Una volta un americano mi chiese perché non abbattere e ricostruire il Colosseo, proprio convinto che la sua ricostruzione avrebbe avuto molto più successo e meno problemi di manutenzione dell'opera. È proprio una cultura completamente diversa che non è basata sull'importanza del passato e della storia ma solo sull'utilità nel presente.
@Senna-782 күн бұрын
Non c'è da stupirsi, per un paese che ha una storia così corta rispetto a quella europea, e durante la quale hanno fatto più guerre che altro
@BlackiceLORD2 күн бұрын
Ma come facciamo a spiegare agli americani (perché i britannici ci arrivano eh) che in Italia e in Francia abbiamo inventato il restauro conservativo e compilativo ? Che abbiamo inventato la conservazione e la tutela dei beni storico-artistici ? I palazzi, anche se vecchi e malandati continuano a comunicare e a dire cosa è successo.
@samuelemartini-mx7wm14 сағат бұрын
Posso dire di capirli, vivono il loro tempo e plasmano l'ambiente secondo le loro esigenze, e sanno che chi verrà dopo farà altrettanto. Non si sentono in dovere/obbligo di venerare quello che ha fatto qualcuno prima di noi, seguendo i suoi canoni e interessi. Sarebbe interessante sapere quando abbiamo adottato questo atteggiamento conservativo/venerativo, come se sapessimo di non poter replicare o creare qualcosa di altrettanto meritevole di lodi...
@emanuelemauro38435 күн бұрын
Certo che le persone che hanno detto di demolire il tutto per fare un parcheggio hanno un livello culturale pari a zero😂
@enricopipino27975 күн бұрын
Sarà culturalmente pari a 0 ma finalmente si potrebbe trovare parcheggio, cosa assai più utile...
@massimilianorosignoli73425 күн бұрын
@@enricopipino2797forse due secoli fa qualcuno ne chiedeva l’abbattimento per passare con la carrozza con più agio. Secondo me, fra mille anni, la torre sarà ancora lì, mentre le automobili saranno le carrozze di oggi
@angelociardelli19005 күн бұрын
@@massimilianorosignoli7342grande
@francescopiorainone71105 күн бұрын
@@enricopipino2797 Magari potresti evitare questo "disagio" se cercassi di utilizzare il meno possibile l'automobile.
@Kouros-t6d5 күн бұрын
@@enricopipino2797 mi piacerebbe che le MERDE che la pensano così fossero abbattuti a. posto delle torri
@matteo_de_robb5 күн бұрын
Un altro elemento che mi sento di aggiungere è che preservare i manufatti per le future generazioni non garantisce solo che possano goderne come ne abbiamo goduto noi, ma permette potenzialmente di espandere le conoscienze tratte da tale manufatto grazie a nuove tecniche di analisi che adesso non possiamo neanche immaginare, penso a tutti quei papiri e manoscritti che solo oggi sono tornati leggibili mentre sono rimasti per secoli pagine sbiadite o sovrascritte, pensate se qualcuno nel '800 avesse buttatuo tutto per ricopiare solo il poco che c'era di visibile ad occhio nudo
@niccolonardi57605 күн бұрын
È un argomento estremamente interessante. Tutte le volte che sento parlare di restauro, mi viene in mente un documentario che vidi sull'alluvione di Firenze. All' epoca oltre alle vittime umane, fu enorme la devastazione della città. Ci fu un ingente danno anche al patrimonio artistico e su tutti il Crocifisso del Cimabue conservato in Santa Croce. La porzione pittorica fu gravemente danneggiata e la discussione su cosa fare fu lunga. Alla fine fu deciso, una volta sistemato il piano ligneo, di recuperare i frammenti che si erano conservati e riempire i tratti mancanti con la tecnica dell' astrazione cromatica, piccole pennellate con colori analoghi, a riempire le parti mancanti. Il risultato d'insieme è coerente, ma al tempo stesso riesce a mostrare dove è la parte originale e dove la parte restaurata.
@francescoromano_5 күн бұрын
Argomento davvero interessante di cui se ne potrebbe dibattere per ore. Purtroppo anche le migliori idee possono essere sfruttate e mal gestite; non ho letto il libro, ma i concetti della "teoria del restauro" che hai enunciato sono davvero belli se non fosse per una cosa. Allegati ad essi scorrevano immagini del Colosseo, torre di Pisa, piazza di Spagna, ecc. e in quei casi è ovvio che quei principi devono essere rispettati e sacri; allo stesso tempo non viene mai definito un "limite" cioè quando una struttura è considerata un bene da dover essere restaurato. Ovvero, il David va restaurato, la palazzina popolare costruita negli anni '60 senza nessun vincolo paesaggistico, può far spazio a nuove strutture se c'è la necessità. Il dibattito vira poi soprattutto sulla situazione degli stadi e impianti sportivi, che non si riescono ad abbattere e, quando si ristrutturano (vedi caso Atalanta) sempre cose a metà. Oppure se nella realizzazione di un'industria importante o di una metropolitana, durante gli scavi vengono trovati vasi antichi si ferma tutto. Giusto? Ingiusto? Dipende dal numero di vasi che vengono trovati? In tal caso qual è il numero? Pensa alle metropolitane di Roma ma anche alla metro di Napoli, piazza municipio è un cantiere da 20 anni. Capisco che lì ci sono altri problemi legati soprattutto alla politica, ma in molti casi anche le Belle Arti ci mettono del loro. Purtroppo se in Italia possiamo godere davvero tanto di questo patrimonio artistico perfettamente conservato in certi casi, allo stesso tempo rappresenta una forte limitazione infrastrutturale del paese. Cosa ne pensi?
@giorgiodalbano36385 күн бұрын
Puntata meravigliosa! Sono molto contento che il canale abbia trattato un argomento così delicato. Sin dall'inizio dell'episodio mi chiedevo quando avresti parlato del grande maestro Cesare Brandi! Ma allo stesso tempo pensavo a tanti suoi successori come a tante imprese e professionisti del settore, che sono il fiore all'occhiello di questa disciplina a livello mondiale. Ebbene, la scuola italiana del restauro è la più apprezzata a livello mondiale, ed è una delle industrie di eccellenza del nostro Paese, riconosciuta e stimata a livello globale! Merito dell'approccio scientifico brandiano, certo, ma anche di un sapere artigianale che si è saputo tramandare per generazioni. Sul valore del restauro poi, a prescindere dal valore storico e culturale del monumento, va citato almeno, quanto i beni culturali e la loro conservazione, rappresentino un motore economico importante per il settore turistico e non solo. I beni culturali italiani, sono qualcosa di così prezioso che se conservati, rappresenteranno (a differenza dei giacimenti petroliferi o auriferi), un tesoro per la nazione per molti anni e secoli a venire. Quindi ODE alla disciplina del restauro e lunga vita ai nostri monumenti! La cosa più preziosa di cui l'Italia possa vantarsi, se saprà come spesso viene fatto, mantenerli come si deve!
@comunicazionetecnologica5 күн бұрын
Grazie Giorgio!! Anche tu del club dell'epistalsi!! Come potrai immaginare abbiamo fatto i salti mortali per dire il minimo indispensabile in maniera comprensibile a tutti in soli 8 minuti. Però avrei dovuto dedicare qualche secondo in più per dire una cosa che tu hai detto molto chiaramente: la scuola italiana di restauro è inequivocabilmente la più apprezzata al mondo!
@ahura1106Күн бұрын
Grazie per questo video. Io non sono Italiana. sono una ragazza Iraniana laureata in architettura. Sto imparando l'italiano ecco perché questo video è stato molto utile per me.❤ Continua il grande lavoro.✨
@Restaura_con_Gianni5 күн бұрын
Bravissimo! Hai espresso nel miglir dei modi ed in maniera comprensibile da chiunque concetti importantissimi
@RomoloGessi314 күн бұрын
L'ignoranza ha sempre pervaso la società, non è una peculiarità dei nostri tempi. Come scriveva Eco, al tempo di internet i discorsi che una volta erano limitati a gruppi seduti nei bar, viaggiando in rete sono recepiti da molte più persone , aggiungo io... è come se la rete fosse diventata la rete dei bar. Il valore di una antica costruzione non sta nella sua perfetta fruibilità in senso moderno ma nel momento storico che rappresenta. Senza le torri, Bologna perderebbe gli ultimi simboli di un periodo storico turbolento in cui costruire la torre più alta era segno di ricchezza. Era anche simbolo di appartenenza a una delle due fazioni politiche in cui era divisa l'Italia medievale. Due simulacri in cemento armato e mattoni ( oggi le nostre leggi non consentirebbero una riproduzione diversa) non avrebbero significato. Forse colpirebbero i miei amici texani che le prime volte che venivano a trovarmi dicevano che non era possibile che la casa in cui vivo avesse 600 anni. Una volta arrivai a Peterhof sul Golfo di Finlandia, la guida che mi accompagnava ( c'era ancora il comunismo) mi portò a visitare il castello. Entrammo nel Gran Palazzo e nella prima stanza c'era un forte odore di trementina e mi sembrava che tutto, compresi gli arredi, fosse appena stato realizzato. Commentai con la guida " Sembra nuovo" mi rispose " E' nuovo, questa stanza è stata completata un mese fa". Poveri russi, non avrebbero potuto fare altrimenti, la guerra aveva quasi raso al suolo tutto, comprese le suppellettili che non avevano potuto portare via prima dell'arrivo dei tedeschi. Ma noi le torri le abbiamo, come abbiamo, per fortuna, un enorme patrimonio artistico che il mondo sgomita per venire a vedere. Al di là della filosofia, conservarlo è il nostro miglior investimento.
@comunicazionetecnologica4 күн бұрын
Bisognerebbe erigere una statua di Umberto Eco fuori da ogni negozio di smartphone…
@riccardosabatini3532 күн бұрын
Da restauratore dico: tutto giusto, e di fronte a tante becere proposte di demolizione pongo Cesare Brandi sopra ogni cosa. Senonchè anche il suo "Teoria del restauro" non risponde a tutte le domande e in questo senso potrebbe essere una buona integrazione la raccolta di scritti di Giovanni Urbani "Intorno al restauro" - che fu anch'egli direttore del ICR (istituto centrale del restauro) - scritti che sono una riflessione su tanti aspetti del restauro che Brandi trascura. Questo perché il pensiero di Brandi riguarda in gran parte la conservazione e il restauro delle opere pittoriche che risulta insufficiente quando si parla di restauro architettonico, o degli strumenti musicali (che è il mio campo). Per quanto riguarda poi gli anglosassoni, questi distinguono le varie professionalità con termini che possono indurre in confusione per cui "restorer" è colui che ripara o rinnova, mentre il "conservatore" è assimilabile al nostro principio italiano di restauro che si fonda su 3 principi: conservazione materiale dell'oggetto, ripristino della sua funzionalità, conservazione dell'oggetto come documento storico da tramandare. Il discorso è molto complesso, per questo non bisogna prendere il libro di Brandi come una bibbia se non altro per evitare che in nome della "divinità restauro" si possano compiere anche scelte disastrose come è successo per alcune chiese - di cui non farò il nome - riportate ad un fantomatico tempo originale romanico, distruggendo apparati barocchi e neoclassici già ampiamente storicizzati e ottenendo edifici massacrati, brutti e falsi. Peraltro anche con il concetto di "falso storico" bisogna procedere con cautela trattandosi di un concetto insidioso e scivoloso, che andrebbe riveduto e contestualizzato, e che non riguarda solo Disneyland o l'orrenda proposta di abbattere e ricostruire le torri di Bologna. Altrimenti che ne facciamo della facciata del duomo di Firenze, o del Duomo di Milano iniziato in epoca gotica e finito ufficialmente nel 1900? Che dire del Teatro la Fenice o del campanile di San Marco? Cosa avremo dovuto fare di fronte al crollo della basilica di Collemaggio a L'Aquila o quello della cattedrale di Noto (2 edifici con evidenti vizi costruttivi originali)? In conclusione: non esiste un manuale da seguire pedissequamente in grado di derimere tutti i casi ma più testi che concorrono a creare un pensiero in grado di analizzare il maggior numero di ipotesi possibili. Ipotesi che però ruotano attorno a dei principi generali, quelli che ho citato, per i quali ogni oggetto storico e artistico fa storia a sé e pertanto va analizzato con grande scrupolo, senza dogmi, senza pregiudizi perché il restauro è fondamentalmente un'arte dell'interpretazione, come fa un medico con il suo paziente
@TheEndry044 күн бұрын
Son d’accordo con il concetto di conservazione dell’opera storica. In alcuni casi tuttavia il non poter intervenire pesantemente espone i reperti al degrado degli elementi atmosferici e a mio avviso nemmeno trova l’interesse dei visitatori. Basti pensare ad un edificio integro e restaurato contro una serie di colonne e capitelli sparsi all’aperto, esposti allo smog, animali selvatici e animali umani. Per certi versi certe opere era meglio se restavano sotto terra
@save96244 күн бұрын
La sensibilità nel modo di vedere l'eredità del patrimonio storico che ci è arrivato è cambiata in tempi relativamente recenti. Senza andare troppo lontani nel tempo, e rimanendo in tema torri, l'abbattimento delle altre tre torri del centro di Bologna è di poco più di cento anni fa e tra le due guerre sono stati fatti tanti altri sventrantramenti in tante città per "risanamenti" ed apertura di nuove strade, senza tanto riguardo a quello che si trovavano sotto mano. E quello che è arrivato fino a noi (non parlando di grandi monumenti) per la gran parte è stato grazie al preferire, anche per motivi economici, l'adattamento del preesistente rispetto ad abbattere e ricostruire, oppure, nel caso di strutture non usate con continuità, nella mancanza di necessità di riutilizzo di materiali o dell'area. Da profano sono combattuto, se da un lato considero sacrosanta ed incontestabile la conservazione senza alterazioni di alcune categorie di opere ed edifici, dall'altro considero infattibile poter conservare tutto quello che ha superato una certa età. Altro aspetto: fino a quando è possibile portare modifiche per completare e migliorare una costruzione che continua ad essere utilizzata per lo scopo originario? Un esempio: nella mia città, Firenze, due delle maggiori basiliche hanno ricevuto la facciata attuale solo nel tardo 1800 (tanto per restare in tema giusto nel periodo in cui si sventrava il centro e si abbattevano le mura), con addirittura prove di costruzione da vero per vedere quale progetto aggradava di più la popolazione. Ad oggi nessuno si sognerebbe di realizzare la facciata di una chiesa quattrocentesca che ne è priva, e molti lamentano l'intervento dell'epoca, ma secondo me senza quelle due facciate la città nel suo complesso, e le stesse due chiese, pur potendosi dire "più originali" non sarebbero migliori di come sono adesso.
@leonardopericoli47685 күн бұрын
Grande puntata, Grande Prof. Brandi....magari oggi ce ne fossero
@hansroemerszoonvanderbrikk76265 күн бұрын
L'unica cosa che mi lascia perplesso è che se restauriamo sempre e solo in maniera reversibile e visibile l'opera originale è morta appena nata al netto dell'usura. Esiste un limite entro il quale un restauro che ripristini lo stato estetico originale senza rompere lo schema e ne preservi la bellezza finisce per mantenere l'opera viva. Forse sono più dalla parte di Philippot che di Brandi. Ad esempio il citato nei commenti campanile di San Marco, in sé è un falso, ma il contesto architettonico sarebbe stato irreversibilmente distrutto senza ricostruirlo tal quale.
@RomoloGessi314 күн бұрын
Anche se uguale all'originale il campanile di San Marco non è un restauro a colpo d'occhio ma una riproduzione palese senza la velleità di ingannare alcuno. Lo spazio che occupava doveva essere riempito e la riproduzione era la migliore scelta estetica.
@Beamng_Driver8562 күн бұрын
Stavo riflettendo e, a mio parere, potrebbe essere utile realizzare un video sui dissalatori, argomento molto attuale soprattutto per il Sud Italia.
@mariocinque85885 күн бұрын
Si potrebbe smontarle rifacendo le fondamenta con tecniche moderne e rimontarle pezzo per pezzo. Lo stesso fu fatto nella diga di Assuan in Egitto.
@federicogianoli37485 күн бұрын
Fondazioni
@f59974 күн бұрын
@@federicogianoli3748Fondamenta è un sinonimo di fondazioni. Il termine fondazioni è sicuramente il più usato dai tecnici ed esperti del settore, il sinonimo è più comune fra i profani, ma ugualmente valido!
@federicogianoli37484 күн бұрын
@@f5997 sì ovvio ormai il termine a preso la mano, ma da vocabolario indica un altra cosa e in ambito accademico di linciano 😅
@Beamng_Driver8564 күн бұрын
Ottimo video, breve ma completo. Se non sbaglio, queste opere di restauro vengono svolti anche in alcuni ponti autostradali, giusto? Mi pare che sia stato fatto per esempio sul viadotto Rago, nell'A2.
@marco71-c7i5 күн бұрын
Il campanile di San Marco a Venezia fu rifatto da zero nel 1902 dopo che era crollato.
@maxl76625 күн бұрын
Esatto
@GlaucoSilvestri5 күн бұрын
Ok, ma le torri di bologna non sono crollate! Non credo che a Venezia, nel 1902, abbatterono il campanile a posta per rifarlo...
@angelociardelli19005 күн бұрын
@@GlaucoSilvestriperfettamente
@maxl76625 күн бұрын
@@GlaucoSilvestri Beh, certo. Quello era un esempio
@giorgiodalbano36385 күн бұрын
Esatto, lo stesso dovrebbe essere fatto epr il campanile del Duomo di Pavia. Non capisco che cosa stiano aspettando a ricostruirlo. Per le torri di Bologna il discorso invece non ha molto senso. Le torri sono lì dove sono sempre state e di certo non mi auspico un loro crollo per poterle ricostruire da zero, ma anzi, un loro restauro secondo le più moderne tecnologie, vedi esempio di Pisa.
@gaetanocontato69945 күн бұрын
Molto interessante! Grazie per l'argomento trattato.
@_Maxjmus3 күн бұрын
Il vantaggio dell'architettura è che un edificio può essere ricostruito e mantenere comunque la sua originalità soprattutto usando gli stessi materiali, con la pittura questo non è possibile. Restaurare e salvaguardare in buono stato un edificio storico permette di mantenere una linea di continuità col passato, è anche vero che molti edifici sono stati ricostruiti ma non sapendolo non ci facciamo caso e li guardiamo allo stesso modo senza considerarli per questo meno importanti. Anche l'aspetto esteriore ha una sua importanza e forse, a volte, una ricostruzione è migliore di un semplice lavoro di conservazione, bisognerebbe valutare ogni caso (garantendo comunque la reversibilità). Credo che anche il restauro, per quanto ci si sforzi di renderlo oggettivo, sia soggettivo e dipende dalla mentalità dei tempi; pensiamo alle facciate riportate ai colori originali, abbiamo deciso che le modifiche successive, anche se testimonianza di un epoca valevano meno di altre. Decidendo di cristallizzare l'opera in un determinato momento storico, in qualche modo, lo modifichiamo e anche questo restauro farà parte della storia del bene. Il mio timore è che oggi si consideri l'arte non per il suo valore storico ma per quello turistico e che questo porti a valorizzare ciò che è più utile e a mettere in secondo piano tutto il resto altrettanto importante ma meno vendibile al pubblico.
@riccardosabatini3532 күн бұрын
Infatti. Il restauro è un arte e risente dell'epoca in cui viene effettuato. Ma è un'arte a rischio proprio per i motivi che ha esposto. L'oggettività non esiste e questo è uno dei limiti del libro di Brandi.
@diegoplutino99985 күн бұрын
L'ignoranza pervade la società. Come se il ponte grande di Las Vegas valesse quello originale di Venezia
@Senna-783 күн бұрын
La dimostrazione che un sacco di gente non solo è ignorante, ma se ne vanta pure. Il vero motivo per cui il mondo sta diventando lo schifo che è
@methexis80367 сағат бұрын
Demolire e ricostruire creando un falso storico non ha senso, allo stesso tempo però dobbiamo renderci conto di 2 cose: 1) nulla può essere conservato all'infinito, 2) non si può conservare tutto. Purtroppo in Italia siamo vittime delle soprintendenze (vedesi il disastro dello stadio S.Siro di Milano) che in una logica folle non permettono praticamente di fare più nulla, non rendendosi conto che "conservare" a volte è peggio che demolire. Conserviamo tutto, edifici dal dubbio valore artistico e storico conservati solo perchè sono "vecchi" e spesso sono conservati male. In questo accumulo seriale di edifici forse dovremmo capire che ci vorrebbe un po' più di coraggio e ogni tanto qualche vecchio palazzo che non ha più nulla da dare ne funzionalmente ne storicamente andrebbe demolito lasciando spazio anche al nostro tempo di esprimersi. D'altronde chi ha costruito prima di noi non ha avuto di certo tanto pensieri ad abbattere ciò che esisteva prima, e di quello potremmo fare centinaia di esempi.
@nadiacolet44495 күн бұрын
Perché non fanno sparire le macchine? Il nostro patrimonio culturale è sacrosanto,non si deve toccare.
@giampaolozanutto30705 күн бұрын
Ciao Gianluca , io sono del restaurare e proteggere il patrimonio socioculturale della nostra nazione e non fare delle belle copie che non servono a nulla e non avranno storia.
@massimoguidotti91944 күн бұрын
La natura deve fare il suo corso!
@adrianoterzulli2 күн бұрын
Ricordiamo che cose del genere anche in Italia si sono fatte. Vedi il campanile di San Marco a Venezia che crollò nel 1902
@comunicazionetecnologica2 күн бұрын
Crollò da solo, non fu demolito volontariamente.
@adrianoterzulli2 күн бұрын
@comunicazionetecnologica sisi però in quel caso si optò per ricostruirla come era prima. Diversa sorte toccò alla torre civica di pavia che crollò ma non fu mai ricostruita
@fb5525511 сағат бұрын
Si potrebbe smontare la torre invece di demolirla. Catalogare i pezzi per poi rimontarla una volta consolidato il terreno e migliorato le fondazioni. Non sarebbe la prima volta che in Italia smontiamo un bene artistico per rimontarlo, vedi il Palazzetto Venezia a Roma.
@comunicazionetecnologica11 сағат бұрын
Il Palazzetto Venezia è il classico esempio di falso storico che si cerca oggi di non ripetere. La demolizione e ricostruzione (perchè di demolizione si trattò...) è avvenuta tra il 1909 e il 1913 nell'ambito della sistemazione del complesso del Vittoriano/Piazza Venezia che comportò lo sventramento di un intero quartiere medievale, con l'abbattimento di chiese, conventi e palazzi signorili. Un intervento che sollevò un vespaio di polemiche, dove alla fine vinse la ferrea volontà dei "piemontesi" e dei monarchici di realizzare il monumento celebrativo di Casa Savoia (ricordiamo che prese il significato di celebrazione al Milite Ignoto solo dopo la Prima Guerra Mondiale). Nel complesso non è stato decisamente un intervento nel rispetto dell'antico, il palazzetto Venezia non fa eccezione, non lo prenderei ad esempio. Erano altri tempi...
@SgaragagghU11 сағат бұрын
in giappone ricostruiscono tutti i monumenti e, sinceramente, è molto meglio (utilizzando i metodi originali ovviamente)
@federox865 күн бұрын
secondo me e' come nelle macchine. dovrebbe rimanere tutto identico altrimenti non serebbe un restauro a regola d arte. esempio: se riscrivi un libro storico e lo cambi, hai perso tutto il valore e la memoria.
@renatobitti6235 күн бұрын
Il problema della Garisenda é che un restauro conservativo potrebbe non essere sufficiente. Perciò smontarla e rifarla con criteri più moderni, riutilizzando al massimo il materiale originario potrebbe essere l'unica possibilità.
@jackbigbug11 сағат бұрын
senza dubbio è meglio demolirla.... :)
@DjDMoReКүн бұрын
Palazzi storici trasformati in altro dall'uso originale, dove gli impianti elettrici e di condizionamento vengono realizzati esterni e in "bella" vista. Io trovo che ciò sia un insulto al buon gusto di chi quei palazzi li ha pensati, realizzati e abitati. Università in palazzi del '700 con scatole per prese elettriche a 7 posti ricavate carotando muri. Con proiettori applicati a soffitti con travi di oltre 300 anni. Monumenti sorretti da sostegni in metallo che ne rendono brutta la vista. Anfiteatri romani che non vengono ricostruiti e riportati al loro originario splendore ma vengono lasciati in semi rovina e utilizzati (quindi consumati) nonostante tutto. Quadri e dipinti in generale a cui non viene data giustizia tenendoli in uno stato di transizione, con colori consumati ma perfettamente esposti al pubblico. un po' come prendere una ferrari d'epoca ed esporla sporca. Ok ci può stare se quel preciso esemplare era stato guidato da un famoso pilota di rally. ma altrimenti va sistemata il più possibile. non snaturata ok. ma perchè i nostri discendenti devono accontentarsi di vedere un monumento come lo vediamo noi invece di come lo vedevano gli abitanti dell'epoca in cui era stato realizzato? o come lo vedeva chi viveva 1000 anni fa? chi decide in quale momento fermare il tempo? E io credo che ciò renda giustizia anche alla storia. vedere un monumento in tutto il suo splendore fa capire l'importanza delle persone che lo hanno concepito e realizzato. Rende il passato più comprensibile. E non relegato a un libro o a un pensiero astratto
@carlirio12 сағат бұрын
Spesso le sovrintendenze impediscono interventi di recupero su edifici di valore storico artistico, salvo poi infischiarsene se quello stesso bene su cui hanno imiedito di intervenire, crolla perché lasciato all incuria
@comunicazionetecnologica12 сағат бұрын
Come le sovrintendenze applicano questi principi è un tema a parte, che a volte ha poco a che fare con la teoria della conservazione e del restauro...
@LoZioDelTuono85Күн бұрын
Presto o tardi una demolizione sarà da fare, quelle torri sono un pericolo per tutti quelli che abitano e passano vicino... È roba molto vecchia costruita su un terreno non adatto. Io sarei per la ricostruzione... In Giappone lo fanno da secoli con i loro templi. Il mantenimento di certe opere è accanimento terapeutico. Butta giù, consolida le fondamenta e rifai tutto... Non ci sono affreschi... Sono mattoni e travi, non è che sia sto gran tesoro. Mantenerle, nel corso degli anni, costerebbe pure di più. Agli studiati l'ardua sentenza. Un bolognese.
@FDR546Күн бұрын
Mi chiedo sempre perchè certa gente ci tenga così tanto a dimostrare di essere ignorante mentre potrebbe tacere e lasciare tutti nel dubbio...
@claudiobrunelli64153 күн бұрын
La torre civica di Pavia perché non viene ricostruita i materiali del crollo sono stati conservati e con le tecniche di oggi si potrebbe creare un basamento sicuro (Pavia poggia sulla sabbia) sempre meglio che vedere un rudere, in più do ragione a Sgarbi
@Elena-d4y9n3 күн бұрын
NON CONDIVIDO IL PRESTITO DELLE OPERE D ARTE. NON E L ARTE CHE DEVE VENIRE DA NOI MA SIAMO NOI CHE DOBBIAMO ANDARE A VEDERE L OPERA D ARTE.
@gimmi79355 күн бұрын
Con tutte le torri che c'erano a Bologna tanto vale mantenerne almeno un paio!
@giorgiodalbano36385 күн бұрын
precisazione da un bolognese. Le torri attualmente visibili e in gran parte allo stato originale sono ben 24. Quelle nascoste o modificate nella sostanza ma ancora leggibili nelle murature o aperture esterne (spesso tamponate), sono ben 41! Per non parlare delle porte che erano torri e le quali strutture sebbene di talune modificate nei secoli secondo il gusto dell'epoca, sono 10! A queste si aggiungono i torresotti, semre porte della cerchia detta del 1000 che sono 5! Totale 80 torri esistono ancora dal periodo comunale (XI-XIII sec).
@renatobitti6235 күн бұрын
@@giorgiodalbano3638 80 contro un migliaio, sparite per colpa di tecniche costruttive fallimentari.
@at-tlcmPost14 күн бұрын
Ma scherzate vero? I paesi anglosassoni in confronto a noi hanno una storia "da cinegiornale", non facciamo paragoni ridicoli. In Italia anche un paesino di 4 gatti ha una storia plurimillenaria!
@comunicazionetecnologica4 күн бұрын
Il Regno Unito ha una storia plurimillenaria come la nostra, ha presente Stonehenge? 3100 a.c… E poi a seguire altre civiltà, passando per la dominazione romana, ecc. ecc. Ad ogni modo per comprendere il restauro bisogna sapere che il mondo si divide in due grandi orientamenti (ovviamente con diverse sfumature): il nostro e quello anglosassone. Abbiamo citato il Regno Unito che di storia ne ha da vendere, gli Stati Uniti hanno circa 300 anni di storia che hanno in gran parte cancellato per far posto al nuovo, quello che rimane è profondamente alterato. Gli USA sono forse il più emblematico esempio di questo modo di riferirsi alla storia. La scuola italiana di restauro è universalmente considerata la migliore al mondo! Il confronto tra noi e loro è assolutamente impietoso… per loro!! Come abbiamo detto nel video l’Italia vanta il più vasto patrimonio artistico del mondo ma non commettiamo l’errore di credere che solo noi abbiamo storia perché non è così, ci sono civiltà molto più antiche della nostra. Casomai noi siamo i più bravi a conservarla, grazie alla nostra cultura ( non condivisa da tutti).
@at-tlcmPost13 күн бұрын
@@comunicazionetecnologica L'unica storia vera che ha da vendere il regno unito (m. v.) è appunto quella dalla dominazione romana in poi. IL resto è barbarie. Ogni paragone è inconcepibile.
@vincenzotarantini37095 күн бұрын
La seconda che hai detto
@paolomanassi68475 күн бұрын
si vabbè se prendiamo ad esempio sulla conservazione di beni storici gli USA che storia non hanno stiamo a posto
@comunicazionetecnologica5 күн бұрын
Il mondo del restauro si divide in due grandi orientamenti (ovviamente con diverse sfumature): il nostro e quello anglosassone. Abbiamo citato il Regno Unito che di storia ne ha da vendere, gli Stati Uniti hanno circa 300 anni di storia che hanno in gran parte cancellato per far posto al nuovo, quello che rimane è profondamente alterato. Gli USA sono forse il più emblematico esempio di questo modo di riferirsi alla storia, non dovevamo citarli?
@paolomanassi68475 күн бұрын
@@comunicazionetecnologica Guardi che la mia non era una critica al suo video ma alla sudditanza se non al vero e proprio servilismo che abbiamo noi italiani nei confronti del mondo anglosassone.Se poi vogliamo mettere sullo stesso piano la storia che ha il regno unito con quella dell'italia o del mondo mediterraneo/mesopotamico ...
@comunicazionetecnologica5 күн бұрын
È tutto il contrario! Nessuna sudditanza anzi!! La scuola italiana di restauro è universalmente considerata la migliore al mondo. Il confronto tra noi e loro è impietoso… per loro!!
@stefanodegliesposti81715 күн бұрын
Certo che il restauro costa, ma se si ragiona solo dii costo ,allora potremmo demolire tutto il centro, è vecchio, stretto....
@Alberto-k6t5 күн бұрын
Proporrei un bel McDonald's con un' insegna alta 30 metri.
@ranierivalentini92665 күн бұрын
Ma perché abbiamo sempre la necessità di guardare cosa fanno inglesi e americani ?
@comunicazionetecnologica5 күн бұрын
Il mondo del restauro si divide in due grandi orientamenti (ovviamente con diverse sfumature): il nostro e quello anglosassone. Abbiamo citato il Regno Unito che di storia ne ha da vendere, gli Stati Uniti hanno circa 300 anni di storia che hanno in gran parte cancellato per far posto al nuovo, quello che rimane è profondamente alterato. Gli USA sono forse il più emblematico esempio di questo modo di riferirsi alla storia. La scuola italiana di restauro è universalmente considerata la migliore al mondo! Il confronto tra noi e loro è assolutamente impietoso… per loro!!