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Mondo d’acciaio di Emilio Isgrò
Parco del Viridarium, Museo di Santa Giulia
Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Feralpi Group presentano in anteprima, alla presenza dell’autore, l’opera di Emilio Isgrò: “Mondo d’acciaio”, presso il Museo di Santa Giulia.
A completamento del percorso Isgrò cancella Brixia (23 Giugno 2022 - 16 Aprile 2023), installazioni temporanee all’interno del format Palcoscenici archeologici, viene ora installata l’ultima opera di questo itinerario che il maestro propone a Brescia, alla scoperta delle origini latine della città.
In Santa Giulia, nel Viridarium - Parco delle sculture, che oltre a numerosi reperti e monumenti funerari di epoca romana già ospita il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e Untitled di Ariel Schlesinger, sul crinale verde che si estende verso nord è il grande Mondo d’acciaio, mappamondo in acciaio che emerge dal prato, che grazie al potente diametro di 4 metri si confronta in equilibrio proporzionato con lo spazio ampio e monumentale in cui si trova. Quasi una palla che invece di rotolare è appuntata al terreno dall’asse terrestre, sui meridiani e i paralleli costituiti da solido acciaio l’opera presenta le superfici opache delle terre emerse, le placche dei continenti, sulle quali il maestro, utilizzando il consueto lessico della cancellatura, copre i nomi delle singole città. Tutti tranne uno, quello di Brescia, che lascia in evidenza con il nome latino, Brixia, come se solo questa città tra tutte potrà essere conosciuta e potrà sopravvivere all’oblio della cancellatura. L’artista, di fronte all’imponenza dei resti archeologici dell’antica Brixia, che frequenta almeno dal 1957 e che ha visto nel tempo progressivamente scavati, restaurati, valorizzati e narrati, si interroga infatti sulla forza di determinazione delle origini negli sviluppi della storia e ne rivendica il ruolo fondamentale. Con la sua opera il maestro intende dare alla città una possibilità di storia autonoma e riconoscibile, pienamente meritata da quanto ne resta e da come Brescia ha saputo tutelare il passato in costante dialogo e confronto con la sua contemporaneità.
La radice di romanità che caratterizza Brixia è molto profonda e ancora oggi ben evidente, e l’artista gliene le rende omaggio elogiandone la forte valenza di comunità culturale e civile tra tutte, in uno spazio storico archeologico oggi patrimonio UNESCO.
Un’iniziativa promossa da:
Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Alleanza Cultura e Feralpi Group.
Si ringrazia:
Studio tecnico Turotti, Coordinamento tecnico realizzazione e installazione dell’opera; Bottega del ferro di Bianchetti Pierfilippo, Ditta realizzatrice dell’opera
© Simone Rigamonti Filmmaker