Misteriosi ponti radio della Guerra Fredda

PREMESSA IMPORTANTE: IL SITO E' STATO ACQUISTATO DA UN PRIVATO, QUINDI NON RISULTA PIU' ACCESSIBILE. NON RISPONDIAMO DI EVENTUALI VIOLAZIONI DELLE NUOVE RECINZIONI DA POCO RIPRISTINATE DA PARTE DI TERZI E DIFFIDIAMO CHIUNQUE A FARLO. LE NOSTRE RIPRESE SONO STATE EFFETTUATE PRIMA DEL SUBENTRO DELLA NUOVA PROPRIETA', ANCHE SE IL VIDEO E' STATO PUBBLICATO IN UN MOMENTO SUCCESSIVO.
Strane costruzioni militari abbandonate e semi nascoste sulle alture, sono l'obiettivo dell'esplorazione di oggi. Due grandi antenne paraboliche rivelano le funzioni dell'edificio, costruito con accorgimenti di sicurezza particolari. Il tetto piano ha degli sbalzi laterali notevoli in modo da coprire le antenne paraboliche posizionate nella parte sottostante ed è ricoperto da un tappeto erboso che mimetizza la struttura rendendola quasi invisibile dall'alto. L'edificio è privo di finestre, sono presenti solo 2 accessi, quello principale del piano rialzato, protetto da un avancorpo in calcestruzzo a 2 ingressi, e il secondario posto al piano seminterrato, sul lato opposto, anch'esso protetto da un muro di notevole spessore. Le porte blindate in uso erano in grado di proteggere la stazione da possibili sabotaggi, sono dotate di 4 robusti chiavistelli sui lati comandati da un volantino centrale, e sembrano di derivazione navale.
All'interno si riconosce subito il vano tecnico dedicato alle apparecchiature elettroniche, mentre sulla destra c'è la zona adibita ad alloggio per il personale. Sembra infatti che questa struttura fosse presidiata, almeno fino ai primi anni '90. Sono presenti una cucina, un bagno e una stanza idonea ad accogliere da 2 a 4 persone.
All'esterno si notano alcune delle antenne direttive superstiti, di cui una dotata di radome protettivo, e sembra fossero quelle in uso all'epoca per ponti radio ad alta capacità. La tipologia di cavi coassiali utilizzati suggerisce che potevano essere dei sistemi operanti sulla banda dei 5 GHZ, frequenze utilizzate già a partire dai primi anni '70 per connettere i grandi centri nodali di comunicazione e per la rete telefonica tattica. Inoltre la posizione del sito sembra essere compatibile in linea d'aria con un ponte radio per le comunicazioni tra la vicina base USAF e gli importanti centri di comando NATO nella zona di Vicenza e Verona. Su un traliccio montato sul tetto erano collocate altre antenne di cui ignoriamo la possibile funzione.
Il vano sottostante, accessibile da una botola a pavimento, ospita il robusto generatore di emergenza e i quadri del gruppo di continuità, purtroppo in parte vandalizzati. I sistemi erano pensati per garantire il funzionamento dei trasmettitori anche in caso di blackout della rete elettrica per un lungo periodo, visto la capacità dell'enorme serbatoio di gasolio.
Per vedere il secondo sito, occorre spostarsi in linea d'aria di qualche km. Esso si trova su un'altura sperduta e difficilmente individuabile in mezzo al bosco. Anche quassù ritroviamo la stessa tipologia di edificio, anche se più piccolo e su un unico livello. Entrambi gli ingressi sono protetti da un diaframma in calcestruzzo e porte blindate allarmate identiche a quelle già viste. All'interno si riconosce il locale dove erano collocate le apparecchiature elettroniche. Una porta conduce al piccolissimo vano per il personale, ma riteniamo che in realtà questa stazione fosse presenziata solo in circostanze particolari. L'impianto per il raffreddamento degli apparati appare vetusto, così come altri dettagli di questa struttura, da cui si presume che questa stazione sia stata disattivata prima dell'altra.
Pure qui è presente un locale tecnico con il generatore di emergenza e i relativi quadri elettrici che appaiono alquanto datati, mentre il gruppo elettrogeno è più piccolo rispetto all'altra stazione. Come al solito molte parti sono state rubate o vandalizzate. All'esterno ritroviamo una configurazione di antenne simile a quella già vista, ma con alcune parabole rimosse e in parte danneggiate.
Purtroppo non si hanno notizie ufficiali su queste postazioni, né sulle loro funzioni strategiche, come del resto per gran parte delle infrastrutture militari. L'unico dato certo riguarda il periodo di attività, compreso tra i primi anni '70 e la metà degli anni '90, in piena guerra fredda. Sono state abbandonate definitivamente nel 2001, grazie all'introduzione delle tecnologie di comunicazione satellitari, che di fatto hanno reso superflua l'esistenza di questi vecchi ponti radio.

[@capt.robertodegioannis9954]

Ciao a tutti Voi, bel video. Anche dalle mie parti, prov. di Savona, c'è una base Nato dismessa dall'87. L'ho visitata diverse volte, quando già dismessa e ci sono passato sopra con l'aeroplano parecchie volte quando, ancora attiva, vi erano gli americani. Non c'è mai stata alcuna restrizione dello spazio aereo soprastante, allora approfittavo, quando volavo in zona, per dare un'occhiatina. "Pian dei Corsi" è la zona che ha sempre dato il nome alla base, completa di eliporto. Costituita da tre palazzine, site in ampio spazio, contenenti alloggi, palestra, quadri comandi e diversi generatori di grandi dimensioni ed ancora esistenti i piazzali di cemento con tanto di attacchi di ripetitori giganteschi. Un amico che era stato li una settimana dopo l'evacuazione dei militari americani e Carabinieri, mi disse che era ancora completa dei numerosi apparati esistenti. Quando sono andato io, solo qualche anno dopo, erano solo presenti i generatori più grandi, e tutto quanto il resto distrutto da vandali. Porte, finestre, piastrelle, sanitari disttrutti e muri bersagliati da armi da fuoco ecc... che civiltà ehh...!?! In seguito quel poco di intero ancora esistente all'interno non vi era manco più e la zona fu circoscritta con divieti di raggiungerla. Io ci andai con la 'campagnola' della Protezione Civile dell'organizzazione a cui appartengo in regolare servizio di pattugliamento antincendio boschivo terrestre. In quell'area ora ci sono le pale eoliche e comunque pur non avendo avuto l'occasione di ritornarci, so che è rimasto ben poco da vedere. Nelle immediate vicinanze, sul colle del Melogno (entroterra di Finale Ligure) vi è la base radar gestita da AMI "Settepani" tuttora in servizio come ripetitore ai servizi radar dell' aviazione civile, dove qualche volta mi è capitato di fare qualche basso passaggio per salutare qualche amico... spero di non avervi tediato con questo mio racconto, ma ci tenevo a darvi queste informazioni sperando di farvi cosa gradita. Con stima per il lavoro che fate, vi porgo cari saluti. Roberto.

[@atomartmatter5970]

Molto molto interessante. Bella escursione, avete portato a casa un'altra splendida testimonianza del tempo in cui non sapevamo nulla di quello che accadeva al di fuori del proprio quartiere di residenza. Buon lavoro, ragazzi!

[@LostStructures]

Grazie!

[@ildandellacampana901]

Ottime spiegazioni dettagliate di tutti i particolari, molta professionalita Bravi!

[@matteomarcato5034]

Grandi ragazzi, come al solito, testimonianza davvero interessante, io ho fatto il militare a fine anni 90, come MGE, e operavo all'interno di un piccolo Centro Trasmissioni, e devo dire che si respirava ancora aria di guerra fredda, cosa che mi appassiona molto, quindi quando vedo I vostri video riguardanti l'argomento,li guardo con molto interesse. Vorrei inoltre sottolineare, che tutti questi siti,e molti altri riguardanti la guerra fredda, che adesso sembrano inutili, hanno contribuito assieme a molti uomini che vi hanno operato, hanno contribuito a far si che gli eventi non prendessero una brutta piega, con conseguenze disastrose, perche' non e' vero come pensa tanta gente che non ci sono mai stati pericoli, e che tutte le basi presenti anche dalle mie parti, siano state uno sperpero di denaro pubblico, ma che invece tutto questo abbia fatto si che la guerra fredda rimanesse fredda..... Ciao e complimenti ancora per tutte le vostre esplorazioni.

[@LostStructures]

Grazie mille per la preziosa testimonianza e per apprezzare il nostro contributo alla memoria di quei tempi.

[@uberphilip6803]

Grazie per la testimonianza. Cmq immagino che strutture più moderne, siamo ancora presenti in Italia, probabilmente con personale, o pronte in caso di emergenza nazionale.

[@andregeo.]

Ciao Matteo , abbiamo lo stesso cognome. Può essere che siamo parenti?

[@matteomarcato5034]

@@andregeo. Ciao, puo' essere, io vivo sul Lago di Garda, ma mio papà era padovano.

[@pantaron132]

È proprio vero che nelle botti piccole c'è il vino buono. Impianti più piccoli della Nato Ace High, ma praticamente quasi completi, poco vandalizzati. Pertanto Andrea e il suo staff possono approfondire e descrivere meglio gli impianti esistenti, costosi certo,ma ancora esistenti e probabilmente possibili nel ritorno all'operatività 😊

[@marianofiorese8449]

Anche questo video molto, molto interessante, Siete sempre più Bravi!! Ciao...👍👍👋👋

[@robertodeplano7542]

Top bravissimi e sempre un piacere guardare i vostri video

[@winterburan]

Interessante come sempre e spiegazioni esaustive, si notano i dettagli e le informazioni molto precise, complimenti mi piacciono le parti tecniche, sarei curioso di vedere le 2 postazioni distinte e separate, di TX e RX dove c'erano anche antenne HF dellla stella del nord, ho trovato scandagliando le alture anche la seconda postazione che non risulta sulla documentazioine, che non è nominata con la lettra come le altre, oltrettutto ho notato che è segnata come postazione G non la prima nel video ma una più grande ancora, sulla stessa montagna , probabilemente fa parte di una rete parallela nazionale, tra areunautica esercito e marina e NATO peccato ci siano passati i vandali e i ladri di rame che per pochi spicci e tanto tempo e fatica sprecata fanno solo danni, probabilmente qualcosa lasciato li non importante sarà anche finito in qualche bancarella da fiera radioamatoriale

[@amsterdam1666]

Siti straordinariamente conservati. Una tristezza vederli così da ex trasmettitore.

[@IlMaggiordomo]

due piccole note: per datare i QE la cosa migliore è guardare il tipo di interruttori, quello della seconda base è sicuramente stato prodotto a cavallo tra gli anni 50 e 60. Riguardo le antenne per scoprine la banda è suff prendere le misure della guida d'onda (il tubo rettangolare collegato alle antenne) e confrontarne le misure con le tabelle delle flange online

[@LostStructures]

Grazie per le preziose precisazioni!

[@fbomlz4699]

Video come sempre spettacolare..

[@donaldfuck]

Saranno fine anni sessanta, primi settanta. Tutto torna con la data dei motori: 1975. Gli impianti sono stati tutti rimessi a nuovo di recente, avranno massimo 30 anni, tranne il quadro elettrico che sembra stato revisionato nel tempo ma mantenuto all'originale. Negli anni '50 ancora usavano gli interruttori in bachelite tipo Zeus Rapizzi

[@angelolivio9200]

Bel video, anche se piccoli rispetto ad altre esplorazioni molto interessanti ugualmente. Mi piace sentire e vedere ex strutture al servizio della" difesa". Bravi!!!!

[@johnreese6596]

Sempre spettacolari queste vostre esplorazioni nei siti militari...

[@giampierobonamoneta6678]

Come sempre un video eccezionale

[@LostStructures]

Grazie!

[@giorgioperer2817]

Stupendo video, date le parabole e con quei cavi coaxiali ci transitavano di sicuro con qualche kw sulle frequenze ultra alte, i Ghz per collegamenti di qualche migliaio di km. 😉

[@RoccaAlessio]

timing: 17:34, quella parabola era alimentata con una guida d'onda, era quindi per forza trasmittente, sarebbe stato interessantissimo vedere dove finiva all'interno.

[@andrea-tn1vw]

Bellissimo video,ma sono abituato visto che sono iscritto e vi seguo oramai fa tanto. Anche io da appassionato ( sono radioamatore ) di tutto ciò di ex militare come fortificazioni, bunker e di archeologia industriale ho apprezzato questi luoghi (cercando il più possibile di lasciare occultata l' ubicazione !) Costernazione e rammarico quando vedo certo scempio e talvolta indice di pura cattiveria umana mi porta a maledire gli autori di certi comportamenti augurandogli il piu delle volte....qualcosa di brutto sulla via del ritorno! Lo so ma certe cose non le giustifico in alcun modo!

[@albertoguella]

Un'altro bel video per tutti gli appassionati della storia militare legata al periodo della guerra fredda ...cosa aggiungere oltre...Buon Fine Anno e.... CONTINUATE COSI' 👍👏

[@cristianspeleo]

Video spettacolare come sempre

[@Giovanni_IW7DOL]

Vi ho scoperti grazie alle vostre esplorazioni nelle ex basi radio Nato e, da appassionato radioamatore, non posso che rimanere estasiato quando i vostri già interessanti video, toccano l'argomento delle radiocomunicazioni. Complimenti davvero per tutto ciò che fate

[@LostStructures]

Grazie per apprezzare i nostri video, cerchiamo di proporre qualcosa di diverso ogni volta per accontentare un po' tutti i gusti, ma sempre con lo stesso taglio che ci contraddistingue ;-)

[@iw2jix1]

Che nominativo? Anch'io sono radioamatore da 30 anni iw2jix

[@Giovanni_IW7DOL]

​@@iw2jix1 iw7dol

[@massimobonacina336]

Bellissimo video!!! Proprio l’argomento che piace a me…GRANDI 💪🏼👍🏼 e ne approfitto per farvi gli auguri di buone feste.

[@claudio6493]

Spettacolare! continuate cosi! chissa se utilizzavano apparati radio per le comunicazioni in HF ( Onde corte)........

[@giorgioperer2817]

Di sicuro, dato che c'era qualche traliccio vuoto 😉

[@123-h7j]

Grazie ragazzi per quest'altro lavoro, posso solo immaginare cosa comportò portare in quei luoghi tutto quel materiale, motori, porte blindate ecc. Anche a me piace molto il materiale militare, sempre costruito in modo eccelso e senza risparmi. Come sempre date spiegazioni accurate e dettagliate.

[@LostStructures]

Grazie mille per il commento gratificante!

[@Danm2023]

Che spettacolo... Adesso c e il web sennò sarebbero ancora funzionanti magari aggiornati Che peccato però non saper bene se erano canali telefonici o bho radar?

[@nino2461]

video sempre molto istruttivo oltre che fatto bene!

[@edoardodalpra4742]

Periodo affascinantissimo la guerra fredda, avvolto da una coltre di mistero. Bel video. Da appassionato di radiantismo, ho letto di recente di un impianto radio NATO abbandonato dagli anni 90 che sta appollaiato sulle alpi a 4000 metri di quota. Magari un giorno mi salirà la scimmia di fare come voi esploratori urbani e andarlo a vedere...

[@waltertriacchini7280]

Struttura simile alla stazione ACE-HIGH Site "D" non più in servizio NATO si occupava delle comunicazioni dirette con l'air base di Ghedi (allerta rapida) ma ancora area di competenza militare dato che è sito di interesse per le comunicazioni di alcuni Forze dell'ordine

[@sebastianobettio1371]

Nonostante la minore imponenza dei siti documentati, gran bel video come sempre! Chissà cos'è venuto in mente guardando le due porte blindate, e soprattutto ascoltando il rumore sordo che emettono ancora oggi... ;-)

[@007Miami]

Ottimo servizio ragazzi con parole semplici e immagini ottime ti fa entrare nel pezzo e incuriosisce, Grazie x il vostro lavoro 👍👏👏

[@paoloaudioabc4331]

Stupendi i quadri elettrici con i variac motorizzati per livellare la tensione in uscita dal generatore....

[@Bailoclio]

Splendidi i video sui bunker e ex basi, continuate così

[@AndreaMouton]

Vi porto una piccolissima testimonianza.Negli anni 80 vivevo sulle alture di genova ,quindi in linea d aria non troppo distante. Con il mio stereo, in onde medie ed onde corte ,ricevevo molto spesso dei rumori ma anche in alfabeto morse ed in SSB. Eppure non era certo un ricevitore professionale, ma un normale radioregistratore panasonic,regalo della prima comunione

[@Danm2023]

Ma questi sono ponti radio in altissima frequenza non li ricevevi sicuramente. Si ovviamente le onde corte in quegli anni erano trafficatissime ...che bello però qualcosa si poteva intercettare non per spiare ma per il piacere di farlo. Ogni radioamatore a vedere ste cose sogna. Dico radioamatori di quell' epoca quelli di oggi sono in maggioranza dei cb con la patente

[@AndreaMouton]

@@Danm2023 è vero! ma in tanti anni ,nemmeno con l aiuto di internet,sono riuscito a trovare una spiegazione logica a quelle trasmissioni.Ti dirò di più:sono figlio di un marittimo e già verso i 10-12 anni sapevo riconoscere (ma ovviamente non decodificare) una trasmissione in morse o la classica modulazione da robot di una trasmissione SSB ricevuta in AM...se non fosse per questo,penserei di averle sognate

[@Danm2023]

@@AndreaMouton certo si sente si sentiva quando era una trasmissione fatta da mano umana ..Bei ricordi caspita non mi ci far pensare che secondo me abbiamo perso un bel pezzo della trasmissione analogica teoricamente ascoltabile. Adesso anche se uno volesse per divertimento intendo è ascoltare qualcosa in quelle bande anche gli aerei militari ad esempio Col c... tutti criptati

[@AndreaMouton]

@@Danm2023 ce la siamo goduta,però!!!durante la storica nevicata del 1985 avevo il mitico ricevitore marc...trasformato in radiosveglia con il classico timer a cavalieri ed un altoparlante esterno autocostruito.Sintonizzzato sui vigili...strada bloccata,ghiaccio, i bus non passano....i mi giravo dall altra parte e ciao

[@winterburan]

@@AndreaMouton La SSB e la banda laterale superiore o inferiore della modulazione AM, molte radio AM in ricezione sconfinavano nelle bante radioamatorriali sia sotto che sopra e dato che le bande radioamatoriali sono confinati con le broadcast AM, non è difficile sentire il CW o modulazioni RTTY ecc, niente di strano, oltre al fatto che molte agenzie stampa di tutto il mondo trasmettevano in banda broadcast, ora usano internet

[@giovafra6158]

Ho scoperto soltanto di recente il vostro canale e ne stò guardando i vari video, con particolare interesse per quelli relativi agli ex siti militari segreti. Debbo dire che sono rimasto molto colpito nel vedere in che maniera si erano organizzati questi luoghi dove, per la sicurezza di tutti noi, tante persone hanno vissuto una vita lavorativa davvero sacrificata, senza vedere la luce solare, e vivendo spesso nelle viscere di una montagna. Siete molto preparati ed attrezzati. Bravissimi. La vostra divulgazione riesce a far capire in che clima si stesse vivendo, mentre la maggior parte di noi nemmeno immaginava cosa ci potesse essere stato "dietro le quinte" del nostro mansueto vivere quotidiano, di quegli anni di "guerra fredda". Sarebbe molto interessante se una qualche autorità decidesse di trasformare alcuni di questi siti in musei della "memoria della guerra fredda". Avete mai provato a mostrare i vostri video ad un sindaco o quant' altro? Continuate così. In gamba! Giovanni da Roma

[@LostStructures]

Grazie per l'apprezzamento, in realtà esiste l'interesse istituzionale per una di queste basi segrete, la più grande d'Europa presso Affi, che risulta ancora integra e in buone condizioni. Ma purtroppo, nonostante anni di promesse, non sono ancora riusciti a renderla visitabile al pubblico. Le altre basi in bunker invece sono ormai in condizioni fatiscenti, e non sarebbe facile trasformarle in musei.

[@marialetiziaferrais7336]

@@LostStructuresWest Star nel Monte Moscal

[@tiziostanco]

Lost Structures e Guerra Fredda sono una garanzia. Grazie per il video, interessante come sempre

[@alessandromanfredi-xf6zh]

Lavoro molto bello e soprattutto professionale, anche per i contenuti, bravi.

[@LostStructures]

Grazie!

[@Gio-it5cv]

La base ora è stata completamente pulita, tapezzata di telecamere funzionanti e non finte, sono stati aggiunti pannelli fotovoltaici e tolte tutte le ramaglie, piante ecc. Gli ingressi chiusi con lucchetti.

[@andreaboggia]

Come visto in altri video, tenere in funzione questi edifici, era una spesa non indifferente, immagino.... Vecchi baluardi a ricordo di un epoca passata.....

[@raffaelebovo2448]

I macchinari in legno secondo me servivano alla pulizia e selezione del seme tramite ventilazione e oscillazione e alla seguente molitura che avveniva secondo me nella parte inferiore mentre dove ci sono i nastri a cucchiai e il tubo zincato rotante li avveniva la selezione e pulizia del seme

[@fabiobiasutti4217]

Bella anche questa esplorazione, un sito simile si trova presso Concordia saggitaria, faceva parte del progetto nato ace high, colgo l occasione di augurarvi buona fine e buon principio ciao al prossimo video

[@paoloaudioabc4331]

Il trasformatore che si vede trasformava la media tensione di 15000 volt in ingresso con uscita sempre trifase con 400 volt fra fase e fase con la messa a terra ed una delle fasi , viene creata la monofase 220 v . I tubi metallici servano da radiatore per il raffreddamento del olio interno, l'olio serve da raffreddamento. Bel video.

[@winterburan]

Ciao, la messa a terra non centra, il neutro è il centro stella del trasformatore MT/BT o di un alternatore di un gruppo elettrogeno, quindi come dici tra le 3 fasi si ha il 400V e tra una delle 3 fasi a scelta e il centro stella si hanno i 230V, poi il regime di neutro, se isolato (IT) o chiuso a terra (TT) come a casa nostra o (TN-S) nelle industrie con propria cabina o compensato è un'altra storia, li probabilemente essendo zona militare il neutro era isolato da terra per dare continuità di servizio, in caso di primo guasto a terra non si chiude l'anello di guasto e ii differenziali non scattano, pur dando sicurezza agli operatori avendo appunto il neutro isolato non subiscono "scosse" e in caso di tale guasto segnalato con un controllore di isolamento, in casom di secondo guasto se il primo non viene prontamente riparato avviene un corto secco e scatta la magnatica del termico, questo serve a dare meno disservizi e più affidabilità e continuità, logicamente con personale qualificato che sa cosa sta facendo e interviene con cognizione sia nelle riparazioni che nei guasti. La sicurezza alle persone dato che i differenziali sarebbero superfui ed inutili è e deve essere garantita con l'equipotenzialità tra gli apparecchi, ancora di più che in un impianto civile come casa nostra con neutro a terra.

[@anoressico]

Serbatoio gasolio, acqua e olio tutto a posto, basta mettere in moto e partire... Scherzi a parte si è combattuta una guerra in casa, che anche senza armi convenzionali, era pericolosa lo stesso. E forse non è ancora finita...

[@sandroferrin424]

Complimenti a tutto lo staff gran bel video e commentato benissimo.

[@Lukediver66]

Sempre professionali e appassionati! un piacere guardare i vostri video. Detto questo...sti militari oltre ad aver speso soldi da far paura...poi abbandonano tutto e se ne fregano...mah che tristezza...

[@videotaxistory]

Stupendo! Complimenti. Se posso permettermi consiglierei un volume più basso della musica.

[@michaelborsato2092]

Mi sembra familiare la vista verso la pianura. Dove si trova questo posto? Grazie e buona giornata.

[@LeOmantovano]

Ne ho una proprio sulla collina davanti casa mia. Provincia di Mantova! , Purtroppo lo stato è simile a questo!

[@356ale]

Complimenti

[@LostStructures]

Grazie1

[@radiancesky1240]

Complimenti veramente, fate dei video fantastici e siete un'equipe spettacolare, le vostre spiegazioni sono molto interessanti e dettagliate.

[@LostStructures]

Grazie, siamo onorati di avere un pubblico che ci apprezza in questa misura

[@dainozero5261]

Video molto interessante, grazie per questi splendidi documentari che ci regalate.

[@RoccaAlessio]

Comunque come sempre bellissimo video ! Complimenti !

[@massimomella4814]

sono sempre video interessanti,bravi

[@LostStructures]

Grazie!

[@DnaX]

Che sia parte del sistema ACE High o 486L? O magari solo delle stazioni per collegare basi e/o radio ai suddetti sistemi.

[@LostStructures]

No, nulla a che vedere con ACE-High, forse 486L.

[@yomadman90]

Conosco bene queste basi, sono organizzate in lettere dell'alfabeto! Le ultime ad essere state dismesse sono Site T e Site R (2015/16), ad oggi in teoria solo 2 di queste piccole basi sono ancora alimentate e funzionanti, pur non facendo più parte della vecchia linea. Bella esplorazione, in quelle che ho visto io non si entra causa rovi, spine e porte chiuse

[@yomadman90]

Aggiungo che la prima delle due che avete visitato è talmente ben mimetizzata che ad oggi devo ancora individuarla!😅

[@yomadman90]

@@VittorioBottazzi Ciao! Purtroppo non me ne intendo di trasmissioni radio in sé, però negli schemi di collegamento che ho visto le basi Ace High erano collegate in via indiretta anche a questa rete: si estendeva dal Monte Maddalena a Brescia fino al Friuli, ed aveva come nodi principali Palazzo Carli a Verona, West Star ad Affi e Back yard a Grezzana. Come ti dicevo non sono esperto e potrei sbagliare, ma il nodo di collegamento con ace high credo fosse la base militare di Volta Mantovana

[@Gio-it5cv]

@@yomadman90 ma tu sai dove si trovano ste basi?

[@Gio-it5cv]

@@yomadman90 del video intendo

[@yomadman90]

@@Gio-it5cv ciao! Si, ma per rispetto di chi pubblica il video e della comunità di appassionati non divulgo le posizioni. Però ti posso dire che con un po' di ricerca alcuni dei siti si riescono ad individuare, altri sono più complessi

[@pantaron132]

Il gasolio dei gruppi di continuità...poteva essere trasportato con qualche elicottero? I tetti mi sembrano capaci di reggerne uno, forse per questo anche erbosi

[@emmepiemme]

Siti molto interessanti, specie il primo che vedrei bene per un recupero ai fini abitativi: Sapete se è in vendita ? C'è una strada di accesso ? Curiosa la presenza dei trasformatori di isolamento in formazione Yyn, esecuzione OnAn e Vn 380/394. Evidentemente le specifiche militari prescrivevano questo tipo di macchine. Non mi stupirei se l'olio contenuto fosse a base di PCB, oggi al bando per tossicità.

[@LostStructures]

Grazie anche per le notizie sui trasformatori di isolamento, che in effetti la loro presenza ci ha incuriosito perché già visti in altre strutture militari simili. Probabilmente l'olio è stato svuotato, come il gasolio nei serbatoi. Non sappiamo nulla invece sulla proprietà delle strutture, non più militari, ma probabilmente di competenza del demanio.

[@Mauro-ts3nx]

@@LostStructures ciao, intendeva sicuramente l'olio dei trasformatori. L'olio dielettrico usato per trasformatori e condensatori conteneva PCB (policlorobifenili) fino alla loro messa al bando per tossicità. È una classe di composti con notevolissime proprietà per utilizzo tecnico in vari ambiti (per esempio anche come sbloccanti, lubrificanti, protettivi per metallo nudo grazie alla loro stabilità), ma rivelatisi poi nocivi ed inquinanti a lungo termine sempre per la loro stabilità, e capaci di inserirsi nella catena alimentare. Il caso della Caffaro a Brescia è esplicativo.

[@LostStructures]

@@Mauro-ts3nx grazie, avevamo capito bene a che olio si riferiva (visto che quello del motore Diesel avevamo verificato che c'è ancora) ;-)

[@Mauro-ts3nx]

@@LostStructures ...e sempre complimenti per le vostre esplorazioni!

[@maxthorton76]

è lo stesso pensiero che è venuto in mente a me. dta la posizione particolarmente panoramica se il demanio militare decdesse di dismetterle aprendo una vendita al asta un loro recupero a fini abitativi non sarebbe poi così impossibile..

[@epiculo2]

Il capanno in lamiera mi farebbe comodo.

[@EnricoLongoni]

Certo che si

[@LandOfUrbex]

Video bellissimo, complimenti

[@clagand6023]

Bellissimo video, complimenti !! 👍😉

[@massimo6770]

Sempre ben speso il tempo passato con voi!

[@dariog92]

Una base radio stazionava anche ad Avellino precisamente a monte vergine

[@ilariodimarco7760]

Gestita dal 45° Battaglione Trasmissioni Vulture.

[@maurotomelli4964]

Altro sito interessante, i gruppi elettrogeni sono ancora in buono stato, il piu' grande per essere un 6 cilindri ha un po pochi cv, ma di sicuro una buona affidabilità, con delle batterie cariche e del combustibile ci scommetto che sarebbero partiti senza problemi.

[@ettoreporpora8301]

Il generatore mai entrato in funzione... l'olio trasparente... forse messo in moto per prova...

[@giudaz1]

sembra un centro di ascolto

[@IlBuono1990]

Ciao, in Toscana c'è un ex stazione nato con antenne paraboliche enormi che trasmettevano verso sud, non ricordo se Malta o direttamente in Africa, comunque sono visitabili e ben messe, ho diverse foto, strutture davvero interessanti

[@winterburan]

Ciao, le postazioni in Toscana sono 2, una in basso era la MEDCOM 486L link tra Sardegna e Liguria, l'altra in alto era l' ACE-HIGH link tra Lazio e Lombardia e Francia, quest'ultimo spendo tra il 66 e il 67 dopo l'uscita dalla NATO, obbligando a fare un giro diverso per l'interconnessione con il nord Europa dato che era appunto la tratta verso il nord che passava dalla Francia tramite altre 4 stazioni poi smantellate.

[@IlBuono1990]

@@winterburan Parli della base sulle Apuane? Non sono un vero esperto, ci sono arrivato quasi per caso durante un trekking qualche anno fa

[@winterburan]

@@IlBuono1990 M.Giogo

[@IlBuono1990]

@@winterburan Bellissimo, le parabole sono davvero impressionanti

[@amosbrusadelli6097]

dove si trovano questi

[@antoniolombardi9200]

una fantastica esplorazione

[@maurocappelli7846]

Molto interressante

[@marcorsini]

Molto interessante.

[@enricob6122]

bello bello grazie

[@ivanbelmonte1656]

Anche Vicino alla mia città c'è una base usaf abbandonata con delle enormi antenne

[@theanimalsfarm5911]

sempre al top!!!!

[@iw2jix1]

La base ex nato in provincia di brescia comune di collio dosso dei galli lo conoscete ?

[@LostStructures]

Dosso dei Galli era una base troposcatter, ci sono ancora le 2 grandi parabole che abbiamo visto tempo fa.

[@iw2jix1]

X caso avete fatto qualche video ? Conosco il posto non abitavo tanto lontano , adesso e chiuso perche e diventato propieta privata ,

[@LostStructures]

@@iw2jix1 purtroppo no perché c'era un meteo pessimo con nebbia, mentre all'intero degli edifici non c'è più nulla. L'unica cosa che merita vedere sono le parabole, forse torneremo lassù in primavera.

[@ftase696]

GRAZIE

[@luigisalvador2441]

Complimenti!

[@Chiavaccio]

👏👏👏👏

[@ferfranc7717]

bellissimo ! e la musica di chi e ? bella

[@LostStructures]

Ciao, di solito usiamo musica royalty-free di artisti poco noti. Il primo brano è di Art project (Жизнь-Путь), mentre quello alla fine del video è di Deepness Dawn (Zodiac). Negli interni abbiamo usato il brano di Total Harmonic (Meteor Is Coming).

[@ferfranc7717]

@@LostStructures grazie !

[@pippo67]

Probabilmente ponti radio che usavano il troposcatter ( it.wikipedia.org/wiki/Diffusione_troposferica )

[@winterburan]

si si agganciava anche alla "big rally" 486L finchè operativa, poi sono rimasti i funzione fino ad un decennio fa, per i bunker e centri di controllo esterni che erano ancora operativi

[@marcoberretti9349]

🔝🔝🔝🔝

[@MrBravosport]

Con tutti gli ottimi motori di costruzione italiana disponibili all'epoca, la scelta di questo inglese mi sembra alquanto infelice e discutibile.

[@LostStructures]

Essendo installazioni sotto il controllo NATO, forse ci furono delle precise richieste sul tipo di motori da utilizzare.

[@MrBravosport]

@@LostStructures Si probabilmente il motivo è questo

[@matteonalin9930]

Nome tuo???

[@angelobernasconi5674]

mandi biele frute,bel servizio

[@innomedelpopolo]

Il padre di internet??? Può essere tutta una farsa la questione delle basi troposcatter, sparse in Italia?

[@digennaroluigi9926]

Good ENGINE!

[@albertoperego3391]

lei di questa faccenda ne sa come tutti noi cioe nulla.... sta quindi esprimendo concetti basati sulle sue idee personali sicuramente errati

[@amosbrusadelli6097]

pian dei corsi ci site stati

[@stefanoconca2403]

Ci andrei ad abitare

[@LostStructures]

Il panorama è ottimo, magari un pochino scomoda da raggiungere :-D

[@winterburan]

pure io ci andrei a vivere 👍

[@sandrosanna4970]

Molto bello 👍