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👉 Ricordate tutti il Dieselgate del 2014? E quello che successe dopo? Si scoprì che che le Case auto, quando dichiaravano un certo consumo ovvero emissioni, raccontavano, diciamo così, un po’ di bugie. Per essere gentili…
👉 Ne venne fuori un caos di dimensioni galattico-spaziali. Di recente si è scoperto che anche le ibride ricaricabili i dati pubblicati - anche sono se corretti dal punto di vista del ciclo di test - non hanno nessun riscontro con la realtà.
👉 Lo ha denunciato pochi giorni fa nientemeno che il Fraunhofer Institute di Karlsruhe che ha riscontrato consumi reali addirittura di tre volte superiori al reale. Cosa è successo? Ma non erano come le auto elettriche, o quasi?
👉 Quando finisce l’enegia della batteria, e quindi dopo aver fatto più o meno una cinquantina di km, l’auto ibrida ricaricabile passa al termico, che di solito è un benzina.
👉 A quel punto succede che l’auto funziona come una normale ibrida, ma si porta appresso molto più peso, perché ha le batterie e tutta la parte elettrica studiate per una plug-in. E il consumo sale. Per queste auto vedrete numeri dichiarati nel ciclo WLTP quasi incredibili, tipo 2 litri di benzina per cento km, come dire 50 km con un litro.
👉 Ma questi dati vengono rapportati ad un percorso di 100 km in cui i primi 50 sono fatti in elettrico, quindi zero benza.
👉 In realtà il consumo vero è di 2 litri per 50 km, quindi 25 con un litro, che non è male ma di certo non è come dire 50 con un litro. Quindi i numeri della pubblicità o delle schede tecniche possono trarre in inganno. Le norme di omologazione non sono state violate perché prevedono esattamente questo tipo di prova, e per questo l’istituto tedesco iniziato una indagine sugli ibridi ricaricabili, che cominciano ad essere tanti, addirittura il 10% delle immatricolazioni, e hanno pure gli incentivi.
👉 Hanno preso i dati di quasi 10.000 ibridi plug-in in tutta Europa fra auto private e quelle delle flotte e hanno scoperto che in media il consumo di carburante nel mondo reale e quindi le emissioni sono di tre volte superiori rispetto alla procedura di prova ufficiale, e si può arrivare addirittura a 5 volte.
👉 Insomma, il consumo vero è in media 4,2 litri per 100 km, che vuol dire 24 con un litro per i privati, che fanno meno strada, mentre nel caso delle auto aziendali, non si fanno più di 12,5 km/litro. Questo ultimo dato a me sembra un po’ esagerato, ma come ho detto, siamo comunque molto lontani dai dati omologati dai vari costruttori.
👉 Siccome sulla base di questi dati in molti Paesi si è deciso di dare degli incentivi pubblici, questa notizia ha messo un po’ tutti in allarme e il governo britannico, per esempio, ha deciso immediatamente di toglierli, seguito dalla Svizzera.
👉 Questa differenza è dovuta al fatto che le auto ibride plug-in usate dai privati sono guidate in elettrico solo per metà del loro chilometraggio medio giornaliero, mentre per le auto aziendali si scende addirittura all’11%-15%.
👉 Anche perché, a quanto pare, chi usa l’auto aziendale per lavoro si preoccupa poco o per nulla di fare le ricariche e va quasi sempre a benzina. Insomma, una ibrida plug-in con la batteria scarica è - a livello di emissioni - non molto diversa da una benzina o diesel euro 6 o da un classica full hybrid, perché per via del peso delle parti elettriche è come se l’auto viaggiasse sempre con tre persone a bordo.
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