Il grido della terra Duilio Coletti, 1949 con Cesare Polacco

[@ninaluparello8870]

La cinematografia italiana stupisce sempre per bravura e argomenti trattati. Un grazie a chi ha condiviso questa perla della nostra settima arte

[@salvatorecapizzi4970]

È un ottimo film.Difficile per l’argomento trattato:rientro in patria del popolo ebraico, o meglio di quello che restava dopo l’Olocausto, nella terra “promessa” e costituzione di uno stato d’Israele.Dal campo profughi, al viaggio in mare, all’approdo e’ tutto un percorso ad ostacoli.Ma il più grosso è la lotta contro la presenza straniera(quella britannica,ivi insediatasi anche dopo la fine del 2 conflitto mondiale).Il regista Coletti, non nuovo a storie impegnate, da’ vita alle vicende con scene di scontri armati, imboscate; ma si sofferma anche sugli aspetti umani ed umanitari; sul folklore, girando belle scene esterne con ritmo e suspense.Buona la prova dei nostri attori:Checchi, Ninchi, Polacco, entrati in sinergia con i personaggi. Brillano gli ordigni negli attentati, ma brillano pure i bellissimi occhi di Marina Berti.Film da rivedere, con attenzione..

[@serenellapirroni3754]

Era la guerra e anche gli amici erano costretti a non esserlo più ma guardatelo e capirete bellissimo attori, meravigliosi