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Il Museo Sociale Danisinni torna a Brancaccio con l’operina buffa itinerante di Gigi Borruso in onore del 400° Festino di Santa Rosalia. Uno spettacolo di strada che parla delle piccole umanità nascoste, dimenticate, dei loro sogni di riscatto. Una strampalata compagnia alla guida del proprio carro-zattera darà vita a un corteo popolare che terminerà con uno spettacolo nei luoghi simbolo di Padre Puglisi. La tradizione dei Festinelli e dei Triunfi incontra la contemporaneità del teatro, proprio come i giovani e gli anziani di Brancaccio si sono incontrati per creare scene e costumi.
Una strampalata compagnia, un po' freak, alla guida del proprio carro-zattera darà vita a un corteo popolare che coinvolgerà attivamente i cittadini. Uno spettacolo di strada che parla delle piccole umanità nascoste, dimenticate, dei loro sogni di riscatto e lo fa portando il teatro nei luoghi simbolo di Padre Puglisi e dela lotta alla mafia. La tradizione dei Festinelli e dei Triunfi incontra la contemporaneità del teatro, proprio come i giovani e gli anziani di Brancaccio si sono incontrati per creare scene e costumi, grazie alla collaborazione con il Centro di Accoglienza Padre Nostro. All'interno dei laboratori diretti dalla scenografa Valentina Console, con le assistenti Alessandra Guagliardito e Felicetta Giordano, sono stati realizzati oggetti di scena ispirati alla tradizione del Festino di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo, come le tradizionali bandierine con la Santuzza e la rafia che si vendevano fuori dal Santuario durante il periodo dell'Acchianata (a settembre il peregrinaggio dei devoti nella grotta della Santa sul Monte Pellegrino).
riprese e montaggio: Rossella Puccio
Foto / Video / Comunicazione: Rossella Puccio
Musiche: Giacco Pojero
Intervista: Giovanna Luparello
www.museosocialedanisinni.it