L'arrivo in Vespa a Positano (1 giugno 2024)

𝟏 𝐆𝐈𝐔𝐆𝐍𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒
Meriterebbe scrittura ogni cosa vissuta in questi giorni di progettazione di raduno nazionale promosso e organizzato dal Vespa Club Barcellona Pozzo di Gotto, col suo presidente Mariano Munafò e Roberto Antonacci come suo stupendo collaboratore!
Ci spiace dover sorvolare su alcune cose, e per la stanchezza di fine giornata, ed anche per il maggior lavoro a digitare con un solo dito sulla tastiera del cellulare.
Meglio di niente, vero?
Cominciammo a colazione e poco dopo aver dato comiche traduzioni di tipiche frasi latine con Carmelo Italiano, mitico vespista conosciuto ovunque per le sue imprese e, coi suoi 86 anni, il più anziano del gruppo di questo giro.
A proposito della brevità della vita e della consapevolezza che dovremmo aver tutti del senso del termine, cioè quelli della mia età, 74 anni, e di Carmelo, 86 anni, Carmelo mi tradusse il “Morituri te salutant” detto dai soldati a Cesare prima di ogni combattimento, per star a dire, noi che stiamo per morire ti salutiamo, con “I muratori ti salutano!”. Poi Carmelo mi tradusse in una nuova formula il “Tu quoque Brute, fili mi!” in “Anche tu con la cuoca, figlio mio”. Nel mentre ci distraevamo così, guardavamo il cielo grigio e minaccioso di pioggia…
Partimmo e la pioggia fu per nostra fortuna di breve intensità e per pochi chilometri.
Godemmo della visione del paesaggio, impegnati come sempre in discese e salite in continui tornanti con strade strette, non quanto quelle di Capri (Quella che lì chiamano “Mula” sicuramente ricorda che doveva essere un percorso per muli, mentre adesso in continuità vi passano a filo di millimetri furgoni con dentro decine di turisti).
Arrivammo a Positano con oculata scelta del parcheggio da parte di Roberto, visitammo l’incantevole cittadina e dopo un paio d’ore, come da programma, dopo aver fatto piccoli acquisti, ci dirigemmo verso Amalfi.
Parcheggiamo le Vespe al “Luna rossa” con l’incredibile costo, scoprimmo dopo quasi tre ore, di Euro 19 a persona… per nostra fortuna mangiammo bene nel Ristorante “Lo Smeraldino” e ci scialammo con un piatto di scialatielli ai frutti di mare. Bellissima quella scalinata con in alto la chiesa, belle le testimonianze lapidee della città aperta ai viaggi e ai commerci.
La giornata proseguì col nostro andar per strada e per fortuna senza la pioggia preventivata.
A cena fu ulteriormente preciso ed efficiente ogni cosa che ci fu offerta dai ristoratori, diciamo di buon livello anche l’albergo.
Il presidente Mariano Munafò distribuì i gadget preziosi ad ogni equipaggio. Poi fu Rossana di Enna a voler aprire il discorso sull’esperienza che ci aveva visto assieme. Fu dolce e sensibile nel descrivere il bel clima che avevamo condiviso. Parlò anche Ciccio Urso, Liliana Calabrese, Carmelo Italiano, Nino Fazio, Giuseppe Bianca e parlò, anche, Isidoro, che commosse tutti.
Liliana cantò “Grazie alla vita”.
E fece bene!