Grazie Professore, è stata una lezione interessantissima e l'ho trascritta tutta a penna per poi rileggermela e studiarla. Non sono più da età scolare, ma la filosofia mia affascina tanto e lei la spiega in modo semplice e diretto. Grazie per la condivisione e per la fatica che lei impiega, ma anche per la passione e il modo garbato ed equilibrato della sua esposizione. Buona notte.
@carloiraci1311 Жыл бұрын
Grazie gentilissimo professore
@melomelo87329 ай бұрын
Lezioni di filosofia davvero preziosissime ... grazie infinite ❤
@Orsohobo Жыл бұрын
Ormai sono ripetitivo prof, ma ogni volta che nel mio percorso universitario mi incaglio su un filosofo vengo sul suo canale per capire quello che il manuale non è stato in grado di spiegare in maniera chiara. Grazie.
@emanahmed2060 Жыл бұрын
Grazie mille a te che spieghi molto chiaramente. Le tue spiegazioni mi preparano alle verifiche e non mi annoio mai di ascoltarla
@rossellafranciolapilla41402 жыл бұрын
Grazie professore. Continuerò a seguire le sue lezioni. Grazie ancora!!
@bignate29303 жыл бұрын
Video davvero ben fatto, utile anche per l'università.
@francescoporta32483 жыл бұрын
Grazie mille per questi video, interessanti anche per i 'profani'
@stefanogionta40053 жыл бұрын
Chiarissima spiegazione-bravissimo come sempre!
@carmelocaruso45503 жыл бұрын
Interessante, grazie per la lezione
@gsp71297 ай бұрын
grazie mille prof
@emanahmed2060 Жыл бұрын
Grazie mille della lezione. Ho cercato il tema di tolleranza ma ho visto che non si è soffermato molto su di esso, le sarei grata se pensa di approfondirlo. Grazie infinite.
@misterpocce50323 жыл бұрын
la prego faccia anche un podcast sarebbe veramente utile
@scrip793 жыл бұрын
Il podcast c'è già (anche se è agli inizi). Qui quello di filosofia: open.spotify.com/show/6DwSFAgHCofStjvwmsiFy0?si=9d4f08b1296d4f42 Qui quello di storia: open.spotify.com/show/2XU7UlmG4oYeKjMVvMWGV2?si=05a2421c3bf24591 Cercando, lo si trova anche su Google Podcast, Apple Podcast, Castbox ecc.
@IdropeTV Жыл бұрын
Sulle idee di sostanza. In realtà anche l'idea di triangolo, linea, ovale, bianco, rosa, liscio ecc ecc non sono diretta espressione dei sensi che ci trasmettono solo percezioni primarie, stimoli acustici, stimoli visivi ecc. E' solo a livello corticale cerebrale che poi quelle percezioni sensoriali primarie acquisiscono quel significato. Quindi in teoria sono anche quelle idee complesse e l'idea di Ermanno Ferretti non sarebbe indipendente da altre idee complesse propedeutiche. Ma comprendo che queste cose forse non erano note ancora nel XVII secolo. Sbaglio?
@francescogiroldi8226 Жыл бұрын
Grazie
@Nadia-tb2jj11 ай бұрын
Prof., inanzitutto GRAZIE! Avrei però una domanda sull'idea di Dio che formiamo da soli nella nostra mente moltiplicando all'infinito idee come la sapienza: lei dice che la sapienza è un'idea semplice ma...Non è complessa? Cioè, io per formarla non devo mettere insieme tante idee complesse, ad esempio, libro ed altre?
@IdropeTV Жыл бұрын
Premessa. Questo mio lungo commento vuole essere una domanda seppur complessa nonostante sembri una controlezione 🙂 Ovviamente la inconoscibilità della sostanza intrinseca, la Ermannoferrettosità 🙂 valeva fino alla scoperta del DNA e del codice genetico che mi permette di riconoscere e obiettivare invece perché quello è proprio Ermanno Ferretti e perché sia così senza aver bisogno di scomporlo nelle sue componenti. In realtà oggi sappiamo che anche (dico anche perché in realtà anche Locke ha ragione valutando sotto un diverso punto di vista - ricordando quanto ci siano qualità accidentali che possono modificare l'aspetto della persona e che tagliando la barba o tingendo i capelli biondo platino non perderesti l'Emannoferrettosità ma potresti comunque non essere riconosciuto altrettanto immediatamente) Aristotele aveva ragione a dire che nelle cose come nelle persone c'è una sostanza-forma riunita in sinolo con la materia e che anzi la determina e ne determina le caratteristiche. A questo proposito, un concetto importante è quello della molteplicità del contatto o dell'esperienza (non so se esista un termine più appropriato in filosofia o psicologia). Chi incontra una persona solo una volta tende poi a immaginarlo nel suo pensiero e nella sua memoria sempre identico come se fosse sempre vestito uguale, con la barba incolta se quel giorno non si era rasato, con gli occhiali se quel giorno li portava, e a notare molto la diversità se poi dovessimo rivedere quella persona ma con caratteristiche accidentali diverse che possono persino ingannarci nel riconoscimento e rendere più difficile quell'immediata identificazione. Esattamente come se visitiamo un posto una sola volta quando piove nella nostra mente resta un posto con cattivo tempo. Ma aumentando il contatto con la stessa persona o luogo si assiste a una perdita progressiva di attenzione alle caratteristiche variabili e accidentali proprio per la loro variabilità concentrandosi automaticamente sempre più su quelle immutabili. In diagnostica elettrofisiologica si chiama ad esempio tecnica dell'averaging ovvero ripetendo molte volte l'invio di uno stimolo e registrando molte risposte quelle coerenti emergeranno rispetto a quelle incoerenti (rapporto segnale-rumore). E ora la domanda... Fermo restando che ovviamente Locke come nessuno prima di lui potevano conoscere DNA o codice genetico o chimica e biochimica qualcuno di tutti questi grandi pensatori si era mai posto almeno fino ad allora il problema del perché siamo diversi pur essendo uguali? Ovvero tutti parlavano di sostanza, interna, esterna o quel che vogliamo ma essendo evidente che pur se tutti creati da Dio a sua immagine e somiglianza (stando alla Bibbia) siamo tutti diversi e non solo per le caratteristiche accidentali ma anche per quelle immutevoli e invariabili. Lo chiedo perché finora nella storia della filosofia, salvo che non mi sia sfuggito sembra che nessuno sia minimamente posto il problema del perché siamo diversi pur nella nostra uguaglianza. A chi allora tra tutti questi uomini cosi diversi assomiglierebbe quel Dio che ci aveva creati a sua immagine e somiglianza? Darwin è ancora lontano ovviamente...
@scrip79 Жыл бұрын
Credo fosse un problema non così sentito. Prendiamo Platone (e i suoi eredi): per lui esiste l'idea di uomo, l'archetipo di uomo. Che è un uomo ma senza ciò che accidentale. Ora, in realtà è difficile stabilire cosa sia accidentale e cosa necessario (una mente funzionante è necessaria o no? due braccia sono necessarie o no? quand'è che si smette di essere uomini?), ma nel mondo antico, quando non c'erano macchine a tenere in vita le persone e si moriva quasi al primo acciacco, ciò che davvero caratterizzava l'uomo era la sua capacità di pensare, provare emozioni e in qualche modo comunicarle. Ovvero: avere un'anima, che era vista come la sede di tutto questo. L'anima era generalmente pensata come la sostanza necessaria dell'uomo, ciò che ci accomunava tutti e ci accomunava anche a Dio. Il discorso quindi diventava più immateriale che materiale: se ciò che ci accomuna è immateriale, la materia può differire quanto si vuole.
@IdropeTV Жыл бұрын
@@scrip79 Capito. Grazie.
@pietropulizzi84172 жыл бұрын
Le idee di bontà, di bellezza, di giustizia che tipo di idee sono, possono anche essere definite idee semplici o si tratta di idee complesse?
@IdropeTV Жыл бұрын
Circa le qualità oggettive e soggettive in realtà molte qualità sono oggettive se stabiliamo una convenzione associata ai termini e la differente interpretazione soggettiva può solo essere in tal caso errore di valutazione. Spiego. In mancanza di un vero criterio convenzionale e universale per definire alto o basso e allora un pigmeo mi considererebbe con il mio 1,75 un uomo alto mentre una squadra di giocatori di basket mi considererebbe magari molto basso. Ma se stabiliamo che si definisce alto chi è almeno 1,80 e basso chiunque sia al di sotto ecco che quella diventa qualità oggettiva fermo restando che un errore di misurazione potrebbe farmi rientrare in un giudizio errato. Lo stesso vale ad esempio per la bellezza dove in molti periodi si è volutamente rinforzato proprio questo concetto di bellezza come qualità oggettiva con dei precisi canoni. Amaro, dolce, salato, aspro ecc sono ad esempio qualità misurabili (ad esempio valutando il pH a rapportando alla definizione convenzionale). Idem per sano e malato, caldo e freddo, vecchio e giovane, sapiente e ignorante, e per quasi tutto. Inclusi i giudizi sulla morale o sull'intelligenza ecc. Quindi forse la maggior parte delle qualità sono oggettive o soggettive sulla base di presenza o assenza di una convenzione più che in senso assoluto e le vere qualità soggettive restano quelle dove in fondo non è possibile avere alcun parametro reale di valutazione.
@monicaanastasio3931 Жыл бұрын
Penso anch'io che ragione accrescere con l'esperienza,ma anche il mio istinto che una grande fonte x per non commenttere errori.
@uno964810 ай бұрын
Ma non mancava una “piccola parte “ ?
@ValerioRiccardi2 ай бұрын
Puo fare un video su alexander bain
@Alenaluk-n8b10 ай бұрын
Potrebbe eliminare il suono di sottofondo? Chi ha problemi di udito, non comprende bene tutto, tanto va in loop
@pinomalfa79232 жыл бұрын
modernamente si dice sensazione l'idea semplice e percezione l'dea complessa di elaborazione delle sensazioni.
@leonardol.lombardi61113 жыл бұрын
Ma se Dio e Ferretti sono due idee complesse formate da idee semplici , non possiamo dire che appartengano entrambe alla stessa categoria di enti. Dio non lo tocco mentre Ferretti sì! Ci deve essere una differenza Se anche Ferretti non lo percepiamo ma percepiamo le idee semplici che ricomposte formano l'idea complessa "Ferretti", se Dio non lo percepiamo ma percepiamo le idee semplici di potenza, bontà c ecc. mutatis mutandis, dovremmo dire che possiamo dubitare dell'esistenza di Dio e di Ferretti nello stesso identico modo.