Descrizione puntuale e rigorosa di un importante quartiere storico cittadino sino ad ora colpevolmente trascurato per il solo motivo di appartenere all'immediata periferia cittadina. Complimenti a Don Diego con l'auspicio e la certezza che ci regalerà altre "perle" della nostra immensa città.
@vittoriodimarino95942 жыл бұрын
Complimenti per la bellissima poesia magnifica interpretazione
@Gennaro-es1em4 ай бұрын
Notevole impegno .signora bravissima solo cosi si può declamare . Bravi-..😊
@sancarloborromeoalcdntv4 ай бұрын
È in preparazione per l'anno prossimo un nuovo documentario sulla storia di Poggioreale. Stavolta con voce narrante.
@dianatodero52573 жыл бұрын
bellissimo
@osvaldobalestrieri26053 жыл бұрын
I napoletani non "devono"conoscere la propria storia.Nella sua passeggiata Napoli-Pompei Wolfang Goethe "parla di via della Stadera",dell'abitudine napoletana di riciclare i residui vegetali.Che dire del grandissimo Eugenio Pantaleo che all'inizio del '900 impianto un giardino didattico per i giovani figli di contadini che frequentavano la scuola Francesco Mastriani(nome cambiato alla scuola ancora esistente).
@sancarloborromeoalcdntv3 жыл бұрын
Molto interessanti le cose che ha scritto. Io non sono uno storico ma soltanto un appassionato di storia e non sapevo nulla di quanto Goethe ha scritto di via della Stadera. Le mie ricerche non sono riuscite ad andare oltre gli anni '50. Non escludiamo, in futuro, di collaborare per un video più approfondito. Credo sia un servizio da rendere agli abitanti della zona perché sono convinto che la conoscenza del passato ci permette di amare la terra delle nostre origini e quindi di rispettarla e valorizzarla.
@rinosorriento44892 жыл бұрын
Napoli e la democrazia sono inconciliabili. Sarà un paradosso ma le cose migliori di questa città sono nate quando ha conosciuto forme di Stato senza Parlamento e quindi di potere assoluto. Dal Borbone al Fascismo si è costruito di tutto e di più. Caduti quei regimi autoritari la città è ritornata nel suo stato di disordine primario dovuto non si sa a quale ceppo primordiale che porta l'individuo a privilegiare in ogni rapporto sociale non ciò che lo circonda ma solo se stesso e le proprie cose.