

👏👏👏👏👏👏👍👍

[@carlocinelli6814]

a mio parere vince PRO per mia esperienza di 40 anni per fare una prova senza staccare cavi si poteva andare in mono con le sorgenti doppie o sbaglio ?

[@VelutLunaMusic]

...prove da elettrotecnici, mi scusi... no, non è nelle mie corde.

[@albertovantin4425]

Non credo, in mono perdi tutta la spazialità, soundstage, altezza, profondità sono dati dal segnale stereo. In mono allora uno prende un oscilloscopio prima e dopo il prodotto e lavora per differenza ma ha poco senso

[@robertobrandoli4462]

Tutto molto chiaro e direi condivisibile però mi sono anche chiesto se fosse arrivato il momento di mettere in pensione il Nordstar? eheheh

[@VelutLunaMusic]

...questione di cuore...

[@carloscarlos5170]

Forse e ripeto forse , l'Extremo avrebbe ridotto un po' le differenze ?

[@lorenzoaudio3783]

Per hi-fi preferisco un suono un po più caldo

[@user-sl9dh2ie7i]

Quindi vendere la coppia North Star e tenere il Grease ? (non so come si scrive)

[@VelutLunaMusic]

NO, e perchè mai? Hanno ruoli differenti nel mio impianto. E stanno anche in ambienti differenti.

[@user-sl9dh2ie7i]

Capisco, grazie per la risposta.