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www.museojoycetrieste.it
James Joyce arriva a Trieste il 20 ottobre del 1904 assieme alla compagna Nora Barnacle per insegnare inglese alla borghesia triestina, scrivere le grandi opere letterarie che ha nell'animo e godere la vita di un vivace porto mediterraneo. Esattamente cento anni più tardi, il 20 ottobre del 2004, il Comune e l'Università di Trieste aprono le porte del Museo Joyce Museum, uno spazio in cui il visitatore può ottenere informazioni e materiali (su supporto a stampa, informatici e video) sui quasi undici anni che lo scrittore ha passato in città, sui numerosi appartamenti in cui ha vissuto, sui luoghi che ha frequentato, -- chiese e osterie, redazioni, ville e lupanari -- sulla sua famiglia, - entrambi i suoi figli, Giorgio e Lucia sono nati a Trieste, ma anche il fratello Stanislaus e due sue sorelle lo hanno raggiunto qui -- e, naturalmente, sulle grandi opere letterarie che qui ha compiuto - Ritratto dell'artista da giovane, Esuli, e il piccolo poema in prosa Giacomo Joyce, unico scritto suo ambientato a Trieste -- oppure ha iniziato, come il suo capolavoro Ulisse i cui primi 3 capitoli l'irlandese ha concepito e scritto a Trieste, chiedendo poi al suo amico e collega Italo Svevo, la cortesia di portarglieli a Parigi, dove si trasferisce nel 1919. Il rapporto con Svevo, infatti, testimoniato dalla corrispondenza fra i due, è una delle più significative relazioni che Joyce instaura nei suoi anni triestini, tanto che lo scrittore triestino viene da più parti indicato come uno dei modelli del protagonista dell'Ulisse Leopold Bloom. Al quale ultimo, così come avviene da molti anni a Dublino, il Museo Joyce Museum consacra ogni anno il 16 giugno il Bloomsday, il "giorno di Bloom appunto, ossia la manifestazione dedicata a Joyce e alla sua opera nel giorno in cui è ambientata tutta l'azione del suo capolavoro Ulisse.
Comune di Trieste
Video realizzato da TCD
Con il contributo della regione Friuli Venezia Giulia