Prenditi il tempo per sviluppare le tue idee

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Hai scritto una nuova canzone, pronta da registrare, mixare, masterizzare, pubblicare, promuovere, in modo che presto più persone possibili la possano dimenticare, ignorare, buttare via, e che quindi ti causerà delusione, frustrazione, depressione e perdita di tempo e soldi?
Magari non lo sai, ma probabilmente sì, ce l'hai.
In questo contenuto parlo del problema della fretta nella produzione musicale e del focalizzarsi sui singoli brani.
Ti mostro l'iter corretto e sensato per portare una canzone in produzione, dall'idea fino al master e soprattutto metto l'accento sull'importanza di fare un'accurata SELEZIONE dei tuoi brani, perché non tutto ciò che componi è destinato a vedere la luce...

[@Sergissimo]

Eh già...la fretta è una cattiva consigliera. Lo dice il Detto e lo dice Nic quindi sarà anche vero😅. Usciamo però dalla filosofia del tempo ed entriamo nella Vita reale. Pensiamo a degli artisti emergenti che bussano alla porta dei professionisti del settore con una pre produzione in mano. Tanta speranza, pochi soldi e soprattutto poco tempo perché appunto siamo nella Vita reale. Quale sarà il confronto? Quanto sarà il tempo destinato alla pianificazione del processo produttivo? Dipenderà forse solo dal budget a disposizione oppure " ma no figurati prenditi tutto il tempo necessario per valutare la tua idea in base alle mie considerazioni". Teoria e pratica. Tempo e soldi a disposizione. Filosofia e vita reale. Secondo me tutto si incastra in queste condizioni. Chi ha la verità in mano per determinare se il tempo dedicato ad un brano è poco, giusto o troppo? Chi ha il diritto di dire all' artista che sta producendo troppo...o troppo poco? E in base a quale competenze lo dice? Io credo che ci puoi mettere cinque minuti e comporre una genialata o puoi passare un anno su un brano che non ti convincerà mai. Hai detto bene Nic " al centro c'è l'artista" appunto... quindi non servono pareri terzi... soprattutto se sono pareri con parcella. Odiavo andare in sala prove perché la luce rossa del " tempo finito " spezzava la magia. Spesso pensavo " ma ho appena iniziato...non mi sono ancora riscaldato " e dovevo rimettere la chitarra nella custodia. Il tempo e la musica li vedo come mondi paralleli, uno non dovrebbe mai condizionare l'altro. La domanda " quanto ci hai messo a fare questo progetto" è una domanda secondo me senza senso. Posso metterci una settimana a fare un brano semplicemente perché è nato così. Posso metterci due mesi semplicemente perché è nato così. Non è né giusto né sbagliato. Ecco il perché del " voglio comporre e produrre in casa mia al meglio delle mie possibilità e competenze , senza nessuno che mi dica che il tempo è scaduto, fuori dalla porta c'è il prossimo che aspetta... ". Poi ricordiamoci del Sacro Algoritmo: premia chi è costante...chi pubblica tanto...chi è sempre presente. Eh già...la vita reale. Chi ha o ha avuto un gruppo lo sa bene: questi batteristi che hanno mille gruppi,questi chitarristi che fanno i tre turni e non ci sono mai,questi bassisti con i figli piccoli😅 altro che " prendersi il tempo necessario". Quanti chitarristi conoscete che hanno registrato il basso perché il bassista non c'era? Io tanti. Quanti gruppi conoscete che ogni mese cambiano un membro perché per mille motivi non ci stanno dentro, e quindi ogni mese cambiano i brani, i modi, gli stili? Io tanti. Nel mondo filosofico schematico e super organizzato di Nic ci può stare questo video, nel mio mondo vi dico " ragazzi producete e pubblicate a nastro qualsiasi idea vi passa per la testa, siate più quantitativi che qualitativi, diffidate dal giudizio degli altri soprattutto da chi ha una partita iva... il vostro tempo è il loro denaro. Eppoi come dice Nic , se il target dell' artista emergente è la nicchia, chissenefrega!!

[@jekko3662]

Se quello che si dice in questo video fosse vero sai quanti capolavori non avrebbero visto la luce per il semplice fatto che l'artista "dovendone validarne l'idea" avrebbe perso l'attimo che è quel momento irripetibile che può rendere la canzone qualcosa di magico. Faccio un esempio, alla domanda come traeva ispirazione per la propria musica Lenny kravitz rispondeva non saprei è come se le note scendessero dal cielo, Rimpiango i tempi in cui le band facevano buona la prima . CARPE DIEM

[@frsprivato]

Ciao Nyc, occhio al refuso nel titolo 😉

[@nicgyalson]

Grazie mille per la segnalazione! 🤟🏻❤️

[@onorateilvile81]

Per quanto mi riguarda, anche se fai tutto come si deve e deleghi il lavoro tecnico di registrazione, mix e master a chi sa farlo, comunque non ottieni nulla. Siccome paga tutto l’artista, tanto vale impari anche a fare un minimo di lavoro tecnico e riduci i costi. Due sono le ragioni: o come artista fai schifo oppure non c’è più un pubblico capace di recepire qualcosa che non sia fatta solo per intrattenere. La qualità è relativa, tante band lo-fi hanno avuto un seguito con dischi che suonavano male.

[@Laminieradelrock]

scusa la mia domanda ingenua...ma se una persona registrasse le proprie idee e poi cercasse una persona che gli mixi il tutto e crei il master, ma senza dover per forza arrivare a un pubblico? mi spiego...non potrei voler comporre la mia musica solo per il piacere di farlo e regalare qualche copia agli amici?

[@jekko3662]

quanto hai ragione

[@Laminieradelrock]

@@jekko3662 grazie...credevo di esser l'unico matto...ma uno potra far delle cose per il piacere di farle? Senza pretese?

[@jekko3662]

@@Laminieradelrock assolutamente si anzi a differenza di oggi che è tutto business dovrebbe essere proprio quello lo spirito giusto.

[@Laminieradelrock]

@@jekko3662 ma infatti...prima si crea poi eventualmente, se c'è una bella idea la si può presentare. L'home recording è un valido inizio...è la base...intanto abbozzo idee, poi sarà il produttore a dire questo sì e questo no...io son vecchia scuola...che i ragazzi si divertissero a registrare musica, senza troppe pretese...deve essere un divertimento

[@jekko3662]

@@Laminieradelrock no, oggi bisogna seguire tutta una serie d'inutili supercazzole per poi non arrivare da nessuna parte.