Mizuno Wave Rebellion Pro - Tested and Reviewed at the Running Track

A few reviewers suggested that they are the closest thing to the Nike Alphafly.
How disapponting they are!
I understand the discounted price, but you can easily be faster in a brand new pair of daily trainers (aka Saucony Ride 15 in 19m:33s).
That's why I believe it's important to test super shoes at the running track.
If they are designed for racing, they have to perform. No ifs, no buts!
Buy it here...
www.sportsshoes.com/product/m...
Current ranking on a 5K...
Puma Deviate Nitro Elite v.1 - 18m:44s
Saucony Endorphin Pro Plus 19m:08s
Saucony Endorphin Pro 3 - Nike Alphafly ZoomX Next% v.1 - 19m:09s
Nike Vaporfly ZoomX Next% v.1 - 19m:25s
Saucony Endorphin Pro 2 - 19m:26s
Reebok Floatride Energy X - 19m:28s
Mizuno Wave Rebellion Pro - 19m:51s

[@saintsaens21]

Hi, really interesting concept. What's your opinion as to why these are much slower than the other shoes you tested?

[@gpersonaltrainer]

I'm a forefoot runner and I haven't been able to understand in which part of my foot I had to land, in order to get the bet "rolling" feeling. I've tried even to change the way I was striding, landing more on my midfoot, without having the feeling I was going any faster. If you watch my other videos/tests, it never happened that I felt "forced" to change my gait. I believe these shoes are more suitable for a midfoot striker.

[@saintsaens21]

@@gpersonaltrainer Thanks. It would be funny indeed if they were intended for heel strikers since they are practically heel-less. Hope you continue the series, even including fast non carbon trainers.

[@gpersonaltrainer]

@@saintsaens21 Sorry, I meant midfoot only. The ideal landing area is quite big, though.

[@albertodelucia9708]

questa è una scarpa particolare che ha bisogno di un periodo di adattamento per poterla sfruttare; durante la prima seduta di allenamento ho dovuto faticare molto per correre ad un ritmo solo accettabile, successivamente ho provato a "lasciar andare la scarpa" senza particolare spinta sull'avampiede ed è stata una rivelazione! In pratica la scarpa funziona un po' al contrario delle Alphafly e delle Adios pro: in questi modelli maggiore è la spinta sull'avampiede, maggiore è il ritorno di energia (esattamente come delle molle), per cui è necessario correre in spinta; nel caso della rebellion pro la spinta è localizzata un po' prima del metatarso e quindi se si spinge a fondo sull'avampiede la sensazione è di spinta a vuoto; bisogna invece concentrarsi sulla transizione veloce della rullata (un po' come rotolare in discesa): il ritorno di energia è meno percepito ma c'è eccome! In pratica bisogna imparare a sincronizzare i propri movimenti con la risposta della scarpa (altrimenti è come se il motore "picchiasse in testa") e dopo la corsa sarà molto più divertente, e sebbene il tallone della scarpa sia praticamente inesistente, il tendine di achille sembra lavorare in modo più scarico.

[@gpersonaltrainer]

Se posso esprimere la mia opinione (che poi ho visto viene condivisa da altri testers), questa é una scarpa indicata per chi corre più di mesopiede (midfoot) rispetto all'avampiede (forefoot). Questo era il settimo paio di scarpe con suola in Peba/Pebax e piastra in carbonio che ho testato in pista, e con le altre scarpe non ho avuto alcun problema di adattamento. Il fatto che mi sia trovato a pensare come effettuavo l'appoggio, per assecondare la scarpa, non mi ha entusiasmato per niente. Penso sempre che sia la scarpa che debba adattarsi all'atleta e non viceversa. Come dicevo, la mia, é un'opinione personale espressa dopo "soli" 26 anni di corsa.

[@albertodelucia9708]

@@gpersonaltrainer certo che puoi esprimere la tua opinione (specie sul tuo canale, ci mancherebbe!); quello che però forse non sono riuscito ad esprimere correttamente è il concetto che spesso siamo prevenuti e ci aspettiamo un certo tipo di comportamento dai materiali e dalle attrezzature, come ad esempio le scarpe con placca in carbonio: ci aspettiamo una netta sensazione di rimbalzo, e quindi cerchiamo di sfruttare questo comportamento accentuando il gesto di spinta degli avampiedi, ottenendo quel guadagno di diversi cm o mm sulla nostra falcata; questo modello invece funziona in modo leggermente diverso: c'è una risposta elastica, che come giustamente puntualizzi, e come io facevo osservare, è localizzata più sul mesopiede, ma il vero guadagno non è tanto in termini di cm o di mm sulla falcata (che comunque c'è), ma è soprattutto in termini di transizione veloce mesopiede/avampiede. Detto questo, la velocità è il rapporto spazio/tempo e quindi per aumentarla o aumentiamo lo spazio percorso nell'unità di tempo o riduciamo il tempo impiegato nel percorrere lo spazio (meglio ancora entrambi). In sintesi, non è che dobbiamo imparare a correre in altro modo, (piuttosto sono le altre che ci spingono ad accentuare certi gesti, che però già mettiamo in conto) ma dobbiamo solo far scorrere le gambe in modo naturale, senza pestare; questo approccio è valido ancor di più sulle lunghe distanze, e ti faccio un esempio pratico: ho corso una mezza con le Alphafly, e fare parziali da 3'50" la prima parte di gara sembrava facile ma quando le energie sono diminuite mi sembrava di avere ai piedi degli zoccoli pescura (quelli di legno), così tutto quel vantaggio, senza benzina in corpo, rischia di diventare una zavorra; diversamente una scarpa che rende più scorrevole il gesto risulta vantaggiosa, e ancor di più, lungo tutta l'estensione della prestazione. Ovviamente queste sono le mie considerazioni personali, mutuate da 39 anni di attività tra mezzofondo e fondo (dagli 800m alla maratona ho corso di tutto). Grazie dell'attenzione.

[@gpersonaltrainer]

Se non sbaglio, la frequenza di corsa ottimale che permette di percorrere la distanza nel minore tempo possibile, senza impattare troppo sulla muscolatura, dovrebbe essere di 180 falcate al minuto (che é poi anche la mia... falcata in piú, o in meno). Detto questo, ci sono corridori che hanno una frequenza piú alta. Ho una cliente minuta che corre a 4m:10s e che fa piú di 190 falcate al minuto. Ecco perché per esempio Asics ha creato 2 scarpe specifiche (Sky che appena potró, voglio testare and Edge). Personalmente, non comprerei mai le Edge perché snaturerebbero il mio modo di correre. Riguardo al commento sulle Alphafly, complimenti per il passo nella mezza maratona! Parlando delle sue AF devo presumere che si tratta della seconda versione che é piú grossa é pesante. Infatti, le AF1 pesano 238 grammi e le Wave Rebellion Pro 234. A parte il fatto che nelle AF1 la conformazione della suola é un po' difficile da "digerire" (il mesopiede rimane 3cm fuori dalla suola - il video é disponibile nel mio canale -, le Alphafly sono indicate per ogni tipo di appoggio, parlando di avampiede, mesopiede e tallone, mentre le Wave Rebellion Pro sono indicate per uno solo di questi. Mi chiedo perché Mizuno abbia creato una scarpa per le competizioni, che limita il numero di corridori che possono apprezzare questo modello fino in fondo. P.S. Ho utilizzato le scarpe della Mizuno per 4 anni, dal 1999 al 2003.

[@albertodelucia9708]

@@gpersonaltrainerIl modello di AF usato è il 1° ed effettivamente la sensazione di rimbalzo è proprio netta. il dato di 180 passi al minuto deriva dalla statistica, ed è ovvio che i brevilinei abbiano naturalmente frequenze maggiori. La questione è guadagnare quella frazione di passo o addirittura qualche passo, mantenendo o incrementando addirittura l'ampiezza. Il perché delle scelte di Mizuno bisognerebbe chiederlo a loro, magari è solo una fase di attesa e sperimentazione, vista anche l'inflazione di modelli, ma credo che abbiano usato qualche artificio per sollevare il tallone senza aumentare lo spessore della suola in quella zona (le norme WA sono rispettate ma se osserviamo la scarpa in prossimità del mesopiede lo spessore della suola eccede i limiti consentiti). D'altronde anche asics prima di uscire con le varie versioni di metaspeed è passata attraverso la metaride, che contava proprio sul velocizzare la transizione, senza nemmeno il vantaggio della placca elastica (ed era anche una scarpa pesante!). Però pare che in casa propria mizuno abbia molti più estimatori. Misteri del marketing. Buone corse!

[@tadejdanev5030]

PRO 2 new model are much better...you say GUIDE 15 are quite good?

[@gpersonaltrainer]

Pro 2 were 1 sec behind Vaporfly. Pro 3 are much faster (17 sec) and amongst all the carbon plated shoes I tested, they are my favourite (I've reached the 700 km marker wearing them).

[@ebayer1980]

I have Rebellion Pro and they are super fast for me. Funny, but Puma Deviate Nitro Elite is terrible for me. They are lot worse than any basic shoe. I am midfoot/full foot striker

[@gpersonaltrainer]

Funnily, bed test for me were the "basic" EVA midsole foam Saucony Ride 15 (19m:33s). Well, Mizuno Wave Rebellion Pro did it in 19m:51s. Puma Deviate Nitro Elite in 18m:44s. As you stated, you are a midfoot striker, therefore you can get the best from the Rebellion Pro. Kindly, send me the link of your video, doing your 5x1k with 2 min of rest, at the running track. You can use any app (Sportstracker, Strava, etc., etc.) to track down your performance.

[@tadejdanev5030]

wow you fast

[@gpersonaltrainer]

Well, I used to be. 😂

[@tadejdanev5030]

erm RIDE 15.

[@gpersonaltrainer]

Wearing the Ride 15 (from new), I've completed this workout in 19m:33s. Which was just 8 seconds slower on a 5K than the Vaporfly. I must admit, though, the responsivness will deteriorate exponentially with the use. I wonder why the Ride 17 switched to PWRRUN PLUS (aka PEBAX foam).

[@caseypetty4721]

Pwrrn+ is TPU, not PEBA

[@gpersonaltrainer]

​@@caseypetty4721You are all right, my mistake. I thought that the new model was using PWRRUN PB.

[@waynehadley1999]

The Mizuno shoe designers were drunk when they conceived the shoe!