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Andrea Scarabelli (1986) ha collaborato con la Cattedra di Storia della Filosofia presso l'Università degli Studi di Milano e la Scuola Romana di Filosofia Politica; vicesegretario della Fondazione Julius Evola, dirige la rivista «Antarès» e la collana «l’Archeometro» per Edizioni Bietti; ha curato o co-curato opere di Gustav Meyrink, Julius Evola e René Guénon, mentre suoi saggi sono apparsi su varie testate cartaceee e virtuali e in diversi volumi collettanei.
In questi cinquant'anni che ci separano dalla sua morte, di Julius Evola - artista, filosofo, esoterista, orientalista - è stato detto praticamente tutto e il contrario di tutto. Finalmente, è apparsa una biografia (“Vita avventurosa di Julius Evola”), frutto di ampie ricerche e rigorosamente documentata, la quale consente di rispondere, se non a tutte, quantomeno alla maggior parte delle domande e delle dicerie che si erano diffuse attorno a questa figura.
Un Autore troppo a lungo ostaggio di visioni contrapposte, quelle volte a demonizzarlo come un cattivo maestro del terrorismo nero o a liquidarlo come un ciarlatano razzista, così come quelle volte ad esaltarlo acriticamente quale Maestro della Tradizione Iperborea (tutto rigorosamente maiuscolo) o esempio di Ksatriya ario-solare. La ponderosa opera di Andrea Scarabelli ci restituisce finalmente non solo il valore culturale del personaggio, ormai indiscutibile, ma anche la vita personale, troppo a lungo celata dallo stesso Evola.