L'uomo che decise il DESTINO dell'italiano 🌿

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Күн бұрын

Пікірлер: 38
@PodcastItaliano
@PodcastItaliano Күн бұрын
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@GfL70-c2o
@GfL70-c2o Күн бұрын
Una lezione magistrale, chiara e appassionante, complimenti e grazie da un anziano connazionale
@charolakunza3359
@charolakunza3359 Күн бұрын
Grazie per il video. È molto, molto interessante. Non conoscevo Pietro Bembo. È la prima volta che ho sentito parlare di lui. Il video mi è piaciuto molto.
@jean-louischebridon4513
@jean-louischebridon4513 Күн бұрын
Grazie mille per questo chiarimento molto interessante su una pagina e un personaggio fondamentali della storia della lingua italiana che non conoscevo. Caro saluto dalla Francia. 😃🇮🇹🇫🇷
@johnsemenza145
@johnsemenza145 11 сағат бұрын
Grande video come sempre. Amo questo format. Mi sembra che sia un intera storia della lingua d’italiano che mi mancava prima all’ questo punto mondo.
@Maeva2850
@Maeva2850 Күн бұрын
Troppo bello!! Bravo. Aspetto i prossimi. Grazie di cuore.
@marbibli
@marbibli Күн бұрын
Grazie per il video, Davide. Sono bibliotecaria e mi affascina la storia del libro. Aldo Manuzio fu uno dei più importanti stampatori della storia. Così, mi interesa sapere di piu su questo tema. Aspetto che a voi vi sempre così interessante come a me questo video
@robertotvmi
@robertotvmi 7 сағат бұрын
Video davvero super interessante! La storia dell'evoluzione della lingua italiana è affascinante, e l'hai esposta egregiamente!
@edoardotosti-croce6964
@edoardotosti-croce6964 Күн бұрын
Grazie Davide per questo illuminante video su un personaggio che non conoscevo, poiché non ho fatto studi classici. Iinoltre, come mi pare di averti spiegato in messaggi precedenti, io l'italiano l'ho imparato a casa (sono nato in Cile), sentendo genitori, nonna e amici italiani dei miei genitori che pure vivevano a Viña del Mar, nonché leggendo le diverse riviste a cui si era abbonato mio padre. Poi, naturalmente, ho avuto modo di aggiornarlo negli anni '80, appunto a Torino, dove ho fatto una specializzazione in Biologia, che è la mia área. Per circostanze della vita, che non spiego in questa sede, nel 1997 iniziai a insegnare italiano in maniera serale presso la stessa Università in cui di giorno insegnavo Biologia, ma solo dopo aver preso la certificazione più alta in italiano come lingua straniera (CILS) presso l'U. per Stranieri di Siena. Poiché si può dire che sono plurilingue (colui che acquisisce due lingue fin da piccolo), spesso mi diverto a confrontare e analizzare entrambe lingue in maniera critica. Infatti, com'è noto, tutte le lingue hanno pregi e difetti. Uno dei difetti dell'italiano che faccio fatica a far inghiottire ai miei studenti è il cambio di genere di certi sostantivi. Non sto parlando del "normale" cambio di genere quando si fa l'aumentativo, dato che in entrambe le lingue esiste (giacca/giaccone, scarpa/scarpone ecc, "chaqueta/chaquetón, taza/tazón etc"). Mi riferisco al cambio di genere al passare dal singolare al plurale (uovo/uova, ginocchio/ginocchia, ecc). Lo so che questa "anomalia" si "spiega" risalendo al latino, ma, giustamente, alcuni dei miei studenti rimangono stupiti con questa spiegazione, dato che a loro sembra strano che una LINGUA spieghi certe cose per come lo faceva un'ALTRA LINGUA, anche se la prima derivi da quest'ultima. Dicendolo in un modo terra terra, i miei studenti mi chiedono perché il plurale di uovo non potrebbe essere "uovi" o quello di ginocchia, "ginocchi". Mi chiedono se per caso si potesse capire un'altra cosa, perché quei "plurali" esistono già e hanno un altro significato. Insomma, l'italiano è un lingua bellissima, ma che, secondo la mia umile opinione (per cui mi auguro di non essere lapidato) dovrebbe cominciare a pensare di dare una certa flessibilità, specie pensando per chi vuole impararla da adulto. Tutto sommato l'italiano ha già alcune flessibilità, per esempio con alcuni Participi passati in cui si tollerano due forme (visto/veduto), oppure con due forme del verbo Dovere (devo/debbo, Devono/Debbono). Non so se mi sono spiegato e chiedo scusa per la lunghezza di queste mie riflessioni in questo timido inizio di Primavera a Temuco, Cile. Un caro saluto e complimenti ancora per il prezioso lavoro che fai.
@BoH1o7
@BoH1o7 Күн бұрын
wow, il fatto che i tuoi studenti (correggimi se sbaglio ma presuppongo che non avessero imparato l'italiano in giovane età se glielo insegnavi all'università di sera) vedessero il latino come un'altra lingua è molto interessante, per mia esperienza personale (da toscano quindi ho probabilmente un bias in questo argomento) la relazione tra italiano latino (e spesso anche tra toscano e italiano) tende a essere vista in maniera similiare a i Greci per quanto riguarda il Greco moderno e antico (stessa lingua in 2 periodi diversi) piuttosto che trattarla come una lingua diversa. Per quanto riguarda il rendere un pò più flessibile la lingua italiana per risolvere certe incoerenze nell'Italiano è un'interessante proposta ma non sono sicuro che possa essere una certezza che le risolva o che non ne aggiunga altre, per esempio in toscana si tende ad usare sia le ginocchia che i ginocchi ma senza un vero proprio raziocinio dietro (semplicemente si tende a decidere in base a come ci suona meglio sul momento).
@edoardotosti-croce6964
@edoardotosti-croce6964 Күн бұрын
@@BoH1o7 Grazie del riscontro e di farmi conoscere questa "flessibilità" che avete in Toscana, per lo meno per quel che riguarda "i ginocchi" (da qualcosa bisogna ben cominciare!), che mi fa sperare che in un futuro ... Battute a parte, non mi aspettavo che qualcuno mi dice che l'italiano e il latino, come succede col greco, fossero la stessa lingua, solo che in momenti storici diversi. Infatti, se si ragionasse così con lo spagnolo e il latino, per transitività, potremmo arrivare a dire che l'italiano e lo spagnolo sono la stessa lingua, il che sarebbe un assurdo. Forse sbaglio dato che non sono un linguista, ma ho sempre letto che appunto dal latino sono derivate tutte le lingue che ora chiamiamo romanze o neolatine, oltre a una quantità indeterminata di dialetti. Comunque, se ampliamo il concetto di flessibilità presente nell'italiano, oltre ai "ginocchi toscani", la possiamo trovare anche in altre cose come la tolleranza che ha con alcuni Partici passati di alcuni verbi (es. Visto/Veduto) o certe forme verbali (es. Devo/Debbo). Per non parlare degli infinitivi irregolari finiti in -arre e -urre che, per chi non conosce l'italiano, può pensare che siano altre due coniugazioni, oltre alle 3 canoniche. E sì, perché non possono immaginare che corrispondano a verbi della seconda coniugazione (-ere), "soltanto" che l'infinito è irregolare. Cosa quest'ultima impossibile in spagnolo, che ha tantissimi verbi irregolari ... ma al coniugarli non all'infinito! Infine, per quanto riguarda il dubbio che poni all'inizio, sì nei corsi serali che facevo all'Università erano persone maggiorenni (per lo più professionisti) senza conoscenze dell'italiano. Un cordiale saluto.
@UDG2000
@UDG2000 11 сағат бұрын
​@@edoardotosti-croce6964secondo me, ai suoi allievi che le chiedono il perché di tante stranezze dell'italiano, può rispondere che si tratta di "eccezioni alle regole" (come tante ce ne sono in altre lingue) dovute alla stratificazione della nostra lingua durante i secoli. Una lingua, poi, non è come un'equazione dove tutto è misurato e risponde a una logica matematica. È un organismo vivo e in continua evoluzione e che nelle sue trasformazioni acquisisce elementi la cui logica non è stringente, sproporzioni e incongruenze che rendono una lingua un oggetto reale e non ideale.
@edoardotosti-croce6964
@edoardotosti-croce6964 8 сағат бұрын
@@UDG2000 Grazie del riscontro. E' chiaro che tutte le lingue hanno eccezioni o "stranezze" e che non sono il risultato di una equazione, ma alcune cose potrebbero semplificarsi, ma forse ci vorrebbe un ente tipo RAE per lo spagnolo, che, specie in passato, ha dato alcune direttive in questo senzo. Senza con questo si possa dire che lo spagnolo (castigliano) non abbia pure delle stranezze.
@tiagodealbuquerque8147
@tiagodealbuquerque8147 11 сағат бұрын
❤ grazie mille per questa serie!!! ❤ meraviglioso. Ho scottato molti volte.
@antonietaespejel809
@antonietaespejel809 Күн бұрын
Salve! che interessante video,grazie mille e saluti dal Messico.
@johngayley9373
@johngayley9373 Күн бұрын
Grazie Davide....molto interessante. Non sapevo tutto questo.
@mamariahluz
@mamariahluz Күн бұрын
Aspettavo questo video, grazie mille!
@sebc.917
@sebc.917 Күн бұрын
Continua pure Davide con il seguito sull'italiano attuale come retaggio di lingua colta. Però una piccola raccomandazione... che non venga suggerita l'idea che una lingua colta sia equivalente a quella di lingua fittizia o artificiale. L'italiano non è meno naturale rispetto alle altre lingue romanze in quanto appare "studiata a tavolino" o capace di inventarsi parole (come può aver fatto Dante per licenze poetiche) o per aver indebitamente attinto a piene mani dal latino. Il fiorentino del trecento così come quello di età manzoniana ha sempre avuto diversi registri linguistici ma questo accadeva regolarmente già in latino, che a sua volta ha recuperato molto dal greco antico. Non dobbiamo essere indotti a pensare ingenuamente che in Italia oggi si impari a scrivere e a parlare una lingua "costruita" solo perché ci appare così distante da tutti i dialetti della penisola; semmai dobbiamo considerare che oltre al meritato prestigio che si è conquistata, essa ha avuto la sua personale trafila storica al pari di tutte le altre lingue neolatine. I canoni e le eccezioni che ricorrono nello scritto così come in dizione riflettono piuttosto una precisa identità e una forte personalità che si è costruita nell'arco dei secoli successivi alla caduta dell'impero romano.
@amaliadcisneros
@amaliadcisneros Күн бұрын
Grazie!! Muy interesante!!
@moss5719
@moss5719 Күн бұрын
Grazie !
@jeremyhn
@jeremyhn Күн бұрын
Quindi è colpa di lui che mi ha fatto imparare tutta la grammatica Italiana hahaha ,scherzo grazie renderla cosi particolare questa lingua che ogni Giorno mi fa sforzarmi per continuare a studiare l'italiano
@mb10mb10
@mb10mb10 21 сағат бұрын
Molto interessante. Grazie!
@Caritas0325
@Caritas0325 6 сағат бұрын
Eccezionale , ❤❤❤Mi piace molto Dante Allighieri
@maurizio6024
@maurizio6024 Күн бұрын
Video interessantissimo, grazie Davide. Si, avevo sentito parlare di Brembo in terza superiore ma, da quel che ricordo, in modo superficiale. DA allora sono passati circa 35 anni... 😃😀😀
@kaloarepo288
@kaloarepo288 Күн бұрын
Pietro Bembo used to hang out with other humanists and litterati at Caterina Cornaro's castle above Asolo in the Veneto -not far to where I was born!
@massimomartinelli9601
@massimomartinelli9601 13 сағат бұрын
In fondo bembo ha portato a compimento la tesi che Dante aveva abbozzato nel De vulgari eloquentia, quella di imitare i migliori scrittori come modello per il Volgare illustre. Va detto che grazie alle "Tre corone" Bembo aveva un materiale letterario molto più maturo, ricco e consolidato a cui fare riferimento
@lecianasantos_caprichohandmade
@lecianasantos_caprichohandmade Күн бұрын
Di certo, eccellenti!
@bzimage75
@bzimage75 Күн бұрын
E' il vero fondatore della lingua
@robertotvmi
@robertotvmi 7 сағат бұрын
Interessantissimo video, come sempre! Una domanda. A 7'07'', nella frase "curando tra le altre cose", pronunci [ˈkɔze] anziché [ˈkɔse]. Cosa dovremmo fare? Dovremmo ostinarci a dire [ˈkɔse] (ormai viene pronunciato così solo al sud, tanto che molti pensano sia la pronuncia sbagliata!!!), oppure dovremmo arrenderci a questa milanesizzazione della lingua italiana, e pronunciare "cose" con l'ormai consuetissima /z/ ?
@aleratz
@aleratz 14 сағат бұрын
Da Bembo alla bamba, la storia d'Italia
@MrLaulaulaulau
@MrLaulaulaulau Күн бұрын
Video eccellente
@willianlopez1633
@willianlopez1633 Күн бұрын
Ok 👌
@manuelmorales3846
@manuelmorales3846 Күн бұрын
👍💪🇮🇹🇪🇸🇵🇹
@nathanpayne6765
@nathanpayne6765 Күн бұрын
Buon zornata... Pietra di Luvero! Haha!
@chiaramasi944
@chiaramasi944 Күн бұрын
Solo una cosa, molto stupida, ma devo dirla: "Bembo non era un bimbo di Dante"
@gaddovarzi6980
@gaddovarzi6980 10 сағат бұрын
Guarda ti faccio i miei complimenti per il tuo canale, curato e di livello. Ma con questa esaltazione di Pietro Bembo fai proprio palla corta. Se c’è un autore rappresentativo della profonda decadenza umana e artistica dell’Italia di quel tempo, è proprio il Bembo. Fu infatti il tipico rappresentante dell'estetismo e del classicismo, sempre più formalisti, in cui va ad arenarsi la letteratura in Italia (e che poi verrà esportato ahimé anche in Europa e specialmente in Francia). D’altronde era il rappresentante d’una cultura aristocratica ed elitaria oramai rinchiusa in ambienti asfittici dove non v’era più un confronto con la realtà delle cose. Umiliate politicamente dagli stranieri le élite italiane smisero d’occuparsi di fatti concreti e si diedero a quelle penosissime e stucchevolissime futilità dell’amor platonico di cui Bembo fu tra i maggiori spacciatori. La poesia non più come mezzo di introspezione dell’anima umana, ma passatempo per aristocratici sfaccendati, come qualsivoglia altro gioco di società, come una moda d’abbigliamento o di gastronomia. E la cosa più comica è che, pur ripetendo infinite volte che il vero letterato deve badare innanzitutto alla forma prima che al contenuto, la scrittura del Bembo è anche formalmente quanto di più scombiccherato e goffo offra la letteratura di quel tempo: banalissima e piattissima la poesia, contorta e confusa la prosa. D’altra parte basta vedere le sue critiche a Dante, verace espressione della più completa asineria. Non so, critica il verso “biscazza, e fonde la sua facultate” - tipico verso dantesco, forte, tagliente, che inchioda il dannato al suo peccato - perché avrebbe voluto piuttosto un “consuma e disperde etc.” cioè parole piatte, insapori, totalmente impoetiche. Per non dire della sua prosa… come quando negli Asolani parla di “tenero et fratellevole animo” o definisce “rischievoli andatori di notte” quelli che vanno in cerca d’avventure nottetempo, o parla di una “innocente uccella per la paura schiamazzatasi nella fonte e tutta del guazzo grave”, etc. etc. Mentre sul piano dei contenuti se n’esce con perle tipo quella secondo cui molti baldi giovani giungono vicini alla morte per le pene d’amore; ma poi, son tanto contenti del fatto che stanno per morire d’amore che questo li fa migliorare e quindi non muoiono più, e altre scempiaggini del genere. Anche sul piano personale fu estremamente tronfio e vanitoso, a volte meschino fino alla crudeltà. Come quando nel 1531, già vecchio, perseguitò con calunnie e accuse un suo studente veneziano che gli aveva mosso delle critiche letterarie, fino a spingerlo al suicidio. Veramente troppo omaggio gli fece il Castiglione ad attribuire a lui la chiusa del Cortegiano, quello sì brano di sublime prosa italiana (non a caso chiaramente ispirata dal Paradiso dantesco) che un Bembo non sarebbe stato in grado di scrivere fosse campato dieci vite...
@narazacarias6332
@narazacarias6332 22 сағат бұрын
Ohhh il condizionale non toscano avrebbe avvicinato l'italiano al portoghese un po’ di più... che peccato!
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