La condanna della bellezza: come rompere l'obbligo morale delle donne | Chiara Piazzesi | TEDxEmpoli

Diciamo che l'abito non fa il monaco, invece oggigiorno l'apparenza conta, conta moltissimo.
Chiara Piazzesi, docente di sociologia all'Université du Québec à Montréal, ci illustra i frutti della sua ultima ricerca riguardante il rapporto che le donne hanno con la bellezza. Investirci, disinteressarsene, combatterla, come si esce da questo dilemma? Come si rompe il doppio vincolo della bellezza? Sarà proprio Chiara a mostrarci una strada perseguibile.
The conviction of beauty - How we can break women's moral obligation to be beautiful
We use to say "never judge a book by its cover", but nowadays appearance counts, it counts a lot.
Chiara Piazzesi, professor of sociology at the Université du Québec à Montréal, illustrates the fruits of her latest research on the relationship that women have with beauty. Investing, losing interest, fighting it, how do you get out of this dilemma? How does the double bond of beauty can be broken? Chiara will show us a feasible way. Chiara Piazzesi è professoressa associata di sociologia all’Université du Québec à Montréal, in Canada.
Si è formata alla Scuola Normale Superiore di Pisa, all’Università di Pisa e all’Università del Salento. Ha lavorato in istituzioni universitarie in Francia, Germania, Brasile, Stati Uniti e Canada.
I suoi progetti di ricerca attuali riguardano la sociologia delle relazioni intime, le rappresentazioni dell’intimità nei prodotti culturali, le pratiche legate alle tecnologie digitali e le questioni di genere.
Tra le sue monografie: Vers une sociologie de l’intime. Éros et socialisation (Parigi, Hermann 2017); Nietzsche (Roma, Carocci 2015); La verità come trasformazione di sé. Terapie filosofiche in Pascal, Kierkegaard e Wittgenstein (Pisa, ETS 2009). Per ETS ha curato, con Antonella Balestra, il volume collettaneo Eros e discorso amoroso - Eros and love discourse (2015). This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at www.ted.com/tedx

[@jacopostatti3129]

grazie mille di questo video. apprezzo molto le persone che scrivono e parlano della "questione della bellezza", una questione sotto i nostri occhi tutti giorni con le pubblicità e però è un TABU'. La questione della bellezza nella società capitalista è prima di tutto un fatto di manipolazione dei corpi umani da parte del potere economico. Consiglio a chi interessato "Il mito della bellezza" di Naomi Wolf

[@ApsarasArtCentre]

Mi pare tutto molto superficiale. Questo testo andava messo in mano alla Mannino e almeno faceva ridere. Vai a una manifestazione di ragazze dei Friday for Future e ti accorgerai che ti hanno lasciato chilometri indietro. I TedX dovrebbero essere più selettivi.

[@MsIntheclouds]

Ma di cosa si parla quì? Un discorso superficiale e abbastanza ottuso che non tiene conto della differenza tra l'essere appariscenti e l'esser belli nel senso di essere acqua e sapone. Nel primo caso è chiaro che il portare all'estremo l'apparire della propria immagine, vuol dire che questa azione è stata pianificata e dunque ha richiesto un lavoro a monte molto preciso su come "stupire" o "conquistare" le attenzioni di qualcuno (per gli scopi più disparati, fosse anche solo lo scopo di conquistare se stessi) e quindi è chiaro che nei processi di stupro si chieda conto di come la vittima fosse vestita. Nel secondo caso, la bellezza cosiddetta acqua e sapone, non corrisponde a sciatteria come vuol far credere l'interlocutrice del mediocre speech, ma al contrario sarà comunque apprezzabile senza però che gli/le vengano mosse considerazioni fuori luogo o comunquesia esagitate. Come in ogni cosa, anche quì vale la legge di Newton azione-reazione dove se porto all'estremo una cosa la conseguenza sarà una reazione di altrettanta pari intensità contrapposta, volta a ristabilire un ideale equilibrio dell'etere diciamo così in senso metaforico. Potremmo usare un'altra metafora e dire che chi porta la bellezza all'estremo suscita "l'invidia degli Dei" se volessimo usare un'espressione cara alla Grecia antica; questo per dire che chi porta una cosa all'estremo è comunque qualcosa di non naturale che susciterà delle reazioni colorite di qualche sorta.

[@danyaradia9641]

si vede che sei un uomo perchè non hai capito un cazzo di tutto il discorso! inoltre il tuo commento è vomitevole perchè stai colpevolizzando la vittima di uno stupro dai suoi abiti senza capire che lo stupro non è sesso ma dominio maschile su un essere fisicamente piu debole,che può essere anche vestito in modo tutt'altro che provocante e magari può trattarsi di una persona molto in là con gli anni Gli stupratori non guardano in faccia a nessuno,non gliene frega se la vittima è bella brutta giovane anziana,in minigonna o pantaloni....non gliene frega,vogliono solo predare! Perciò è assurdo che nei processi per stupro vengano chieste certe cose Nomina pure Newton i greci ecc per farti intellettuale,nomina tutti quei misogini attraverso i quali ti sei stato acculturato,ma tanto l'ottuso sarai tu e maschilista arrocato in teorie che non c'entrano una mazza in questo contesto (ahahahah l'esempio newtoniano è ridicolo,paragonare un'azione reazione fisica allo stupro di una donna,che assurdità !) Non hai compreso una sega di un discorso semplice lineare e limpido che conosciamo bene noi donne vittime dei sopprusi maschili e anche femminili

[@MsIntheclouds]

@@danyaradia9641 cit. non è edificante reagire allo stupro con lo "stupro". Se non ha facoltà di capire appieno un commento e/o il punto di vista di chi questiona, eviti di percorrere sentieri mentali scoscesi, giacché, oltre ad evitare una brutta figura capirà che ciò di cui il suo interlocutore si fa interprete, può avere diversi punti di vista e declinazioni e forse allora capirà i limiti del linguaggio o almeno dia un'occhiata alle ipotesi Wittgensteiniane, ma in ogni caso non c'è bisogno di inalberarsi anzitempo. Lo stupro è certamente dominio mentale da parte di un debole che non riesce ad esser "forte" e questo è abbastanza chiaro ed anche noto come dissonanza cognitiva ma soprattutto non vedo come lei possa correlare le parole del sottoscritto, abbinandole ad un processo alle intenzioni di cui è evidentemente ignara. A volte tacere è una buona opzione.

[@danyaradia9641]

@@MsIntheclouds ti è andata male,sono laureata in lettere e filosofia e detesto i sofisti,infatti sono socratica Quindi è inutile che cerchi di manipolare la gente con le tue parole altisonanti e discorsi nebulosi Ma parla come mangi! Tu stai appoggiando la cultura dello stupro,il succo è quello,signor professore! Quindi vedi di tacere tu che non incanti nessuno! Di sicuro non me...

[@MsIntheclouds]

@@danyaradia9641 l'ultimo che mi ha riferito di odiare i sofisti si è scoperto poi ammirare i gimnosofisti, dunque non mi meraviglio più di nulla, nemmeno di chi paventa una laurea in lettere e filosofia e cerca di arrampicarsi su specchi troppo scivolosi nel momento in cui si accorge di averla fatta fuori dal vaso. Si sinceri l'animo e vivrà cent'anni ma in special modo avrà occasione di esperire orizzonti di saggezza più assennati senza, altresì, ricusare aprioristicamente opinioni che al suo comprendonio paiono astruse. Auguri