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Guerra interna ai narcotrafficanti in Ecuador, dove il presidente Noboa ha dichiarato lo stato di emergenza e di conflitto armato interno a causa delle violenze da parte dei gruppi criminali, indicando i 22 cartelli di narcotrafficanti presenti nel Paese sudamericano come "organizzazioni terroristiche e gruppi belligeranti non statali". Oltre 10 i morti fino ad ora.
Ma cosa sta succedendo e perché? Finora è avvenuto un assalto in diretta Tv, rivolte in strada, saccheggi e scontri armati tra gruppi criminali e polizia. La situazione è precipitata dopo l'evasione del boss del narcotraffico José Adolfo Macías Villamar, detto "Fito", e di Fabricio Colón Pico, membro dei Los Lobos, dal carcere di massima sicurezza di Guayaquil.
Nel frattempo il Parlamento, evacuato per motivi di sicurezza, sta lavorando per riportare la situazione alla normalità ed individuare i responsabili delle evasioni dalla carceri e dei disordini nel Paese.
Anche il Perù, nella giornata del 9 gennaio, ha inviato forze speciali al confine per evitare un'espansione delle violenze.
Non si sa ancora come potrebbe evolvere il conflitto con i narcos in Ecuador; quel che è certo è che gli scontri armati di questi giorni sono solo l'apice di una nuova grave crisi interna, politica, economica e sociale.
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Asamblea Nacional del Ecuador
Gobierno de Chile
Juan José Carvajal Asamblea Nacional del Ecuador
Medios Públicos EP
National Police of Ecuador
Estero 24H - Notizie dal Mondo
00:00 L’Ecuador rischia la guerra civile dopo l’evasione di boss del narcotraffico
01:12 Le violenze e i disordini in Ecuador
02:15 Chi sono i narcos: i 22 gruppi di criminalità organizzata
02:49 L’evasione dei boss José Adolfo Macías Villamar e Fabricio Colón Pico
03:25 Cosa sta facendo il Parlamento ora
03:57 La causa degli scontri e i problemi in Ecuador
04:37 L’ex Presidente Rafael Correa
05:11 L’attuale Presidente Daniel Noboa
05:39 Il problema del narcotraffico
06:51 L’aumento dei detenuti
07:44 Le condizioni delle carceri
08:05 La corruzione nel Paese
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