La Forza del Destino - Recensione della Prima del Teatro alla Scala 07/12/24

[@stefygrafy6070]

Ho avuto l’opportunità di assistere ad una delle anteprime..Mi aspettavo uno spettacolo emozionale, malgrado il buon livello degli artisti, l’ho trovato notevolmente piatto…pienamente d’accordo con tutte le sue riflessioni.

[@gianlucagalbiati9646]

Sentire Don Alvaro che dice che sua madre era un'inca, mentre lui è vestito da soldato della prima guerra mondiale, fa un certo effetto...

[@jeantsamblacos619]

@@gianlucagalbiati9646 🤣🤣🤣🤣

[@terendo4514]

quando uno ridefinisce il concetto di longevità 😅

[@fabiovaldevit9146]

Qui è il regista che ne avrebbe dovuto prenderne atto ..ma in tutte le opere che vengono stravolte troviamo.queste incongruenza ..

[@EnricoAymerich-rl4wf]

Grazie per il lavoro massacrante che ha fatto per noi! Non ho ancora fatto in tempo a vedere lo spettacolo, ho già letto un mucchio di commenti, il suo (come al solito) si distingue per garbo, competenza e onestà intellettuale. Grazie davvero!

[@mariabartocci8987]

Assolutamente d'accordo soprattutto sulla Netrebko e sulla mancanza di brividi. Mancano i grandi artisti

[@marziofullin71]

Buonasera, da più di quarant' anni lavoro nell' ambiente della lirica. Sono d' accordo sulla Netrebko. Effettivamente dal 2017 in quell' Andrea Chénier cominciai a sentire alcuni buchini nella linea. L' anno scorso assistetti sempre in Scala a Don Carlos: troppi filati tendenti al falsetto, come faceva Ricciarelli. Nei forti era forzata, alante nei centri. Idem quest' anno in Forza. Tenore, timbro buono.... ma i centro/acuti sono malappoggiati, risultano forzati. Tezier ottimo. Comprimari buoni, Trabucco supera tutti. Melitone ottimo. Padre Guardiano ha voce insignificante, senza accento. Coro e orchestra ottimi. Regia accettabile.

[@johnalce]

stimolato dal suo intervento, adoro la Netrebko, sono andato a sentirmi una carellata di registrazioni storiche della Vergine degli Angeli. Su tutte, ma forse è un'ovvietà, la divina Callas. Li si che ti vengono i brividi. Che brava. Forse solo in Paradiso sentiremo qualche cosa di simile. Grazie comunque e a risentirci.

[@kid926]

Per il centenario della morte di Puccini mi sarei aspettato l´apertura alla scala con una sua opera comunque ho ascoltato un grande baritono. Mi sono mancati i 7 minuti di applausi a Mattarella tanto che ne ho sofferto e non ho dormito tutta la notte.

[@vincenzonardelli-p1x]

Ma...., certamente ti può consolare il fatto che c'era il Ministro della Cultura.

[@danielaspaziani8866]

@@vincenzonardelli-p1x certo pensa quando Giuli si è reso conto di essere proprio lui il Ministro della Cultura… stentava a crederci

[@mariangelacaronia4928]

​@@danielaspaziani8866 Una vita a *servire dalla parte sbagliata* , e finalmente per imprevedibili, disastrosi accadimenti si ritrova la sera dell'inaugurazione sul palco più prestigioso del piu famoso teatro lirico mondiale. Non aspettava altro! La coda del pavone nulla è al suo confronto!!!!

[@vincenzonardelli-p1x]

@danielaspaziani8866 😂 il fatto è che La Forza Del Destino, altro non è che una Venezia in miniatura, è colma d'acqua....Ora io mi chiedo, cosa può aver capito Giuli assistendo alla rappresentazione dell'opera verdiana.

[@paoladatodi8626]

infatti, la Turandot di quest'estate avrebbero potuto tenerla appunto per l'apertura, a parte il fatto dei lati discutibili dell'edizione

[@ilGattoMistico]

Secondo me il teatro d'opera non deve occuparsi della contemporaneità, non è nato per quello e non è un telegiornale. Mi spiace dirlo, visto che è una persona vicina a lei, ma è solo un inseguire la moda dei Michieletto, Carsen , Dante (Dio ne scampi) , Livermore ecc. . Il timore è quello di apparire contemporanei a Verdi e non ai talk show. Il paradosso, poi, è quello di un pubblico (non solo della lirica) che invece é totalmente disinteressato alle vicende storiche contemporanee, che non legge e non si documenta; per paradosso, appunto, potrebbe comprendere più facilmente le vicende e i caratteri narrati da Piave e Verdi che non quelle legate alle guerre mondiali!! Comunque sia, sempre ottima recensione

[@ROSALABAPEROTTI]

Condivido pienamente il suo pensiero.La regia oggigiorno dovrebbe rispettare le indicazioni dei librettisti,altrimenti rischia il ridicolo in quanto ,per modernizzare, cozza con le parole del libretto, che si discostano e non corrispondono al contesto generale dell,opera

[@carlottavaleri1971]

@@ROSALABAPEROTTID’accordissimo! Non capisco come non si veda che queste regie alla fine allontaneranno gli amanti dell’opera senza attirare i giovani, che non possono essere attratti da cose assurde e contraddittorie. Vedere una Lucia di Lammermoor che fuma sigarette, come minimo fa ridere e quindi il dramma rappresentato dove va a finire? Tutto diventa farsa grottesca…purtroppo.

[@silene89]

Concordo sulla regia: è più importante la coerenza della storia rispetto ai vari messaggi sociali o politici

[@zollofontepoliorcete9143]

coerenza che nella Forza del destino manca in partenza: ellissi temporali, morti ammazzati a causa di pistole incautamente appoggiate sul tavolo, la stessa gente che si ritrova per magia in Ispagna e poi a Velletri, acerrimi nemici che non si riconoscono a vicenda e stringono patti d'amicizia dopo essersi salvati la vita appena conosciuti. Insomma una telenovela messicana

[@paoladatodi8626]

@@zollofontepoliorcete9143 non per magia, ci fu davvero la battaglia di Velletri (1744) in cui gli Spagnoli (si trattava di riconfermare il principe spagnolo Carlo di Borbone come re di Napoli e Sicilia)sconfissero gli Austriaci. I due giovanotti della vicenda si sono arruolati ciascuno sotto falso nome nell'esercito spagnolo. Non si riconoscono... ma probabilmente non si erano mai visti! Plausibile che Carlo di Vargas fosse a studiare a Salamanca al momento della morte del padre; e prima... non è chiarito, e non interessa! come, dove e quando Leonora e Alvaro si fossero conosciuti.

[@FabioSalvatore-g1t]

Meno male che non c'era Kaufman altrimenti invece di galleggiare si affondava!!!

[@mcalos2814]

Appunto. Non ha la voce per Don Alvaro e credo che la sua sostituzione non sia stata dovuta a problemi personali...

[@giorgiomrm3141]

Grazie Vito, sempre molto "limpide" le sue analisi.

[@AdrianaBeltrami]

Bellissima analisi. Non capisco tutti quegli applausi

[@GC-tt2td]

Nell'insieme mi è piaciuto ma senza emozioni grazie per la sua analisi che mi ha aiutato a capire meglio

[@Massimoeegeg]

Grave, le emozioni dovrebbero essere al primo posto

[@luigiermirio8122]

Perfettamente d'accordo con lei, caro Maestro, rappresentazione senza infamia e senza lode. Piuttosto mi ricordo che nei tempi passati, c'era un direttore d'orchestra che, al momento di salire sul proscenio per gli applausi, portava sempre con sé la partitura dell' opera e la rivolgeva in senso figurato verso il pubblico , come a dire che il merito delle emozioni provate, era sostanzialmente dovuto all'autore dell' opera. Ora mi sfugge il nome, ma reputo il gesto un rispetto verso il compositore encomiabile. Alla prossima!

[@AdrianaLoglio]

@@luigiermirio8122 Diego Fasolis lo faceva sempre

[@musettina6adina224]

Lo faceva anche la Caballe’ , vista così a Pesaro .

[@lauraservidei5728]

@@AdrianaLoglio Lo fa ancora

[@romearomeo]

Grazie per questa recensione veramente ben fatta r colta sul punto. Io amo e adoro il Peppino Verdi.

[@davidecastoldi7606]

Condivido le tue riflessioni: regia e direzione sono le cose che mi sono piaciute di più! Per quanto riguarda i cantanti c’è stato del buono sicuramente, ma anche del pressappochismo

[@mariodipietro2113]

La scenografia rotante da oltre 50 anni esiste. Vedi "rugantino" e "aggiungi un posto a tavola" al Sistina anni 70

[@mariaadelaidechierichetti7918]

Ieri sera mi sembra abbia però molto alleggerito, per lo meno nella gran parte dei casi, i gravi, ed è tornata spesso al suo meraviglioso lirismo. Rispetto alla Leonora di 6 anni fa al ROH mille volte meglio. Mi spaventa ogni volta che spinge la mandibola in avanti e si trasforma nella sorella cattiva di Fiona, e ieri lo ha fatto molto poco, non ha spinto molto sugli acuti e sono usciti dolcissimi filati.

[@tracciadunombra6680]

La domanda è: perché mai, in un'opera lirica, il direttore cerca di attenersi rigorosamente al testo dell'autore, ricercando semmai nella propria sensibilità una sintonia con quella del compositore (per esempio: non introdurrebbe mai la batteria al posto dei timpani, o chitarre elettriche al posto delle arpe), il regista, dal canto suo, non si pèrita di abbandonarsi alla brutalità dell'arbitrio, accampando fumose ragioni di attualizzazione? Per me la contraddizione rimane un mistero. A meno d' accettare l'assunto che la vita stessa è un enigma indecifrabile.

[@barbarafasoli5004]

Ma cosa scrive sto incomp........??????

[@gloriabarberi1292]

Diciamo che regia e scenografia seguono la "moda" del tempo, mentre la musica quella è ed è qualcosa di talmente grande che se pure un direttore d'orchestra avesse un ego megagalattico non si sognerebbe mai di stravolgere. Ne ha rispetto. I registi pensano molto spesso a "lanciare messaggi" o far discutere la gente. La cosa che però in questo caso trovo più assurda sono i salti temporali. Niente ti vieta di scegliere una ambientazione diversa da ciò che la storia vorrebbe, se sei bravo puoi farla funzionare. Ma perché fare dei "quantum leap" da un'epoca all'altra? A meno di non voler spiegare che "le cose si ripetono uguali in ogni epoca, gli esseri umani non cambiano mai, ripetono gli stessi errori"... Sí, ma lo sappiamo già molto bene.

[@tracciadunombra6680]

@@gloriabarberi1292 Lei ha descritto l'esistente, cioè la voga odierna ed il caso di specie. Non ha risolto la dialettica che soggiace ad un vero e proprio strabismo pseudo-estetico: filologia, da un lato; arbitrio ed ambizione creativa dall'altro.

[@royalsoldierofdrangleic4577]

​@@gloriabarberi1292 I salti temporali mi fanno perdere il filo dell'opera. Il 3° atto è di base ambientato in un posto diverso rispetto i primi due, non mi ha scosso troppo l'ambiente ma i costumi con gli elmetti adrian e i fucili bolt action non mi ispiravano affatto. Faticavo estremamente ad associare il monastero del 2° atto ai ruderi del 4° e ciò mi ha sfasato: ho speso le mie (poche) capacità mentali a riaggiustare le scene e i costumi riadattandoli a quel posto che avevo visto 2 atti prima che non mi sono goduto affatto il finale.

[@danielaspaziani8866]

@@tracciadunombra6680 perché sennò rivedresti sempre eternamente la stessa messa in scena per 100 anni

[@maurizioangelini1244]

Il Rataplan e' stato un capolavoro di precisione simmetria organizzazione di voci e masse.

[@magicflute3]

grazie dell'ampio commento. le mie ( modeste) opinioni: la regia interessante, perchè riesce a tenere desta l'attenzione e a rendere non dico plausibile ma accettabile l'assurdità della storia. Quindi bravo! Netrebko; non mi è invece mai piaciuta, ma della serata ho comunque apprezzato il suo grande impegno, e la tenuta in una parte così faticosa. Jagde: migliorato molto rispetto a un Cavaradossi monocorde che ho ascoltato tempo fa- Tezier eccelso come musicista. Molto brava anche come attrice la zingara!

[@carmelomobilia4330]

Sono molto d'accordo con il tuo commento. Vorrei aggiungere che le esecuzioni tiepide a cui assistiamo da un po di tempo dipendono purtroppo dalla direzione musicale. Mancano i direttori degni del più grande teatro lirico del mondo

[@FaustoBertolini-hm8qt]

Ambientare l'Opera, contestualizzata nel sec.XVI, in un altro clima storico e culturale accentua la dimensione archeologica dell'opera lirica.

[@Ingefurly]

L'opera lirica comincia ad essere tanto, ormai troppo, lontana dalla sensibilità di oggi. Tantopiù che la sensibilità di oggi è estremamente superficiale, distratta, sia sul lato della produzione, sia su quello della fruizione. Cercare di renderla attuale snaturandola con ambientazioni anacronistiche o altre trovate è la toppa peggio del buco, credo. Anche se temo che stiamo parlando di uno spettacolo ormai morente.

[@fabiovaldevit9146]

Si Lei ha ragione ..è da molto che noto questa decadenza dell opera da parte di registi che vogliono stupire ,ma ottenendo l effetto contrario almeno x me ..ma non sono l unico .lasciamo l opera così come scritta dall autore e corrediamola con la tecnologia che la arrecchirebbe di certo ..ieri sera il duello finale con due tubi di ferro rasenta il ridicolo

[@LuciaBanchieri-dl5jr]

Non sono un critico e mi guardo bene dal giudicare la complessità ma Verdi e la sua bravura si apprezzano e si ascoltano

[@lucabaldo8195]

Sulla compagnia di canto concordo con te su tutto.

[@simonegrilletto1860]

La Netrebko ottima tecnica, forse un ruolo non troppo adatto a lei dato anche il timbro scuro. Certamente, se si apprezza o meno, devo ammettere che i fischi del loggione hanno sempre proclamato il contrario di quello che si voleva ammettere, grandi fischi, buoni cantanti. Forse, l'azione scenica è andata leggermente morendo, molti registi hanno questo problema con Verdi, il primo e il secondo atto vengono rappresentati in pompa magna, mentre gli altri sembrano più fiacchi. Devo ammettere che è stata bellissima l'idea del ramo che ritorna alla vita, si coglie perfettamente il finale "speranzoso". Evidentemente la forza del destino avrà pure allontanato Alvaro ed Eleonora, ma grazie a questo destino fatale si incontrano nuovamente e si riconciliano (anche in eterno). Se in Traviata la protagonista muore nel dolore dei personaggi presenti, in quest'opera la prima donna muore emanando la luce di un nuovo inizio, di una nuova speranza.

[@paoladatodi8626]

e quanto a far cantare Leonora morente in piedi, così anche Montserrat Caballè nel (lontano) 1978.

[@simonegrilletto1860]

@ ma diciamo che questa bizzarreria fa ridere anche musicalmente. Se uno muore non canta nemmeno così tanto 😂😂😂, ma del resto lo facevano tutti i compositori dell’epoca

[@ombralu2307]

Grazie.

[@Vito_Lo_Re]

Grazie dell’ apprezzamento!

[@poncione]

A proposito di cantanti del passato, è appena stata pubblicata sul tubo un'intervista di Enzo Biagi a Mario del Monaco...

[@elianabarone1846]

@@poncione ottimo suggerimento!! Ho visto il video dell intervista giusto ieri sera. E l'ho trovato molto molto interessante!

[@claudioventurino6666]

Sono contento che non si faccia più ostracizzazione o comunque pressione su artisti in base alla loro nazionalità ed alle opinioni politiche. Sul palco conta solo l'artista. In questi anni se ne sono viste di brutte storie. Comunque ieri mi sono emozionato a sentire l'opera che ha dei numeri musicali incredibilmente notevoli e variegati. Da musicista che ha cominciato con la banda da bambino e poi al conservatorio, so cosa vuol dire esibirsi e porto rispetto per tutti quelli che si salgono su un palco o scendono nella buca mettendoci la faccia dopo anni di studi e sacrifici. Capisco che la scala è uno dei teatri più importati ma non siamo macchine e certe imperfezioni anche piccole solo nei dischi non si sentono. Anche io preferirei cantanti oggi che cantino meno spinti, con meno volume e più colori, ma questo passa il convento. Di stare a farmi le pippe sul sib a 120 DB che tizio spiccò al Recital di Marina di Capodogliola nel lontano millenovecentotrentordici o peggio inciso nel 78 giri che andava sul fonografo di nonno, sinceramente, me ne frego. In definitiva un grande spettacolo con musica emozionante, bellissima, grandi professionisti sul palco, regia costumi e scenografia bella e ben congeniata. Non pensiate che sono di bocca buona, ma a mio modesto ed inutile parere non ho riscontrato sbavature così grandi da inficiare il risultato complessivo.

[@eugenioferrero128]

La regia ha avuto idee valide ma anche sciocchezze. Vedere i monaci nelle rovine, con gente che porta taniche di plastica per una minestra, fa pietà, i giovani non sono certo avvicinati al teatro con queste sciocchezze. Ho apprezzato le voci, la Netrebko si dimostra grande attrice e ha retto l'aria "pace gran Dio" con una maestria notevole

[@mariacarpo8866]

Maestro! Concordo in tutto e per tutto con la sua "autentica e approfondita analisi dai toni pacati ma non meno rispondenti a quello che abbiamo assistito" ...i "buati ci sono stati!... pomodori e uova....altri tempi. : ). Ma la Scala si può considerare ancora uno dei primi teatri????

[@santi7616]

certo che è uno dei primi teatri ,senza dubbio 👍 per me è il teatro d'opera lirica più importante nel mondo . Vienna ,new york ,Londra , sono importanti ma non avranno mai la storia che ha la scala , ecco , e la stessa Callas diceva , non c'è teatro al mondo dove si fa meglio opera . 👍😉

[@mariacarpo8866]

@santi7616 beh! Certamente ha il privilegio di aver bocciato Verdi e messo in grave difficoltà Muti ...Spero di tornare alla Scala per godere di spettacoli della sua fama.

[@johnfalstaff6874]

Buongiorno Maestro, a proposito di regie moderne i "Capuleti e Montecchi" di Bellini lo scorso anno a Palermo ambientati in un laboratorio di imbalsamazione è stata una pazzia bruttissima. Beppe Bertuccelli, loggionista Teatro Bellini di Catania.

[@Roberto24362]

Buon giorno Maesrtro, qualche riflessione a mente fredda sullo spettacolo di ieri sera. Da condividere pienamente il giudizio su coro e orchestra, sempre una garanzia di qualità eccelsa. Altrettando positivo il giuidizio sulla direzione d'orchestra, io non condivido le critiche su Chailly, che a me personalmente piace molto e l'ho apprezzato tutte le volte che ho avuto occasione di sentirlo. Regia: visti altri spettacoli, temevo peggio, anche se non ho molto gradito salti temporali così marcati, addirittura di secoli rispetto all'ambientazione dell'opera: poi, va bene richiamare l'attenzione su temi sociali, ma siamo pur sempre assistendo ad una rappresentazione operistica. Effettivamente, non quadrava molto Leonora accoltellata che cantava in piedi, sarebbe stato meglio studiare qualche altro accorgimento. Sulla Netrebko: nulla quaestio che sia una grande cantante, ma ieri sera avrebbe potuto far meglio; in alcuni momenti sembrava cantare con una voce impastata oppure tremolante e quindi si potrebbe darle una sufficienza di stima, considerato che da lei ci si può attendere molto di più. Ripeto quello che ho già detto ieri sera durante le live, dizione questa sconosciuta. Don Alvaro: bella voce, non ha sfigurato. Il fatto che non parli italiano, nonostante la buona dizione, penso sia un handicap, in quanto canta senza capire nulla di quello che sta cantando. Non sapendo la lingua non è in grado di capire certe sfumature che -magari - possono essere importanti e comprese da uno che conosce e capisce l'italiano. Don Carlo: buona prestazione, niente altro da aggiungere. Padre Guardiano: a me personalmente è piaciuto, anche se mi sembrava scenicamente troppo "giovane" per quel ruolo. Preziosilla: sinceramente parlando, non ha cantato male, ma c'era qualcosa che non andava, soprattutto per come ha interpretato il personaggio. In conclusione, come qualcuno ha detto ieri sera, aurea mediocritas; credo però che questa sia la cifra di questi anni e anche la lirica non sfugge da questo. Un caro saluto e una buona giornata

[@dunaquilghini4572]

Grazie per l' ottima analisi👏👏👏 A me è piaciuto lo spettacolo nel suo insieme. Soprattutto la regia. Sono d' accordo con la critica della morte in piedi. Peccato. Stride con la cura meticolosa posta in ogni scena. Non vedo l'ora di vederlo dal vivo martedì 😍

[@tuttiipostidimilano]

Ascolto con interesse.

[@hollander-bu4bm]

Anch'io sono sempre stato un grande fan della Netrebko. Purtroppo ora è, chiaramente, alla frutta. Sembra, tuttavia, che non si possa più dare un'apertura di stagione alla Scala senza di lei. Per quanto riguarda Jagde, non l'ho mai sentito dal vivo, quindi le mie parole lasciano il tempo che trovano: ho, a casa, una bella edizione in blu ray di Das Wunder der Heliane dove lui fa letteralmente faville, a mio modesto parere. Trovo che una voce e un modo di cantare come i suoi potrebbero essere meglio impiegati nel repertorio tedesco piuttosto che in quello italiano, dove non ha semplicemente le risorse di stile adeguate.

[@musettina6adina224]

Jagde aveva appena cantato Forta a Barcellona . C’ e da supporre che il forfait di Kaufmann all’ ultimo minuto non permettesse di trovare facilmente un altro sostituto. La Forza del Destino non è spesso in repertorio .

[@hollander-bu4bm]

@@musettina6adina224 Sì, sono perfettamente d'accordo. Non vorrei essere stato frainteso: Jagde, in effetti, non mi è affatto dispiaciuto.

[@stefanodeceglia]

Nel complesso mi è sembrato un buono spettacolo. Personalmente ho preferito su tutti Tézier e Jagde, Preziosilla in seconda battuta (ma non ha abbastanza registro grave per questo ruolo) e per ultima la Netrebko, che a mio avviso ha cantato veramente bene solo nel duetto del secondo atto. Fastidioso il gonfiamento in zona grave. Menzione d'onore per Romano (Fra Melitone) e Vinogradov. Bella direzione di Chailly, che ha trovato colori insoliti e i ritmi (quasi sempre) giusti, secondo me. La regia non so bene che dire: visivamente splendida, non posso dire che il lavoro di drammaturgia in sé sia stato altrettanto convincente. Resta un po' anche a me la sensazione di uno spettacolo bello, ma non entusiasmante. In stagione ci sono state serate ben più interessanti di questa, a mio avviso, ma è un trend che va consolidandosi per il 7 dicembre.

[@Rosa-Maria00]

Buongiorno Maestro

[@murasakishikibu6704]

Chailly che dirige Verdi è stata per me una piacevole sorpresa e l'orchestra è il coro mi sono piaciuti assai. Ho trovato le due donne troppo scure per i miei gusti ma più che ascoltabili. Mi sono piaciuti moltissimo il Superiore e soprattutto Melitone, un ruolo di cui in effetti mi era sempre sfuggito il significato. L'urna fatal minsarebbe certo piaciuta di più se la connessione non fosse saltata ogni due per tre 😭

[@aldolucarini]

L'unica cosa che mi dispiace è che il maestro Lo Re non allarghi mai, o quasi mai, lo sguardo oltre Milano. Grande musica e grandi opere non si fanno solo nel capoluogo lombardo

[@giuliodiraco]

io consiglio a tutti quelli che si apprestano a dare le pagelle ai cantanti di riascoltarsi le loro registrazioni preferite dei loro interpreti del passato di riferimento, e prendere nota delle stesse osservazioni positive e negative per trovare appunto criteri oggettivi senza mitizzare eccessivamente i ricordi. Come giustamente sottolinea Vito in questa recensione, l'emozione è ciò che cerchiamo e che fa innamorare oppure no, e su questa la soggettività è assoluta; chi ama già un cantante storico, difficilmente si smuove per un nuovo interprete se non tocca le stesse corde, mentre in ambito di prestazione vocale o resa interpretativa si può restare analitici senza troppe infatuazioni pregresse. Come vediamo tutti c'è chi fischia Djokovic o Sinner oppure evidenzia questo o quel difetto, ma le vittorie sul campo restano indipendentemente dalle componenti legate a filtri che ci fanno respingere elementi oggettivi

[@MFuria-os7ln]

Purtroppo e' proprio chi ha nelle orecchie Tebaldi-Corelli-Bastianini che fara' in modo di criticare sempre e comunque. Bisogna un po' fare con quello che c'e', e oggettivamente riconosco che oggi si osserva molto la regia e poco la tecnica vocale. Senza essere "del mestiere", dico solo che l'emozione me l'ha data Verdi piu' che i cantanti - discreto il baritono - ma che la nostalgia non mi impedisce di godermi comunque la serata, decisamente meglio di quanto la TV propini di solito.

[@DanielaCervellini-c6l]

Condivido in pieno la critica di Vito lo Re .

[@valeriavisconti1281]

Buongiorno sotto la neve.

[@AndreaPorfidio-tq6kk]

A me la regia è piaciuta particolarmente, anche le forzature sul libretto.

[@domenicolucia7792]

Messaggio? Ha parlato di messaggio? E perché un'opera deve necessariamente mandare un messaggio? E se l'autore avesse voluto, a dispetto dell'interpretazione data in questa occasione, dare un segnale diverso, per non dire opposto? Perché non limitarsi a dare un ottimo spettacolo invece di intestardirsi a ricavarne comunque un messaggio?

[@diegognan7931]

Dico modestamente la mia: io non capisco chi va a teatro con l'artiglieria spianata, pronti a cogliere ogni minimo pretesto per criticare ecc. Io sarò banale, ma vado a teatro o me la guarda in TV per gustarmi lo spettacolo, forse anche da babao (ma non credo), e me lo gusto. Lo spettacolo mi e' piaciuto, mi e' piaciuta tanto l'orchestra e la direzione, raffinata e efficace come e' la musica del Peppino!! Cantata bene!!! Me la sono ascoltata con piacere, lascio a voi tutta l'analisi nota per nota i confronti e tutte le minuterie, ma che vita grama fate??? Io vado a pelle e a sensibilità e mi perdo in quello. Per il resto? Ho trovato lo spettacolo bello, maestoso, degno della Scala!!! L'unica vera rottura di p.... e la voce e i commenti fastidiosi a latere di Vespa e della Carlucci.

[@lucabaldo8195]

Bravissimo sulle conclusioni !!! Complimenti.

[@danielaspaziani8866]

Ho scoperto questo canale solo da pochi giorni e devo farti i complimenti per avermi salvato la vita con la trama raccontata male di Simon Boccanegra! è tutto bellissimo! Come si fa a votare???

[@Vito_Lo_Re]

Ormai le votazioni sono chiuse, mi spiace. Si votava dal community tab del canale.

[@gabrieleruffini4884]

Lo spettacolo mi è piaciuto sia dal punto di vista musicale che scenico. Chailly mi è molto piaciuto per la sensibilità nel seguire i cantanti e per la cura e la raffinatezza riguardo la timbrica orchestrale. Trovo che il pregiudizio su una presunta "superficialita'" sia una cosa che forse si poteva riferire ai primi anni di carriera. Il Riccardo Chailly di oggi è sicuramente tra i migliori direttori a livello mondiale come d'altronde dimostra la sua carriera. A me a i cantanti sono piaciuti soprattutto Tezier e Vinogradov. Mi è piaciuta anche la Netrebko a parte qualche leggera incertezza di intonazione. I boo finali che si sono chiaramente sentiti penso non dipendano dal canto ma da questioni politiche di cui personalmente a teatro mi interessa poco o niente. Lo dimostra il fatto che alla fine delle arie ha ricevuto autentiche ovazioni . Alvaro merita la sufficienza ma non di più a mio avviso.

[@MrThepresident2009]

Forza di buon livello. Al tutto ha contribuito la direzione di Chailly, che ha regalato una esecuzione profonda e piena di pathos; la bravura dell'orchestra (in primis il primo clarinetto Fabrizio Meloni), in grande forma. Le ottime prove degli interpreti stranieri del Padre Guardiano, di Petronilla e del bravo Brian Jadge, alla fine il migliore tra i personaggi principali. Tezier è un ottimo cantante, ma ieri come Carlos non mi ha molto colpito, così come ho avuto delle riserve sulla prova della Netrebko, parsa in molte parti in difficoltà. La regia è stata particolare per gli sbalzi temporali, il 4 atto non mi è piaciuto assai per scelta temporale. Da apprezzare Muscato per il suo coraggio. Nota dolente, la diretta della Rai, dove ormai da troppi anni siamo costretti a sorbirci l'incompetenza agghiacciante di Vespa e Carlucci. Il mio voto alla prima nel suo insieme è 7+. Grazie sempre per i tuoi video

[@carlatalamini9925]

Ore 7:44. Già sveglia per lei, maestro... (No scusi, in realtà sono in treno per Venezia ma in sua compagnia)

[@andreaguarino8207]

Io ascoltavo il Rataplan della Cossotto e della Simiomato e il registro era omogeneo su tutta la gamma. Invece questa sera abbiamo sentito una cantante che urlava negli acuti e che spariva nella zona grave, quindi la tecnica non è a posto.

[@tinotiralongo252]

Questi critici mi fanno paura!😱😱

[@LUIGIDEVINCENTIS-fu7sl]

Mi limito ad essere concordo con gli amici che, giustamente, hanno osservato quanto segue: Mentre i direttori si stanno affannando nel dare una lettura il più vicino possibile a quella desiderata dall'autore, i registi si muovono nell'allestire scenografie bislacche. A coloro che concordano co questo stato di cose registiche domando: Avete vistO un film del 1960..SPARTACUS.. considerato forse il migliore film storico sia per lo spessore della sceneggiatura che per l'accuratezza delle scenografie, tale da dare l'impressione di essere veramente ai tempi della Repubblica Romana?...Ebbene cosa ne pensereste se il regista (Stanley Kubrik) avesse avuto la bella idea di vestire i legionari con le divise dei soldati italiani della prima guerra mondiale e di usare come scenografie la Roma dell'EUR?..Credete che quel film avrebbe avuto la stessa attrattiva che continua ad avere tuttora ogni qualvolta una TV lo ripropone? Credete che avrebbe avuto gli oscar che ebbe?...SAlUTO TUTTI

[@mr.humbert3411]

Non era per nulla bislacca e comunque l'Opera è innovativa perché è cosa viva, dovremmo riprodurre la stessa cosa fino alla fine dei tempi?

[@LUIGIDEVINCENTIS-fu7sl]

@@mr.humbert3411 Il "bislacco" non è riferita a questa rappresentazione per la quale ho comuque delle riserve, ma alla situazione generale delle scenografie come un rigoletto con un Duca di Mantova camuffato da capo gangster ecc. ecc.

[@egrrob]

Messa in scena 7+, regia 7, Orchestra, 7, Coro 8, Direzione Orchestra 6+ (bravo ma un pesce lesso). Cantanti: Tenore7, Soprano (Leonora) 6 ½ Quei Maledizion finali in "pace mio dio" inascoltabili , Baritono 7 ½, Petrosilla 8, Padre Guardiano 6 ½, Marchese di Calatrava 7- - Di altri "non le saprei narrar..."

[@art7695]

Netrebko: parla di fine di frasi, di fiati, di canto da terra... Ha ormai una voce nasale e gonfiata. Bisogna riconoscere il declino di cantanti anche se sono state grandi. Ci sono molte incisioni dal vivo per capire come cantavano le grandi cantanti.

[@mcalos2814]

Vorrei capire oggi chi altra potrebbe cantare questo ruolo e oltre tutto non stava affatto bene, si spiega quindi , soprattutto nella prima aria il fatto che si stata prudente.

[@paolomoscarini6421]

L'opera lirica è quando il soprano ed il tenore si amano, ma il baritono non vuole😂

[@monicadreossi954]

Buongiorno Vito, grazie per la recensione e la maratona di ieri! Me la sono vista tutta d'un fiato stamani perché ieri ho fatto una guida all'ascolto per prima diffusa, poco prima della diretta dell'opera. In merito a Netrebko, volevo segnalare che all'antegenerale a cui ho assistito, lei ha avuto una deroga a non cantare (Meyer ha motivato le ragioni essenzialmente dicendo che c'erano troppe cose a ridosso: termine prove d'insieme, concerto pucciniano, poi la generale, ecc...). Ha quindi solamente interpretato il ruolo sul palco, con una 'cover' quasi invisibile in boccascena (vestita di nero) che ha cantato tutta la parte di Leonora. Ebbene, io ho trovato questa cantante veramente valida: si chiama (almeno, l'account Instagram riporta questo nome) Marily Santoro. Io non la conoscevo, ma devo dire che è stata più che all'altezza della sua 'ingombrante' controparte. E il riscontro di chi era presente in sala è stato unanime su questo. Ieri sera, almeno due fra le persone che hanno assistito alla guida all'ascolto (ero alla cineteca di Milano), al termine della proiezione della diretta mi hanno detto un po' le stesse cose che hai detto tu sulla Netrebko, che peraltro anch'io condivido. E anche grandi lamentele sulle cantonate clamorose di Vespa e Carlucci 🥲😂 ma quelle ormai le si danno per scontate... Anche se mamma Rai dovrebbe, a mio modestissimo parere, provare a piazzare lì qualcuno che, non dico sia un esperto, ma che almeno non arrivi a certi livelli di imbarazzo.

[@lorettazane3863]

Grande la Santoro!!! Meriterebbe davvero di cantare nei grandi teatri del mondo

[@gianfrancodemori1985]

Come al solito condivido tutto in pieno ,e vorrei ben vedere dato che lei,maestro, è uno stimatissimo musicista.Tutto meno che il suo entusiasmo per Preziosilla che a me è parsa più una posseduta da ossessione che cartomante.Anche da Melitone, peraltro vocalmente bravo,avrei gradito una maggiore rilevanza come buffo.Condivido in pieno l'entusiasmo per i complessi scaligeri e anche per Chailly.Mi piace mettere in risalto l'eccellente a solo del primo clarinetto all'inizio del terzo atto.Molto bello.Grazie maestro

[@andreafanzago-nx9ud]

Questo abbiamo fintanto non ritorneranno i geni illuminati

[@pasqualesellitto7324]

Avevo sentito che le ragioni delle contestazioni verso la Netrebko sarebbero le origini russe della cantante e le accuse di esser vicina a Putin, ma come versione dei fatti non mi convince del tutto, anche perché non mi spiego altrimenti il plauso ricevuto negli scorsi anni. Per tutto il resto mi ritrovo pienamente d'accordo, compreso in particolare il discorso sull' "aurea mediocritas" e sulla regia: sebbene non sia un entusiasta sostenitore di certe "modernità", certi spunti di Muscato non mi sono affatto dispiaciuti, per questo mi dispiacciono certe forzature, come Preziosilla (anzi, "Petrosilla" come l'ha ribattezzata Bruno Vespa) che, invece di leggere le mani, si mette a far la portalettere. Forse l'unica cosa sulla quale non mi sento del tutto d'accordo è proprio Preziosilla: onestamente neanche a me è piaciuta particolarmente, capisco che sia un personaggio, in un certo senso, "triviale", ma mi è parsa un po' troppo esagerata e persino aggressiva. Jadge una sorpresa nel complesso piacevole e Tézier più che apprezzato

[@ilGattoMistico]

@@pasqualesellitto7324 Vespa è un idiota, lasciamogli l' agio di dimostrarlo. Aggressiva la Preziosilla? Mio caro, l'aggressività è la cifra della odierna femminilità, ma la colpa è sicuramente anche del regista

[@sergiootellorossinipesarod5135]

Concordo il tutto 😊

[@iccardo]

Mediocrità mi sembra riduttivo .direi buona recita e piacevole serata.strepitosa richiede artisti strepitosi che non ci sono nel mondo

[@dariozamboni6465]

Buonasera maestro e tutti. Grazie per la recensione sempre molto interessante e fonte di arricchimento. Ho avuto l'opportunità di vedere l'ultima Forza alla Scala nel 1999 e a Roma non si esegue da più di 40 anni perciò sono grato che ci sia stata un'occasione, stavolta solo televisiva purtroppo, di seguire un'opera del grande repertorio...uscita dal repertorio. Personalmente ho trovato molto bella la soluzione della scena rotante che sfuma una certa disarmonia spazio-cronologica caratteristica della Forza. Meno apprezzabile a mio sommesso avviso che i personaggi abbiano fatto un vero e proprio..viaggio nel tempo nei secoli, con una modifica della drammaturgia. La signora Netrebko a mio avviso è stata buata perché si ostina a ingrossare artificiosamente centri e bassi ottenendo una voce che i vecchi maestri di canto se non erro definivano poitrinée cioè gonfiata rischiando nitidezza, omogeneità tra registri, intonazione e alla lunga la sicurezza del settore acuto. I pianissimi in alto che ha fatto nell'ultimo atto a mio avviso ne sono un sintomo. Ovvio che una voce superlativa per natura alla fine emerga, ma secondo me quell'effetto catartico del finale con l'afflato religioso mi pare sia mancato. Troppe Lady Macbeth? Tezier secondo me è riuscito a delineare bene il suo personaggio che in effetti è a senso unico, protervo e ottuso fino alla fine. Il tenore mi é sembrato di voce ricca e ben proiettata. Sulla scarsità di sfumature sono d'accordissimo, specie nell'aria, ma va ricordato che abbiamo una lunga tradizione di tenori che... cantano la Forza ....di forza ..e alcuni sono ancora molto amati dopo 70 o 80 anni. Il mio avviso al riguardo é che siano stati Lauri Volpi e Bergonzi a mettere tutti in riga. Spero che Jadge possa migliorare. Romano come Melitone mi è piaciuto molto. Saluti

[@sokolselmanaj4557]

Del Monaco non ha eguali

[@Arishenka_A]

@@dariozamboni6465 Corelli )

[@giovannadraicchio3160]

Vorrei un vostro parere sulla Netrebko di ieri sera e quella di lady Macbeth di qualche anno fa..ci sono differenze ( in meglio o in peggio) secondo Voi? Grazie

[@criss201174]

Francamente sono d'accordo ,il soprano ha convinto poco anche me .Comunque brava

[@marcellorossi7226]

Verdi e Toscanini si staranno girando nella bara. Peccato che non gli possiamo mandare un whatsapp per sapere il loro parere su quanto la modernità stia rovinando il repertorio così faticosamente concepito, costruito e limato nota per nota da questi Geni. La modernità di certe scelte è la rovina dell'opera lirica, a cui rimane ormai solo la mondanità, priva com'è da tempo ormai di opere nuove, direttori artistici coraggiosi, sovrintendenti al limite della paranoia, editori assenti. E poi ci sarebbe molto altro, ma fermiamoci qui

[@SalvatoreCasamento-u6l]

E un peccato che per la prima non ha cantato la nostra Anna Pirozza ho visto la Forza del Liceu con la Pirozza una differenza enorme per quale motivo non ha cantato il Piero Pretti e senpre la stessa cosa la Scala e un teatro straniero ,conosco bene la Forza del destino conTebaldi e del Monaco in Italia abbiamo dei cantanti molti validi

[@santi7616]

certo , il tenore che ha sostituito a Brian Jadge , perche questo doveva sostituire a Kaufmann , ha ottenuto un grande successo con il suo don Alvaro ,ed è italiano 😉👍😊

[@ilGattoMistico]

@SalvatoreCasamento-u6l si chiama Pirozzi 😊 ed è indubbiamente molto meglio della Netrebko in questi ruoli

[@paoladatodi8626]

anche a Barcellona il tenore era Brian Jagde

[@alessandrogaetani9076]

...sono sulla stessa lunghezza d'onda, nel parlare della mancanza assoluta di un qualcosa che abbia acceso lo spettacolo e la serata, a partire dall'esecuzione della sinfonia da parte di Chailly: non piu che una corretta lettura. Per giudicare la Netrebko, occorre partire dall'inizio carriera (Susanna, Musetta, Manon), conoscere il suo excursus, per arrivare alle personali scelte artistiche degli ultimi anni (Macbeth, Gioconda,Turandot), che certamente non le appartengono (madre natura detta regole chiare dall'inizio) e alle quali deve sopperire nell'emissione con artifizi non certamente degni di nota, che alla lunga intaccano e depauperano il pregiato materiale, anche se l'artista vanta ancora "buone frecce" al suo arco. Una volta, ma non molto tempo addietro, per preservare l'integrità e la longevità del proprio organo vocale, ci si imponeva di proporsi artisticamente all'interno del proprio repertorio, che consentiva una corretta maturazione alla voce, ma MAI l'affrontare un triplo salto mortale, perché di questo stiamo parlando (l'esempio più calzante è quello del tenore Alfredo Kraus). Se si è consci di tutto ciò, il meravigliarsi è vano, la strada è segnata. Comunque, il mio personale plauso alla recita della Netrebko. Il giovanotto yankee, sicuramente dotato e di belle speranze, ma non meritevole di una inaugurazione scaligera. Di Tezier, non si può dire che bene e sicuramente, il migliore della serata. Le dolentissime note arrivano per il ruolo del Padre guardiano, interpretato dal basso Vinogradov. Stiamo parlando di un ruolo, al cui interno, si ritrovano frasi di estrema bellezza e dove la pronuncia, il buon caro legato italiano, la corposità e l'omogeneita' di emissione, dovrebbero risultare priorità assolute e che nella vocalità del basso russo, latitano totalmente: dov'è la grande scuola dei bassi italiani ?. Sufficiente il resto del cast.

[@art7695]

La Netrebko non dovrebbe più aprire la stagione scaligera. È sfogata e nasale. È stata una grande soprano lirico ma ora no. Ha fatto 7 aperture, incredibile.

[@paoladatodi8626]

@@art7695 ricordo che anche al tempo dei suoi exploit come la Traviata, quella con Villazon, ci furono varie discussioni : "troppo leggerina", "diamole tempo, ha solo 35 anni" "età in cui la Callas aveva ormai già dato il meglio di sè"...ecc.

[@guidomoncalvi]

Volontariamente non ho seguito la Prima di ieri in TV, soprattutto perchè il suono delle TV, per buono che sia, penalizza l'ascolto; la ascolterò, con la mia fidata cuffia, da You Tube, sperando di trovarci un'ottima registrazione. In ogni caso devo dire che ormai da moltissimi anni non ha mai sentito un'opera che, dal punto di vista vocale e direttoriale, riesca a tenere il passo con quelle di un tempo; sarà bello sentire e vedere un'opera eseguita al giorno d'oggi perchè è quello che passa il convento e comunque LA MUSICA E' BELLA IN SE', VERDI, PUCCINI, WAGNER, BEETHOVEN . . . SONO l'ATOUT ! ! ! Fino all'epoca di Franco Corelli i cantanti recitavano con la voce, non con l'espressione falsa e ridicola che si insegna e si utilizza adesso; tutto è volto a "stupire" gli spettatori (e forse a camuffare le carenze vocali dei nostri eroi, vedi ad esempio Kaufmann, voce traballante e tirata ma uomo di bella presenza) Ultima considerazione personale: ascoltando le registrazioni di You Tube, ore ed ore tutti i giorni e la mia cospicua collezione di LP, CD e registrarzioni, (per dare l'idea ho una trentina abbondante di "Tosca", anche in tedesco e russo) mi sono fatto un'idea, che sarà anche tutta mia ma vorrei esternarla, sui cantanti e direttori odierni: sia gli uni che gli altri vengono presi in considerazione dalle case discografiche e dai teatri "occidentali", in base a dei criteri "incomprensibili", probabilmente dettati da raccomandazioni, politiche e non; ho ascoltato dei direttori d'orchestra, delle orchestre e dei cantanti, pressochè sconosciuti in occidente, di un livello nettamente superiore ai nostri "soliti noti". A suo tempo mi sono chiesto come fosse possibile presentare Thielemann, un direttore "addormentante e monotono" come il "nuovo interprete di Beethoven" . . .

[@paoladatodi8626]

vero, e molti stranieri hanno un'ottima pronuncia italiana. Però ad esempio la nostra miglior mozartiana, Federica Lombardi, la sentiamo assai poco in Italia, è quasi sempre all'estero... (ed è giovane, poco più di 30 anni, e sta ampliando il repertorio, è stata anche Mimì nella Boheme-film diretta da Martone)

[@michelemignone1564]

Ciao Vito, concordo sulla mancanza di spettacolarità che dovrebbe farci ricordare questa inaugurazione. Una domanda: perché non parlare di Padre Guardiano? Capisco che i 4 ruoli sono da privilegiare per brevità. Ma Padre Guardiano è un ruolo primario!

[@HenryDrives]

La mia sensazione su scene e costumi è stato quello di un onesto riciclaggio, soprattutto nei primi due atti. A livello di un teatro di media caratura che fa quel che può con le risorse che ha... Lo scenario I Guerra Mondiale avrà fatto ringalluzzire il palco reale. Forse in teatro non sarà sembrato così finto; visto in tv l'ho trovato abbastanza cringe.

[@VittorioPulzelli]

Buongiorno. Concordo con le sue riflessioni. Riguardo alle "voci", mi permetto di aggiungere che parlare di voci, appunto, non è del tutto corretto; piuttosto occorre parlare della tecnica con la quale quelle voci vengono usate. Buona giornata!

[@Robyzed57]

Forse introduco un tema che, oltre che 'off topic' è magari già stato da Lei affrontato altre volte. Ma le Sue lodi al Maestro Chailly mi riportano a quella certa ostilità che Riccardo Muti sembra avere nei riguardo del direttore scaligero, che mi ha sempre colpito e della quale non conosco le ragioni...

[@lorettazane3863]

Per l 'apertura della Scala della prossima stagione, mi piacerebbe tanto vedere Anna Pirozzi e Luciano Ganci. O magari Marily Santoro, davvero molto promettente

[@musettina6adina224]

La Pirozzi aveva appena cantato Leonora a Barcellona . Venuto giù il teatro . Bravissima ma in Scala non si capisce perché non la ingaggiano.

[@lorettazane3863]

Mah.. Forse c'entrano qualcosa le agenzie? La Pirozzi è stata grande a Barcellona. Quella versione della Forza mi è piaciuta, anche se la scenografia era un po' scarna, comunque la regia ha saputo cogliere l'essenza dell 'opera. Cosa che non posso dire della Forza scaligera.

[@paoladatodi8626]

che opera ci sarà alla prossima apertura, si sa già?

[@lorettazane3863]

No Certo, dipende da che opera sarà, ma nei ruoli drammatici li vedrei molto bene

[@gianfrancodaloja6786]

Solo Vespa e la Carlucci non hanno sentito i "buu".

[@antoniozorco8885]

Buongiorno Maestro. Premetto che condivido in pieno le sue considerazioni sulla regia, in particolare sul salto temporale operato dal regista. Bello invece il cambio di scena progressivo senza soluzione di continuità grazie alla piattaforma girevole. Vorrei però sapere se ha notato strane voci fuori scena seguite da una sonora risata subito dopo gli applausi al termine di Me Pellegrina Ed Orfana, sulle parole M'Aiuti Signorina... Più Presto Andrem... Grazie . Antonio

[@associazionemusadistefanog2058]

Grazie della interessantissima recensione. Se posso permettermi un paio di considerazioni: non c'è troppa severità sulla Netrebko ? e poi ho letto sulla stampa mainstream che i 'buu' erano per la nazionalità russa. Potrebbe verficare ? Grazie

[@nicolafabiocaprio3549]

L'esecuzione musicale è stata un piattume già dalla sinfonia, l'unico cantante apprezzabile è stato Melitone, per intonazione e dizione chiara e comprensibile, gli altri erano pieni di compromessi ed artifici vocali. Incongruenze di scena tante, le armi da fuoco del settecento erano a pietra focaia e non a percussione, i fucili italiani della prima guerra mondiali erano i Carcano e non i nagant russi visti in mano ai soldati, il militare dell' atto successivo era indecifrabile ma di qualunque nazione alleata fosse non poteva essere munito di ak 47 di fabbricazione russa. Infine adattare un' opera ad ambiente diverso da quello pensato diventa ridicola perché il moderno cozza con il linguaggio del libretto e con lo stile musicale. Spettacolo mediocre da dimenticare.

[@mariagasparrini223]

Basta inaugurazioni, solo per il botteghino ,con la Netrebko è stata veramente imbarazzante!

[@massimoturrini9146]

non voglio esprimere il mio pensiero appieno, in quanto sarei attaccato per incomprensione alimentata da un'ignoranza oramai dilagante ma , quando affermi che la netrebko è l'ultima grande diva....scherzi vero?!!! se poi è un'affermazione che cela il più vero ( è diventata una cantante perchè , putroppo, non c'era di meglio) beh! allora ok.....escludendo una mezza manciata di nomi, ad oggi quelli che montano su di un palco 50/60anni fà non ci sarebbero saliti neanche per spazzarlo....ed evitate di dirmi che è un'ovvietà perche con questa mentalità dell'accontentarsi del meno peggio, non risaliremo mai la china....quelli che hanno fischiato SONO DA APPLAUDIRE è con il dissenso che si alza l'asticella, non certo applaudendo cani e porci

[@laya3569]

Ma chiedo ai tecnici …l’intonazione della Netrebko … sempre precaria …

[@alessiomenditto2975]

Netrebko inascoltabile, ho resistito fino alla fine sapendo che per fortuna per un bel po’ non ha cantato, voce piccola che vuole ingrossare inutilmente.

[@mariangelacatto1460]

Non sarà uno spettacolo memorabile come alcuni dei tempi passati, ma certamente migliore tra quelli degli anni più recenti. Netrebko ha cantato senz'altro meglio dell'anno scorso, ritengo più adatto a lei il personaggio di Leonora di quello di Elisabetta nel quale si sono sentite più stonature di quelle di ieri sera. Anzi, la voce sembra quasi migliorata. La regia mi è piaciuta, a parte la plastica dell' ultimo atto. Sono d'accordo sul tema del diverso quasi non toccato. D'altra parte quella è una scelta del regista che non può arrivare dappertutto e che comunque ha dimostrato intelligenza e buon gusto e soprattutto chi ha evitato i video terribili di regie non molto lontane proprio alla Scala.

[@Lilianasist]

👎@@alessiomenditto2975 no👎👎👎👎👎👎👎

[@alessiomenditto2975]

@ beh se a te piace una cantante che nel registro basso scurisce, apre per gonfiare il suono senza motivo i gusti non si discutono. Non ne vedo assolutamente il senso, la Netrebko ha una voce piccina che si ostina a voler amplificare senza motivo

[@lorenzorossi6567]

Aurea mediocritas, insomma, ma non troppo in senso buono...

[@johnalce]

non c'entra niente con lo spettacolo operistico ma qualcuno ha notato che all'inizio della trasmissione, sulle note dell'inno di Mameli, non è stato fatto dal regista RAI nessuno, dico nessun, primo piano della signora Segre? Sbaglio se penso che ciò sia stato assolutamente voluto? Mala tempora currunt......sed peiora parantur.

[@marcofimiani8568]

Ho seguito l'opera sulla partitura. La risatina prematura di Preziosilla, non prevista, nel primo atto durante l'aria di don Carlo "Son Pereda" ha dato un po' fastidio, Verdi non avrebbe apprezzato. Qualche incertezza della Netrebko durante La Vergine. Nell'accordo che chiude l'opera, la croma finale diventa una minima, ma tant'è. Ho apprezzato molto la regia, Convenzionale (ed è quella che apprezzo), anche perché negli ultimi anni si sono avvicendati alla regia d'opera tanti imbecilli che usano l'opera per dare sfoggio alle loro manie psicoanalitiche

[@mr.humbert3411]

Ma quindi i famosi implacabili loggionisti iniziano ad applaudire a tutto?...o una volta erano meno bravi oppure oggi applaudono a prescindere perché gli errori non sono mancati

[@enricomartelloni5208]

Anna, ha un problema di canto per via delle sanzioni 😂

[@vittorioravegnani1422]

Mi sembra che lei abbia paragonato gli intepreti a cantanti oggi introvabili .

[@doktordumb]

Maestro, mi permetto. Da un certo punto di vista, anche il fatto che una persona pugnalata a morte (o moribonda per malattia, maledizione, errore di persona....) si metta a cantare, non ha molto senso. Per cui, in piedi o sdraiata non mi pare faccia così tanta differenza. Ma probabilmente è un mio limite, ed è la ragione per cui non riesco ad amare il teatro lirico (o il musical). In ogni caso, grazie per gli illuminanti commenti, che permettono anche ai profani di farsi una buona idea di questi argomenti.

[@nicolaguarisco9314]

In pratica rigetti in toto il concetto stesso di opera lirica. A questo punto puoi dire lo stesso anche per qualsiasi canzone, visto che normalmente si parla e non si canta...

[@ladycrab4924]

Anch'io non comprendo le critiche del Loggione su Preziosilla. Francamente l'ho trovata impeccabile, vocalmente e per la presenza scenica. Veramente brillante.

[@cosimoepicoco7022]

Mi chiedo cosa c'entri con la lirica, Lauro! Ma chi sono io per giudicare!

[@frank54838]

Buonasera, sono abbastanza d'accordo su quanto da lei detto, ma penso anche che bisognerebbe accontentarsi un po' visto cosa offre il panorama al giorno d'oggi. Direi che la Netrebko mi e' piaciuta, fraseggia bene, la voce, anche se un po' scura, specie nei bassi, e' bella e quando deve svettare, lo fa, con dei bei pianissimi quando c'e' bisogno. E poi diciamola tutta questa opera non e' il meglio di Verdi. Non ho mai sopportato gli inserti comici.Lo sfigato di Melitone e Preziosilla che mi sembra una Carmen da strapazzo, oltretutto con una linea di canto da sfinire una povera cantante. Dimenticav,la Netrebko mi e' sembrata piu' partecipe che non nello scorso Don Carlo, anche se canto' l'aria dell'ultimo atto invero molto bene. a presto. Francesco.

[@eleuterosaletheia2595]

Scusi ma il messaggio è nella musica e nel libretto. Poi che I registi vogliano stravolgere la messa in scena con i morti e i feriti in guerra o i campi profughi con un cachet ricco o più ricco mi dà fastidio. Poi se non è vero meglio così. Ma certe scene di guerra finta o campi profughi avevano un ritmo musicale che era tutt'altro che drammatico. Il suo amico regista la musica la sentiva?

[@francescaonida3876]

Ma alla prima della Scala non dovrebbe cantare la crème della crème? O io sono antica?😢

[@francescodefendi3201]

Cantano i cantanti di agenzie che lavorano con La Scala. Può piacere o no ma è così. Perché? Scelte politiche, economiche, organizzative. Non si fanno audizioni o concorsi con commissioni annesse. E comunque le suddette agenzie non fanno lavorare proprio il peggio del peggio. Credo che quando moriremo tutti il metodo di selezione sarà ancora questo.

[@149renoir]

Non sei antica , è la crème che è scaduta 😂

[@silene89]

Scusi maestro ma non capisco in che cosa promuove Chailly se poi dice che non ha sentito brividi. Neppure io ho sentito la cascata di emozioni e brividi verdiani che di solito ti tiene incollato all'opera e credo che la responsabilità principale sia del direttore. Non è lui che dovrebbe gestire i cantanti e dare un'impronta all'interpretazione?

[@Vito_Lo_Re]

Eh, no. Il direttore indica il percorso ma poi è il cantante che guida la macchina.

[@elenatroncone]

Hai visto Boccanegra del TORoma una settimana prima? La politica ci deve entrare perchè quando hai il potere di far riflettere le masse , dovresti essere dalla parte giusta. Magari per quello ha cantato meno bene in certi punti😅😅😅. Anche Dudamel dalla parte del regime l'hanno messo alle strette nel 2017 a L.A philharmonic. O si prende posizione o non va bene. Mi dispiace per la Netrebko, ma forse tanto pubblico ha inviato energia negativa per essere dalla parte di Putin

[@mariangelacaronia4928]

Grazie maestro, l'aspettavo con trepidazione. Capisco la *modernizzazione* ma a mio avviso il TESTO del libretto dev'essere RISPETTATO tanto quanto lo spartito musicale e sinceramente non si può sentire: Italia e Spagna unite nelle trincee di Caporetto! La prossima volta leggeremo Priamo che si affaccia nella spianata sotto le mura di Damasco, o di Pericle che minaccia gli Ucraini, ecc. Interessantissima la sua notazione su Al aro come *diverso* in quanto Inca, come quella sull'omologazione delle interpretazioni di A.N. Non sono una *studiosa* di musica, ma solo fortemente appassionata di lirica, dunque non esprimo giudizi tecnici, ma l'interpretazione di Don Carlo, mi è sembrata francamente insopportabile, nessuna vis drammatica, statico come una sequoia o ballonzolante come un orso bolso. Preziosilla, buona la voce, ma troppo spesso, mi ricordava Despina 😂.

[@musicrevolution7617]

Quante chiacchiere..bhaaa

[@mariangelacaronia4928]

​?@@musicrevolution7617 Mi vuol passare per le armi? Non ha che l'imbarazzo della scelta

[@gaddovarzi6980]

Non ho capito... Dovremmo rimpiangere il fatto che il regista non abbia colto l'occasione per l'ennesimo pippone sul razzismo? Ma per favore Lo Re...

[@ilGattoMistico]

@@gaddovarzi6980 😄😄

[@paoladatodi8626]

non proprio, ma il personaggio pur nella sofferenza per una vita così travagliata, difende fieramente la dignità delle sue origini, dice che il suo stemma "splende". Per il resto, il quadro storico della vicenda è la Guerra di Successione Austriaca, ma l'opera non è una lezione di storia!

[@gaddovarzi6980]

@@paoladatodi8626 Nessuno nega che il tema è presente, così com’è presente in Otello. Ma ai tempi di Verdi - in cui in un libretto poteva tranquillamente passare per es. un verso sull’”immondo sangue dei negri” - aveva comunque una dimensione e un significato completamente diversi, com’è dimostrato dal fatto che don Alvaro non rivendica minimamente la sua “diversità”, ma cerca piuttosto di nasconderla. In ogni caso non è questo che conta, ma il fatto che oggi tutto si risolverebbe, appunto, in uno dei soliti pipponi politicamente corretti, dei quali veramente ne abbiamo fin sopra i capelli. Lasciateci tranquilli almeno in certi angolini, senza invocare ovunque e comunque ciò che si risolverebbe nella solita strumentalizzazione politica che con l’arte non c’entra nulla.

[@FedericoCasanova-m8i]

12 minuti di ignoranti musicali che applaudono un'opera che non conoscono😊

[@royalsoldierofdrangleic4577]

Premetto che vedendola in TV non farò commento su canto, voci e cose varie, ma su ciò che ho visto. Il salto temporale non ha funzionato affatto per me, invece di farmi riflettere su tutti i significati della guerra e eccetera eccetera mi ha solo portato fuori dalla scena quasi completamente. L'atto 3° era ancora fattibile ma al 4° mi ha fatto perdere completamente la concentrazione. La ruota era un'idea geniale dati i quasi continui cambi di scena che rendono l'opera complicatissima da mettere in scena... mi fa pensare che chi in futuro userà un meccanismo simile corra il rischio di essere bollato come un copione.

[@eleuterosaletheia2595]

I registi sono nemici dei cantanti perché non capiscono che cosa significhi cantare. Niente è importante di fronte alle scelte registiche.

[@paoladatodi8626]

alcuni cantanti hanno fatto delle regie, Renata Scotto p.es., mi sembra anche Tito Gobbi; a volte recitandovi, nel contempo.

[@MarcoFoini-t6o]

Riguardo alla regia non mi è affatto dispiaciuta. Passando invece al lato musicale, a parte Anna Netrebko che non mi è piaciuta e preferito nella Giovanna d'arco e una buona interpretazione del tenore inficiata in alcuni casi da un fraseggio non sempre ottimale, sicuramente promossi anche se nessuno mi ha emozionato particolarmente. Riguardo alla direzione di Riccardo Chailly non mi ha convinto. Aprendo una parentesi specifica sul direttore, non è uno dei miei direttori preferiti con scivoloni per esempio nel Macbeth dove pur eseguendo la versione del 1865 aveva inserito brani dell'edizione fiorentina o nell' Attila eseguendo il ritornello scherzoso di Rossini al trio Te sol, te sol quest'anima con esito per me sgradevole.

[@renepierre2910]

La Netrebko è ormai declinante e non per colpa sua. Certi ruoli le hanno irrimediabilmente rovinato in parte la voce. Buoni gli acuti ma le note centrali e le note gravi sono sgradevolmente gonfiate e la voce intubata. Dopo tante "prime" non sarebbe un delitto sostituirla. Ho ascoltato nello stesso ruolo Lise Davidsen al Metropolitan e l'ho trovata splendida. Parere mio.....