Abbandona l'Eterna Adolescenza e diventa ADULTO

Diventare adulti è una faticaccia e in quest'epoca moltissimi fanno di tutto per illudersi di poter rimanere adolescenti. Ma questo è un grosso problema.
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La musica della sigla è tratta da Epidemic Sound (Ace-High, "Splasher"): login.epidemic... - la voce della sigla è di ELIO BIFFI

[@FamigliaOnnivora]

Sono già adulto quando lavoro, quando cucino, quando pulisco, quando faccio la spesa. Lasciatemi essere bambino nel resto della vita, che già è poca.

[@simoneraimondo4186]

Sembra quasi che dopo l'adolescenza siamo tutti condannati ad una esistenza triste e tragica.

[@Fabsall-wisecorner]

Ma dai, sono sicuro che questo non sia vero, che sia possibile vivere tutti l'età adulta serenamente. Semplicemente bisogna imparare a diventare più indipendenti, nei pensieri come nelle azioni

[@giovannimingrone]

diventare adulti vuol dire anche vivere la tristezza e dolore con gioia (sembra che non abbia senso ma ce l'ha) perché non é piu dolore che cade dal cielo ma ostacoli che incontriamo per un qualcosa che decidiamo noi con intenzione

[@giulia3068]

Per alcuni invece l'esistenza triste e tragica è stata proprio durante l'adolescenza, all'interno delle mura domestiche, mentre crearsi un proprio futuro e abbandonare quel "nido" è l'inizio di una nuova esistenza, fatta di gioia finalmente.

[@LiquiriziaRossa]

Ci fanno vergognare dei nostri hobby creativi per farci il lavaggio del cervello e farci mettere tutte le energie nell'ambito lavorativo, l'unica cosa che è socialmente accettata come fonte di successo e soddisfazione. Non ci cascate. Siate voi stessi e continuate a coltivare le vostre passioni! Sono quelle che ci distinguono e che ci rendono chi siamo! Dedicarsi ai tornei di Magic il weekend non vuol dire venir meno alle proprie responsabilità, basta sapersi organizzare, come per tutte le cose.

[@Varil92]

Tranquillo, che anche l'adolescenza fa schifo in molti casi a meno che non si nasca fortunati

[@PiGiEnnE]

Da persona che sta ancora affrontando questa fase di transizione da adolescente ad adulto, a 22 anni, questo video mi ha aiutato tantissimo a capire la mia situazione attuale. Vivo ancora in quella campana di vetro in cui tendo a rimandare tutti i segnali che mi permettono di transitare alla vita adulta. E da quando ho perso la mia migliore amica, anch'io sono caduto dalle nuvole. Perché non mi sono mai voluto preparare ad accettare gli imprevisti della vita proprio perché vivevo comodo, nella campana di vetro. E fino a quando ci resti, ci vivi e ci mangi pure, lo farai a discapito di chi avrai accanto. E lo farai sempre senza nemmeno voler sapere il perché. Perché lo sai, ma non lo vuoi ammettere nemmeno a te stesso. La risposta ti farebbe troppo male, ma ignori che poi dopo farà sempre meno male se inizi ad accettare gli onori dell'adulto, insieme ai suoi fastidi. In qualche modo sei stato la voce che ha dato conferma a quei segnali. È bello poter contare sugli altri, ma è ancor più bello contare su se stessi quando si ha la consapevolezza che se gli altri non contano su di te, è perché forse non lo faresti nemmeno tu, da esterno. Grazie Rick.

[@francescomanzo3939]

mi dispiace per la tua perdita :(

[@des..]

Sei una grande persona

[@giubbotto6510]

Nella tua onniscenza da filosofo, letterato, politologo e life coach su YT hai mai pensato che non esista un solo modo "giusto" di vivere, ma che ogni situazione vada relativizzata in base a soggettivitá, valori (magari difformi dai tuoi) e condizioni materiali di vita? L'idea che chicchessia spieghi agli altri come si deve vivere in base ad assiomi del tutto contestabili (uno potrebbe pensare che anche filosofare su YB, monografare classici del pensiero in due ore senza alcun impianto scientifico sia "puerile" e naif), in modo normativo e giudicante è altresí infantile perché semplificatorio. Molte delle pose, gusti, modi e culture definite adolescenziali sono semplicemente subculture, stili di vita, magari criticabili o non condivisibili ma che non implicano una eterna adolescenza o dipendenza da terzi.

[@rickdufer]

Provo a risponderti nella live di oggi alle 18

[@elle_90]

Il ragazzo non ha responsabilità ma non ha libertà, l'adulto ha libertà ma ha delle responsabilità (volendo sintetizzare). La fase adolescenziale è quella dove ancora non si hanno responsabilità ma si ha un grado sempre maggiore di libertà di scelta. Quindi è un età che rimpiangiamo anche a ragione, essendo però consapevoli che non puo durare. Poi non capisco perché essere adolescente dovrebbe essere triste? dipende che adolescente si è stati Poi il termine adolescenza è diventato molto vago, perché se da un lato dovrebbe indicare quell'età compresa tra i 13 e i 19 anni in realtà adesso va ad identificare un periodo della vita più lungo (per esempio un universitario protrae l'adolescenza di 3-5 anni rispetto a chi va subito a lavoro passatemi la semplificazione). Quindi diciamo che si puo arrivare nella condizione di adolescenti a circa 25 anni. PS sulla parentesi dei vestiti, l’adolescente non mette la prima cosa che capita anzi l’adolescente ci tiene a come viene visto esteticamente sopratutto dalla controparte (femminile I maschile) quindi fa tutto fuorché mettere la prima cosa che trova.

[@coniglioarrosto4698]

Le passioni devono rimanere passioni, scollegate dal nostro essere adulti o meno, con un lavoro e le proprie responsabilità Ho 20 anni e ho cominciato da lavorare da quando ne ho 17. Quando ho finito la scuola e iniziato l accademia di fumetto, mi sono dovuto cercare una scuola per aiutare i miei e mantenermi gli studi. Ma prima di ciò, vivevo delle mie passioni, videogiochi, fumetti, palestra, film che mi hanno permesso di espandere la mia mente e crearmi nuove amicizie. Adesso invece, noto come i ragazzini di oggi, o peggio bambini, con la possibilità di accedere su youtube e vedere video del genere, "crescano" più velocemente, non riuscendo a godersi momenti infantili e di ingenuità. Le passioni infantili posso far nascere in noi, nel futuro magati, uno sbocco nel ambito lavorativo. Adesso invece devi essere così, adulto Ma cosa significa esattamente essere adulti? Essere un "perfect man in grado di gestire tutto?" Vorrei una risposta sinceramente P.S: Ma cosa centra esattamente il vestiario con l età adulta? Bha

[@caleblost1]

Grazie Rick. E' un grande spunto di autocritica per me come adulto e soprattutto per me come padre, nel momento in cui mi trovo a dover spiegare ai miei figli, ed insistere, sull'importanza dell'impegno non necessariamente fine al risultato e sulla necessarietà assoluta dell'essere affidabili. Sono cresciuto nel mito del "super uomo", con tutti i miei limiti ho sempre avuto uno slancio teso a "diventare migliore" mentre oggi mi trovo circondato da un ecosistema che punta alla vittoria anche scevra del percorso che ti ci porta, a vincere. La scorciatoia è uno stile di vita, pericoloso, dannoso... c'è tanto da lavorare e credo che a livello genitoriale sia la sfida più dura, ma anche più importante e affascinante

[@asderudanador]

Personalmente non vedo il nesso tra maglietta di Pikachu + weekend a Magic the gathering ≠ adulto Lavoro? Sono indipendente economicamente? Sono un contribuente? Se la risposta è sì, non vedo quale sia il problema. Non è affare degli altri come decido di passare il mio weekend: che sia giocare a carte, stare in compagnia della famiglia, andare a fare un giro fuori in moto, etc... L'affidabilità di una persona dipende da una miriade di fattori, così come le relazioni che tende a strutturare. Alcune persone potrebbero ritenermi una persona sulla quale poter contare, altre non mi affiderebbero probabilmente neanche il loro cane 😅

[@Gusfezio]

Io non vedo il nesso lavoro = essere adulti

[@asderudanador]

@@Gusfezio potremmo tradurlo con lavoro ---> soldi ---> potere ---> possibilità di badare a sé stessi e volendo agli altri (non implica la capacità)

[@paololicata662]

ho pensato più o meno la stessa cosa dopo la prima frase del video

[@LorenzoDivus]

Trovo sbagliato ritenere che l'adulto "naviga a vista" perché, anche da adulti, non si è da soli contro tutto (salvo situazioni molto tristi come chi resta orfano o affini). Genitori, amici o colleghi possono essere ottimi compagni di viaggio anche da adulti, siamo in una società nel male ma anche nel bene.

[@Yasmin1999.9]

finché fai conto su genitori, amici o colleghi non sei adulto. Questo è.

[@LorenzoDivus]

@@Yasmin1999.9 non è contare, è supportarsi a vicenda come fanno tutte le creature sociali. Anzi dirò di più: come fanno tutte le creature mature.

[@ChiccAngel]

Dipende cosa intendi per "fare conto": l'uomo è un animale sociale e i rapporti umani che costruiamo sono fondamentali, non sono un vezzo o una berdita di tempo, la tua rete sociale ti protegge. La narrazione dell'adulto da solo contro tutti è normale che faccia danni enormi se portata avanti perché ti rende anche vulnerabile. Uno deve essere padrone di sé stesso e consapevole, ma non è vero che non debba fare affidamento su nessuno

[@iota-09]

@@ChiccAngel anche perché altrimenti, saremo tutti eremiti a vivere sperduti nelle montagne in cerca di pace e della "vera indipendenza".

[@Yasmin1999.9]

l'uomo è un animale sociale finché la tecnologia non lo solleverà da questo pallosissimo compito di dover fare network per sopravvivere, e mi auguro che accada presto, nel mentre io imparo a camparmi da me @@ChiccAngel

[@marcorossi3390]

grazie mille Riccardo ho 48 anni e sono ancora un adoloscente ma ci sto provando ...le tue parole sono schiaffi sul muso ......quante verità. Grazie

[@LiquiriziaRossa]

Personalmente, credo che si dovrebbe finalmente abbandonare l'idea che la fase adulta debba essere di colori grigi e passatempi basic e tristi. Finalmente abbiamo accesso a tutti i contenuti che ci interessano e possiamo scegliere come spendere il nostro tempo senza essere obbligati a guardare "l'unico programma che passano in tv". Secondo me un adulto che è cosciente di sé riesce a bilanciare le responsabilità della vita con le sue passioni, anzi, non è vittima del giudizio altrui, che si parli di giocare a Magic o a pokemon. Spesso i passatempi che attribuiamo alla fase infantile non sono in realtà esclusivi a quella, semplicemente ci è stato sempre detto che da adulti dobbiamo avere solo il lavoro come ragione di vita e il resto è una perdita di tempo e una distrazione. Ora sappiamo che non è così, anzi siamo liberi di essere adulti e di giocare a Magic il weekend, ed è il momento migliore per essere se stessi e decidere da sé come vivere la propria vita! Se pensate che le carte Magic (e altro) non siano "cool" per adulti, probabilmente non siete abbastanza maturi per godervi i vostri passatempi senza sentirvi giudicati dalla massa. Svegliaaaaa!!! Crescere vuol dire saper bilanciare le cose, non fare un "aut-aut" e vivere il resto della vita da frustrati!

[@gaetanopalladino7332]

Non ha mai detto questo zio can

[@Feanoro668]

Grazie Rick che ci spieghi cosa vogliamo e come dovremmo vivere. Peraltro con argomentazioni freschissime e per nulla aprioristiche.

[@fulgenzio89]

Dubbio che ho da anni: investire migliaia di ore del proprio tempo in attività estremamente “colte” ma che non sono produttive e non portano a costruire qualcosa con gli altri, è considerato essere eterni adolescenti? Es. Frequentavo un forum di musica e c’erano alcuni utenti semi-Hikikomori che si erano letti tutto Proust/Joyce/Dostojevski, che avevano una conoscenza totale del free-Jazz o del cinema di Kurosawa; tutte cose che la persona media considera altissima cultura per intellettuali

[@alessiaa.m.47]

Dubbio interessante che condivido. Si è abituati a generalizzare, secondo me, questo argomento, pensando che magari chi si chiude in casa in questo modo lo faccia quasi esclusivamente per videogiochi o forme di intrattenimento non così "colte". Eppure, molte persone spaventate e con problematiche anche sociali, sono intelligenti e magari spendono davvero moltissimo tempo libero nell'approfondire forme d'arte di un certo livello. Ovviamente anch'io ora generalizzo e non ho dati alla mano, ma la tua domanda anche un po' provocatoria (l'ho intesa in parte così, non so se mi sono sbagliata) mi è piaciuta, perché dimostra che effettivamente è difficile lanciare giudizi e opinioni generalizzando su persone e individui diversi, e che tracciare il confine tra eterno adolescente e adulto non è così banale e scontato.

[@elle_90]

Rifuggirei la categorizzazione netta tra essere adulto o meno. Piuttosto bisogna interrogarci sé queste attività sono una fuga da qualcos’altro e se sovrastano il resto. Io nobile che si dedicava solo alla cultura e alle arti campando di rendita era meno adulto del contadino che portava avanti il podere? Oppure diverse situazioni portano a diverse considerazioni sull’essere adulto.

[@iota-09]

@@alessiaa.m.47 qui più che altro si va a denotare una bizzarra lacuna di molti, o almeno dei popolari, filosofi, ovvero una marcata appernete ignoranza di psicologia e antropologia. l'idea che l'indipendenza sia tutto, dimenticandosi che se luomo è proliferato e arrivato all'apice della catena alimentare è grazie ai legami sociali. l'idea che chi si chiuda in casa sia UNICAMENTE un edonista depresso, dimenticando le fondamenta di disturbi mentali e dell'apprendimento completamente disconnessi da concetti di pigrizia e "voglia di rimanere giovani" quando magari sono i primi ad acculturarsi come si deve. la filosofia dell'uomo medio funzionerà per l'uomo medio, ma in un mondo globalizzato dove le minoranze e i casi particolari sono sempre più visibili, cade, onestamente, in modo alquanto piatto messi di fronte a certi casi.

[@silentrek]

Meglio t-shirt e pantaloncini che il cosplay di un vecchio borghese col panciotto

[@abulafia9834]

Quindi meglio essere il cosplay di One Piece? L'abbinamento t-shirt e pantaloncini o jeans è ormai diventato lo standard, perciò vestirsi come un borghese col panciotto sarebbe una vera ribellione contro l'omologazione.

[@MrHyde2526]

Ahahah Penso che t-shirt e pantaloncini sia più una metafora. Penso che il concetto sia di responsalizzarsi poi lui lega a ciò la cura della persona in senso più ampio.

[@PlatonVladimirovich]

Ma poi, orecchino, coda di cavallo, ma per piacere! Predica bene e razzola male! Un fanfarone sto Riccardino

[@massimilianobighi7472]

L’adolescenza vista come un lusso è un’idea che mi porterò dentro. Bellissimo ragionamento

[@elle_90]

Anche magiare 3 volte o più al giorno è un l’isso acquisito di recente, è solo in alcune parti del mondo. Non per questo va demonizzato.

[@carmelap.2679]

Questo video è uno schiaffone utile e fondamentale. Grazie.

[@IvanChannel.]

Vivere con la curiosità e l'animo di un ragazzino ti fa vivere molto più serenamente e con la voglia di imparare sempre cose nuove.

[@jandtw]

"L'abito scelto male fa il mona" Sei un grande.

[@_.Joseph._2]

Contenuto parecchio interessante ed essenziale devo dire. Ho 21 anni da poco compiuti e mi rendo conto che molti dei concetti e ragionamenti esposti nel video rappresentino sentieri già indagati dalla mia mente; la parte relativa all'abbandono/sacrificio di una porzione adolescenziale di noi stessi la comprendo ogni volta che mi trovo in condizioni in cui ho delle responsabilità, ma lo accetto con sorriso, perché mi rendo conto di quanto sia altrettanto importante coltivare un'immagine di me "a lunga visione", che mi faccia trovare, non completamente, ma magari più pronto nell'affrontare le difficoltà, inevitabili, della vita. Con questo so che non mi viene richiesto di abbandonare ciò che valorizza "il fanciullo"; la creatività, il pensare fuori dagli schemi, la voglia di dipingersi nuovi orizzonti senza la paura di affrontare il drago della tradizione e anzi ingorandolo completamente, o magari il semplice fatto di saper apprezzare anche le cose apparentemente più semplici che l'esistenza possa proporci (Basti pensare a come Richard Feynman vedesse la complessità in ogni fenomeno). Magari ho errato parte di questo mio messaggio, ma il video l'ho trovato personalmente troppo vicino e caro per non lasciare un commento (buttare giù i pensieri mi aiuta a rielaborarli meglio). Grazie ancora e ottimo video❤.

[@smash7949]

Video a mio avviso molto importante, per certi versi rispecchia tutti i problemi che ho avuto da 2 anni a questa parte, e di quanto cercassi di rifugiarmi nei miei ricordi passati piuttosto che affrontare la realtà e realizzare che sto crescendo. Grazie infinite Rick

[@marcoopagani]

Sono stati 26 minuti molto piacevoli, utili e con ottimi spunti❤️

[@LorenzoValente]

Posso anche condividere il messaggio di fondo ma Rick lasciamelo dire, i tuoi video stanno puzzando un po' di moralismo da boomer, di chi giudica gli altri dall'alto della propria presunzione di aver capito come bisogna vivere la vita. Essere infantili a 50 anni è un problema, non ci piove, ma affermare che un adulto appassionato di pokemon (o qualsiasi altro brand/media pop tipicamente adolescenziale) non possa essere affidabile o avere una vita soddisfacente mi sembra un giudizio MOLTO dannoso. Un conto è annullare le proprie responsabilità e la propria vita adulta per rintanarsi nei giochini, un altro è avere sane passioni affiancate ad una sana vita matura. In realtà immagino che tu sia anche d'accordo con me su questo ma il messaggio del tuo video sembra un altro e ci tenevo a sottolineare questo aspetto

[@rickdufer]

Provo a risponderti nella live di oggi alle 18

[@LorenzoValente]

@@rickdufer Grazie per aver letto il mio commento Rick, mi sono abbonato al canale solo per ascoltare la tua reazione :) sì, nel video hai detto più volte che va benissimo coltivare certe passioni e che l'importante è esserne consapevoli. Ma dici anche che se vai a giocare a magic e hai la maglietta di pikachu a 40 anni probabilmente non sei una persona affidabile. Lo dici a 23:13 e no, non mi sembra proprio una "battuta". Questa è la mia risposta alla tua domanda "Quando cazzo ho detto sta roba?". Ripeto che quella frase la trovo giudicante e sbagliata ma probabilmente non è quello che intendevi. Grazie ancora per il lavoro che fai!

[@battaglionem6648]

"Boomer" termine giusto, se si sta aspettando di festeggiare il quattordicesimo anno di età. Di solito chi ridicolizza i 50enni così o ha 13 anni e vive su tik tok o ne ha 35 solo all'anagrafe.

[@rickdufer]

Perdonami, però questa cosa la voglio chiarire perché non amo che mi vengano messe addosso idee che non ho voluto esprimere. In quella particolare frase, il contesto era quello di parlare di chi vive certe situazioni come DIPENDENZE. Ovvero, chi non riesce proprio a staccarsi da certe abitudini. E se non ti sai staccare da certe abitudini è PROBABILE (cit.) che tu non sia una di quelle persone su cui gli altri possono contare. Il discorso a me pare piuttosto chiaro, così com'è chiaro che Pikachu e Magic sono esempi intercambiabili. Grazie, un abbraccio

[@LorenzoValente]

@@rickdufer Grazie per aver chiarito Rick, un abbraccio

[@fabribiasi7170]

Sono d'accordo su tutto (e io stesso, negli anni, sto prendendo tutto questo aspetto molto a cuore), ma c'è una cosa che continuo a non sopportare e "fare mia": la parte del "è importante come vieni percepito, in base al vestiario che usi". Come avevo già espresso sotto un tuo altro video della scorsa stagione, odio profondamente il fatto che sia ritenuto giusto giudicare una persona per come è conciata. Spesso sono io in primis ad accentuare questo aspetto nelle persone che incontro la prima volta, proprio come "test" personale per capire se LORO siano persone superficiali, che si fermano alla prima apparenza (e parlo ovviamente di casi standard in cui, a meno che non sei vestito di tutto punto o mostri di avere a cuore la moda e lo stile, allora sei per forza uno che parte con dei "punti di svantaggio". Non mi riferisco ovviamente di casi in cui ci sia il 45enne con la maglia dei Pokemon e il cappellino colorato con la girandola sulla punta: in quel caso anche io son d'accordo che sia "troppo" da sopportare). Anche perché poi, non nascondiamocelo, anche quelli che scelgono volutamente uno stile casual, vengono poi inevitabilmente considerati e percepiti come i facenti parte della categoria "mi vesto comodo/con la prima cosa che capita", quanto meno alla prima apparenza. A tal proposito, apprezzai in maniera assurda il Dr. Rosso, che venne da te in trasmissione con la maglietta degli Slayer. Certo, nel suo caso penso avrai dato per scontato che il suo fosse uno "stile voluto e scelto" ma, di primo acchito e incontrandolo per strada senza sapere chi fosse, siamo sicuri che la reazione non sarebbe stata invece, prima di tutto, una roba tipo "ma chi è 'sto sfigato 50enne che se ne va a zonzo così?". Ed è poi uno dei migliori e più famosi psichiatri d'Italia. Boh, spero di non essere davvero il solo a vederla così, ma questo è abbastanza ciò che penso. kk

[@Rentzanimanera]

Il dottor Rosso credo che giustamente adotti uno stile molto casual anche per mettere a proprio agio i pazienti e spettatori. Per il resto, vestirsi "male" è una caratteristica che esula proprio dal tipo di stile di vestiario adottato, e denota ingenuità e poca consapevolezza dell'importanza dell'immagine che si da di sè.

[@rickdufer]

Provo a risponderti nella live di oggi alle 18

[@fabribiasi7170]

​@@rickdufersono riuscito a beccare in tempo limite la live, recuperando la tua risposta. A parte che confermo che non mi sono assolutamente triggherato per la battuta sui pokemon, lol, ti ringrazio per le tue parole, che sicuramente mi aiuteranno non poco a vedere chiarezza in questo aspetto. Mi dispiace solo il "ehhh ma se non capite quello che dico..." alla fine, perché (consiglio mio, che vale i miei 2 cent), non è una cosa che incoraggia certamente la gente a porre i propri dubbi. Anche non avesse capito bene una cosa in 30 minuti di discorso. A parte ciò, davvero di cuore, grazie.

[@rickdufer]

Eh però davvero le tue obiezioni sono palesi fraintendimenti di cose che ho ripetuto più volte durante la puntata 😉 quindi sì, secondo me hai capito solo quel che volevi capire, che ci sta eh. Un abbraccio, felice di aver comunque chiarito meglio

[@Symonch_]

Tldr e non ho visto la live ma sì, i vestiti non contano un cazzo e mai dovrebbero farlo per nessuno eccetto sé stessi, tranne casi precisi come ogni divisa da lavoro funzionale. Sono pezzi di stoffa. Fine.

[@nessunonessun1]

Però scusa in sto video fai un minestrone 🤣; " l'abito scelto male fa il mona" 🤣, esistono persone come me a cui non frega un cavolo di come lo percepiscono gli altri e si veste come gli pare. Il dress code da "adulti" è solo l'ennesima maschera.

[@fulgenzio89]

⁠@@neuromante146Sì e no, è giusto fregarsene ma bisogna accettare che gli altri esistono

[@nessunonessun1]

@@fulgenzio89a meno che non ti vesti da dominatrice sadomaso in chiesa, vai in mutande al matrimonio del tuo migliore amico (così risparmi anche sul regalo) o in giro con la black face o tatuaggi nazifascisti, penso sia irrilevante sul fatto di come ti vesti. Una felpa e un paio di pantaloni sportivi non ti rendono meno adulto di una camicia e giacchetta con cravatta. Personalmente le persone che vestono eleganti anche in occasioni normali, come andare alle poste o al supermercato mi danno l' impressione di voler dare una immagine di se superiore. Ma alla fine tutti tirano lo sciacquone 🤣

[@doomertarnished]

Ho conosciuto gente con vestiti totalmente fuori dal mondo, sgangherati, estroversi, dall'over40 che esce di casa con la tuta rosa alla quasi 30enne coi jeans rattoppati e i capelli fluo. Persone indipendenti, di una bontà e accoglienza RARISSIME, con un carattere solido e la sicurezza di ricoprire nel mondo il ruolo che volevano ricoprire. Gente che come lavoro fa l'artista, il musicista, lo scrittore, l'attore, sì... Ma anche medici, avvocati e poliziotti che fuori dall'ufficio non diresti mai che si occupano di roba così "seriosa". Ma questo Rick non lo sa, meglio diventare tutti come suo nonno.

[@morita2578]

Ho 45 anni e lavoro da 27: sicuramente ho dovuto accettare e gestire piuttosto presto le responsabilità. Sicuramente non ho potuto fare alcune esperienze che avrei voluto fare ma altretto di sicuro sono contento di avere avuto la zucca sulle spalle, la mia indipendenza e rendere conto presto a me stesso delle mie scelte.

[@DyerMH.CanaleYouTube]

È uno dei passi più complicati e dolorosi diventare adulti (per davvero non a parole). Ma se non lo si diventa ci sarà preclusa anche qualsiasi emancipazione personale e quindi anche qualsiasi autentica esperienza di felicità

[@smuggler9837]

Faccio 30 anni questa mezzanotte 😁

[@DyerMH.CanaleYouTube]

@@smuggler9837 auguri, seguimi allora

[@donedusmagno1587]

​@@smuggler9837augurii

[@charmquark82]

Credo che dal punto di vista femminile, il diventare adulte preveda esattamente il contrario di ciò che dici in riferimento al vestiario. Da ragazzine siamo estremamente preoccupate di come veniamo percepite dagli altri e spesso vestiamo abiti scomodi, tacchi alti, trucco, capelli sempre impeccabili per l'ossessione su come appariamo, invece da adulte diveniamo più centrate su noi stesse e la comodità diventa, giustamente, molto più importante dell'apparire

[@charmquark82]

E per quanto riguarda la morte del tuo amico, non sei stato distrutto perché eri un adolescente, ma perché è normale che la morte di un amico ti distrugga. Lì c'è poco da pianificare, ed è giusto elaborare il lutto anche con l'aiuto degli altri. Crescere non vuol dire eliminare ogni traccia di dipendenza dagli altri. L'amore prevede un certo grado di dipendenza per essere sano, e come esseri sociali, dipendiamo affettivamente dagli altri, ad ogni età che si rispetti. Questo andrebbe considerato per non cadere nell'atteggiamento opposto, per non illuderci di bastare totalmente a noi stessi

[@marcovincenzomittica834]

Sono d'accordo e molto interessato all'argomento ma vorrei aggiungere un tassello. Sugli aspetti di crescita personali come sempre Rick coglie nel segno tanti aspetti comodi e scomodi che lasciano sempre questa voglia di porsi domande alla fine di ogni video! L'eterna adolescenza bisogna anche vederla, secondo me, dal lato storico/economico: quando eravamo adolescenti il momento storico era florido, si sognava cosa voler fare da grande (illusione che mai darò a mio figlio se mai riuscissi ad averne) ed era un paese in crescita. Supporta questa ipotesi la figura dei baby boomers che non abbracciano la vecchiaia come sviluppo naturale della loro vita ma restano ancorati alla loro immagine quarant'enne di successo. Le tappe e le cose positive del "crescere" non ci sono più: l'idea di fare famiglia (che questa sia una famiglia composta da padre, madre e prole o che sia semplicemente un single e il suo cane) è sempre più difficile a causa della perdita di diritti (come quelli alla casa e della sostenibilitá di una famiglia) che oggi non sono più alla portata di tutti contrapposta a una generazione (quella dei nostri genitori) che vive con redditi decisamente più alti e che non si redistribuiscono. L'indipendenza economica e conseguentemente la rottura del legame con i genitori non è più scontata e questi aspetti rappresentano tasselli inscindibili dalla nostra crescita; siamo esseri umani e, come tali, subiamo il fascino dei riti di passaggio: ma cosa c'è alla fine dell'adolescenza? È qualcosa di nuovo! E queste tappe le demonizziamo e le rendiamo irraggiungibili. Perchè prendersi le responsabilità se manca ciò che rende le responsabilità un aspetto che alla somma di tutto vale la pena tenersi? Scusate se do una sfumatura politica al Daily cogito di oggi ma penso che le dinamiche sociali e l'evoluzione delle stesse non possano essere prescindibili da questo discorso. Non difendo l'adolescente di quarant'anni, per carità, ma lo capisco nel suo limbo.

[@mariofarina7600]

Capisco perfettamente il discorso: le condizioni economiche sono molto importanti nella presa di una decisione personale, ma ricordiamoci che non sono tutto

[@giadar.8962]

La mia impressione è che la società stessa "spinga" ad avere solo "bambini-adolescenti", persone che pur essendo anagraficamente adulte, hanno un atteggiamento infantile. Solo per fare un esempio: contratti di lavoro precari, da cui derivano difficoltà a potersi permettere un appartamento in affitto/da comprare, avere figli, ecc. Una società di ragazzini è più facilmente malleabile, perché è dipendente. Quindi la domanda dovrebbe essere: "a chi giova?"

[@gaiavarriano9051]

Grazie, questo commento serve. Io non sono tanto "cogitante" ma non credo si possa fare filosofia senza aver prima fatto chiarezza sul periodo storico che i giovani e i giovani adulti stanno vivendo. Questo video secondo me è incompleto se non si parla delle cause del prolungamento dell'adolescenza. I lussi del voler restare adolescenti si pagano cari (grazie tante, fino a qua ci arrivavo), ma abbiamo tutti bisogno di prospettive per poter uscire da quella fase. Come si possono desiderare dei figli se il proprio ruolo nella vita è ancora proprio quello di figli per esempio? Perché, finché un giovane è costretto a vivere con i genitori per motivi economici, egli resta figlio. Non partner, non lavoratore, non genitore, non marito, non moglie...figlio. Solo io lo trovo tristissimo?

[@user-xx2vo3mw7g]

Messaggio importantissimo e sforzo personale che faccio da almeno 10 anni. Una spiegazione molto interessante a questo fenomeno di infantilismo la trovo in Joseph Campbell quando scrisse "La preoccupazione per l’integrità del proprio corpo, il timore delle rappresaglie, un muto e profondo desiderio di indistruttibilità e di protezione contro le «cattive» forze interne ed esterne, costituiscono i primi fattori orientativi della psiche in formazione; e queste sensazioni permangono quali fattori determinanti nella vita neurotica, e persino nelle normali attività dell’esistenza, negli sforzi spirituali, nelle credenze religiose e nelle pratiche rituali dell’adulto." (Da L'Eroe dai Mille Volti)

[@matthewcagl]

Da che ora a che ora si possono usare le t-shirt?

[@abulafia9834]

Quando fai sport

[@Marco_Biagi]

Sul discorso dell' immagine di sé non sono molto d'accordo. Non è vero come dici che l'adolescente "veste la prima cosa che capita", al contrario è un momento della vita in cui si cerca molto l'accettazione del gruppo e si è molto suscettibili alle mode. Il conformismo non è un atteggiamento da adulti, anzi è proprio il contrario.

[@battaglionem6648]

Nono, io invece mi rivedo molto in questo difetto e ammetto che sia un tratto del mio comportamento che non è maturo. Parto per andare a lavoro alle 7 30, e mi alzo dal letto alle 7 25 per mettermi i vestiti già preparati la sera prima. Fine settimana uguale, mi vesto nella maniera più comoda possibile, quasi sempre in tuta da ginnastica senza preoccuparmi del fatto che alla mia età dovrei presentarmi in modo diverso. È un punto del discorso su cui sono perfettamente d'accordo e mi ci rivedo..

[@hs_illustrator8832]

@battaglionem6648 questa tua caratteristica a me sembra un pregio in tutta onestà, ti prepari I vestiti per tempo, così che tu possa dormire più a lungo, a meno che tu non faccia il rappresentante non so a cosa possa servirti vestirti bene.

[@econ6454]

Grazie rick, avevo bisogno di sentire queste parole

[@Pheyg92]

mi dispiace molto ma per la prima volta, dopo tanto che ti seguo, mi trovo in disaccordo su quasi tutto. La questione dei gusti personali vale fintanto che la usi come scusa per non fare nulla. ad esempio perchè dovresti essere infantile se indossi una maglia di pikachu o altro ( ovviamente non a lavoro) ma lavori e sei comunque responsabile ? non è molto differente rispetto a quello che si mette la maglia del proprio calciatore preferito. è semplicemente il voler esprimere una propria passione. o anche il fatto di partire per giocare a magic. In che modo questo sarebbe infantile fintanto che lo fai nel tuo tempo libero senza ignorare li lavoro e le relazioni ? Anzi molti rapporti nascono in principio basati su una propria passione che può anche essere il gioco da tavolo. E per i vestiti io stessa metto la prima cosa che capita ( ho sempre lavorato da smart working poichè freelancer già da prima del covid) perchè difficilmente frequento ambienti più " seri" come può essere il luogo di lavoro o una serata galante e onestamente per andare a fare la spesa o portare il cane al parco non sto li a mettermi elegante o altro. certo se esco con amici tendo a scegliere meglio i capi ma dipende sempre dal contesto che andremo a creare e il luogo dove andremo. Parli tanto dell'immagine di sè data dal vestiario ma io prima di vedere cosa indossa qualcuno cerco di capire che tipo di persona ho davanti guardando il suo modo di parlare e agire. Quello per me è solo una delle tante maschere che la gente usa per nascondersi, per sentirsi più belli o essere percepiti in modo diverso. Io sono più della filosofia " sii te stesso". ovviamente SEMPRE contestualizzando. ovvio che non vai a un colloquio di lavoro con la maglia di zelda o altro. E anzi al contrario del tuo discorso io ho quasi sempre visto adulti che , al di fuori degli ambienti più seri, si vestono con la prima cosa che capita perchè non gli importa. invece sono per di più gli adolescenti, sopra tutto ragazze, che stanno li a vedere di abbinare tutto prima di uscire di casa appunto per nascondere se stessi e sembrare altro. se guardi un quarantenne o un cinquantenne vedrai che quasi tutti si vestono casual al di fuori di certi ambiti. Quindi in sostanza per me, fintanto che non trascuri lavoro, famiglia e relazioni puoi appassionarti a quello che vuoi e fare ciò che preferisci nel tempo libero e anche se vai una sera a giocare a magic con una maglia di pikachu non significa che tu non sia una persona adulta e responsabile.

[@Pheyg92]

aggiungo che anzi a volte quando faccio lavori con i bambini spesso metto maglie con personaggi che loro riconoscono. Questo perchè in tema con il tipo di lavoro e attività che faccio con loro e perchè ho viso che questo li aiuta ad aprirsi di più nel caso avessero bisogno o comunque li fa sentire molto più a loro agio e meno giudicati. Quindi i realtà le maglie più " infantili" possono persino essere usate in modo utile se usate nel contesto e nel modo appropriato.

[@rickdufer]

Sei in disaccordo con un video che NON ho fatto, dal momento che le cose scritte da te nel commento le ho specificate apposta. Ma vabbè, capita anche questo.

[@StoneAngel81]

Non capisco come farsi un weekend di divertimento qualifichi come persona su cui non si può contare. Invece se passi il weekend in attesa che qualcuno ti chiami per essere aiutato invece hai fatto bene. Pensa se addirittura ti fai due settimane di vacanza, madonna, allora veramente sei l'apoteosi dell'inutilità. Quando vi vengono in mente sti discorsi, io sto ristrutturando casa mia, porte sempre aperte, pasto garantito, anche una discreta fatica muscolare così poi st'estate sfoggiate il fisico bello.

[@FrancescoBignardi]

Ho visto qualche tuo video Rick, su alcuni mi sono trovato d'accordo e su altri (come questo) mi sono trovato in disaccordo. Sarà forse la mia mente un po' più scientifica che umanistica, ma c'è un punto sul quale faccio fatica a soprassedere. Ma tutto ciò che dici nei tuoi video è supportato da una qualche statistica, da un qualche studio, o è unicamente frutto della tua esperienza e del tuo pensiero? Dici cose importanti, muovi critiche decise e sei abbastanza netto nella distinzione tra ciò che, semplificando, è giusto e ciò che è sbagliato. Però se tutto questo è frutto della tua opinione e non c'è nulla che possa provare come sia effettivamente "estensibile" su una collettività di individui, diciamo che rimane la tua opinione e basta.

[@rickdufer]

Se hai un'immagine del mondo dove le cose si suddividono nettamente tra "opinione personale" e "comprovato scientificamente", perdonami, è un'immagine molto povera. Le cose di cui parlo sono SEMPRE il risultato di una commistione tra letture, studi scientifici, discussioni con persone di scienza, E la mia esperienza personale e rielaborazione. Mi occupo di filosofia, non di fisica o ingegneria, quindi i miei ragionamenti sono inscindibili dall'esperienza. Ma ciò non significa che non ci siano dietro molti studi. Per esempio, il ragionamento che ho posto qui ha, alle spalle: Peter Ricardo, Viktor Frankl, Adler, Russ Harris e molti altri, e sono argomenti che ho discusso con psichiatri, psicologi e altri esperti. Ma a dare valore al ragionamento è il fatto di essere un'elaborazione personale e originale, ovviamente. Il che significa che non importa quanto tu sia d'accordo o meno, conta il perché. Se sei in disaccordo perché la tua esperienza ti dice il contrario, o se lo sei perché hai studiato cose contrarie, va bene, pur che tu sia onesto con te stesso nel valutare quel che io dico.

[@FrancescoBignardi]

@@rickdufer Hai risposto alla mia domanda, quello che dici in questo video non è il frutto solo dei tuoi ragionamenti ma dietro ci sono filosofi, psichiatri ed esperti ai quali ti sei ispirato o con i quali ti sei confrontato. Era questo che mi interessava capire! Io cerco sempre di ascoltare tutti, e ogni volta mi faccio un esame di coscienza per chiedermi: "Penso che tutto questo sia sbagliato per qualche motivo valido o solo perché non mi piace sentire una verità scomoda?", e ho ascoltato con piacere questo tuo video. Ribadisco di non essere d'accordo sul discorso generale, ma mi rincuora che dietro quello che ho ascoltato non ci sia solo il parere isolato di un singolo ma un'idea articolata frutto di un confronto e di uno studio.

[@andykappato8645]

Trovo interessanti molti tuoi contenuti e cio che mi piace di più è che spesso mi danno spunti di riflessione. Ultimamente molto di ciò che dici mi sembra viziato da una visione "Aureliana" (temo di essermi inventato l'aggettivo). Lessi il Marco Aurelio tempo fa e lo trovai stucchevole, le parole di un bacchettone che, nel tentativo di vivere un'esistenza superiore e perfettissima, erano di una noia mortale. L'uomo non può esperire ciò che gli porta vantaggio nel breve o lungo termine ogni qual volta. Non lo farà mai perché d'altronde, due più due non fa sempre quattro. Detto questo mi trovi d'accordo su molto di ciò che hai espresso nel video, e anzi l'adagiarsi sulle comodità di molti adulti, nella fattispecie per ciò che concerne l'abbigliamento, sinceramente mi perplime ma credo che anche questi usi, molto americani, credo siano frutto del consumismo e della globalizzazione.

[@AndreTare]

Questo tuo video mi ha fatto riflettere tantissimo

[@zillennial94]

Video molto interessante e perfettamente condivisibile, c'è un però.... Si rischia di confondere il non voler diventare adulti con il fatto che ci siano problematiche psichiche sempre più ricorrenti negli ultimi anni.... È chiaro che una persona che non sta bene fa molta fatica ad accedere alla vita adulta, per non parlare del fatto che il mercato del lavoro è lo schifo che è (in Italia in modo particolare). Se ci fosse stata questa precisazione, avrei condiviso il video in toto.

[@BM-wm5mv]

Gente siate voi stessi. So che è una frase banale e scontata ma non ascoltate questi video che cercano di spiegarvi come vivere "meglio". Il vostro modo di vestire e le vostre passioni non reiterano la vostra persona e sopratutto non la compongono. Siate liberi.

[@itsiwhatitsi]

Bel commento

[@abulafia9834]

Va bene, allora domani esco di casa col batacchio di fuori, perché così esprimo me stesso e sono libero. Gente, diffidate da questi mistici della libertà, perché il loro ragionamento conduce all' anarchia ed al caos. Lo spazio per esprimere sé stessi finisce con le mura di casa o degli ambienti "familiari". Fuori, in mezzo alla società, occorre rispettare delle regole per rispetto di sé stessi e degli altri.

[@BM-wm5mv]

@@abulafia9834 vedo (con sarcasmo) che hai compreso il mio commento

[@abulafia9834]

​@@BM-wm5mv vista la risposta, dubito tu abbia capito il mio. Senza sarcasmo.

[@BM-wm5mv]

@@abulafia9834 nel mio commetto chiaramente non invito il prossimo a praticare l'anarchia più caotica. Bisogna sempre rispettare le regole della società come dici te e sono d'accordissimo. Ma il mio era un invito ad essere semplicemente noi stessi nella nostra quotidianità. Di non preoccuparsi se il fine settimana ci piace giocare a magic con la maglietta dei pokémon. Era così difficile da capire?

[@fabiolinomacri]

Questo daily è lo starter pack del trent'enne odierno che vuole prendere in mano la sua vita.

[@andreasalvatoreriela5501]

Molto interessante, un messaggio pieno di senso e di aiuto, esposto in maniera ottima. Bel contenuto, complimenti.

[@carmelasidibe5649]

Un amico mi ha detto che sono infantile. Io mi sono offesa e contemporaneamente ho iniziato ad autoanalizzarmi e ho deciso che ha ragione e che voglio crescere Questo video è stato davvero utile e ti ringrazio :)

[@vittoriosecco]

Hai fatto un discorso molto equilibrato e un'importante riflessione sul nostro oggi. Credo che a molte persone farà molto bene ascoltarti. Grazie!

[@matteobmartini]

Bravo rick, video che può essere d'aiuto per tanti in questo periodo storico

[@davidemesina3909]

Sottoscrivo in tutto e per tutto. Forse il miglior contenuto sull'argomento trovato sinora. Grande.

[@penneallarrabbiata-nj9ji]

grazie, avevo bisogno di un video del genere per farmi riflettere sulla mia situazione. Anche se in passato ho avuto pessine e esperienze lavorative ora ritenterò con il mercato del lavoro.

[@versipelle]

Grazie, Rick. Per qualche ragione si sentiva il bisogno di una puntata del genere.

[@matteoferraro362]

Questo video mi ha colpito come un siluro... Mi ha fatto ragionare, e quasi paura, ma grazie perché è stato importante per avere uno sguardo più consapevole.

[@user-jb5be1ki8o]

Ciao, ti ho scoperto da veramente poco e devo dire che apprezzo molto il modo in cui ti esponi te e i tuoi ragionamenti, riguardo questo sono pienamente d'accordo

[@christianpiffer]

Grazie del tuo messaggio, molto illuminante 👍

[@violacivis6249]

Grazie mille, avevo proprio bisogno di sentirmi dire queste cose.

[@emanuelemondellini3810]

Proprio per questo dilemma, ho deciso di fare un programma all'estero di 6 mesi in America a 16 anni (che sto facendo tutt'ora). Lontano da amici e famiglia, immerso in una nuova cultura. Proprio Per crescere e diventare consapevole dei propri mezzi. Ma soprattutto per diventare indipendente, contare solo su di me, assumermi le mie responsabilità e per diventare quindi una persona affidabile. La realtà purtroppo non è sempre rose e fiori. Io, fortunatamente, sono cresciuto con film della Disney con fini e morali uniche, perfette e soprattutto COSTRUTTIVE. Ti mettono davanti a situazioni di vita che sicuramente affronterai ma con la consapevolezza che davanti allo schermo possa esserci anche un bimbo di 5 anni

[@lordvale9]

Sei riuscito ad affrontare economicamente questa esperienza senza l'aiuto dei tuoi genitori? In quel caso, chapeau. Se hanno pagato i genitori, ovviamente ha ben poco valore.

[@SaverioSavina]

Credo che, nella maggior parte dei casi, sia preferibile trovare un equilibro tra l'Io adulto e quello adolescente. Ad un certo punto bisogna dare primaria importanza (e maggior tempo) alla realizzazione lavorativa, bisogna riconoscere che tutti abbiamo una personale responsabilità in una società democratica come la nostra, che le nostre azioni comportano delle ripercussioni sulla collettività e che bisogna essere anche dei buoni contribuenti (da quest'ultimo punto si apre involontariamente il tema dell'evasione fiscale, ma è un altro discorso). In parallelo, quando si è almeno un minimo apposto con la propria coscienza perchè si riesce ad essere produttivi, nel tempo che resta ci si può dedicare, se si vuole, ad attività che non sono produttive o che hanno l'unico scopo di farci distrarre dalla quotidianità e darci piacere; uno può andare ad allenarsi in palestra solo per diventare muscoloso e basta, un altra vorrà leggere, un altro ancora vorrà esplorare qualche videogioco, qualcun'altro vorrà guardare alcuni anime o leggere alcuni manga. Alcuni, come me, tenteranno di fare un po' tutte le cose insieme: lavorare durante la maggior parte della giornata, ad una certa ora andare in palestra a giorni alterni e negli altri giorni studiare qualcosa che possa essere utile a migliorare la carriera, di nuovo quando si è fatta una certa ora della sera continuare a leggere l'ultimo libro, poi farsi un oretta di qualche videogioco, in un altra serata incontrare amici, nel weekend smaltire gli impegni eventualmente residui oppure dedicarsi ad una qualche ulteriore attività autonomamente scelta (io, ad esempio, costruisco manufatti in legno).

[@SaverioSavina]

@Ungabunga.44 il perchè purtroppo è presto detto. Nella società come la nostra, ogni vita è interconnessa e intrecciata nella rete generale che compone una nazione produttiva. Una persona che non si sistema mai lavorativamente rischia di pesare, in una qualche misura, sulla collettività. Su diverse cose si può non essere molto d'accordo con Rick, ma dice bene su questo punto. Una vita lavorativamente sistemata può essere qualunque cosa... oggi persino alcune attività di streaming su KZbin che trattano di _piccolezze_ (passatemi il termine) possono de facto definirsi attività lavorativa. Discorso a parte magari merita il pericolo di rimanere intrappolati in un sistema lavorativo perennemente statico e senza innovazioni o miglioramenti, dove allora il lavoro diventa deleterio per una qualsiasi persona.

[@iota-09]

@Ungabunga.44 credo per l'idea che il vivere in una società sia un obbligo a cui non dovremo distoglierci per il bene appunto della società e non unicamente personale, nonostante si idolatri l'immagine dell'independenza... una visione un po' -per mia personale esperienza lo dico, quindi prendete con le pinze- giapponese della vita lavorativa e nella società, cosa che onestamente, disprezzo profondamente per quanto la comprendo(e che per mia fortuna e sfortuna contemporaneamente, non sono obbligato a seguire).

[@gianlucaperricone2877]

Condivido pienamente. Permettimi però un paio di osservazioni. Secondo me fai pochi esempi, discorso sacrosanto però dovresti anche dimostrare un minimo che le tue critiche al contemporaneo siano concrete, riportando studi ed esempi reali sia individuali sia su larga scala, invece sei rimasto molto sul generico e sul categorico. Ti faccio un esempio: su cosa sostieni la teoria della virtualizzazione delle relazioni? Ma anche se fosse valida, perché dovremmo continuare a chiamarle relazioni e dargli quindi cittadinanza? Come fai a parlare, inoltre, di comunità quando viviamo solo in una società? Di quale comunità parli? Forse gli amici? Ma anche loro quasi sempre sono degli stranieri morali. Infine se dobbiamo essere pignoli l'etimologia della parola adolescenza indica specificamente la "crescita" e ancora meglio colui che deve essere nutrito o colui che si sta nutrendo. La specie umana termina il suo sviluppo biologico intorno ai 25 anni quindi non si può secondo me imporre adultitá prima dei 25 anni, figurarsi a 18. Perché la sfera culturale dovrebbe aggirare quella biologica? Ti sembrerà una pignoleria ma per me ha senso. Crescere è un processo delicato e richiede amore e nutrimento, due cose che sono completamente assenti nella nostra società ( non c'è nessuna comunità), questo è il motivo per cui non troverai davvero persone mature ed adulte, se non rare eccezioni. Viviamo in un mondo di bambini che eseguono ordini e in cambio ricevono giocattoli. I nostri genitori ci hanno amato? No, ci hanno parcheggiato a scuola e allevato perché si fa così punto, ma rimangono stranieri morali. A dirla tutta l'uomo è straniero dinanzi a sé stesso e questa è la sua condizione esistenziale, Γνοθι Σεαυτον e osserva l'abisso che osserverà a sua volta te, così da imparare a tenerti saldo all'unica verità che possiamo esperire e cioè che The universe is hostile, so impersonal Devour to survive, so it is, so it's always been We all feed on tragedy It's like blood to a vampire Vicariously, I live while the whole world dies Much better you than I

[@gaetanopalladino7332]

Sei bravissimo e mi dai sempre nuovi spunti per migliorarmi, grazie

[@davideseppi1397]

Riflessione fantastica!

[@francescaroncolini9798]

Ciao, discorso molto stimolante, che mi permette di riflettere sulla mia visione personale dell'argomento. Credo che la mia esperienza relazionale sia stata esattamente l'opposto di quanto descrivi: da adolescente mi avvinghiavo a una persona e per me era l'unica possibile. Crescendo invece, inizio a pensare che appunto il mare sia pieno di pesci. Questo modo di vedere mi permette di essere piu leggera e meno dipendente dagli altri.

[@soloinbici2527]

Rick sono sempre d'accordo con il tuo stoicismo, ma stai attento, a forza di voler andare contro, rischi di dimenticare il libero arbitrio.

[@alexbertaccini3385]

Ottimo video mi ha fatto ragionare molto,ho 20 anni ed è un argomento che mi tocca particolarmente

[@gionatabozzini8361]

Buonasera a tutti, buonasera a te Rick. Ti seguo da pochi mesi per un video collegato a Mercadini. Quando voglio uno spunto filosofico spulcio nei tuoi video, che comunque sono molti ed interessanti, anche numerosi per fortuna. Tornando sul pezzo, sono un uomo di 37 anni, ho 2 figli piccoli (sotto i 3 anni), e sono sempre stato un "giocatore" (warhammer,GdR,strategici). Ho un backgroud borghese Veneto medio e sono un accounting manager ora. La mia riflessione vuole concentrarsi sui circa 40 enni che non volgiono entrare nel mondo genitoriale: miei amici storici; persone intelligenti e professionelmente all'apice (o quasi) della carriera nel loro settore. Persone la cui prole sarebbe sicuramente un valore aggiunto a tutti noi, conoscendo le capacita umane delle coppie in questione. Mi riferisco alla loro voglia di non avere una famiglia, dei figli, un retaggio da trasmettere. Coppie he a mio avviso sarebbero splendide famiglie. Rick, non ti conosco personalmente, posso dirti però quello che dico anche ai miei amici: quando diventi genitore il tuo paradigma esistenziale MUTA INEVITABILMENTE! Ciao e grazie per quello che fai!

[@KomepiaceAme]

Lo stai dicendo alla persona sbagliata visto che Rick non vuole figli

[@gionatabozzini8361]

@@KomepiaceAme Appunto per quello, potrebbe cambiare idea 💡

[@Sansiia]

​@@gionatabozzini8361ma non trovi leggermente offensivo dire a una persona "che potrebbe cambiare idea", nonostante ti sia stata detta la sua volontà? Non parlo nel caso di Rick in quanto lui, in realtà, dice sul serio che potrebbe cambiare idea, ma non pensi che tu stia facendo un torto ai tuoi amici non rispettando ciò che ti dicono? Io trovo ciò tanto offensivo quanto dire a un genitore che potrebbe cambiare idea e pentirsi di aver fatto un figlio (cosa che succede molto spesso ma non se ne parla veramente mai..) Ti invito veramente a pensare meglio a quest'idea.

[@agne9770]

Diventare adulti è un processo, non lo si diventa dall'oggi al domani... ...ma è doloroso, fa paura essere così vulnerabili, prendersi delle responsabilità, poter contare solo sulle proprie risorse... ...e per di più spesso gli altri ti remano contro. Trovo molto difficile trovare persone con cui condividere l' intimità, le difficoltà, e soprattutto qualcuno con cui fare progetti di vita a lungo termine. A volte penso che gli "adulti" siano una specie in via di estinzione...

[@Simone_CuordiLeone]

Tralasciando un attimo il discorso del vestiario e delle passioni, bisogna considerare che ognuno ha delle situazione differenti. Diventare adulti in un contesto sociale odierno non è roba da poco tra covid, guerre, aumento delle materie prime e delle bollette ti mettono davanti troppi interrogativi. Personalmente credo ci voglia più disponibilità economica oggi rispetto agli anni passati e se oggi siamo pieni di tutto tra internet, social, servizi di vario genere, trasporti ed altri comfort.... bhe non significa per forza che stiamo meglio. Diventare adulti invece tra gli anni 70-80 con un futuro promettente davanti invogliava gli adolescenti di allora ad investire su se stessi sapendo che comunque almeno una possibilità ci sarebbe stata. Oggi la fotografia è ben diversa perchè ho il sospetto che molti adolescenti abbiano capito quanto sforzo e sacrificio occorra mettere in campo per costruire qualcosa di concreto. Con questo auguro il meglio a tutti di trovare una strada a misura propria

[@deivmars3836]

dopo 2 mesi dalla laura magistrale in ingegneria ho trovato lavoro e dopo altri 3 mesi avevo già un contratto a tempo indeterminato: anche in questa posizione (privilegiata rispetto alla maggior parte delle persone della mia età) e con un bel gruzzolino da parte per un incidente che ho fatto da adolescente per cui sono stato pagato dall'assicurazione, comunque devo fare bene i conti sull'andarmene di casa, sul comprare casa o fare il mutuo ecc ecc. E mi ritengo assolutamente fuori dalla media rispetto ad altre persone della mia età. Per far capire che pure con un lavoro sicuro e dei soldi da parte non è così immediato.

[@smuggler9837]

​@@deivmars3836maledetti ingegneri, ora che sono cresciuto vi odio, ma in realtà odio me stesso. Perché da giovane mi piacevano i graffiti, l'arte e la musica? Non potevo avere una inclinazione anche soltanto minima verso materie tecniche? Mio figlio lo manderò spedito a studiare ingegneria e mi ringrazierà (forse)

[@Simone_CuordiLeone]

@@deivmars3836 intendevo proprio questo. Se una volta una professione umile ti permetteva pure di prenderti una casa indipendente, ora con un titolo di un certo livello non è per forza gatantito di ritrovarsi con una dimora di tutto rispetto

[@deivmars3836]

@@smuggler9837 dal punto di vista lavorativo sicuramente è una laurea che ti fa stare decisamente tranquillo. Dal mio punto di vista però ha un bel contro, ovvero che è difficile mettersi in proprio: per farlo serve fare l'esame di stato e aprire uno studio, quindi non una passeggiata (dopo aver comunque fatto esperienza sotto qualcuno, visto che l'università a livello pratico non ti forma come si deve). Però si, se uno ha una propensione per le materie scientifiche, con ingegneria si va sul sicuro una volta usciti.

[@Andrea-ih7td]

Questo é vero fino ad un certo punto perché alla fine la vita é anche questa, é fatta di ostacoli e difficoltà e continuare a piangersi addosso perché non si é in grado di immaginarsi un futuro roseo é il peggior errore possibile. Una persona deve vivere la propria vita, il covid, la guerra ecc....sono tutti eventi che ci coinvolgono ma ai quali ci si abitua rapidamente così come ci si é abituati rapidamente ai cambiamenti passati.....non possono essere utilizzati come una scusa per restare immobili. Il discorso economico é corretto, é sbagliato pensare che una volta la situazione fosse tanto differente. Mio padre e mia madre si sono rotti la schiena per riuscire ad aprire un mutuo per la casa, per crescermi con tutte le spese che questo comporta.....e non hanno praticamente messo da parte una lira. Anche una volta non erano molti quelli che avevano una situazione economicamente agiata, forse un po' di più rispetto ad oggi, ma comunque erano persone che i rischi se li prendevano. Mio nonno ha aperto una trattoria con i debiti perché non aveva un centesimo, poi é arrivato ad un certo punto della vita che aveva 4 esercizi commerciali contemporaneamente, e se non avesse fatto in seguito investimenti sbagliati avrebbe un conto corrente ben nutrito.....ma comunque é partito da zero, ed anche ai suoi tempi si poteva fallire. Non possiamo darci troppe scuse per non fare le cose, e mi metto dentro anche io perché comunque anche se un lavoro ce l'ho ed un'indipendenza economica pure, vivo ancora in casa con i miei genitori. Ho dei progetti naturalmente, mi piacerebbe riuscire ad acquistare casa.....per ora mi accontento di aver cambiato auto. Però le cose vanno fatte una alla volta, e ci si deve anche un po' mettere in gioco. Lo dico qui, ma é un continuo monito soprattutto per me stesso. Essere adulti significa affrontare la vita, bisogna saperci stare nel mondo come diceva mio nonno.

[@CoderChiud]

Faccio quello che voglio, non voglio sentire oblighi da nessuno! 😊

[@fliponmadedrumsbeat2581]

Rick continua così stai aiutando un sacco di persone con i tuoi contenuti ❤❤❤

[@lucamei2700]

Grazie, anche io avevo bisogno di sentirmi dire queste parole da una persona esterna alla mia famiglia

[@alessandropanza2175]

Secondo me alcune persone pensano che il piacere sia un diritto, quando sarebbe più opportuno ritenerlo un lusso. Secondo me questa è una delle radici del problema ed, inoltre, proietta un'immagine distorta della felicità.

[@pietropagnozzi4983]

Bellissimo discorso !

[@X0___ChatGPT____0X]

Bellissima analisi, lucida, profetica e quasi biblica. Prima volta che qualcuno fa una ramanzina azzeccata e utile. Grazie. Hai inquadrato molto bene il problema di oggi.

[@Cicci__]

Sono stato adolescente fino a 18 anni....poi per vari motivi e una famiglia su cui non ho potuto contare sono diventato adulto andando a lavorare e a vivere da solo. È stato davvero difficile ma ringrazio di aver passato quei momenti. Bel video, l'ho sentito tanto tanto vicino a me.

[@enricojaf]

il titolo mi ha quasi offeso, ciò vuol dire che devo necessariamente guardare il video :D chapeau Rick

[@lucaparise92]

Concordo.bel video come sempre. Un tempo si era e cinsi comportava da adulti a vent'anni, oggi a cinquant'anni si gioca ad averne 15.

[@jay-6012]

Non scrivo mai commenti, ma questo tuo video merita davvero un applauso

[@nicoladonega]

Direi che, a man bassa, questo rientra tra i tuoi video migliori di sempre Rick. Chapeau.

[@andreazampollo6726]

Posso vantarmi di essere un giocatore di magic su cui i propri amici possono contare? 😊 Il discorso sull’immagine di noi stessi da curare l’ho compreso bene perché sto iniziando per lavoro a frequentare ambienti alti, e il consiglio che ricevo frequentemente è proprio di curarmi. A mio malgrado, sono in una situazione momentanea e con budget limitato, quindi senza contare sull’appoggio finanziario esterno per ora non riesco a permettermi un look più adulto senza passare le giornate a morire di fame…

[@WhyckieQueenie]

in teoria si dovrebbe comprendere che esiste un dress code sin da quando si va in chiesa, o all'università; e non intendo quello imposto dalle consuetudini sociali, ma quello che tu percepisci come adatto

[@elle_90]

Va detto che c’è differenza tra vestire con i canoni d’eleganza classica (o sue varianti) e vestire in maniera non sciatta. Un paio di jeans che calzano bene e delle t-shirt adatte al nostro fisico e monocromo sono più che adeguate in quasi tutti i contesti, puoi sostituire i jeans con un paio di pantaloni normalissimi e una camicia bianca. Non è il cosa (entro certi limiti) ma il come lo si indossa. Il vestito è al servizio del corpo e non viceversa.

[@iota-09]

13:09 - 13:22 se la vivi così hai avuto un adolescenza bella e spensierata, buon per te, ma questo denota appunto, come la critica derivi da un punto di vista generalista, che per carità, per 25 minuti di video ci può anche stare, ma come detto ormai in fin troppi commenti, a generalizzare in tal modo si è finiti nel cadere in lacune tranquillamente evitabili.

[@26Marila]

Illuminante🙌

[@VincenzoIcastico]

Questo daily ha risuonato molto forte in me. Ho sempre pensato che essere un uomo significa avere la capacità di prendersi cura delle persone che ami. Ora so meglio il perché, grazie!

[@mariomariani7667]

Impressionante. Di una banalità e superficialità disarmanti. Complimenti.

[@akakijakakievic7418]

Ahia rick come hai fatto a sbagliare tutto con queste buone basi di partenza

[@rickdufer]

eh, mi sono impegnato assai.

[@billyrocka3972]

Un video che ha, forse più di tutti, i tratti del predicozzo. Un tratto tipico dell' adolescenza è un'avversione totale (o quasi) per il predicozzo, la paternale. Forse un primo passo verso la crescita può essere anche imparare ad abbracciare il predicozzo! Il problema è che poi questo mette in risalto le nostre debolezze, per non dire le nostre merde, con cui non vogliamo entrare in contatto perché ci mettono a disagio, perché ci fanno sentire inadeguati. Allora forse molti di noi dovrebbero imparare a fare i conti con le proprie inadeguatezze, cosa assolutamente non facile, ma necessaria, dato che il senso di inadeguatezza pervade le nostre vite. Piccolo post scriptum: l' abito che fa il mona e meraviglioso! 😂

[@luciano_variatio]

Victorlaszlo88 Matioski e Caleel 😅😅 Un altro aspetto tipico dell’adolescente è il vittimismo, e questa società si basa sul vittimismo, lo vediamo ovunque. I benefici di cui godiamo e che hanno fatto sì che potesse esistere la figura dell’adolescente, vanno mantenuti ma devono essere accompagnati da qualcos’altro, da un insieme di valori, da un significato da dare (ciascuno di noi) alla vita, se no i risultati sono nefasti. Edonismo, depressione, violenza e appunto infantilismo. Ma tutti questi discorsi vengono tacciati da molti con un semplice… "OK boomer"

[@giuseppe1831]

sono sicuro che sto video invecchierà male

[@furfekkia93]

Mi sono perso il passaggio in cui spieghi perché un adulto maturo non può essere disinteressato alla sua immagine e ai vestiti che indossa. Per il resto lo trovo un video molto interessante su un tema che non viene quasi mai considerato da nessuno.

[@WhyckieQueenie]

io ho capito che può esistere la persona adulta che intenzionalmente se ne sbatte del proprio outfit e di conseguenza da come viene percepito dalla gente, però, per farti una iperbole, se vai all'ufficio postale a spedire un pacco in pantaloncini, infradito e petto nudo, forse la prima volta non ti dicono niente, ma alla seconda ti accompagnano alla porta

[@elle_90]

@@WhyckieQueeniebeh se escludi il petto nudo che è volgare e credo anche proibito non c’è nessun problema lo puoi fare e se hai i soldi per la spedizione nessuni ti dice nulla. Ci puoi andare vestito da operaio, vestito da lord inglese del 800 in pantaloncini da calcetto e maglia smanicate.

[@WhyckieQueenie]

@@elle_90ho inserito l'elemento 'petto nudo' proprio per sottolineare l'assoluta libertà di certe persone che spesso sfocia nella mancanza di rispetto e decoro (oltre all'infranzione ); ps: c'entra poco ma è di questa estate appena trascorsa la notizia secondo la quale in puglia, meta turistica molto quotata, la gente saliva dalla spiaggia e andava nei negozi in bikini per le donne e slip o bermuda per gli uomini; gli esercenti si sono lamentati tantissimo

[@iota-09]

@@elle_90 infatti non mi pare che l'ufficio postale sia chissà che ambiente altolocato dove se non sei vestito benissimo ti cacciano, manco una banca un altro po'... boh, sarà che vivo in pieno sud e qui la un bel numero degli uffici postali sembrano qualcosa alla pari dei "peggiori bar del caracas" (gli altri però son posti con, a volte, gente per bene, ma non per forza particolarmente formale, si tratta di gente normale che lavora per lo stato, tutto qui)

[@elle_90]

@@iota-09 ma infatti rispondevo al commento sopra che diceva di non andare in pantaloni corti all’ufficio postale. Detto questo il vestiario ad eccezione di rare occasioni codificate non identifica linfantilita o meno di una persona (nel limite della decenza). La t-shirt monocromo e i jeans vanno bene nel 99% dei casi sopratutto se si ha un fisico mediamente allenato per h ricordiamo che il vestito è a servizio del corpo

[@marionucci3109]

Bel video, apparte la parte sul vestiario e l'apparire che non l'ho capita tanto, sono un ragazzo di campagna, gli do poco peso. Nel mio caso, come hai detto te, da fare affidamento sugli altri,mi son ritrovato a dover tirare fuori due spalle enormi perché mi sono reso conto che tante persone a cui voglio bene fanno affidamento su di me e devo esserci per loro

[@AliceAraya]

Grazie infinite Rick per aver sottolineato che la vita non è a compartimenti stagni, ma che è una normale, sana e semplice questione di compromessi. Io personalmente ho fatto e sto facendo questo percorso di crescita e cambiamento in nome del mio valore più sacro: l'autonomia e l'indipendenza personale, mentale e fisica. Essere adulti significa innanzitutto essere liberi, e di questo in tanti se ne scordano...

[@theblankuser]

Video molto, ma molto, importante. Se siete nei commenti col video in background tornate su, dovete ascoltare questo video con il 100% di focus, a maggior ragione se non ne siete attualmente in grado

[@nicolasmecaj]

stavo valutando di mollare cs50, mi stavo dicendo 'già sto facendo abbastanza, sono all'estero, con le mie forze, pago le mie bollette etc', ma menomale che son tornato a seguire rick, 'quel titolo tempo fa nel feed com'era?' mi son detto stasera. 'Eccolo!' sempre io mezz'ora fa. Sicuramente nel piegare la testa al programmare, non possono permettermi di rimanere adolescente, sei un pugno allo stomaco Rick, ma continua sempre così, non smettere mai

[@nicolasmecaj]

da un cuoco oramai 24enne, nei paesi bassi :)

[@8Smoker8]

Parla per te Rick, io volevo rimanere adolescente anche da adolescente 😂

[@gloriagori9633]

Sono assolutamente d'accordo con te!!! E anche questa manipolazione delle fiabe è centrale e molto più importante di quanto si potrebbe pensare! Un altro segno particolare di questa estrema flessibilità nelle non-scelte (finanziamenti, possibilità di cambiare idea sulle scelte entro 3 anni..( per vendere qualcosa bisogna subito presentare la scappatoia se il cliente cambiare idea.... Ma la vita è questa?? Il tempo una volta speso è passato non torna piu.

[@ols-c6410]

Questa si che è una bella puntata.

[@MrHyde2526]

Ho sempre odiato adottare uno stile e la cura, in senso ampio, della persona. Ma ha un impatto concreto su di te e su gli altri.

[@jbonsmusic5763]

Diventare adulti è proporzionato a quanto sai stare con il tuo dolore senza fuggire da esso. Parte tutto da lì..

[@Nithaelilluvatar]

Mai come ora questo video mi tocca nel profondo, ho finalmente trovato un lavoro a tempo indeterminato che mi da una discreta sicurezza economica, una casa in cui andrò a convivere con la mia compagna e sto concludendo gli studi universitari, tutto ciò mi spaventa e me ne rendo conto da alcuni pensieri di sottofondo nel mio essere, ma mi eccita perché é la possibilità di morire e rinascere. Piccolo appunto sul bambino interiore é pensiero comune accostare questa frase con vivi come un bambino, mentre dovrebbe essere nonnlasciare che le insicurezze dell'età adulta o meglio che la vita ti impedisca di compiere scelte e lanciarti innesperienze per paura, vivi il mondo con gli occhi di un bambino e la testa matura.

[@smuggler9837]

Hai trovato un lavoro a tempo indeterminato in concomitanza con la fine degli studi? Lasciami indovinare, ingegnere? Ti posso chiedere quanti anni hai? Ho voglia di farmi del male

[@annamariafranzoni30]

che video assurdo vecchio, fantastico

[@annamariafranzoni30]

noto con la gente con cui ho a che fare (ho 25 anni) ha effettivamente queste caratteristiche e vedendole da fuori ci ho sempre pensato ma ero quasi arrivato a credere fosse una mia fissa

[@Viola_starseed]

Ogni tanto bisogna essere crudi nei discorsi, se no la gente non si infastidisce, e se non si infastidisce non cambia. Bravo Rick ❤

[@bram_arte]

ti stai lentamente trasformando in galimbrerti

[@smuggler9837]

Effettivamente..

[@targetfun]

Veramente delle belle riflessioni...

[@leslyanngreenidge132]

Ti amooooo❤❤❤❤❤

[@DeniseDahlen]

Mia madre mi ha fatta diventare adulta alla veneranda età di soli 6 anni quando andavo appena in prima elementare e già mi aveva messa li a capire come si usa lo stipendio, oggi a 37 anni ho un lavoro di estrema responsabilità perché sono collaboratrice di un medico di base (che è anche il mio) sul lavoro sono una macchina, sono sempre stata un soldatino, cosa mi si dice di fare lo svolgo alla lettera e do sempre il massimo MA niente e nessuno mi impedisce di coltivare le mie passioni nerd fuori dagli orari di lavoro e a maggior ragione visto che anche se sono pure disabile in carrozzina gestisco al 100% casa e famiglia. Quindi si questo tipo di messaggio può valere solo per chi veramente ha il salame sugli occhi e non è proprio consapevole di star vivendo ecco... Al mondo fortunatamente ci sono nerd perfettamente responsabili e nel mondo per come è oggi un pelo di spensieratezza può anche far bene.

[@rickysword3945]

Hai scioccato tutti noi nerd con l’introduzione 😂