Io ho 21 anni e ho avuto la tua stessa storia, ero molto credente da piccolo ma davvero molto, complici ovviamente miei genitori, anche se in maniera superficiale ma ovviamente è partito tutto da loro. Sono una persona spirituale ma allo stesso tempo critica e proprio grazie a quest ultima caratteristica che mi sono salvato. Ora mi sono completamente distaccato dalla religione che a differenza tua , la mia era l’Islam e qua là storia è diversa perché un musulmano che abbandona la sua religione non è socialmente accettato dagli altri musulmani, e vi lascio immaginare cosa direbbe la mia famiglia, i miei amici (quelli musulmani) e i parenti. Mi trovo nella stessa situazione di un omosessuale che deve fare coming out ma ha “paura” delle conseguenze sociali. Sarà difficile ma lo farò appena sarà il momento.
@lucreziafanart72684 жыл бұрын
Oppure mantieni una certa facciata e fatti poi la tua vita al di fuori dall'ambiente famigliare... Dovresti valutare pro e contro, se devi solo fare soffrire e inimicarti i tuoi parenti vale la pena? A volte dire delle mezze bugie aiuta a non complicarsi la vita (che già è pesante). Potrai poi costruirti una tua famiglia e una cerchia di amici in cui essere te stesso. Le vecchie generazioni son come i muri, è impossibile confrontarsi con un muro 😉
@andreabradpitto4 жыл бұрын
Ci vuole molto coraggio ad accettare, anche solo internamente, di respingere una fede come quella islamica. Non è certo da tutti
@federicoroxas70454 жыл бұрын
Forza yassi, ti auguro tanta buona fortuna, anche una mia carissima amica è diventata atea e veniva da una famiglia musulmana molto osservante. Ci sono voluti due anni, ma ora la madre la sta accettando, e anche il padre sta cominciando a capire che è pur sempre sua figlia. Forza, coraggio, e non mollare, un abbraccio!
@elia_connard4054 жыл бұрын
Anche io come te sono stato cresciuto in una famiglia di fede musulmana, capisco il peso che ti porti addosso ogni singolo giorno, è come se dovessi indossare una maschera sempre diversa e difficile da togliere man mano che vai avanti nel tempo. Io oltre ad essere cresciuto in un un'ambiente del genere , nel tempo ho scoperto anche di essere omosessuale, che è di gran lunga ben peggiore di essere un' apostata, almeno questo secondo il loro pensiero. Paradossalmente sono stati proprio i miei ad allontanarmi dalla fede religiosa, in particolare mio padre che incarna la solita figura da capofamiglia, virile che non prova sentimenti. Egli ha spesso cercato di inculcarmi questi valori tramite l'utilizzo non solo della violenza fisica ma anche psicologica. Da piccolo non ci facevo così tanto caso, pensavo che tutto ciò fosse la normalità e che tutti vivevano la stessa cosa che vivevo io, ma ovviamente crescendo ho capito che esistono realtà diverse dalla mia e ciò mi aveva portato ad essere ribelle nei confronti dei miei e questo mi aveva portato a cercare affetto nelle altre persone, che alla fine hanno solo saputo deludermi ed usarmi a loro comodo. Tutto ciò mi aveva solamente portato ad odiare chiunque, in particolare i miei, e ad odiare anche me stesso arrivando anche a pensare che gli altri senza di me stessero meglio, e che tutto ciò che mi era accaduto era perché non ho saputo essere una persona migliore, insomma all'altezza delle aspettative, che nonostante provassi a fare tutto quello che la gente mi diceva di fare non riuscivo a farmi piacere alle persone, e non riuscivo a ricevere quel poco di affetto che mi era stato negato dai miei genitori. In questo periodo stavo tutto il tempo a casa, arrivando a quasi 2 anni senza uscire o incontrare persone nuove. Dopo questo periodo sono arrivato alla conclusione che si debba vivere la vita senza pensare troppo a quello che le altre persone pensano di te e di fregartene se le altre persone cercano di abbatterti perché non rispecchi le loro aspettative o il loro pensiero, in pratica devi elevarti a una sorta di superuomo(Nietzsche) e solo a te spetta il compito di dare un significato alla tua vita e non devi aspettarti che nessuno ti dia niente, perchè quelli che si fanno abbindolare da certi pensieri di tipo religioso sono loro le vere persone deboli e non te, perchè tu almeno hai il coraggio di affrontare la cruda realtà ed a non affidarti a delle figure immaginarie, che molte volte distruggono solamente l'individuo anzichè salvarlo.
@yassi00564 жыл бұрын
ILYAS CHOCO L’esistenza dell’omosessualità nella popolazione degli esseri umani (e anche in altre) è una delle conferme che ho avuto dell’irrazionalità che c’è dietro ogni religione omofoba. L’ orientamento sessuale è un qualcosa di intrinseco e non c’è modo di cambiarlo. Tu, dio omofobo e utopico, mi crei in questo modo “sbagliato” e pretendi che io torni ad essere “giusto”? Impossibile. Non credo che un dio “crei” una persona omosessuale per poi condannarla per un motivo di cui la persona stessa non ha controllo, è come incolpare una persona che nasce con qualche malattia, ( anche se l’omosessualità non è una malattia). Ps: come va la relazione con i tuoi?
@manuelpaolucci27294 жыл бұрын
“Siamo troppo in ritardo per gli dei, troppo in anticipo per comprendere l'Essere.” Martin Heidegger
@f_bio71134 жыл бұрын
Ciao Manuel
@f_bio71134 жыл бұрын
Come va?
@f_bio71134 жыл бұрын
Spero bene
@manuelpaolucci27294 жыл бұрын
@@f_bio7113 grazie, anche a te. Ma mi conosci?
@f_bio71134 жыл бұрын
@@manuelpaolucci2729 magari...
@marcobayblade4 жыл бұрын
Da Cristiano, sono assolutamente d'accordo con te. Non credi? Hai delle idee diverse? Benissimo! Perché dovrei impedirti di dire la tua? Purtroppo i bigotti stanno da tutte le parti...
@marcobayblade4 жыл бұрын
@@aliby1445 be, ognuno dovrebbe scegliere se interessarsi o meno ad una cosa. Nel senso, se sei un genitore religioso puoi dare delle basi, ma poi mi sembra giusto che ognuno debba essere libero di scegliere. L'importante è rispettarsi a vicenda.
@marcobayblade4 жыл бұрын
@@aliby1445 Io non sono nessuno, però se fossi in te cercherei di parlarci (con calma). Nel senso, dille che rispetti il suo credere ma che tu non sei della stessa opinione. Senza presunzione e senza prendere per i fondelli il suo credo. Potrà anche non ascoltarti, ma comunque non può costringerti. Cerca anche tu di metterti in ascolto, magari potrebbe darti uno spunto di riflessione non scontato. Almeno è quello che farei io, penso.
@chevoool78274 жыл бұрын
Hai 69 like non voglio rovinare tutto ciò
@marcobayblade4 жыл бұрын
@@chevoool7827 xD
@valeriab14804 жыл бұрын
@@aliby1445 Voglio spezzare una lancia in favore di tua madre: spesso pur essendo credenti ci sono piccoli gesti, come la preghiera prima di mangiare, che facciamo in automatico ma non sappiamo bene perché e quando ne viene messo in discussione il significato non sappiamo bene come rispondere.. Io ho sempre pensato che la preghiera prima di mangiare più che un "grazie perchè hai messo il cibo su questa tavola" sia un modo per ricordarsi di non dare mai nulla per scontato, per ricordarsi che bisogna gioire di ogni cosa. E' vero che quello che mangi è sudato da te, ma ci sono tante persone che anche sudando il doppio non hanno la stessa fortuna, ed è per questo che secondo me i credenti ringraziano dio.. o perlomeno è il motivo per cui lo faccio io. Stesso discorso per la salute, pur avendo un buon sistema immunitario ci sono delle malattie contro le quali non avresti potuto fare nulla, però per fortuna stai bene. E ti prego non vederlo come un cercare di essere pessimista, perchè è esattamente il contrario! E' un modo per apprezzare quello che abbiamo. Il vero problema del dialogo fra credenti e non è che ormai molti non sanno bene perchè fanno quello che fanno, non conoscono il significato che c'è dietro alla loro religione e quindi quando viene messo in discussione non sanno come rispondere.
@LucaDiMarcantonio4 жыл бұрын
Che gioia aver scoperto questo canale. È il 6o video che ho visto questa sera ed avevo proprio bisogno di un po' d'ossigeno per la mente in questo periodo di quarantena. Grazie Marco
@uno47393 жыл бұрын
Gesù parla. kzbin.info/www/bejne/eHTVoHZjgtGSd9k
@audreywtb19233 жыл бұрын
Condivido il piacere di seguire questo canale, tutti gli argomenti trattati questo in particolare ( vissuto nel mio passato). Caro Marco nonostante le differenze nelle esperienze personali comprendo bene tutto ciò. Per quanto mi riguarda si parla di un credo/religione diversa quella dei miei vissuti e che hanno trascorso anni a girare tra vari gruppi per ricercare la loro" verità". Ecco oggi (e già da parecchi anni) sono libera dall'oppressione delle credenze altrui. Oggi sotto questo punto di vista vivo mia pace interiore esistenziale mai vissuta prima da credente. Grazie per i tuoi video sono stati una piacevole sorpresa, davvero stimolanti per la riflessione e la conoscenza degli argomenti trattati.
@bazmitico4 жыл бұрын
Ascoltando la tua storia sento di capirti. Ho passato (anzi, sto ancora passando) qualcosa di simile alla tua esperienza, ma non uguale. Anche io sono cresciuto in un contesto molto cattolico, e anche mio padre è una persona molto credente, spesso in senso fondamentalista. Anche io crescendo ho iniziato a farmi varie domande, a sviluppare un senso critico, e ho finito per attraversare una crisi (da cui pian piano sto uscendo, finalmente). Tuttavia non si tratta di una crisi di fede, piuttosto di una sorta di crisi d'identità. Tutto è partito quando ho realizzato una cosa: l'ipocrisia di mio padre. Non è una cattiva persona, tuttavia in certi ambiti vedo in lui troppa arroganza, disprezzo per il diverso e anche una certa fascinazione per la prepotenza. Nessuno è perfetto, ma mi urta tanto che una delle persone responsabili della mia fede abbia sviluppato così tante caratteristiche decisamente poco cristiane. La fede cattolica è uno dei vari pilastri della mia identità, uno dei più importanti, e questo si deve in gran parte alla mia famiglia. Rendermi conto di questa sua ipocrisia mi ha gettato in un vortice di gran confusione (e purtroppo anche delusione e sconforto). Tuttavia per come la vedo io non sono io a sbagliare (poi oh, nessuno è perfetto e io per primo ho tanti difetti), e non è nemmeno la fede cristiana ad esserlo. (dovrebbe essere implicito, ma chiarifico comunque che quest'ultimo passaggio lo dico con tutto il rispetto per chi non crede in quello che credo io!) A sbagliare è mio padre che si professa cattolico, ma di fatto non si comporta come tale. Disprezzare il diverso e chi non la pensa come te non è parlare da cristiani! Mi spiace per la tua esperienza. L'idea che mi sono fatto dal tuo racconto è che tu sia cresciuto in un ambiente che io reputerei cristiano più di nome che di fatto. Ovviamente non conosco la tua famiglia e non intendo dare giudizi. Tu hai citato un discorso spesso usato da molti: "Ah! Se tutti credessero il mondo sarebbe migliore!" La verità che limitarsi a credere che ci sia un Dio ed essere battezzati non basta. I cattolici sono chiamati ad essere testimoni dell'esistenza di Dio, ma signori miei, non basta dire "ciccio va che Dio esiste e dovresti crederci anche tu." Essere testimoni significa essere esempi di vita. Parlare, agire, e in generale vivere, sempre con amore e misericordia. Ah quanti credenti non riescono a capirlo. Ad essere sbagliata non è la religione, né tanto meno il cattolicesimo. Ad essere sbagliato (e toh, dato che mi sono dichiarato credente aggiungo anche: diabolico) è la mancanza di rispetto verso il pensiero altrui. Fanatismo, fondamentalismi e ideologismi: questi sono il male per me.
@assof91144 жыл бұрын
Caspita, che esperienza e che testimonianza! Qualunque sia il tuo nome (di battesimo :) grazie davvero!
@giovannigianfriddo77864 жыл бұрын
Tutto molto bello, ma cosa caspitina ci stai concludendo? Lui è ateo, io sono ateo. Nessun trauma, nessun passato particolare.
@Lorena.064 жыл бұрын
Concordo appieno quanto sei stato capace di esporre tu, che è ciò che penso anche io
@Nik-qy5ll4 жыл бұрын
Stavo cercando questo commento. Grazie ❤
@saradelvecchio21264 жыл бұрын
Normalmente sarei perfettamente d'accordo con te. Però non credi che il cattolicesimo e i suoi insegnamenti siano l'emblema della paura e dei pregiudizi verso il diverso? E che la stessa fede cristiana sia costruita con un bel po' di ipocrisia? Non prendere il mio commento come una critica o un attacco alla religione, perché non è assolutamente mia intenzione.
@danielecarfora82454 жыл бұрын
Guarda da credente praticante mi trovo nell'esatta situazione opposta, cioè quando dico qualcosa di religioso e mi professo credente, il 90% dei miei interlocutori pensano "credi a babbo natale". E ci può anche stare perché ognuno è libero di avere il suo pensiero, ma è per dire che l'affermazione che quando tratti argomenti in modo ateo vieni criticato per le tue idee, allo stesso modo (e forse anche di più) c'è un contrappasso...per il resto, ci sono molti concetti nel video che sarebbe bello poterne discutere ma non in un commento che potrebbe sembrare pesante. l'unico appunto che sento di fare è che il credente non è chi viene indottrinato o impaurito e ha bisogno di aggrapparsi a qualcosa (non dico non ci siano credenti che lo fanno per quello, ma che non dovrebbe essere quello ciò che ti spinge a credere), ma credere in Dio è un po come credere nell'amore, chi può affermare con prove materiale che l'amore esiste o non sia solo una congettura dell'uomo? ma a parer mio credi nel vero amore se lo hai incontrato, altrimenti non ci credi, e così è con Dio; per me non si "sceglie" di credere in Dio (sceglie in senso stretto, cioè mi metto a tavolino e decido se mi conviene o no), ma un po come l'amore, uno ci crede veramente solo se lo incontra...
@donaldfuck4 жыл бұрын
Ti rispondono così perché si stanno svegliando. Nel video lui parla della sua infanzia, vent'anni fa, come la mia, e ti assicuro che ancora all'epoca non si potevano dire queste cose come oggi. Io feci catechismo (obbligato) e i maestri mi costrinsero a non fare la cresima per cattiva condotta, per fortuna non mi interessava della cresima in se, ci rimasi solamente molto male perché fui stato l'unico ad essere "espulso" della mia classe, e mentre tutti i miei amichetti venivano "cresimati" io stavo a casa. Già non mi piaceva catechismo, dopo questa punizione umiliante diventai un bestemmiatore, come mio padre, colui che mi costrinse catechismo.
@danielecarfora82454 жыл бұрын
@@donaldfuck ahahhah la cresima per cattiva condotta è stupenda ahhahahahah sono dei geni totali....comunque a parte l'ironia, ho capito cosa intendi e si probabilmente 20 anni fa era diverso, io contestavo solo il fatto che (almeno per mia esperienza personale) oggi è molto più "di moda" non credere e chi crede viene molto spesso tacciato di bigottismo, stupidità etc
@stefanosgarzi32383 жыл бұрын
Vorrei risponderti per proporti la mia visione e chiederti se la condividi. Concordo pienamente con quello che dici, oggi è molto frequente doversi vergognare a dire "credo in dio", e dover subire il giudizio arrogante degli altri sulla propria fede. Premetto che ho 21 e sono nato/cresciuto cattolico ed oggi sono ateo, agnostico per la precisione, a seguito di un percorso di studio a scuola (filosofia, scienza, epistemologia, logica matematica) e ricerca "interiore". In passato ho spesso rinunciato a dire di essere credente per evitare il giudizio negativo degli altri e tuttora credo che ognuno possa credere in quello che vuole perché non esistono altro che opinioni per quanto riguarda la fede, non c'è chi ha ragione e chi no. Questo secondo me è l'aspetto che manca ad oggi. La scienza da risposte su alcuni aspetti specifici ma non su tutto, anzi la maggior parte delle domande che l'uomo si può fare non hanno risposta dalla scienza. Semplicemente perché non è possibile applicare il metodo scientifico su tutti i problemi. Per questi problemi c'è la filosofia e ci sono le religioni, ma queste non portano alla certezza, dal punto di vista scientifico sono opinioni, nessuna superiore all'altra. Infatti la religione richiede fede. Quindi la tolleranza religiosa e filosofica non è una cosa che si deve fare per essere gentili o cose simili, ha proprio dei fondamenti logici che la richiedono. Si può solo discutere esponendo le proprie opinioni contrarie ma non pretendendo di avere ragione.
@danielecarfora82453 жыл бұрын
@@stefanosgarzi3238 condivido a pieno il tuo pensiero
Io sono cattolico praticante, educatore in oratorio e volontario alla messa nella mia parrocchia: non ho mai imposto il mio credo alla gente, vivo la bestemmia come un'offesa in qualcosa in cui credo, per cui tendo ad evitarle. Sarebbe, per me, come accettare offese alla mia ragazza o alla mia famiglia. Detto questo, odio la censura e detesto l'idea che qualcuno non possa esprimere la sua idea o la sua arte per i miei principi morali. Fedele al motto di Voltaire, "non concordo con quanto dici, ma morirei affinchè tu possa esprimerlo liberamente".
@accountandra10584 жыл бұрын
Utente Medio ♥️
@mariachiarapanizza97594 жыл бұрын
Ben detto
@isaacgranatiero2064 жыл бұрын
@@adolfo612 sei proprio un hitler🙄
@adolfo6124 жыл бұрын
Isaac Granatiero
@siegfriedenea4 ай бұрын
Che Voltaire non lo ha mai detto!
@attifiet4 жыл бұрын
Ho 20 anni e sono Cristiano. Non lo sono sempre stato: fino a qualche anno fa ero ateo e la mia famiglia, non essendo religiosa, non mi ha mai imposto nessun tipo di credo. Vado in chiesa quasi tutti i giorni quando posso (eccetto in questo periodo, ovviamente). Amo Cristo, e so bene che il suo insegnamento è quello di portare amore nel mondo, ma purtroppo il approccio è molto diverso da quello di altri Cristiani. Ogni giorno mi batto contro gli errori che vengono commessi dai miei fratelli in Cristo: mi batto contro l'intolleranza sociale, contro il bigottismo, contro la chiusura mentale; piaghe quali l'omofobia e transfobia, il maschilismo, il razzismo, l'islamofobia (e altre tendenze discriminatorie) sono tutti atteggiamenti che ripudio. A ciò si aggiunge l'imposizione della fede su altre persone: e imporre il proprio sistema religioso su altre persone non è giusto. Dio ha creato l'universo affinché potessimo amarlo e potessimo amarci, e affinché questo amore sia genuino, limpido, veritiero, è necessario che esso sbocci autonomamente e spontaneamente. Questo atteggiamento non può derivare dalla fede in Cristo, sarebbe contraddittorio, poiché essi derivano da uno specifico sviluppo che la società nell'Occidente ha avuto, sono frutto della tradizione. La "tradizione" non è altro che un costrutto umano, che non appartiene all'infinità divina. Gli stessi libri della Bibbia devono essere inseriti nei propri contesti sociali, analizzati, interpretati, perché è necessario discernere ciò che Gesù ci chiede di fare da quello che le persone pensano sia giusto. Allo stesso tempo, però, vorrei parlare di come io abbia sofferto ostilità da parte di persone atee sia a scuola che all'università con comportamenti offensivi e denigratori. Lungi da me generalizzare, ma voglio esprimere il fatto che gli estremi siano presenti in entrambe le metà dello spettro. A ciò si aggiunge la bestemmia, con cui non sono assolutamente d'accordo con te. L'idea di bestemmia come offesa non è assolutamente da essere considerata nel contesto religioso, bensì come un oltraggio alla sensibilità personale di un individuo. Certo, le libertà esistono, ma la libertà assoluta non potrà mai esistere, poiché altrimenti implicherebbe l'anarchia. Non è possibile uccidere una persona perché la si odia, tanto quando non è possible insultare una persona per lo stesso motivo. E lo stesso vale per la bestemmia: la bestemmia, non essendo in nessun modo un enunciato costruttivo e fruttuoso al fine di una discussione razionale di stampo teologico, ma è inteso come un vero e proprio insulto diretto, lo è tale sia per il destinatario di questa espressione, sia per coloro i quali hanno reverenza per il destinatario dell'espressione. Nessuno può garantirsi il diritto di offendere l'intimità individuale delle persone. Così come io non posso insultare i famigliari di qualcuno. O Maometto, o qualsiasi altra rilevante figura religiosa.
@lucaghidini97064 жыл бұрын
Concordo sulla crisi del nuovo secolo, faremo la guerra con le nostre incertezze. Sostengo da tempo la necessità di inserire in ambito scolastico momenti di studio e riflessione sull’io esistenziale. D’altronde inibire la capacità di affrontare queste tematiche sembrerebbe essere utile a pochi ma non alle masse che seguono scie già predefinite e senza impronta personale. Complimenti per i tuoi progetti e l’impegno. Ti seguo volentieri.
@deborahsavorelli17964 жыл бұрын
Da 50enne, non mi sento così vecchia. . Sono un'insegnante e ti seguo tantissimo. Stai pubblicato degli interventi veramente interessanti sulla scuola. Essendo agnostica non sarei quel genere di genitore con cui non potresti affrontare certi argomenti. Io sono mamma di due ragazzi di 24 e 27 anni. Sei molto preparato, ed è un piacere seguirti. Un caro saluto
@yenk82 Жыл бұрын
Una mamma insegnante e agnostica, i tuoi figli hanno avuto una bella fortuna! :)
@bonrick51077 ай бұрын
video interessanti sulla scuola ? sono di una banalita assurda
@nicola88244 жыл бұрын
Intanto grazie di aver trattato questo tema molto interessante. Nel vissuto mi avvicino molto alla tua esperienza (ex religioso, ora ateo) ma non sono molto d'accordo con la tua analisi, seppur sensata e ben comprensibile. In ordine: - la bestemmia penso sia mal accettata perché la religiosità è un aspetto importante dell'identità e, in quanto tale, rispettarla diventa una questione di senso di civiltà e rispetto del diverso. - la religione non credo sia una via che si percorre quando non si riesce trovare un senso alla vita ma è un modo di trovarne uno. Sicuramente non l'unico possibile o il piu giusto (cosa che forse mi dà piu fastidio nei discorsi dei religiosi) ma uno dei tanti tipi che esistono (anche la filosofia o la scienza sono modi di dare un senso secondo me). - non credo sia sbagliato dare un'educazione religiosa ai figli perché è normale cercare di creare quelle che si credono essere le condizioni migliori possibili di vita. Lo si fa a fin di bene. Poi credo che bisogni educare anche allo spirito critico e quindi accettare e accompagnare un eventuale allontanamento dalla religione. - è pericoloso secondo me dividere solo in chi è religioso e chi è contro la religione annullando ogni possibilità di dialogo ed empatia. Grazie della possibilità di parlarne comunque!
@daniele9774 жыл бұрын
Con rispetto, non concordo: la bestemmia offende un essere di cui non si può dimostrare l'esistenza, né quindi il valore giuridico attribuibile alla dignità di un individuo legale. Sono d'accordo nel perseguire chi dice: 'quel coglione di Cristiano', o 'quel credente testa di cazzo!': lede la dignità di un INDIVIDUO. Sarebbe come se mi dicessero: 'Daniele, sei un disegnatore di merda!' e non 'il disegno mi fa schifo'. Nel secondo caso, sta solo esprimendo un'opinione, ognuno per la sua strada (non sa quel che si perde!). Poi trovo strano offendersi per l'accostamento di un animale a DIO. Quest'ultimo ne è stato artefice, come di tutte le cose (come narrato nel cantico delle creature di San Francesco). È un po' come dire: 'Pietà Michelangiolesca!' o 'Gioconda Leonardesca!'.
@sollysol57214 жыл бұрын
@@daniele977 Tu non puoi saperlo perché non lo senti, ma a molti le bestemmie danno molto fastidio. Poi non vedo un senso logico offendere delle entità o persone di fondo buone, solo per moda.
@nicola88244 жыл бұрын
@@daniele977 sì a livello logico e di interpretazione letterale ti do assolutamente ragione ma non credo si tratti di questo. L'offesa sta nel significato che noi tutti diamo all'espressione: il "porco" è sì un animale ma in questo contesto ė usato per offendere o comunque denigrare qualcosa/qualcuno. Dico solo che così come la mia non-religiosità ė parte della mia identità anche la religiosità definisce gli altri e usando parole per offendere questo loro aspetto posso capire che si possano sentire attaccati in prima persona. Però a livello puramente logico sono d'accordo con te.
@daniele9774 жыл бұрын
@@sollysol5721 d'accordo, ma anteporre la soggettività ai fatti...un commento come 'il disegno fa schifo' mi offenderebbe, ma faccio lo sforzo di non prendermela perchè è un'opinione, come dico.
@nicola88244 жыл бұрын
@@sollysol5721 il "non puoi saperlo perché non lo provi" non mi convince molto nei dibattiti. Penso ammazzi il confronto. Però ho capito cosa vuoi dire
@marcomaffe02724 жыл бұрын
Da credente (giovane), sono rimasto stupito dalla tua chiarezza, hai spiegato in modo chiarissimo cosa sia stato per te perdere la fede. La tua situazione è molto delicata e comunque anche l'argomento di cui tratti è molto delicato. Mi sento un po immaturo per dirti cosa sarebbe meglio fare o non fare, avendo io una fede ancora "immatura" (se si può chiamare così) ,cioè che nasce da quella dei miei genitori con cui mi trovo per il momento del tutto d'accordo, ma che non è ancora sviluppata nella mia piena maturità. Secondo me una cosa è molto importante nella vita (questa cosa me l' ha dimostrata mio papà che è un uomo dalla fede molto profonda), questa cosa è la "ricerca della verità", per me ogni uomo è chiamato a dare una risposta alle domande esistenziali che fanno male, anche a me fanno male. Vorrei dirti infine che per me la fede non è solo un' insieme di credenze senza fondamento, offerte alle persone come un farmaco temporaneo contro il vuoto esistenziale. La fede deve essere argomentata, dimostrata, documentata, se no rimarrà sempre bigotteria. E le fonti non mancano: io personalmente penso che dall'antico testamento, al vangelo, alla chiesa (con le vite dei santi), la fede cristiana abbia fatto un percorso lungo la storia per cui oggi è arrivata fino a noi. La fede è una cosa personale in quanto vive nel nostro cuore, ma come per la natura le cui leggi sono vere e indiscutibili, e solo chi lavora con più impegno riesce a scoprirle; così anche la verità è una sola e chi si adopera con tutto il cuore alla sua ricerca arriva più vicino ad essa. Ti auguro il meglio💕
@nicolociraldo18454 жыл бұрын
@@els_elisa obbligarsi a non credere perché non può essere diversamente é profondamente arrogante. Il cristianesimo si fonda sul dono di sé per il prossimo, non capisco cosa ci sia di arrogante
@marcomaffe02724 жыл бұрын
@Synnøve Bærstien forse non ho spiegato perfettamente il mio pensiero, ti ringrazio per la critica, spero che trarrai almeno il resto che cè di buono nel mio commento.
@cicciopancetta52004 жыл бұрын
La verità è che la verità non esiste. E neanche questo è vero.
@marcomaffe02724 жыл бұрын
@@cicciopancetta5200 ahaha, mi spiace ma non mi sembra un ragionamento coerente 🤨. E sai perchè...? Perchè nulla sarebbe coerente se non esistesse una verità valida per tutti
@cicciopancetta52004 жыл бұрын
Marco Maffe02 il mio commento, ovviamente, era ironico. Tu, d’altro canto, come fai ad assumere a priori la coerenza?
@sebastiansarr58514 жыл бұрын
La mia storia è simile alla tua ma ha un epilogo differente. Da piccolo mi era imposto il cristianesimo da mia madre fervente cristiana (es. No aborto, no eutanasia) e ogni notte pregavo con timore per ogni cosa sbagliata moralmente che facevo. Quando raggiunsi la pubertà feci a botte con la mia vita sessuale e ciò con dio mi ha molto messo a disagio poichè mi sentivo impuro e altre menate. dopo un tot di anni, dovuto ad una mia depressione riguardante scuola e famiglia, ho inziato a fregarmene dato che nulla cambiava nonostante pregassi, e anzi mi sembrava un fardello inutile che mi faceva male. Iniziai ad incuriosirmi a personaggi come Piergiorgio Odifreddi (matematico, grande promotore dell'ateismo) e a movimenti come Uaar. Mi resi conto che molte grandi battaglie come quelle femminista ed lgbt fossero condannate dal credo di mia madre e lo rifiutai per schierarmi a favore di queste lotte, tutto ciò a 13- 14 anni. Ciò nonostante vivevo una depressione, probabilmente simile alla tua, esistenziale, un pessimismo cosmico leopardiano che mi bloccava, sommato a mille disagi che vivevo nella vita quotidiana. Poi conobbi a 16 anni qualcuno che provo a farmi vedere le cose in modo diverso, mi disse che non dovevo farmi paranoie sul passato o sul futuro perché altrimenti avrei sprecato la mia vita. Mi disse che la vita è bella perché non ha un significato canonico o ufficiale, al contrario, come un foglio bianco, posso darglielo io il significato che voglio, inutile dire che questa persona fosse un credente e in parte mi affascino il suo modo diverso di essere cristiano, non bigotto, non chiuso, non apocalittico ma invece volenteroso di aiutare. Poi col tempo mi avvicinai alla scienza, non per semplice "seguo per andare contro il credo", ma perché iniziò ad appassionarmi realmente e mi accorsi di quanto poco dica realmente e di quanto l'uomo dia alla realtà signficati diversi che pur basandosi su basi certe, sono molto soggettivi. Essendo poi io un artista ed un' appassionato di fantascienza, iniziai ad interpretare certi concetti in modo più aperto, e mi sono reso conto che forse non sarebbe affatto strana l'esistenza di un dio o di un'anima, solo che non intendendole come le conoscevamo. Io oggi credo che in un modo o nell'altro esista un qualcosa di concepibile come "anima" e sicuramente dopo la morte potrebbe anche esserci una beatitudine eterna, come Johnny Cash e Salmo credo in un dio personale, non voglio identificarmi in una religione ma sono convinto che qualcosa di grandiso, indescrivibile e sconosciuto esista.
@ilvulcanopetaloso30624 жыл бұрын
Più o meno ho vissuto la tua stessa situazione
@ltubabbo5294 жыл бұрын
Credo che bene o male tutti abbiamo un dio personale, dopo sta all'intelligenza e alla non ipocrisia della persona far sì che questo venga fuori. La maggioranza dei credenti non si rispecchia al 100% in quello in cui crede, ci saranno sempre dei dettagli che comporranno una piccola diversità dalla propria religione. La mia idea è che quando arriveremo a questo, se mai ci arriveremo, staremo tutti meglio. Le religioni dovrebbero essere un modo per capire come vivere la propria esistenza. E non delle sorti di eserciti ai quali arruolarsi o meno. Secondo me sarebbe un mondo migliore, ma ovviamente è il mio modo di vedere le cose
@Nik-qy5ll4 жыл бұрын
Stavo cercando un commento simile. Leggere il tuo commento mi stava già rendendo felice. Poi al "Salmo" ho proprio sboccato di piacere😍
@Nik-qy5ll4 жыл бұрын
Aggiornamento: ho visto il tuo canale con la cover di Yoko-ono e la copertina dei Pink Floyd: ho sboccato di nuovo
@sebastiansarr58514 жыл бұрын
@@Nik-qy5ll sono felice di averti fatto sboccare
@gauntlettcf56694 жыл бұрын
Onestamente, al giorno d'oggi, se dico di essere religioso tra i miei coetanei succede la stessa cosa che succede se un ragazzo dice a degli anziani di essere ateo. A scuola sono stato bullizzato anche (tra le altre "cause") perché alcuni dei miei compagni sapevano che sono credente, soprattutto alle superiori dove la grandissima parte dei miei compagni erano atei/agnostici. Mi sono sentito zittire quando ne parlavo coi miei amici da parti terze con cui nemmeno stavo parlando (stavo discutendo civilmente con un mio amico ateo sulle nostre rispettive visioni, quando un mio terzo compagno di classe si intromise e mi disse di stare zitto perché per lui "Dio non esiste e basta"). In università tutt'ora mi sono sentito prendere in giro, un po' per scherzare e un po' sul serio, perché non mi nascondo quando mi chiedono quale sia la mia opinione al riguardo della religione. Mi sono anche sentito dire cose come "dai, sei troppo intelligente per crederci sul serio", che per alcuni potrà pure suonare come un complimento ma non lo è e mi ha ferito parecchio. Diverse volte sono stato chiamato "fasciocattolico" e "cattocomunista" senza nemmeno aver sentito le mie opinioni politiche, solo perché erano venuti a conoscenza della mia fede. Da tutto ciò e dalle esperienze che ho raccolto di altre persone atee con il mondo cattolico, ne ho semplicemente dedotto che nella società, non è il gruppo in sé ad essere buono o cattivo, ma semplicemente (almeno qua in nord Italia, che è l'unico contesto che conosco veramente) che la maggioranza cerca sempre di schiacciare la minoranza. Lo facevano prima i cattolici, lo fanno ora gli atei. E in entrambi i casi è semplicemente sbagliato.
@colin64664 жыл бұрын
Esatto, fantastica la tua testimonianza! Ho un amico testimone di Geova che veniva sempre bullizzato per questo motivo. È nella natura contorta e primitiva dell'uomo sentirsi forte se aggregato. E qualsiasi maggioranza sarà sempre dedita a schiacciare la minoranza
@gianlu43574 жыл бұрын
Si, si tratta di un cambiamento nella maggioranza, che prima era cristiana e ora è atea. I comportamenti di discriminazione di una minoranza sono presenti in tutti i contesti dove è presente una maggioranza, basta solo comprendere ció e ignorare i tentativi di denigrazione
@psycovideo4444 жыл бұрын
Sono cattolica anch'io,ma fatti forza.
@bzimage753 жыл бұрын
@@colin6466 Viviamo un passaggio d'epoca. Finalmente i cristiani passano a essere minoranza: solo così si può dare vera testimonianza.
@elfonero14923 жыл бұрын
Ricordati le pecore di qualsiasi bandiera o fede sono stanno sempre dalla parte del più forte
@marcopaladino85064 жыл бұрын
Ho trovato il video molto interessante, al punto da sentirmi in dovere di scrivere un commento. Sono un ragazzo di 22 anni e cattolico. Ho avuto la fortuna e sfortuna di dover studiare in una scuola privata sia alle medie che alle elementari. Fortuna, perché ero in un posto sicuro, dal bullismo; e per aver avuto la possibilità di conoscere la preghiera. Sfortuna, perché alle superiori sono stato profondamente bullizzato per la mia fede e per il mio essere. Il che, mi ha spinto ad eclissarmi, rendendomi inadeguato nella socializzazione (non sono hikikomori). Per quanto riguarda il primo punto, sul mettere in discussione la fede cristiana, io stesso l'ho messa in discussione. É giusto farsi domande, altrettanto lo é ottenere delle risposte. Perciò é necessario rivolgersi a preti o laici che sanno cosa vuol dire vita cristiana. Prima il fenomeno va conosciuto, poi va messo in discussione su come posso farlo nella mia vita o semplicemente escluderlo. Io non biasimo le persone che non credono, perché io stesso mi sono trovato in questo bivio. Il tutto dipende da questa domanda che non é un semplice "credi in dio?", ma "TU CREDI CHE CRISTO, dopo la morte di croce, SIA RISORTO E SI É SACRIFICATO PER LA NOSTRA SALVEZZA?". La chiesa si basa su questo, se viene meno, questi 2000 anni di storia non sono serviti a niente. Proprio per questo, il cristianesimo non é paragonabile alle altre ragioni: perché é un incontro. Come può essere quello dei discepoli di Emmaus sconsolati perché speravano che fosse veramente risorto, ma poi, vedono un forestiero particolare, con il quale mangiano insieme e, guardando come benediceva il pane e il vino, lo riconobbero e videro che era lui. Proprio come lui ha sofferto, io l'ho incontrato nei miei compagni di classe delle superiori, perché mi dava la forza di stare con loro e "sopportarli" in un certo senso. Io gli volevo bene nonostante le loro violenze, morali e psicologiche. Non riuscivo a manifestare il mio affetto, sia perché mi sentivo impedito, sia perché me lo impedivano. L'unico modo ce avevo era subire, anche se era sbagliato, ma non sapevo come altro fare. Ora sono contento e sono al quarto anno di giurisprudenza (non so ancora che cosa voglio fare). Mi dispiace per come ti abbiano fatto intendere il cristianesimo: una mera dottrina teorica. Va al di là di ciò: é pura pratica. Amare gli altri, sperando ancor prima della tua felicità, quella degli altri. Infine, non ultimo per importanza, ringraziando Cristo per le opportunità che ti concede e tutto il positivo e negativo che c'é. Se sbagli, bestemmi, commetti peccato, va benissimo, (se sei pentito e cerchi di fare quello che puoi nel rispetto dei tuoi limiti) esiste il perdono e ci si rialza. Capita a tutti di sbagliare, nessuno é perfetto. La preghiera, la si fa nel lavoro, aiutando gli altri (come tu stesso fai e di questo te ne rendo onore), non solo nelle formule. Come disse Gesù:" che crede in me, crede nel padre" e Gesù é esistito davvero. Devi solo capire se cristo é risorto. Se trovi la risposta, allora non avrai dubbi. Poiché Dio è padre, figlio e spirito santo, se credi in Gesù crederai in Lui Scusa per il messaggio lungo e imperfetto. Spero che lo leggerai. Un abbraccio
@isaacgranatiero2064 жыл бұрын
Davvero un bel messaggio. Sono d'accordo con te😊.
@Galleight3 жыл бұрын
Non riesco a trovare la fede perché la religione la trovo una maniera semplicistica per affrontare la vita e la morte da quella che poi in realtà sono le crude verità. Poi come è possibile che un cristiano debba poter accedere all'aldilà anche se si tratti di una persona di merda e un ateo o un musulmano che abbiano fatto del "bene" no. Il fatto di fare del bene agli altri ci faccia stare meglio lo si può spiegare scientificamente e non deve essere per forza attributo alla religione. Perdonami ma non riesco a capire come è possibile che l'uomo abbia un'anima e debba accedere all'aldilà mentre un animale no, soltanto perché è considerato meno intelligente. Io reputo che l'uomo sia soltanto un animale più intelligente e che di conseguenza l'anima sia soltanto un invenzione che si può semplicemente spiegare come un intelligenza superiore da parte dell'uomo. Secondo me esiste solo la legge della giungla e del più forte. Credo sia l'unica cosa che dia senso alla vita e al ciclo vitale animale.
@cesarenobile19953 жыл бұрын
I cristiani sono sempre stati perseguitati, l'uomo è sempre lo stesso.
@Arsnova-lb3pe3 жыл бұрын
Condivido ogni parola di quello che hai scirtto Marco Paladino. Chi non crede in Dio e chi ha abbandonato la fede lo ha fatto perché voleva capire Dio, quando invece Dio bisogna amarlo, e amare Dio vuol dire amare la Croce e la sofferenza "Poiché egli conosce la mia condotta, se mi prova al crogiuolo, come oro puro io ne esco." (Giobbe 23,10). C'è un libro molto bello che sto leggendo e descrive molto bene queste cose: "Pratica di amar Gesù Cristo" del grande Sant'Alfonso Maria de' Liguori! Inoltre ti segnalo se non lo conoscessi, un ciclo di catechiesi su youtube di don Leonardo Maria Pompei ancora in corso, che si chiama "Dal non senso alla vita di cielo" e che è il miglior percorso psicologico che esista al mondo, anche perché solo Gesù Cristo è il vero medico delle anime, di corpi e delle menti! Ave Maria!
@26nostalgie3 жыл бұрын
Ma tanto amore le religioni non sono dato che predicano l odio verso le persone omosessuali
@chicco19483 жыл бұрын
Non é necessario avere una religione per avere una morale perché, se non si riesce a distinguere il bene dal male , quella che manca é la sensibilitá , non la religione. Questo diceva Margherita Hack ed ora lo condivido.
@andryx46ify4 жыл бұрын
Secondo me la sfida dell'uomo nel prossimo futuro sarà finire di digerire la religione, buttarla via, e riscoprire la spiritualità, il valore del benessere emotivo, e dell'effimero, riconoscere i limiti del cinismo e del consumismo. Quando aziende, partiti politici, società capiranno che la ricchezza non risiede dove ci sono i soldi ma dove c'è la felicità dell'individuo e delle comunità.
@bzimage753 жыл бұрын
La religione del XXI secolo sarà semplicemente meno moralista.
@ildiofattouomo4 жыл бұрын
Io ero molto religioso, poi ho capito che Dio se ne sbatte di me, come degli altri. Più che altro, non si addice alla mia persona l'essere religioso, si addice di più l'essere uno che si pone domande alla mia persona. Per questo ho scelto la seconda via, poiché si addice di più a quello che sono. Secondo me, la religione non è un male, è solo una scelta. È così dovrebbe essere. Sì può essere pericoloso a volte credere, come anche non credere. Credere in qualcosa a volte può essere utile,ma non per tutte le persone, perché siamo tutti diversi. Ad esempio a Martin Luther King, pastore protestante la fede ha aiutato tanto a combattere contro la segregazione razziale, che esisteva in America. Poi sicuramente ad altre persone può far male il credere e anche molto male, ci sono un sacco di persone succube di sette e persone che vogliono approfittare di loro grazie alla religione. Comunque sia, l'ateismo non è una religione ma secondo me è pur sempre una fede, perché nessuno ci dà nemmeno la certezza che dopo la morte ci sia effettivamente il nulla. È tutto un casino.
@aldodiberardino12314 жыл бұрын
Dio e' un invenzione la natura no
@ildiofattouomo4 жыл бұрын
@@aldodiberardino1231 il dio di cui parlano le religioni sì, l'altro non si sa:-)
@bzimage753 жыл бұрын
è un bene che tu abbia perso quel tipo di "religiosità" perchè era senza una fede nell''immagine di Dio che che ci ha mostrato Gesù Cristo.
@ildiofattouomo3 жыл бұрын
@@bzimage75 cosa intendi???
@ildiofattouomo3 жыл бұрын
@@bzimage75 alla fine ho capito 👍👍👍
@ciot20004 жыл бұрын
Io non parlerò della mia religiosità perché sto ancora costruendo il mio senso. Da bambina non volli andare a catechismo, non ho battezzato mio figlio perché non ho voluto imporre una scelta tanto intima. Credo che il senso della vita dell'essere umano sia prendersi per mano e accogliere l'altro. La solitudine rischia di ferirci profondamente, quando nessuno di noi dovrebbe essere solo. Un abbraccio a te e a chi ha dedicato il proprio tempo per leggere il mio pensiero
@anto30719854 жыл бұрын
mi affascino assai quando ascolto persone che sollevano discorsi del genere, molti, troppi temono di andare a fondo su questioni che aleggiano nella nostra vita.. ma che in fin dei conti sono sempre presenti! come hai detto tu, dovrebbero essere di dominio pubblico, in modo da rompere la solitudine che vive in in ognuno di noi!
@roby_b4 жыл бұрын
Sei un grande. Ammirazione per questo discorso, ricco di introspezione e sensibilità. Grazie.
@Drobexxx4 жыл бұрын
Credentissimo fin da piccolo, come te, preghiere la notte e messa tutte le domeniche, ma ho avuto la "fortuna" di dovermi confrontare da molto giovane (12-13) anni con dei problemi esistenziali non da poco. La morte di due parenti, di cui uno giovane con una figlia di tre anni a carico, per la stessa identica, lunga malattia quasi incurabile (cancro al pancreas) nel giro di un anno mi ha devastato, io pregavo Dio ma lui non rispondeva. A 12 anni ho avuto una crisi esistenziale, uno shock non da poco, ricordo perfettamente cosa stavo facendo e il momento in cui mi sono reso conto della mortalità. Direi che liberarsi della religione così presto abbia le potenzialità per essere un'esperienza molto positiva, la mia non-credenza è maturata assieme a me e sono riuscito a non farmi indottrinare dalla parte opposta (ergo non sputo per strada se vedo un prete, per dire). Il risultato è che sono un apateista che ha fatto la pace con la morte, non vale la pena vivere continuando a chiedersi che senso abbia vivere o morire: come Nietzsche io accetto tutte le illusioni, tutti gli inganni della percezione, perché quella è la vita più pura per noi, tutto il resto non è roba che ci riguardi e su cui possiamo veramente ragionare e discutere.
@bzimage753 жыл бұрын
Non è che Nietzsche sia proprio un modello: finì pazzo e morto di sifilide. Io preferisco i tanti Santi da cui attingere vite ed esempi molto più pieni. Capisco la tua esperienza: la vita a volte ti mette difronte scelte che possono portare alcuni a credere di più altri, a credere di meno: è ciò che è accaduto a molti in passato e credo continuerà sempre ad accadere. Anche i santi hanno vissuto "la notte oscura dell'anima" che è quasi una forma di ateismo. Altri meno. E' una dinamica misteriosa ma fa parte delle dinamiche spirituali.
@Drobexxx3 жыл бұрын
@@bzimage75 Tralasciando il fatto che anche certi santi come Caterina da Siena, a mio avviso, erano completamente pazzi, ci sono centinaia di santi finiti morti ammazzati nei peggiori modi, e molto più giovani di Nietzsche. Anche loro "non sono esattamente un modello", per quello che mi riguarda. Io e te ragioniamo proprio su due piani diversi e paralleli: per me Nietzsche nom è un modello di vita, semmai offre un modello di pensiero. Personalmente quale che sia stata la sua condotta di vita e le ragioni della sua morte mi interessano relativamente poco, io mi baso sulle sue riflessioni, non sulla sua "agiografia", se mi passi il termine.
@bzimage753 жыл бұрын
@@Drobexxx ecco hai detto una cosa giusta: siamo su due piani diversi, a me servono modelli di vita non di pensiero. Di Santti ce ne sono tanti proprio per poterne Farne modelli di vita, e se non ti va a genio qualcuno puoi sempre ignorarlo tranquillamente, proprio perché ognuno di noi è diverso dagli altri. Anche a me alcuni santi non convincono: la mia libertà di credente me li fa semplicemente ignorare. Se prendi versamente sul serio Nietzsche la conseguenza seria è il nazismo, loro si che ne hanno fatto un maestro di vita. A cosa serve un maestro di pensiero se non si trasforma in azione? Filosofie vuote da salotto. Ma la vita è una cosa seria non un salotto. Nietzsche è stato, si, un maestro nel mettere a nudo certe ipocrisie e contraddizioni, ma quasi nessuno oggi sarebbe in grado di prendere veramente per buone le conseguenze , visto che infondo è la negazione dell'amore. Non che Gesù sia un maestro meno esigente, al contrario, ma i santi, che non sono solo quelli del calendario, mostrano che è possibile imitarlo ed essere pienamente felici. Chi sarebbero e cosa avrebbero fatto i discepoli più autorevoli di Nietzsche? Cerca qui su Google "Nietzsche motivatore" c'è una playlist di un certo Renato muotolo, attore, in cui interpreta genialmente Nietzsche: anche se non siamo d'accordo sono certo la troverai fantastica.
@Drobexxx3 жыл бұрын
@@bzimage75 eppure eccoci qua, io non sono un nazista, non sono apatico, non nego l'amore né i sentimenti. La mia è una prospettiva di vita nichilista ma rimane comunque tutto ciò che ho, e scelgo "autisticamente" di darle un grande valore. Nietzsche ha detto tante cose, è vissuto un secolo fa e aveva le sue idee (il fatto che la diretta conseguenza del pensiero niciano sia il nazismo è un falso, evidente a chiunque abbia veramente a mente cosa fosse il nazismo). Ma se io decidessi di abbracciare acriticamente l'intero pensiero di un'altra persona finirei per seguire un dogma, e questo non avrebbe alcun senso. Ora io non voglio suonare sgarbato, ma non capisco questo bisogno di sminuire un filosofo a caso che ho citato, di fronte al'interezza della mia storia che con Nietzsche ha ben poco a che fare. Non mi farai cambiare idea, Nietzsche non è il mio idolo e i discorsi sulla negazione dell'amore con me non attaccano, sono un essere umano capace di provare sentimenti e affetti al pari di chiunque altro, anche senza una morale religiosa alle spalle. Potrei stare qui a criticare ogni singolo santo che dal punto di vista odierno o dal punto di vista mio ha commesso delle scorrettezze, ma non mi interessa. Non mi interessa su cosa basiate la vostra vita tu e gli altri credenti. Non sono scelte che farei io, e allora? Perché dovrei metterci il becco? E perché dovreste mettercelo voi sul modo in cui scelgo di vedere la mia vita?
@bzimage753 жыл бұрын
@@Drobexxx certo: non sei nazista perchè non hai preso veramente sul serio, radicalmente, gli insegnamenti nicciani. Non lo sminuiscono affatto, anzi ho detto che egli ha fatto un lodevole lavoro di decostruzione di falsi miti, però mentre tu pensi che quel lavoro decostruisca il cristianesimo io penso che lo aiuta invece a rinnovarsi, con linguaggi sempre nuovi. Buon cammino.
@robertapelachin20392 жыл бұрын
Sono agnostica e la mia spiritualità laica mi indica "fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te". Rispetto al mondo tutto, animali e piante, non solo rispetto agli umani. Sembra poca cosa ma non è così. Riempire questo sentire e pensare non è facile. E non mi sento sola. E soprattutto, essendo agnostica, (il dubbio sull'esistenza di Dio, nasce dal timore del poi, dalla consapevolezza che nessuna religione mi soddisfa, neppure quelle non monoteiste) mi sono data questa risposta: se Dio non esiste capirà l'onestà del mio modo di agire, se non esiste sarò in coscienza tranquilla perché avrò fatto il possibile per comportami bene. Persino madre comprese questo e l'accettò. Fu per lei un grande dolore sapere che mi stavo allontanando dalla religione. Il suo era un credo sincero, di matrice contadina, anche se la credenza nel diavolo perseguitò la mia adolescenza. Con lei andai a Bologna, in una chiesa cattolica da un prete esorcista. Ricordo tutto. C'erano molte persone ma non accadde nulla di diabolico lì. Ci andai perché mia madre pensava che avessi il diavolo. In realtà a 15 anni ero solo triste, arrabbiata e oppositiva.
@antonioborga4809 Жыл бұрын
Toccante, la tua esperienza, descritta in maniera asciutta ma chiara. Tu hai perdonato tua madre, che effettivamente sbagliò con te, certo per ignoranza; e sbagliarono anche altri insieme con lei. Però ti consegnò una verità importante: ciò che vuole Dio ( il Dio dei Vangeli ) è amare Dio nel VOLTO degli altri ( come il Samaritano nei confronti dell'UOMO bastonato e depredato dai briganti ). E questo tu fai e giustamente pensi che, se Dio c'è, alla fine ti chiamerà, come scritto nei Vangeli: " vieni, Roberta, nel mio regno perchè avevo fame e mi hai dato da mangiare, sete e mi hai dato da bere, ero nudo e mi hai vestito, migrante e mi hai accolto... " etc. Sei una buona compagna di viaggio. Ti abbraccio.
@sgarrou4 жыл бұрын
Questo video é bellissimo, come tutti i tuoi video... Ho scoperto ieri il canale e mi sto letteralmente facendo una scorpacciata... Non sono cristiano, non ho problemi esistenziali, non ho grossi problemi psicologici in generale, ma trovo veramente affascinante il tuo modo di esprimere concetti. Per rispondere personalmente a questo video io credo che l uomo stia distruggendo l'unica fonte di "cura" da questa crisi esistenziale nella quale ci stiamo immergendo... La natura. Sembrerà una cosa banale, quasi da film Disney, ma credo che l'unico scopo della nostra vita sia quello della contemplazione. Contemplazione della manifestazione della natura, sia essa in un tramonto, in un animale, o in un fiore, che credo sia un sentimento più o meno condiviso da tutti. Una volta provata questa appagante sensazione deriverebbe poi un senso di responsabilità nei confronti di essa, che pure se fosse spinto da semplice egoismo di voler ripetere l'esperienza sarebbe positivo verso noi stessi e verso la natura. Purtroppo ci sono sempre più persone che nascono e crescono in totale assenza di essa, e queste persone non possono che cercare nel grande tessuto di relazioni interpersonali che é la società barlumi di quella sensazione che ho chiamato contemplazione. Ho vissuto un anno a Milano e l ho trovata una città piena di stimoli, dove è impossibile annoiarsi e quasi impossibile pensare, un posto dove ancora oggi si può "fare fortuna", ma è stato l anno più difficile della mia vita perché nonostante questa fosse stata pesantemente arricchita da tante esperienze mai fatte prima soffriva di una grande carenza. Condivido questi ragionamenti scritti in modo spicciolo dal telefono e sicuramente sprovvisti di grande sintassi perché sono frutto di tanti miei pensieri che ho poi condiviso e raffinato con due miei amici in particolare, uno laureato in filosofia e l'altro in psicologia come te e quindi spero che tu possa trarne spunto per qualche riflessione :). Concludo riportando un aneddoto: qualche anno fa mi trovato a Tenerife in vacanza, e un pomeriggio andammo a visitare la playa de los gigantes, una baia incontaminata dalla mano dell' uomo raggiungibile solamente in barca, dove le scogliere che tagliavano l isola dal mare in modo così violento lasciavano spazio alla sabbia e a qualche macchia di vegetazione per qualche kilometro appena. Fu uno degli spettacoli più emozionanti della mia vita: correre su quel sottile lembo di terra dipinto tra la scogliera e l'oceano, nuotare tra i pesci e le alghe, osservare al tramonto gli uccelli che si alzavano in stormi per nutrire i piccoli nei loro nidi... Non ci sono parole per descrivere tutto ciò. Solo due persone vivevano li: una coppia di anziani, i guardiani di quel posto magico, il quale scopo era semplicemente mantenere la spiaggia pulita. Non ho mai visto due persone sembrare così felici. Ecco qua, spero tu possa trarne qualcosa di utile, grazie ancora per lo splendido lavoro che fai, un abbraccio, Enea.
@violamc2806 Жыл бұрын
Condivido appieno ... L'unica cosa che mi dà un senso è sentirmi parte della natura e contemplare il mondo ed esserne curiosa.
@cate_57224 жыл бұрын
Il punto è: perchè dobbiamo trovare per forza un senso? Io sono atea. Proprio come te da piccola sono stata indottrinata al cattolicesimo e all'età di 14/15 anni mi sono improvvisamente riscossa da questa condizione e ho cominciato a capire che non c'era nessun aldilà. Eppure questa consapevolezza non mi ha completamente distrutto la vita, anzi, non mi ha dato neanche una piccola scossa. Perchè me ne dovrebbe fregare qualcosa se la vita ha un senso oppure no? Io non sono una persona poco riflessiva e non mi considero neanche una persona con poca cultura e di conseguenza non penso di essere superficiale al punto da prendere sotto gamba il tema solo perchè personalmente non provo questo vuoto. Inoltre voglio precisare che non sto neanche cercando di accusarti o di svilirti per il fatto di aver provato questa specie di depressione, è solo che io non la capisco in relazione a me stessa. Per me infatti non ha assolutamente alcuna importanza che la vita abbia un senso, mi basta godere della felicità che posso provare e dei piccoli attimi belli, come quando sono abbracciata al mio partner o gioco con dei bambini. E se proprio non riesco a trovare il senso per me stessa o la felicità per me stessa, posso sempre cercare di migliorare la vita e di rendere felici le altre persone, facendo del volontariato per esempio e così rendendo più piene le loro esistenze. Anche se non esiste una vita dopo la morte e la vita è assolutamente insensata non me ne frega niente onestamente, ho solo voglia di godermi al massimo questa grandiosa opportunità di vivere che ho avuto..
@tommasodavini61584 жыл бұрын
Bhe, in un certo senso lo hai trovato uno scopo
@phloppywhoppy74764 жыл бұрын
Mi spiace fare il guastafeste ma la religiosità non ti ha mai lasciata: dalle prime righe pare ovvio quanto, più che un approccio critico e razionale, tu abbia semplicemente continuato a vivere di convinzioni, opposte a quelle inculcate in giovane età, certo, ma pur sempre convinzioni. Non c'è nessuna "consapevolezza" di cosa ci sia o non ci sia dopo la morte. Puoi non credere ad un aldilà, ma non puoi aver certezza alcuna. Per rispondere alla tua domanda: per molti sì, è importante che la vita abbia un senso. La personalità gioca un ruolo fondamentale: c'è chi vive l'attimo e si cura poco del "dopo" e chi non può fare a meno di proiettarsi continuamente nel futuro, rimanendo generalmente più timoroso; chi possiede questi tratti caratteriali ha un rapporto molto più profondo col concetto di morte rispetto alla prima tipologia, azzarderei a dire che lo comprende meglio. In una situazione del genere, il pensiero che l'esistenza sia tutto un gioco frivolo può davvero portarti alla follia, motivo per cui avvalersi di un appiglio emotivo diventa assolutamente fondamentale.
@tommasodavini61584 жыл бұрын
@@phloppywhoppy7476non é che devi per forza credere a qualcosa bro
@phloppywhoppy74764 жыл бұрын
@@tommasodavini6158 L'ho mai detto?
@tommasodavini61584 жыл бұрын
@@phloppywhoppy7476 ho, sbagliato, ciò che volevo dire è che non c'è bisogno di negare l'esistenza di un aldilà dal momento che non ci credi
@ilariazannini84554 жыл бұрын
Ho un punto di vista completamente diverso dal tuo essendo cresciuta in una famiglia profondamente atea. Fin dalle elementari avevo delle crisi di pianto pensando al giorno in cui sarei morta. Vivevo questa consapevolezza con assoluto panico. Andare poi a scuola e vedere i miei amici tranquilli credere in qualcosa che mi è sempre stato detto essere falso mi creava profondo disagio. Non so se la religione avrebbe potuto offrirmi un'infanzia più spensierata o se abbia contribuito a percepire me stessa come sbagliata, perché vedevo gli altri credere in qualcosa. Credo che un bambino non debba sopportare nessuno dei due pesi, né un'assoluta consapevolezza della morte, né una favola strutturata per avere un fine che potrebbe poi, come nel tuo caso, rivelarsi un baratro.
@Sere92lily4 жыл бұрын
E allora cosa bisognerebbe dire a un bambino? Non parlarne? E se chiede?
@ilariazannini84554 жыл бұрын
@@Sere92lily sicuramente non sono la persona adatta per rispondere alla tua domanda non avendo mai studiato l'argomento. Non saprei veramente come comportarmi con un mio ipotetico figlio.
@acquanettadimenticata69794 жыл бұрын
Ilaria Zannini mi spiace per la tua esperienza. Anche io vengo da una famiglia atea, e lo sono anche io, ma i miei mai e poi mai mi hanno instillato il terrore della morte, semplicemente mi hanno detto fin da piccola che avrei potuto scegliere la mia fede da grande, e mi hanno fatto fare religione alle elementari per darmi un’infarinatura di cultura cattolica. Non sono battezzata, e questo mi è costato qualche discriminazione da piccola, soprattutto da parte di adulti, ma non ho avuto grossi problemi. Si può dare benissimo un’educazione non religiosa senza per forza terrorizzare i bambini 😅
@jackzugna58303 жыл бұрын
Io invece sono cresciuto in una famiglia da sempre a stretto contatto con la chiesa, fatto tutto il catechismo, scout (legato con la chiesa), campi scuola vari e anch'essi profondamente legati con la chiesa ma nonostante ciò fin da piccolo, primi anni di catechismo, avevo sempre dubbi sulla fede e sull'esistenza di un dio e questo perché fin da piccolo ero appassionato del mondo che mi circondava, volevo capirlo nei minimi dettagli ed avevo alcuni libri di astronomia oltre che di scienze in generale, nel giro di pochi anni mi sono reso conto che l'universo, nonostante sia potenzialmente infinito, non aveva spazio per un dio perché tutto funzionava già perfettamente così com'era. Ed avevo risolto anche il problema della vita dopo la morte, semplicemente dopo la morte c'era una nuova vita ma di qualcun altro o qualcos'altro. Un animale muore, il corpo diventa terra e da questa terra poi nasce dell'altra vita (semplificando); io lo avevo capito grazie ai libri di astronomia e la nascita e morte delle stelle, una stella si forma da una nube di gas e polveri varie, la materia si concentra, ha il suo ciclo vitale ed infine esplode creando una nuova nube di gas e polveri simile a quella di partenza ed il ciclo si ripete. Con queste basi io non ho mai avuto dubbi su cosa ci fosse dopo la morte.
@yenk82 Жыл бұрын
@@acquanettadimenticata6979 che bravi genitori che hai avuto, sei tutt'ora atea?
@tommbino88464 жыл бұрын
Più che altro la religione ti impone pensieri molto forti di persone che hanno scritto i testi religiosi e questi vengono spacciati come la parola di dio, quindi qualcosa su cui non si può discutere e bisogna obbedire.
@filippofiocchi91514 жыл бұрын
Ho recentemente scoperto questo canale e ascoltato alcuni dei suoi video che ho reputato parecchio interessanti ed in particolare quelli relativi ai problemi di crisi esistenziale in quanto sono convinto che costituisca un problema che durante l’arco della vita venga affrontato e non sempre superato da ognuno di noi. Questo video mi ha colpito in particolare perché mi ha portato a riflettere e farmi una domanda anzi rifarmi una domanda che mi ero già posto in passato. Premetto che io sono stato educato come Cristiano cattolico e che come Marco mi sono recato in chiesa regolarmente fino a quasi metà del mio ventennio. Ad un certo punto della mia vita un avvenimento molto triste mi ha fatto riflettere su il tema dell’Esistenza del Dio cristiano e pertanto dopo una serie di riflessioni (che ammetto in certi momenti mi hanno anche procurato sconforto) posso ad oggi definirmi come uno speranzoso cattolico ma di fatto credente nel panenteismo. In pratica ciò che credo è la visione panenteistica dell’Universo (quindi in estrema sintesi una figura Divina impersonale, causa prima non causata, che può definirsi somma delle leggi naturali del nostro universo ma che trascende lo stesso) ma rimane in me una speranza che parte dei dogmi Cristiano-Cattolici (non tutti ovviamente) possano essere veri. Detto questo la mia domanda è un’altra. Domanda che sottoporrei a Marco ed anche ad utenti qualora ne fossero interessati. È palese che ad oggi la percentuale di gente che crede e frequenta le religioni monoteistiche rivelate soprattutto fra i giovani è in calo. Spesso si individua la causa nella scienza, dando vita ad un dibattito fra scienza e fede. Tuttavia ciò che io mi chiedo è quanto questa cosa possa essere plausibile. Mi spiego meglio, la scienza indaga sui meccanismi di funzionamento dell’Universo a livello micro e macro ma parte dei modelli su cui poggia sono modelli non dimostrabili ad esempio i modelli cosmologici che si basano sull’applicazione di leggi note. Ne deriva che non avremo mai una prova della esistenza o inesistenza di Dio e pertanto la volontà che possono sviluppare alcune persone di cercare prove circa l’esistenza di Dio perde di significato. Personalmente una delle maggiori caratteristiche dell’Universo che io personalmente interpreto come “prova” o “firma” del Creatore è che esso è regolato da leggi naturali che noi possiamo capire senza particolari difficoltà mediante modelli matematici. Io la interpreto come una prova ma è una prova opinabile in quanto può essere adoperata da chi sostiene l’ateismo per supportare la tesi propria. Sono inoltre convinto che la maggioranza delle persone non si interessi della domanda “se Dio esista o meno?” In quanto ben conscia che ad essa non possa esserci risposta. A questo punto quello che mi chiedo è: “può essere che la perdita di fede delle persone sia legata anche e soprattutto al ruolo negativo che in determinati casi hanno avuto le organizzazioni ecclesiastiche all’interno della società?” Per intenderci ad esempio la chiesa cattolica è una organizzazione che ha compiuto diversi misfatti ossia operazioni che eticamente parlando sono al quanto discutibili, nella propria storia. Quanto a Vs parere in media l’allontanamento dalla fede è generato dalle scoperte scientifiche che in realtà non potranno mai negare o confermare l’Esistenza di Dio e quanto invece dal ruolo negativo che le chiese hanno avuto nelle società durante i secoli che, vista la maggiore sensibilizzazione a certi temi che si è sviluppata oggi? La domanda mi stuzzica perché quando mi è capitato di parlare del tema dell’esistenza di Dio con persone di varia età e provenienza sociale, chi non credeva e si definiva ateo, non giustificava la propria scelta adoperando la scienza ma rifiutando l’idea che un Dio non permetterebbe cose negative come le malattie, la discriminazione, le guerre, le carestie etc..mi scuso se mi sono dilungato. Grazie!
@antonioborga48094 жыл бұрын
Filippo, il tuo commento si legge bene e con interesse. Non ho nulla da obiettare: le tue domande sono state anche le mie. Oggi, considerati gli sforzi nei secoli di miliardi di uomini di arrivare a Dio con la ragione oppure negarlo, mi pare evidente che questa non è la strada da percorrere: è a fondo cieco, fatta per il nostro ego. " Dio non è una domanda nè una risposta: è un desiderio " ( p.Ugo De Censi ), nostalgia che ti mette in cammino - concreto! , dove non puoi barare nè gingillarti in sofismi - alla sua ricerca. Osservo alcuni e come Lo ricercano, su quali strade: bontà e carità ( gratuità, agire di Dio ). Questa mi sembra l'unica strada, per incontrarlo. E' una scommessa.Nulla di certo. Di certo è che sono felice. Ora; nel paradiso non so. Ciao P.S. le cause dell'allontanamento dei giovani tutti lo sanno e.... nessuno lo sa. Fondamentalmente la causa maggiore io la vedo ben spiegata nella parabola della misericordia ( Luca 15,11-32 ): il secondogenito dice a suo padre " dammi la mia parte di eredità - la libertà -, voglio andarmene e spenderla ". Chi non sogna questo?
@andreabradpitto4 жыл бұрын
Però dire "ho capito che non esiste vita dopo la morte" è un'affermazione tanto presuntuosa quanto lo è la visione cattolica. Probabile o meno, l'unica cosa che sappiamo è che non sappiamo nulla; nessuna fede, nessun guru può dare risposte a queste domande. Per questo io mi considero agnostico, e reputo l'ateismo un'inclinazione personale pari allo stesso cattolicesimo. Detto ciò, ovviamente per l'ottica occidentale odierna tutte le religioni di massa sono un colabrodo da tantissimi punti di vista, per cui mi sento di dire che la fede di riferimento per l'occidente del 21esimo secolo stia diventando proprio l'ateismo
@stefanobianco98874 жыл бұрын
Concordo in pieno.
@mcu2064 жыл бұрын
Io penso che basandomi sulla legge dell' universo che Niente si crea niente si distrugge ma tutto si trasforma penso che equivalga per la nostra coscienza non so come si trasformerà ma non morirà ne é stata creata ma si é trasformata.
@fabixpahox86774 жыл бұрын
@@mcu206 secondo me qualcosa ha creato e poi niente si distrugge, perchè se non c'è qualcosa che si può distruggere non c'è neanche qualcosa che si può trasformare.
@mcu2064 жыл бұрын
@@fabixpahox8677 distrugge nel senso che non esiste tutto si trasforma nel senso che la legna quando brucia diventa genere non scompare la massa
@alessandrobotto74734 жыл бұрын
Precisamente, siete in pochi ad avere questa visione obiettiva, purtroppo.
@soulnoyz85144 жыл бұрын
Mi sono imbattuto nel tuo canale per caso e da 40enne avanzato posso dirti che ho fatto un percorso molto simile al tuo, quello che mi ha aiutato a costruirmi un "il mio senso" della vita e delle cose è in primis assolutamente essermi svincolato dai dogmi religiosi che sono spazzatura e virus mentali, ma in seguito avvicinandomi non ad una solo monolitica visione spirituale, ma aprendomi a conoscenza esoteriche e appunto spi di diversa estrazione. Ciò mi ha permesso di essere "il creatore della mia realtà" senza essere succube di dogmi, paletti e indottrinamenti vari. La ricerca del "senso della vita" va e andrà cercato, come hai perfettamente esposto tu "per forza" è e sarà la nostra sfida, che ci è stata sottratta (dai dogmi preconfezionati delle religioni) e a mio modesto parere passa attraverso quella che potremmo definire "scienza dello spirito".
@cleliacanna7283 жыл бұрын
Ciao, Io ho 53 anni e ho una figlia del 94. Ho trovato il video per caso nelle mie ricerche e devo dire che l'ho trovato molto interessante, ti conosco già per altri argomenti trattati e mi sembri molto equilibrato. Quello che volevo sottolineare è che anch'io, nonostante la mia "veneranda età", ho vissuto la stessa tua esperienza: famiglia iper Cattolica, oggi sono iscritta all'UAAR e penso allo sbattezzo. È vero che tra gli over 40 l'argomento è tabù ma ti dirò una cosa, è ancora più tabù tra quelli che non hanno sofferto tanto a causa della religione, che non sono stati costretti (si fa per dire...) a rispettare regole assurde come la castità fuori dal matrimonio etc... Chi ha vussuto la religione come un confort, una tradizione carina, familiare e sociale e basta, fa molto più fatica a ragionarci sopra e a distaccarsene. Non è un fatto di generazione, ci sono cinquantenni come me che "ragionano" e tengono le porte aperte al nuono e al confronto. E che vivono con qualche difficoltà il rapporto con i propri pari. I cinquantenni postano buongiorni su Facebook con orribili tazzine di caffè, sono stupidamente religiosi e confirmisti, non capiscono cosa sia la parità di genere ( i transgender figuriamoci ...) e tirano fuori argomenti obsoleti come la necessità del "corteggiamento" e viva gli "uomini di una volta"... Non è facile per me averci a che fare Grazie se mi hai letto fin qui, ti seguirò ancora Clelia
@gianlu43574 жыл бұрын
Parto col dire che sono cattolico "praticante" da quando sono piccolo. Mi sono ritrovato con la tua parte di discorso sul pensare criticamente alle cose indottrinateti da piccolo, io personalmente ci sono passato a 14 anni quando, dopo molti cambiamenti, che possono oggi sembrare minimi ma che erano molto importanti per me al tempo, ho iniziato a pensare a me stesso da più prospettive arrivando all'inevitabile confronto con i concetti religiosi che avevo seguito fin da piccolo. Con un po' di morale e logica e tanto tempo a pensare sono arrivato alle mie conclusioni che hanno rafforzato ancora di più in me la fede, questo perché non era più una verità assoluta presentatami esternamente, ma una riflessione mia personale. Il punto è che uno dei grandi problemi della chiesa, secondo me, è il non incoraggiare al pensiero critico, questo porta chi è cristiano a essere degli "zombi" al seguito di tutto ciò che dice chiunque sia a favore della chiesa, e chi non crede ad allontanarsi proprio perché si crede che il cattolicesimo si basi su concetti mai messi in dubbio da anni. Quindi penso che uno dei problemi dell'educazione religiosa sia l'insegnare questi concetti come veri... e basta, senza creare una logica e un pensiero critico che è fondamentale nell'educazione di qualsiasi tipo.
@meowprrr19764 жыл бұрын
Come per la maggior parte, anche io da piccola sono stata spinta a credere. Mi sono allontanata dalla religione abbastanza presto (avevo circa 13/14 anni), semplicemente perché avevo smesso di ascoltare gli altri. Ero però sempre troppo piccola per rendermi davvero conto di ciò che avevano cercato di ficcarmi in testa finché, un bel giorno, sono stata invitata ad un matrimonio. Per la prima volta partecipai ad una messa da atea e sono rimasta a dir poco scandalizzata da quello che dicono le canzoni e le preghiere. Sono parole pesanti, e il fatto che non me fossi mai accorta era ancora più assurdo. Il solo pensiero che io stessa dicessi quelle cose quando ero solo una bambina mi fa imbestialire. Esempi? "io non sono degno di ciò che fai per me" "non ho nulla da donare a te, ma, se tu lo vuoi, prendi me" "sono tuo servo" "peccando ho meritato i tuoi castighi". Questi sono solo alcuni, potrei continuare all'infinito. Nel momento in cui sei adulto e hai la possibilità di ragionare su frasi come quelle appena virgolettate, sei liberissimo di dirle. Ma un bambino non si rende conto, e potresti creare in lui UNA MIRIADE di problemi. È così sbagliato. Però devo dire che, dall'altro lato, capisco chi si rifugia nella religione. È come preferire un test a crocette piuttosto che un test a domande aperte. Per me la fede è come un morbido e grande materasso su cui cadere ogni volta che si inciampa. Io ho deciso di rinunciare a quel materasso costruito da altri per costruirne uno tutto per me. Sarà difficile, ma è sicuramente il mio scopo nella vita.
@lemondrizzlecake77664 жыл бұрын
Ho avuto un'esperienza molto simile, ho perso la fede intorno ai 18 anni, e quando mi è capitato di ascoltare un sermone per la prima volta dopo anni mi si sono rizzati i capelli. Tutta l'enfasi su cose come "Amore è sacrificio" ecc. Mi sono improvvisamente accorta di tutta una serie di messaggi che non avevo mai notato o a cui non avevo mai dato peso, e mi ha fatto rivalutare in parte la mia opinione del messaggio Cristiano (che bene o male nel mio caso era sempre stata tendente al positivo, anche dopo che avevo personalmente rotto con la Chiesa).
@gabrielecugini5124 жыл бұрын
Ma io non sono d'accordo sul fatto che la religione sia un materasso. E la fede non è nemmeno una scelta, è il risultato di una ricerca che può risolversi nell'ateismo oppure nella fede, in qualsiasi entità. E secondo me c'è in generale negli atei una grande ignoranza della religione e una grande ignoranza della teologia. Certo frasi come quelle che hai citato sono frasi forti, ma perchè non ne capisci il senso. Se le leggi alla luce del messaggio cristiano sono tutto fuorché frasi cattive.
@meowprrr19764 жыл бұрын
@@gabrielecugini512 anche se dalla mia prospettiva il significato di quelle frasi è un tentativo di sottomissione, non metto in dubbio che da qualcun altro possano essere viste sotto un'altra luce. Detto ciò, dubito che quel qualcun altro possa essere un bambino. Come hai detto tu, la fede è il risultato di una ricerca che però ai bambini viene imposta, seminando in loro paure pericolose come la figura del demonio e dell'inferno. Non è che son contro la fede, non posso essere contro una cosa così grande che non comprendo. Finché la scelta è personale non ho assolutamente niente da contestare, anzi. Se la frase "secondo me la religione è come un materasso" non l'hai capita sono felice per te, perché non sai cosa significa non avere nessuno "dall'alto" che veglia su di te. Quando credi è come se durante questo cammino che è la vita ci sia qualcuno a tenerti la mano: io invece sono sola e mi devo arrangiare. Nei momenti difficili, i credenti cadono (come tutti gli esseri umani), ma c'è la fede ad attutire la caduta: io, invece, mi sfracello le ginocchia e me le devo curare da sola. Non so se sono riuscita a spiegarmi, comunque questo è quello che sento e non mi sto lamentando, a me va bene così. Non sono arrivata a conclusioni simili dall'oggi al domani. Anche io credo ci sia dell'ignoranza tra alcuni atei, ma credo che ci sia altrettanta ignoranza tra alcuni credenti che danno per scontato che credere sia la cosa più giusta e che se non lo fai sei nel torto, e che si mettono a chiacchierare con dei bambini su creature demoniache senza pensare alle gravi conseguenze psicologiche che questi insegnamenti potrebbero causare (per primi i miei genitori)
@luludelacroix22 жыл бұрын
Ciao Marco, sono contenta che tu abbia trattato così bene questo tema. Io vengo da mia madre musulmana e mio padre cattolico (sono divorziati ma entrambi cercano di portare una parvenza di queste religioni con i loro genitori nonostante sia palese che ormai da decenni non ci credano più), e oltretutto mia suocera ( testimone di Geova) cerca ogni volta che la vedo di mettermi in testa delle credenze che vedo che anche lei ormai ci crede solo perché sono l'unica speranza che ha a questo punto della vita. Tutto questo per dire che io sono parte di molti "credo" ma che non riesco a credere a nulla però non cerco di danneggiare il loro credo tanto più diventano anziani. Però sono estremamente dalla parte del tuo pensiero. Grazie per avermi permesso di raccontare la mia storia.
@Weyli4 жыл бұрын
Il vostro caro Dexter? Non sapevo avessi smesso di fare gameplay
@alessandroperinii4 жыл бұрын
che cazzo ci fai qua te hahahahaha
@alessandroperinii4 жыл бұрын
sono un tuo iscritto
@vanekbap4 жыл бұрын
È UGUALE MA PIÙ FIGO
@lucreziafanart72684 жыл бұрын
Vedo questo video giusto giusto dopo aver letto sotto un post di hikikomori Italia su Face i messaggi di alcune mamme che proponevano all'autore del post di rivolgersi alla religione...alla fede... Come se non fosse alquanto intuitivo che chi si pone certe domande non sia ateo o agnostico. Detto ciò dal minuto 13/14 veramente complimenti per i contenuti che hai portato. Mi spiace per ciò che hai vissuto, io a 14 anni dissi a mio padre che non volevo più andare a messa, che avevo dei dubbi e non ne avevo voglia... non mi parlò per due giorni... poi gli passò..bene o male. Piccolo appunto sulle bestemmie non le approvo, credo che ognuno meriti rispetto, se usare certi termini da fastidio ad esempio a un diversamente abile, a una persona di colore etc etc anche le persone religiose meritano rispetto e quindi preferisco non bestemmiare in pubblico (ci son tonnellate di altre imprecazioni disponibili). Comunque sui credenti, semplicemente non vogliono ascoltare e si chiudono perché non sanno replicare, mettere in discussione le certezze/dogmi che hai nella vita da decine di anni fa male, magari internamente hai dei dubbi ma hai troppa paura a cambiare pensiero. Un po' come le persone che aderiscono alle sette e non vogliono vedere al di fuori. Comunque sì un mondo senza religione apre veramente molti scenari possibili. Diciamo che la freneticità della vita moderna riempie molto spesso il vuoto esistenziale di molti che tirano avanti senza porsi troppe domande.
@Becix1574 жыл бұрын
Gran parte della mia insicurezza è dovuta alla mia educazione religiosa Ho passato tutta l'adolescenza a morire nei sensi di colpa a causa della mia fede in dio, e persino parte della mia infanzia. Premetto che mio padre è estremamente religioso e che ho trovato il coraggio di dirgli che non ero più credente a 21 anni (la fede l'ho persa a 17)
@ilguerrierodragone1294 жыл бұрын
io ho risolto la questione così: dato che non sappiamo se la vita ha un fine, il nostro scopo è proprio cercare questo fine (o scoprire che non c'è)
@lucagilli28824 жыл бұрын
Io penso dopo anni di riflessione e non dando per scontato che questa sarà la mia risposta definitiva, che la vita in sè non abbia un senso ad eccezione del replicarsi il più a lungo possibile di generazione in generazione senza uno scopo finale poiché siamo soltanto parte del totale delle reazioni chimiche che governano l’universo. E qui arriva la parte che preferisco: ossia, se la nostra esistenza non ha un senso, eccetto quello intrinseco di riprodurre la stessa, ognuno di noi può dare ad essa lo scopo che preferisce quello che crede sia più adatto al sentirsi semplicemente felici e magari far si che la vita di chi verrà in futuro, (qualsiasi forma vivente) sia il più possibile degna di essere vissuta. Se così fosse sarebbero riconoscenti, per quanto riguarda noi umani, verso qualcuno di più tangibile di un dio, ma verso qualcuno con le loro stesse potenzialità e che loro potrebbero ispirarsi in qualunque momento migliorando a loro volta ulteriormente le esisteze future. Il vero “paradiso” dovrebbe trovarsi qui sulla terra e non dopo la morte perché in vita si son vissute penitenze da inferno
@tavacid4 жыл бұрын
Esatto, semplicemente esistono domande sbagliate. E di conseguenza si arriva a conclusioni sbagliate. Chiedersi quale sia lo scopo di una montagna non ha alcun senso, la vera domanda è chiedersi quali sono le cause che hanno portato alla formazione di quella montagna. Stessa cosa potrebbe valere per noi
@kevinp32024 жыл бұрын
GRAZIE per aver parlato di questa tematica.. servono più contenuti di questo tipo.
@mentalmenteliberi4 жыл бұрын
Io ritengo che un ateo debba esprimersi e dire le sue idee esattamente come un credente, su questo ti do ragione. Altro è la bestemmia, perchè il limite della propria espressione è il rispetto dell'altro. Non sono nemmeno daccordo sul fatto che un bambino venga per forza indottrinato. Certo, può esserlo, dipende da come lo si educa. Si può dare a un bambino una istruzione religiosa felice integrata e non settaria, come gli si può dare una istruzione atea ostile: in questo caso la prima ipotesi sarebbe migliore della seconda. Non esiste per un bambino una zona "neutra", perchè il bambino è una spugna che imparerà comunque, se non dai genitori dalla tv o dai compagnucci. A me dispiace che tu abbia ricevuto una educazione religiosa restrittiva e soffocante, e capisco che tu giudichi ora la religione a partire dalla tua esperienza, che comunque ripeto fai bene a descrivere e comunicare. Ma ti invito, è solo una proposta sia chiaro, a vedere l'altra faccia della luna, l'educazione religiosa come occasione di crescita e di rispetto per tutti. Don Milano docet. Un caro saluto
@rub3n2274 жыл бұрын
Sul fatto della bestemmia ho delle opinioni contrastanti. Mentre mi sembra chiaro che insultando delle figure palesemente collegabili alla religione cristiana (come Cristo o la Madonna) sia inequivocabilmente un offesa a una persona cattolica, il termine "Dio" è troppo vago. Ci sono diverse religioni e assumere che il dio del quale si sta parlando è quello della propria religione è a mio parere sbagliato. Per definizione una divinità è un essere oggetto di venerazione da parte degli uomini o di un uomo. Quindi esso può essere letteralmente qualsiasi cosa, purché almeno un essere umano ci creda. Quindi se fossi un religioso non troverei alcun motivo di offendermi per la bestemmia di qualsiasi individuo, a meno che non mi faccia notare esplicitamente che stia offendendo il mio dio.
@ermesesiriochannel4014 жыл бұрын
@@rub3n227 In Italia è rarissimo che con il termine Dio ci si voglia riferire ad uno diverso da quello cristiano.
@gianlu99144 жыл бұрын
Perché un ateo che insulta la religione ,che é qualcosa in cui non crede ,offende questa allora é inrispettoso ,ma un religioso che cerca di indottrinare qualcuno va bene?
@mentalmenteliberi4 жыл бұрын
@@gianlu9914 Assolutamente no! Sono daccordo
@SimoneCalloni4 жыл бұрын
@@gianlu9914 Occhio a non fare benaltrismo. "Perché ti lamenti di Hitler se anche Stalin ha fatto morire delle persone?": Converrai con me che il discorso posto in questo modo non ha alcun senso. Il commento sopra parla di rispetto dell'altro, e come l'ateo deve rispettare il credente, il credente deve rispettare l'ateo, siamo tutti d'accordo. Nessuno, perlomeno nessuno con un minimo di raziocinio, pretende che l'ateo non bestemmi e al contempo pretende il presunto diritto di minacciare l'ateo di andare all'inferno o di vedersela con delle brutte malattie se questi non prega.
@francescolanzi86424 жыл бұрын
In una società post-religiosa e indifferente al tema come la nostra, temo che la tua riflessione per quanto giusta a livello personale sia anacronistica a livello sociale, perché oggi il problema pare quasi opposto, cioè come riempire il vuoto lasciato dalla rimozione del sentimento religioso.
@martinabenigno4 жыл бұрын
Purtroppo so di cosa parli. La mia crisi arrivò quando avevo 17 anni e mi sentivo così fortemente disorientata con la morte dentro che decisi di abbandonare la scuola. Poi per fortuna ripresi e conclusi gli studi. Qualsiasi tipo di indottrinamento è pericolosissimo per la vita umana. Dobbiamo lasciare le menti di questi bambini e ragazzi libere, libere di trovare il proprio senso. Studio Scienze della Formazione Primaria anche per questo. I bambini e soprattutto i ragazzi hanno bisogno di esplorare, di sbagliare. L'iperprotettività a prescindere da tutto e qualsiasi esperienze non fa altro che danni, danni molto dolorosi per l'individuo. Mi domando a volte (presa dal troppo pessimismo di alcuni momenti) se la figura degli insegnanti come modello diverso rispetto a quello genitoriale possa essere sufficiente a dare una direzione piuttosto che un'altra ed evitare sofferenze così invalidanti per un ragazzo. Sono troppo idealista forse. Il modello genitoriale è troppo forte. Vorrei sapere il tuo parere dati i tuoi studi di psicologia.
@martinabenigno4 жыл бұрын
@Raven Roth hai proprio ragione su tutto. La filosofia è una materia importantissima che dovrebbe essere insegnata in tutte le scuole superiori come la letteratura italiana e la matematica. Pensare che alcuni ragazzi siano formati per avere spirito critico e altri no fa molto storcere il naso. Si da il caso che uno stato sia formato da un popolo consapevole e di senso critico ma purtroppo non è così...
@irskfs66374 жыл бұрын
3:43 Qui mi hai fatto pensare ad un tema piuttosto ricorrente: è meglio preservare la pace o la libertà? Le persone che dicono «evita di parlarne» forse lo fanno per evitare di generare ciò che tu chiami “fastidio”, e quindi (in modo metaforico) “preservare la pace”. Dall’altra parte, tu ti chiedi: «perché non sono libero di dire ciò che pensò?» . Dando un’occhiata ad un libro di storia si nota come spesso l’uomo preferisca la libertà alla pace.
@topina894 жыл бұрын
Sono d’accordo solo in parte con quello che dici. Credo che tutti prima o poi passino una fase di “crisi esistenziale “ mettendo in dubbio qualsiasi cosa, l’ho passata anche io e mi sono allontanata per un po’ dalla chiesa...ma poi mi sono riavvicinata pur mantenendo per alcuni aspetti un atteggiamento critico...parlando col mio parroco, che ritengo una persona splendida e speciale, ho appreso che pure lui non prendeva tutto quello che si trova nella Bibbia per oro colato...bisogna fare lo sforzo di andare oltre, di leggere tra le righe, la religione cristiana alla fine sono delle “istruzioni” proprio per cercare di dare un senso alla propria vita e per vivere meglio con il prossimo...ovviamente è un discorso troppo semplicistico e troppo lungo da fare in poche righe di commento. Mi dispiace che tu l’abbia vissuta come una imposizione e per fino da timorato, come poteva essere usata in passato per il controllo delle masse...ma oggi la chiesa è anche tanto altro! È verissimo che la religione può essere un arma a doppio taglio, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio e bisogna ricordare che purtroppo la chiesa è fatta di uomini e gli uomini sbagliano...per tante chiese governate da preti bigotti e ottusi, che coi loro modi allontanano le persone, c’è ne sono tante altre (parlo per esperienza personale) che invece creano delle comunità, creano aggregazione e riescono a far cambiare idea e modo di vivere anche a ragazzi chiamiamoli “smarriti”...In ogni caso, non sopporto chi bestemmia, lo trovo profondamente irrispettoso! Ogni uno è libero di pensare ciò che vuole, ma non di offendere chi la pensa in maniera diversa dalla propria!
@marcomaffe02724 жыл бұрын
Sono daccordissimo con te
@AAa-gz8um4 жыл бұрын
Io sono vissuta in una famiglia quasi spaccata, la famiglia da parte di mio padre è la tipica famiglia cristiana cattolica, da parte di mia madre, invece, i miei nonni, mia zia e molti altri parenti sono Testimoni di Geova. Io, come gli altri bambini del mio paese, andavo a catechismo è ho fatto anche la prima comunione, ma spesso andavo a seguire con i miei nonni le riunioni in sala del Regno. È questo che, probabilmente, mi ha fatto sviluppare presto un senso critico e un parere per quanto riguarda la spiritualità. Leggevo la Bibbia e i Vangeli sia a Messa che in Sala del Regno ma in modi molto diversi tra loro e per ciò ho cominciato a farmi delle domande già a partire dalle elementari, fino a decidere di essere l'unica del mio paese a non fare la Cresima. Sono ancora giovane e ho ancora molto da imparare, ma credo che questa mia esperienza mi abbia fatto crescere molto, anche se, forse, troppo in fretta. Ora come ora mi ritengo Atea, in quanto i miei studi e le mie esperienze mi hanno portata a trovare questa che per me è verità, ma non escludo che un giorno potrei cambiare idea. Errare è umano, l'unica cosa che conta davvero è essere delle brave persone ed essere rispettosi verso il prossimo, indipendentemente dal proprio credo.
@puppettrash4 жыл бұрын
Non mi piace il concetto di "perdere la fede". Preferisco "risveglio". Suona troppo poetico ma non trovo un'alternativa migliore. Insomma non si "perde" Babbo Natale o la formichina dei denti...
@99fulgur4 жыл бұрын
In effetti non puoi perdere qualcosa che non hai mai avuto o che non esiste. Al contrario dal mio punto di vista quello che perdono i credenti è l'occasione di vedere la propria mortalità senza filtri, nuda e cruda.
@sgabil4 жыл бұрын
Ancora meglio è non essersi mai addormentati.
@caterinamarcelli78424 жыл бұрын
Credo che molto spesso si confondano i concetti di "fede" e "dottrina", sia degli atei che dai credenti. Se con risveglio intendi l'abbandonare delle idee precofenzionate che hai assimilato senza analisi critica, per metterle in discussione e rivedere il tu pensiero, sono d'accordissimo. Per quanto riguarda il concetto di fede, invece, è molto diverso: non credo si possa analizzare a livello logico, perché appunto presuppone un abbandono della stessa. Parlandoti personalmente credo di aver attraversato questo "risveglio" in una fase che comprende più o meno 8 anni, dal liceo a oggi, in cui ho cominciato a mettere in discussione la dottrina cattolica che mi è stata insegnata, realizzare di non conoscere la vera fede, accomodarmi con l'idea che si muore e basta, cercare disperatamente la morte (perché se la vita era solo soffrire e aspettare qualche evento felice per distrarsi era meglio la morte), per poi trovare non so come la fede. Discutere dei tanti temi che da questa mia esperienza, come quella di ognuno, possono venir fuori mi piacerebbe moltissimo, ma non so chi ne avrebbe voglia ahah Quindi tralasciando un dibattito assurdo, io penso semplicemente che sia un credente che un ateo possano parlare di risveglio, se si tratta di mettere in discussione ciò che gli è stato propinato per anni come assoluto e giusto per creare un proprio pensiero critico ed essere aperto al dialogo senza censurare l'altro con la propria morale
@99fulgur4 жыл бұрын
@@caterinamarcelli7842 Sono totalmente d'accordo con te, non ho proprio altro da aggiungere
@caterinamarcelli78424 жыл бұрын
@@99fulgur Ti ringrazio per aver letto il commento, davvero. Sarà la quarantena, ma ho una voglia infinita di discutere di così tante cose ahahah
@1paranoicadisinibita4 жыл бұрын
Nella mia disperata ricerca in un qualcosa dopo la morte ho trovato conforto nell'ipotesi della reincarnazione, dopo avere sentito parlare di certi studi fatti su bambini che fino ai 3_5 anni sostenevano di essere altre persone e raccontavano dettagli molto precisi di cose delle quali non avevano mai sentito parlare. Esiste anche un libro a riguardo: "Il bambino che visse due volte". Non sono una grande lettrice ma presto o tardi lo leggerò. E spero vivamente di non restarne delusa come lo sono rimasta dal resto delle religioni/credenze esoteriche perché sento che in qualcosa devo credere, perché di "crisi" ne ho già abbastanza e non voglio un'altra ragione per stare male. Ma piuttosto che avere credenze pericolose come quelle in un dio che premia e punisce, o peggio ancora negli astri, dei quali per lungo tempo sono stata fanatica e schiava, meglio credere semplicemente in un essenza che sussiste in eterno dentro involucri che ritengo essere del tutto casuali.
@federaimo16033 жыл бұрын
Fa cosa scrivi si vede che purtroppo non sei una persona intelligente. Ciò non vuol dire stupida e non vuol dire che sia colpa tua. Ogni credenza deve essere spiegata, spiega il funzionamento della reincarnazione o degli astri che ci influenzano in modo logico.
@manuelpaolucci27294 жыл бұрын
Comunque molta gente interpreta male la parola religioso, il mio prof di religione me lo ha fatto capire, lui non ci dice che per essere religiosi bisogna credere in dio per essere religiosi bisogna farsi domande, ricercare chi siamo. quella é la vera via della religione non un credere senza motivo solo perché ci hanno detto che é così
@manuelpaolucci27294 жыл бұрын
@@dawning5285 se vedi per l'appunto, in molte filosofie, la religione é un processo normalissimo, é sempre presente
@manuelpaolucci27294 жыл бұрын
@@dawning5285 bhe in verità no, se vedi alcuni filosofi, tipo hegel, la religione é un processo filosofico
@manuelpaolucci27294 жыл бұрын
@@dawning5285 dipende da cosa intendi per generale
@manuelpaolucci27294 жыл бұрын
@@dawning5285 comunque é un discorso complesso da affrontare Si può dire che la religione fa parte della filosofia, o che la filosofia faccia parte della religione, ma quello che é certo é che la filosofia analizza la religione come una fase dello sviluppo dello spirito
@manuelpaolucci27294 жыл бұрын
@@dawning5285 ma conta che le filosofie europee sono molto influenzate dal cristianesimo e il cristianesimo é stato molto influenzato dalle filosofie classiche, quindi alla fine non c'è un modo preciso di vedere
@marcomorettini44243 жыл бұрын
Marco ti seguo da molto e ti stimo. Sono un giovane credente (cristiano) e devo dire che secondo me ognuno vede la realtà in base alla propria prospettiva. Sinceramente io vivo l'opposto, cioè una realtà che non ti accetta, specialmente tra i giovani, che ti deride e che nemmeno ti permette di esprimere un'opinione. Premetto che non sono uno di quelli estremisti o convinti, non ho avuto un'educazione cattolica, anzi sono il primo critico della Chiesa e dei credenti, però veramente, qualsiasi ragionamento che sia un po' a favore della religione viene tacciato. Questo è, quantomeno, quello che ho vissuto nella mia realtà. Capisco anche che esistano realtà come quella che hai raccontato, infatti è anche per questo, sicuramente, che la vedi in questo modo e non dico che sia sbagliato, perché seguo la logica del tuo ragionamento. L'unica critica che ti faccio è quella di non essere assolutista, ad esempio quando dici "a 20 anni ho capito che le cose stanno così", "ho perso la fiducia negli adulti che ti dicono bugie", ecc. Perché comunque la religione non è alternativa alla scienza ecc. È una visione del pensiero religioso abbastanza superficiale anche questa, e soprattutto, come un credente non dovrebbe adagiarsi pensando di avere tutte le risposte, neanche un ateo dovrebbe pensare altrettanto, cioè di essere giunto ad una conclusione definitiva
@TheFlash0610894 жыл бұрын
Bel video, mi sono iscritto al canale! Nella prima parte del video fai giusto un po’ di confusione. L’indottrinamento di cui parli non è altro che la dinamica educativa nuda e cruda, così come accade da millenni, in tutte le culture e religioni. Nessun adulto sano di mente educherebbe il proprio figlio aspettando l’avvento miracoloso del senso critico per comunicargli la propria visione della vita. Anzi, mi verrebbe da dire che il tuo stesso senso critico è il frutto più grosso e più succoso di ciò che tuo padre e la tua famiglia hanno saputo comunicarti. Poi oh, certo che è un rischio! Educare è sempre una grande sfida. La religione è un’arma a doppio taglio. Verissimo! Così come la scienza, la moda, la filosofia e qualunque altro tipo di conoscenza e sapere umano. Finché non è la persona stessa a sposare in libertà e consapevolezza un qualunque codice morale (cioè di comportamento), il rischio è sempre quello di generare individui scissi e in costante conflitto interno, degli uomini a metà. D’accordissimo sulla seconda parte. Del resto, in un’epoca in cui «Dio è morto» (dal 1882, almeno), essere chiusi fra cose mortali è davvero una bella bega. Il buon vecchio Beppe Ungaretti la chiamerebbe ‘Maledizione’. Un saluto!
@meris54424 жыл бұрын
Il tuo modo di ragionare è molto positivo, efficace e d'esempio.
@alan0574 жыл бұрын
Ho una storia abbastanza simile alla tua, quando ero piccola hanno provato ad indottrinarmi ma non erano i miei genitori a farlo.. Erano i miei nonni. La mia famiglia vive vicino ai miei nonni quindi anche loro hanno contribuito un po' alla mia educazione. Fin da piccola non sono mai stata molto credente: mi faceva sentire a disagio il dover pregare e mi veniva l'ansia anche solo a pensare a qualcosa di "anticristiano". Verso i 12 anni mi sono avvicinata molto all'ateismo, mia nonna non l'ha presa bene infatti ignora ancora che io sia atea dopo 3 anni che ho cercato di farglielo capire più volte. I miei nonni non so come descriverli mi sembrano abbastanza bigotti per certi versi per esempio una volta mia nonna mi ha dato della "cretina" perchè iniziavo a interessarmi al sesso mentre mia zia mi diceva "Perchè? Non sei un maschio". Ma mi sento molto più fortunata di chi ha avuto genitori estremamente bigotti. Grazie per aver letto
@paskodargenio97324 жыл бұрын
Marco ti segui da poco, ma di video in video mi fai emozionare sempre più, mi ritrovo in tante cose
@violamc2806 Жыл бұрын
Veramente interessante ciò che hai esposto e come lo hai esposto. Grazie. Sono cresciuta con una madre molto cattolica e un padre meno; io sinceramente nella vita mi son sempre sentita un pesce fuori d'acqua e mi ci sento ancora a 58 anni ... Non riesco veramente a far parte di alcun credo e questo spesso mi fa sentire esclusa e molto sola. Sono più portata a pensare che non esista una verità assoluta ma che ciascuno di noi è tenuto a riflettere e scegliere per se stesso cosa gli pare migliore. Non smetto mai di interrogarmi sul senso della vita, a volte diventa pure una ossessione ... Non credo più in alcuna religione son più portata a trovare pace nella contemplazione della natura, del bello che c'è, ed in una sorta di spiritualità insita dentro me che sento nonostante la ragione ... Ultimamente ho scoperto Scuola non Scuola un canale gestito da G.p. Caselli che, scoperto durante l'immensa solitudine del periodo COVID, mi ha dato una visione della spiritualità che credo abbiano ciascuno dentro noi, molto rassicurante e abbastanza vicina al mio modo, del tutto personale, di sentire. Grazie comunque per voler parlare di una tema così importante e grazie per il tuo pensiero e testimonianza. Mi fa sentire meno sola
@lexi-op5vk4 жыл бұрын
Ho una storia molto simile alla tua, ma ho messo in dubbio Dio verso i 12/13 anni perchè avevo una serie di problemi che mi avevano portato anche a pensieri suicidi, se Dio esisteva perché mi metteva in quella situazione anche se ero una brava ragazzina che andava a messa, pregava e tutto? Parlarne con mio padre è stato molto difficile e diamine, penso che quest’educazione religiosa che viene imposta fin da piccoli sia profondamente sbagliata, mentre ricordo che un mio prof ci aveva raccontato che verso i 20 anni aveva studiato le dottrine di molte religioni per capire se si ritrovasse davvero nella religione cristiana ed era finito per convertirsi all’islam, penso che la cosa migliore sarebbe approcciarsi come ha fatto il mio prof al mondo religioso
@giulianopagliaro6069 Жыл бұрын
Buongiorno a tutti; sono d'accordo con te Marco sui contenuti. La vera sfida dell'essere umano in futuro sarà trovare un senso alla propria esistenza. Buona vita a tutti. Giuliano.
@antoniostimoli904 жыл бұрын
Vorrei lasciare il mio commento personale. Sicuramente hai trattato un argomento profondo che al giorno d'oggi è fonte di dibattito personale. Sono comunque contento che tu abbia trovato la tua strada, anche tramite il tuo spirito critico, anche se non mi trovo d'accordo su alcune cose, in quanto sono Cristiano. Purtroppo molte volte è interpretato malamente, come se posso permettermi di dire, nel caso di tuo padre, in quanto il Cristianesimo stesso è una scelta, che poi si rinnova tramite i sacramenti, ma non voglio stare qui a fare la predica religiosa. Lo spirito critico è fondamentale a mio parere, che può portare a diverse conclusioni, è infatti normalissimo avere dubbi sulla propria fede, sopratutto al giorno d'oggi dove il processo scientifico prova a negare l'esistenza di Dio. Mi fa piacere tu abbia espresso il tuo parere, perché è comunque formativo ed è spunto di riflessione😁
@ioborg91034 жыл бұрын
quanto di parla di questo argomento, mi viene sempre da ripensare cosa accadde nell'ultimo libro della saga ''Odissea nello spazio'' appunto 3001: Odissea finale, in cui nel 3001 l'umanità era molto più unita, molte meno tensioni, le religioni quasi sparite ma dominavano due linee di pensiero i Deisti e i Teisti ( i primi dicevano che non esiste più di un dio, i secondo che non esiste meno di un dio)... la cosa mi piacque davvero molto, in quanto era un pensiero filosofico e non un dogma religioso ad estendere la sfera spirituale, e sarebbe bello il mondo in cui non è la morale religiosa a bloccare un individuo quanto la consapevolezza delle proprie azioni...
@beppecell16304 жыл бұрын
Però mi prende male dire una cosa così banale, ma tocca dirlo: tra ateismo e religioso ci sono infinità di vie di mezzo ;)
@brunocavani52504 жыл бұрын
L’ateo è solo una persona che si rifugia nei “dogmi della logica e della scienza” tanto quanto il credente che si rifugia nella lettura delle sacre scritture... si parla tanto di razionale e irrazionale... ma cosa è davvero razionale nell’universo che 15 miliardi di anni fa ha deciso di crearsi da solo? Secondo me proprio niente...
@JR-r41n4 жыл бұрын
Grande, c'era proprio bisogno di un video del genere. Alziamo la testa e rispondiamo.
@TheMatteo294 жыл бұрын
Le religioni hanno e possono dare insegnamenti morali molto importanti, a prescindere dal credere o meno, e bisognerebbe insegnare quello ai bambini per poi dargli la possibilità di sviluppare le loro credenze nel corso della vita invece che indottrinargliele forzatamente, soprattutto quelle che ormai sono state considerate nocive per un individuo
@-nico23014 жыл бұрын
Definire la religione come sinonimo di moralità è sbagliato. Guarda indietro e vedrai quante cose orribili ha fatto la chiesa e tutt'ora. Lo sapevi che molti mafiosi prima commettono crimini poi vanno a confessarsi per poi ripetere lo stesso atto ancora e ancora. Poi per essere brave persone non serve essere religiosi
@TheMatteo294 жыл бұрын
@@-nico2301 quando parlo di moralità mi riferisco a insegnamenti che inducono a comportarsi bene con il prossimo e che la religione può aiutare a sviluppare.
@-nico23014 жыл бұрын
@@TheMatteo29 si, ma non esiste solo la religione. Non c'è un unica strada
@TheMatteo294 жыл бұрын
@@-nico2301 certamente, ma io non intendo la religione in senso stretto..... Ci sono insegnamenti universalmente condivisibili che si trovano anche all interno delle religioni..esempio io che sono ateo ho trovato nella bibbia o negli insegnamenti del Buddha punti fondamentali per me stesso
@-nico23014 жыл бұрын
@@TheMatteo29 esatto, per certi versi gli insegnamenti morali datti dalla religione possono essere costruttivi. Pero in primo piano sta sempre cio che è dimostrabile
@PolarMary4 жыл бұрын
Grazie davvero per questo video, finalmente qualcuno che ne parla! Purtroppo è un discorso che si fatica a fare, persino con amici e parenti, figuriamoci in un contesto pubblico. Io sono dell'idea che la religione vada accettata e rispettata, purché ognuno se la coltivi per conto suo, senza la pretesa di traslarne la moralità in qualsiasi altro contesto della società. Io personalmente ne ho una visione forse un po' estrema, che mi piace esprimere tramite il paragone dell'unicorno rosa, però spesso e volentieri non mi si concede nemmeno la possibilità di esprimerla, venendo zittita con "eh ma se non credi non puoi capire" oppure "è una questione di fede, se non ce l'hai non puoi parlarne". Peggio poi ancora quando la giustificazione è "eh ma siamo in Italia, bisogna fare così perché è tradizione/altrimenti vieni discriminato". Da questo tipo di atteggiamento ne consegue poi tutta una serie di problematiche a livello familiare, amicale, di comunità, con problemi che spesso sono difficili da superare e che hanno sicuramente un impatto a livello psicologico e di crescita. Grazie ancora e un abbraccio!
@juventinovero294 жыл бұрын
La verità è che l'Uomo è naturalmente agnostico per definizione, e ha creato Dio a sua immagine e somiglianza.
@langelodidio-goaldo11054 жыл бұрын
JohnnyB Non scherzare dai.
@juventinovero294 жыл бұрын
@@langelodidio-goaldo1105 perché, non è così? Agnostico per definizione vuol dire che l Uomo è naturalmente dubbioso sulla spiritualità e sull'origine della stessa. D'altronde la fede non è altro che un costrutto terreno che serve a giustificare un cieco e acritico approccio alle cose, e cosa peggiore, non ammette confronto. Perché o ce l hai, e quindi ti salvi, o non ce l'hai, e quindi non sei degno, sei da ghettizzare, da tenere lí nell'angolo. L'uomo è costantemente alla ricerca di domande e di risposte, supporre "per fede" e "dar per scontato che..", solo perché qualcuno (per cultura, consuetudine, costume) da 2 mila anni a questa parte ci ha sempre fatto credere qualcosa, non risolve la questione. E ritengo anche vigliacco, da parte dell'uomo, credere in qualcuno/qualcosa a priori, solo perché non si riesce a darsi certe risposte. Probabilmente non ci riuscirà mai, ma ciò non vuol dire che debba giustificare questa mancanza, enorme mancanza, con la convinzione dell'esistenza di un Dio, un'entità astratta che pontifica dall'alto dei cieli. Troppo semplicistico e banale. Abbia l'umiltà, l'uomo, di riconoscere che certe cose non si conoscono, che forse non si scopriranno mai, fine. Di qui per l'appunto il dubbio dell'agnosticismo (diverso dall'ateismo, attenzione..)
@langelodidio-goaldo11054 жыл бұрын
@@juventinovero29 Fai bene a dubitare,però non è stato l' uomo a creare Dio,Se ti dicessi che l' uomo di 12 000 anni fà era diverso da quello attuale per quanto riguarda la conoscenza spirituale probabilmente non mi crederesti.
@bzimage753 жыл бұрын
Ah si, e come mai solo gli ebrei lo avrebbero fatto per primi? Ti ricordo infatti che "a immagine e somiglianza" appare solo nella Genesi come concetto metafisico.
@valeriacostanzi67764 жыл бұрын
Ho avuto un passato quasi identico al tuo in fatto di religione cristiana (vivendo in costante ansia) e superamento della stessa con la maturità, quindi il tuo video ha avuto una certa risonanza in me. Non so se quello che sto per dire può creare spunto per un’altra discussione, però molte mie ansie esistenziali si sono placate con la conoscenza e pratica di alcune filosofie orientali, e con qualche esperienza saltuaria di psichedelici che mi ha tranquillizzata e aperta
@JingYuans_sparrow4 жыл бұрын
Io sono stata, come molti, indottrinata fin da piccola (battesimo+comunione+cresima). Ma sinceramente dire che a quell'età non siamo in grado di pensare con pensiero critico è sbagliato. A 9 anni io mi chiedevo quale fosse il mio scopo nella vita, mi chiedevo quanto sarebbe durata la bambagia dell'infanzia e mi chiedevo perché io ero io e gli altri erano gli altri. Così come a 10 anni mi chiedevo se le cose che mi raccontavano al catechismo fossero vere o no. Sì, mi sentivo in colpa per farmi queste domande ma me le facevo comunque e mi facevo idee mie al riguardo che però tenevo per me. Ora sono adulta e nonostante mi identifichi in molte morali cristiane (come il perdono e la carità verso il prossimo), sono consapevole che la religione può essere nociva e non mi considero religiosa. Penso che l'errore più grosso che fanno gli adulti sia trattare i bambini come bambini. Sono persone razionali come voi, sono esseri pensanti e molto più intelligenti di quanto crediate. Il fatto è che difficilmente si ribelleranno o esprimeranno i loro dubbi all'interno di una famiglia fortemente cattolica.
@mon1ca1514 жыл бұрын
I tuoi argomenti sono interessantissimi dovresti avere molti più iscritti
@rambarambacinema4 жыл бұрын
"Guarda c'è questa religione, vedi se questa religione incontra la tua sensiblità" sarebbe bellissimo se tutte le religioni venissero presentate così.
@dimeme34046 ай бұрын
hai proprio ragione , io personalmente caduto nella depressione subito dopo aver scoperto che dio non esiste ed iniziato a guarirsi quando scopri la filosofia dello stoicismo ,specialmente Marco Aurelio, vi raccomando ragazzi è un ottimo sostituto della religione, dove è possibile trovare il senso della vita senza un dio supremo.
@idontknowmyname30054 жыл бұрын
Concordo assolutamente. I miei genitori ugualmente hanno sempre avuto un atteggiamento molto censorio su questi temi. Non credi? È perché non hai capito. Non partecipi ai nostri riti? Ci manchi di rispetto. Vogliono limitare la limità di espressione altrui mentre chiedono rispetto. Da adolescente è capitato che spegnessero la TV mentre guardavo i Griffin nella celebre puntata in cui i Griffin incontrano Gesù nel negozio di musica. Quello per loro era troppo e "e allora Maometto? Dovremmo cominciare ad essere più fondamentalisti anche noi cristiani così la gente la smetterebbe di mancarci di rispetto". Ovviamente la libertà di espressione è un concetto che fa comodo quando devono difendere qualche vecchio rincoglionito che periodicamente finisce in qualche polemichetta per qualche cazzata omofoba. Lì non si può dire nulla al prete perché "era solo una sua idea, al giorno d'oggi non si può più dire nulla".
@idontknowmyname30054 жыл бұрын
Il vecchio rincoglionito era riferito ai preti di Radio Maria che ogni tanto sbroccano. Mi sono accorto che mi sono dimenticato di scriverlo
@mariofarina76004 жыл бұрын
IdontKnow Myname i tuoi genitori fanno per caso parte del cammino neocatecumenale?
@giosue26894 жыл бұрын
Bel video! Sarebbe meraviglioso che quì su KZbin Italia vi fossero diversi canali che si dedicassero al tema e lo approfondissero, come avviene ad esempio sulla piattaforma in altri paesi. Sono un ex-tdG e ho chiare in mente le problematiche che una troppo rigida educazione religiosa comporti
@gattiglia42254 жыл бұрын
Io ho 40 anni ed ho perso totalmente la fede, la mia parte pragmatica ha avuto il sopravvento e razionalmente non ho le prove di un'altra realtà spirituale. Sono cresciuta in un ambiente cattolico frequentando anche una scuola religiosa, la religione e la dottrina sono stati il pane quotidiano. Vedo in oltre con orrore come l'uomo applica la religione nella vita degli altri, riempiendo di colpe e di divieti l'essere umano, fino agli estremi; in molti vedo la religione come salame sugli occhi.
@97atty4 жыл бұрын
Guarda mi trovo in molte cose che hai detto come non mi trovo su altro. Sono stato cresciuto a pane e cattolicesimo fino ai 16 anni quando ho abbandonato tutto. Dopo qualche tempo ho sentito la necessità di crescere e mi sono appassionato alla scienza, alla filosofia, ai classici greci e latini, ho letto tanto di Platone e di Steiner, di Nietzsche e di Tommaso d’Aquino e poi mi sono avvicinato senza pregiudizi ai testi sacri(la Bibbia, i veda indiani, il Corano) ma soprattutto mi sono appassionato di questi testi che teorizzavano un’inesistenza di una divinità. Al giorno d’oggi Io credo, ho trovato Dio o ,se vogliamo, lui ha trovato me. Credo che ogni religione porta con sè qualcosa dell’infinto e di quello che definiamo Dio ma possiamo chiamare “universo” , “energia”, “destino” o amore. Credo in Gesú Cristo, credo che ci siano pochi altri testi che mi abbiano parlato così tanto come le sue parole, sono le sue parole non i suoi miracoli ad avermi conquistato. Ho letto la Bibbia senza pregiudizi riconoscendo che la maggior parte di essa non è che un racconto o una raccolta di legge del popolo ebraico con niente di sacro in esso ma allo stesso tempo sento che in qualche passo come nei vangeli o pochi altri dell’antico qualcosa di divino ci sia come credo ci sia in altri testi sacri o in altri fenomeni naturali. Io per questa condizione sono spesso discriminato perchè non sono carne nè pesce. Sono credente, e mi credete se per questo mi dicono che non posso definirmi un uomo di scienza? Mentre io penso che una mentalità scientifica a priori abbia bisogna di essere aperta a tutto e che la scienza come la religione abbia di base una fede nella possibilità di interpretare correttamente ciò che possiamo solo osservare. E allo stesso tempo la maggior parte dei religiosi per le mie idee mi mal vedono e loro li sopporto ancor meno delle persone che mi dicono di creder alle favole. Io penso che alla fine tutti debbano solamente rispettare tutti e basta al di là di tutto e credo che la religione sia un percorso personale, la fede viene da dentro non può essere portata da fuori, è un percorso pericoloso mai tranquillo, non ti dà sempre gioia “la vera fede sono 23 ore e 59 di dubbi per un solo minuto di speranza”. E allo stesso tempo se scegli di credere, credi come sei perchè alla fine nessuno ,e questa è la vera base di ogni religione , può stabilire i limiti della Misericordia di Dio, alla fine non state a sentire chi dice che andrete all’inferno perchè omosessuali,( un passo controverso della Bibbia che può essere considerato non venuto da Dio e sul quale si dibatte ) o perchè avete vissuto in chissà quale modo o avete chissà quale idea. Io credo che Dio sia amore e la mia verità, terra senza strada, per quale io ho tracciato la mia via è che Dio/Geova/Allah/universo/Energia/Demiurgo è amore e l’unica cosa di cui si fotte è se fate del male agli altri, basta questo è anche se lo doveste fare, cosa che indubbiamente tutti facciamo prima o poi ricordate che nessuno può stabilire i limiti del suo amore.
@gianniavido22894 жыл бұрын
Una volta davamo per scontato che Dio esistesse e ora diamo per scontato che Dio non esista... Secondo me questi atteggiamenti sono altrettanto scorretti intellettualmente, quasi possedessimo già una verità incontrovertibile. La verità è che viviamo credendo in quello che ci fa sentire meglio. Questo l'hanno capito meglio di tutti gli Agnostici.
@lucabechis4 жыл бұрын
A meno di chissà quale miracolo, alla Chiesa rimangono al massimo 100 anni ancora. Non sono un esperto di statistica o sociologia, ma sono andato a messa dopo anni per pura curiosità e la chiesa era vuota rispetto a quando ci andavo da credente (8 anni fa). C'erano solo anziani e bambini del catechismo. Ho fatto un sondaggio tra i miei amici (18-24 anni) e su 50 persone sono risultati credenti solo in 4. In ogni caso sto leggendo i commenti e apprezzo molto che non ci siano, a differenza di altri canali, guerra tra credenti e non credenti che si scannano a suon di "Eh ma la bibbia va interpretata" e "Eh ma la scienza dice che...". Quindi complimenti per la bella community che ti sei creato.
@Amanda-wc8nr4 жыл бұрын
Il tuo ateismo si traduce in un nichilismo attivo, positivo, cioè in grado di costruire un sistema di valori proprio in quanto non ci sono valori eterni, assoluti, trovando così un senso alla propria esistenza. Non tutti ne sono capaci, c'è anche chi non riuscendo a credere in alcuna fede sprofonda nella depressione, non potendo trovare un senso alla vita umana. Detto questo, credo poi che esista un altro tipo di ateismo, che diventa una vera religione, che venera lo stesso senso di disillusione dal quale è nato, non riuscendo però ad andare oltre a questo, a costruire nulla positivamente. questo ateismo è saccente, presupponente, proprio di chi critica acriticamente chi è religioso, considerandolo sostanzialmente un illuso, un beota. Questo è il tipo di ateismo che non sopporto, in quanto diventa dogmatico.
@scriptkiddie1614 Жыл бұрын
Il nichilismo è il sentiero oscuro dell'ateismo, che se ti divora mentalmente ti conduce all'unica via, ossia il suicidio.
@danielaarienti95114 жыл бұрын
Una volta lessi una teoria che considerava le scelte alimentari radicali come le nuove religioni. Questo perché di solito il concetto è seguire delle regole ferree in nome di determinati valori; credere in qualcosa di superiore e più saggio di noi (Come può essere "la natura") che andrebbe sempre rispettato; e sentirsi in qualche modo parte di una elite che ha capito qual è la verità. Detto così ci sono anche moltissimi altri movimenti non canonicamente religiosi che possono essere considerati nuove religioni, nel senso di sostituiti della religione classica nel momento in cui l'essere umano non riesce più a credere in un Dio ultraterreno. È che questa cosa della forza superiore è la maniera più facile, e forse naturale, che ha l'essere umano per sfuggire alla depressione esistenziale credo. Sono d'accordo con te Marco, oggi è davvero difficile riuscire a parlare di spiritualità senza doversi per forza attaccare alla religione... col risultato che chi è religioso ti compatisce, perché basterebbe credere nel suo Dio per avere le risposte, e l'ateo ti schifa perché sembra che stai per parlargli di Dio e quindi sei un illuso.
@marcomaffe02724 жыл бұрын
Un commento davvero profondo e reale, mi ci sono ritrovato (dalla parte del credente), ti ringrazio per la profondità delle tue considerazioni
@fabriziotiburzi5748 Жыл бұрын
In questo video hai veramente deragliato. Credo che ti sei avventurato su un terreno per il quale non hai strumenti culturali sufficienti. Tra l altro la nostra cultura è imbevuta di ateismo e lo propugna così tanto che le giovani generazioni sono atee. Oggi non è affatto un tabù essere atei. Anzi è un tabù avere una religione.
@elisaperugini88134 жыл бұрын
Grazie per la tua testimonianza, tuttavia non ho capito cosa ti ha fatto perdere la fedei. Da come ne parli mi hai dato l'idea di aver vissuto una fede molto rigida ma soprattutto senza aver avuto la possibilità di confrontarti e fare diverse esperienze in questo ambito (poi può darsi che l'hai fatte ma non ne hai parlate).
@simonecavallin22474 жыл бұрын
Sembra tu confonda "la colpa" della religione con "la colpa" di tuo padre.
@Antonychief74 жыл бұрын
Esattamente
@donaldfuck4 жыл бұрын
Parla della sua esperienza.
@markpaulis78424 жыл бұрын
Concordo
@Ztenam9763 жыл бұрын
Infatti, qualcuno che lo dice
@emanuelebaldassarri27774 жыл бұрын
Ciao Marco, intanto complimenti per il canale e per i temi molto importanti che tratti. In questo video però mi trovo molto in disaccordo con te e vorrei provare a spiegarti il mio punto di vista. A vederti abbiamo circa la stessa età, ed una educazione ricevuta molto simile. Anche io mi sono trovato a 20 anni a pormi delle domande che mi hanno allontanato da quella fede che avevo e che era molto simile alla tua, fatta di paure, di imposizioni dall'alto ecc. Ho attraversato una fase, che dura ancora e che è lontana dall'essere finita, in cui ho voluto io consciamente, e non spinto da altri, cercare di capire quale cavolo fosse il senso del racconto della vita di Cristo, su cui si basa la fede cristiana. La prima cosa che ho capito è che la fede mi era stata trasmessa in modo sbagliato, troppo rigido e dogmatico, senza lasciare spazio ai dubbi o alla mia personale interpretazione, e penso che sia anche il tuo caso ed il caso di milioni di persone. Ma attenzione, ciò non significa automaticamente che il messaggio cristiano fosse del tutto sbagliato. Andando all'essenza del messaggio ci troviamo davanti ad una sola frase che riassume tutto, il comandamento che Gesù ci ha lasciato, ovvero "amatevi come io vi ho amato". Qui c'è tutto. Ed il tuo canale parla molto spesso di questo tema, parli di uguaglianza, di rispetto, di comprensione del prossimo, di non giudicare, di sostegno, aiuto ecc. cioè di amore, per se stessi e per gli altri. Quindi potremmo dire che anche tu sei un cristiano, forse anche più di tanti che lo sono solo a parole. Perché avere fede è credere che se ami te stesso e gli altri, alla fine ne verrai ricompensato. Ecco... Io non ho la verità in tasca, e sono ancora pieno di tanti dubbi, anche sull'amore stesso e su tutte le sue sfaccettature. Ma volevo condividere questo pensiero perché credo che possa essere la chiave di volta per capire il senso della vita su questa terra.
@federaimo16033 жыл бұрын
Ovviamente sempre contando che l'amore è un vantaggio evolutivo che serve a tenere unito il gruppo familiare.
@chiaragea29354 жыл бұрын
Qualche settimana fa una ragazza è riuscita comunque ha dire: "È difficile essere cattolici in questi tempi". Avrei tanto voluto risponderle: "Prova a dire di essere pagano o seguire un culto stregonesco/sciamanico, poi ne riparliamo." La maggior parte dei cristiani va ad ipocrisia.
@mentalmenteliberi4 жыл бұрын
L'ipocrisia non è caratteristica dei cristiani, ma degli umani
@joninserirenickname85184 жыл бұрын
@@mentalmenteliberi ma lì di più
@mentalmenteliberi4 жыл бұрын
@@joninserirenickname8518 E che sei tu a dare patenti di chi più e chi meno?
@lbreda4 жыл бұрын
Mi sfugge da quando il fatto che una cosa sia difficie implichi che altre non lo siano.
@user-dl7ck4vw5t4 жыл бұрын
È molto facile essere pagani oggi, non ti mettono al rogo...
@PheibeeG4 жыл бұрын
5:10 quello che ho sempre pensato da una vita ma non sono mai riuscita ad esprimere a parole.
@mattiabarrasso58344 жыл бұрын
1:50 circa~ Il messaggio non può essere “evito di bestemmiare perché così mi tolgo da tutti i problemi”. La bestemmia è una mancanza di rispetto verso i credenti, a me che sono ateo non farebbe nessun effetto sentire una bestemmia o bestemmiare, ma per rispetto di chi la pensa diversamente da me non lo faccio. È come dire a una donna “zitta perché sei donna” o appellarsi a un gay con la parola con la f. È solo ed esclusivamente una questione di rispetto, di sensibilità che si ha verso gli altri. Poi non ci lamentiamo se la gente si inalbera con noi e ci manda a quel paese, non c’entra davvero nulla il fatto che in Italia il cattolicesimo sia la religione dominante. Anche a un musulmano darebbe fastidio se bestemmiassimo così come a noi atei da fastidio quando ci impongono di doverci sorbire discorsi sul padre eterno e la moralità cattolica, sulla famiglia “naturale” etc. Vivere in una società significa vivere in un ambiente dove non c’è solo la mia libertà ma anche quella degli altri. E se la mia “libertà di bestemmiare” lede alla libertà di culto di un religioso, allora è chiaro che sono io ad essere nel torto. La libertà di espressione non equivale alla libertà di offendere, non ce lo scordiamo mai...
@fatso28944 жыл бұрын
Io se dovessi litigare (così random) con un credente, non bestemmierei non per rispetto, ma perché direi altro, bestemmiare sarebbe un offesa troppo idiota, e offenderei la sua intelligenza. Poi se un credente si offende, allora è un egoista. Perché dio potrebbe vendicarsi e fulminarmi. Invece niente, forse non gli interessa ciò che dice un essere umano? O forse non esiste? E perché un credente dovrebbe offendersi e cercare di difendere il suo dio? A me pare un atto estremamente superbo.
@mattiabarrasso58344 жыл бұрын
Michele De Lucia Quindi se offendo sua madre, sono semplicemente superbo e non cafone?
@fatso28944 жыл бұрын
@@mattiabarrasso5834 che c'entra mia madre? Esiste 😂 Non saprei cosa sarebbe lei in questo caso, se lo dice per scherzo bene. Se lo dice sul serio benissimo. Non mi interessa
@brunocavani52504 жыл бұрын
Ciao Marco, guardo spesso i tuoi video riguardo la depressione esistenziale, anche io ne ho sofferto per molto tempo e ne sto piano piano uscendo, anche io come te ho avuto una forte educazione religiosa, ho frequentato dall’asilo alle superiori degli istituti religiosi perchè la mia famiglia così voleva e verso i 14/15 anni ho iniziato a sviluppare un astio verso il cristianesimo che è sfociato verso i 19 anni in un esordio di depressione esistenziale quando mi so iniziato a fare le prime domande: “Ma che cazzo campo a fare se poi muoio e non ci sta niente?”, per poi esplodere con inaudita violenza verso i 23 anni... alla fine ho provato a cercare risposte che potessero andar bene per me e penso di averle trovate... la ragione non sta da nessuna parte, la logica e il raziocinio son costrutti umani tanti quanto la religione, pertanto piuttosto che definirmi “ateo”, dato che la trovo una posizione abbastanza dogmatica tanto quanto l’essere credente, considerando anche che i limiti della scienza si sono palesati già a inizio ‘900 con la crisi del positivismo, preferisco definirmi agnostico; personalmente penso che più che la religione, il problema sia il come abbiamo vissuto, cosa ci ha portato a sviluppare determinati pensieri e a renderci nevrotici, dato che conosco molte persone che non credono ma vivono una vita estremamente felice ed appagante...
@MentalAquaductz4 жыл бұрын
La religione è uno strumento fondamentale per tenere ignoranti e represse le persone, e non permettergli di evolvere a livello spirituale, direi che hanno fatto un ottimo lavoro
@alessandrobotto74734 жыл бұрын
Mind Hunter Anche la grammatica è tale?
@MirkoReaper4 жыл бұрын
Io ho fatto asilo ed elementari dalle suore, e ho sempre patito il loro atteggiamento censurante...ricordo che spesso dopo aver alzato la manina per avere dei chiarimenti o anche solo per fare delle domande (soprattutto di storia ed ovviamente di religione) ricevevo delle risposte intimidatorie o addirittura delle punizioni, che mi facevano sentire molto a disagio coi miei compagni ma anche con me stesso... Poi per fortuna alle medie ho fatto la scuola pubblica ed ho iniziato ad ascoltare e suonare Black Metal :D \m/
@effeggi674 жыл бұрын
ci sono nel tuo discorso alcuni elementi "problematici" di fondo, dei dogmatismi che forse sono anche una sorta di "reazione" a ciò che forse hai vissuto provo a farli notare: * la separazione tra over 40 e under 40 che mi sembra molto discutibile e soprattutto dozzinale: la targettizzazione così generalizzata è un residuo novecentesco; * l'idea che ci sia una sorta di oppressione religiosa verso il cattolicesimo; semmai è esattamente il contrario: i temi religiosi sono totalmente emarginati (o presentati in modo ridicolo o altamente superficiale) nell'attuale industria culturale, specialmente in Italia * tu parli, in genere di religione, ma in realtà ti riferisci esclusivamente al cattolicesimo che è soltanto uno dei modi in cui la religiosità umana può esprimersi * ritieni che la religione sia di per sé falsa (mentre - corollario - quella che tu dici "scienza" sarebbe "verità"): questo è una cosa non solo discutibile, ma anche profondamente lesiva di una persona che non può non rispondere alle esigenze religiose che ha in sé * la bestemmia è un tema altamente sensibile, perché è la discriminazione e la bullizzazione delle opinioni di alcune persone... una sorta di razzismo religioso espresso e anche aggressivamente espresso quanto al cuore delle cose che dici mi pare che tu non abbia minimamente provato a conoscere la fede cattolica e le sue ragioni teologiche... anzi! se avessi esercitato un pensiero critico e avessi pensato con la tua testa quanto all'ateismo è anch'esso totalmente una religione e una forma di risposta ai problemi "insondabili" della vita umana... che non ci sia nulla dopo la morte, ad esempio, è una opinione (magari rispettabile: figurati che era il pensiero dominante nella religione ebraica prima del rapporto con il mondo greco!) ma non per questo "scientificamente" più probabile dell'ipotesi di una vita dopo la morte costruirsi un proprio sistema di ragioni che rispondano ad alcune questioni essenziali (come dici che farebbe l'ateismo) è una prigione ancora più tremenda di una religione (anche se "imposta") perché fa ricadere unicamente sul soggetto la responsabilità di credenze e teorie che non hanno alcun fondamento se davvero vuoi cercare una via "religiosa" penso che dovresti considerare con più onestà e libertà interiore la possibilità che un Dio esista (e che non è come l'esistenza di Babbo Natale) o accettare che la scelta dell'ateismo è una vera e propria discrezionalità che non ha alcun fondamento necessario nell'esperienza del reale né più e né meno di qualunque altra forma religiosa
@mariangelagamba13394 жыл бұрын
Hai esposto in modo pulito e rispettoso le tue idee... Credo che chi ha messo il dislike sia una persona arrogante (tipico dei ferventi credenti religiosi). Non è umanamente possibile non essere d'accordo con quello che hai detto (anche per un credente). Quindi... poveri noi... povero mondo se non riusciamo nemmeno a riconoscere il diritto di esprimere il proprio pensiero in modo tanto rispettoso..
@antonioborga48094 жыл бұрын
Mariangela, concordo che anche ( soprattutto, direi )per un credente mettere un " non mi piace " è qualcosa di almeno bizzarro. Io, che sono meno pessimista sul mondo dei credenti, azzardo che una parte - non saprei quanta - dei " non mi piace " sia messo da atei bigotti che vogliono danneggiare la controparte presentandola come intollerante. Mi sbaglierò? Ciao
@galji2674 жыл бұрын
Perché hai un’orecchia molto molto rossa?
@francescolanzi86424 жыл бұрын
Ho 53 anni, dunque anziano detentore di potere secondo altro tuo video, eppure la mia storia è identica alla tua, nel rapporto con la religione fino ai vent’anni e nella successiva disillusione agnostica e crisi esistenziale da perdita di senso e vuoto di valori nel periodo di giovane adulto. Poi ho ricostruito una mia visione fondata su evidenze sociobiologiche e sono diventato un adulto consapevole e capace di relazionarsi senza timori e complessi di inferiorità. Ora, come padre di adolescenti che hanno ricevuto una educazione improntata al pensiero libero e razionale, mi accorgo che l’assenza di un ancoraggio metafisico del loro universo valoriale li rende più inclini a esperienze edonistiche e meno capaci di dare senso a ciò che implica sacrificio e assenza di ricompensa dopaminergica immediata. Per questo mi sto interrogando se la religione non avesse comunque un’utilità nel formare persone più strutturate moralmente, anche perché semplicemente costrette a lottare con un’idea metafisica schiacciante che però forma il senso del limite e dialetticamente ti costringe a un confronto con la sfera morale, che puoi poi rielaborare, rifiutare o accettare.
@GiowyTM4 жыл бұрын
Io sinceramente vivo le esperienze opposte
@marcodefranceschi11824 жыл бұрын
Io da piccolo andavo a catechismo e ho fatto tutti i sacramenti. I miei genitori però non mi hanno mai imposto una fede, quindi ho avuto la possibilità di pensare con la mia testa senza essere condizionato da loro e ho scelto di non credere, grazie anche all'istruzione
@tinforchetto3 жыл бұрын
Bella l'istruzione che hai avuto, mi viene da dire. Quella odierna è la peggiore in assoluto, imbevuta dei peggiori luoghi comuni e Leggende nere sulla fede cattolica, dove a scuola l'ora di religione viene insegnata con dei libri di testo scritti da giornalisti anziché da teologi. Vuoi delle risposte? Leggiti la Somma Teologica. Nel 2021 ancora nessun "libero pensatore" è riuscito a smontarla. No, nemmeno 99 Tesi di Lutero, pure quelle sono state smontate. Stranamente, pensando con la tua testa e la tua istruzione, hai deciso di non credere più. Sai che novità! Ci sono passato anch'io ma ho approfondito l'argomento e guarda un po', senza influenze di sacerdoti ma solo con la teologia for dummies, mi sono ricreduto
@francescoromoliventuri32304 жыл бұрын
A più riprese Confondi fede e scienza.... purtroppo è un grave errore che molti commettono
@fritz11434 жыл бұрын
Tuo padre è Joseph Seed? Bellissimo il video, grazie di aver approfondito sull'argomento. Concordo con te riguardo la religione.
@KazeReload4 жыл бұрын
Concordo con la maggior parte di quello che dici, ma ho solo da fare un appunto. Premetto che quello che dico lo dico da persona totalmente non credente. Spesso nel video ti ho sentito contrapporre religione-non religione come falso-vero, nel senso che sembra che tu parta adesso dal presupposto che tutto ciò che dice la religione sia falso. Io propenderei più (come hai detto anche tu in una parte del video) a metterla sul piano del l'allineamento di pensiero. È giusto che la religione sia una scelta, qualcosa che senti tuo spontaneamente , e che non deve essere imposta. Insomma, capisco che avrai le tue ragioni per presentare a priori la religione come "falso", qualcosa di "scientificamente" smentito, ma penso che sia un pensiero che non ha nessuna validità generale come sembra che sia a volte per te. Quello che voglio dire è che bisognerebbe presentare come logico non il credere che la religione sia falsa, ma che l'unica cosa logica sia il rinunciare a dimostrare logicamente la sensatezza della religione stessa. Mi spiego meglio. Innanzitutto, bisogna accettare che siano da annullare le ormai ovviamente false (e sono forse quelle a cui tu ti riferisci nel video quando parli di religione come falsa) presunzioni scientifiche della religione, cioè bisogna capire che la religione puó riguardare solo idee che esulano dal campo della scienza: è falso che l'uomo è stato creato dal nulla, è falso negare che l'uomo si sia evoluto da specie animali precedenti, la religione non può spiegarci nulla su come funziona l'universo eccetera. Ma non dobbiamo dire ad esempio che è falso che ci sia vita dopo la morte come affermano le religioni, ma solo capire che certe domande non possono logicamente e scientificamente ottenere delle risposte. Non sappiamo se c'è vita dopo la morte, e accettato questo siamo pronti a scegliere se rimanere nel dubbio o fare il salto di fede verso la negazione o l'affermazione sulla vita dopo la morte. Non possiamo dire se ci sia un dio, e accettato questo allo stesso modo possiamo decidere se scegliere di credere, non credere o accettare il dubbio. Quello che voglio dire quindi, ripeto in sintesi, è che non bisogna secondo me impostare il discorso partendo dall'asserzione che la religione sia il falso, ma dal fatto che la religione è solo una possibile risposta totalmente non verificabile ad alcune delle domande fondamentali sull'esistenza, e proprio la non verificabilità secondo me dovrebbe essere la base per far capire alla gente che non si può indottrinare costringendo gli altri a credere. Anche dire che non esiste niente dopo la vita è un atto di fede, nel senso che non hai nessuna logica a tuo supporto e mai potrai averla. Questa è l'unica cosa che mi sento di criticare al tuo video, ammetto che magari potrei avere interpretato male io ciò che hai detto, ma sta di fatto che questo è quello che ho capito. A parte questo discorso, comunque, concordo con tutto il resto di quello che dici.
@tharmas96184 жыл бұрын
Davvero un bellissimo commento😘
@Abdaado4 жыл бұрын
Il problema è l'estensione che dai al tuo ragionamento (che trovo giustissimo) sulla vita dopo la morte e dio alle religioni. Quello che tu pensi dovrebbe essere la religione (non imposta, che senti e soprattutto che non si arroghi verità scientifiche) di fatto non lo è. La religione quindi tendenzialmente (paradiso, inferno, antropocentrismo, regole morali ecc.) è falsa, o comunque non giusta.
@Raziem4 жыл бұрын
Tu sei tutto tranne che ateo 😁
@mattiaguidi34773 жыл бұрын
Grande ho gli stessi pensieri e mi batto da quando ho 14 anni ed ora ne ho 30 contro chi crede e cerco di aprire i loro occhi spiegando molti concetti che hai spiegato in questo video, mi sento anche io spesso molto depresso e vivo tra alti e bassi...
@giulioghetti59554 жыл бұрын
Se io non bestemmiassi sarei una persona peggiore...
@eraldahyso91284 жыл бұрын
Tesi che sostengo pure io
@saraluisagalluzzo84184 жыл бұрын
La mia esperienza con la religione è stata molto diversa. Sono cresciuta cristiana cattolica, ho fatto tutti i sacramenti e ho frequentato assiduamente per anni la Chiesa, l’oratorio e quant’altro. Tuttavia negli anni mi sono allontanata spontaneamente dalla religione e, ad oggi, sono profondamente atea. Però, al contrario tuo, non ho avuto nessuna crisi esistenziale. È stato un passaggio graduale, volontario e sopratutto sereno. Probabilmente è stato aiutato dai miei genitori, nati cristiani cattolici ma mai praticanti spirituali. In poche parole, mia mamma accompagnava me e mio fratello in Chiesa per pura convenzione sociale. Nel momento in cui sono potuta andare da sola ha abbracciato la decisione con gioia e non ha mai più messo piede in chiesa. Mio padre invece è sempre stato profondamente disinteressato all’argomento. Disinteressato ma non contrario. Lui aveva sviluppato la sua filosofia esistenziale lontano dalla religione ma non penso avrebbe avuto particolari problemi se mi fossi riscoperta profondamente religiosa. In poche parole, ci hanno fatto crescere rispettando le convenzioni sociali che erano richieste ai genitori di ragazzi degli anni ‘90 ma poi ci hanno fatto scegliere a noi. Infatti non ho mai vissuto i sacramenti e relative feste come un obbligo fastidioso, anzi come un momento di festa e regali. Cioè, in poche parole, non abbiamo mai percepito il “peso” di questi sacramenti perché non abbiamo mai abbracciato la religione in maniera profonda, ma solo per rispettare delle convenzioni sociali che tutto sommato non ci davano particolare fastidio. Un approccio superficiale, direi. Però è proprio questo approccio che ci ha permesso di sviluppare una nostra filosofia di vita, scollegata dalla religione, ed eventualmente abbandonarla in un secondo momento. Potrei tornare a credere? Dubito. Però magari potrei addirittura tornare a praticare nella vita, chissà. Ma la mia pratica sarebbe più perché entri a far parte di una comunità che ha valori simili ai tuoi, con cui puoi condividere momenti. Insomma non so se mi sono spiegata bene però questo è quanto 😂.
@gigiferradrawtimelapse75024 жыл бұрын
Secondo me dovresti parlare con tuo papà forse hai frainteso qualcosa della religione
@marco000092 жыл бұрын
Bellissimo video, mi sono ritrovato tantissimo in quanto dici, venendo anche io da una famiglia fortemente cattolica. Una domanda: alla luce di quanto sta accadendo oggi (crisi energeticia, pandemie, crisi climatica, ecc. che ci pongono davanti nuove sfide, anche alla sopravvivenza stessa della specie) l'ultimo pensiero sulla depressione esistenziale andrebbe rivisto o resta valido in todo? grazie e in bocca al lupo per tutto!