Ti ho scoperto da poco. Top sia per preparazione che per dialettica. ❤
@DucadiBaionette5 ай бұрын
E per gusti elfici.
@arwenanonimaelfolisti5 ай бұрын
Fatto in tempo per la nuova live! Top follia 🤣🤣🤣
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Se gli Elfolisti Anonimi sono quelli che temo io, forse dovrò iscrivermi e chiedere supporto.💪
@arwenanonimaelfolisti5 ай бұрын
@@DucadiBaionette Forse? Li pensavo come dei maniaci delle elfe che invece di curare il proprio fetish affogano i desideri nell'alcool. "Elfolisti" appunto. Doppio disagio.
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Ottimo. Praticamente curano la dipendenza da elfe distraendola con una dipendenza dall'alcol. Se la sequenza è quella Ottocentesca, dopo abbiamo la morfina per curare l'alcol e poi l'eroina per curare la morfina. Con questo sapiente approccio medico, cosa mai potrà andare storto? 💪💪💪💪
@arwenanonimaelfolisti5 ай бұрын
@@DucadiBaionette 🤣🤣
@alessiochemeri20595 ай бұрын
Dopo il primo minuto hai descritto quasi completamente il mio modo di usare KZbin😂😂😂 L'algoritmo con me si è arreso😂😂
@itsFOW5 ай бұрын
Seriamente, bella idea, vediamo che esce fuori. Grazie per questi progetti gratuiti sul canale. Non sono mai scontati, e sempre apprezzati.
@DavidSilverbell5 ай бұрын
Ottimo consiglio! È molto più semplice creare un nuovo canale senza dover usare un'altro account distinto. Premi sul tuo avatar (in alto a destra) > Switch Account > In fondo prima di "add account" e "sign out" c'è "View all Channels". Da lì basta usare un canale nuovo che ha una sua cronologia e i suoi like. Inoltre è possibile ripulire le raccomandazioni ripulendo la storia e rimuovendo dei like a contenuti che non vorresti ti raccomandassero.
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Giusto, vero! Mi ero dimenticato di indicarlo in modo chiaro. Dicevo la cosa del cambia account oppure canale, a piacere, ma poi era tutto focalizzato sulla base iniziale del partire con un account gmail diverso e non ci ho pensato (cioè rendevo implicito 1 solo canale su 1 account, senza l'altra opzione). Ero troppo focalizzato all'arrivare a manipolarvi verso il diventare elfe. 😂
@alessiozoffranieri65355 ай бұрын
Quindi, se ho il premium, questo verrebbe mantenuto su tutti i canali?
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Ho il premium sul mio account iper inquinato in cui seguo di tutto. Provo e lo scopro nei prossimi giorni.
@SatChappTecopp5 ай бұрын
Una domanda per Giulia Besa. Nel corso di Copertine parla diffusamente dell'importanza della copertina e come farla (farla fare). Non parla del dorso. Spesso i libri non sono impilati, a volte sono negli scaffali e si vede solo il dorso. Valgono le stesse considerazione o ce ne sono altre?
@SatChappTecopp5 ай бұрын
Detto fatto, adesso sono un UZ di Glorantha. S'at Chapp Te'copp, Rune Lord Mage di Zorak Zoran (il dio della morte degli Uz) Il nome è puro dialetto bolognese. :)
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Bellissima scelta. Non ho mai giocato RuneQuest né altri giochi ambientati in Glorantha, per cui conosco solo di sfuggita alcune cose e ti ringrazio di non aver messo come avatar Paperino con la scusa che sia un Durulz... 💪😂💪
@ChristianLasorsa24 күн бұрын
Il pov è un rapper e ho bisogno di farlo esibire in un freestyle, il problema è che le rime non rendono per nulla sulla carta. Non ho modo purtroppo di ovviare il problema, perché mi serve per caratterizzare il personaggio. Hai qualche suggerimento da darmi?
@SteT-ry6ur5 ай бұрын
Spero non sia un problema se il nuovo account "fatelfico" non sottoscrive il canale. O è meglio effettuare la sottoscrizione?
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Non credo serva. Meglio un solo account iscritto. Tanto per addestrare l'account conta solo la cronologia, credo.
@itsFOW5 ай бұрын
Molte domande possono essere risposte anche semplicemente leggendo i due libri suggeriti nel corso base, i cui nomi ora mi sfuggono. Quelli di John Yorke e Dara Marks. Viaggio nel bosco narrativo e l’arco di trasformazione del personaggio, se non erro?
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Sono ottimi testi, anche se nel tempo (soprattutto con la Marks) diversi studenti mi hanno sottolineato dei problemi di comprensione che hanno avuto per via di quel testo, un po' confusionario, rispetto al focalizzarsi solo sul Corso Base (con o senza l'Avanzato) di Sceneggiatura.
@itsFOW5 ай бұрын
@@DucadiBaionette hanno ragione. Quello di Yorke è perfetto e preciso, quello della Marks a volte si complica un po' la vita. Beh, alla fine badta leggere tante volte il Corso Base per capire dove volesse andare a parare, ma studiato da solo può confondere
@itsFOW5 ай бұрын
#VivaIlDuca, domanda per il Q&A: preferisci essere bloccato in un bosco con un orso o con uno scrittore che rinnega totalmente la scrittura immersiva?
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Ok. Cerco di ricordarmela come domanda iniziale. Se ci sarai quando farò la Live di Q&A, chiedila pure.
@itsFOW5 ай бұрын
@@DucadiBaionette no dai scherzo, aspetto domande vere. Molte davvero me le rispondo da solo perché basta fare due ragionamenti in croce per ottenere la risposta
@DucadiBaionette5 ай бұрын
È una domanda catafratta nel proprio sottotesto sibaritico che prenannuncia una risposta ricolma di estetica.
@itsFOW5 ай бұрын
@@DucadiBaionette si parte col botto, è l'establishing shot del format
@itsFOW5 ай бұрын
Anzi, ce l'ho davvero una domanda, ma è brevissima, potresti rispondere in una riga. Studiando la trilogia di Butini ho notato il mancato utilizzo dell'aggettivo "questo" (e simili), preferendo il "quello" (e simili). Ovviamente nei dialoghi ci scappa il questo, ma non appare mai altrove, il che ha senso. Eppure, nel Palazzo del Sole Pallido ne spunta uno, a pagina 12. Il testo recita: "era questo il suo obiettivo, adesso." (Parlando di Luin) La domanda è: è sfuggito nell'editing, o va bene uguale? Sono incline a pensare sia sfuggito, e che in ogmi caso non rappresenti un grave errore.
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Non ho capito la domanda. Perché non c'è. Il testo è in italiano ed entrambe sono parole italiane. Qual è il dubbio? In più non è nemmeno una domanda di scrittura.
@itsFOW5 ай бұрын
@DucadiBaionette che nel 90% dei casi, nei tre libri, è usato il "quello" e affini, e in quest'occasione, è uscito fuori un "questo". Poteva accadere anche in altri casi, ma non è successo. È scappato fuori o è comunque valido e mi sto sognando l'errore? Molto plausibile eh, sto qua a imparare, non a insegnare
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Continuo a non capire quale sia la domanda. Sono parole italiane. Qual è la questione? C'è un oggettivo errore grammaticale in un contesto NON colloquiale, o semplicemente sono parole italiane in frasi italiane? Comunque non c'entra con la scrittura: in che modo questo riguarda come si ottenga la simulabilità nella mente umana tramite i vincoli tecnologici della scrittura rispetto alla vita?
@itsFOW5 ай бұрын
@DucadiBaionette questo o quello indicano il grado di vicinanza della persona che parla, e nel testo (terza persona passato), trovo sempre l'utilizzo dell'aggettivo "quello". Per esempio, abbiamo in scena il POV e un altro personaggio, fastidioso, e allora il testo recita "ma quello che voleva da lui, adesso?" E non "ma questo che voleva da lui, adesso?" Perché seppur il POV gli è vicino fisicamente, noi siamo lontani (mica è un testo in prima presente). Infatti, ogni volta che il testo ha il modo di scegliere tra i due aggettivi, viene sempre utilizzato il quello, mai il questo. Vedendolo accadere sempre, in ogni libro della trilogia, mi ha indotto a cementare questa regola nel cervello. Ma in questo caso, nel secondo volume, ho letto un "questo", un "era questo il suo..." o come cazzo era, e ora mi chiedo come interpretare questa cosa. È una svista non corretta? È una soluzione che funziona in egual misura, seppur non sia ampiamente usata, o devo interpretarla in modo diverso?
@DucadiBaionette5 ай бұрын
Ho buttato un occhio. Non ce ne è solo uno, fuori dai dialoghi e dai pensieri diretti, ma diversi. E ogni volta significano semplicemente "questo" in italiano, per cui mi sembrano corretti. Quando va "quello" si mette "quello", per indicare più distanza (per i motivi di uso del passato, anche, che indichi tu), e quando invece va "questo" si mette "questo", per indicare maggiore prossimità del concetto. ====== E perché voleva di più. Non sarebbe più stato “Luin lo smilzo”. Era questo il suo obiettivo, adesso. E se aveva capito di poterci arrivare doveva ringraziare solo un uomo. ====== Puoi scegliere entrambi in questo caso, come hai visto: l'autore ha scelto di focalizzare l'attenzione su "questo", sul pensiero appena mostrato (in forma indiretta libera), senza sottolineare alcuna distanza maggiore causata magari dall'uso del passato. In italiano potevi usare entrambe le opzioni, e l'autore ha scelto la vicinanza sottolineata. Gli sarà suonata bene, come migliaia di altre scelte. Fine. Lo fa in diversi altri punti del secondo libro (non è un caso unico, anzi), come qui: ======== «Non…» Sorin batté il pugno a terra. _Non dire niente_ . Era questo che stava per ordinare al suo migliore amico? Al suo _unico_ amico? Ma qualsiasi cosa Marc avesse intenzione di dirgli per attenuare il suo dolore, non sarebbe servita. =========== Oppure qui: ====== Proprio come lui aveva fatto con il resto del villaggio, affrontando quel mostro. Ma non era stato soltanto questo. ====== Oppure qui: ======= Infilò la mano in tasca e lo strinse. Farlo spesso la aiutava. Perché era un dono. Era un appiglio. Ma era anche un’arma. E forse era questo ciò che le dava più sicurezza, più forza. ======= Non è vero che manchino, nemmeno nel primo romanzo. Qui, per esempio (sempre sottolineare la prossimità di quanto appena indicato): ====== Rav disse qualcosa alle sue spalle, ma la voce arrivò ovattata e lontana. Persino la luce delle candele si attenuò, e un cerchio d’ombra gli si strinse attorno. Era questo che si provava, nei momenti appena precedenti alla morte? Tutto spariva, tutto rallentava, e si restava… soli? ====== Oppure qui: ====== Annaspò, con il fiato come sabbia strofinata contro i polmoni, e lanciò un altro urlo con tutta la forza che aveva in corpo. Tossì, strizzò le palpebre e urlò ancora, come se questo avesse potuto allontanare il dolore. ====== Doppio in sequenza nell'epilogo (con spoiler): ====== Questo voleva dire solo una cosa… «L’hanno sconfitto» mormorò con un filo di voce. La gola le si strinse, e una fitta di dolore le penetrò nel cuore. Perché se in quel villaggio erano stati in grado di abbattere un noctus, allora… Poteva significare che [Spoiler] li aveva aiutati. Ed era per questo che [Spoiler] non la stava raggiungendo. Perché lei era… ======= Ne cito anche un paio, ma poi basta, dall'inizio del terzo libro. Uno: ====== Per questo erano entrati in gioco Nicandro e Cornelio Hadel? Quei due non portavano il titolo di esecutori, ma di superiorità: quei due erano deleomanti. ====== Un altro (vedi come "questo" suona molto come "questa cosa qui appena indicata", molto meglio di un "quello"?): ====== Era stato [Spoiler] a uccidere [Spoiler], non [Spoiler], ma questo [Spoiler] non l’aveva detto. A cosa sarebbe servito? L’aveva scelto [Spoiler], dopotutto. E lei… cos’aveva provato? ====== E non ho citato col plurale i vari "questi" al posto di "quei" (immagino siano pochi, comunque). Qui uno dal primo romanzo: ====== Deleomanzia. Il Maestro aveva detto che gli usi più comuni erano potenziare il corpo e curarsi. Sorin strinse più forte il pezzo di asse che gli si era conficcato nel bicipite: se davvero anche lui era uno di questi deleomanti, allora… ====== Forse, essendoti convinto fosse una sola volta (falso) ti sei distratto perché, giustamente, hai pensato (cito) "Infatti, ogni volta che il testo ha il modo di scegliere tra i due aggettivi, viene sempre utilizzato il quello, mai il questo. Vedendolo accadere sempre, in ogni libro della trilogia, mi ha indotto a cementare questa regola nel cervello.". Ma, come hai visto, non era vero. I "quello" sono molto più comuni, ma anche i "questo" hanno i loro posticini dedicati. Non è un caso unico in tre libri. Lo hai solo notato una volta. Ma se anche la necessità di dire "questo" fosse capitata una sola volta in tre libri, non possiamo aspettarci che un autore vada ossessivamente a chiedersi con quale percentuale stia usando una parola lecita rispetto a un'altra lecita (con ogni possibile opzione che un lettore potrebbe voler notare) o se non è mai accaduto prima: è follia. Non ha senso in italiano ed è una roba da disturbo ossessivo compulsivo: se un autore lo facesse, dovrebbe iniziare un percorso di terapia. Ci saranno sicuramente altre distribuzioni di termini molto anomale, con concentrazioni di un'opzione a scapito di un'altra, ma semplicemente non ci hai badato / non te ne sei accorto. Perché così funziona la lingua naturale e così funziona esprimersi.