PARTICELLA DI DIO (BOSONE DI Higgs) "Una scoperta che ha un significato molto importante, in quanto stabilisce che c’è bisogno della massa immaginaria per descrivere il mondo". Antonino Zichichi, docente emerito di fisica superiore all’Università di Bologna e fondatore del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, descrive così in un’intervista al Sir (clicca qui) - l’individuazione del bosone di Higgs ribattezzato dai media "particella di Dio" all’indomani dell’annuncio del Cern. Lo scienziato di fama internazionale, che ieri era presente a Ginevra con il suo amico Peter Higgs all’annuncio, pur affermando l’impossibilità allo stato attuale di "fare previsioni" di alcun tipo su quelle che potrebbero essere le frontiere di una nuova fisica, sostiene che la "particella di Dio" può aprire la strada all’esistenza di un "super mondo", perché "siamo figli di una logica rigorosa, non del caos", e il nostro mondo "non è tutto, ma una parte". Per Fiorenzo Facchini, docente emerito di antropologia all’Università di Bologna, la nuova scoperta "non cambia nulla per quanto riguarda l’idea di creazione, anche se arricchisce le conoscenze sulla natura voluta da Dio e sulle sue potenzialità e rimanda alla grandezza del Creatore".