Come suonano i Monitor da Studio? Quanto male suonano le registrazioni di oggi?

In un video molto serrato ed eccezionalmente "polemico", Marco Lincetto torna su due argomenti già tattati in passato, ma oggi sviscerati con meno "filosofia" e più "schiettezza" che in passato, ferma restando la ferma volontà di Lincetto di sottolineare che sempre di sue proprie opinioni personali si tratta [e quindi NON verità dogmatiche assolute] e poi di non voler assolutizzare la critica, riferendosi in ogni caso ad un "maggioranza" - quindi "una parte" - di soggetti genericamente descritti e oggetto di osservazione, che perciò NON sarà MAI la "totalità dei componenti" le "categorie generali" prese in esame.
Insomma ci sono e ci saranno sempre i "virtuosi", anche all'interno delle categorie da Lincetto ritenute criticabili...
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[@VelutLunaMusic]

A PROPOSITO DEGòLI ARTISTI FAMOSI CHE SI SONO AUTOPRODOTTI DURANTE IL LOCKDOWN: mi limito a una domanda: avete visto gli studi personali, "in casa" di Bruce Springsteen, di Paul McCartney, di David Gilmour, di Roger Waters, etc ... io sì, li ho visti, nel dettaglio. Ebbene... si tratta di studi con POCHI EGUALI al mondo a livello tecnologico, e inoltre spero proprio che nessuno di voi pensi che i nostri beniamini si mettano a smaneggiare console o workstation... normalmente si avvalgono della collaborazione dei migliori sound engineer in circolazione fra Gran Bretagna e USA. Giusto per dire che che "home studio" non sono certo gli studi di queste personalità qui... ;-)

[@AntonyRosano]

Il punto è proprio questo, per essere dei veri professionisti oltre le capacità personali servono gli strumenti adeguati e il supporto tecnico che concretizza le idee e i progetti per ottenere il miglior risultato possibile. Il problema è che viene offerto a qualsiasi profano l'illusione di essere un professionista con strumenti totalmente inadeguati atti solo a fare business. Questa legge di mercato porterà in un tempo non distante il degrado di ogni produzione in ogni settore.

[@michaelpolinari]

Quanti Springsteen, McCartney, Guilmour, Waters abbiamo in Italia?

[@skorpio64]

L'ultimo lavoro di Bruce Sprengsteen suona davvero male...ho preso il cd ed è deludente da questo punto di vista.

[@skorpio64]

@@salvopar3759 Naturalmente tutto passa attraverso il nostro sentire prima che dai nostri impianti. Il lavoro è bello, ma suona non bene come piace a me. Lo ho riscontrto sia sul cd che attraverso Qobuz dove migliora un po' ma poco. Western Stars devo ascoltarlo.

[@lucarambaldi2731]

@@michaelpolinari IN ITALIA ABBIAMO ALBANO...NON TI BASTA...🎧... STUDIO DI REGISTRAZIONE STRATOSFERICO...😊

[@Andrea-zp4ce]

Uno dei video più belli che trattano questo argomento quasi commovente per me in alcuni tratti (parlando da neofita)ma che fanno riflettere e che rende l'idea di quanto è importante la musica e il suo ascolto.. grazie 🙏

[@massimoazzini3353]

Grazie Marco per occuparti in maniera critica e "scientifica" della riproduzione musicale in tutti i suoi aspetti. Grazie anche per esprimerti bene in italiano, quell'italiano corretto e comprensibile in cui le parole e le idee ancora contano. Senza la pretesa di dare una verità assoluta, come dici tu, ma quanto meno oggettiva e sulla base di competenze acquisite e dimostrate sul campo. Ogni vero appassionato deve cerare di fare del suo meglio per godere appieno della musica riprodotta con qualità. Cordialmente. Massimo Azzini (Varese)

[@chiaragayatriidolcini5616]

Grazie Marco, è sempre interessante ascoltarti e quando ho 1 po di tempo, ti seguo e ti ascolto soprattutto x imparare sulla tecnologia della riproduzione del suono. .

[@Cosimo19641]

Un Grazie come sempre. A presto.

[@marzioalbertella4879]

Buongiorno , seguo con interesse i suoi video , parole sante , io stesso sono un chitarrista rock di una piccola band locale , quando dal basso della mia ignoranza intavolo certe discussioni come lei oggi , vengo visto come un alieno , sono stato in 4 studi di registrazione differenti , e a parte 1 negli altri non ho scoperto l oro , paradossalmente abbiamo ottenuto risultati simili se non per certi versi migliori con registrazioni fatte in casa . Buona continuazione .

[@claudiovenezia1876]

Buonasera Ing.Marco Lincetto spero di non sbagliare il suo nome.......la seguo spesso e con grande fatica ascolto le sue buone maniere per imparare sempre di più sul mondo musicale sulle tecniche di registrazioni per far capire alla gente come si fa musica di qualità. Anche se leggo da 50 anni in quanto vecchio appassionato di hifi credo che c'e sempre da imparare...Vengo anche io al dunque come ha fatto lei in questo video. E finalmente uno dei video che mi e piaciuto di più....la prego basta con le buone maniere e diciamo le cose come stanno come ha fatto in questo video...parlare chiaro fare nome cognome dire le cose come sono veramente se no le persone delle buone maniere non sanno cosa farne perché non le rimane niente..Ma parlare chiaro e diretti al problema allora si....lei se lo può permettere la ritengo persona qualificata abbastanza per poter parlare ad un vasto publico...la prego lasci stare le buone maniere e vada sempre diretto alla questione......impareremo sempre di più..e la ringraziamo per averlo fatto..... Claudio Venezia

[@reasilviacostruzioni5883]

Bellissimo video, grazie.

[@maradoniano7277]

Marco è un piacere ascoltarti...io sono un appassionato...non competente...ma sto imparando tante cose...grazie

[@artmusic5285]

Egregio Marco mi permetta di complimentarmi per quanto esposto così chiaro quello che oggi sta accadendo nel mondo dei monitor da studio nonché nella musica in generale. Da parte mia la ringrazio vivamente. Santo Oro

[@nazzarenofiorillo992]

Finalmente un chiarimento fatto molto bene, necessario per la stramaggioranza degli appassionati di Hi-Fi e non solo

[@giovanniguidoscorcia1610]

Grazie Marco, ho apprezzato molto questo video ed ora mi spiego come mai certi cd blasonati, acquistati recentemente suonano veramente male..... Grazie e buon lavoro

[@kerans74]

Sempre contenuti di altissimo livello

[@Nomak87]

Sei un grande! Bravo

[@antoniomagliulo7996]

Per essere dei virtuosi o sei un professionista con tanto di studi ed esperienza o sei un appassionato che, tempo e soldi permettendo, si è fatto un po di cultura e si è realizzato uno studietto. Che è quello che ho fatto io che, dopo aver ripreso a suonare la chitarra dopo oltre 40 anni, da buon tecnologo in altre discipline, ho iniziato ad addentrarmi in quelle del suono. Ho scoperto un mare magnum che sgomenta al solo pensiero di dover affrontare certi argomenti. Una montagna da scalare sarebbe più alla portata. Però, leggi qua, ascolta di là, ho messo insieme quasi una ventina di migliaia di euro e mi sono comprato un po di chitarre e qualche "arnese". Mi diverto a registrare ciò che suono perchè così mi rendo conto delle "schifezze" che combino e provo a migliorarmi. Mi piacerebbe andare oltre, ma probabilmente non avrebbe un gran senso. Già così i miei vicini si lamentano, spendere altri soldi per poter generare ancor più malumore sarebbe folle. Insonorizzare e armonizzare la stanza sarebbe operazione assai difficile e costosa, mi limito a sentire ciò che di udibile c'è da un Tidal pro ed altri canali digitali. Poca roba, lo so, ma mi accontento, forse un po meno del 99% delle persone, ma sicuramente non nel 1% di coloro che hanno impianti degni e ci capiscono qualcosa. Nonostante ciò non mi sento indegno o impuro perchè nel mio piccolo mi difendo e mi rendo conto dello sfogo di Marco che predica la qualità. Ma cosa è la qualità? Dalla mia formazione attingo che è la capacità di rispondere, in modo sempre uguale e coerente, ai requisiti dei clienti. Quanti sono in grado di apprezzare certe cose? Non il 99% del pubblico che non pagherebbe per avere qualcosa di più di ciò che ha. Io pago 20 euro al mese per avere Tidal pro, ma ci sono quelli che si lamentano dei 10 euro di uno Spotify. Quindi la qualità è premiante quando c'è una richiesta, altrimenti si spende tanto in divulgazione formativa, cosa che Marco sta facendo egregiamente. Probabilmente, considerando la sua iscrizione anagrafica, molto simile alla mia, non ne vedrà i risultati e nemmeno io, ma è un bene che lui lo faccia. Anche se oggi gli argomenti vertono più sul Metaverso che sulla musica di qualità. Chissà che la sua divulgazione non consenta l'ingresso dei suoi argomenti all'interno degli scenari futuri... auguri per questo. Continua così finchè puoi Marco, non ti svilire, in fondo nel tuo piccolo universo puoi considerarti un principe. E questi ti fa onore e dovrebbe soddisfarti. Io continuerò a seguirti, nel mio piccolo. Disse la vecchina a 90 anni: ho ancora tante cose da imparare...

[@giuseppepiccione1299]

Finalmente qualcuno che dice realmente le cose come stanno. 👍

[@ranunculus3136]

Molto interessante e molto chiaro anche per chi come me non è un esperto. Mi chiedo se tutta questa esperienza non sia il caso di trasmetterla alle nuove generazioni formando dei tecnici che possano crescere.

[@kindoblue]

Video interessante; scoperto oggi il canale. Comunque ora m’è venuta voglia di comprare due monitor 😀 Mannaggia

[@AntonyRosano]

La musica è una delle espressioni culturali del popolo, che mai come adesso a raggiunto (a causa dell'uso impròprio della tecnologia) livelli così bassi , le classifiche mondiali a parte qualche eccezione sono dominate da fannulloni senza talento, parlo di classifiche perché è il vero termometro che misura la cultura generale. Le conseguenze di questo degrado le riscontriamo in tutti i settori dove serve competenza e professionalità. Persone come te danno un contributo alla diffussione di cultura che non deve assolutamente sparire per il bene dell'umanità. Un saluto.

[@roccocarminati3407]

Se posso fornire il mio piccolo e insignificante contributo... Non ricordo precisamente l'anno ma mi recai con un amico al Milano hi-end che si svolgeva all'epoca al Jolly Hotel. Dopo avere visitato molte sale con impianti multimilionari dislocati sui vari piani della mostra giungemmo al piano terra del hotel. Da una sala si udiva un suono live di eccellente qualità che faceva presagire musicisti che suonavano. Io e il mio amico ci guardammo negli occhi e di comune intesa decidemmo che era meglio un concerto dal vivo a qualunque impianto presente nella fiera. Giunti alla nostra meta, grande fu la sorpresa che ci si palesò innanzi. Nella sala completamente vuota era funzionante un impianto che impiegava delle Genelec professionali. Meditate....

[@amass74]

Chiaro, chiarissimo, Velut Luna

[@alessiolodesani2680]

Buongiorno quello che dici nei confronti dei monitor da studio è tutto vero, posseggo delle Neumann KH 310 ...dopo ascolti attenti ...ieri mi sono messo ad ascoltare del Genesis Selling England by the Pound album, che conosco nota per nota ...bene con mio immenso stupore, ho sentito intere parti di basso e chitarra che mi erano completamente sfuggite, ( non le avevo sentite mai) sono emerse con le Neumann ...incredibile sono soddisfattissimo del mio impianto

[@fratoni3654]

Un grande 🎶💯

[@LanciaD50]

Alla terza volte che diceva che i monitor suonano benissimo, immaginavo che sarebbe arrivata una stangata...grazie per questo video. Come diceva Battiato:brutta produzione, altissimo consumo..

[@giuseppepetruzzi2611]

Concordo a pieno qualità costo ,spendere con le orecchie non con gli occhi o sentito dire ,ascoltare orchestre dal vivo grazie

[@angelodonnini8121]

Purtroppo è una triste verità...cmq, complimenti per i contenuti, sempre ottimi

[@filippodegaetano9182]

Buonasera può se vuole esprimere un parere sulle kef ls50w Grazie

[@giuseppev5741]

Video interessante come sempre. E i grossi monitors che si usavano negli studi multimilionari ? I Westlake, gli Augspurger, gli Ocean Way ? Cosa ne pensate ?

[@VelutLunaMusic]

FAVOLOSI. ovviamente. Adoro i West lake e conosco molto bene la regia degli Ocean Way di Los Angeles. Ci sono stato...

[@giuseppev5741]

@@VelutLunaMusic penso che ascoltare quegli oggetti sia una esperienza illuminante per molti. I ho ascoltato dei Tannoy Dreadnought anni fa e ne ho ancora un bel ricordo.

[@MegaSquirting]

Non sei solo. Sto aprendo con tanti sacrifici il mio studio e si chiamerà NO FAKE RECORDS. Ci sarà una selezione di musicisti che potranno accedervi. No autotune correttivo, no editing che crea performance mai avvenute, solo strumentazione di alta qualità. Tutti mi stanno dicendo che sbaglio e che fallirò, ma la qualità del suono è una forma di cultura che NON DEVE scomparire. La Musica lo merita. Pessima musica merita invece pessime incisioni. Resistenza!!!

[@elisar1980]

In bocca al lupo.

[@idontwantanusername]

Bella iniziativa! Sicuramente la strada sarà un'impervia salita (da un certo punto di vista capisco chi esprime il proprio scetticismo riguardo la fattibilità/sostenibilità di questo percorso, stante la realtà), però non posso che apprezzare il manifesto d'intenti. E per contestualizzare, i miei gusti musicali sono probabilmente quanto di più distante dall'audience tipica ci sia da questo canale, dato che mi piacciono l'house e l'elettronica (anche se in realtà una grossissima parte dei brani che escono "non mi piacciono per nulla", per usare un eufemismo: ancor prima che per la qualità del suono, le braccia mi cascano per la composizione, che spesso non è altro che un collage di loop presi da servizi a pagamento che offrono librerie royalty free - materiale stock, tipo le clip art di Word per i non addetti ai lavori - e persino la parte cantata, cioè l'idea portante del brano, è presa da queste librerie... e poi diversi "artisti" pubblicano brani con titolo diverso basati sullo stesso spezzone! Inutile dire che a lungo andare questo andazzo mi sta allontanando da questi generi; in genere acquisto solo i brani di cui posso verificare interpreti ed autori - che nel filone della musica house che ascolto in genere è costituito da cantanti e musicisti soul / jazz, quando si tratta di produzioni "serie" - nel senso di "fatte da musicisti", non tanto di "budget" - ma penso sia inutile dire che dover fare le pulci ai brani toglie molto al piacere dell'ascolto... Roba che a confronto certe incisioni di musica classica "scadenti" sono un pranzo lauto e prelibato!!! 😭) Nei generi "elettronici" magari l'interpretazione "dal vivo" non è così importante (l'uso di parti programmate, la manipolazione del suono e l'uso di campionamenti fanno parte dell'estetica / del linguaggio di certi generi), ma non ho mai potuto sopportare le interpretazioni di cantanti / musicisti in cui l'unico virtuosismo che si coglie distintamente è quello di chi ha effettuato l'editing. Per me è barare!!! Nel mio piccolo, ho il mio angolino per suonare per hobby a casa (probabilmente si può pure chiamare "home studio", ma gli spazi sono davvero piccoli... però l'attrezzatura è buona), ma nulla esce da quello stanzino. Non ritengo le mie composizioni e le mie interpretazioni sufficienti per uscire da quella stanzetta. Magari con dosi massiccie di autotune e comping olimpionico, potrei starmene anch'io su un palco a fare playback o a guaire in un microfono 😅 ma ho ancora un po' di rispetto per la musica (anche se ascolto certi generi! 😜) che mi trattengono dal fare certe cose. Ma d'altro canto so che per ottenere dei risultati "accettabili" la musica richiede un impegno pari a qualsiasi altro lavoro (da ragazzino ho studiato un po' di piano classico, facendo anche solfeggio parlato e cantato, quest'ultimo sul famoso testo del Lazzari: se i risultati sul piano musicale sostanzialmente non sono pervenuti - specialmente per il solfeggio cantato, mentre la pratica strumentale e il solfeggio parlato non erano malaccio, anche se non sono mai arrivato al punto di dare esami - almeno ho compreso quale sia l'impegno richiesto per essere un buon interprete). Digressioni a parte (di cui non fregherà niente a nessuno), non posso che farti tanti auguri per il tuo progetto, visto il manifesto di intenti. Provo pure un po' di invidia perché nella mia vita ho scelto di non dedicarmi al lavoro in studio (pur avendo un grandissimo interesse per queste cose) e nella musica in generale proprio perché "obiettore di coscienza" riguardo all'editing spregiudicato (non sono contro un po' di editing minimale se indispensabile per motivi tecnici, ma non sono disponibile a costruire le esecuzioni in post produzione; per me l'esecuzione deve essere solida e nel caso di una stecca occasionale in studio si deve poter rifare la take senza pensarci troppo...). In bocca al lupo!

[@MegaSquirting]

@@idontwantanusername W il lupo e speriamo bene per la Musica oltre che per me! 😆

[@MegaSquirting]

@@elisar1980 Grazie! W il lupo! 😊

[@tutatis96]

Beh ma musica è diverso da performance. Esiste musica che non è performabile.

[@riccardogiacomelli]

Purtroppo in questa fase storica l'arte musicale sta cadendo un un pozzo più profondo di quanto non accada per l'espressione linguistica o per l'immagine. Sta vincendo chi si propone per l'immediata fruibilità di contenuti che appaghino in tempo reale i nostri desideri, spesso indotti da bisogni inesistenti costruiti da chi si propone per risolverli. I device che fanno "di tutto", subito e a portata di dito hanno rivoluzionato e rinchiuso in stereotipi abitudinari e ripetitivi le nostre esistenze. Il nuovo device spesso da "mezzo" diventa "fine". C'è da tener conto che molti giovani, nati e cresciuti in questo nuovo e spettacolare mondo virtuale, non concepiscono cosa sia davvero il piacere di ascolto.perchè è mancata una parallela e universale evoluzione dell'educazione all'ascolto artistico e del suono riprodotto, come storia raccontata, come armonia che scalda l'anima, come evento da ricordare. Quel che la storia registrerà di questa fase storica è una sostanziale entropia di rumori in cui si cercano reazioni piacevoli ma disarticolate a stimoli perlopiù inespressivi ma acusticamente forti, meglio se poco naturali e totalmente sintetici. Quel che mi auguro sono due cose: la prima che ci siano dei cristiani come te, Marco, che nelle loro catacombe audiofile, come giustamente dici, tramandino certa cultura, e dall'altra che Madre Natura possa sviluppare anticorpi che determinino una nuova fase, spero migliore. Un caro saluto.

[@VelutLunaMusic]

Testo da incorniciare per l'eternità!

[@francotonini6446]

Om 👍 grande maestro 🌟

[@carlocinelli6814]

diffusori monitor attivi di qualità a mio parere suonano nettamente meglio dei passivi HIFI che vengono venduti a prezzi folli solo x l'estetica e il legno senza considerare l'amplificazione in aggiunta. Purtroppo la gente + che mediamente non capisce una beata minkia di qualità audio

[@blacktail6128]

Salve sig. Lincetto, Ottimo contenuto come al solito. Le volevo chiedere un parere su una marca in particolare che lei non ha citato.. La linea Dynaudio professional in particolare le Air20(master+slave) Ha mai avuto modo di ascoltarle? Sto valutando il salto da diffusori hifi a diffusori monitor(le Dynaudio) e mi piacerebbe partire col piede giusto. Spero in un suo riscontro. La ringrazio.

[@VelutLunaMusic]

Dynaudio, ottimi prodotti che per mille motivi non mi sono mai piaciuti. Comunque ottimi prodotti.

[@blacktail6128]

@@VelutLunaMusic mi saprebbe dire in che termini non sono di suo gusto,rispetto anche a Neumann o Genelec. La ringrazio anticipatamente.

[@andre4z620]

Sono tentato dalle KH120 per ascolto near field. Sono preoccupato però, dal rumore di fondo, soffio, che spesso si sente in certi diffusori monitor. Cosa mi può dire riguardo questi modelli? Grazie

[@VelutLunaMusic]

...silenzio di tomba...

[@alessiozanoni5842]

Quindi avrebbe senso tenere sulla propria scrivania dei piccoli monitor tipo le kh 120 citate piuttosto che delle casse hi fi anche di alto livello?🤔

[@progressive7682]

Signor L'incetto il suo lavoro è la base di tutto per un ascolto come si deve, la domanda principale da farsi è come suona quel riversamento? Senza una buona base di partenza non si va avanti. Di tutta la componentistica la grande fetta di percentuale per la riproduzione di un bel suono se la prende il suo lavoro. . Edit: Un diffusore o cuffia che sia deve essere il più lineare possibile, proprio per non alterare troppo la "registrazione" fatta in fase di studio, devi sentire il lavoro nudo e crudo senza alterazioni, colorazioni.

[@guolive_g]

Tutto assolutamente condivisibile ed eloquente. C'è ad es. la mia libreria di cd a testimonianza di questi "errori" deontologici (forse esagero ma vabbeh scusatemi), che non ascolto e non ascolterò più perché al 90% inascoltabile, frutto di acquisti ingenui (e un pò compulsivi diciamo), quando nella mia ricerca di abbozzare un quadro musicale de minimis tra pop rock e jazz credevo che l'ultima rimasterizzazione potesse essere la migliore in quanto effettuata con le tecnologie più moderne. Al primo ascolto poi mi giustificavo pensando al mito dei master analogici usurati dal tempo.. giusto ieri su youtube ho cercato master tape, ho trovato delle vere perle per me, ho percepito sinceramente il calore dell'analogico, vu meter in fibrillazione e una bella sgranchita ai woofer... e parliamo di riversamenti su youtube credo amatoriali di bobine master di incerta provenienza...

[@fulviodalmaso2793]

complimenti.

[@claudiogiampaoli649]

Nella mia esperienza, gli unici diffusori che sono riusciti ad unire i due mondi (Professional e Hi-Fi) sono stati gli ATC SCM 40 attivi o i modelli superiori, venduti però a cifre fuori di testa. Guarda caso sono tra i pochi diffusori reperibili nel mondo audiofilo con un medio a cupola ENORME che “parla” che è una meraviglia. Sono però curioso di ascoltare diffusori attivi da studio come i suoi che alcuni definiscono affaticanti.

[@emanuelederrico9851]

Eccezionale come sempre! Unica piccola nota, trovo curiosa la demonizzazione degli home studio, qualcuno si é tolto delle soddisfazioni (avendo basse pretese) PS Io suono giusto il campanello di casa. Saluti

[@elisar1980]

Se vuoi fare musica e vuoi farti conoscere, ma nessuno ti vuole produrre e pubblicare, nessuno ti impedisce di registrarla a casa tua e distribuirla autonomamente, ma appunto si dovrebbe percepire chiaramente e apprezzare la differenza nella qualità di produzione tra l'artista sconosciuto autoprodotto in casa e quello blasonato pubblicato da una major. Il problema è che invece tutto va livellandosi verso il basso. P.S. Ultimamente, soprattutto nel periodo covid, ci sono stati artisti anche famosi (parlo di musica leggera) che magari hanno fatto un singolo o addirittura un intero album registrando tutto da soli a casa e poi mandando il materiale a uno studio per le fasi finali di produzione. Qualcuno se ne è vantato apertamente. Non conosco le capacità tecniche o la bontà delle attrezzature di Tizio o di Caio, quindi non sto a giudicare, ma in generale mi è sembrato un fenomeno un po' preoccupante, covid a parte. C'è il rischio che diventi un'abitudine.

[@emanuelederrico9851]

@@elisar1980 Concordo

[@marcellominasi41]

Non è un problema esclusivamente correlato all’ambito musicale. La nostra epoca disconosce la qualità tanto quanto la sbandiera in maniera fraudolenta, e questo perché la pretesa illusoria è di dare a tutti tutto in quantità illimitata. Ma anche in questa epoca di pazzi ( citazione) chi cerca troverà.

[@belin-teamdjokovic1628]

In un video che purtroppo non sono riuscito a ritrovare, Gary Burton osservava con una certa amarezza che per un certo periodo il mondo discografico ha diretto i suoi sforzi nella ricerca di un nuovo supporto che potesse rimpiazzare il cd conservandone (o addirittura migliorandone) le caratteristiche in termini di fedeltà, maneggevolezza e longevità (ricordiamo tutti l'effimera stagione dei minidisc, del DAT...), salvo poi scoprire che quello che il pubblico bramava era l'mp3.

[@cosmoduemila]

Buongiorno, vorrei chiedere un chiarimento: ai fini di un ascolto hi fi ( e non di produzione) in un ambiente di 10-15 mq, i citati modelli piccoli tipo kh120, necessitano di un sub o possono essere sufficienti? Grazie.

[@VelutLunaMusic]

più che sufficienti da soli, assolutamente

[@massimob.6945]

@@VelutLunaMusic Carissimo sig. Lincetto, e quale amplificatore abbinerebbe ai monitor Neumann kh 120?

[@frankcerra3216]

​@@massimob.6945 sono monitor attivi

[@audioreinforcementconcepts3537]

Tutto vero, tutto giusto. Avrei da aggiungerne pure, ma te lo risparmio. Marcello Croce

[@elisar1980]

Purtroppo viviamo in un mondo che non comprende il valore, anche economico, della musica, motivo per cui molti sono convinti che debba essere gratis, sia in fase di acquisizione (prima tramite la pirateria, ora via streaming), che per quanto riguarda i mezzi atti a riprodurla, che dovranno costare il meno possibile. Ultimamente lo streaming (che ha di fatto universalizzato la gratuità della musica) e la possibilità di avere dispositivi di riproduzione a costi sempre più irrisori, sta probabilmente rafforzando in molti questa convinzione. Come hai fatto notare, la situazione sta precipitando. L'unica salvezza sarebbe cercare far sentire alla gente quanto sia bello e soddisfacente ascoltare musica di qualità, ma non ho idea di come si possa realizzare una cosa simile.

[@papanero2334]

Salve . Per quale motivo in molti studi importanti si vedono quelle casse piccole ,cubiche chiuse con cono di cartone con uno spettro del suono limitato ?dicono che alcuni ci mixano tutto dentro quei monitor

[@VelutLunaMusic]

...e il risultato si sente... mi pare di averne parlato diffusamente nel video...

[@GigiDAmico]

se parliamo di monitor tipo Auratone, si usa, normalmente uno per tradurre in mono e in sistemi di ascolto ridotto

[@oddball4084]

Maestro. Vorrei avere la possibilità di conoscerti

[@fabriziopiras9948]

Questo contributo sottolinea, in più passaggi, un aspetto fondamentale: il pubblico non percepisce quasi nulla, il pubblico ascolta lo streaming in mp3 su una connessione ballerina attraverso un auricolare che, se va bene, suona come la radio mono di Zia Maria e forse è sempre stato un po' così (tecnologie a parte). Il pubblico "preparato" a comprendere "realmente" la qualità tecnica di una produzione è sempre stato incredibilmente limitato . Il risultato di tutto questo è solo uno ed è scontato: chi produce ha tarato, nel corso del tempo, il proprio sforzo e il proprio obbiettivo di produzione, sulla radio di zia Maria.. il monitor diventa la cassa da 20 euro.. perchè su quella vuoi sentire il risultato.

[@federico7767]

Parole sante👍🤟

[@danielepellegrini2557]

penso di aver visto il video sui monitor che l'ha fatta un po "alterare", ha lasciato perplesso anche mè, anche se si riferiva a sistemi dal valore molto inferiore a quelli a cui si riferisce lei, e soprattutto all'uso di monitor in ambienti di uso comune non ottimizzati. in quanto alla qualità delle registrazioni, è una polemica antica che non avrà mai termine, per le registrazioni non classiche, a volte meglio gli mp3, mascherano meglio i difetti.

[@Luke-qs1lc]

Salve, è possibile un contatto diretto per una questione tecnica? Grazie

[@VelutLunaMusic]

[e-mail]

[@rodolfobontempi4380]

Perchè i tecnici del suono e addetti del settore non propongono dimostrazioni comparative di buon e cattivo suono nelle scuole italiane per fare entrare nella testa di tanti giovani la consapevolezza di cosa cercare nella musica a livello della qualità? Il problema nasce da una scuola ormai appiattita che non prevede l'educazione musicale.

[@Plutonio94239]

Dovrebbe essere il primo degli obiettivi dell'educazione musicale a scuola, invece di proporre in modo astratto brani che i ragazzi non ascolteranno mai, non in modo decente almeno

[@vittoriobacchiega9118]

Troppa quantità con bassa qualità.

[@alessandrodagostini8818]

Cortese M*, potrebbe elencare qui di seguito le marche dei principali monitor da studio che ha elencato nel suo interessante video?

[@VelutLunaMusic]

NEUMANN, ATC, PMC, GENELEC

[@lucadedionigi8192]

Parole sante !

[@thepinkranter279]

In teoria la soluzione sarebbe, dopo la fase di registrazione, dividere la produzione e il prodotto finale in due target separati: per ascolto hifi e per ascolto mp3 con cuffietta sul tram, magari con relativo diverso costo.

[@VelutLunaMusic]

No, è concettualmente un abominio. La verità è una sola, e non è mediabile per quanto mi riguarda

[@pazzicuriosi6660]

Parole sante!!!!

[@marcobarontini8459]

Buongiorno; sono un neo-neofita avendo abbandonato gli ascolti di qualità da quarant'anni e ora, nuovamente incuriosito. Sono anziano, tutt'altro che ricco. Naturalmente per "riappropriarmi" della materia ho passato del tempo in rete incontrando molti divulgatori o influencer. Come sempre capita quando dobbiamo fare delle scelte cerchiamo dei riferimenti, nel mio caso, lei. Ciò per la competenza evidente, la chiarezza nell'esposizione dovuta una proprietà di linguaggio non comune su YT e altro che consenso in una caratteristica: credibilità. Bene, mi sono fatto delle idee che questo video in parte conferma. Perché avere all'interno dei diffusori un filtro crossover che lavora con alte intensità di corrente che pretendono elementi elettronici di alta qualità e non un crossover esterno che lavora sul segnale da amplificare? E, perché non evitare cablaggi misteriosi mettendo un amplificatore dedicato all'interno della cassa? Ho capito che i monitor da studio sono quello che credevo di avere inventato. Me ne farò una ragione e credo che continuerò a sognarli perché il loro prezzo va al di là del mio desiderio. Cari saluti.

[@VelutLunaMusic]

...non si coraggi: provi ad ascoltare una coppia di NEUMANN KH-120, 1.200,00 euro la coppia al nuovo.

[@marcobarontini8459]

@@VelutLunaMusic mi piacerebbe. Devo cercare il posto giusto Grazie dell'attenzione.

[@robertolisignoli]

Restiamo uniti! Da parte mia, come insegnante di musica, cerco di sensibilizzare gli allievi alla ricerca del bel suono e della bella Musica. Non vi dico cosa mi fanno ascoltare i ragazzi...ma già lo sapete. Purtroppo mi rendo conto che molti genitori nati negli anni '70/'80 non ascoltano musica da uno "stereo"...il 90% o forse più non ha due diffusori in casa, un lettore cd, figurarsi un giradischi di qualità. E come volete che crescano i figli? :)

[@lucagerminara8372]

I monitor da studio Dynaudio come li collocherebbe? Sarebbero parte di quell' eccellenza di cui ha parlato oppure solo marketing?

[@VelutLunaMusic]

NON è MARKETING, ma si discostano dal principio di neutralità assoluta che cerco. Ottimi prodotti, comunque, ma non adatti a me.

[@lucagerminara8372]

Grazie mille Marco. Ottime osservazioni.

[@micheletellarini4795]

Buongiorno dott. Lincetto. Io vorrei comprare delle casse ATC SCM 100ASL. Ho visto che nel catalogo ATC questo prodotto è presente sia nella sezione PRO che nella sezione HI-Fi. Tra le 2 versioni vi è una differenza di costo notevole. Sono entrambe casse attive, ma quelle per audiofilo costano quasi 10.000 € in più. Una parte sarà imputabile alla più pregiata finitura lignea, ma il resto a me risulta un enigma. Ho chiesto lumi a un rivenditore ufficiale di Roma, ma non ha saputo darmi risposta. Ho scritto all'importatore, che peraltro è in provincia di Padova , ma ad oggi tutto tace. Le sarei grato di poter avere un suo parere. Cordialmente Michele

[@VelutLunaMusic]

...compri la versione pro... a occhi chiusi...

[@micheletellarini4795]

@@VelutLunaMusic Grazie per la tempestiva risposta. Cordialmente Michele

[@netflyer68]

Purtroppo tutto super vero, oggi ascoltano tutti con lo smarthphone, siamo a livelli talmente bassi che un mp3 a 320kbs sarebbe oro colato.....ma siamo lontani anche da questo......

[@frakazzo]

Possiedo una coppia di Neumann Kn310 A, mai acquisto fu più azzeccato in tanto anni di audio, altro che cassettine fughette da Hi-Fi, buone sole per fare arredamento vendute a prezzi folli.

[@lultima5250]

29 minuti di applausi.

[@danilopelucchi4883]

Si sono i burghers della musica. Saluti.

[@gabrielegabrielli1217]

Condivido in toto e aggiungo una triste considerazione.. Per sottolineare quanto sia calato il livello qualitativo dei prodotti home, basti pensare che i numerosi monitor facenti parte della pletora di basso costo, a livello pratico, suonano decisamente meglio di un impianto classico assemblato in modo tradizionale. Con l'impianto tradizionale bisogna aumentare in maniera abbastanza cospiqua il budget per ottenere un risultato migliore del monitor amplificato di prezzo basso

[@VelutLunaMusic]

Non sempre, assolutamente non sempre. Un impianto home da 1.500,00 euro tutto compreso, ben assemblato, suonerà sempre meglio di un sistema composto da finiti monitor e sorgenti liquide di basso livello.

[@andreaargelli2934]

Pollice in alto per la fiducia incondizionata

[@TheRadioRaim]

Complimenti per il video molto interessante e denso di spunti. Tuttavia sarei meno netto nel condannare i marchi meno blasonati, anche perché come penso sia avvenuto nel percorso audiofilo di tutti noi, si parte con oggetti economici, e se uno è fortunato e ben consigliato scegliendo quelli che hanno un ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni, e ci sposta via via verso il sistema dei propri sogni (compatibilmente col proprio conto in banca). In questo senso come vede i monitor Yamaha, che mi risulta siano assai diffusi negli studi (penso ad esempio all'HS8, o al riferimento ns-10)?

[@VelutLunaMusic]

purtroppo, mai piaciuti.

[@GigiDAmico]

ad esempio PSI

[@MrFabio79g]

Purtroppo l'appiattimento non interessa solo la musica ma ahimè stiamo vivendo un nuovo "medioevo dorato" e il peggio lo dobbiamo ancora vedere secondo me. Cosa ce ne facciamo di tutta la tecnologia che ci propinano quando questa ormai non ci sta più aiutando a conseguire nuovi e importanti risultati ma nella maggior parte dei casi serve per complicarci la vita e a plagiarci. Nel mondo d'oggi guardiamo solo al contorno all'evidenza e nn si cura mai il contenuto, non si guarda all'essenza ma solo all'apparenza e questo peggiora le cose in ogni ambito.

[@michaelpolinari]

Quindi io che uso le PreSonus Eris 5 + SSL 2 per ascoltare musica mentre lavoro (creo software) devo sentirmi un verme? 😅

[@VelutLunaMusic]

NO. SSL 2è un'ottimo oggetto - ne ho parlato anch'io tempo fa. Per quanto riguarda le Presonus... basta essere consapevoli di cosa si ha per le mani... e che il barile è stato raschiato da tempo...

[@ProgInside83]

Assolutamente No! Io le ho avute e nella fascia di prezzo per dei monitor di quelle dimensioni non c’è di meglio.

[@LAdN]

Ho paura che questo sarà il quarto video che… 😉 Non ha citato l’etichetta Fonè 🙂

[@alessandrograldi4334]

Marketing wins all! Informare chi deve acquistare costa tempo, fatica e soldi, per scoprire che hai seminato per un 5% di veramente interessati alla vera qualità, ecco perché il mondo ha smesso di andare verso il meglio, il consumatore viene preso in giro anche quando spende tanti soldi (come ci hai fatto scoprire grazie al contributo di Levorato) La romantica figura del Don Quixote della musica però almeno da quel che vedo ti scalda il cuore, detto questo che può sembrare una critica invece ti dico caro Marco Lincetto, per fortuna che ancora esiste gente come te che crede in quel che fa.

[@Danielronane]

👏👏👏

[@mauroverdoliva8240]

confermo ogni virgola e pongo anche un esempio: ho regolarmente comprato su iTunes "Toy Boy" di Colapesce, Dimartino & Ornella Vanoni... Il suono e' tutto massimizzato con distorsioni udibili anche da casse di 400 euro... ergo: oramai anche i "big" o presunti tali vengono "proposti" dal punto di vista sonoro in modo OSCENO, almeno per quelli che sono i miei parametri, ovvero di un dj di 48 anni (con 31 di esperienza sul campo, anche radio) e collezionista di musica in vinile, video etc...

[@Deejay500X]

Buonasera sig.Lincetto, ci siamo conosciuti al Milano Hi-fidelity, ero il dj delle feste private... Aspettavo questo video e vorrei dare una mia opinione riguardo ai monitor, confermando una sua affermazione, ovvero che vanno pagati un po' (tanto)... Tempo fa sono andato dal mio negozio di fiducia, il famosissimo Merula di Bra, dove ho avuto occasione di ascoltare un bel disco degli Incognito (No time like the future) attraverso qualche monitor da studio, in particolare un paio di KRK Rokit 7 e poi un paio di Genelec 8030C... Per mio gusto non c'era neanche da paragonarle, preferivo decisamente il suono Genelec. Poi ho messo mano al Bancomat e tenendo conto che non produco musica in home-studio, al massimo provo a fare qualche piccolo Podcast ogni tanto, ho volto sulle infinitamente piccole (e più economiche) Genelec 8010A. Portandole a casa, pur non avendo un ambiente trattato, ho notato subito che erano molto meno complete delle sorelle maggiori 8030, tuttavia, tralasciando la gamma bassa dove ovviamente peccano, suonano eccezionalmente dettagliate, oserei dire (anche perché è proprio così) meglio delle Chario Reference 200T da pavimento. Comunque tra le Genelec 8010A e le cuffie chiuse Beyerdynamic DT1350, riesco a cogliere dei dettagli che difficilmente appaiono con gli altri miei sistemi di ascolto. Infine, torno a segnalarle le, nonostante il nome, italianissime K-Array, le cui casse PA da palcoscenico, mi hanno letteralmente sconvolto ed assuefatto qualche anno fa. Le piccole cuffie intraurali "Duetto" KD6T, che acquistai due anni fa, secondo il mio orecchio, suonano sorprendentemente bene. Rinnovo i miei complimenti per il canale e per gli argomenti trattati. Come dico sempre alla fine dei podcast, buona musica ed alla prossima, dal Dj Mister Mix.

[@saettamcqueen3111]

Beh.. chiaro, recentemente ho comprato le jbl 104 pro... Da alcuni considerate monitor ... Mah, non le ho comprate per questo scopo ma solo per avere qualcosa di meglio per ascoltare sul PC quando lavoro rispetto alle casse da 10 euro. Gente che ci fa mixing, boh. Chiaramente di solito non ascolto cosí

[@massimorosin9324]

Pooh e Genesis tra i miei preferiti, ma perché suonano male? Ma proprio male! Grazie signor lincetto.

[@robipagno2554]

Sì sorridiamo che è meglio👍👍👍

[@alessiomontresor7258]

Grazie signor Lincetto....io purtroppo mi sono dovuto adattare con due coppie di Adam 😐

[@marzioloreti5039]

Il degrado degli ultimi 10 anni ma x me anche prima ha toccato diverse categorie non solo la musica che ovviamente qui è il tema

[@alvesdeejay]

e quindi che monitor da studio devo comprare ?😁

[@VelutLunaMusic]

risposta secca? Le NEUMANN KH420

[@alvesdeejay]

@@VelutLunaMusic un'ultima domanda le neumann kh420 sono sicuramente perfette direttamente out of the box con una risposta in frequenza completa. Le differenze di una accopiata rimanendo nel mondo neumann di due Kh80 + due Kh750 sono così abissali? Considerando anche il software di correzione che ci viene incontro. Oppure non sto considerando tanti altri aspetti delicati nella realizzazione del monitor "definitivo"?

[@paolovp]

Monitor Dynaudio?

[@VelutLunaMusic]

Buone, un po' colorate. Non nei miei gusti. Ma buone.

[@davidegrecchi9209]

Direi che suonano male, tranne pochissime eccezioni e tralasciando la qualità artistica....su cui stenderei un velo pietoso. Penso che gran parte dell'impoverimento a cui assistiamo arrivi dai vari talent show che la televisione propone uniti alla assoluta ignoranza di certi discografici che pure partecipano come giudici ai suddetti talent. Quindi uno vince il tal programma e diventa una star ! Facile ? Forse no. Poi oggi certi CD li si produce con due peperoni e una carota....direi che fino a qualche decennio fa il percorso era molto diverso. Punto primo fare un disco costava direi tanti soldi. I discografici erano persone che sapevano riconoscere un artista e su di lui investivano. E guai a sbagliare.....sarebbe stato un bagno di sangue....insomma penso che la tecnologia e la pochezza di certe figure professionali abbiano ammazzato diversi aspetti della musica...e il risultato è sotto i nostri occhi. Peccato. Io ascolto veramente di tutto ...da Mozart....Bach....Keith Jarret.... Pink Floyd....George Benson....Battisti ...Bob James....potrei andare avanti...ma di dischi recenti non ne ho nemmeno uno....e mal contati credo di averne 1500..... Per finire due parole sugli impianti d'ascolto. Di mestiere faccio il fonico..non in ambito musicale....faccio pubblicità ...qualche documentario ...in studio lavoro con Dynaudio air 15 un sistema 5.1. Mi capita nelle pause di lavoro di ascoltare qualche brano... riproduzione ineccepibile vuoi per la qualità del sistema...vuoi per l'ambiente trattato acusticamente come deve essere una control room. A casa ho un piccolo impiantino con due modestissime B&W un ampli integrato Marantz e un DAC audio exklusive. Cavi decenti per alimentazione segnale e potenza. Tutto messo in soggiorno. Bene mi piace di più sentire musica a casa piuttosto che in studio ...sarò matto 😂😂😂😂

[@ulissegarnerone]

Citando De Andrè: "se non del tutto giusto quasi niente sbagliato".

[@robertodicesare836]

Ho le b&w 606 s2 suonano da dio con un integrato Denon pma 800NE

[@alfredopompilioArteTA]

Lo stesso è avvenuto per la pittura: tutti a scolare colori sulla tela e spatolare “ e si credono artisti.

[@micheledaloia5778]

Oggi sento parlare della famosa guerra dei volumi a chi offre un prodotto che suona più forte e compresso. Certamente la qualità del suono va a degradare di tanto. Riguardo agli home studio li consideri come sala prove per auto registrarsi per capire come suono ecc. Ma se dovrei far incidere un disco preferisco andare dai professionisti che sanno il loro mestiere.

[@Asdrubale01]

se dovrebbi!!

[@RobertoRupertRobRuggeri]

Vogliamo parlare del fenomeno dei cosiddetti "corsi" didattici che imperversano sulla rete a opera di sempre più numerosi professionisti ( e non), laddove questi "svendono" i loro segreti (!) alle masse, alimentando la convinzione che chiunque può diventare un fonico professionista, allontanando sempre più persone dal circuito degli studi professionali e relegandoli nella propria cameretta/garage sicuri di poter portare avanti da soli l'intero processo produttivo della loro musica? Anche questa è una conseguenza del processo in corso negli ultimi 10/15 anni di cui parlavi tu, ma ciò che mi fa riflettere è la spirale discendente causata proprio da coloro che, per sopravvivere a questa crisi della qualità, sbarcano il lunario improvvisandosi, nella buona parte dei casi, docenti di fonia, produzione, arrangiamento, etc, danneggiando la loro stessa categoria sulla lunga distanza, solo per tamponare il problema nell'immediato. Onore e gloria a chi resiste con coerenza, senza svendere la propria anima e di conseguenza quella dei suoi colleghi.

[@VelutLunaMusic]

Grazie.

[@fernyb3738]

La musica e' come il software per il computer ci vuole un impianto che la sappia riprodurre ma adesso a parte qualche audiofilo in via di estinzione tutti sentono musica con mezzi di fortuna perche' sono distratti da una marea di tecnologia Si compra il telefonino piu' performante la play station piu' potente abbonamenti a piattaforme a film e serie tv ecc.. non si ha piu' tempo per ascoltare buona musica e quindi la si ascolta con qualcosa di economico a tempo perso

[@ALBERTO-mg1sq]

Purtroppo Marco è la triste realtà,ma la cosa peggiore è che in tanti non se ne rendono conto e addirittura remano a favore.In definitiva lo,ritengo scandaloso,come del resto molti personaggi che leggo in rete che parlano per dare aria ai denti. Una vera tristezza 😡

[@GobangDJ]

Io aggiungerei anche le Adam....che oltre ad essere fantastiche costano anche una fortuna....

[@VelutLunaMusic]

A me non sono mai piaciute. Proprio mai, nè le piccole, nè le grandi

[@sterock77]

Penso di aver visto il video, o uno dei video a cui ti riferisci, e se ha fatto venir la pelle d' oca a me non immagino a te . Io che ascolto con un hifi non professionale ma degnamente valido e non monitor mi rendo conto di quanto sia vero quello che dici. Le produzioni contemporanee non classiche sono imbarazzanti, poi ci fai l'orecchio, ti ci abitui , le ascolti in auto con un pessimo due vie sulla porta e ti piacciono pure , poi qual giorno che hai fortuna di aver tempo accendi L' impianto , scegli un album fatto bene , tipo illegal love 2 e tutto riprende un senso . Senso difficile da capire per i più, ed a volte per molti quasi disdegnato . Come si può pensare che sia una cosa tollerabile creare produzioni con il fine di suonare il meno peggio possibile su una cassina BT grossa come un pacchetto di sigarette ? Creano musiche con suoni ovviamente sintetici che non tentano nemmeno di riprodurre uno strumento che comunque non uscirebbe dalla cassina schifida di turno , incidono voci pessime su "ronzamenti" inascoltabili e poco più. Facciamocene una ragione .

[@faustodefendenti5818]

Nella catena della riproduzione audio, ci sono troppe variabili in gioco per dare la colpa o il merito ad uno o più componenti. Certo, resta sempre il fatto che una eccellente registrazione non potrà mai far suonare in modo eccellente dei diffusori fatti alla cazzo di cane. Come anche il contrario.

[@gianluigibosso2163]

Purtroppo tutto giusto, per non parlare della Loudness War . 😭

[@lucamazzeo6897]

Ce ne sarebbero cose da dire. Quando i filoesoterici parlano dei loro mega amplificatori in classe A che con un alimentatore da 2 kw erogano 100 watt, mi fanno ridere. Se vedessero i semplici, ma non necessariamente economici, amplificatori che si trovano dentro i monitor, anche costosi, piangerebbero.

[@marcoocera9248]

Pare ormai inevitabile la separazione tra i prodotti di "massa" e quelli di nicchia per un pubblico ristretto ma esigente e che spero non sia destinato all'estinzione per motivi anagrafici.

[@nicolabrn4666]

Ma sono io l'unico idiota che, nel proprio home studio e nel 2022, utilizza un Synclavier collegato ad un mixer analogico Yamaha? Boh, forse sarò pazzo ma credetemi! La differenza si sente e come!

[@Asdrubale01]

Ma è chiaro che se si spende di più, si gode di più! Anche a me piacerebbe essere un riccone e comprare sempre il top, ma devo accontentarmi dei prodotti di fascia media per ragioni economiche! Secondo me c'è poca umiltà in questo discorso; i prodotti più "cheap" servono proprio a soddisfare un più ampio spettro di classi sociali. Non mi sembra il caso di mettersi su un piedistallo, denigrando chi non può permettersi casse da 5000 euro. Sembra di sentire un'intervista a Flavio Briatore...

[@VelutLunaMusic]

Mi spiace doverla PESANTEMENTE contraddire. Nessun piedistallo, ma realistica considerazione su quelli che per me sono STRUMENTI DI LAVORO. Perchè un monitor da studio E' uno strumento di lavoro. E non si possono usare giocattoli "cheap", come dice lei, se si lavora e si è responsabili del risultato finale di un prodotto che poi magari LEI STESSO compra, PAGA e pretende sia perfetto. Lei è COMPLETAMENTE FUORI STRADA in queste sue affermazioni assolutamente superficiali e poco attente all'essenza del mio discorso. Se poi lei, invece, vuole usare un monitor economico che va così-così SOLO per ascoltare i suoi dischi... liberissimo di farlo, perchè il suo ascolto avrà riscontro solo in lei stesso. SPERO SIA BEN CHIARO IL MIO RAGIONAMENTO, se non a lei, a tutti gli altri che leggono. Buona giornata e comunque benvenuto in questo spazio.

[@Asdrubale01]

@@VelutLunaMusic Quello che volevo dire io, pur essendo pienamente cosciente che esistano dei monitor 10 volte migliori delle mie Y HS8, è che SEMPLICENENTE NON TUTTI SONO RICCHI COME LEI e possono permettersi di comprare ciò che vorrebbero davvero.

[@Asdrubale01]

@@VelutLunaMusic E poi c'è anche chi è all'estremo opposto: "...fanculo qualsiasi tecnica, ciò che importa è l'anima di chi suona e non la qualità dello strumento...“ Origine: Da un frammento di un intervista concessa a Radio Popolare, che costituisce la traccia n. 9 di Live in Punkow, album dei CCCP Fedeli alla Linea. Per me non bisogna estremizzare né uno nè l'altro punto di vista, dipende come dice lei dall'ascoltatore a cui è rivolto il prodotto e dalle esigenze dell'artista.

[@davidlever3107]

Di una chiarezza disarmante.

[@gglivetv]

Mah a me sembra un discorso decisamente elitario.

[@fabriziofadda481]

"Catacombe audiofile" si vabbè esagerato

[@VelutLunaMusic]

no, per nulla esagerato. Anzi, ottimistico