Ciao Manuela buona Domenica e buon inizio di Dicembre, il mese del consumismo per eccellenza, d'accordo sulla quantità di libri di dubbia qualità, ma altrettanto convinto che anche libri non convincenti ma che fanno vendere, servono per sostenersi, e poi produrre libri più nobili ma che evidentemente vendono meno. Poi alla fine non sempre almeno personalmente ho voglia di leggere libri particolarmente impegnati, ma scritti bene questo si lo pretendo.
@voltarepagina_manuela16 сағат бұрын
Ciao Matteo! Buona settimana e buon dicembre anche a te! In effetti: consumismo, iperproduzione, conformismo, mode, amichettismo, etc., etc. Non è sempre facile orientarsi nell'offerta di libri. Ma aprendo un po' gli occhi, si può provare a cavarsela. 😊
@lucymonaco9916Күн бұрын
Ciao Manuela, trovo che il tuo punto di vista per ciò che riguarda il mercato del libro sia molto realistico e condivisibile. Concordo anche sul livellamento verso il basso della qualità dei libri dal quale,credo, ci si possa salvare se si ha una buona capacità critica. È il lettore alla fine che sceglie cosa leggere. In quest'era della globalizzazione l'omologazione è un' inevitabile effetto collaterale. Ci sta anche che l'Uomo, gregario per sua natura senta il bisogno di un "capo" da seguire, in questo caso di un modello o più modelli in cui riconoscersi per sentirsi al sicuro. Io il problema lo avverto poco, perché anche in questo caso non mi faccio influenzare molto dalle mode del momento. In particolare per la lettura seguo un canale ben preciso ( oltre al tuo...😁)che è quello emozionale. Un libro deve soddisfare principalmente la sfera emotiva e la mia è molto esigente....😅 Felice settimana 🌸 🌸 🌸
@voltarepagina_manuela13 сағат бұрын
Grazie, Lucy, per queste riflessioni e condivisioni. Anch'io, personalmente, come te, non sono mai stata conformista (né nell'abbigliamento, per esempio, né nelle letture): ai miei coetanei, da adolescente, dovevo sembrare un'extraterrestre... 😅 😂
@lucymonaco991610 сағат бұрын
@voltarepagina_manuela eh..scegliere di essere una pecora nera in mezzo a un gregge di pecore bianche è un atto di autodeterminazione non da tutti...💪👍🏼
@ernestinapavariniКүн бұрын
Buongiorno Manuela😊 Ho ascoltato il video di Martina e condivido totalmente il suo punto di vista. Le case editrici ci propinano spazzatura senza controllo solo per interesse e lettori comuni come me spesso ,forse per ignoranza, forse perché catturati da pubblicità ben confezionate,acquistano "nullità". Ho scelto di leggere solo classici per questo motivo,anche perché il prezzo dei libri è notevolmente aumentato. Sono arrabbiatissima con queste industrie usa e getta. Buona domenica 👋😘
@voltarepagina_manuela14 сағат бұрын
Ciao Ernestina, grazie mille per questo tuo commento. Quando parli di "usa e getta" cogli perfettamente uno dei problemi essenziali (che è quello del consumismo applicato all'editoria, dell'iperproduzione e della conseguente breve durata di vita dei libri, per così dire, che vengono rapidamente "sostituiti" dalle novità che arrivano in libreria a ritmo incalzante e frenetico). Su questo si deve riflettere e intervenire (così come sulla qualità editoriale). Non mi sento, invece, di condannare le case editrici perché fanno i loro interessi (è loro diritto, e trattandosi di attività economiche devono essere economicamente sostenibili). Certo, c'è modo e modo di farlo... Da lettori, se proviamo a essere più attenti all'offerta di certe case editrici indipendenti medio-piccole, magari riusciamo a fare letture di qualità e a incidere, nel nostro piccolo, sul sistema (premiando la qualità mandiamo un messaggio al mercato che va nella direzione dell'innalzamento del livello di esigenza dei lettori). Ti mando un abbraccio 🤗! Buona settimana e buon dicembre! 😊
@azzurrapiscopo7032Сағат бұрын
Ciao Manuela, credo che questo sia un argomento molto complesso. Questo meccanismo fa, come dici tu, parte della società in cui viviamo e riguarda praticamente tutte le sfere della vita. Grazie delle importanti riflessioni. Un abbraccio ❤
@giovannaghirelli1854Күн бұрын
Ciao Manuela, spero di riuscire a spiegarmi; io, i libri che ho letto finora, li ho scelti secondo le recensioni fatte da te e le altre amiche che seguo, che sento che corrispondono al mio sentire e al voler arricchire le mie conoscenze e il mio spirito. Scusa per il mio pensiero un pochino semplicistico. Ti abbraccio.
@voltarepagina_manuela14 сағат бұрын
Ciao Giovanna! Grazie mille per questo commento e per la fiducia. Mi fa molto piacere sapere che segui i miei consigli di lettura (e ovviamente ne sento la responsabilità): sono molto contenta. Un abbraccio anche a te 🤗!
@barbaranmkКүн бұрын
Ora mi chiedo quali scrittori, tra quelli che tutti leggono e di cui parlano, secondo te non meritano tanta attenzione e quali, invece, dovrebbero essere scoperti da più lettori.
@voltarepagina_manuela14 сағат бұрын
Ciao Barbara, grazie per aver guardato il video e per questa domanda che è impegnativa ma importante. Prima di fare nomi specifici, mi viene da dire che i lettori e le lettrici potrebbero provare a essere più attenti alle proposte delle case editrici medio-piccole (si può chiedere consiglio ai librai, si possono guardare i siti, etc.) per poter scoprire libri che hanno poca visibilità, magari perché le case editrici in questione non hanno molte possibilità di spendere in promozione, o perché non hanno un potere di negoziazione forte, o perché non hanno amici nelle redazioni delle trasmissioni o fra chi organizza i festival. Mi sembra, poi, che il problema della qualità (o della scarsa qualità) di certi libri sia trasversale, e possa riguardare sia libri che ricevono molta attenzione, sia libri che passano inosservati. Ecco qualche nome che secondo me merita attenzione: Étienne Kern (con "Il sarto volante"), Manuel Vilas, Pierre Adrian (con "I giorni del mare"), Sorj Chalandon (che qui in Francia, per dire la verità, ottiene un'enorme attenzione mediatica ma in Italia, probabilmente, è meno noto), Rosa Montero (il cui libro "La ridicola idea di non vederti più" è passato inosservato, in Italia, e invece è una meraviglia), Aldo Simeone (con "L'isola dei femminielli")...