La descrizione dell'habitat più realistica è quella di una palude. La descrizione del drago ha caratteri mitizzati e che sembrano una mescola di più animali esistenti o meno, con capacità che non possono appartenere ad un solo animale. Pinne al posto di zampe, colorito scuro, cresta giallastra e aspetto da sauro o da serpente acquatico con capacità di attorcigliarsi e notevoli dimensioni sono però caratteri compatibili con le anguille, che guardacaso erano pescate storicamente in veneto ma è possibile che in tempi remoti esse riuscissero a colonizzare anche laghi e corsi d'acqua che ora non ci sono più come il lago o il presunto lago gerundo. Una popolazione locale però potrebbe non essere stata abituata a pescare questo strano e sfuggente animale, associandolo magari ai serpenti e ritenendolo pericoloso. L'aria pestilenziale e la presenza di malaria potrebbero essere inoltre la causa della diffidenza delle popolazioni ad inoltrarsi in queste acque dal carattere poco affidabile anche in termini di presenza fissa nel tempo essendo di natura alluvionale e non permettendo agli abitanti abituati all'agricoltura di tramandare tradizioni particolari come quella della pesca dell'anguilla. Ad anguillara veneta invece questa tradizione avrebbe secondo me potuto essere già affermata, ai tempi in cui la famiglia Visconti arrivò a Maediolanum, conosciuti a quel momento semplicemente come "i signori di Anguera". Non posso essere sicuro che il collegamento con anguillara sia corretto ma è già stato ipotizzato da altri e io noncredo che il nome Anguera si riferisca a una omonima città del Brasile. Ora, se una semplice anguilla non può spiegare come nasca una leggenda di in drago, potrebbe però spiegare come una famiglia che viene da una terra lontana (per l'epoca) possa arricchirsi eliminandole (le avranno fatte pescare insegnando il metodo ai locali per poi prendersi di diritto il merito di aver sconfitto il mostro?). Dopotutto Bolsonaro non è l'unico della storia che distrugge fauna locale spacciandosi per un eroe, giusto per tornare in brasile. Comunque miti e leggende su esseri pericolosi dei fiumi circolavano già da quando i romani esploravano l'africa e commerciavano con le indie, e alcuni esempi di fantomatiche prove dell'esistenza di tali mostri sono ossa di balena e coccodrilli imbalsamati appesi in giro per l'italia in varie chiese o case nobiliari. La cosa strana e inspiegabile che rimane fuori è lo sputare fuoco, ma comjnque ci sono serpenti che sputano veleno, una sostanza che effettivamente 'brucia" se va a contatto degli occhi, e le tradizioni dell'epoca potevano non essere perfette... ma magari ci sono altre spiegazioni migliori. Altra cosa, le popolazioni lombarde erano sicuramente terrorizzate dalle vipere che conoscevano dato che vivono sulle prealpi ma anche in pianura e queste erano chiaramente la prova che i serpenti erano pericolosi ma all'epoca non si distingueva bene fra cosa fossr pesce e cosa un mammifero o un rettile per cui vi erano anche storie in cui una lontra poteva assumere caratteristiche di rettile e muovendosi nell'erba strisciando fino all'acqua poteva anche acquisire delle squame o sputare fuoco, e chissà che il mito del serpegatto delle alpi che ha le basi proprio nella lontra non c'entri qualcosa anche con la nascita di questo drago, che una famiglia nobile molto amata aveva anche tutto l'interesse a considerare un vero mostro feroce e pericoloso. Ma come sia potuto diventare un mostro ribaltatore di barche e divoratore di Saraceni è un mistero nascosto tutt'ora nella memoria di chi non c'è più e se ci fosse nemmeno parlerebbe una lingua a noi facilmente comprensibile, forse un dialetto lombardo oppure veneto o forse latino. Insomma non basta studiare la geologia per sapere cosa c'è dentro uno stemma araldico, anche se di certo male non fa. Io nel dubbio, andrò al mercato e annuserò il fiato a una anguilla per vedere se è pestilenziale quasi a livello di quello di Tarantasio, Ma a meno che non sappia di vigorsol non accantonerò subito questa mia bella ipotesi.
@gvmpizzighettone7452 Жыл бұрын
Se hai seguito fino alla fine il documentario avrai notato che le notizie sono state ricavate da antichi documenti. Il lago non era molto profondo (15 - 30mt) ma molto esteso e l’orografia del terreno ancora oggi delimita quali erano le reali dimensioni del lago. Lago che era alimentato da quattro importanti fiumi e con la foce nel Po che in origine era anch’esso un lago. Io stesso abito proprio su una di queste sponde. Dalle dimensioni e analisi delle ossa rimaste si è determinato che era un Basilosaurus ovvero serpente imperatore, nei tempi scorsi fu erroneamente chiamato Basilosaurus, in realtà per non cambiare il nome fu ufficialmente chiamato Basilosaurus Cetoide perché era un cetaceo e non certo delle dimensioni di un’anguilla. (qui ne vivono molte nell’Adda). Documenti attestano che venivano fatti sacrifici umani per tenere tranquilla la bestia (vedi stemma di Milano) e un’anguilla non è in grado di ingoiare una persona ma un pesce che si nutre di squali certamente sì. (Basilosaurus che vivevano nel mare naturalmente) Leggende che San Cristoforo e altri uccidono draghi lasciano il tempo che trovano. Certamente un pesce non può sputare fuoco ma la presenza di metano nel sottosuolo e gas generati da marciume creano fuochi fatui, l’ignoranza dell’epoca li attribuiva al “Drago” questo è chiaramente spiegato nel documentario. In ogni caso questo non è l’unico caso, disgrazie simili sono avvenute in altre parti d’Italia, in Francia, Spagna e altri paesi.
@danieledalmonte7560 Жыл бұрын
@@gvmpizzighettone7452 un lago, anche di 30 metri, ma molti dicono che il lago gerundo arrivasse a 10 metri, non ha risorse sufficienti a nutrire una popolazione di bestioni del genere. Uno solo naturalmente non ha senso perchè si doveva riprodurre e comunque sono estinti da 40 milioni di anni. Il metano prodotto dalla putrefazione di materia organica sul fondale potrebbe infiammarsi, penso come dici, e quindi è possibile che ciò fosse attribuito al mostro. Uno stemma non basta a dimostrare sacrifici umani, forse hai delle fonti a disposizione che lo dimostrerebbero?
@masonisinthecity3 жыл бұрын
ciao, sono un italoamericano che ha come cognome il Gerundo, hai idea di quale sia l'origine?
@Gerundo583 жыл бұрын
Defendente da Lodi nel 1600 scrive: è queste acque del Lodigiano da singolarmente titolo di Mar Gerondo, che è la prima mentione di Mar Gerondo, cioè di tempo più antico, ch'habbiamo veduto; ne per grantémpo dopo altra se ne legge. Sia, ciò per difetto di scrittori, nella molta barbarie dei tempi che seguirono…. È probabile che il toponimo "Gerundo" derivi dalla géra o "ghiaia" (oppure gérola, "sasso"), infatti intorno c’èrano grandi distese di ghiaia Molti paesi e località portano il nome di Gera Altri studiosi indicano che il termine possa derivare dal greco gyrus (spira, curva), con riferimento ai meandri fluviali che abbondano nell'area. Un'ipotesi più fantasiosa farebbe invece derivare il termine Gerundo dal greco Ăchĕrōn, ossia Acheronte, un fiume infernale nella mitologia greca, poiché il lago era paludoso, mefitico e quindi inospitale e malsano.
@danieledisingrini30592 жыл бұрын
Salve. Probabilmente i suoi antenati sono originari della nostra Lombardia. Da dove proveniva suo nonno? A mio parere il nome GERUNDO è una derivazione di GIRONDO, cioè che "giro in tondo." Infatti il lago Gerundo nell'antichità era rotondeggiante a forma di anello. Praticamente le sue acque giravano intorno all'isola Fucheria, che le stava nel mezzo.
@danieledisingrini30592 жыл бұрын
Abito attualmente sull'ISOLA FULCHERIA e il mio giardino è al livello del LAGO GERUDO a Formigara. Quindi conosco perfettamente la morfologia del terreno. Questo video è interessante, però si deve togliere ogni interpretazione di natura religiosa mistica cattolichina, che nuoce all'interpretazione scientifica del caso. IL MOSTRO DEL LAGO a mio parere non è una leggenda, ma è realmente esistito. Era l'ultimo esemplare di un sauro preistorico, che probabilmente si riproduceva per partenogenesi, quindi senza la necessità di un altro esemplare di sesso opposto. Sono troppi i testi che parlano della sua presenza per definire il caso frutto di leggende o invenzioni anche se la mente umana con il tempo ne ha falsificato alcune realtà. E' un peccato che lo scheletro sia andato perduto, perchè così non può più essere classificato. Le epidemie non erano causate dall'animale ma avevano altre cause di natura antropologica. La sua morte fu causata dalla rottura dell'equilibrio naturale nel quale viveva, come il prosciugamento delle acque. Il fattore fumo dalle narici e dalla bocca, si spiega con fenomeni reali. Sauri di questo tipo, con uno "stampo" preistorico, che ricorda i dinosauri, sono andati a poco a poco estinti nel corso di millenni, in un lento spegnersi della specie che doveva vivere in condizioni divenute man mano impossibili per l'essenza fisica degli esemplari. Mi spiego meglio: come i dinosauri T-rex sono morti per il cambiamento delle specie botaniche, a mio parere in lentissimo "soffocamento" durato millenni dovuto all'aspirazione dei loro polmoni di spore vegetali che erano divenute man mano più piccole e che causarono il blocco della respirazione polmonare, anche per il nostro mostro Tarantasio l'apparato respiratorio era divenuto, per una lenta variazione dei fattori biologici, insufficiente alla sua vita. Ecco la ragione del fumo che usciva dalle sue narici, un fumo reale, ma che era causato da problemi di natura biochimica dell'esemplare, il calore della fermentazione del cibo nell'appartato digestivo, che non poteva essere espulso con la normale respirazione, e che aveva sicuramente una temperatura del sangue troppo alta, dai 40 ai 45 gradi, per poter sopravvivere.
@danilorossetti91792 жыл бұрын
Caro Daniele, forse non ha seguito attentamente il filmato fino alla fine. Innanzitutto non c’è niente di religioso, bisogna però constatare che nei tempi passati erano nella maggior parte i Clerici che sapevano scrivere e se oggi conosciamo molte cose antiche lo dobbiamo a loro. Come ho spiegato nel video il “mostro” non è una leggenda, documenti storici lo affermano. La biblioteca di Lodi ne custodisce. Resti di Tarantasio ne esistono ancora ed è da essi che si è determinato la specie, cioè un Basilosaurus. Se vai nella vicina chiesa di S.Bassano a Pizzighettone puoi vedere ancora un pezzo di costola. Nei secoli scorsi questo pesce è stato erroneamente definito “sauro” ma recentemente si sono accorti che non è un sauro ma parente delle balene con la sola differenza che lo sfiato è dalle narici. Le epidemie e svuotamento del lago è stato ampiamente spiegato nel video. Più recentemente in Francia in un lago vicino a Nantes è successa la stessa cosa, li però sono riusciti a salvare lo scheletro che ora è esposto nel museo di Nantes. Basilosaurus isis fossil, Nantes History Museum 03.jpg - Wikimedia Commons Cordialmente Danilo
@danieledisingrini30592 жыл бұрын
Hi visto le ossa di Pizzighettone, abito lì. Conosco il caso da parecchio e lo sto studiando da tempo. A mio modesto parere il mostro della palude non si può relegare soltanto ad una "balena" perchè un grosso pesce NON avrebbe diffuso così tanto terrore, appunto per la impossibilità di muoversi o strisciare, come credo invece facesse il nostro mostro. Per me era qualche cosa d'altro, magari mai classificato dal punto di vista scientifico. Aveva una specie di corona sopra il capo di materiale cartilaginoso ed era un sauro, come descritto da antichi testi di Plinio. La corona sopra il capo lo fa classificare nella famiglia dei basilischi, che sono dei sauri.
@Gerundo582 жыл бұрын
@@danieledisingrini3059 commons.wikimedia.org/wiki/File:Basilosaurus_isis_fossil,_Nantes_History_Museum_02.jpg Qui vedi com'era Tarantasio