Dottoressa Vipraio l'umanità nelle sue ricchissime manifestazioni culturali, religiose e sociali ritengo sia un capolavoro naturale da rispettare in ogni sua parte. I popoli con i loro mille e più colori sono i fiori della terra. Auspicare una mescolanza tra quelli non ancora industrializzati e quelli " ricchi" non significa condividere le risorse ma invitare il resto del mondo, che è la maggioranza, ad un ritmo di consumo delle risorse del pianeta di tipo esponenziale. È proprio questo errore che ci porterà allo scontro sociale a causa della scarsità di quelle risorse ambite da tutti. Non possiamo, nell'arco di pochi decenni, disfare ciò che la natura dell'uomo ha costruito nei millenni. Opera immensa quanto mai complessa cui l'uomo stesso ha dovuto dare giustificazione divina. L'equilibrio mondiale attuale, seppur ingiusto, dovrebbe essere tutelato in quanto ritengo sia un gravissimo azzardo affidare nelle mani di popoli di formazione etica e culturale, (non perché siano diversi ma perché reduci di percorsi storici differenti) il potenziale distruttivo costruito negli ultimi cinquanta anni da genti più "evolute" (purtroppo). Pensare di poter avvicinare tanti popoli senza nessuna conseguenza sul piano sociale è cosa abbastanza anacronistica in un'epoca la nostra che non fa più uso della clava ma di sofisticate armi di distruzione di massa. Perciò paragonare le antiche migrazioni a quelle di questi giorni senza pensare alla pericolosità che ne deriva, è come accendere un fuoco in un pagliaio. Perché invece di privilegiare le aziende multinazionali che spingono i consumi a livello planetario non si comincia invece a deindustrializzare l'occidente? E al tempo stesso fornire ai popoli meno avvantaggiati non armi ma tecnologie di base per sviluppare produzioni di base. So che questo potrebbe sembrare davvero fuori dal tempo e dalla logica consumistica che regna sovrana, ma la vera rivoluzione culturale del terzo millennio. Solidarietà e multiculturalismo sono realizzabili partendo dal disarmo del pianeta. Questa per me é cultura.
@Armandopas2 жыл бұрын
Non avevo visto la presentazione. Tutto si spiega: "Con la divisione del lavoro e la formazione di reti umane sempre più ampie e connesse, abbiamo finora generato un ciclo virtuoso fra capacità cerebrali, cultura e ambiente." Bel circolo virtuoso davvero. Stiamo rendendo il pianeta inabitabile alla specie umana...
@nadiaborsatto67963 жыл бұрын
Essere umano è nato in africa poi è stato un corridoio per il pianeta!👍😘😘⭐
@giubob18624 жыл бұрын
Alpi, Pirenei e Himalaya sono ''confini naturali'' che si vedono benissimo anche dallo spazio
@riccardosaccotelli23705 жыл бұрын
Quando un prof. di economia 8:00 parla di Miti, Religioni e uccelli territoriali bisognerebbe domandarsi da quanto tempo non si confessa.
@nicolalicciardiello38024 жыл бұрын
Ah è un ripasso di storia! 🤔 Un tantino semplificata.
@Armandopas2 жыл бұрын
L'inizio è agghiacciante. La continuazione pure. La tesi della Vipraio è semplice: l'economia è un gioco a somma zero. Se io guadagno un dollaro, un altro da qualche parte nel mondo lo perde. E viceversa. Quindi perché la gente dei paesi ricchi non è contenta se l'arretramento delle loro condizioni ha significato un'uscita dalla povertà di milioni e milioni di persone? A parte che l'economia non è un gioco a somma zero (per alcuni è addirittura a somma negativa), il numero riportato dalla Vipraio è farlocco. Questa diminuzione del numero di poveri è frutto di trucchi statistici. Li trovate ben descritti dei capitoli iniziali del libro "The divide" di Jason Hickel, edizioni Il Saggiatore.
@nicolalicciardiello38024 жыл бұрын
Ma cos'è il festival dell'ovvio?
@pietrosacco50303 жыл бұрын
Che fine ha fatto il pensiero filosofico, il senso religioso? Ma come fa a semplificare la storia dell'uomo in questo modo???
@robertofaluomi6725 Жыл бұрын
Ma di che globalizzazione parli?
@GDG-qq2oy4 жыл бұрын
Sono aporie le sue, infatti per uno che viene da Marte non distingue neppure masse che fuggono dalla guerra se infatti non ci sono confini non si distingue tra posti sulla terra!
@pietrosacco50303 жыл бұрын
Gli intellettuali sempre più lontani dal mondo sociale. Ma questa parla seriamente? Quando parla dei gruppi è raccapricciante, un insieme di spettatori a San Pietro è un gruppo? Ma chi la paga?
@nicolalicciardiello38024 жыл бұрын
Si e poi ci siamo evoluti, ma non tutti sembra. 😂
@veneticomanfredini13633 жыл бұрын
Ma questa è del mestiere!?
@nicolalicciardiello38024 жыл бұрын
Bè hanno ritolto i confini, non è contenta? 😂
@sigmundfrido28334 жыл бұрын
Siamo troppi sul su questo piccolo sassassolino in una piccola galassia