OLIO, È ORA DI CAMBIARE

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NUOVE PROSPETTIVE PER IL SETTORE - FORUM
Forum sullo stato dell’olivicoltura e sulla produzione di olio extra vergine di oliva nel nostro Paese: si è tenuto nell’auditorium di Veronafiere con la partecipazione di esperti del settore, docenti universitari, giornalisti specializzati e con le testimonianze di alcuni rappresentanti internazionali.
OLIO, E’ ORA DI CAMBIARE: su questo tema si sono incentrati e succeduti gli interventi nell’indicare le nuove prospettive per il settore.
A dir la verità, i relatori presenti sul palco di prospettive positive per l’olivicoltura italiana ne hanno individuate alquanto poche.
Coordina i lavori Rosanna Magnano, giornalista di Radio 24 - il Sole 24 Ore.
Primo intervento da parte della responsabile dell’ufficio Associazionismo e Normativa della Regione del Veneto, incentrato appunto sugli aspetti della PAC 2023/2027, sugli strumenti di promozione della collaborazione fra agricoltori e di finanziamento in vari segmenti del settore.
Tra coloro che si sono mostrati maggiormente propositivi, il direttore Aipo, l’Associazione Interregionale Produttori Olivicoli, Enzo Gambin. Pur individuando nel sistema attuale una serie di criticità sia per quanto riguarda la vetusta e l’arretratezza del complesso normativo che regola il settore, sia per le difficoltà negli interventi a contrasto dei parassiti della pianta che ridimensionano fortemente la produzione olivicola, stante le sempre più stringenti normative europee che escludono o limitano l’uso di antiparassitari e fitofarmaci, unico fra i relatori, intravvede la prospettiva futura in Italia di coltivazioni intensive dell’olivo, nelle pianure dove vi sia disponibilità di acqua.
A seguire Marco Oreglia, editore Flos Olei e giornalista, il quale ha individuato con puntigliosità tutta una serie di situazioni critiche e di caduta del settore olivicolo oleario, con una visione sostanzialmente negativa e pessimista se non si andasse rapidamente ad un cambiamento della situazione.
Il guaio è che di indirizzi concreti di cambiamento nel suo intervento ne ha indicati pochi, se non nessuno.
Diego Begalli, Prorettore dell’Università di Verona, docente di economia e marketing agroalimentare, ha puntato l’attenzione sul prezzo come elemento discriminate anche nella proposta di vendita degli oli extra vergine. Ha indicato la necessità di coprire la frammentazione delle tante Dop con “marchi ombrello” di più immediato riconoscimento.
Di seguito Nicola Mori docente del Dipartimento di Biologia dell’Università di Verona è intervenuto sul tema della difesa dell’olivo tra cambiamento climatico, innovazione e sostenibilità.
Intervenuti inoltre i giornalisti Luigi Cremona, per l’aspetto alimentare nell’utilizzo dell’olio e Lorenza Vitali in merito alle iniziative del Comune di Lugnano in Teverina per la conoscenza e la promozione degli oli extra vergine di oliva.
Ha portato la sua testimonianza Marko Marcovic - dell’ Istria Tourist Board
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