"RIENTRO DEI CERVELLI" 🧠 Cambiano gli incentivi fiscali per expat?

In questo video conosciamo la storia di Alessia, un'imprenditrice italiana che da poco meno di un anno é tornata a Roma dopo sette anni tra Malta e Singapore.
Un suo recente post su LinkedIn a proposito del tema degli incentivi fiscali per expat che vogliono rimpatriare é andato virale in Italia, scatenando un dibattito tra chi pensa che quei benefit siano necessari, e chi invece ritiene sia giusto che siano limitati.
Con Alessia abbiamo dunque voluto affrontare una volta per tutte questo argomento per capire chi ha davvero ragione.
Quali sono attualmente gli incentivi fiscali per italiani che vogliono rimpatriare? Come potrebbe cambiare la normativa? Chi ne beneficia? Gli expat sono "traditori della patria" oppure no? Queste sono solo alcune delle domande che abbiamo affrontato con Alessia.
Se sei un italiano all'estero che sta pensando di tornare in Italia, o semplicemente sei interessato a comprendere meglio perché sia importante concedere certi incentivi ad expat italiani nel mondo, questo episodio fa al caso tuo!
Link alle attivitá di Alessia menzionate nel video:
• Profilo LinkedIn: / alessiaanniballo
• The Ideas Lab Women - workshop per donne intraprendenti: theideaslab.it...
• Artemide Consulting - compravendita di aziende: www.artemideco...
#italianiallestero #italianinelmondo #incentivifiscali #incentivi #expat
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Italnauti é un podcast nato per conoscere italiani nel mondo con esperienze particolarmente fuori dal comune. Un mix di storie, idee, attitudini e consigli per comprendere cosa significhi formarsi, crescere ed eccellere lontano dal proprio Paese. Esperienze globali e fuori dall’ordinario di professionisti, manager, imprenditori, artisti & much more per dimostrare come nella carriera e nella vita non esistano davvero confini - tanto meno geografici.
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Credits:
Music track: Onion by Lukrembo
Source: freetouse.com/...

[@placiduccio]

Anche io vivo all´estero, video interessante

[@pierociorciari376]

Interessante, peccato che si parli forse del 1% (anche meno) dei lavoratori italiani all’estero, per lo più ricercatori e docenti universitari (già ai vertici in termini di carriera). Sarebbe stato bello se avesse compreso anche il povero ragazzo costretto ad andare all’estero per non guadagnare 3 euro l’ora, in quel caso però avrebbero dovuto estendere la norma anche a chi era qui, discorso molto contorto che potrebbe portare danni.

[@Italnauti]

Esatto, ne discutevamo proprio nell’episodio, se è “giusto” escludere a prescindere in base a salario o specializzazione. É un discorso complesso!