L’ennesima battaglia sui diritti transgender

[@francescocastagnetti121]

Non mi sono mai sentito veramente parte della comunità trans, pur essendolo oggettivamente, perché ho sempre sentito che fosse un’etichettatura che per forza di cosa mi impedisse di essere uomo al 100%. Riguardo il caso scozia provo sentimenti contrastanti: da un lato auspico uno snellimento della burocrazia che almeno nel mio caso mi ha visto coi documenti oggettivamente sbagliati per 5 anni (con conseguente spiegazione della trafila ogni volta che era necessario e inevitabile invasione della privacy anche da parte del cassiere del supermercato), dall’altro non sono nemmeno cosi propenso a non accompagnare il cambio di genere con un percorso psicologico. Assumere ormoni e vedere il proprio corpo e la propria vita profondamente e significativamente cambiare nel giro anche di pochissimo non è proprio una passeggiata, anche per le persone piu convinte del cambio come lo ero io. A posteriori sono contento di aver avuto una professionista che mi mettesse in bolla in un momento estremamente delicato della mia vita. Non significa essere dei malati mentale da curare, ma nemmeno è qualcosa che elargirei a cuor leggero, ecco. Diciamo che c’è sempre questa tendenza a passare da un estremo all’altro, perdendosi completamente la scala di grigi e di complessità che sta nel mezzo.

[@alessandrolamera8857]

Io sinceramente sono in discaccordo con la Scozia ma d’accordo con te. Anche se aggiungerei che il percorso psicologico è necessario perché ti permette di “salvarti da te stesso”. Alla gente specialmente quella più fragile serve una rete di sicurezza. E giusto snellirla per rendere le cose più funzionali però deve comunque salvare la gente.

[@leilalessia]

Sappi che chiunque delle già pochissime persone che "cambiano idea", quando di fatto si tratta di persone che rinunciano a completare il percorso proprio a causa del gatekeeping, sono in realtà persone che hanno comunque avuto una diagnosi... *Quindi il percorso psicoterapico risulta del tutto inutile imporlo.*

[@francescocastagnetti121]

@@leilalessia io infatti non ho mai parlato di persone che cambiano idea. Solo di un supporto psicologico in accompagnamento ad un momento di grandissimo cambiamento che, anche se è quello che vuoi, anche se colpisce qualcuno di più e qualcuno di meno, comunque ti porta tutta una serie di tematiche che difficilmente le vedo sbrogliabili da soli. Aggiungo che, chiunque rinunci al percorso di transizione solo ed unicamente per un discorso di burocrazia, molto probabilmente ha ricevuto una diagnosi sbagliata e non era la disforia ad essere il suo problema. Io ci sono stato 5 anni coi documenti sbagliati, come ho detto, e come me moltissimi altri e altre che conosco hanno avuto tempi immensi. Eppure mai una volta ho sentito la voglia di mollare il colpo. Perché molto spesso, ma qui posso parlare solo per esperienza personale, si tratta di out out tra la vita e la morte: cioè se non continui su questo percorso allora non ha nemmeno più senso vivere.

Mia figlia ha fatto tutto il percorso di transizione ormonale e continua a contestare l obbligo di essere seguita da un equipe di psichiatri,psicologi m avvocati ,tribunali ecc,con costi non indifferenti.Va bene se lo decidi ,non che sia obbligatorio.Il problema è che l ssn ssn riceve solo le richieste di questa Onig in Italia.Tutte le altre persone devono fare un percorso privato costosissimo.

[@francescocastagnetti121]

@ sono d’accordo che andrebbe rivisto e soprattutto reso più accessibile anche a chi non può permetterselo. Io sono stato “fortunato” nel senso che ho cominciato a lavorare presto per guadagnare proprio a questo scopo, ma mi rendo conto che non sia la condizione ottimale. E non parlo nemmeno di fare sedute ogni settimana, se non ce n’è bisogno.. se ci si rende conto, dopo due mesi per dire, che quella persona in particolare non ha bisogno di essere seguita, anche basta. Ma io contesto l’estremo opposto, ovvero elargire ormoni e certificati così, sulla base di quella che, per quanto accompagnata da un forte sentimento, potrebbe non essere disforia di genere. Ne ho conosciuti un paio di ragazz* che pensavano di essere disforici e invece hanno trovato l’equilibrio in un’identità non binaria

[@io30594]

Quando la gente inizierà a capire che le proprie azioni hanno conseguenze che non si possono evitare vivremo in un mondo migliore

[@madebydade7611]

Ok, quindi chiediamo estradizione + pena di un anno e mezzo alla tizia in Qatar che ha fatto la stessa cosa? Successo 2 settimane fa e nessuno ne ha parlato....che strano...

[@Anankin12]

More like quando la gente capirà che è chi fa la cazzata e non chi la subisce che è autore della vita rovinata magari più persone si sentiranno in diritto di difendersi

[@simonebattaglin7595]

@@Anankin12 giusto, ma non derubrichiamola a cazzata. È un reato. E evidentemente si sentiva talmente sicuro di sé, intoccabile, da non farsi neanche due domande prima di farlo sotto una telecamera e in un momento così "normale". Mediatizzato, ingigantito, tutto quello che vuoi, ma comunque il problema resta

[@Anankin12]

@@simonebattaglin7595 per cazzata non intendo una cosa di poco conto ma una cosa sbagliata in modo ovvio

[@travelfix86]

Credici 😂

[@UnBelTomo]

Belin che idea! Un bagno per soli genovesi/cagliaritani può venire molto utile nella stagione estiva, quando i turisti padani ci sommergono XD A parte gli scherzi, video interessantissimo come al solito. Bravi tutti

[@flora6768]

ESATTO

[@ponziopilota9528]

Allo staff del Breaking Italy intero Grazie ragazzi, vi seguo da qualche anno e avete mantenuto il vostro stampo, stasera dopo tanto tempo ho deciso di iscrivermi al club. Siete sempre stati la compagnia in viaggi in macchina o in casa, avete sempre mantenuto una qualità difficile da mantenere durante un'evoluzione (perché siete giustamente cresciuti [e avete sempre investito nei contenuti crescendo]), avete SEMPRE citato le fonti, avete dato tantissimo contenuto a tutti, anche gratuitamente su KZbin, quindi meritate stima, un applauso a voi. Shy a te un inchino per tutto ciò che hai fatto, il tuo stile e la tua ironia sono unici, complimenti di cuore. Scusate il messaggio infinito, era il minimo che potessi scrivere.

[@riccardopilatti5795]

Da neolaureato in tecnologie della ristorazione, dopo aver affrontato corsi sul Packaging dei prodotti alimentari posso dire che quando si parla di packaging si finisce sempre a parlare di "quanto" quando in realtà in Italia siamo messi molto bene dal punto di vista di riciclo di diversi materiali (geopop ci ha fatto diversi video se volete recuperarli) mentre si parla troppo poco di "cosa". Dal punto di vista tecnologico la principale sfida nel creare dei packaging funzionali alla conservazione del prodotto è quella di utilizzare un solo materiale facilmente riciclabile mentre al giorno d'oggi, per quanto riguarda gli imballaggi di plastica per esempio, si utilizzano più strati di plastiche diverse, inscindibili comportando enormi difficoltà di riciclo di tali prodotti. Inoltre avrebbe molto senso andare a ridurre per quanto possibile i packaging terziari e secondari piuttosto che quelli primari poiché ridurre il quantitativo di packaging primario comporta, la maggior parte delle volte, una riduzione della conservabilità dei prodotti con conseguente aumento del food waste e ciò sarebbe controproducente per tutti.

[@GoldenBoy.17]

Mi sorprende che esista qualcosa come una laurea per la scienza e tecnologie della ristorazione. Faccio fatica a pensare a quali sbocchi lavorativi possa avere questa laurea.

[@AntonioCarlosss22]

@@GoldenBoy.17 Può essere qualcosa legato alla laurea in tecnologie alimentari

[@MTura91]

@@GoldenBoy.17 ma infatti quale ristorazione? In Italia il cibo manco ci interessa. Per niente proprio.

[@GoldenBoy.17]

@@AntonioCarlosss22 il problema è che la ristorazione è un business che va al ribasso. I margini di profitto sono ~10% quindi non riesco ad imaginare quali investmenti finanziari vanno alla ricerca.

[@lucabuffa7113]

Da designer mi sento di dover aggiungere inoltre come l'industria della carta abbia salvato l'Europa dalla deforestazione negli ultimi 200 anni (si il vecchio continente nell'800 era molto povero di foreste per via di diversi fattori), secondo me si dovrebbe puntare molto sull'innovazione nel settore cartaceo come si fa nel corso magistrale di design sistemico al polito.

[@VirusAP77]

a me fa sempre ridere il discorso "ma poi la gente entra negli spogliatoi e-" SUCCEDE GIA', è una porta quella dei bagni e degli spogliatoi, niente ferma i malintenzionati da entrarci, anche senza un permesso! Io a scuola avevo dei bagni dove potevano entrare sia maschi che femmine, sapete cos'è successo? Che le file erano più lunghe. E basta.

[@bamjo9]

Beh, sono d'accordo con quello che hai detto. La pena ci sembra Sproporzionata perché siamo abituati a "è solo una pacca sul culo". Bene che si faccia capire al paese che è un comportamento che non va bene e ha conseguenze serie. Purtroppo il discorso andrà in vacca con "e quindi se sto pomiciando con una tipa e le tocco il culo vado in galera?" dato che alle persone sembra estremamente estraneo il discorso del contesto e del consenso

[@tofu_it981]

Chiediamoci che mondo vogliamo se una pacca sul culo non è più "solo una pacca sul culo". Ciò che pochi sanno o ricordano, è che nello stesso periodo del caso Beccaglia, una giornalista di Rete4 venne malmenata e spintonata, cadendo a terra, da occupanti abusivi di case, in un servizio per la trasmissione di Giordano. Perché questo fatto non importa a nessuno? Perché la montatura mediatica e la suggestione politicamente corretta, ha raggiunto livelli spaventosi. Una pacca sul culo diventa più grave di gettare con violenza una persona a terra. Non so voi, ma io non ci casco. Non mi lascerò "rieducare" nella mia scala di valori e gravità.

[@flora6768]

In effetti quando ho sentito la lunghezza degli anni di carcere mi sono chiesta se fosse davvero giusto...sono, però, parte della tua stessa bolla, proprio perché quello che vedevo di sbagliato era l'idea del carcere *e basta*. La rieducazione invece, se fatta bene, se con le persone giuste e se con i giusti strumenti, può essere vitale Bisogna fare in modo che le persone capiscano che si può cambiare opinione, si può ancora imparare, anche ad una certa età.

[@GiuliaBrunetti]

A me hanno palpeggiato il sedere, in pieno centro a Modena, di pomeriggio, a diciassette anni, dopo essere stata seguita e approcciata da quel viscido che ha commesso il gesto. Da donna, se ripenso a come mi sono sentita all'epoca, direi che 18 mesi sono anche pochi. E mi dispiace per gli uomini che non capiscono quanto un episodio del genere possa mortificarti (nonostante io avessi reagito cercando di sferrare un ceffone, quindi non sono esattamente l'agnellino che potrei sembrare - ma ovviamente il tizio è scappato, e io con i sandali non è che potessi andare lontano), perché se lo capissero sarebbero i primi a condannare questi gesti.

[@lpproductions5023]

Gli "uomini" che non capiscono quella situazione non sono umani e non sono nemmeno uomini.

[@fabiopicco3038]

Da contrario anche a qualsiasi "confidenza" che molti maschi si concedono nei confronti di donne loro amiche e che quest'ultime tollerano per svariati motivi ti dico che la "semplice" mano morta ha una gravità variabile a seconda delle situazioni. Nel tuo caso è psicologicamente impattante per il luogo in cui ti trovavi (fosse stata tarda notte o in luoghi pericolosi era ancora peggio) e per l'età. Nel caso della cronista non era una situazione pericolosa. Un calcio nelle palle (possibilmente con danni biologici) o qualche percossa da parte di qualche uomo nelle vicinanze era meglio di una condanna sull'onda del risalto mediatico. Il personaggio resta comunque un c......ne, ma ora è mezzo martire.

[@lupesiodelupis241]

A me una ragazza una volta, in una festa in spiaggia, ha palpato la fava e ho pensato "ma come sono diventate intraprendenti le ragazze di oggi"; poi ho pensato "ma come sono diventate alte le ragazze di oggi", poi "ma che pomo d'Adamo che hanno le ragazze di oggi", a quel punto ho guardato in basso e ho pensato "ma guarda che popò di protuberonza tra le gambe hanno le ragazze di oggi". A quel punto l'ho guardata, guardato, guardat*, guardatə (scegliete voi il segno tipografico che più vi offende), con uno sguardo perplesso, mi ha detto che era trans e allora, scusandomi, ho risposto che purtroppo a me piaceva la topa, sono un tipo strano, anche scusandomi. Morale: anche agli uomini può capitare di subire molestie, perché c'è gente che non sa gestire la propria sessualità. Ma siccome sono un maschio bianco etero cis, devo avere torto io. Alla fine l'ho presa sul ridere, rallegrandomi del fatto che avevo bevuto solo tre cocktail, altrimenti avrei assunto per diversa via un cock o una tail, ma quella davanti, accorgendomene troppo tardi.

[@barondemonio95]

@@lupesiodelupis241 Aldilà della storia tragicomica, una domanda importante per capire quanto la cultura, le abitudini e l'asimmetria sociale ci rendono diversi: se fosse stata una ragazza cis ti saresti sentito molestato ugualmente o saresti stato contento di quella che avresti considerato, immagino, intraprendenza?

[@raffyarceus99]

@@barondemonio95 effettivamente la vera domanda é questa

[@gianfrancoricci2998]

Mi occupo di disforia in ospedale, svolgendo i colloqui per la diagnosi disforia. Essendo la diagnosi il pre requisito per tutti gli altri interventi, il fatto che ci sia tempo per valutare la stabilità della condizione è fondamentale. Per questo facciamo spesso due cicli di colloqui, con cinque o sei mesi di distanza tra i due. Velocizzare è una scelta politica, non clinica. E riflette un movimento che è presente anche in Francia: evitare ogni confronto con la questione. "Sono così e basta". E invece no: non si tratta di negare la questione, di averne una posizione di chiusura, ma capire cosa sta succedendo. Le cose sono complesse.

Mia figlia ha fatto tutto il percorso con l Onig e in tribunale per il cambio anagrafico e continua a contestare l obbligo e le lungaggini burocratiche che provocano sofferenze psicologiche evitabili.Se è una scelta della persona ,ok .

[@gianfrancoricci2998]

@ ogni situazione va da sé e mi dispiace per questa esperienza. Ma questo è un problema di burocrazia, non di clinica. Il messaggio di fondo, profondamente distorto, è che se uno vuole, allora fa qualsiasi cosa voglia. La transizione è un processo solo parzialmente reversibile. E se poi uno si pente? Fa causa al clinico che si è piegato alla volontà del paziente? Per questo serve tempo. L'onnipotenza è meglio lasciarla alle fantasie infantili.

@@gianfrancoricci2998 i ripensamenti sono una percentuale veramente risibile ,anche perché fare coming out in un contesto sociale non inclusivo è difficilissimo,infatti parecch* ragazz* sono cacciat* fuori dalle famiglie e devono vivere quasi da barboni o a casa di altri.Non creda che sia una scelta ,e ancora meno un percorso facile o facilitato da una società tutt’altro che tollerante.(Esperienza diretta anche nel giro dei parenti e delle conoscenze)in quanto alla reversibilità,dopo meno di un anno di ormoni si diventa sterili tranne in rari casi che non rispondono alla terapia ormonale.Tra l altro questa terapia provoca dei disturbi fisici e dell’umore pesanti da monitorare ,per questo è consigliato un percorso psicologico.

[@kirigari180]

@ Sebbene manchino cifre precise, si stima che dallo 0,005 allo 0,014% dei nati maschi alla nascita e dallo 0,002 allo 0,003% delle nate femmine soddisfino i criteri diagnostici per il disturbo dell'identità di genere, come affermato nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5). Sempre più persone si identificano come persone transgender, ma non soddisfano i criteri per la disforia di genere. questo significa che la maggior parte delle persone transgender, non soddisfano i requisiti per essere considerati transgender per più di 6 mesi consecutivi, e questo è sintomo di un qualcosa *per la maggior parte* passeggero. ma ciò non toglie che esistano persone(anche parecchie) che soddisfano appieno questi requisiti, ma bisogna innanzi tutto tutelare quelle persone che potrebbero fare scelte prese da un momento particolare nella propria vita o simili

[@miriana3679]

@@gianfrancoricci2998 non sono d’accordo, ha mai guardato o ascoltato testimonianze di persone trans? Ovunque si sta discutendo sull’ingiustizia e la lungaggine del percorso di riconoscimento della disforia di genere (le consiglio philosophy tube). Sopra i 18 anni una persona può farsi, secondo me, tutte le operazioni che vuole. Se la gente si pente di una rinoplastica iniziamo a cercare una malattia che possa autorizzare una operazione del genere? Boh

[@salgemmaofficial5958]

Il mio professore universitario di chimica merceologica (che sostanzialmente è un corso incentrato sulla chimica delle merci, compresi quindi i packaging) ci spiega molto spesso che, per valutare quanto sia impattante un certo tipo di prodotto dal punto di vista ambientale, è fondamentale considerare tutto il suo ciclo di vita; dalla produzione e lavorazione delle materie prime, fino allo smaltimento. Per fare un esempio, è vero che un piatto di plastica ha un impatto ambientale molto grande se non smaltito correttamente, ma viene utilizzata una quantità di energia (e di conseguenza, emissione di CO2) infinitamente più piccola rispetto alla produzione di piatti di porcellana o ceramica. Il punto focale della questione sta sul riciclo; bisognerebbe puntare il più possibile al raggiungimento della cosiddetta "economia circolare", valorizzando i rifiuti che produciamo. Molto spesso però vengono preferite soluzioni con prodotti e materiali che si portano dietro processi di produzione altamente inquinanti spacciati per "green" o "eco-friendly". Se si riuscissero a controllare e riciclare tutti (o comunque la maggior parte) gli imballaggi o prodotti "usa e getta", non staremmo qui a discutere.

[@vdiilio]

Sicuramente il cosiddetto "Life cycle assessment" è uno strumento di grande importanza perché il riciclo dei mteriali è un argomento di grande complessità. Ha perfettamente ragione il tuo prof. Per esempio molti bicchierini da caffè in carta in realtà sono costituiti da materiali compositi, non solo da carta, che ne rendono pressoché impossibile il loro riciclaggio, se non a costi molto alti. In più la carta deve essere pulita altrimenti non è riciclabile. Un altro esempio sono le materie plastiche. Esistono numerosi tipi di plastica, teoricamente tutti riciclabili, ma praticamente no per motivi economici. Infatti la tecnologia per il riciclo di alcuni materiali plastici è semplicemente troppo costosa. In più la maggior parte delle persone, comprensibilmente, non sa riconoscere i diversi materiali in un packaging e butta tutta la plastica in un unico contenitore, azione che vanifica la possibilità di riciclo se non a costi estremamente alti e che quindi viene immancabilmente incenerita. Altro discorso si deve fare per le bioplastiche che devono essere riciclate separatamente per le stesse ragioni. Quindi, a mio avviso, è meglio ridurre l'uso di tali materiali alla fonte, e bene fa la Francia in tal senso, piuttosto che sostenere costi elevati a fine ciclo, con buona pace dei produttori. In questo quadro, secondo me, è sempre meglio optare per beni durevoli come metalli, ceramiche o porcellane, perché sebbene la loro produzione sia più impattante, hanno un ciclo vitale molto, molto più lungo e quindi risultano alla fine più sostenibili.

[@kaladbolg7126]

Questione spogliatoi: basterebbe iniziare a fare delle docce con delle tende o delle porte. E 1-2 stanzette in cui ci si può cambiare chiudendosi dentro stile camerini, ma con delle porte in legno. In genere in piscina usando tutti gli stessi spogliatoi si fa così. La doccia prima e dopo la vasca la si fa in costume invece.

[@doriangray2001]

Mi sembra una idea estremamente sensata. Oltretutto nessuno pensa mai che semplicemente spogliarsi di fronte a sconosciuti che non siano personale medico sia abbastanza inquietante, ma chi li conosce 😆

Non sono tante persone trans che vanno in piscina o al mare ,come non sono molte le persone con handicap che lo fanno,se non in corsi appositi.La questione del rispetto degli altri è ancora da risolvere comunque.

[@kaladbolg7126]

@ non rilevante che sia trans o disabile. Anche io vorrei essere libero di cambiarmi in uno spogliatoio, o farmi la doccia senza preoccupazioni dentro una palestra. E non sono trans. C’è questa roba che nelle palestre di pesi bisogna vivere come nelle saune romane, bho.

@@kaladbolg7126 sono d accordo,infatti in un altro commento ho precisato che chiunque si senta a disagio a farsi vedere nudo,a dagli altri deve potere avere una cabina dove sentirsi al sicuro ,cis o no.

[@srivasmontagner632]

Voglio una compilation di Shy che dice cose a caso come nel finale di sto video! Ahahahahahahahahah

[@riccardo4236]

@Momenti di Shy

[@andreapepato6473]

adattare tutti gli spogliatoi di palestre, campi di gioco, ecc ? semplicemente impossibile, oltre che uno spreco di denaro incredibile.

[@trun1979]

Una vita rovinata per una bravata (grave). Un sistema che funziona alla meraviglia.

[@francescocozza1268]

La pena è adeguata e trovo sia una conquista per avviarsi finalmente ad essere un Paese civile in cui ci meritiamo di vivere. Una palpata non è solo una palpata, la responsabilità è personale e da adulti lo si deve capire.

[@lorenzobacchelli5638]

Ciao Shy, lavoro in un'azienda della grande ristorazione: ospedaliera, nelle fabbriche e nelle scuole. Purtroppo il problema dei piatti e dei contenitori usa e getta è molto difficile da risolvere, perché come spesso accade ci si scontra con altre leggi. Lo standard HACCP ad esempio caldeggia (se non addirittura obbliga) ad usare proprio le confezioni a perdere poiché notevolmente più igieniche. Si stava già lavorando per sostituire molte confezioni in plastica con materiali organici più facilmente riciclabili (che ovviamente costano il doppio di quelli precedenti e quindi si aprivano problemi enormi nelle gare d'appalto), ma poi l'epidemia di covid ha frenato il tutto in quanti tutti i clienti volevano che tutto fosse il più usa e getta possibile. Nell'ambito delle nostre case invece credo si stia già facendo tanto e che si possa ancora migliore: detersivi e detergenti alla spina o in confezioni ricarica, piatti e bicchieri ecocompatibili da usare anche nelle feste dei bambini ecc... Non sarà facile risolvere le cose ma bisogna provarci!

[@guybrushtreepwood2868]

L'uso della plastica monouso è infinitamente più sostenibile rispetto ai materiali vegetali.

[@riccardo4396]

@@guybrushtreepwood2868 solo se riciclata però.

[@lorenzobacchelli5638]

Per quel che riguarda i piatti e i contenitori sono assolutamente d'accordo. Un'altra grossa fetta di cose che realisticamente non è sostituibile sono le bustine varie: zucchero, olio, sale, aceto ecc... Soprattutto in Italia non credo che le varie ASL siano d'accordo al ritorno delle zuccheriere nei bar, ma forse neanche noi clienti; così come in certe mense aziendali vogliono mantenere l'uso dei condimenti monoporzione perché più igieniche (e confesso che queste ultime speso finiscono nell'indifferenziata per motivi di tempo durante il servizio)

[@barondemonio95]

@@riccardo4396 Esatto, quindi il problema non è della riciclabilità del materiale in sé (che comunque non è infinita, e comunque un certo costo ambientale ce l'ha, quindi comunque ci vorrebbe responsabilità anche nell'uso), ma della nostra (in)civiltà nel fare la differenziata bene e nel non buttare rifiuti in giro.

[@guybrushtreepwood2868]

@@riccardo4396 ovvio, il paragone va fatto a parità di riciclo, nonostante molte persone non smaltiscano correttamente i materiali compostabili, che quindi finiscono per essere ancora più impattanti di quanto già non lo siano a monte

[@paolorodari4837]

Questione bagni e spogliatoi: hai il pane e i testicoli? Vai in quello maschile. Non li hai? Vai in quello femminile. Semplice

[@antoniodirocca6202]

negli ultimi giorni è circolato un video tratto da un programma di Sport Italia in cui il loro giornalista inviato in Qatar è stato palpato sul sedere da una ragazza neozelandese che passava di lì (tra l'altro lei molto bella mentre lui piuttosto bruttarello). Quindi situazione simile ma invertita e ovviamente la percezione della cosa è stata completamente diversa anche perchè il clima del programma era sul goliardico. Fatto sta che il giornalista è rimasto lusingato e divertito dal gesto e ha richiamato la ragazza scherzandoci insieme in diretta tv con il conduttore in studio che gli faceva i complimenti perchè aveva "cuccato". Capisco che le due cose sono poco paragonabili perchè un uomo certe cose le percepisce in modo molto diverso però mi fa pensare che a livello legale in linea teorica non dovrebbero esserci differenze (o sbaglio?), quindi lui avrebbe potuto denunciarla di molestia o addirittura violenza. Sarebbe anche stato interessante capire, nel caso lui avesse vissuto male e denunciato il gesto, come sarebbe stata accolta la sua denuncia da media e opinione pubblica.

[@CyberMagdalena]

Le due cose secondo me sono assolutamente paragonabili, invece, e mettono in luce non pochi problemi. 1. se il giornalista in questione si sente lusingato da un gesto simile, non mi stupirebbe che poi rimanga sorpreso e interdetto se, a parti invertite, qualcuno si offendesse nel momento in cui fosse lui a farlo; 2. "fare i complimenti" ai ragazzi che "rimorchiano" fa parte dello stesso identico problema e clima machista, perché legittima (e incoraggia) ragazzi e uomini verso atteggiamenti e obiettivi di un certo tipo; 3. il fatto che tu abbia precisato chi fosse attraente e chi no solleva anche il problema che si tende a pensare che se qualcuno viene percepito come bello, allora sia in diritto di fare quello che vuole, se invece non è appetibile scatta la tipica scenetta da commedia italiana con la "cozza" che attenta al protagonista che fa tanto ridere alcune generazioni; 4. il giornalista in questione fa parte dei media. E anche il conduttore che gli ha dato corda. Quando ci si lamenta - anche se non è il tuo caso, ma si legge spesso - che in casi simili si utilizzino due pesi e due misure, non ci si rende conto che non è certo chi subisce ingiustizie a volere un trattamento diverso; uomini e donne subiscono tutti i medesimi reati, se vogliamo che inizino a cambiare le cose vanno condannate le infrazioni verso entrambi, comunque, anche quando il programma è "goliardico", la persona in questione la prende con sportività e chi ignora il consenso ha un bell'aspetto.

[@MattiaRepetto1]

La cosa "divertente" delle bustine di zucchero è che qualche anno fa ci hanno detto togliete le zuccheriere sono pericolose per i germi (Pre covid parlo, in fase pandemica aveva a prescindere senso), quindi tutto in busta, olio pepe sale salse.....ora ci dicono aspettate aspettate torniamo indietro basta bustine!!!! Grazie a dio! Speriamo ti tornare alle zuccheriere e le bottiglie P.s. Magari è già nei programmi ma una bella puntata del night con un personaggio transgender sarebbe super interessante e penso utile a molti 😊

[@valval6468]

Le zuccheriere nei bar le trovo molto anti igieniche. La gente gi ti tossisce addosso, pensa la gente raffreddata al br che tossisce, m anche solo parla sulla zuccheriera.

[@MattiaRepetto1]

@@valval6468 per quello sono state eliminate ma per esempio le zuccheriere a caduta con il versatore, non so se te le ricordi, quelle sono chiuse e inquinano decisamente meno

[@nimeryaspawnbrd1049]

L'ultimo che ha palpato me, su un autobus, quando ero alle superiori, ha portato un tutore al polso per sei mesi... Ero una ragazzina e col senno di poi mi rendo conto di essermi messa al livello di quell'animale, ma il guilty pleasure di vederlo tutti i giorni per sei mesi salire sul bus col braccio al collo, fargli un sorriso cattivo e ciao ciao con la manina dal fondo e guardarlo che si sarebbe voluto sotterrare me lo sono goduto tutto, perché sono una brutta persona. Cescendo ho imparato reazioni più funzionali ed equilibrate, e un anno mezzo di servizi sociali in un centro di supporto alle vittime di violenza non mi sembra sproporzionato. Semmai, ho paura che sia sprecato, perché purtroppo certe forme mentali sono difficilmente rieducabili con le buone. Ma magari la vergogna di spiegare agli amici della curva perché invece che allo stadio deve andare a fare servizio civile basta... Mia nonna diceva "dove non credi, spera"

[@Alpha1zk]

Sai, diciamo sempre che la violenza non risolve nulla, il che è vero, ma dimentichiamo spesso e volentieri che questo mondo è violento. Inutile raccontarci storielle con lieto fine, questo mondo è violento e lo possiamo vedere con la recente guerra oltre a tutte le atrocità che avvengono in altri paesi. Quindi, per me, hai fatto più che bene ad agire così.

[@mercuryfaith]

Da quando ELIMINARE la privacy combatte efficaciemente la stupidità o la maleducazione? Il tizio che ha palpeggiato quella giornalista, è un tizio che pensa male o uno che non ha mai pensato in vita sua? Pensi veramente che il tipo, dopo che si è visto NEGARE il DIRITTO alla privacy, capirà lo sbaglio senza l'odio per questa società falsa, cannibale e vendicativa e cambierà atteggiamento? La vendetta è un sentimento umano ma lo Stato NON dovrebbe MAI assecondare certi istinti. Ci si preoccupa più di COME mostrare i muscoli e di come mostrare le debolezze altrui (in questo caso poi la giornalista ha potuto utilizzare una macchina mediatica che in pochi hanno) che di capire e cercare di risolvere i problemi di TUTTI, senza distinzione di religione, colore, sesso o status sociale.

[@nimeryaspawnbrd1049]

@@Alpha1zk per un po' di contesto in più, vorrei aggiungere che era la Toscana di metà anni 90. la sensibilità e le risorse dell'epoca erano molto diverse da quelle di oggi e storiacce come quella del mostro di firenze erano ancora molto fresche. chi aveva figlie adolescenti le cresceva nella ferma convinzione che "è un monduccio e ti devi saper difendere". insomma, ai tempi era il muratore sul ponteggio ad aver paura del catcalling, perché se ci provava veniva come minimo infamato davanti a tutto l'isolato... 😅 poi, ripeto, con la testa che ho oggi riconosco che al povero cristo del bus potevo evitare di svitargli un braccino, ma a 16 anni avevo la miccia molto corta, per così dire... ed è anche vero che se il braccino se l'era tenuto per sè non gli succedeva nulla 🤷‍♀😇

[@Fantasvale]

A me piacerebbe anche approfondire quello che è successo a Tancredi Palmieri, perché l’episodio di Palmieri è stato usato per sminuire l’altro cosa veramente vile e disgustosa. E sarebbe interessante metterli a confronto.

[@JumpyAllenWildRift]

Adoro avere un video da sentirmi la sera. Utile, conciso (nonostante potrebbero durare 50 minuti i video e li adorerei uguale) e umano. Potrei dilungarmi ma non è necessario, ti ho "riscoperto" di recente e in generale commento poco, ma l'engagement fa sempre bene ❤️ Ora guardo effettivamente il video che non ho ancora iniziato 😂

[@MattiaRepetto1]

Apro i commenti, ti vedo qui è penso ma che cazz è un bug? Perché ho i commenti di Jumpy sotto shy? Ahahhaha

[@cassandrachrys]

Io li adorerei anche di più se durassero 50 min

[@JumpyAllenWildRift]

@@MattiaRepetto1 mi accompagna le serate mentre mi preparo per andare a letto 😂

[@JumpyAllenWildRift]

@@cassandrachrys di base anche io, però ho poco tempo in questo periodo della mia vita ed è un ottimo connubio 😂

[@leilalessia]

Sono una donna trans ed ho già affrontato 4 anni di lotte con la burocrazia e la transfobia sistemica di questo paese. Devo affrontare ancora altre battaglie per chissà quanto tempo ancora. Voglio che questa riforma venga copiata in Italia!

[@jackzugna5830]

La burocrazia è infernale pure per gli etero cisgender, poi siamo in un paese in cui le donne hanno avuto la maggioranza dei propri diritti solo in tempi relativamente recenti, figurati per le persone trans ma anche quando saranno risolti i problemi per voi ci sarà qualcun altro che lamenterà le stesse cose. Ci vuole tempo.. per un ricambio generazionale della politica.

[@TheMrMayoyo]

Raga comunque la situazione per le persone transgender in Inghilterra é pazzesca, quindi non sono sorpreso che protestino la decisione della Scozia. Guardatevi i video piú recenti di Philosophy tube e di Shaun per guardarvi un po' di degrado morale delle istituzioni britanniche in merito alla questione.

[@vdiilio]

Io vivo in Inghilterra e ho decisamente la percezione opposta per quanto riguarda le istituzioni britanniche. Vedrò i video che suggerisci.

[@sunflare8798]

"Ehi, ho visto un paio di video su youtube, ora sono un esperto sulla questione"

[@TheMrMayoyo]

@@sunflare8798 Massí ovviamente io sono una capra in merito, però anche senza avere studiato la questione nei minimi dettagli, sono comunque stato colpito da quelle, testimonianze in merito, anche se non sono studi scientifici

[@alexandercameron4947]

Io se la pena sia eccessiva o no non lo so e non mi esprimo più di tanto, perché non lo so quanto sia proporzionata o meno ad episodi simili non essendo del settore. Quello che contesterei è che no, il compito della giustizia non deve essere quello di "lanciare il messaggio" o "porre l'attenzione" da nessuna parte, ma quello di fare giustizia. E onestamente anche se non ho personalmente nulla da temere (almeno per il momento), mi farebbe PAURA vivere in una società che ragiona così.

[@ZY1982]

"Fare giustizia" è un concetto vago ma soprattutto arbitrario. Nella pratica l'applicazione della legge serve a scoraggiare comportamenti antisociali (i.e. contrari al vivere civile sostenibile). In questo senso "lanciare un messaggio" è la funzione chiave delle pene a seguito di infrazioni delle regole.

[@Adam-tt7kx]

Ma paure de ché

[@Frak565]

Giusta osservazione

[@Giulylicious]

@@Adam-tt7kx mi associo alla domanda

[@alexandercameron4947]

​@@ZY1982 Ci mancherebbe, quel che intendevo è che comunque la pena sia giusta e proporzionata (e non mi esprimo se questo nello specifico lo sia o no), insomma, che non sia la ghigliottina in piazza. In termini più pratii, se fosse il caso che si sia voluta dare una pena più aspra per il solo fatto che sia stato un caso mediatico o se ne sia voluto creare uno, solo al fine di lanciare questo messaggio, o altro, giustizia sarà un concetto arbitrario ma fino a un certo punto. In buona sostanza, la stessa azione avrebbe portato una punizione diversa in circostanze più discrete? Così fosse sarebbe proprio l'utilitarismo spietato di usare le persone coinvolte quale mezzo per un fine che mi spaventerebbe. Senza togliere che il messaggio che arriva, qual'è? Potrebbe anche essere interpretato, mio modesto parere, come un po' parac... Vogliamo stabilire che toccare una ragazza sia una violenza ed un reato? D'accordo, ma allora non sia solo la volta che succede a quella della tv.

[@adriaticturnofevents]

Sono pienamente nella tua bolla, ma... 😂 Sono d'accordo con la sentenza solo perché la pena è sospesa ed è previsto un percorso di recupero. Di per se, 1 anno e 6 mesi mi sembra piuttosto sproporzionato nonché deleterio, se venisse applicato... Ne uscirebbe peggio di prima. So che è un discorso che vale per qualsiasi detenuto, ma in questo caso mi sembra che non ne valga davvero la pena. Mi sembrerebbe più utile servizi sociali + multa.

[@4ndr3s80rr3r0]

Esatto, non penso sia una persona pericolosa e violenta (in quel caso avrebbe processo per stalking e violenza ecc) 1 anno e sei mesi è inconcepibile. Poi una cosa di cui non si tiene conto è l'impatto sociale della pena ma soprattutto dell'incarcerazione; ti rovina veramente la vita, trovo questo tipo di pene più contestuali a qualcuno che della delinquenza ne ha già fatto modus operandi e deve essere reintrodotta in società, non strappata da essa. Non penso che qualcuno poco istruito e con cattive abitudini sia comunque incapace di stare in società, di fatto lo diventa nel momento in cui arriva la recidività di questi comportamenti quando essi diventano reato. Se si guarda la cosa in modo oggettivo non è diverso da furti e reati di minore entità: se rubi una volta non sei un ladro, se ti droghi una volta non sei un tossico e se finisci in una rissa una volta non sei una persona pericolosa, tenendo conto che se queste situazioni si ripetono o succedono con entità gravi allora se ne può parlare. Secondo il mio discorso sembra che stia pagando il fatto che lo abbiano beccato in televisione più che per il reato in se.

[@kikkaio]

Quello che mi fa ridere è che si preoccupano delle bustine di zucchero, che se le butti nella carta si riciclano, poi se vai al supermercato per farti un'insalata mista e vuoi due o tre tipi di insalata, devi buttare, alla fine, almeno quattro o cinque buste di plastica, quando non hanno anche il cellophane dentro, e non c'è via differente, perché l'insalata tagliata la trovi solo in buste di plastica.

[@TheMonteleone]

Io essendo stato vittima di Molestie/Violenze e conoscendo l'umiliazione ed incapacità di reagire ad una situazione simile se quando fossi passato alla Polizia mi avessero detto "Mi dispiace, adesso il giudice gli darà 1 anno e mezzo di carcere" avrei risposto "No va beh lascia sta". 1 anno e mezzo sono tanti. Se ti danno 1 mese capisci la situazione e non lo fai più. 1 Anno e mezzo è troppo, forse qui è giustificato dal fatto che fosse in diretta televisiva e quindi hai anche creato un danno all'immagine.

[@riccardonoto9941]

Devi contare anche che è più una pena simbolica che altro, visto che non farà neanche un giorno di carcere ovviamente

[@ZY1982]

Per favore, smettiamola di dire "un anno e mezzo di carcere". Documentiamoci magari su cosa voglia dire "pena sospesa".

[@Adreaviking]

Ciao SHY! in merito alle moleste alla Baccaglia, sono tra le persone che ritiene la pena, prima che esagerata, inutile. L'ambiente del carcere non insegnerà al molestatore alcunché, se non, probabilmente maggiore misoginia, in quanto sicuramente, riterrà la Beccaglia responsabile per la sua sofferenza in carcere. Ritengo che una multa, anche salata, possa essere la giusta punizione. Ma pur sempre di punizione si parla. La questione è, a parer mio, che il problema più grande sia la mancanza di misure rieducative che aiutino, i condannati (in generale) a riprendere la loro vita migliori di prima del reato. Ad esempio, un percorso che aiuti a sensibilizzare quanto sia orribile subire una molestia, potrebbe portare sicuramente ad una rivalutazione delle proprie idee. Il molestatore, quindi, ne uscirebbe con altro livello di rispetto per le donne in generale. Una contromisura come quella che suggerisco, unita ad una migliore informazione attiva, sia nelle scuole, che nelle reti televisive, sicuramente avrebbe maggiore funzione di prevenzione, piuttosto che buttarla sulla pena esemplare, che non ha mai insegnato niente alla popolazione. Spero di essermi spiegato dignitosamente. Adoro quello che fai, un abbraccio!

[@chrisogbo]

Saluti a te mandami un messaggio privato. Come guida agli investimenti, voglio presentarti qualcosa di redditizio 🔝

[@Lorenzo8690]

Per me questa condanna è un po' un "insulto" a chi ha subito violenze sessuali molto più serie, si tratta di una sproporzione, perché se per una (squallida) pacca di culo (da punire chiaramente) dai un anno e mezzo e un risarcimento di 10000 euro (o forse più) Come si dovrebbe condannare, in modo proporzionato, chi magari commette uno stupro violento? Parliamo pur sempre di violenza sessuale. Come si dovrebbe sentire chi ha subito uno stupro e ha visto il proprio carnifice farsi qualche annetto in carcere mentre per una orrida pacca di culo quest'uomo è punito così severamente? La si può vedere un po' come dici te, che questa condanna è simbolica, e mostra un cambiamento di rotta del paese, bello per carità, un giusto monito se vogliamo, ma è davvero questo il caso che si vuole usare per dare l'esempio? Comunque chiedevi anche quale secondo noi sarebbe la pena corretta, credo un risarcimento di circa 5000 euro e un 3 mesi di servizi sociali inerenti al reato che lui ha commesso sarebbero stati più che sufficienti

[@Luciaamancuso]

Sono completamente d'accordo con te sulla questione delle molestie a Beccaglia. Mi auguro più sentenze di questo tipo in futuro.

[@mattb925]

La pena secondo me ci sta. Una persona è stata non solo umiliata, ma è stata umiliata in diretta, davanti ad un pubblico. Per forza di cose questa deve essere un'aggravante. Secondo me è un aggravante anche che stesse lavorando lei, si potrebbe argomentare che sia un momento anche di maggiore vulnerabilità, dove lei non può dire proprio qualsiasi cosa.

[@MrGuf92]

Sarò impopolare e boomer ma la pena è parecchio eccessiva. Le sentenze per me vanno constetualizzate nel paese in cui sono commesse, quindi non mi puoi dare 1 anno e mezzo per questo e 22 anni per 150 omicidi, o rinchiudere ragazzi per mesi per proteste a scuola, o altre cose decisamente piu gravi ma con pene decisamente piu lievi. Quindi come pena è eccessiva, bastava una pena pecuniaria alta e finiva li.

[@BrioRob]

Ciao Shy spero tu legga questo commento... secondo me la condanna è stata spropositata. Sono d'accordo solo con la parte della rieducazione e che non debba ovviamente andare in carcere ma penso che da un punto di vista di gogna mediatica e dal punto di vista di avere una "macchia indelebile sulla fedina" sia tutto un po' eccessivo. Non ci piove che il gesto debba essere punito e chi ha sbagliato debba pagare ma credo che il problema abbia a che fare con il ragionare per assoluti. Si sono create delle fazioni: chi da una parte fa passare il gesto per un niente di che e chi invece lo vede come un crimine imperdonabile. Chi si accanisce nei confronti di chi compie un errore quando poi chi lo commette ne è sinceramente pentito e comprende l'errore del gesto non genera giustizia ma soltanto una guerra ideologica in cui ci saranno vittime sia da una parte che dall'altra, è come voler farsi giustizia con un'altra ingiustizia il che non porta a nulla se non a una guerra in cui ognuno scava delle trincee anziché costruire ponti poi utili ad arrivare ad una conclusione logica e basata sull'empatia e il rispetto del prossimo. Diverso ovviamente il discorso nel caso si tratti di recidivi e di chi proprio non vuole capire.

[@Alessandra7991]

dubito che sia sinceramente pentito di ciò che ha fatto

[@alicegaiba]

@@Alessandra7991 anche io. Secondo me è pentito solo di averlo fatto davanti alle telecamere

[@francescodamico7621]

Colpirne uno per educarne cento. Tutto molto attuale, tutto molto italiano.

[@bergno9979]

14:11 punto più alto non solo di questa puntata, di tutto il canale.

[@riccardo4236]

di tutti i canali

[@garysquarepants898]

❤️

[@garysquarepants898]

UP!!!!

[@pulpbari]

Solito problema di quando un caso diventa mediatico, in altri contesti non sarebbe andata a finire così, condanne penali per un gesto del genere è esagerato

[@nonleggolerisposte5921]

Il terzo genere, corpo 3, seleziona "C". Basta discriminazione. Vogliamo la terza scelta di sesso durante la selezione dei personaggi, dei bagni e di molte altre cose. È una vergogna che nel 2022 ancora non ci sta la terza opzione oltre a uomo e donna.

[@bohnonlosoahahah]

Ieri stavo guardando i video della gialappas sulle vecchie edizioni del grande fratello. Le palpate erano la normalità anche non volute da entrambi i sessi. E altre cose come per esempio atti di bullismo e body shaming erano la normalità. Cosa che fa strano vederlo oggi. E stiamo parlando solo di 10 anni fa. Purtroppo la società va avanti e le persone rimangono indietro nei usi e costumi, e si finisicono in queste situazioni. Persone che compiono atti gravi, inconsapevoli che siano gravi perchè la cultura italiana le rendeva quasi normali. Quindi da un certo punto di vista sono atti da condannare, ma dall’altro bisogna dare attenuanti e considerare questo divario culturale. Perchè l’uomo non è un criminale pericoloso. Ma è stato abituato a questo comportamento considerato “normale” fino a qualche anno fa.

[@barondemonio95]

Non è un criminale pericoloso perché non ha ammazzato nessuno, ma magari ha palpato anche in maniera peggiore altre sconosciute se era tanto convinto che fosse lecito e solo uno scherzo. Aldilà di questo, se è un gesto che siamo giunti a considerare irrispettoso e molesto o che dà quantomeno fastidio a chi lo subisce, perché questo qui dovrebbe poterlo fare impunemente o quasi e invece io e te ci dobbiamo comportare in maniera rispettosa?

[@bohnonlosoahahah]

@@barondemonio95 secondo me ha poco senso, perchè, col tuo stesso ragionamento inverso, magari può essere la prima volta frutto di una situazione particolare e poi non si può condannare una persona per ipotesi. In più il mio discorso è più ampio perchè sto cercando di interpretare un fenomeno sociologico generale, quindi non su di lui in particolare ma a persone simili a lui nella nostra società. E non ho detto che non deve pagare, ma la sua pena è stata troppo severa perchè il suo caso specifico è diventato un caso nazionale quindi i danni provocati indirettamente sono maggiori rispetto a una quanto dovrebbe pagare di base se non vi fosse finito sui giornali.

[@-GTN-]

Dobbiamo capire che i nostri gesti e le nostre azioni hanno un peso, nel bene e nel male. Nel secondo caso ne paghi le conseguenze. C'è un detto napoletano che dice "faje male e piensece, faje buon' e scuordete" (fai del male e pensaci, fai del bene e scordatene), che è stato un grande insegnamento per me.

[@francescomarzotto]

C'è un bellissimo video-essay di Philosophy Tube sulla difficoltà di svolgere la procedura di transizione in Inghilterra, che si chiama: "I Emailed My Doctor 133 Times: The Crisis In the British Healthcare System" Il tema non è proprio entusiasmante di per sé, ma il modo in cui lei lo racconta e le conclusioni che trae riguardo potere, responsabilità e discriminazione sono ampie e molto significative. Consiglio a tuttə :)

[@Aniret1039]

Grazie, volevo scriverlo anche io!

[@Patcha_it]

Dalle mie esperienze, devo dire che Amazon ha ridotto di molto il packaging... mentre devo dire che IKEA mi ha deluso.

[@yuridezanet7560]

1 anno e mezzo come pena è eccessiva, in effetti, ma vorrei soffermare l'attenzione su una cosa: 1 anno e mezzo, scontabile molto più semplicemente attraverso percorsi alternativi di rieducazione. Non è una brutta idea, anzi, lo scopo della pena dovrebbe essere quello di rieducare la persona, e il percorso alternativo consente di incitare l'impegno e se dimostri di aver capito l'errore e come evitarlo in futuro ne viene fuori una pena ben proporzionata. Se invece non ti piace, sei convinto che quella pacca sul culo proprio se la meritava e che l""omo c'ha da fa cossi" stai al fresco molto più a lungo. Non è una cattiva idea secondo me. Also per chi dice "eh ma c'aveva moglie e figli gli avete rovinato la vita" pensa cosa insegna a quei figli e come tratta quella moglie, se si permette di spalmare cinque dita sul culo di una sconosciuta.

[@mercuryfaith]

Ma secondo te, il tizio che ha palpeggiato il diretta quella giornalista e che si è visto la sua privacy completamente violata per una macchina mediatica e per un cannibalismo popolare da quattro soldi che da potere solo a chi ha già potere, cambierà atteggiamento o proverà vendetta e rancore per il resto dei suoi giorni e diventerà peggio?

[@wishmao111]

Secondo me la sproporzione della pena è percepita da quell'anno e mezzo di carcere, convertibile in blablabla. Se fosse stata direttamente una pena pecuniaria a quattro zeri ed un percorso rieducativo, magari questa notizia non avrebbe fatto tutto il rumore che ha generato nelle ultime 24 ore. Poi non saprei valutare "un tanto al chilo" la gravità di una pena a seconda della situazione, ma in questo caso ho la lucidità di considerare violenza sessuale ciò che il tifoso viola ha fatto alla giornalista. Sono anche cosciente che, nella mia bolla di amicizie, sono probabilmente l'unico a pensarla così.

[@thisistheking827]

Esatto ma poi il fatto che abbia moglie e figli è una cosa alla quale è LUI che deve pensare quando esce di casa, non sono una scusa per passarla liscia se fai le cazzate ma una tua responsabilità che ti dovrebbe rendere ancora più attento, quindi ben venga la rieducazione più che la somma di denaro

[@drayconfury]

Boh, non lo so... Sinceramente io non credo a questi "percorsi di rieducazione"... Almeno in questo caso... Non è un soggetto incapace di intendere e di volere... Toccare il sedere a qualcuno, senza consenso, penso sia da considerarsi un'ovvietà che quel gesto non faccia alcun piacere alla vittima... Sono convinto che, l'aggressore, era conscio che quel gesto non avrebbe fatto piacere alla giornalista... Se così non fosse, sarebbe stato comune che questo qui, appena vede una bella donna per strada, vada a palpeggiarle seno o sedere... Ne dubito... Quindi, andargli a spiegare: guarda che ciò che hai fatto è sbagliato, lo trovo un pò ridicolo... Credo che il gesto sia stato fatto per via di un contesto (passami il termine) "balordico": dopo partita, forse qualche bicchiere di troppo, euforia, presenza di amici, il voler mettersi in mostra, la cosiddetta "ca**ata... Grave si ma, in quel momento, percepita come appunto una ca**ata... Magari, preso da solo, non si permetterebbe mai di fare una cosa del genere e può darsi che, in un contesto familiare, possa essere anche una brava persona con moglie figli... Questo, ovviamente, non diminuisce la gravità della questione, motivo per la quale, è giusto che ne paghi delle conseguenze... Ora, riguardo la pena in se, penso anche io che un anno di carcere sia eccessivo, ma ritengo più appropriato, magari, un periodo di arresti domiciliari, seguito da lavori socialmente utili...

[@thisistheking827]

@@drayconfury ma è proprio questo il punto! Il contesto non dovrebbe giustificarlo, non importa se sei allo stadio o in barca a vela, devi sempre essere rrsponsabile e magari, alla fine del suddetto percorso, alla prossima partita brillo o no non palpeggerà...tu duci "da solo non lo farebbe".. ok ma non lo farebbe per moralità credendo che sia sbagliato o solo perchè "sa di non poterlo fare ma vorrebbe"? Perchè il fatto che in dato contesto lo abbia fatto denota a mio avviso proprio la seconda ipotesi e appena ha avuto l'occasione di essere "giustificato" dal contesto ecco che è partita la mano, quindi a mio avviso la cosa della cazzata fatta per goliardia deve finire e basta e le persone devono pagare per le"cazzate" senza che si possa pensare a cose come questa della "situazione particolare" a mio avviso

[@cam9529]

Per quanto riguarda il tema Trans, si conferma un’ulteriore volta come la mentalità anglosassone sia polarizzata e estremista nei confronti della questione. Si passa da persone che affermano che “ non esistono i generi sono solo malattie mentali dovrebbero arrestarli tutti” direttamente a “un bambino di 8 anni è sufficientemente grande per scegliere il proprio genere” I generi sono costrutti sociali? Si, ma non si scelgono. Trovo corretto snellire la burocrazia, ma un adattamento di genere DEVE essere fatto attraverso un percorso psicologico e psichiatrico adeguato. Più volte in Italia (anche se in maniera minore rispetto a chi ha fatto una transizione adeguata) ho avuto modo di vedere transessuali legati ancora pienamente ai bias di genere di origine, così come altri che con amici medici sono riusciti a saltare alcuni controlli. L’atto di avvicinamento a un altro genere non è sempre legato a una disforia, alle volte può esserci dietro una parafilia o un disturbo narcisistico non riconosciuto, che rende pericoloso per il soggetto la transizione. Non si parla di caramelle, è una cosa seria e ha bisogno di procedure e tempi. Si snellire la burocrazia inutilmente lunga, ma non a discapito del metodo corretto

[@chrisogbo]

Saluti a te mandami un messaggio privato. Come guida agli investimenti, voglio presentarti qualcosa di redditizio 🔝

[@Lollonman1]

Io ho l'impressione che nel tempo il tentativo (giusto) di limitare alcuni gesti invasivi e sgradevoli che sono sempre stati però visti con una certa leggerezza dai più, abbia portato a prendere delle contromisure che sì, a volte risultano esagerate. Sarà sicuramente frutto della società in cui sono cresciuto, ma quando io penso a una cosa come UN ANNO E MEZZO DI CARCERE, una palpata, il catcalling o una qualunque altra molestia in quest'ambito non sono il tipo di colpe o reati che mi vengono in mente. Sanzioni monetarie importanti, obbligo di frequenza per corsi di rieducazione, addirittura se parliamo di carcere vedrei meglio periodi di detenzione di 2 settimane/un mese, ma non riesco a capacitarmi di come un gesto meschino sia sufficiente a vedersi potenzialmente togliere 18 mesi della propria vita (indipendentemente poi da quanto tempo uno passi effettivamente in prigione o no). Il fatto stesso che per una pacca/palpata si utilizzi lo stesso termine usato per uno stupro mi sembra una deriva assurda con solo effetti negativi sulla questione: come fa a non perdere di valore il significato di "violenza sessuale" se poi, quando qualcuno ti dice di essere stato violentato, poi scopri che gli hanno toccato il sedere in metropolitana? Onestamente fatico a mettere le due cose sullo stesso piano e credo debba essere così, sensibilizzare (e farlo con serietà è sacrosanto), ma questo non può passare dal trasformare tutto in stupro e di fatto passare poi al salto logico successivo, quindi normalizzare pene di una violenza completa applicabili anche a gesti di entità decisamente inferiore.

[@Patasgrulli]

Pero' ci sono 2 cose: tendiamo a usare "violenza sessuale" e "stupro" come sinonimi ma non lo sono. Quando si parla di stupro è chiaro a tutti che si parli di penetrazione, ma la violenza può avere diverse forme. Capisco la resistenza, anche io se sento la frase "sono stata violentata" capisco una cosa specifica, ma in realtà pensandoci bene una persona violenta non per forza deve ridurti in fin di vita per essere definita tale no? E' violento anche uno che ti aggredisce verbalmente o che ti spintona. Se questa persona nell'essere violenta compie atti di natura sessuale ha del tutto senso definirla "violenza sessuale". Non dovremmo rivestire il nome giuridico del reato con un nostro parametro di gravità. E' ovvio che a tutti sia chiaro come l'atto penetrativo sia il più definitivo, ma non per questo tutto ciò che è meno invasivo non dovrebbe avere rilevanza penale. Non è solo una questione di una palpata e via, si parla anche del risvolto psicologico, del non sentirsi sicuri, dell'umiliazione. Tutte cose che hanno una rilevanza che non andrebbe ignorata. Nonostante tutto capisco che i 18 mesi possano essere visti in maniera eccessiva ma qui arriviamo al secondo punto. Come stanno scrivendo in molti non se li farà i 18 mesi di carcere, farà appunto un percorso che potrebbe essergli utile, perciò è un falso problema.

[@Lollonman1]

@@Patasgrulli per mille reati diversi i mesi di prigione non vengono effettivamente scontati, ma questo non vuol dire che quindi dare pene al di sotto del minimo che ti obbliga al carcere possa essere fatto con una certa leggerezza. 2 anni di carcere è un periodo di reclusione che viene dato per reati anche molto gravi in presenza di alcune attenuanti, è impossibile a quel punto non paragonare le due colpe e chiedersi se una palpata sia paragonabile a questioni ben più gravi. Il risvolto psicologico lo capisco perfettamente, capisco sia la sensazione di impotenza/vergogna, sia l'insicurezza che una cosa del genere può causarti nella vita di tutti i giorni. Il punto però è che per la marea di risposte diverse che abbiamo allo stesso "insulto" può condizionare la pena in modo limitato, altrimenti uno schiaffo se portato in tribunale potrebbe essere punito con 2-3 anni di reclusione se ha causato ripercussioni importanti dal punto di vista psicologico sulla vita della persona e sinceramente anche questo a me sembra esagerato. Non sono esperto di giurisprudenza ma per queste cose ci sono i processi in ambito civile e i risarcimenti. Infine riguardo la terminologia, violenza sessuale ha un solo significato. Potrà essere un problema di percezione per come è stato utilizzato il termine nel tempo, ma di fatto se hai subito violenza sessuale l'immagine che ti viene in testa è una sola e per questo espandere il termine ad altre situazioni è semplicemente sbagliato, perchè o si porta lo stesso a perdere progressivamente efficacia nel tempo, oppure (cosa più probabile) si caricano di colpe o di risvolti negativi delle situazioni per loro natura non così gravi. Ben vengano le sanzioni e i corsi di rieducazione, sarei pure più a favore della gogna pubblica che del togliere potenzialmente la libertà a qualcuno per un tempo così lungo per una pacca o una palpata.

[@Patasgrulli]

@@Lollonman1 dicendo "non sono esperto di giurisprudenza" hai centrato anche il mio punto. Non lo sono nemmeno io ed è per questo che faccio fatica ad indignarmi per questa pena nello specifico. Perché poi nell'effettivo non lo so quanto si possa punire lo schiaffo, il pugno, la canna trovata nell'auto o cose simili e magari potremmo scoprire che hanno pene molto più lunghe di ciò che immaginiamo. L'unica cosa su cui mi baso è che se il giudice ha dato questa pena è perché si è mosso all'interno dei confini del codice penale, quindi per questo tipo di reato è comunque prevista una rilevanza penale e non solo amministrativa e su questo io sono d'accordo perché stai comunque commettendo un atto su una persona. Ti dirò che se le pene non venissero sospese non darei comunque nemmeno un giorno di detenzione effettiva perché anche io lo troverei smisurato ma soprattutto non efficace. Chiudo dicendo che, ripeto, anche a me nel linguaggio comune "violenza sessuale" fa pensare solo a una cosa. Però le palpate sono atti sessuali e rientrano in quel reato, non penso proprio che sul codice ci sia scritto "reato di palpata".

[@bsaele]

Shy, vinci per noi la battaglia a favore degli imballaggi! Siamo con te e con la tua azienda: "La cura del dettaglio è fondamentale, dall’etichetta al packaging, perché il nostro obiettivo non è solo il prodotto finale ma offrire un’esperienza che racconti l’anima della nostra Isola." 💪💪👍🏻👍🏻👍🏻

[@DorianYarg]

Non capisco perché devo avere un'opinione su persone che vogliono sottoporsi ad un intervento di chirurgia. Se io volessi rifarmi il naso, non vorrei che nessuno potesse arrogarsi il diritto di avere da ridire. Allo stesso modo se una persona vuole rifarsi il seno o levarselo non vedo perché la gente dovrebbe avere un'opinione a riguardo.

[@doriangray2001]

Io sinceramente ci penserei a mettere un buffer di qualche tipo. Oramai c'è gente che fa una procedura al settimana. Non è eticamente giusto e dovrebbe essere un settore più regolamentato

[@rdg7990]

Non è tanto la chirurgia in sé, sono le conseguenze che hanno sugli altri (sulle donne, più specificatamente). Insomma, se a livello burocratico si ammette che un uomo è una donna, questo puó entrare nei rifugi femminili, competere con loro nello sport, usufruire delle quote rosa e di tutti quei bonus destinati alle donne, essere messo in cella con loro ed essere conteggiato nelle statistiche. E prima che si caschi dalle nuvole con un "embé?" vi invito a ragionare su quale sia il motivo per cui certe cose sono divise per sesso in primo luogo. - I rifugi sono per le donne che scappano dai mariti violenti, devono potersi sentire protette in quell'ambiente e un uomo stonerebbe. - Le differenze fisiche rimangono anche se ci si imbottisce di ormoni. Nello sport è accaduto troppe volte che un atleta mediocre diventasse il primo in classifica competendo contro le donne. - Le quote rosa e altri bonus esistono per mettere una temporanea pezza agli svantaggi dovuti alla sottile discriminazione che le donne si portano dietro da secoli, discriminazione basata sul sesso non sulle favole. È ingiusto che un uomo, tra l'altro cresciuto come uomo e inserito nella società come uomo (sì, anche se non si sente mascolino come gli altri), usufruisca di questi bonus. - Il carcere, come si sa, crea bestie. Figurati che succede a mettere insieme uomini e donne. Le molestie e le violenze sessuali si moltiplicano, e infatti così è successo. - Inserire le donne trans nelle statistiche che parlano di donne possono portare a conclusioni false. E anche questo già si è visto, dove nelle statistiche americane improvvisamente nella storia c'è un picco di donne che si macchiano di omicidio. Tutto ciò rende ancor più problematico la proposta di snellire la burocrazia facendo bastare l'autodichiarazione. Sai quanti malintenzionati improvvisamente si riscopriranno donna durante un processo penale (senza che ve lo immaginate, succede già). Mi dispiace per quei pochi che davvero soffrono di disagio psicologico guardando il loro corpo allo specchio, e gli auguro di trovare un buon psicologo e la pace interiore. Però bisogna capire che non è giusto calpestare i diritti di metà popolazione per loro. Ah, il motivo per cui non sto parlando dei disagi che gli uomini trans arrecano agli uomini è perché... Non ce ne sono. Non ha bonus da rubare, negli sport sarà sicuramente meno bravo, non incute timore, e in un eventuale scontro fisico é molto probabile che perda. Gli uomini non si sentono minacciati da eventuali intrusioni femminili nel loro gruppo perché banalmente non c'è niente da temere. A sessi invertiti invece i motivi sono quelli elencati sopra.

[@lupesiodelupis241]

@@rdg7990, la soluzione è non avere quote rosa né bonus destinati alle donne. Ma poi, se un uomo scappa dalla moglie violenta, dove va?

[@DorianYarg]

@@doriangray2001 Ma chi sei tu per valutare l'etica delle persone? E cosa c'entra l'etica con la chirurgia estetica? E cosa importa a te se qualcuno si sottopone a interventi estetici?

[@DorianYarg]

@@rdg7990 I rifugi spetterebbero loro di diritto dato che vivendo in una società transfobica come la nostra, le aggressioni fisiche e verbali sono all'ordine del giorno. Se per te stonerebbero, pazienza, ti informo comunque che non si tratta di un coretto (e lo stesso vale per le quote rosa). Per lo sport si procederà con regolamentazioni interne, e comunque la questione riguarda un così ristretto numero di persone che non mi pare il caso di fare polemiche così accese. Le violenze sessuali nelle carceri avvengono da sempre, la soluzione è vigilare. Che una persona transgender donna vada nel carcere delle donne e che una persona transgender uomo vada nel carcere degli uomini non cambia nulla di una virgola. Ogni detenuto va protetto da eventuali molestie. IL "problema" delle statistiche che sollevi è talmente ridicolo che non serve nemmeno prenderlo in considerazione.

[@Vypra.hellbound]

Una risarcimento, anche da 800 euro, ma 1 anno e mezzo per uno schiaffo sul culo, stai solo facendo l’opposto, inizi a farti odiare. A quel punto davvero mi fa pensare al gattino che sbraita per terra quando ti avvicini. Anche se con un metodo del genere invogli a denunciare il falso per sperare ti paghino. Boh, no, non ho qualcosa di valido da proporre come alternativa ma sicuramente a parer mio 1 anno è mezzo è esagerato almeno di 200 volte

[@chrisogbo]

Apprezzo i tuoi commenti, contattami direttamente al numero sopra per ulteriori opportunità di investimento e raccomandazioni

[@edwardnewgate2869]

L immancabile "forza pallone!" Detto senza emozioni mi fa sempre morire 😂😂

[@fdl5825]

A me invece suona sempre come una nota "stonata" una presa per il culo a tutti quelli che tifano e amano il calcio. Soprattutto detto con un tono di chi si sente "superiore". Preciso che io non amo e non seguo il calcio, non guardo le partite, ma non mi sento più intelligente, più furbo o superiore invece a mia moglie che è una grande appassionata... Non capisco la sua passione, non la condivido ma la rispetto... Quel FORZA PALLONE, invece ogni volta mi sembra una grossa perculata e mancanza di rispetto

[@matteolonati3090]

@@fdl5825 condivido al 100%, e nemmeno io seguo il calcio (ma sono molto fan di altri sport).

[@akordia100]

Qualcuno all'EPPA è mai stato in un fastfood? No, perchè i loro imballaggi saranno anche riciclabili all'82%, ma li non ci sono cestini per riciclare.

[@xmisantrop]

In una società dove si punti materialmente alla parità di ogni singolo, bagni e spogliatoi sono gli stessi per tutti e puntando a ciò dovremmo partire da un' emancipazione di sé stessi, accettandoci, così da garantirci una conseguente "civilizzazione". Innanzitutto al pari con la liberazione del mostrarsi per come si è senza preoccuparsi dell'altrui opinione, dovrebbe esserci anche un'apertura mentale verso un sano rapporto con l'atto sessuale, evitando di creare tra noi casi di repressione che potrebbero, come troppo spesso accade, avere risvolti deprecabili. Lo so che a chi non paia già troppo impudente come proposta, possa allora apparire utopica ma secondo me lo rimane finché non lo si inizia ad attuare, se ci si limita a non farlo, cercando giustificazioni morali o altro, bisognerebbe anche ammettere che si stia scegliendo di non fare la propria parte per tentare di migliorarsi, migliorandoci, accettando invece la situazione per come sia, forse perché le pagine di cronaca ci destano sensazioni che sentiamo la necessità di voler provare.

[@TablossAF]

"violenza"=dare una pacca a una giornalista donna "Goliardia"=Stessa scena sconosciuta palpa il sedere del giornalista di Sportitalia,il giornalista ride imbarazzato,la ragazza ride,in studio ridono

[@chrisogbo]

Saluti a te mandami un messaggio privato. Come guida agli investimenti, voglio presentarti qualcosa di redditizio 🔝

[@robbe1534]

1 detenuto in carcere per un anno ci costa 50000€, oltre al fatto che la detenzione è anche una tortura psicologica che non migliora il detenuto. Ha senso che il popolo paghi 75000€ per torturare psicologicamente una persona per 1 anno e mezzo perché ha dato una pacca sul culo ad un'altra persona? Per me è assurdo che ci si ponga la domanda. La soluzione a breve termine è sempre rieducare, quando possibile. La soluzione a medio termine è migliorare l'educazione scolastica per sensibilizzare riguardo a certi gesti. La soluzione a lungo termine è rendere le carceri un luogo il più possibile rieducativo e non punitivo.

[@adramelch82]

Non ha senso neanche fare un costosissimo processo per una cazzata del genere. Essendo la prima volta, la pena giusta dovrebbe essere una multa da 1000 euro + tot ore di volontariato + 50 ore di corso per sensibilizzare il cretino sulla questione del rispetto delle donne. Insomma: lo strumento giusto per una molestia del genere sarebbe un decreto penale di condanna. Chiarendo al tizio che, alla seconda bravata, finisce davvero sotto processo e rischia pene sia pecuniarie, che penali più serie.

[@robbe1534]

- le multe non hanno senso perché è come dire che i ricchi sono più liberi dei poveri. - il carcere non ha senso perché causa del male a chi ci finisce senza portare alcun beneficio. Il 99% degli italiani non sa cosa significa affrontare un processo penale e stare in carcere, quindi non si disincentiva il reato con una punizione che non si conosce. Se invece venisse mostrato ogni giorno agli italiani un processo e come stanno le persone in carcere, allora capirebbero quanto è terrificante la giustizia italiana e forse si ribellerebbero (se non fossero italiani). - le ore di volontariato non insegnano ciò che il criminale deve imparare. - un corso che sensibilizzi riguardo il rispetto della donna è l'unica cosa che ha senso ed è già una punizione molto grande, cioè sono 50 ore di vita. Se ripete il reato, si aumentano le ore che deve fare. Per funzionare, una pena simile deve poter essere data molto facilmente in modo che l'idea sia "dò una pacca sul culo e faccio 50 ore di corso, oppure evito?" e la risposta sarà praticamente sempre "meglio evitare" che è il vero obiettivo.

[@adramelch82]

@@robbe1534 Esatto. Alla fine l'unica cosa che conta è che la pena venga comminata al volo e che tu debba impiegare parte del tuo tempo libero per espiarla. Carcere e Processi in questi casi non servono.

[@tiziocaiosempronio7106]

divertente come qualche anno fa le zuccheriere siano diventate illegali obbligando ad utilizzare lo zucchero monodose ed ora si torni indietro ahahah

[@chrisogbo]

Saluti a te mandami un messaggio privato. Come guida agli investimenti, voglio presentarti qualcosa di redditizio 🔝

[@Blackphys]

Credo molto nelle terapie in cui si fanno confrontare le due parti a confronto: la vittima e l'incriminato. Penso che il carcere serva per le persone altamente pericolose, e che comunque andrebbe rivisto anche per loro e deve avvicinarsi di più al concetto di carcere riabilitativo piuttosto che essere principalmente contenitivo. Quindi 1 anno e mezzo di carcere per una molestia lo ritengo esagerato, però apprezzo il percorso di accompagnamento psicologico per riconoscere l'errore e secondo me il confronto vittima-molestatore, (mediato e in sicurezza ovviamente) sarebbe servito ad entrambi, alla vittima per contestualizzare quello che è successo e al molestatore per capire un disagio che non poteva prevedere.

[@tilinzen]

1:12 "qualche trasmissione, magari radiofonica..." BEH BEH BEH

[@alessiomuccio2795]

Minchia, un anno e mezzo è tanto. Una roba così meritava una mezza dozzina di mesi al massimo

[@danielesubrizi]

Un appunto sulle zuccheriere nei bar, in teoria non si possono mettere. Direttiva della CEE n° 111 del 2001 (recepita dal nostro Paese con il DL n° 51 del 2004).

[@roberto3084]

Per me condannare una persona per violenza sessuale per un gesto del genere è assurdo Per un discorso legato alla proporzionalità della pena Perché non esiste che la sofferenza che ha subito questa persona possa essere paragonata a 18 mesi di carcere Il reato di molestia sessuale è più appropriato con una pena detentiva massima di 6 mesi o una ammenda fino a 560€ Il punto secondo me sta nel applicabilità della cosa perché in Italia non puniamo niente fino a che non diventa un caso di stato e poi dopo si pretende la testa delle persone. Secondo me pertanto sarebbe giusto applicare una fattispecie penale di minor gravità ma applicarla ogni qualvolta sia possibile e sensibilizzare le forze del ordine a finché perseguano questi reati

[@lorenzoperin9377]

Perfettamente d'accordo. Penso sia superfluo dire che il gesto è da condannare, ma sono 18 mesi. Un anno e mezzo senza lavoro, una fedina penale macchiata irrimediabilmente, un marchio che esclude un sacco di persone dalla possibilità di trovare un nuovo lavoro. Escluderei proprio la pena detentiva, è giusto che si vada nel penale, e piuttosto farei pagare un'ammenda molto salata, con annesse percorso di rieducazione e lavori socialmente utili. Realisticamente, sappiamo tutti che questa pena è di questa portata solo perché la cosa è diventata di dominio pubblico, e ha avuto una gran risonanza mediatica; altrimenti, chissà quanti giovani dopo la discoteca del sabato sera si ritroverebbero in carcere il giorno dopo.

[@alessandropanza2175]

No, io non sono d'accordo, una multa da 500 a 3000 euro, più 300 o 500 ore di servizio sociale sarebbe stato sufficiente.

[@arl1118]

Sentenza giusta che mi auguro farà giurisprudenza. Morale: se lasciate le mani in tasca non passerete nessun guaio e non dovete pagare nessun risarcimento.

[@GioJonnhyK]

Morale: se ti astieni dalla copula non hai bisogno della legge sull'aborto, Сuηt Carrier

[@arl1118]

@@GioJonnhyK Morale : se vai a lavorare in treno mai nessun vigile ti metterà una multa per eccesso di velocità, Carla Morosin

[@Faustobellissimo]

No, morale: se devi dare una pacca sul culo di una donna assicurati che non ci siano telecamere accese...

[@spyderman4206]

@@Faustobellissimo o meglio ancora, assicurati che sia la tua ragazza o che abbiate deciso di passare momenti di intimità.

[@thekyuwa]

Morale: se fosse rimasta in cucina non sarebbe successo nulla.

[@matteofee7069]

16 anni preso dalla moda del momento puoi cambiare sesso, dove stiamo andando...

[@uovoallacoqu]

Oggi avrei voluto mettere due pollicioni in su. Uno per il solito bel video e uno per le battutine divertenti che mi han fatta ridacchiare.

[@andrea_8431]

Secondo me il dilemma principale della questione molestie è che la loro gravità non sta nella singola pacca ma nel fatto che accadano spesso. Se una ragazza riceve una pacca o un un altro tipo di avance molesta magari sarà turbata, ma andrà avanti (ovviamente non parlo di stupri o fatti similmente gravi). Il problema nasce alla seconda,terza, ennesima volta perché la ragazza (o ragazzo che sia) in questione inizia a non sentirsi più sicura/o nell'ambiente in cui si trova e deve costantemente temere possa accadere. Proprio per questo anche a me sembra ingiusta la punizione sul singolo caso, perché un anno e mezzo di prigione per un gesto fatto così per scherzo è eccessivo. Io avrei optato per una pena pecuniaria piuttosto, senza sfociare nel penale. Però allo stesso tempo non vedo nessun altro modo per combattere le molestie se non attraverso punizioni esemplari, perché ovviamente è impossibile andare a punire ogni singolo caso. L'idea è che se a rischio di conseguenze serie chiunque inizi a pensarci due volte prima di fare un gesto molesto "così per scherzo", così da limitare il fenomeno. In conclusione non penso sia giusto nei confronti del fan, ma la nostra società ha bisogno di qualcosa del genere.

[@damedikid387]

Ti ricordo che punirne 1 per educarne 100 era uno dei pezzi forti del fascismo. Lo trovo comunque sbagliato. Io pago per il mio non per esser la gogna pubblica e retorica politica che magari "serve" al paese. È come se fai un incidente da ubriaco e per sensibilizzare sulle morti etc ti do il 41bis

[@andrea_8431]

@@damedikid387 Vero però (cosa a cui peraltro non avevo pensato scrivendo il messaggio precedente) nel momento in cui compi un gesto in televisione assume un significato simbolico ben più importante perché sotto gli occhi di tutti, e allora anche la punizione ha senso che sia esemplare.

[@mercuryfaith]

@@andrea_8431 Ok la pena, ma la necessità di eliminare la privacy del palpeggiatore che si ritrova nome, cognome, professione e luogo di residenza ovunque qual'è? Questà è una vera e propria campagnia di VENDETTA mediatica da parte di tutti per sfamare quella rabbia e quella violenza cannibale repressa che la gente ha. Cosa credi che succederà al tizio che si è visto NEGARE il diritto alla privacy? Capirà la gravità del suo gesto o porterà rancore e odio per il resto dei suoi giorni per essere stato gettato in pasto ai leoni utilizzando la sua maleducazione per rafforzare l'illusione che in realtà sia lui la vera vittima? E' più plausibile pensare che senza la gogna mediatica, il tizio in questione sarebbe stato perlomeno meno carico di negatività e più incline ad una vera e propria riabilitazione, forse anche senza l'utilizzo di una pena o di una sentenza giuridica.

[@andrea_8431]

@@mercuryfaith Per come la vedo io sarebbe stato molto peggio mandare il messaggio che gesti del genere possono restare impuniti. Detto questo la gonia mediatica non è quasi mai giusta, ma purtroppo inevitabile se fai qualcosa in diretta televisiva (e anche piuttosto prevedibile, pure da parte sua). Ti invito anche a non vedere le persone che giudicano (anche in maniera aggressiva) come represse e frustrate, così sembra di vivere in un mondo peggiore di quanto non sia. Sono più dell'idea sia un mix di superficialità e del piacere di porsi in una posizione morale superiore.

[@mercuryfaith]

@@andrea_8431 Ma quel'è il nesso logico tra impunito e necessità di violare un diritto come la privacy? Da quando ELIMINARE la privacy combatte efficacemente la deficienza e la maleducazione? Dire il maleducato che ha palpeggiato una giornalista è stato giudicato colpevole e gli si è dato 1 anno e passa di reclusione non era abbastanza? Sapere il nome e il cognome del tizio fa differenza sulla sentenza emessa? Cosa aggiunge alla narrazione? Niente di niente. Questo significa una sola cosa...che la gogna mediatica esiste e la gente è più cannibale e vendicativa che mai (come sempre del resto). Questo senza contare che quella sentenza, sarebbe stata possibile se la vittima in questione non fosse una giornalista con un potere mediatico enorme? Ancora una volta ci si preoccupa più di come si appare e di come far apparire gli altri e di come mostrare i muscoli che cercare di risolvere i casini PER TUTTI, senza distinzione di sesso, colore, religione o status sociale.

[@4BAK]

la pena contro la molestia è giusta. Aspettiamo di vedere quando si darà lo stesso peso anche quando verrà subita dal sesso opposto

[@astolfoonthemoon8331]

Sono d'accordo che sia stata inflitta al tizio una pena giusta, soprattutto perché, come ha fatto notare Shy, non è che lo chiudono in carcere ma può scontare la pena in forme alternative se fa un percorso psicologico. Faccio comunque uno sforzo di immaginazione per immedesimarmi in chi contesta quella pena, e penso che sostanzialmente il vero concetto di fondo, mascherato in vari discorsi che si leggono e sentono in giro, è che sostanzialmente la pacca sul sedere non è una violenza (secondo loro) ma un gesto maleducato, sgradevole ma innocuo. Come mai è considerato così? Secondo me per una questione di "normalità". Quando ero in terza media, c'era l'abitudine di dare pacche sul sedere, o proprio palpatine, alle compagne di classe. Ricordo con un certo orgoglio che, durante una "lezione" in cui la professoressa, tra le altre cose, parlò di questo argomento, io e un altro ragazzo venimmo elogiati dalle nostre compagne perché eravamo gli unici a non toccarle (anni dopo ho scoperto che quell'altro ragazzo è omosessuale, quindi posso vantarmi legittimamente di essere l'unico maschio etero della mia classe a non aver molestato le mie compagne di classe, ma nessuno mi darà una medaglia per questo 😒) Ricordo però che né la professoressa né le mie compagne di classe biasimavano particolarmente quel tipo di gesto. Ci venne spiegato che non andava fatto perché inopportuno, ma la professoressa era molto indulgente, in fondo eravamo ragazzi in pieno sviluppo ormonale, suvvia. La reazione sarebbe stata molto diversa, però, se i miei compagni avessero tentato, ad esempio, di violentare una compagna. E non solo la prof e le compagne sarebbero state inorridite, ma pure molti dei miei compagni di classe, se si fosse tentata una cosa del genere. Arrivo al punto: la pacca sul sedere è un gesto che probabilmente molti hanno fatto (magari da giovani) o hanno visto fare o lo hanno subito (anche maschi, a me è capitato, ad esempio) o se lo sono sentiti raccontare, e questa "normalità" credo lo faccia percepire da molti come una cosa maleducata e inopportuna, ma non definibile come "violenza", perché le "violenze" non sono normali. E' anche un gesto che si fa all'interno di una coppia, ad esempio, e su tiktok c'era il trend del tizio che dà la pacca al sedere a una donna convinto che sia la compagna, e poi scopre che ohibò era la sorella o la madre o qualcun'altra e giù grasse risate. Quindi, secondo me ruota tutto sulla normalità, o presunta tale, del gesto, che fa sì che per molte persone sia esagerato che sia considerato un reato e che ci siano condanne, che si rischi addirittura il carcere. (mi rendo conto che l'aneddoto sulla mia classe di terza media in realtà non serviva granché, ma volevo vantarmi del mio titolo di unico maschio etero non molestatore della terza D, voglio la mia medaglia!!)

[@victorialee1323]

La medaglia per essere un essere umano decente. Non so se l'asticella sia mai stata così bassa...🥲

[@MaxBrainDevices]

L’idea per ridurre l’inquinamento della carta: posta corrieri e quant’altro se la smettete di sbattere i pacchi posso imballarli un quarto e risparmiamo carta basta solo trattarli bene

[@meoueo]

penso a tutte le donne che hanno dato pacche non desiderate a me (donna)

[@Iceman_mike]

Denunciale

[@Dula8207]

Denunciale

[@bsaele]

14:15 Shy al compleanno del figlio coi piatti di ceramica e i bicchieri di vetro. LOL 😂

[@giovannizampieri5910]

Per quanto riguarda i diritti transgender, secondo me la vecchia legge era molto più sensata. Se hai davvero una disforia di genere, due anni ed una diagnosi non sono poi così tanti. Ma soprattutto, evitano che qualcuno possa approfittarne per fare il furbetto. Io sono un ingegnere informatico e sono "addestrato" ad individuare possibili bug ed exploit di un sistema. Vi porto un simpatico esempio di exploit della nuova legge: se fossi un criminale e venissi beccato, magari per reati violenti che richiedono processi lunghi, nell'arco di tre mesi farei in tempo a farmi riconoscere come donna ed essere inviato in un carcere femminile. Usate la fantasia per capire come questo potrebbe andare a finire male. Davvero mi sembra che ultimamente facciano le leggi col ... cuore, pensando che al mondo tutti siano buoni e cari e dimenticandosi che esisterà sempre una minoranza di persone malevole, pronta ad appigliarsi a qualsiasi cosa per ricavarne vantaggio. Spero che nei tecnicismi del testo legislativo abbiano almeno considerato questa possibilità

[@Ermespsi]

Ti assicuro che vivere 2 anni con i documenti sbagliati è tanto, soprattutto se è assolutamente arbitrario. Per quanto riguarda il tuo esempio, le leggi vengono sempre progettate per impedire il più possibile gli "exploit" e ci sarebbero mille modi migliori di farlo che non sono far aspettare tutti 2 anni per evitare un caso improbabile. Inoltre, è ampiamente dimostrato come le persone trans sono quelle a rischio di molestie nelle carceri e non il contrario, penso che se un uomo malintenzionato decidesse di adoperare dei cambiamenti enormi alla sua vita (e teniamo a mente quanto possa essere propenso un uomo molestatore a volersi fingere una donna) per entrare in un carcere femminile il risultato più probabile sarebbe una brutta fine per lui, te lo garantisco.

[@gabrieleriva5019]

Non si può cambiare sesso. Un uomo rimane uomo e una donna rimane donna. Detto questo si può vivere la propria sessualità come si vuole

[@bsaele]

Dal punto di vista medico le necessità sarebbero comunque legate al sesso biologico mettendo in evidenza pubblicamente il conflitto? Oppure a 2 anni dalla pensione accorgersi che il genere anagrafico non corrisponde più alle proprie esigenze per sfruttare l'opzione donna...

[@Ermespsi]

@@bsaele ci sono necessità legate al sesso biologico come anche necessità specifiche. Il pensiero che un uomo possa cambiare genere solo per andare in pensione un pochino prima è abbastanza ridicola, ma anche se fosse non vedo perché dovremmo impedire a tutta la popolazione trans di cambiare documenti con facilità solo per impedire questa eventualità tanto improbabile quanto innocua

[@bsaele]

@@Ermespsi non ho detto che non esistano necessità legate al sesso biologico, ho chiesto se sarà un problema evidenziare il conflitto... E poi, l'idea della pensione è ridicola perché non ci hai pensato tu prima? Io un pensierino lo farò, se mai riuscirò ad avvicinarmi a 2 anni dalla pensione...

[@zemotejebo4656]

Non difendo assolutamente il molestatore. Ma io gli avrei dato 2000€ di multa è recidivo. Perché se fosse successo il contrario non sarebbe successo niente.

[@7thson855]

Lo hanno detto in tanti ma mi aggiungo e cerco di dire cosa ne penso in maniera completa Sono d'accordo con la pena, forse un po' alta, ma di sicuro non immeritata, anche per la macchia penale lasciata; sono anche molto contenta della sospensione della pena sulla base del percorso psicologico, è una cosa estremamente positiva nonostante, e l'ho vissuto in prima persona, molte persone dal punto di vista della vittima vorrebbero in cuor loro veder il carnefice marcire tra le sbarre per un po'. Sono anche sinceramente contenta per la Beccaglia e per il fatto che abbia deciso di devolvere i risarcimenti in beneficienza. MAH, quando succede a parti inverse, come è successo per il giornalista Palmeri palpeggiato a Doha, non c'è la stessa levata di scudi e questo mi mette una tristezza abissale perché non è colpa dello patriarcato cattivone macista che non fa reagire l'uomo molestato dalle donne che hanno introiettato la mascolinità tossica (questo è uno spauracchio totalizzante che a tante persone che si definiscono femministe piace raccontarsi), ma semplicemente perché a una fetta di persone non gliene frega nulla perché sostanzialmente non empatizza, ad un'altra fetta sta bene perché "è una vendetta nei confronti del maschio bianco etero cis" ed in un altra fetta ancora sono li a fare gli scimmioni (o scimmione) a dire "eh ma dovrebbe ringraziare che una bella figa l'ha palpato" (senza nemmeno considerare che una persona possa essere gay, se tralasciamo che è violenza); sono davvero in pochi anche solo a parlarne e mi spiace un sacco. Per la questione trans Personalmente, essendo io stessa trans (non-binary tra l'altro) sarei già entusiasta se ci fosse da noi il sistema Scozzese già per come è adesso, sarebbe un sollievo, per cui di base sarei contenta anche di una soluzione più snella per cambiare i documenti più "profondi"; quello che però mi mette molta perplessità è la mancanza di necessità di un certificato che attesti la disforia di genere, conditio sine qua non dell'essere trans (al netto del fenomeno di "gender non-conformity" che, per ovvii motivi, vede la mia simpatia). Sinceramente non ho molti dati per esprimermi, ma è l'unica cosa che a occhio mi sembra seriamente problematica, non come il "problema" dei "maschi violenti che si fingono donne" che è una fandonia pretestuosa che gira da tempo, soprattutto in ambiente TERF.

[@ioriavanbasten9]

No, quella che citi non è una fandonia delle terf. Che per inciso non esistono. Ma è semplicemente la realtà. Le donne hanno il sacrosanto diritto di vivere in piena tranquillità i loro spazi senza maschi circolanti in quei precisi contesti. Sia per una questione di privacy e di dignità, sia per eventuali e possibili rischi di stupri e molestie.

[@7thson855]

@@ioriavanbasten9 Una cosa per volta, dalla più semplice alla più complessa da rispondere Purtroppo le TERF sono esistite, esistono e molto probabilmente esisteranno ancora per un bel po' nella misura in cui il termine indica persone che si dichiarano femministe e che escludono dalla definizione di donna le donne trans oppure manifestano idee e preconcetti transofobi oppure escludono le donne trans dagli spazi femminili: chiamale solo TEF perché non sono radicali o chiamale persone "Gender Critical", ma esistono (anche nella forma di intere associazioni, vedasi la WoLF) e da tempo propongono questo genere di posizioni, seppur non siano le uniche persone a farlo (lo fanno anche diversi individui conservatori). Secondo Non conosco nessun caso di uomini cis che hanno passato tutti i test diagnostici per la disforia di genere, che magari hanno pure iniziato la terapia ormonale (senza ammazzarsi per la disforia che causerebbe in persone cis) solo ed esclusivamente per accedere a spazi femminili e violentare delle donne: ovviamente questo non vuol dire che il fenomeno non possa esistere, ma se ci sono stati degli eposodi di questo tipo ti prego di linkarmi i fatti di cronaca, però le donne trans che stuprano altre donne (o uomini, perché no) non valgono, a meno che non le consideri donne (o le consideri meno donne o le consideri degli uomini proprio per aver stuprato), allora in quel caso però il discorso si sposta su una questione diversa. Ovviamente uno stupro è terribile in qualsiasi caso e siamo d'accordo, lo anticipo, sul fatto che sia un fenomeno *prevalentemente* (parola chiave) fatto da uomini su donne (anche trans); in ogni caso non esclusivamente. Terzo L'utilità della separazione di spazi esclusivi maschili e femminili è ampiamente dibattuta e ci sono stati diversi casi studio di spazi come bagni e spogliatoi condivisi che non hanno dato in alcun modo problemi di violenze sessuali; in ogni caso non ho gli studi sotto mano e non ho fortissime opinioni a riguardo, per cui non mi sbilancio molto in merito. Dico solo che in università dove vado io ci sono pochissimi bagni separati (non per chissà che "ideologia giender" ma semplicemente perché sono edifici storici) e nella mia esperienza non ho mai sentito storie di persone aggredite nei bagni e che l'imbarazzo (anche maschile, non ti credere) scompare in fretta. Edit: aggiungo che non è la silhouette stilizzata di una donna a fermare una persona violenta dall'entrare in un bagno delle donne, conosco personalmente persone che hanno passato dei brutti quarti d'ora per questo motivo

[@ioriavanbasten9]

@@7thson855 no, non considero le donne trans delle donne. Le considero banalmente delle donne trans. Quindi sempre e comunque dei maschi/corpi maschili. Con vissuti ed esperienze infinitamente diverse dalle donne. Assecondare socialmente alcune questioni non significa ignorare o negare il dato biologico. Quindi di donne che stuprino altre donne, quantomeno per questo specifico argomento, non ne esistono. Esistono maschi che in virtù della loro biologia e della loro anatomia maschile hanno compiuto delle violenze o delle molestie su delle donne. Quindi è perfettamente comprensibile che si possa mettere in dubbio l'utilità di bagni e soprattutto spazi misti come degli spogliatoi. E ancora di più non permettere che dei luoghi intimamente femminili possano essere accessibili alle donne trans o a chiunque con diagnosi di disforia o peggio con il self ID si percepisca donna o pretende di essere trattata come tale. I bagni, gli spogliatoi o tutti quei luoghi che presuppongano contatti intimi, ravvicinati o in cui possano esserci dei corpi nudi è sacrosanti che siano divisi per sesso e non per genere o presunto tale. La biologia non si cancella. E con essa la diversità corpi. Quelle che tu chiami terf sono solo donne che sacrosantemente difendono i loro diritti e i loro spazi. Il che sarà inevitabile. Non solo in funzione di ogni collegamento tra diritti trans e accesso a spazi femminili, ma anche a tutte le varie questioni giuridiche, sociali e linguistiche che siano inerenti alla gravidanza, al ciclo o al femminile. E ai vari tentativi di rendere neutro ciò che non potrà mai essere tale. O rendere maschile la gravidanza o la maternità. Avallando idiozie di uomini incinti, uomini col ciclo, persone incinte. Non avallare il negazionismo biologico non è transfobia. Quindi già a priori il termine terf non ha alcun senso.

[@ioriavanbasten9]

@@7thson855 no, non è la sola immagine a poter evitare un pericolo. Ma dei divieti o delle condizioni di anormalità potrebbero certamente ridurre i rischi. In un luogo in cui si spoglino dei bambini o delle ragazzine preadolescenti qualasiasi presenza di un adulto o di un maschio verrebbe certamente percepito in maniera diversa rispetto ad un accesso totalmente libero e indiscriminato. Semplicemente perché la sola presenza verrebbe considerata normale. Se in un determinato luogo c'è un divieto, verrebbe automatico percepire come allarmistica la presenza di qualcuno di estraneo in quel preciso contesto o spazio.

[@robertopiras8439]

Proprio la pubblicità di KZbin mi informa che Giorgio Armani ha messo in vendita il suo profumo ricaricabile. Quindi alla fin fine, il discorso del packaging fatto anche a Grandi Linee, un po’ decade. Tutto fa il marketing. Se venduto bene, anche il bene ricaricabile può diventare di pregio.

[@luca.ramble]

ok le conseguenze, ok la sensibilizzazione, ok il percorso psicologico..tutto irrimediabilmente sacrosanto...ma il rischio di 1 anno e mezzo di galera è da pazzi. fosse già una settimana di galera ti segna a vita psicologicamente e lavorativamente...è da pazzi. l'uomo maschio alpha che si permette di utilizzare la donna come fosse un giocattolo non lo posso vedere..ma nemmeno chi festeggia per 1 anno di galera.

[@valentino9672]

Per l azienda dove lavoro ho acquistato una ventina di tablet e una decina di portatili. Li ho personalmente tolti dalla confezione e configurati. Mi ha fatto star male. Le confezioni sono oscenamente piene di oggetti di plastica (bustine contenitore, imballaggi protettivi) probabilmente è materiale poco costoso, facile da produrre. Ma dato che non parliamo di alimenti basterebbe usare la carta!! Servono leggi severe per le grandi aziende tecnologiche, incentivi che abbattono i costi dei materiali sostenibili, e torniamo ai boicottaggi mi davano il senso di poter incidere individualmente.

[@BuonannoAntimo]

Faccio parte della tua bolla, mi spiace. E sì, anche se una donna avesse afferrato il pacco di un giornalista uomo, avrebbe dovuto pagare in maniera identica. In generale, certi comportamenti devono essere criminalizzati.

[@squass96]

È successo lo stesso poco tempo fa ad un inviato di sportitalia da parte di una donna, una pacca sul culo. Non dico non ci sia stata la stessa pena (ovviamente), ma non ne ha nemmeno parlato nessuno. Ovviamente penso che sia un gesto orrendo in entrambi i casi.

[@gretatrumperg4111]

Condanno il gesto del tifoso esagitato, forse non in maniera così punitiva ma per un semplice motivo, per esempio oggi leggendo il NYT ho letto di quella ragazzina di 14 in Iran deceduta a causa delle lesioni interne nelle parti intime dopo essere stata incarcerata per aver tolto il velo. Sono rimasto scioccato da questo fatto.

[@costantinoabosi8605]

@@squass96 il problema è che il giornalista in primis era divertito... Le ha pure richiamate facendo anche il fenomeno... Io come posso condannare un gesto simile se in primis quello che lo subisce non si indigna ma anzi ci sguazza??? Il conduttore stesso ha dovuto ribadire e condannare il gesto

[@william9506]

1 anno e 6 mesi...ma stiamo scherzando? Ma seriamente siete d'accordo? Onestamente mi pare una totale follia. Cosa sarebbe successo se quel tale avesse toccato la giornalista 10 cm più in su, sulla parte bassa della schiena? Sarebbe stata lo stesso una "violenza sessuale" o semplicemente un banale tocco di chi ti tocca per farti un dispetto? Violenza sessuale è quindi toccare volontariamente e senza il preventivo consenso una determina zona del corpo altrui? Se sì, quali sono le parti del corpo altrui che se tocchiamo ci fanno ricadere nell'alveo dei violentatori sessuali? Solo il pene, il seno e la vagina, o anche altre parti come le cosiddette zone erogene (che secondo wikipendia comprendono anche l'ombelico, il collo ma anche il retro delle ginocchia e la punta del gomito)? Il sedere è considerato una zona erogena? Mi sembra che così non sia (potrei sbagliarmi, attendo confutazione). Colui che ha toccato il sedere della giornalista ha sicuramente compiuto un gesto immorale secondo il comune sentire e merita di essere pecuniarmente sanzionato, anche pesantemente. Ma di qui al carcere di 1 anno e 6 mesi ci passa un abisso di infermità mentale, tale pena è incommenurabilmente non proporzionale rispetto al presunto danno provocato alle giornalista: in sostanza una vita rovinata a fronte di un immorale tocco in una zona che da quel che ho capito non è nemmeno considerata erogena...l'altro giorno ho visto una persona chiamare il controllore dell'autobus toccandolo sulla punta del gomito...speriamo si prenda 1 anno e 6 mesi anche questo violentatore sessuale, che ne dite? Non sto minimamente giustificando il gesto di toccare il sedere alla giornalista, che, ribadisco, deve essere punito, sicuramente in forma di pesante sanzione monetaria ed eventualmente nella forma detentiva se il comportamento viene reiterato. Ieri seri ho visto Vacanze di Natale 2000, almeno in una scena De Sica finirebbe per essere classificato come violentatore sessuale da rinchiudere per gli standard di oggi di alcuni. Concludo, tali molestie devono essere combattute estenuamente, ma bisogna comprendere che il sentire comune, la coscienza civile, sono cose che cambiano gradualmente e ci sono taluni che purtroppo vedeno determinati gesti poco più di una goliardata. Le punizioni devoni servire a educare, non a sfogare il proprio desiderio di vendetta. Spero di essermi spiegato e attendo risposta in merito a quali sono le zone del corpo altrui che non si possono toccare neanche per scherzo.

[@MrVoidmonk]

@@costantinoabosi8605 il gesto era comunque fatto di sorpresa, la ragazza che lo ha fatto non sapeva se l' uomo avrebbe gradito, di base quindi è un gesto aggressivo verso il sesso opposto. Mettiamola così: gli è andata bene, io non mi sarei divertito per nulla e gliel' avrei fatta pagare carissima.

[@pippirill0487]

Io bandire anche i sacchetti biodegradabili dei supermercati reintroducendo i sacchetti in plastica, ma facendoli pagare 8 euro a sacchetto così da fare in modo che tu ti ricordi di portartelo da casa

[@IlDiarioDellaNotte]

Il concetto di illegalità e la pena "eccessiva", collegati a qualcosa che nella nostra società è considerato parte della cultura - da alcune parti è sinonimo di apprezzamento - dovrebbe spingere la comunità a riflettere con più calma e lucidità su certi gesti. Non si vuole di certo includere gli atteggiamenti privi di malizia, quando fra conoscenti - ma anche in quel caso si potrebbe aprire una certa riflessione. Le pene, considerate eccessive, hanno il compito di disincentivare certi atteggiamenti. Poi, certo, sarebbe bella una società dove non fosse necessario "disincentivare" certi atteggiamenti, e l'educazione civica fosse effettivamente insegnata nelle scuole, ma che non sia solo "quando devi attraversare sulle strisce", come capitava durante il mio periodo di educazione, nei primi del 2000. Ottime riflessioni, ragazzi!

[@mercuryfaith]

Quindi ELIMINARE la privacy del tizio qualunque che si ritrova nome, cognome e a momenti indirizzo di casa su tutte le reti TV, su ogni giornali e su tutti i social...serve a "disincentivare" la maleducazione? Mi pare sia una pure e semplice VENDETTA mediatica per soddisfare la voglia di fame e violenza cannibale della gente.

[@IlDiarioDellaNotte]

@@mercuryfaith Io non ho menzionato affatto niente di quanto vuoi imputare con quel "quindi" nella mia riflessione, e tanto meno mi sono mostrato pro comportamenti simili: sono del tutto contrario ad azioni di privazione della privacy, in qualsiasi contesto. Concordo con la tua definizione di VENDETTA mediatica e GOGNA PUBBLICA - benché l'atto di esibizionismo, in primis, mettendoci la faccia, consapevolmente, e con conseguente scuse e casini vari nei talk e sui giornali, ha contribuito ad allargare la conoscenza del suddetto personaggio. Trovo che diffondere le sue generalità sia stato sbagliato, ma questo non è legato alla pena inferta per il suo gesto. Internet è indubbiamente quel luogo dove tutti si sentono migliori degli altri, sempre, e colgono l'occasione al balzo per sfogare la propria frustrazione sul prossimo, cosa che tengo a denunciare anche io. A me non interessa saperne nome, indirizzo o quel che sia, mi basta il gesto e lo svolgimento dei fatti, ed è quanto dovrebbe interessare il resto della società, a mio giudizio. La mia riflessione riguardava solo il passaggio del video in cui si accenna al fatto di "pena eccessiva", e dell'impiego che purtroppo si è quasi costretti a farne per disincentivare la popolazione ad azioni simili. Spero di aver chiarito la mia posizione, nel caso ritieni fosse aperta ad altre interpretazioni, anche se non capisco come tu possa aver frainteso la questione. Forse era la risposta a un altro messaggio? Nel caso, per mera curiosità, indicami la parte che hai trovato ambigua, e al massimo provvederò a sistemarla. (Per massima chiarezza: dico sul serio, non è per prenderti in giro.)

[@mercuryfaith]

@@IlDiarioDellaNotte Il mio commento era mirato sulle priorità sociali per una possibile riabilitazione di un individuo. Ho voluto solo aggiungere (con un pò di sana cattiveria ribelle ma innocua) un elemento che per me è estremamente importante alla narrazione e non screditare quello che hai detto. La pena severa è secondaria rispetto alle conseguenze negative sul palpeggiatore in questione. Avendosi visto negare il rispetto della propria privacy, secondo me avrà talmente tanta cattiveria, odio e risentimento per questo sistema vigliacco e vendicativo che difficilmente cambierà atteggiamento...anzi...secondo me diventerà peggio e utilizzerà la sua maleducazione per fortificare l'illusione che sia lui in realtà la vittima. Diversamente, senza quella macchina mediatica cannibale e senza quella sensazione di essere stato "fregato" dal sistema, potrebbe essere più plausibile una comprensione più umana degli sbagli da lui commessi, anche senza una sentenza considerata eccessiva.

[@IlDiarioDellaNotte]

@@mercuryfaith Quello che esponi è tra l'altro il problema legato al carcere stesso, quindi mi trovi del tutto d'accordo. Specifico che il tema del carcere è decisamente più complesso, rispetto alla questione, e anche lì andrebbe un po' rivalutato il concetto di riabilitazione del soggetto alla società, che spesso si trasforma solo in un incattivimento. Di sicuro l'uomo avrà difficoltà, anche in futuro, a trovare un lavoro e rapportarsi con tutte quelle persone che continueranno a bollarlo, additandolo anche negli anni a venire come molestatore. Non sarà di certo facile. Dall'altra parte, volendo analizzare il tutto a fatto compiuto, il concetto di gogna potrebbe aver svolto - senza volontà propria - un'effetto correttivo per gli stessi spettatori che si sono identificati nel gesto stesso, magari anche giustificandolo, anche se si trattasse di una minima parte. Forse questa mia ultima visione è un po' troppo utopica. Ti ringrazio per aver chiarito il concetto ;)

[@ZY1982]

​@@IlDiarioDellaNotte Perché parlate di carcere quando l'uomo non ci andrà?

[@manuelcastellucci9078]

io lavoro in un ristorante e per colpa del covid anche il grana o parmigiano per la pasta era obbligatorio in bustina, non stiamo andando avanti...

[@_username_]

il problema non è se è giusta o no la sentenza, lo stabilisce la legge in tribunale, ma il fatto che la "giustizia" si fa solo quando bisogna: se non ci fosse stato il video e il clamore mediatico sarebbe finita così? come su tante altre cose si procede spediti solo con uno stimolo esterno, vuoi che sia l'opinione pubblica, una richiesta "particolare"...

[@elmachicobaby]

se non ci fosse stato il video non ci sarebbero state prove (?)

[@dartnight365]

Purtroppo so che molte volte non si ottiene giustizia, quindi per ora mi basta che stavolta ci sia stata. Forse un po' severa, ma alla fine nessuno l'ha obbligato a farlo. Ed anche se fosse stato "obbligato" nessuno lo controllava con un telecomando

[@_username_]

@@elmachicobaby perdona l'italiano balengo, voglio dire che in questo caso è andata così (giustamente sia chiaro), senza telecamera finiva li, al massimo con un bel ceffone...

[@gregcarbonimaestri]

Se vi occupaste dei diritti dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate, quelle che rappresentano il 90% della popolazione, ma che si dividono una piccola minoranza delle ricchezze mondiali (il resto é assorbito dal 10%) con la stessa energia che dedicate a questi dettagli irrilevanti... Saremmo in un mondo migliore. Gli abitanti che soffrono di disforia di genere é il 0,004 della popolazione.

[@leo_mas_922]

Come hai calcolato questo valore?

[@Ado1.3]

Da quando ho ascoltato grandi linee sto pensando al problema inverso a quello posto di solito. Ovvero ci si chiede sempre come si possano sentire a disagio delle donne nell'avere una donna trans con loro in uno spogliatoio ma mai cosa si prova ad avere un uomo trans. Una donna transessuale oltre a sentirsi a suo agio non crea disturbo nelle compagne in quanto appare, si atteggia, veste ecc come donna quale si sente; mentre un uomo transessuale magari post op oltre al suo disagio sarà visibilmente un uomo ma sarà costretto a convivere in un ambiente alieno e balzerà sicuramente più all'occhio come qualcosa di estraneo. Quindi imporre gli spogliatoi in base al sesso biologico senza considerare cambiamenti che le persone in transizione stanno effettuando crea più disagio. So di non essermi espresso bene ma spero il concetto sia chiaro

[@santiagocingolani2455]

Puoi spiegare di nuovo? Non ho capito la differenza fra donne trans e uomini trans nei rispettivi spogliatoi

[@Ado1.3]

@@santiagocingolani2455 ok, no problemo. Mi stavo riferendo sempre al caso dello spogliatoio femminile immaginando 2 casi, uno nel quale entra una donna trans (persona nata uomo che ha poi effettuato la tradizione) e di un uomo trans (donna che ha fatto la transizione verso l'uomo). Il problema solitamente posto contro leggi come quella in Scozia è "le donne sarebbero costrette a stare in spogliatoio con persone che in realtà sono uomini perché quello è il sesso di nascita. Chi si oppone a queste leggi però ignora come la transizione modifiche anche esteticamente la persona, e che caratterialmente e negli atteggiamenti è molto probabile si amalgami al contesto del sesso scelto. Andiamo quindi al secondo caso in cui con la mancanza di leggi come quella scozzese un uomo trans sarebbe costretto a stare in un contesto femminile che non gli appartiene e che lo mette a disagio e nel quale verrà subito riconosciuto come corpo estraneo al contesto in quanto uomo nonostante il sesso biologico. Spero di essere stato più chiaro questa volta

[@francescazecchini3710]

Quindi suggerisci un altro spogliatoio per persone in transizione? O meglio due diversi, totale 4 (donne, uomini rimasti conformi alla biologia e donne, uomini che si stanno muovendo da un genere all'altro, o anche che hanno concluso ma non sono comunque conformi allo standard). Poi che altro? Uno spogliatoio per donne in forma e uno per sovrappeso, uno per uomini fisicati e uno per mingherlini... 🙃

[@puffamalvagia2947]

@@francescazecchini3710 Bastano gli spogliatoi che ci sono adesso. Una donna come Ines Rau ( è una modella, puoi trovare facilmente sue foto digitando il nome ) è nata maschio ma dopo la transizione appare al 100% come una donna. Lei dovrebbe entrare come se nulla fosse nello spogliatoio maschile e denudarsi davanti a tutti gli uomini? Contando anche che pure questi potrebbero sentirsi a disagio con lei dentro.

[@Ado1.3]

@@francescazecchini3710 no sono favorevole alla legge scozzese. Come dice shy uno spogliatoio per le persone trans non avrebbe senso e sarebbe infattibile. Semplicemente ognuno dovrebbe andare nello spogliatoio del sesso a cui sente di appartenere perché crea meno disagi alle persone tra sessuali e secondo me anche ai cis che si trovano con loro

[@rodas4yt137]

Secondo me la pena è eccessiva, e trovo la questione semplice. Quell'anno e mezzo non è per la molestia. Quell'anno e mezzo è perché la molestia è diventata di dominio pubblico. Motivo per cui la condanna è basata sull'adagio "colpirne uno per educarne cento", il quale non credo sia un buon motto da adottare nella nostra società.

[@rodas4yt137]

L'alternativa, secondo me, è che lo scandalo faccia il suo corso, e il ristoratore risarcisca la ragazza molestata con una cifra congrua (non conosco le cifre dei processi amministrativi, forse diverse migliaia di euro?) Propongo una contro domanda. Quanto sarebbe stato troppo, invece? Due anni? Due anni e mezzo? Quattro anni?

[@albertovillani306]

Sono agghiacciato nel leggere così tanti commenti che parlano di dare una punizione esemplare sul singolo caso. Il sistema giudiziario dovrebbe proprio andare in senso opposto a questa visione. Facciamo pagare a un singolo tutto quello che è stato fatto fino ad oggi? Così pensiamo di fare giustizia a tutti quelli che hanno ricevuto palpate?io boh... Senza contare che essendo diventato un caso di rilevanza nazionale il signore in questione avrà preso una valangata di shit storm e la sua vita è già cambiata.

[@Aqua3o]

Come sempre, Shy, esponi ed hai un punto di vista molto oggettivo e "bilanciato", e sebbene la mia prima impressione sia stata quella di una pena forse un pelo eccessiva [magari un anno sarebbe stato già sufficiente], poi ragiono sulla "vetrina" che questo caso rappresenta. Per cui reputo che l'aver concesso di scontare la condanna potenzialmente senza passare tutto il periodo in carcere rappresenti quasi un "fallimento" [a prescindere dalla durata della pena]: la storia della giornalista palpata davanti alle telecamere è sicuramente stata sulla bocca di tutti negli ambienti delle tifoserie [lo sono anch'io, per cui parlo anche per mia esperienza], e lo è stata col classico "sorrisetto" di chi pensa sia stata una goliardata fatta in presenza di una "bella signorina". Sebbene ci siano reati carnali peggiori, però, ho poi pensato che questa condanna doveva essere a mio avviso ancora più pesante, perché funge da monito per chi pensa che certe "stupidate", che possono saltare in mente quando ci passa davanti agli occhi una ragazza/o bella/o, restino questo: delle "stupidate". Questa condanna in merito ad una vicenda così di pubblico dominio [anche e soprattutto negli ambienti dove il rispetto della dignità e del corpo altrui non è una priorità] rappresenta un simbolo, nel dire che "potrà sembrare una stupidata, ma in realtà è una profonda mancanza di rispetto, e siccome siamo tra adulti bisogna ricordarsi che ci sono conseguenze...come accaduto a quello che diede una pacca sul sedere a quella bella ragazza, ricordi?" In ogni caso non credo esista un punto di vista giusto in assoluto sulla vicenda, ma posso dire che io stesso ho cambiato idea in pochi minuti di ragionamento. Poi, sul pensare che questo "signore" abbia moglie e figli e che questa condanna rovini delle vite stendo un velo pietoso: magari la prossima volta poteva pensare anche alla reputazione dei suoi familiari prima di fá na cazzata simile...poi só bravi tutti con le lacrime di coccodrillo. Ciò detto, complimenti sempre per lo show, ti seguo da quando ne eravamo moooolti meno a farlo :)

[@vallambox]

Grazie

[@riccardo4236]

Finalmente chi dà pacche al culo a sconosciute ne paga le conseguenze. Ottima la rieducazione, così nessun vittimismo da dietro le sbarre.

[@zafiroshin]

A 3:56 magicamente "Ciaoooooo" e si skippa subito a 5:21

[@eris.jane.fontanella]

Sono una ragazza trans di 23 che ormai si è stancata di commentare provando ad argomentare e difendere continuamente la propria esistenza o giustificando le proprie scelte, tanto il mondo ci odia e ci odierà sempre, ma non perchè abbiamo deciso chi vogliamo essere, perchè non è questo che scegliamo, ma se essere veramente noi stessi o meno, se continuare a indossare una maschera o provare a toglierla.

[@Adrian-eu1jd]

Hai tutto il mio appoggio e tutta la mia stima. Prima o poi le cose cambieranno, non essere così pessimista, anche gli italiani si evolveranno . Le nuove generazioni mi sembra siano aperte e più comprensive. Le persone cattive ci saranno sempre ma trionferà il bene sul male ♥️

[@jackzugna5830]

Siamo in un paese in cui le donne hanno avuto la maggioranza dei diritti in tempi relativamente recenti, cosa ti aspetti di diverso? Tra l'altro la politica è opposta alla realtà su un'infinità di altre questioni ben più gravi (sicurezza, sanità, rischio idrogeologico etc etc), ci vorrà molto tempo per dei cambiamenti. Tuttavia trovo assurdo che con una guerra vicina a noi ci si metta discutere su chi entra in quale cesso.. ma anche senza guerra, se scappa urgentemente si va dove capita senza pippe mentali sulla targhetta appesa alla porta.

[@eris.jane.fontanella]

@@jackzugna5830 Amen

[@queencrimson_]

@@jackzugna5830 Vorrei ricordarti che la scorsa legislatura, nonostante ci fossero un sacco di "problemi più gravi", tipo che eravamo ancora in piena pandemia e con le terapie intensive quasi al collasso, la Lega ha portato avanti una battaglia di mesi sulla tassazione dei biliardini nei locali. Come titolava la prima pagina di un numero de Il Resto Del Carlino del '47 "Manca il pane ma pensano al voto delle donne". I problemi sono sempre ALTRI.

[@jackzugna5830]

@@queencrimson_ La politica è piena zeppa di "problemi" irrisori che affrontano come una questione di vita o di morte, non è che i problemi sono sempre altri ma è una questione di priorità. Banalmente una casa non la progetti partendo dalla scelta delle piastrelle del bagno, ti preoccupi prima delle fondazioni; una cosa simile andrebbe fatta dai vari governi.

[@herlescraft]

Lo avrá anche detto qualcun altro ma secondo me il punto di partenza dal quale intraprendere una discussione sulla appropriatezza o meno della pena é che, per molti nella società italiana, il 90% dello stereotipo parte da: criminale si, criminale no. Già il fatto che sia nominato carcere nella sentenza farà partire già nelle persone un valore sproporzionato di gravità che magari a me o a the Alessandro sembrerà strano ma nel parlare con le persone, quando un qualcuno é andato in carcere questo perde l'umanità e tutto é consentito. A mio parere il problema é come spesso accade la percezione pubblica dei criminali e dei carceri. Mi ricordo quando ancora facevo tirocinio in sanità come quando arrivavano i carcerati a fare gli esami, per alcuni individui tutti diventava lecito a prescindere dall'individuo del quale, giustamente, non ci veniva detto cosa avesse fatto... Ma poteva essere un'omicida oppure uno che semplicemente aveva evaso il fisco 40 anni fa e tutte le norme sulla sicurezza e il confort della persona andavano fuori dalla finestra.

[@spacexion]

Shy mi spiace ma l'argomento "sono numeri minuscoli" riguardo all'adattamento degli ambienti (bagni, spogliatoi, etc...) per le persone transgender, non regge. In Italia, ad esempio, le persone paraplegiche sono circa 70.000. Eppure esiste una legislazione (doverosa) che obbliga l'adeguamento di tutte le strutture aperte al pubblico e dei mezzi di trasporto all'accoglienza dei disabili. Ho vissuto a Milano 10 anni e non ho mai visto una sola volta in funzione le pedane per il trasporto delle carrozzine nelle scale della metropolitana. Eppure ci sono ed è giustissimo che ci siano.

[@jackzugna5830]

Lo dici come se chi usa la carozzina è esclusivamente un paraplegico, ovvero con lesione spinale, in Italia i disabili gravi sono oltre 1.5 milioni e banalmente utilizzi la carozzina pure se non hai lesioni al midollo, ad esempio chi ha una gamba rotta, uno o più arti inferiori amputati e così via. Per non parlare che ad utilizzare i sistemi per disabili sono pure moltissimi anziani con una specie di motorino elettrico. Inoltre paragonare una persona trans col problema del cesso in cui entrare con chi è disabile grave che sul cesso non ci riesce neanche a salire (in qualunque bagno sia) non mi sembra una cosa bella.

[@gabriele.baggins]

Non solo i paraplegici vanno in carrozzina (non trovo troppi dati ma mi pare che siano circa 350mila le persone con disabilità motorie), e, soprattutto, il tuo è un bias abbastanza facile da smontare: non hai mai visto usare le pedane non perché non ci siano persone che ne hanno bisogno, ma perché solo una piccolissima percentuale di disabili usa i mezzi pubblici, probabilmente li trovano ancora troppo scomodi e inadatti alle loro esigenze.

[@gage6355]

Paragonare i disabili che non riescono fisicamente in dei posti con i transgender che hanno il problema di dove andare in bagno è da arresto, apparte che a chiunque nella vita può capitare di essere incapacitato temporaneamente ma poi vogliamo parlare delle effettive difficoltà dei due gruppi e del bisogno che hanno di questi accorgimenti?

[@kr4id418]

La pena è giustissima. l'avere famiglia non ti da il diritto di essere stronzo e, tra l'altro, una persona che compia un azione del genere (la pacca sul culo) lo fa perchè non ha alcun rispetto verso le altre persone ed immagino che non sia un individuo proprio piacevole.

[@Design____ByS]

OMIODDIO si parla di packaging!!! E' stranissimo sentir parlare del mio lavoro dato che di solito ne parlo da sola in casa!!!

[@simoneprovasi5779]

Secondo me il problema di fondo non è tanto la gravità della pena in sé, ma il fatto che una persona con precedenti penali sia segnato a vita in qualsiasi ambito, pentito o no che sia. Ovviamente per risolvere la situazione è necessario provvedere ad una modifica del sistema carcerario che viri su una maggiore reuducazione, nei casi che lo permettono ovviamente.

[@jane-olsen]

La pena non è eccessiva. È giusta, soprattutto considerando che questo anno e mezzo non sarà dietro le sbarre, ma sarà costruttivo per chi ha commesso il reato.

[@Vindrows]

Un anno e mezzo e migliaia di euro nell'ordine delle decine sembra effettivamente tantino per questo caso specifico. Però che la condanna sia giusta è fuor di dubbio, chi dice il contrario è in malafede.

[@salvatoredaniello922]

io pure mi trovo a pensare che la pena sia eccessiva, probabilmente soltanto perché cresciuto in un contesto sociale dove alcune cose sono normali. è normale che ragionando lucidamente viene fuori che il fattaccio sia sbagliato quindi la domanda, 1 anno e mezzo è tanto? chi deve deciderlo? io penso che la pena vista in questo modo sia travisata, infatti il tipo non sconterà un solo giorno, bensì andrà ad incontri per riformare il suo modo di ragionare. la legge ha un fine educativo in questo caso. certo che secondo me andrebbe preso in causa anche il danno arrecato! si può quantificare in qualche modo? se punissimo allo stesso modo chi palpa rispetto a chi si macchia di reati più discutibili dello stesso ambito forse ci sta un errore. ma quel che voglio dire è ancora diverso: immaginiamo 2 due palpate, una delle due soffre di depressione e quel gesto le causa un peggioramento di una situazione precaria. la pena dovrebbe essere uguale? è possibile che forse ci dovrebbe essere una sanzione penale più bassa aggravata dalla modalità dei fatti, dai danni arrecati (anche eventuali e futuri)? sinceramente 18 mesi sono tanti anche soltanto ad immaginarli e io non credo siano il modo più adatto per reintrodurre nella società tale individuo

[@MuxiWeb]

Più che il carcere, è l'accusa che marchia l'individuo, essere additato come molestatore sessuale è quasi come fare la parte del pedofilo, ci sono poche cose più infamanti.🤮 Per quanto mi riguarda, queste sceneggiate che reprimono duramente i poveracci, mentre diventano un premio, una battuta e perfino un vanto per i potenti (vedi il B.anana con il pulman di T.), mi mandano un solo messaggio, meglio vivere isolato, le altre persone potrebbero solamente crearmi problemi, non si sa mai che prima o poi qualche indignatore o indignatrice a cottimo si offenda.😅

[@ZY1982]

Considerando che l'individuo non passerà un singolo giorno in carcere, in che senso "18 mesi sono tanti"?

[@tommi_tr]

Shy ad ogni saluto finale si trasforma sempre più in Sio

[@AG-pp3np]

Beh forse la pena è un po' eccessiva, quasi "mediatica" o esemplare, ma se dovesse sensibilizzare una vasta pluralità di persone, se facesse capire "con le brutte" che certe cose non vanno fatte, può anche starci. Certo è che dubito che solo una punizione sia sufficiente a far percepire la gravità di certi comportamenti. Ci vuole tempo e soprattutto educazione, secondo me.

[@madebydade7611]

E perché allora la vicenda in Qatar non ha avuto il risalto mediatico similare? Eppure il gesto e' uguale